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Documentazione di progetto della soluzione: PROGETTO ETPL ITALIA TRASPARENTE
1. Descrizione progetto
Italia Trasparente è un progetto nazionale intrapreso dall’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà
(www.ficiesse.it/associazione/cos_e-ficiesse.htm) basato sull’applicazione delle cosidette “metodologie
Etpl”, strumenti di indirizzo e sorveglianza strategica delle gestioni pubbliche che integrano tra loro
quattro prospettive: quelle dell’efficienza e della trasparenza delle organizzazioni fornitrici di servizi
finanziati da imposte, tasse e contributi, quella della partecipazione attiva sui territori da parte di
cittadini, lavoratori e imprese e quella della diffusione legalità.
I sistemi Etpl partono da due osservazioni fondamentali. La prima è quella tipica di tutte le gestioni per
obiettivi/risultati, secondo la quale le organizzazioni che producono servizi pubblici tendono, alla stregua
di quelle orientate al mercato, a concentrarsi sugli obiettivi espressi in numeri finiti da raggiungere in
tempi certi, rappresentati normalmente dall’anno. La seconda è che nella determinazione degli obiettivi
numerici annuali da raggiungere è necessario prendere a riferimento le prestazioni migliori (benckmark)
già conseguite a livello nazionale evitando il più possibile di ricorrere a medie, standard e spending
review di tipo lineare che proprio alle eccellenze recano inevitabilmente pregiudizio.
Quanto alla prima osservazione, nella logica Etpl gli obiettivi numerici annuali vanno individuati sugli
andamenti delle tre cosidette “dimensioni minime essenziali”, presenti in tutte le organizzazioni
pubbliche, rappresentate da grandezze fisiche misurabili in numeri esatti, e non stimati, costituite: 1)
dall’andamento quantitativo degli “impieghi”, costituiti dalle quantità di risorse umane assorbite dalle
unità organizzative interne nell’esecuzione dei processi di lavoro; 2) dall’andamento quantitativo
prodotti finali versati ai clienti esterni (output); 3) dall’andamento qualitativo dei fenomeni
socioeconomici di competenza istituzionale dell’organizzazione considerata (outcome).
Con il termine benchmarking ci si riferisce, invece, come noto, a tecniche di miglioramento utilizzate da
decenni nel settore privato consistenti: a) nell’individuare tra gruppi di pubbliche amministrazioni i
risultati migliori (benchmark) in termini di quantità di impieghi, output e outcome; b) nell’analizzare le
modalità di organizzazione e di lavorazione che tali prestazioni benchmark hanno reso possibili; c) nello
stabilire per tutte le altre organizzazioni del gruppo considerato obiettivi numerici annuali di
avvicinamento alle già raggiunte prestazioni eccellenti.
Fino a tutto il 2016, le metodologie Etpl potevano essere attuate soltanto su decisione dei livelli di
vertice delle pubbliche amministrazioni attraverso l’avvio dei cosidetti “percorsi dall’alto”, come risulta
avvenuto quanto meno, tra il 1996 e il 2004, sebbene con riferimento alla sola prospettiva dell’efficienza
e non a quelle della trasparenza e della partecipazione, in una istituzione di grandi dimensioni (la
Guardia di Finanza) e in una di piccole (l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali).
Ma dal 23 dicembre 2016 è entrato in vigore un nuovo diritto che permette di intraprendere anche
“percorsi dal basso” nelle quattro prospettive Etpl da parte di organizzazioni civiche, sindacali e di
categoria attive sui singoli territori del nostro Paese. Stiamo parlando dell’accesso civico generalizzato,
la versione italiana del FOIA, il Freedom of information act, in vigore negli Stati Uniti dal 1966 e in Svezia
addirittura dal ‘700, istituto che oggi permette, a “chiunque”, di ottenere qualunque dato, documento e
informazione detenuto da qualunque pubblica amministrazione senza dover neppure specificare i motivi
della richiesta, e, in caso di rigetto dell’istanza o se la risposta non perviene entro trenta giorni, di
rivolgersi al giudice amministrativo.
A seguito di tale novità, l’Associazione Ficiesse ha unito le esperienze Etpl già parzialmente sperimentate
in istituzioni centrali con le esperienze di “negoziazione sociale territoriale” condotte da alcuni anni dal
Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil in numerosi comuni, province e regioni d’Italia avviando il Progetto
Italia trasparente.
Il progetto prevede l’effettuazione di una serie di accessi civici generalizzati da parte di specifici “gruppi
di lavoro” in settori di rilievo quali la sicurezza, la fiscalità, la spending review selettiva, i servizi alle
imprese, la sanità, la giustizia. Percorsi volti ad ottenere miglioramenti numerici, graduali ma immediati,
di performance di efficienza, produttività e qualità esattamente individuate e che possono essere
replicati ovunque e da chiunque sui territori.
Per diffondere tali logiche, sono pubblicati nel sito “italiatrasparente.it”, oltre ad un apposito Manuale,
esplicativo tutti gli atti e documenti delle iniziative dei gruppi di lavoro già avviati (istanze di accesso
civico generalizzato presentate, dati pervenuti dalle pubbliche amministrazioni, provvedimenti di
diniego opposti, istanze di riesame inviate ai responsabili della trasparenza, corrispondenza intermedia,
report valutativi redatti dai gruppi di lavoro, atti di dialogo cooperativo, atti di partecipazione degli
stakeholder territoriali alle fasi di determinazione degli obiettivi e di valutazione dei risultati
effettivamente raggiunti, ricorsi ai TAR e a al Consiglio di Stato, relative sentenze) con piena libertà, per
chiunque lo voglia, di trarne spunto.
Alla data del presente documento (aprile 2018), sono stati presentati quattro accessi civici generalizzati,
riferiti: - agli impieghi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; - agli impieghi della Guardia di Finanza; -
alle comunicazioni di notizia di reato inviate da uffici e comandi di Polizia e Carabinieri per “truffe agli
anziani” distinti per singole province; - al numero e agli esiti delle segnalazioni, distinte per singoli
Comuni, di partecipazione all’accertamento tributario inviate all’Agenzia delle Entrate.
Tutte le istituzioni hanno fatto pervenire i dati numerici richiesti, ad eccezione della Guardia di Finanza,
verso il cui diniego è stato presentato ricorso al T.A.R. del Lazio (www.italiatrasparente.it/2018/03/14/).
Nei prossimi mesi è previsto l’avvio di altri quattro gruppi di lavoro: - sulla durata delle cause di lavoro; -
sull’efficienza allocativa di Autorità amministrative indipendenti; sui tempi di rimborso dei crediti iva; -
sull’efficienza allocativa dei quindici Municipi del Comune di Roma.
Da sottolineare che il Progetto Italia trasparente, come spiegato nella Parte III del già citato Manuale
(www.italiatrasparente.it/wp-content/uploads/2018/03/MANUALE-ETPL-DEL-PROGETTO-ITALIA-
TRASPARENTE-DEL-9-MARZO-2018.pdf), prevede l’attivazione non soltanto di “percorsi dal basso” ma
anche di “percorsi dall’alto”, su iniziativa cioè dei livelli politico-istituzionali di vertice delle pubbliche
amministrazioni.
Se è vero, infatti, che la reportistica su impieghi, output e outcome non è attualmente prevista dalle
leggi di contabilità economica pubblica è anche vero che tali rilevazioni possono essere introdotte in
autonomia da ciascuna amministrazione in modo semplice, intuitivo e a basso costo, trattandosi di dati
numerici tutti già disponibili oggetto di elaborazioni da parte degli attuali sistemi informativi.
D’altra parte, un’evoluzione nella direzione Etpl del Sistema unico di contabilità economica pubblica
rappresenterebbe il completamento della riforma avviata dal d.lgs. 279 del 1997.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
I team sono rappresentati da dirigenti nazionali e territoriali dell’Associazione Ficiesse e delle
associazioni promotrici di ciascun singolo gruppo di lavoro. Attualmente, hanno aderito: - il Sindacato
Pensionati Italiani Spi-Cgil con riferimento ai Gruppi di lavoro (già avviati) “Truffe agli anziani” e
“Partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario”; - il Partito Radicale, con riferimento ai Gruppi
di lavoro, di prossimo avvio, “Efficienza allocativa di Autorità amministrative indipendenti” e “Cause di
lavoro”.
Quanto alle risorse, gli impegni attuali si riferiscono al mero rimborso, da parte delle organizzazioni
promotrici, delle spese vive di partecipazione ai gruppi di lavoro e delle spese legali per le eventuali
attività di fronte a T.A.R. e Consiglio di Stato. Per i “percorsi dall’alto” dovranno prevedersi risorse per la
predisposizione dei progetti di impianto dei sistemi Etpl, per l’effettuazione di corsi di formazione e per
l’avvio a regime delle rilevazioni.
Con riferimento alle competenze, il Progetto, come già accennato, si basa su esperienze concrete di
gestione per obiettivi attuate tra il 1996 e il 2004 ai livelli di vertice della Guardia di Finanza e
dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali e su esperienze altrettanto concrete di
“negoziazione sociale territoriale” attuate dal Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil in numerosi comuni,
province e regioni.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Il Progetto intende soddisfare due principali tipologie di bisogni.
La prima riguarda i percorsi dall’alto per il miglioramento, misurato sulle prestazioni benchmark, della
cosidetta “efficienza allocativa”. Percorsi che consistono in azioni: a) di individuazione degli obiettivi
numerici annuali (quindi, non meramente descrittivi) assegnati; b) di individuazione di livelli e unità
organizzative ridondanti o del tutto inutili; c) di riallocazione del personale eccedente in unità di
produzione diretta; d) di verifica delle quantità e della qualità dei prodotti finali (output) versati
annualmente a clienti esterni; e) di misurazione delle variazioni dei principali outcome istituzionali.
La seconda tipologia riguarda i percorsi dal basso per il miglioramento, sempre misurato sulle
prestazioni benchmark, di singoli e specifici servizi pubblici sui territori consentendo alle organizzazioni
stakeholder di partecipare alla determinazione degli obiettivi di miglioramento per l’anno successivo e,
ad anno concluso, di poter esprimere valutazioni sui risultati conseguiti.
Esempi (tra i tanti possibili) di specifici servizi pubblici territoriali sono: l’andamento numerico annuale
dei reati a maggiore impatto territoriale; i tempi medi di attesa per esami e visite sanitarie specialistiche;
i tempi medi di durata delle cause penali, civili e di lavoro; i tempi medi di rimborso dei crediti iva; i
tempi medi di rilascio di permessi e autorizzazioni amministrative; i tempi medi di pagamento da parte
di pubbliche amministrazioni; i tempi medi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani; i tempi medi di attesa
di mezzi di trasporto pubblici.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari del Progetto e delle logiche Etpl sono le organizzazioni pubbliche di qualunque tipo e forma
(pubbliche amministrazioni centrali e locali, istituzioni e autorità indipendenti, organi e uffici del potere
legislativo e del potere giudiziario , società controllate e partecipate) e le organizzazioni civiche, sindacali
e delle categorie economiche presenti ed attive sui territori.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Le metodologie Etpl si configurano come regole ragionieristiche di controllo e indirizzo delle contabilità
economiche pubbliche e, come tale, possono essere facilmente dirette e implementate con le
tecnologie già in uso alle pubbliche amministrazioni o alle organizzazioni promotrici dei gruppi di lavoro.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari)
Il Progetto mira a rendere le pubbliche amministrazioni agili, coese e rivolte al “merito sostanziale” (e
non meramente formale come oggi in larga misura inevitabilmente avviene) misurato sui miglioramenti
numerici, effettivi e certi, delle dimensioni fisiche degli impieghi, degli output e degli outcome.
L’auspicata evoluzione dell’attuale Sistema unico di contabilità economica pubblica comporterebbe
risparmi al momento non quantificabili ma di notevolissimo rilievo in termini di spending review
selettiva e di diminuzione dei comportamenti opportunistici (come il far nulla o fare altro) e dei
comportamenti illeciti (come false timbrature e corruzione).
Altri valori in gioco sono la creazione di ricchezza e di posti di lavoro sui territori che, a fronte di servizi
pubblici di maggiore qualità e minor costo, indurrebbero legalità nei comportamenti di cittadini e
imprese, a cominciare dalla compliance fiscale.
7. Tempi di progetto.
Le metodologie Etpl possono essere dirette e implementate con qualunque tecnologia già in uso alle
pubbliche amministrazioni e alle organizzazioni promotrici dei gruppi di lavoro.

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  • 1. Documentazione di progetto della soluzione: PROGETTO ETPL ITALIA TRASPARENTE 1. Descrizione progetto Italia Trasparente è un progetto nazionale intrapreso dall’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (www.ficiesse.it/associazione/cos_e-ficiesse.htm) basato sull’applicazione delle cosidette “metodologie Etpl”, strumenti di indirizzo e sorveglianza strategica delle gestioni pubbliche che integrano tra loro quattro prospettive: quelle dell’efficienza e della trasparenza delle organizzazioni fornitrici di servizi finanziati da imposte, tasse e contributi, quella della partecipazione attiva sui territori da parte di cittadini, lavoratori e imprese e quella della diffusione legalità. I sistemi Etpl partono da due osservazioni fondamentali. La prima è quella tipica di tutte le gestioni per obiettivi/risultati, secondo la quale le organizzazioni che producono servizi pubblici tendono, alla stregua di quelle orientate al mercato, a concentrarsi sugli obiettivi espressi in numeri finiti da raggiungere in tempi certi, rappresentati normalmente dall’anno. La seconda è che nella determinazione degli obiettivi numerici annuali da raggiungere è necessario prendere a riferimento le prestazioni migliori (benckmark) già conseguite a livello nazionale evitando il più possibile di ricorrere a medie, standard e spending review di tipo lineare che proprio alle eccellenze recano inevitabilmente pregiudizio. Quanto alla prima osservazione, nella logica Etpl gli obiettivi numerici annuali vanno individuati sugli andamenti delle tre cosidette “dimensioni minime essenziali”, presenti in tutte le organizzazioni pubbliche, rappresentate da grandezze fisiche misurabili in numeri esatti, e non stimati, costituite: 1) dall’andamento quantitativo degli “impieghi”, costituiti dalle quantità di risorse umane assorbite dalle unità organizzative interne nell’esecuzione dei processi di lavoro; 2) dall’andamento quantitativo prodotti finali versati ai clienti esterni (output); 3) dall’andamento qualitativo dei fenomeni socioeconomici di competenza istituzionale dell’organizzazione considerata (outcome). Con il termine benchmarking ci si riferisce, invece, come noto, a tecniche di miglioramento utilizzate da decenni nel settore privato consistenti: a) nell’individuare tra gruppi di pubbliche amministrazioni i risultati migliori (benchmark) in termini di quantità di impieghi, output e outcome; b) nell’analizzare le modalità di organizzazione e di lavorazione che tali prestazioni benchmark hanno reso possibili; c) nello stabilire per tutte le altre organizzazioni del gruppo considerato obiettivi numerici annuali di avvicinamento alle già raggiunte prestazioni eccellenti. Fino a tutto il 2016, le metodologie Etpl potevano essere attuate soltanto su decisione dei livelli di vertice delle pubbliche amministrazioni attraverso l’avvio dei cosidetti “percorsi dall’alto”, come risulta
  • 2. avvenuto quanto meno, tra il 1996 e il 2004, sebbene con riferimento alla sola prospettiva dell’efficienza e non a quelle della trasparenza e della partecipazione, in una istituzione di grandi dimensioni (la Guardia di Finanza) e in una di piccole (l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali). Ma dal 23 dicembre 2016 è entrato in vigore un nuovo diritto che permette di intraprendere anche “percorsi dal basso” nelle quattro prospettive Etpl da parte di organizzazioni civiche, sindacali e di categoria attive sui singoli territori del nostro Paese. Stiamo parlando dell’accesso civico generalizzato, la versione italiana del FOIA, il Freedom of information act, in vigore negli Stati Uniti dal 1966 e in Svezia addirittura dal ‘700, istituto che oggi permette, a “chiunque”, di ottenere qualunque dato, documento e informazione detenuto da qualunque pubblica amministrazione senza dover neppure specificare i motivi della richiesta, e, in caso di rigetto dell’istanza o se la risposta non perviene entro trenta giorni, di rivolgersi al giudice amministrativo. A seguito di tale novità, l’Associazione Ficiesse ha unito le esperienze Etpl già parzialmente sperimentate in istituzioni centrali con le esperienze di “negoziazione sociale territoriale” condotte da alcuni anni dal Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil in numerosi comuni, province e regioni d’Italia avviando il Progetto Italia trasparente. Il progetto prevede l’effettuazione di una serie di accessi civici generalizzati da parte di specifici “gruppi di lavoro” in settori di rilievo quali la sicurezza, la fiscalità, la spending review selettiva, i servizi alle imprese, la sanità, la giustizia. Percorsi volti ad ottenere miglioramenti numerici, graduali ma immediati, di performance di efficienza, produttività e qualità esattamente individuate e che possono essere replicati ovunque e da chiunque sui territori. Per diffondere tali logiche, sono pubblicati nel sito “italiatrasparente.it”, oltre ad un apposito Manuale, esplicativo tutti gli atti e documenti delle iniziative dei gruppi di lavoro già avviati (istanze di accesso civico generalizzato presentate, dati pervenuti dalle pubbliche amministrazioni, provvedimenti di diniego opposti, istanze di riesame inviate ai responsabili della trasparenza, corrispondenza intermedia, report valutativi redatti dai gruppi di lavoro, atti di dialogo cooperativo, atti di partecipazione degli stakeholder territoriali alle fasi di determinazione degli obiettivi e di valutazione dei risultati effettivamente raggiunti, ricorsi ai TAR e a al Consiglio di Stato, relative sentenze) con piena libertà, per chiunque lo voglia, di trarne spunto. Alla data del presente documento (aprile 2018), sono stati presentati quattro accessi civici generalizzati, riferiti: - agli impieghi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; - agli impieghi della Guardia di Finanza; - alle comunicazioni di notizia di reato inviate da uffici e comandi di Polizia e Carabinieri per “truffe agli anziani” distinti per singole province; - al numero e agli esiti delle segnalazioni, distinte per singoli Comuni, di partecipazione all’accertamento tributario inviate all’Agenzia delle Entrate.
  • 3. Tutte le istituzioni hanno fatto pervenire i dati numerici richiesti, ad eccezione della Guardia di Finanza, verso il cui diniego è stato presentato ricorso al T.A.R. del Lazio (www.italiatrasparente.it/2018/03/14/). Nei prossimi mesi è previsto l’avvio di altri quattro gruppi di lavoro: - sulla durata delle cause di lavoro; - sull’efficienza allocativa di Autorità amministrative indipendenti; sui tempi di rimborso dei crediti iva; - sull’efficienza allocativa dei quindici Municipi del Comune di Roma. Da sottolineare che il Progetto Italia trasparente, come spiegato nella Parte III del già citato Manuale (www.italiatrasparente.it/wp-content/uploads/2018/03/MANUALE-ETPL-DEL-PROGETTO-ITALIA- TRASPARENTE-DEL-9-MARZO-2018.pdf), prevede l’attivazione non soltanto di “percorsi dal basso” ma anche di “percorsi dall’alto”, su iniziativa cioè dei livelli politico-istituzionali di vertice delle pubbliche amministrazioni. Se è vero, infatti, che la reportistica su impieghi, output e outcome non è attualmente prevista dalle leggi di contabilità economica pubblica è anche vero che tali rilevazioni possono essere introdotte in autonomia da ciascuna amministrazione in modo semplice, intuitivo e a basso costo, trattandosi di dati numerici tutti già disponibili oggetto di elaborazioni da parte degli attuali sistemi informativi. D’altra parte, un’evoluzione nella direzione Etpl del Sistema unico di contabilità economica pubblica rappresenterebbe il completamento della riforma avviata dal d.lgs. 279 del 1997. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze; I team sono rappresentati da dirigenti nazionali e territoriali dell’Associazione Ficiesse e delle associazioni promotrici di ciascun singolo gruppo di lavoro. Attualmente, hanno aderito: - il Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil con riferimento ai Gruppi di lavoro (già avviati) “Truffe agli anziani” e “Partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario”; - il Partito Radicale, con riferimento ai Gruppi di lavoro, di prossimo avvio, “Efficienza allocativa di Autorità amministrative indipendenti” e “Cause di lavoro”. Quanto alle risorse, gli impegni attuali si riferiscono al mero rimborso, da parte delle organizzazioni promotrici, delle spese vive di partecipazione ai gruppi di lavoro e delle spese legali per le eventuali attività di fronte a T.A.R. e Consiglio di Stato. Per i “percorsi dall’alto” dovranno prevedersi risorse per la predisposizione dei progetti di impianto dei sistemi Etpl, per l’effettuazione di corsi di formazione e per l’avvio a regime delle rilevazioni. Con riferimento alle competenze, il Progetto, come già accennato, si basa su esperienze concrete di gestione per obiettivi attuate tra il 1996 e il 2004 ai livelli di vertice della Guardia di Finanza e
  • 4. dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali e su esperienze altrettanto concrete di “negoziazione sociale territoriale” attuate dal Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil in numerosi comuni, province e regioni. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Il Progetto intende soddisfare due principali tipologie di bisogni. La prima riguarda i percorsi dall’alto per il miglioramento, misurato sulle prestazioni benchmark, della cosidetta “efficienza allocativa”. Percorsi che consistono in azioni: a) di individuazione degli obiettivi numerici annuali (quindi, non meramente descrittivi) assegnati; b) di individuazione di livelli e unità organizzative ridondanti o del tutto inutili; c) di riallocazione del personale eccedente in unità di produzione diretta; d) di verifica delle quantità e della qualità dei prodotti finali (output) versati annualmente a clienti esterni; e) di misurazione delle variazioni dei principali outcome istituzionali. La seconda tipologia riguarda i percorsi dal basso per il miglioramento, sempre misurato sulle prestazioni benchmark, di singoli e specifici servizi pubblici sui territori consentendo alle organizzazioni stakeholder di partecipare alla determinazione degli obiettivi di miglioramento per l’anno successivo e, ad anno concluso, di poter esprimere valutazioni sui risultati conseguiti. Esempi (tra i tanti possibili) di specifici servizi pubblici territoriali sono: l’andamento numerico annuale dei reati a maggiore impatto territoriale; i tempi medi di attesa per esami e visite sanitarie specialistiche; i tempi medi di durata delle cause penali, civili e di lavoro; i tempi medi di rimborso dei crediti iva; i tempi medi di rilascio di permessi e autorizzazioni amministrative; i tempi medi di pagamento da parte di pubbliche amministrazioni; i tempi medi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani; i tempi medi di attesa di mezzi di trasporto pubblici. 4. Descrizione dei destinatari della misura I destinatari del Progetto e delle logiche Etpl sono le organizzazioni pubbliche di qualunque tipo e forma (pubbliche amministrazioni centrali e locali, istituzioni e autorità indipendenti, organi e uffici del potere legislativo e del potere giudiziario , società controllate e partecipate) e le organizzazioni civiche, sindacali e delle categorie economiche presenti ed attive sui territori.
  • 5. 5. Descrizione della tecnologia adottata Le metodologie Etpl si configurano come regole ragionieristiche di controllo e indirizzo delle contabilità economiche pubbliche e, come tale, possono essere facilmente dirette e implementate con le tecnologie già in uso alle pubbliche amministrazioni o alle organizzazioni promotrici dei gruppi di lavoro. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) Il Progetto mira a rendere le pubbliche amministrazioni agili, coese e rivolte al “merito sostanziale” (e non meramente formale come oggi in larga misura inevitabilmente avviene) misurato sui miglioramenti numerici, effettivi e certi, delle dimensioni fisiche degli impieghi, degli output e degli outcome. L’auspicata evoluzione dell’attuale Sistema unico di contabilità economica pubblica comporterebbe risparmi al momento non quantificabili ma di notevolissimo rilievo in termini di spending review selettiva e di diminuzione dei comportamenti opportunistici (come il far nulla o fare altro) e dei comportamenti illeciti (come false timbrature e corruzione). Altri valori in gioco sono la creazione di ricchezza e di posti di lavoro sui territori che, a fronte di servizi pubblici di maggiore qualità e minor costo, indurrebbero legalità nei comportamenti di cittadini e imprese, a cominciare dalla compliance fiscale. 7. Tempi di progetto. Le metodologie Etpl possono essere dirette e implementate con qualunque tecnologia già in uso alle pubbliche amministrazioni e alle organizzazioni promotrici dei gruppi di lavoro.