3. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
La visualizzazione da sola non porta a massimizzare i profitti cognitivi dello studente.
Spesso si riscontra una grande confusione quando si usa il termine “apprendimento
attivo”, perché molti ritengono che l’apprendimento attivo significhi aggiungere
rumore fisico e movimento nell’aula.
In realtà si tratta di creare situazioni nelle quali gli studenti analizzino, esplorino,
integrino e utilizzino la nuova conoscenza.
Questo potrebbe anche includere attività fisica o relazioni interpersonali, ma l’intento è
che avvenga una riflessione concettuale: l’apprendimento attivo è lavoro
intellettuale.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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4. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Molti insegnanti si preoccupano tanto di insegnare che esimono i loro studenti dalla
responsabilità di apprendere.
I nostri studenti sono responsabili del proprio apprendimento? Sanno come
apprendere?
Nell’attività di apprendimento (nella codifica e nel reperimento dell’informazione) sono
importanti:
l’elaborazione
l’organizzazione
la gestione della conoscenza
la propaganda dell’attivazione
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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5. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Per elaborazione si intende l’addizione di informazione “di controllo” o metacognitiva
all’informazione che si apprende.
Questo è possibile solo utilizzando informazione della memoria semantica per
aumentare, estendere o modificare la nuova informazione nella memoria di lavoro,
prima del trasferimento alla memoria semantica.
L’elaborazione risolve le relazioni tra la conoscenza precedente e la nuova conoscenza.
La corretta elaborazione facilita il susseguente reperimento.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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6. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Mentre l’elaborazione incide sull’immagazzinamento, la propagazione dell’attivazione
incrementa le proposizioni relazionate e i nodi relazionati nella rete proposizionale.
La certezza e la velocità di reperimento dipenderanno direttamente dalla quantità di
relazioni precedentemente stabilite nella rete proposizionale.
Più lo studente conosce, più grande è la sua capacità di apprendere.
Oltre all’elaborazione e alla propagazione dell’attivazione, l’apprendimento significativo
richiede la divisione e l’organizzazione dell’informazione in sottoinsiemi non
disgiunti;si tratta di una tendenza naturale e spontanea della mente umana.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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7. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
L’organizzazione, il raggruppamento intenzionale dell’informazione in gruppi
significativi, coerenti e consistenti, ha un ruolo fondamentale nel reperimento dei
contenuti appresi.
Un’efficace organizzazione delle informazioni nella memoria di lavoro, tenendo conto
delle sue limitazioni, facilita l’individuazione dell’informazione relazionata nella
memoria semantica.
Lo studente che si trova oggi nella scuola deve affrontare un mondo in cui diventa
sempre più complessa l’informazione.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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8. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
L’informazione (o la sua mancanza)è parte della nostra vita, e per questo è necessario
saper affrontare i seguenti problemi ad essa correlati:
sovraccarico d’informazione da visualizzare, priorizzare ed organizzare;
conoscenza frammentaria da relazionare, integrare ed elaborare, sulla base
della riflessione;
incertezza:deve essere risolta con la ricerca e la valutazione dei contenuti;
cambiamento veloce: il mondo evolve costantemente, ad una velocità che non
possiamo fermare né controllare, e che ci obbliga a pianificare, controllare,
anticipare;
cambiamento veloce dell’informazione: la “nuova” informazione prodotta fa
invecchiare la nostra conoscenza, perciò molta informazione che precedentemente
era “lo stato dell’arte” viene arricchita o negata e rinnovata;
problemi complessi, che ci obbligano ad organizzare, trovare corrispondenze,
strutturare ed analizzare grandi quantità di informazione.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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9. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Se uno dei processi su cui riposa prevalentemente l’apprendimento, dalla scuola
elementare all’apprendimento permanente, è la manipolazione ed elaborazione di
informazione, allora imparare ad apprendere richiede lo sviluppo delle capacità
informative.
È importante che lo studente apprenda a gestire e ad interagire con l’informazione e
con la conoscenza rappresentata.
Giuseppe Albezzano
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10. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
In questa interazione, lo studente, oltre a sviluppare le proprie capacità
visive,sviluppa
anche le sue capacità informative, che gli permetteranno di:
Riconoscere la mancanza d’informazione
Identificare le fonti potenziali d’informazione
Valutare l’informazione
Organizzare l’informazione per uso pratico
Integrare la nuova informazione
Utilizzare l’informazione
Giuseppe Albezzano
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11. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Le capacità informative contenute nella lista precedente sono parte della nostra
attività quotidiana. Esse vengono utilizzate in modo intuitivo, ma l’apprendimento
organizzato e la pratica permetteranno di sviluppare negli studenti metodi più
efficienti.
La strumentazione adeguata di un contesto didattico destinato all’apprendimento
richiede l’utilizzo di strutture logico-cognitive e di funzioni che operino su queste
strutture per riuscire a coinvolgere l’attenzione e il ragionamento.
I meccanismi responsabili della concentrazione dell’attenzione hanno un ruolo
importante nell’analisi dell’informazione e, conseguentemente, nell’apprendimento.
Gli esseri umani percepiscono non quel che c’è, ma quel che vedono, e quel che
vediamo è influenzato dalle nostre concezioni erronee, da nostri errori di valutazione,
da calcoli sbagliati ed anche da altre caratteristiche soggettive.
Giuseppe Albezzano
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12. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Il meccanismo del pensiero umano è un sistema di elaborazione d’informazione,
capace di mettere in relazione gli stimoli con le risposte, a seconda dell’attività
cognitiva da svolgere.
Questo stato di cose può essere raggiunto attraverso due attività: impegnare
l’attenzione facendo, e ragionare.
È pertanto necessario un meccanismo che metta assieme l’apprendimento visivo (che
altrimenti potrebbe rimanere nella fase contemplativa, senza dare risposta agli
stimoli), e l’induzione dell’analisi e della riflessione, per ottenere la capacità
d’interagire con la conoscenza.
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13. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Un approccio più aggiornato dell’interazione con le mappe concettuali (e della loro
concezione stessa) ci porta ad utilizzare le loro potenzialità di rappresentazione
estesa e complessiva della conoscenza, andando oltre le loro capacità
semplicemente rappresentative, grazie all’interattività funzionale consentita dal
software.
L’apprendimento visivo ha dimostrato di essere una eccellente risorsa per migliorare la
qualità dell’apprendimento, soprattutto in confronto agli obsoleti metodi del passato.
Ma il fatto di essere protagonisti dell’Era della conoscenza ci obbliga a estendere i
modelli di apprendimento attuali verso livelli superiori di interattività cognitiva,
dove si combinano la potenza visiva delle mappe concettuali, con la potenza
dell’interattività cognitiva: le mappe concettuali attive.
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14. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
L’apprendimento attivo è alla base dello sviluppo delle capacità di pensiero critico e di
pensiero creativo. Nell’interazione con le mappe concettuali, ci sono diversi modi per
svilupparlo:
Creare ed analizzare mappe, da soli o in gruppo
Analizzare i concetti, le loro istanze e le loro relazioni con altri concetti
Adattare e sviluppare mappe fatte da altri
Navigare la mappa tramite ricerche semantiche – chiedere risposte alla mappa
Categorizzare concetti e relazioni
Analizzare le descrizioni, i testi e i documenti multimediali associati ai concetti
Realizzare esercitazioni guidate
Sviluppare la mappa risultato del brainstorming
Analizzare i percorsi semantici propri o di altri
Realizzare ricerche nei testi descrittivi
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15. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Alcuni effetti tangibili dell’apprendimento attivo:
consente l’apprendimento di nuova informazione attraverso il coinvolgimento e la
partecipazione, piuttosto che tramite la memorizzazione;
quando la conoscenza può essere personalizzata, gli studenti acquisiscono una
maggiore comprensione di ogni nuova informazione e maggiori abilità cognitive;
poiché l’apprendimento è uno sforzo individuale, l’interazione con le mappe ed il
loro adeguamento personale è un imperativo per raggiungere la massima
efficienza nell’apprendimento;
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16. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Alcuni effetti tangibili dell’apprendimento attivo:
l’apprendimento e la partecipazione degli studenti risultano stimolati dall’utilizzo
delle mappe concettuali e dell’ipermedialità aperta (grazie anche al feedback
immediato) dei corsi di studio;
la promozione della discussione e il brainstorming è allo stesso tempo uno
strumento e un risultato importante dell’apprendimento attivo.
Le teorie più recenti vedono gli studenti come elaboratori coscienti e attivi
d’informazione che utilizzano una varietà di strategie per immagazzinarla e
reperirla: lo studente è in grado di impegnarsi in prima persona nelle attività che
lo possono aiutare nell’elaborazione dell’informazione.
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17. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Verso il pensiero intelligente
Lo studente deve essere capace di decidere se l’informazione è parte di un concetto
già esistente, o se è parte di un concetto nuovo, deve discernere l’eventuale livello di
relazione tra i due concetti e come questi concetti si relazionano con altri.
L’abilità di elevarsi sopra la soglia dell’informazione e di pensare ad un livello
concettuale è generalmente quello che si intende per “pensiero intelligente”.
Ed è il pensiero intelligente che porta all’apprendimento.
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18. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Esercizi possibili con le mappe, orientati alla valutazione della conoscenza
In una mappa concettuale, con struttura corretta, riempire i nomi provvisori
predefiniti con i nomi corretti dei concetti.
In una mappa concettuale, con struttura corretta, assegnare i tipi di relazione alle
relazioni stabilite.
Data una serie di concetti correttamente creati, ma ordinati in colonne e senza
relazioni, associarli in una rete con le relazioni corrette, predefinite.
Data una serie di concetti correttamente creati, ma ordinati in colonne e senza
relazioni, associarli in una rete con le relazioni da individuare autonomamente.
Creare istanze dei concetti indicati in una mappa concettuale già fatta.
Giuseppe Albezzano
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19. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Esercizi possibili con le mappe, orientati alla valutazione della conoscenza
Assegnare i tipi di concetto ai concetti.
Descrivere ogni concetto in una mappa concettuale, con un breve paragrafo di
testo in ogni concetto.
Trovare un numero specifico di percorsi semantici che descrivano concetti di alto
livello e commentarli.
Realizzare una ricerca semantica, partendo da un concetto specifico, salvarla e
commentarla.
Creare la mappa concettuale da un testo oggetto di studio.
Creare la mappa concettuale su un argomento che presumibilmente lo studente
deve conoscere.
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20. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Utilità delle mappe concettuali come strumento di studio
Le mappe sono utili allo studente per:
Organizzare semanticamente i contenuti
Utilizzare vari metodi di apprendimento: deduttivi, induttivi e per analogia
Stimolare la creatività
Migliorare la comprensione di un argomento
Riconoscere errori, mancanze e concezioni erronee precedenti
Integrare nuovi concetti nella conoscenza attuale degli studenti creando nuove
proposizioni
Giuseppe Albezzano
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21. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
Risultati dell’apprendimento con le mappe concettuali
Gradualmente gli allievi si approprieranno di capacità mentali metacognitive,
guadagnando:
•
Fiducia nella propria capacità di apprendere
•
Verifica delle ragioni del successo
•
Capacità di riflettere sugli errori
•
Espansione del proprio repertorio di metodi
•
Scelta e abbinamento delle strategie ai compiti, e le modifiche necessarie
•
Possibilità di riflettere sul proprio apprendimento
•
Autostima e fiducia nella propria capacità di apprendere e migliorare
costantemente
Giuseppe Albezzano
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22. Ascoltare e dimenticare – Vedere e ricordare – Fare e capire
La tecnica delle mappe concettuali include quasi tutti i sistemi d’apprendimento:
Apprendimento per istruzione, tramite la relazione studente
Apprendimento per deduzione, estraendo conclusioni dalla conoscenza
rappresentata;
Apprendimento per induzione, dall’esemplificazione all’osservazione e alla
scoperta, attraverso i modelli cognitivi rappresentati;
Apprendimento per analogia, che integra l’apprendimento deduttivo e
l’apprendimento induttivo.
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
insegnante;
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24. Bibliografia
H. Fortez “Insegnare e apprendere con le mappe concettuali”
Guida teorico-pratica per l’insegnante immedia editrice
Giuseppe Albezzano
IISS Boselli Alberti Pertini
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