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Finanza Computazionale

La Curva dei Rendimenti e la
valutazione dei Titoli Obbligazionari

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli
Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
Valutazione Titoli a Tasso Fisso
Curve per Scadenza Spot
Curve per Scadenza a Termine
Valutazione Titoli a Tasso Variabile
Duration e Convexity
Ratei, Corso Secco e Tel-Quel

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Il Principio di Assenza di Arbitraggio






Molte volte ci è capitato di sentire frasi del tipo: “ho appena
comprato un paio di scarpe e ne ho trovate un paio uguale ad
un prezzo minore”, oppure: “ho scoperto che un altro
concessionario per lo stesso prezzo che ho pagato per la mia
nuova macchina fornisce anche l’aria condizionata”.
Sono frasi di buon senso che mettono in luce in che modo
cerchiamo di fornire un valore a beni e servizi che
acquistiamo e consumiamo.
Il buon senso ci suggerisce che prodotti uguali devono avere
lo stesso prezzo, e che prodotti che ci garantiscono
un’opportunità in più rispetto ad altri hanno un valore
maggiore.

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Il Principio di Assenza di Arbitraggio




Il fondamento della valutazione dei prodotti finanziari è il principio di
arbitraggio, o nella colorita espressione anglosassone, free-lunch
(pasto gratis).
Nel mondo dei prodotti finanziari utilizziamo definizioni di arbitraggio
più sofisticate, ma con lo stesso contenuto di fondo:

Si definisce arbitraggio la possibilità di ottenere
guadagni sicuri, senza incorrere in alcun tipo di
rischio.


E’ su questa base che è possibile determinare la relazione tra i prezzi di diverse
attività finanziarie: l’idea è che le relazioni tra i prezzi devono essere tali da
escludere la possibilità di effettuare arbitraggi, cosicché non deve essere
possibile costruire sul mercato posizioni e strategie che consentano di ottenere
guadagni senza alcun tipo di rischio.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Il Principio di Assenza di Arbitraggio


Se pensiamo a come si possono identificare delle possibilità di
arbitraggio, possiamo intuitivamente delineare due tipi di situazione.


La prima è quella di un biglietto di lotteria gratis: supponete di poter
ottenere senza alcun costo un titolo (un biglietto della lotteria) che in
futuro vi darà un rendimento comunque non negativo, e la possibilità di
un guadagno positivo se si verifica qualche evento fortunato;



Un’altra situazione che vi garantirebbe un guadagno sicuro, e quindi un
arbitraggio, è la seguente: considerate di acquistare un titolo e venderne
un altro in modo che a una data futura il valore complessivo del
portafoglio sia zero in tutti i possibili scenari (li chiamiamo tecnicamente
stati di natura), e supponete che questa posizione abbia oggi valore
negativo, e cioè vi consenta di intascare dei soldi. Poiché sapete che a
una data futura la vostra posizione varrà sicuramente zero (e quindi non
avrete alcuna perdita), il guadagno che ottenete oggi è assolutamente
senza rischio, ed avete compiuto un’operazione di arbitraggio.

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Il Principio di Assenza di Arbitraggio


Una conseguenza importante del principio di
assenza di arbitraggio è rappresentata dal
seguente risultato
Due portafogli contententi qualsivoglia attività
finanziarie tali da avere lo stesso valore ad un
istante di tempo futuro T devono avere lo
stesso valore anche oggi.

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Il Principio di Assenza di Arbitraggio
Consideriamo infatti due portafogli A e B tali che A(T) = B(T);
 Supponiamo che il valore all’istante iniziale t di A sia minore di
quello di B cioè che sia A(t) < B(t);
 All’istante t prendiamo a prestito il portafoglio B e lo vendiamo sul
Alcune ipotesi fondamentali :
mercato incassando il valore B(t);
 con il ricavato compriamo il portafoglio A, poiché A(t) < B(t) ci
1. Non esistono costi di transazione
rimangono B(t) – A(t) unità di valore;
2. È possibile effettuare vendite allo scoperto (ossia prendendo a prestito
 Al tempo T vendiamo il portafoglio A e con il ricavato compriamo il
dei titoli)
portafoglio B con il quale chiudiamo la posizione di prestito
(posizione corta). Poiche a T il valore dei due portafogli è uguale
quest’ultima operazione non comporta esborsi di denaro;
 Il risultato finale della nostra strategia è di averci garantito un profitto
sicuro pari a B(t) – A(t) e questo partendo da un investimento nullo:
abbiamo realizzato un arbitraggio!


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La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli
Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
Valutazione Titoli a Tasso Fisso
Curve per Scadenza Spot
Curve per Scadenza a Termine
Valutazione Titoli a Tasso Variabile
Duration e Convexity
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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Rendimento a Scadenza






Se definiamo il valore al tempo t di uno ZC come P(t,T) abbiamo di fatto
un’operazione finanziaria nella quale l’investimento di un capitale di P(t,T)
euro al tempo t ci dà diritto ad ottenere 1 euro (per semplicità!) al tempo T.
Quindi di fatto P(t,T) non è altro che la funzione di sconto per un
investimento che parta a t e termini a T;
Allora se indichiamo con i(t,T) il tasso di interesse sullo stesso periodo di
investimento espresso su base annua, la legge di capitalizzazione
composta discreta ci permette di scrivere

1
P (t , T ) =
(1 + i (t , T ))T −t


Se il tempo è misurato in anni, il tasso d’interesse su base annua che
otteniamo su questa operazione è
1 / ( T −t )

 1 
i( t ,T ) = 
 P( t ,T ) 




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−1
Rendimento a Scadenza


Consideriamo la legge di capitalizzazione composta continua

V (T ) = V (t )e r (T −t )
⇓
e

r (T −t )

 V (T ) 
V (T )
=
⇒ r (T − t ) = ln
 V (t ) 

V (t )


⇓

 V (T ) 
 V (t ) 
1
1
r=
ln
 V (t )  = − (T − t ) ln V (T ) 



(T − t ) 



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Rendimento a Scadenza


Possiamo anche utilizzare una rappresentazione alternativa
del guadagno ottenuto sull’operazione, facendo riferimento al
concetto di tasso di rendimento a scadenza, definito come

 P(T , T ) 
1
1
)
h( t , T ) =
ln
 P (tP (t , T = =
T −t 
,T ) 
(1 + i (t , T ))T −t


 1 
1
ln P( t , T )
ln
 P (t , T )  = − T − t = ln[1 + i (t , T )]

T −t 




che corrisponde al concetto di intensità di interesse discusso
nel capitolo precedente (ricordiamo che non è altro che il
tasso nominale annuo espresso in capitalizzazione continua).
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Titoli zero-coupon-bond


Definiamo P(t,tk,xk) il valore in t di un titolo zero-coupon bond
(ZCB). Si tratta di un titolo che non paga cedole intermedie e che
dà diritto a ricevere un quantità xk in tk



Definiamo v(t,tk) la funzione di sconto, cioè il il valore in t di
un’unità di valuta disponibile in tk



Assumendo infinita divisibilità dei titoli otteniamo che l’esclusione
di possibilità di arbitraggio richiede

P(t,tk,xk) = xk v(t,tk)

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Valutazione di titoli a cedola fissa
(coupon bond)






Si definisca P(t,T;c) il prezzo di un titolo che paga cedola c su uno
scadenzario {t1, t2, …, tm=T}, con rimborso del capitale in un’unica soluzione
alla scadenza T.
I flussi di cassa di questo titolo possono essere replicati da un paniere di
ZCB per valore nominale pari a c in corrispondenza delle scadenze ti per i =
1, 2, …, m – 1 e uno ZCB per un valore nominale pari a 1 – c in
corrispondenza della scadenza T.
L’operazione di arbitraggio che consiste nell’acquisto/vendita delle cedole e
del valore del capitale e vendita/acquisto del coupon bond è nota come
coupon stripping.

m

P (t , T ; c) = ∑ cv(t , t k ) + v(t , t m )
k =1

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Curva dei rendimenti spot

TASSI D’INTERESSE

SCADENZE

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Prezzi dei titoli e fattori di sconto


Sulla base dei prezzi dei titoli zero-coupon bond e dei titoli
con tasso fisso osservati sul mercato è possibile ricavare la
funzione di sconto che stabilisce una relazione di equivalenza
finanziaria tra un importo unitario disponibile a una data futura
tk ed una somma v(t,tk) disponibile in t.



La funzione di sconto è ricavata sfruttando l’assunzione di
esclusione di arbitraggio discussa negli esempi precedenti.



Una fra le tecniche più utilizzate per ricavare la funzione di
sconto è definita bootstrapping.

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Procedura di bootstrapping: l’idea






Supponiamo che nell’istante t il mercato sia strutturato su m periodi
con scadenze tk = t + k, k=1....m, e su queste scadenze siano
osservati i prezzi di zero-coupon-bond P(t,tk) o titoli a tasso fisso
P(t,tk;ck).
Separiamo dalla ricavare i fattori di termine
La procedura di bootstrapping consente di sommatoria l’ultimo sconto
(notate che ora la sommatoria arriva solo fino a
in funzione di quelli precedenti
m-1
Consideriamo di nuovo la formula che esprime il prezzo di un
coupon bond
m

m −1

k =1

k =1

P(t , T ; c) = ∑ cv(t , t k ) + v(t , t m ) = ∑ cv(t , t k ) + cv(t , t m ) + v(t , t m ) =
m −1

∑ cv(t , t
k =1

k

) + v(t , t m )(c + 1)

Mettiamo in evidenza la funzione
di sconto fra t e t(m)

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Procedura di bootstrapping: l’idea




La procedura di bootstrapping consente di ricavare i fattori di
sconto in funzione di quelli precedenti;
La funzione di sconto corrispondente all’ultima scadenza si
ricava banalmente dalla precedente equazione...

k −1

v( t , t k ) =


P ( t , t k ; ck ) − ck ∑ v ( t , t i )
1 + ck

i =1

Con una procedura iterativa si possono poi ricavare tutte le
altre funzioni di sconto.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
La struttura per scadenza dei tassi di interesse




La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di
rappresentare la funzione di sconto.
Può essere rappresentata in capitalizzazione composta
discreta

1
v(t , t k ) =
( t k −t )
[1 + i(t , tk )]
i (t , t k ) = [ v(t , t k )]

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−1 / ( t k −t )

−1
La struttura per scadenza dei tassi di interesse




La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di
rappresentare la funzione di sconto.
Può essere rappresentata in capitalizzazione composta
continua

v(t , t k ) = exp[ − i ( t , t k )( t k − t ) ]
ln[ v(t , t k )]
i (t , t k ) = −
tk − t

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
La struttura per scadenza dei tassi di interesse




La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di
rappresentare la funzione di sconto.
Può essere rappresentata in capitalizzazione semplice

1
v (t , t k ) =
1 + ( t k −t )i (t , t k )
1
i (t , t k ) =
t k −t

 1

−1

v (t , t k )


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Interpolazione lineare ed esponenziale







Consideriamo una generica funzione y = y(x) e supponiamo di non conoscerne la
forma analitica ma di disporre soltanto di una tabella di valori di coppie x-y.
Da un punto di vista del tutto generale l’interpolazione è un processo tramite il quale è
possibile determinare il valore della variabile y corrispondente ad un determinato
valore di x quando x cade fra due valori noti xi e xi+1.
L’obiettivo è determinare il valore interpolato di y con la migliore precisione possibile.
Il sistema più semplice consiste nell’unire con una linea retta i due punti che
comprendono il punto di interesse, questa procedura è chiamata interpolazione
lineare e il valore di y interpolato si ottiene semplicemente come il valore delle
ordinate corrispondente al punto x sulla retta che congiunge xi e xi+1:

 xi +1 − x 
 x − xi 
yi +1 − yi
y = yi +
( x − xi ) = yi 
 x − x  + yi +1  x − x 



xi +1 − xi
 i +1 i 
 i +1 i 
= λyi + (1 − λ ) yi +1
xi +1 − x
λ=
dove y = y(x ) e y =y(x ) e
xi +1 − xi
i

i

i+1

i+1

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
Interpolazione lineare ed esponenziale




Possiamo pensare di scrivere una procedura che permetta, in modo
del tutto generale, di ottenere una serie di valori interpolati della y
prendendo come input: a) un insieme di valori di x ; b) una tabella
che contenga i valori tabulati noti della funzione y = y(x).
Per questo definiamo un tipo dati al quale daremo il nome
TabellaFunzione costituito da un vettore di ascisse, uno di
ordinate ed un intero che indica il numero di punti presenti nella
tabella
Type TabellaFunzione
NrPunti As Integer
x() As Double
y() As Double
End Type



I vettori sono definiti come array dinamici per cui dovremo aver cura
di dimensionarli opportunamente prima di utilizzarli.

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Interpolazione lineare ed esponenziale
Sub InterpolazioneLineare(Tabella As TabellaFunzione, _

Una volta alimentata la tabella con
x_inter() As Double, _
i valori delle ascisse e delle
ordinate,
possiamo
passare
y_inter() As Double)
quest’ultima come parametro ad
Dim i As Integer
una procedura assieme ad un
Dim j As Integer
vettore di ascisse nelle quali
For i = 1 To UBound(x_inter)
desideriamo
interpolare
la
If x_inter(i) <= Tabella.x(1) Then
funzione.

y_inter(i) = Tabella.y(1)
Il vettore x_inter() conterrà
questi valori.
ElseIf x_inter(i) >= Tabella.x(Tabella.NrPunti) Then

In output la procedura valorizzerà
y_inter(i) = Tabella.y(Tabella.NrPunti)
il vettore y_inter() con i risultati
Else
del processo di interpolazione
For j = 1 To Tabella.NrPunti - 1
lineare.
If x_inter(i) >= Tabella.x(j) And _
x_inter(i) <= Tabella.x(j + 1) Then
y_inter(i) = Tabella.y(j) + _
(Tabella.y(j + 1) - Tabella.y(j)) * _
(x_inter(i) - Tabella.x(j)) / _
(Tabella.x(j + 1) - Tabella.x(j))
End If
Next
End If
Next
End Sub

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Interpolazione lineare ed esponenziale


Si noti che se il valore dell’ascissa di interpolazione è minore
del valore minimo delle ascisse presenti nella tabella di input,
il valore interpolato di y viene posto uguale al primo valore
disponibile della funzione, cioè al primo elemento della
tabella.



In modo del tutto analogo i valori delle ascisse superiori al
massimo presente in tabella producono come risultato un
valore di y uguale all’ultimo valore della tabella.



Naturalmente questa scelta (proposta per motivi di semplicità)
può non essere ottimale per ogni problema.

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Interpolazione lineare ed esponenziale




Le procedure di interpolazione lineare possono dare
spesso luogo a risultati insoddisfacenti specialmente
quando i punti con i quali interpolare hanno un
andamento marcatamente non lineare.
E’ il caso ad esempio della funzione di sconto che ha un
andamento di tipo esponenziale...

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Interpolazione lineare ed esponenziale


Come si vede chiaramente
dalla figura, in casi come
questo l’applicazione di una
procedura di interpolazione
di tipo lineare può risultare
eccessivamente imprecisa
per cui conviene ricorrere
ad altre tecniche di
interpolazione.

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Interpolazione lineare ed esponenziale




Fra queste sicuramente una delle più importanti in campo matematico-finanziario è rappresentata
dall’interpolazione esponenziale che, come suggerisce il nome stesso, si ottiene ipotizzando che
i punti noti siano generati da una funzione di tipo esponenziale.
Supponiamo di disporre, al tempo t = 0, del valore della funzione di sconto per due scadenze
diverse t1 e t2 con tassi di rendimento a scadenza rispettivamente pari a h1 e h2

F1 = e − h1t1


F2 = e − h2t 2

Indichiamo con h il tasso interpolato linearmente alla scadenza τ compresa fra t1 e t2

h = λh1 + (1 − λ )h2
essendo

λ=

t2 − τ
t2 − t1



Sia F la funzione di sconto alla scadenza τ



Possiamo scrivere



da cui con semplici passaggi ricaviamo

F = e − hτ

  λ ln F1 (1 − λ ) ln F2  


F = exp[ t [ − λh1 − (1 − λ )h2 ] ] = exp t 
+

t2
  t1



t
F = F1tλ / t1 F2 (1−λ ) / t 2

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Sub InterpolazioneEsponenziale(Tabella As TabellaFunzione, _
x_inter() As Double, _
y_inter() As Double)
Dim i As Integer
Dim j As Integer
Dim Lambda As Double
Dim Theta1 As Double
Dim Theta2 As Double
2
For i = 1 To UBound(x_inter)
If x_inter(i) <= Tabella.x(1) Then
2
y_inter(i) = Tabella.y(1)
ElseIf x_inter(i) >= Tabella.x(Tabella.NrPunti) Then
y_inter(i) = Tabella.y(Tabella.NrPunti)
Else
For j = 1 To Tabella.NrPunti - 1
If x_inter(i) >= Tabella.x(j) And _
x_inter(i) <= Tabella.x(j + 1) Then
Lambda = (Tabella.x(j + 1) - x_inter(i)) _
/ (Tabella.x(j + 1) - Tabella.x(j))
Theta1 = x_inter(i) / Tabella.x(j)
Theta2 = x_inter(i) / Tabella.x(j + 1)
y_inter(i) = (Tabella.y(j)^(Theta1 * Lambda)) _
*(Tabella.y(j + 1)^(Theta2 * (1 - Lambda)))
End If
Next
End If
Next
End Sub

Interpolazione lineare ed esponenziale
λ=

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t −τ
t − t1
Esempio
Esempio
Programmazione
Programmazione
VBA
VBA

11--Dalla Curva dei Tassi alla Curva delle Funzioni di Sconto
Dalla Curva dei Tassi alla Curva delle Funzioni di Sconto
2 – Interpolazione lineare ed esponenziale
2 – Interpolazione lineare ed esponenziale

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Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
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Curve per Scadenza Spot
Curve per Scadenza a Termine
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Operazioni a termine


Un’operazione a termine è uno scambio tra una somma
v(t,τ,T) determinata al tempo t e pagata al tempo τ ≥ t in
cambio di un’unità di valuta disponibile al tempo T.



L’operazione a pronti è un caso particolare in cui τ = t, e
ovviamente v(t,τ,T) = v(t,T).



v(t,τ,T) è definito come il prezzo a termine (forward price)
stabilito in t di un investimento che inizia in τ ≥ t e
restituisce un euro in T.

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Operazioni a termine


In un’operazione a termine entrano in gioco
quindi tre tempi...

Data Definizione
operazione, t

Data Inizio
Investimento, τ

Data Termine
operazione, T

Periodo Investimento
= (T - τ)

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Prezzi a pronti e a termine
Consideriamo la seguente strategia


1.

2.
3.

Acquisto a pronti di una quantità nominale di v(t,τ,T) unità di valuta disponibile
in τ;
acquisto a termine, per regolamento in τ, di un’unità di valuta disponibile in T;
Indebitamento a pronti di per la restituzione di un’unità di valuta in T.

t
1

τ

-v(t,τ)v(t,τ,T)

v(t,τ,T)

2

- v(t,τ,T)

3

v(t,T)

Tot

v(t,T) -v(t,τ)v(t,τ,T)

T

1
-1

0

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0
Prezzi a pronti e a termine






E’ facile osservare che questa strategia fornisce un pay-off
nullo sia in in τ che in T.
Se il valore della strategia al tempo t è diverso da zero,
esiste una possibilità di arbitraggio per una delle due
controparti.
Quindi la strategia deve valere zero anche all’istante iniziale
t...

v(t , T ) − v(t ,τ )v(t ,τ , T ) = 0
⇓
v(t , T ) = v(t ,τ )v(t ,τ , T )
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Prezzi a pronti e a termine


I prezzi a pronti e a termine sono quindi legati da una relazione che
esclude la possibilità di arbitraggio sopra descritta

v(t , T )
v(t , T ) = v(t ,τ )v(t ,τ , T ) ⇒ v(t ,τ , T ) =
v(t ,τ )


L’informazione sulla funzione di sconto a termine è quindi
interamente contenuta nella funzione di sconto a pronti



Questa relazione induce un nesso funzionale tra curva dei tassi a
pronti e curva a termine

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La struttura per scadenza dei tassi a termine




La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo
di rappresentare la funzione di sconto a termine
Può essere rappresentata in capitalizzazione composta
discreta

f (t ,τ , T ) = [ v(t ,τ , T )]
 v(t ,τ ) 
=

 v(t , T ) 
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−1 / ( T −τ )

−1

1 / ( T −τ )

−1
La struttura per scadenza dei tassi a termine




La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo
di rappresentare la funzione di sconto a termine
Può essere rappresentata in capitalizzazione composta
continua

ln[ v(t ,τ , T )]
f (t ,τ , T ) = −
T −τ
ln[ v(t ,τ )] − ln[ v(t , T )]
=
T −τ
i (t , T )(T − t ) − i (t ,τ )(τ − t )
=
T −τ
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La struttura per scadenza dei tassi a termine




La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo
di rappresentare la funzione di sconto a termine
Può essere rappresentata in capitalizzazione semplice



1
 v(t ,τ , T ) −1


1  v(t ,τ ) 
=
 v(t , T ) −1
T −τ 


1
f (t ,τ , T ) =
T −τ

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Esempio
Esempio
Programmazione
Programmazione
VBA
VBA

11 -- Dalla curva spot alla curva a termine
Dalla curva spot alla curva a termine
2 – Generazione flussi per un titolo indicizzato
2 – Generazione flussi per un titolo indicizzato

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La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli
Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
Valutazione Titoli a Tasso Fisso
Curve per Scadenza Spot Valutazione
Curve per Scadenza a Termine
Titoli a Tasso Variabile
Duration e Convexity
Ratei, Corso Secco e Tel-Quel

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Cedole indicizzate




Una cedola indicizzata è determinata sulla base di un indice,
tipicamente un tasso d’interesse, osservato a una data τ, definita
data di reset.
Il caso tipico (noto come natural time lag) è quello di una cedola
con

periodo di godimento da τ a T

data di reset τ e data di pagamento T

tasso di riferimento per la determinazione della cedola
i(τ ,T) (T – τ ) = 1/v (τ ,T) – 1



Si noti che tipicamente il tasso indicizzato è a capitalizzazione
semplice, per la convenzione di mercato che utilizza tale
meccanismo su tassi con scadenza inferiore all’anno.

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Cedole Indicizzate


Data Reset


τ

..

(nella nostra approssimazione coincide tcon
o.
a
la data inizio maturazione)
rc

e



Data Scadenza Cedola T
Il tas

a
rv
e
ss
o
Si

m
ul
s

so s

Periodo di Maturazione (T

- τ)

C (τ , T ) = i (τ , T )(T − τ )
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.
pot..



i (τ , T )


1
1
v(τIl )portafoglio di ⇒ 1 + i (τ , T )(T − τ ) =
,T = 
1 + i (τ , T )(T − τ )  replica
v(τ , T )


1

Importante: si noti

Qual τ il portafoglio di replical’utilizzo della legge di riferita
di una cedola indicizzata,
i (τ , T )(T −è ) =
−1
v(τ T )
a un nominale ,pari a un’unità capitalizzazione semplice
di valuta?
v(τ TSi(noti che − τtempo τvilτvalore della cedola, determinata in τ e
, )i τ , T )(T al ) = 1 − ( , T )
pagata in T, sarà dato da


Valore della Cedola pagata in T

v (τ ,T) i(τ ,T) (T – τ ) = 1 – v (τ ,T)
Funzione di Sconto che attualizza il valore della cedola al tempo τ


Il portafoglio di replica che è naturale scegliere è quindi




Una posizione lunga (investimento) per un’unità di valuta
disponibile in τ
Una posizione corta (finanziamento) per un’unità di valuta
disponibile in T

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Flussi di cassa di una cedola indicizzata


Una cedola indicizzata corrisponde quindi a...





una posizione di investimento a breve termine finanziata con...
indebitamento a lungo termine, per un ammontare pari al valore
nominale C su cui è calcolata la cedola.

Una cedola indicizzata nasconde quindi una posizione di debito
(leverage)
1
C

C = 1 – v (τ ,T)

t

τ

T

C
1

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Flussi di cassa di una cedola indicizzata



Se valutiamo la cedola al tempo t dobbiamo attualizzare entrambi i flussi;
Per questo abbiamo bisogno del valore della funzione di sconto...



da t a τ : v(t, τ) e...
da t a T : v(t,T)

Valore attuale flusso attivo

v(t ,τ )
t

Valore attuale flusso passivo
Valore attuale cedola

C

1

τ

v(t , T )

v(t ,τ ) − v(t , T )

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T

C
1
Prezzo di non arbitraggio: cedole indicizzate


Quindi il portafoglio di replica consente di valutare la cedola al
tempo t come:
cedola indicizzata = v(t,τ) – v(t,T)
A τ abbiamo che il valore della posizione risulta infatti:
1 – v(τ,T) = v(τ,T) [1/ v(τ,T) – 1]
= v(τ,T) i(τ,T)(T – τ)
= fattore di sconto X cedola indicizzata



Al tempo t il valore della cedola può essere scritto
v(t,τ) – v(t,T) = v(t,T)[v(t,τ) / v(t,T) – 1]
= v(t,T) f(t,τ,T)(T – τ)
= fattore di sconto X tasso forward

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Flussi di cedole indicizzate


Consideriamo uno scadenzario

{t,t1,t2,…tm}
dove ti, i = 1,2,…,m – 1 sono le date di reset delle cedole, ognuna
delle quali è pagata in ti+1.
t è la data di valutazione del flusso di cedole.


E’ agevole verificare che il valore del flusso di cedole corrisponde a


Una posizione lunga (investimento) per un’unità di valuta alla data di
reset della prima cedola (t1)



Una posizione corta (finanziamento) per un’unita di valuta alla data di
pagamento dell’ultima cedola (tm)

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Floater


Un titolo indicizzato (floater) è caratterizzato da uno scadenzario {t,t1,t2,…tm}


In t1 viene pagata la cedola corrente c (valore cv(t,t1))



ti, i = 1,2,…,m – 1 sono le date di reset delle cedole indicizzate pagate in ti+1 (valore
v(t,t1) – v(t,tm))



Il capitale viene rimborsato in un’unica soluzione in tm.



Valore delle cedole: cv(t,t1) + v(t,t1) – v(t,tm)



Valore del capitale: v(t,tm)



Valore complessivo del titolo = Valore delle cedole + Valore del capitale
= [cv(t,t1) + v(t,t1) – v(t,tm)] + v(t,tm) = (1 + c) v(t,t1)



Un titolo indicizzato è finanziariamente equivalente a un titolo a breve, con
scadenza in corrispondenza della data di reset della prima cedola indicizzata
e cedola pari alla cedola corrente
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Debito indicizzato = Debito a breve
Flussi di Centrobanca TV
1500

1000

500

Capitale
Passivo

0
mag00

giu-00 lug-00 ago-00 set-00

ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01

-500

-1000

-1500

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mag01

giu-01 lug-01 ago-01

Attivo
Reverse floater


Un titolo a indicizzazione inversa, o reverse floater, è caratterizzato
da uno scadenzario
{t,t1,t2,…tj, …tm}




Fino alla scadenza tj vengono pagate cedole fisse (tipicamente molto
alte)
A partire dalla data di reset tj le cedole vengono determinate sulla base
della formula
rMax – α i(ti,ti+1)



dove α è un parametro di leverage.
Il capitale viene rimborsato in un’unica soluzione alla scadenza

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Reverse floater


Un titolo reverse floater può essere scomposto in


Un flusso attivo di cedole fisse pagate alle scadenze
{t1,t2,…tj}



Un flusso attivo di cedole fisse pari a
(ti+1 – ti)rMax , i = j + 1, …m – 1.









Un flusso passivo di cedole indicizzate su un capitale pari a α volte il
valore nominale
Un titolo zero-coupon-bond che paga il nominale alla scadenza

Un reverse floater corrisponde quindi a un investimento a lungo termine
finanziato con un’esposizione a breve termine, per un ammontare multiplo del
valore nominale
La posizione di debito a breve e investimento a lunga rende il prodotto
estremamente sensibile a aumenti i) del livello e ii) dell’inclinazione della curva
dei tassi

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Titoli indicizzati: sommario




Un flusso di cedole indicizzate può essere
rappresentato in due modi matematicamente e
finanziariamente equivalenti
 Posizioni di credito e debito su scadenze diverse
 Sostituendo i tassi forward in luogo dei valori delle
cedole future
Nell’analisi di sensitività non deve essere mai
dimenticato che variazioni delle curva a pronti dei tassi
hanno due effetti sulla valutazione delle cedole
indicizzate:
 Aumento o diminuzione del loro valore attuale
 Aumento o diminuzione dei tassi forward, e quindi
dei livelli delle cedole
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Titoli indicizzati: sommario


Nei titoli a indicizzazione diretta i due effetti si muovono in senso
opposto, attenuando gli effetti di variazioni dei tassi sul valore del
titolo.




In particolare, l’effetto di un aumento dei tassi sul valore delle cedole
è positivo e si contrappone a quello sul valore del rimborso del
capitale a scadenza. L’effetto netto è quello di un titolo
finanziariamente equivalente a un titolo a breve termine che scade in
corrispondenza della data di reset della prima cedola indicizzata e
paga la cedola corrente

Nei titoli a indicizzazione inversa i due effetti si muovono nello
stesso senso.


Rialzi dei tassi comportano una diminuzione del valore atteso delle
cedole, oltre che del loro valore attuale, un effetto che si somma a
quello sul valore attuale del capitale.

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La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli
Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
Valutazione Titoli a Tasso Fisso
Curve per Scadenza Spot Valutazione
Curve per Scadenza a Termine
Titoli a Tasso Variabile
Duration e Convexity
Ratei, Corso Secco e Tel-Quel

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Curva dei tassi e valore di portafogli obbligazionari


Ogni curva dei rendimenti rappresenta un particolare tipo di
mercato obbligazionario e la variazione della curva
distribuisce profitti e perdite tra gli operatori dei desk fixed
income.



Modelli economici e tecniche statistiche sono stati sviluppati
per analizzare il comportamento della curva dei tassi.



I risultati di analisi della dinamica della curva dei tassi e le
previsioni sulle sue evoluzioni future sono utilizzati per
prendere posizioni sul mercato (riding the yield curve) o per
scegliere politiche di copertura.

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Curva dei tassi e valore di portafogli obbligazionari




L’analisi tradizionale degli effetti di spostamenti della curva è
tipicamente limitata a una particolare tipologia di spostamento, il
cosiddetto spostamento parallelo (parallel shift): si assume che
i tassi si muovono dello stesso ammontare su tutte le scadenze
della curva dei rendimenti
In realtà questo tipo di focus non è molto limitativo. Infatti,
un’evidenza empirica ricavata su gran parte delle curve dei
rendimenti consiste nell’identificazione di tre tipologie
fondamentali di spostamento:






i) spostamenti paralleli (parallel shift);
ii) mutamenti di inclinazione (twist) e
iii) variazioni di segno opposto su scadenze intermedie e scadenze
estreme (hump).

Inoltre, il primo tipo di spostamento spiega generalmente ben più
del 90% della varianza dei rendimenti.
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Richiami di Matematica

Lo sviluppo in Serie di Taylor


Ricordiamo che per una funzione continua e derivabile con derivate
continue, si può definire il seguente sviluppo in serie che può essere
impiegato per utili approssimazioni

1  d i f ( x) 
 ( x − x0 ) k
f ( x) = ∑ 
k!  dx k  x
k =0


∞

0



Per es. lo sviluppo al secondo ordine in un intorno di x0 ci da

1  d 2 f ( x) 
 df ( x) 
 ( x − x0 ) 2 =
f ( x) ≈ f ( x0 ) + 
 ( x − x0 ) + 
2  dx 2  x
 dx  x0

0
f ( x0 ) + f ′( x0 )( x − x0 ) +

1
f ′′( x0 )( x − x0 ) 2
2

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Richiami di Matematica

Lo sviluppo in Serie di Taylor (2nd ord)


Possiamo utilizzare le precedenti formule per esprimere
direttamente la variazione della funzione in un intorno del punto x 0 ...

1
f ( x) ≈ f ( x0 ) + f ′( x0 )( x − x0 ) + f ′′( x0 )( x − x0 ) 2
2
1
′( x0 )( x − x0 ) + f ′′( x0 )( x − x0 ) 2
⇒ ∆f ( x) = f ( x) − f ( x0 ) ≈ f
2


... o la variazione percentuale

∆f ( x) f ( x) − f ( x0 ) f ′( x0 )
1 f ′′( x0 )
=
≈
( x − x0 ) +
( x − x0 ) 2
f ( x)
f ( x)
f ( x)
2 f ( x)
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Richiami di Matematica

Lo sviluppo in Serie di Taylor (2nd ord)


Nel seguito utilizzeremo diffusamente le formule relative al primo
ordine...

1


∆f ( x) ≈ f ′( x0 )∆x,

∆f ( x) f ′( x0 )
≈
∆x
f ( x)
f ( x)

... e al secondo

1
f ′′( x0 )∆x 2
2
∆f ( x) f ′( x0 )
1 f ′′( x0 ) 2
≈
∆x +
∆x
f ( x)
f ( x)
2 f ( x)

∆f ( x) ≈ f ′( x0 )∆x +

2

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Movimenti della curva dei tassi e valore dei titoli

zero-coupon (capitalizzazione composta continua)

dettaglio del calcolo
v( tT )ConsideriamoT − ttitolo zero-coupon-bond con scadenza al tempo T e
, = exp( − i ( t , T )( un ) )
con
dP (t , T ) valore dP( t , T )
1
=
di (t , T ) P(t,T) = v(t,T)
P (t , T ) P ( t , T ) di ( t , T )

dP ( t , T )
d
exp( − ( t termini = −( T − t ) exp valore T − titolo (T il ) P(t , T
 Di =
quando varia, iin, T )( T − t ) )percentuali, il( − i ( t , T )(del t ) ) = −se − t tasso )
di ( t , T ) di ( t , T )
sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità infinitesima ε ? Se
dP (t , T )tasso è1calcolato a capitalizzazione composta continua la risposta
il = −
(T − t ) P(t , T )ε = −(T − t )ε
P (t , Tè ottenuta T )
)
P( t , calcolando la derivata

v( t , T ) = exp( − i ( t , T )( T − t ) )
dP (t , T )
1 dP( t , T )
=
di (t , T ) = −( T − t ) ε
P (t , T ) P( t , T ) di( t , T )
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Movimenti della curva dei tassi e valore dei

titoli a cedola fissa


Consideriamo il prezzo di un coupon bond che paga cedola fissa c e scade al
tempo tm.
m

P ( t , t m ; c ) = c ∑ v ( t , ti ) + v( t , t m )
i =1





Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se la curva dei tassi si
muove, su tutte le scadenze, di una stessa quantità infinitesima ε ?
Se i tassi sono calcolati a capitalizzazione composta continua la risposta è
ottenuta calcolando un’espansione di Taylor arrestata al primo ordine

∂v( t , ti )
∂v( t , t m )
∆P( t , t m ; c ) ≈ ∑ c
ε+
ε
∂i ( t , ti )
∂i ( t , t m )
i =1
m

m

∆P( t , t m ; c )
≈−
P( t , tm ; c )

∑ (t
i =1

i

− t ) cv( t , ti ) + ( t m − t ) v( t , t m )
P( t , tm ; c )

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ε
Duration






Il coefficiente che moltiplica la variazione arbitraria di tasso ε
prende il nome di DURATION;
La DURATION rappresenta una media ponderata delle
scadenze dei flussi offerti da un titolo.
Il peso di ciascuna scadenza all’interno della media è dato
dal rapporto fra il valore attuale del flusso corrispondente a
tale scadenza e il prezzo del titolo.

1
m

D=
∑ v( t , ti )( ti − t ) c + v( t , t m )( t m − t )  =
P( t , t m ; c )  i =1


cv( t , ti )
v( t , t m )
∑ P ( t , t ; c ) ( ti − t ) + P ( t , t ; c ) ( t m − t )
i =1
m
m
m

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Duration e sentitività dei titoli a
movimenti della curva dei tassi


La duration è rilevante
perché
misura
la
sensitività di titoli a
spostamenti
paralleli,
infinitesimi, della curva
dei tassi, calcolati in
capitalizzazione
continua

∆i





∆P( t , t m ; c )
≈ − D × ∆i
P( t , tm ; c )
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Duration di portafogli






La duration è un operatore lineare, quindi la duration di un
portafoglio è uguale alla media ponderata delle duration.
Consideriamo un portafoglio W di titoli obbligazionari Pi,
ciascuno dei quali dotato di duration Di ( i = 1,2,...k).
Assumiamo una variazione di un ammontare infinitesimo su
tutte le scadenze della curva dei tassi. Qual è l’impatto
percentuale di questo shock sul valore del portafoglio?
k
Pi
∆W
≈ − DW × ∆i = −∑ Di × ∆i
W
W
i =1

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dettagli del calcolo

Movimenti della curva dei tassi e valore dei titoli

v(zero-coupon ) (capitalizzazione
t , T ) = (1 + i ( t , T )
− ( T −t )

discreta)

∆P (t , T )
1 dP( t , T )
=
di zero-coupon-bond con scadenza al
 Consideriamo un titolo (t , T )
P (t , T ) P ( t , T ) di ( t , T )
tempo T e con valore

(1 + i ( t , T ) )
dP( t , T )
= − ( T − t ) (1 + i ( t , T ) )
= −( T − t )
di ( t , T )
1 + i( t , T )
 Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se il
( T − P(t , T )
tassot ) sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità
= − infinitesima ε ? Se il tasso è calcolato a capitalizzazione
1 + i ( t , T ) discreta la risposta è ottenuta calcolando la derivata
composta
( T − t ) − (P−tt ,) T )ε = − ( T − t ) ε
∆P (t , T )
1
T(
=−
P (t ,v ) , T = ( t1T ) i +,iT, T )
Tt
P , + 1 t (t
1 + i( t , T )
P(t,T)1= v(t,T)
−( T −t ) −

(

) (

(

))

−( T −t )

(T − t ) ε
∆P (t , T )
1 dP ( t , T )
=
di (t , T ) = −
P (t , T ) P( t , T ) di ( t , T )
1 + i( t , T )

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Duration Modificata
Una definizione di DURATION che è utilizzata per
rappresentare la sensitività di un titolo a movimenti
infinitesimi del tasso d’interesse, calcolato a capitalizzazione
composta discreta è quella di DURATION MODIFICATA
(DM)



D
DM =
1+ i


Nel caso del nostro zero-coupon-bond possiamo
infatti scrivere

∆P ( t , T )
T −t
≈−
∆i = − DM × ∆i
P( t , T )
1+ i

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Duration Modificata


Per i titoli con cedola fissa, o in generale portafogli di titoli a
cedola fissa, la duration modificata consente di determinare
la variazione percentuale del valore rispetto a variazioni
infinitesime del tasso interno di rendimento. Infatti, definendo
y il tasso interno di rendimento e un insieme di flussi Fk di un
portafoglio W
n



…calcoliamo…

W = ∑ Fk (1 + y )

−( t k −t )

k =1

n
∂W
1 n
− ( t k − t ) −1
∆W ≈
∆y = −∑ Fk t k (1 + y )
∆y = −
Fk (1 + y ) −tk ∆y =
∑
∂y
1 + y k =1
k =1

 n
 ∑ Fk (1 + y ) −tk
1
−
W  k =1
1+ y 
W





∆y = − 1 WD∆y = − DM × W × ∆y

1+ y



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Una rappresentazione più accurata




Assumiamo che il tasso d’interesse, calcolato a
capitalizzazione continua, i(t,T) aumenti di una quantità
finita ε. Di quanto diminuisce il prezzo P(t,T) di uno zero
coupon bond?
Una risposta più accurata di quella fin qui trovata può essere
ottenuta con un’espansione di Taylor arrestata al secondo
ordine

∆P( t , T )
1 dP( t , T )
1 1 d 2 P( t , T ) 2
=
ε+
ε
2
P( t , T )
P( t , T ) di ( t , T )
2 P( t , T ) di ( t , T )
∆P( t , T )
1
2 2
= −( T − t ) ε + ( T − t ) ε
P( t , T )
2

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L’estensione a un titolo con cedola


Estendiamo l’analisi precedente a un coupon bond che paga cedola fissa c e
scade al tempo tm.
m

P ( t , t m ; c ) = c ∑ v ( t , ti ) + v( t , t m )
i =1





Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se la curva dei tassi si
muove, su tutte le scadenze, di una stessa quantità finita ε ?
Se i tassi sono calcolati a capitalizzazione composta continua una risposta
accurata è ottenuta calcolando un’espansione di Taylor arrestata al secondo
ordine

 m ∂v( t , ti ) ∂v( t , t m ) 
1  m ∂ 2 v ( t , ti ) ∂ 2 v ( t , t m )  2
∆P ( t , t m ; c ) ≈ ∑ c
+
ε+
c
+
ε
( t , ti ) ∂i( t , t m )  2 ∑ ∂i( t , ti ) 2 ∂i( t , tm ) 2 
 i =1 ∂i

 i =1

m

∆P ( t , t m ; c )
≈−
P( t , tm ; c )

∑ ( ti − t ) cv( t , ti ) + ( tm − t ) v( t , tm )
i =1

P( t , t m ; c )

m

ε+

1
2

( ti − t ) 2 cv( t , ti ) + ( tm − t ) 2 v( t , tm )
∑
i =1

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P( t , t m ; c )

ε2
Convexity




Come la duration rappresenta la media, ed cioè il momento primo,
delle scadenze ponderata per il valore attuale dei flussi, è naturale
definire il momento secondo in modo analogo.
Otteniamo così un indicatore di ordine superiore alla duration,
denominato CONVEXITY e formalmente definito come

1
m

2
2
C=
∑ (ti − t ) cv( t , ti ) + (t m − t ) v( t , t m ) 
P( t , t m ; c )  i =1





Osserviamo immediatamente che la CONVEXITY corrisponde al termine
di secondo ordine nell’espansione di Taylor del prezzo del titolo rispetto a
uno shock finito nella curva dei tassi.
Questo indicatore permette quindi il confronto e la valutazione fra titoli
diversi che, a parità di DURATION, manifestano differenti variazioni di
prezzo in presenza di uguali variazioni di tasso.

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Duration e Convexity


La duration e la convexity consentono quindi di determinare
in maniera accurata la sensitività di titoli a spostamenti
paralleli, di dimensione finita, della curva dei tassi, calcolati
in capitalizzazione continua

∆P( t , t m ; c )
1
2
≈ − D × ∆i + C × ∆i
P( t , tm ; c )
2

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Duration e convexity di portafogli






Come la duration, anche la convexity è un operatore lineare, e
la convexity di un portafoglio è uguale alla media ponderata
delle convexity.
Consideriamo un portafoglio W di titoli obbligazionari Pi,
ciascuno dei quali dotato di duration Di e convexity Ci ( i =
1,2,...k).
Assumiamo una variazione di un ammontare finito su tutte le
scadenze della curva dei tassi. Qual è l’impatto percentuale di
questo shock sul valore del portafoglio?
k
Pi
Pi 2
∆W
1
1 k
2
≈ − DW × ∆i + CW × ∆i = −∑ Di ∆i + ∑ Ci ∆i
W
2
W
2 i =1 W
i =1

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Il caso della capitalizzazione composta discreta


Consideriamo un titolo zero-coupon-bond con scadenza al
tempo T e con valore
P(t,T) = v(t,T)



Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se il
tasso sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità finita
ε?
Se il tasso è calcolato a capitalizzazione composta discreta la
risposta è ottenuta calcolando la derivata



v ( t , T ) = (1 + i ( t , T ) )
( T − t ) ε + 1 ( T − t )(1 + T − t ) ε 2
∆P( t , T )
=−
P( t , T )
1 + i( t , T )
2 1 + i( t , T )
− ( T −t )

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Convexity






Come alla duration corrisponde una formula di duration
modificata che tiene conto della capitalizzazione nel tempo
discreto, così anche la convexity può essere aggiustata per
tener conto del tempo discreto.
Anche in questo caso, l’utilizzo sarà quello di valutare in
maniera più accurata l’effetto sul prezzo di una variazione
finita del tasso interno di rendimento y.
In questo caso la CONVEXITY formalmente definita come

 T ( ti − t ) (1 + ti − t )c ( t m − t ) (1 + t m − t ) 
1
C=
+
∑

ti −t
t m −t
P( t , t m ; c )  t =t1
(1 + y )
(1 + y )


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Duration e convexity


Duration e convexity possono essere viste come:






Il momento primo e secondo delle scadenze di una serie di
flussi ponderati per il loro valore finanziario
La derivata prima e seconda del valore di un insieme di
flussi rispetto a uno spostamento parallelo della curva dei
rendimenti, calcolati in regime di capitalizzazione composta
continua

In regime di capitalizzazione composta discreta
duration e convexity descrivono la derivata prima e
seconda della relazione tra tasso interno di
rendimento di un flusso di poste finanziarie ed il loro
valore attuale.
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La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli
Obbligazionari
Il Principio di Arbitraggio
Valutazione Titoli a Tasso Fisso
Curve per Scadenza Spot Valutazione
Curve per Scadenza a Termine
Titoli a Tasso Variabile
Duration e Convexity
Ratei, Corso Secco e Tel-Quel

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Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”




Poiché i titoli non vengono negoziati solo nei giorni di stacco cedole
diventa necessario stabilire la quota di interessi spettanti ai due
contraenti (venditore e compratore) in relazione al periodo di
detenzione del titolo stesso.
Nasce così il concetto di rateo che prende in considerazione tre
componenti:





il livello di cedola da ripartire pro-tempore;
il numero di giorni del periodo sulla base del quale la cedola viene
ripartita;
il numero di giorni intercorsi fra l’incasso dell’ultima cedola e il giorno
dell’operazione;

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Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”








I prezzi comunemente quotati suoi mercati si riferiscono
al cosiddetto corso secco, che è il prezzo al quale è
quotato il solo capitale di un titolo a reddito fisso
escludendo cioè il rateo degli interessi maturati.
Il corso tel quel è invece il prezzo inclusivo degli interessi
maturati dall’ultimo giorno di godimento al giorno di
stipulazione del contratto.
In quest’ultimo caso il titolo è provvisto della cedola in
maturazione.
Fra i due corsi vale quindi la semplice relazione:

Ptq = Pcs + R
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Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”




Per il calcolo del rateo occorre conoscere le convenzioni di calcolo relative
al mercato sul quale il titolo è trattato.
Per quanto riguarda il mercato italiano le convenzioni attualmente in vigore
sono riportate nella tabella seguente, a titolo di riferimento vengono riportate
anche le convenzioni utilizzate nel periodo precedente al 1 gennaio 1999
data a partire dalla quale molte modalità di calcolo sono state cambiate.

Tit oli
Tit oli di St at o
Em issioni
Corporat e

BOT
CTZ
BTP
CCT
Tasso variabile
tasso fisso

Prim a del 1
gen naio 1999
ACT/ 365
ACT/ 365
30/360
30/360
30/360
30/360

Dal 1 gennaio 1999
Tit oli Esist ent i
Nuove Em issioni
ACT/365
ACT/360
ACT/ACT
ACT/ACT
ACT/ACT♦
ACT/ACT
30/ 360
ACT/ACT
30/ 360
ACT/ACT
ACT/ACT
ACT/ACT

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Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”


La formula per il calcolo del rateo è estremamente semplice

d1
R=c
d2


dove







c è il valore della cedola semestrale;
d1 è il numero di giorni che intercorrono fra la data valuta e l’inizio del
periodo di maturazione della cedola;
d2 è il numero di giorni effettivo del periodo di godimento della cedola.

Il numero di giorni viene calcolato sul mercato italiano secondo la
convenzione Actual/Actual considerando quindi il numero effettivo di
giorni calcolato sulla base del calendario civile includendo
eventualmente il 29 febbraio qualora questo sia compreso negli
intervalli di tempo da calcolare.

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Esempio
Esempio
Programmazione
Programmazione
VBA
VBA

Ratei, prezzi tel-quel, duration & convexity
Ratei, prezzi tel-quel, duration & convexity

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Capitolo 4 titoli obbligazionari

  • 1. Finanza Computazionale La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 2. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Curve per Scadenza a Termine Valutazione Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 3. Il Principio di Assenza di Arbitraggio    Molte volte ci è capitato di sentire frasi del tipo: “ho appena comprato un paio di scarpe e ne ho trovate un paio uguale ad un prezzo minore”, oppure: “ho scoperto che un altro concessionario per lo stesso prezzo che ho pagato per la mia nuova macchina fornisce anche l’aria condizionata”. Sono frasi di buon senso che mettono in luce in che modo cerchiamo di fornire un valore a beni e servizi che acquistiamo e consumiamo. Il buon senso ci suggerisce che prodotti uguali devono avere lo stesso prezzo, e che prodotti che ci garantiscono un’opportunità in più rispetto ad altri hanno un valore maggiore. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 4. Il Principio di Assenza di Arbitraggio   Il fondamento della valutazione dei prodotti finanziari è il principio di arbitraggio, o nella colorita espressione anglosassone, free-lunch (pasto gratis). Nel mondo dei prodotti finanziari utilizziamo definizioni di arbitraggio più sofisticate, ma con lo stesso contenuto di fondo: Si definisce arbitraggio la possibilità di ottenere guadagni sicuri, senza incorrere in alcun tipo di rischio.  E’ su questa base che è possibile determinare la relazione tra i prezzi di diverse attività finanziarie: l’idea è che le relazioni tra i prezzi devono essere tali da escludere la possibilità di effettuare arbitraggi, cosicché non deve essere possibile costruire sul mercato posizioni e strategie che consentano di ottenere guadagni senza alcun tipo di rischio. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 5. Il Principio di Assenza di Arbitraggio  Se pensiamo a come si possono identificare delle possibilità di arbitraggio, possiamo intuitivamente delineare due tipi di situazione.  La prima è quella di un biglietto di lotteria gratis: supponete di poter ottenere senza alcun costo un titolo (un biglietto della lotteria) che in futuro vi darà un rendimento comunque non negativo, e la possibilità di un guadagno positivo se si verifica qualche evento fortunato;  Un’altra situazione che vi garantirebbe un guadagno sicuro, e quindi un arbitraggio, è la seguente: considerate di acquistare un titolo e venderne un altro in modo che a una data futura il valore complessivo del portafoglio sia zero in tutti i possibili scenari (li chiamiamo tecnicamente stati di natura), e supponete che questa posizione abbia oggi valore negativo, e cioè vi consenta di intascare dei soldi. Poiché sapete che a una data futura la vostra posizione varrà sicuramente zero (e quindi non avrete alcuna perdita), il guadagno che ottenete oggi è assolutamente senza rischio, ed avete compiuto un’operazione di arbitraggio. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 6. Il Principio di Assenza di Arbitraggio  Una conseguenza importante del principio di assenza di arbitraggio è rappresentata dal seguente risultato Due portafogli contententi qualsivoglia attività finanziarie tali da avere lo stesso valore ad un istante di tempo futuro T devono avere lo stesso valore anche oggi. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 7. Il Principio di Assenza di Arbitraggio Consideriamo infatti due portafogli A e B tali che A(T) = B(T);  Supponiamo che il valore all’istante iniziale t di A sia minore di quello di B cioè che sia A(t) < B(t);  All’istante t prendiamo a prestito il portafoglio B e lo vendiamo sul Alcune ipotesi fondamentali : mercato incassando il valore B(t);  con il ricavato compriamo il portafoglio A, poiché A(t) < B(t) ci 1. Non esistono costi di transazione rimangono B(t) – A(t) unità di valore; 2. È possibile effettuare vendite allo scoperto (ossia prendendo a prestito  Al tempo T vendiamo il portafoglio A e con il ricavato compriamo il dei titoli) portafoglio B con il quale chiudiamo la posizione di prestito (posizione corta). Poiche a T il valore dei due portafogli è uguale quest’ultima operazione non comporta esborsi di denaro;  Il risultato finale della nostra strategia è di averci garantito un profitto sicuro pari a B(t) – A(t) e questo partendo da un investimento nullo: abbiamo realizzato un arbitraggio!  CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 8. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Curve per Scadenza a Termine Valutazione Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 9. Rendimento a Scadenza    Se definiamo il valore al tempo t di uno ZC come P(t,T) abbiamo di fatto un’operazione finanziaria nella quale l’investimento di un capitale di P(t,T) euro al tempo t ci dà diritto ad ottenere 1 euro (per semplicità!) al tempo T. Quindi di fatto P(t,T) non è altro che la funzione di sconto per un investimento che parta a t e termini a T; Allora se indichiamo con i(t,T) il tasso di interesse sullo stesso periodo di investimento espresso su base annua, la legge di capitalizzazione composta discreta ci permette di scrivere 1 P (t , T ) = (1 + i (t , T ))T −t  Se il tempo è misurato in anni, il tasso d’interesse su base annua che otteniamo su questa operazione è 1 / ( T −t )  1  i( t ,T ) =   P( t ,T )     CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE −1
  • 10. Rendimento a Scadenza  Consideriamo la legge di capitalizzazione composta continua V (T ) = V (t )e r (T −t ) ⇓ e r (T −t )  V (T )  V (T ) = ⇒ r (T − t ) = ln  V (t )   V (t )   ⇓  V (T )   V (t )  1 1 r= ln  V (t )  = − (T − t ) ln V (T )     (T − t )     CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 11. Rendimento a Scadenza  Possiamo anche utilizzare una rappresentazione alternativa del guadagno ottenuto sull’operazione, facendo riferimento al concetto di tasso di rendimento a scadenza, definito come  P(T , T )  1 1 ) h( t , T ) = ln  P (tP (t , T = = T −t  ,T )  (1 + i (t , T ))T −t   1  1 ln P( t , T ) ln  P (t , T )  = − T − t = ln[1 + i (t , T )]  T −t    che corrisponde al concetto di intensità di interesse discusso nel capitolo precedente (ricordiamo che non è altro che il tasso nominale annuo espresso in capitalizzazione continua). CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 12. Titoli zero-coupon-bond  Definiamo P(t,tk,xk) il valore in t di un titolo zero-coupon bond (ZCB). Si tratta di un titolo che non paga cedole intermedie e che dà diritto a ricevere un quantità xk in tk  Definiamo v(t,tk) la funzione di sconto, cioè il il valore in t di un’unità di valuta disponibile in tk  Assumendo infinita divisibilità dei titoli otteniamo che l’esclusione di possibilità di arbitraggio richiede P(t,tk,xk) = xk v(t,tk) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 13. Valutazione di titoli a cedola fissa (coupon bond)    Si definisca P(t,T;c) il prezzo di un titolo che paga cedola c su uno scadenzario {t1, t2, …, tm=T}, con rimborso del capitale in un’unica soluzione alla scadenza T. I flussi di cassa di questo titolo possono essere replicati da un paniere di ZCB per valore nominale pari a c in corrispondenza delle scadenze ti per i = 1, 2, …, m – 1 e uno ZCB per un valore nominale pari a 1 – c in corrispondenza della scadenza T. L’operazione di arbitraggio che consiste nell’acquisto/vendita delle cedole e del valore del capitale e vendita/acquisto del coupon bond è nota come coupon stripping. m P (t , T ; c) = ∑ cv(t , t k ) + v(t , t m ) k =1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 14. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Curve per Scadenza a Termine Valutazione Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 15. Curva dei rendimenti spot TASSI D’INTERESSE SCADENZE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 16. Prezzi dei titoli e fattori di sconto  Sulla base dei prezzi dei titoli zero-coupon bond e dei titoli con tasso fisso osservati sul mercato è possibile ricavare la funzione di sconto che stabilisce una relazione di equivalenza finanziaria tra un importo unitario disponibile a una data futura tk ed una somma v(t,tk) disponibile in t.  La funzione di sconto è ricavata sfruttando l’assunzione di esclusione di arbitraggio discussa negli esempi precedenti.  Una fra le tecniche più utilizzate per ricavare la funzione di sconto è definita bootstrapping. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 17. Procedura di bootstrapping: l’idea    Supponiamo che nell’istante t il mercato sia strutturato su m periodi con scadenze tk = t + k, k=1....m, e su queste scadenze siano osservati i prezzi di zero-coupon-bond P(t,tk) o titoli a tasso fisso P(t,tk;ck). Separiamo dalla ricavare i fattori di termine La procedura di bootstrapping consente di sommatoria l’ultimo sconto (notate che ora la sommatoria arriva solo fino a in funzione di quelli precedenti m-1 Consideriamo di nuovo la formula che esprime il prezzo di un coupon bond m m −1 k =1 k =1 P(t , T ; c) = ∑ cv(t , t k ) + v(t , t m ) = ∑ cv(t , t k ) + cv(t , t m ) + v(t , t m ) = m −1 ∑ cv(t , t k =1 k ) + v(t , t m )(c + 1) Mettiamo in evidenza la funzione di sconto fra t e t(m) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 18. Procedura di bootstrapping: l’idea   La procedura di bootstrapping consente di ricavare i fattori di sconto in funzione di quelli precedenti; La funzione di sconto corrispondente all’ultima scadenza si ricava banalmente dalla precedente equazione... k −1 v( t , t k ) =  P ( t , t k ; ck ) − ck ∑ v ( t , t i ) 1 + ck i =1 Con una procedura iterativa si possono poi ricavare tutte le altre funzioni di sconto. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 19. La struttura per scadenza dei tassi di interesse   La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di rappresentare la funzione di sconto. Può essere rappresentata in capitalizzazione composta discreta 1 v(t , t k ) = ( t k −t ) [1 + i(t , tk )] i (t , t k ) = [ v(t , t k )] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE −1 / ( t k −t ) −1
  • 20. La struttura per scadenza dei tassi di interesse   La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di rappresentare la funzione di sconto. Può essere rappresentata in capitalizzazione composta continua v(t , t k ) = exp[ − i ( t , t k )( t k − t ) ] ln[ v(t , t k )] i (t , t k ) = − tk − t CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 21. La struttura per scadenza dei tassi di interesse   La struttura per scadenza dei tassi a pronti è un modo di rappresentare la funzione di sconto. Può essere rappresentata in capitalizzazione semplice 1 v (t , t k ) = 1 + ( t k −t )i (t , t k ) 1 i (t , t k ) = t k −t  1  −1  v (t , t k )  CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 22. Interpolazione lineare ed esponenziale     Consideriamo una generica funzione y = y(x) e supponiamo di non conoscerne la forma analitica ma di disporre soltanto di una tabella di valori di coppie x-y. Da un punto di vista del tutto generale l’interpolazione è un processo tramite il quale è possibile determinare il valore della variabile y corrispondente ad un determinato valore di x quando x cade fra due valori noti xi e xi+1. L’obiettivo è determinare il valore interpolato di y con la migliore precisione possibile. Il sistema più semplice consiste nell’unire con una linea retta i due punti che comprendono il punto di interesse, questa procedura è chiamata interpolazione lineare e il valore di y interpolato si ottiene semplicemente come il valore delle ordinate corrispondente al punto x sulla retta che congiunge xi e xi+1:  xi +1 − x   x − xi  yi +1 − yi y = yi + ( x − xi ) = yi   x − x  + yi +1  x − x     xi +1 − xi  i +1 i   i +1 i  = λyi + (1 − λ ) yi +1 xi +1 − x λ= dove y = y(x ) e y =y(x ) e xi +1 − xi i i i+1 i+1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 23. Interpolazione lineare ed esponenziale   Possiamo pensare di scrivere una procedura che permetta, in modo del tutto generale, di ottenere una serie di valori interpolati della y prendendo come input: a) un insieme di valori di x ; b) una tabella che contenga i valori tabulati noti della funzione y = y(x). Per questo definiamo un tipo dati al quale daremo il nome TabellaFunzione costituito da un vettore di ascisse, uno di ordinate ed un intero che indica il numero di punti presenti nella tabella Type TabellaFunzione NrPunti As Integer x() As Double y() As Double End Type  I vettori sono definiti come array dinamici per cui dovremo aver cura di dimensionarli opportunamente prima di utilizzarli. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 24. Interpolazione lineare ed esponenziale Sub InterpolazioneLineare(Tabella As TabellaFunzione, _  Una volta alimentata la tabella con x_inter() As Double, _ i valori delle ascisse e delle ordinate, possiamo passare y_inter() As Double) quest’ultima come parametro ad Dim i As Integer una procedura assieme ad un Dim j As Integer vettore di ascisse nelle quali For i = 1 To UBound(x_inter) desideriamo interpolare la If x_inter(i) <= Tabella.x(1) Then funzione.  y_inter(i) = Tabella.y(1) Il vettore x_inter() conterrà questi valori. ElseIf x_inter(i) >= Tabella.x(Tabella.NrPunti) Then  In output la procedura valorizzerà y_inter(i) = Tabella.y(Tabella.NrPunti) il vettore y_inter() con i risultati Else del processo di interpolazione For j = 1 To Tabella.NrPunti - 1 lineare. If x_inter(i) >= Tabella.x(j) And _ x_inter(i) <= Tabella.x(j + 1) Then y_inter(i) = Tabella.y(j) + _ (Tabella.y(j + 1) - Tabella.y(j)) * _ (x_inter(i) - Tabella.x(j)) / _ (Tabella.x(j + 1) - Tabella.x(j)) End If Next End If Next End Sub CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 25. Interpolazione lineare ed esponenziale  Si noti che se il valore dell’ascissa di interpolazione è minore del valore minimo delle ascisse presenti nella tabella di input, il valore interpolato di y viene posto uguale al primo valore disponibile della funzione, cioè al primo elemento della tabella.  In modo del tutto analogo i valori delle ascisse superiori al massimo presente in tabella producono come risultato un valore di y uguale all’ultimo valore della tabella.  Naturalmente questa scelta (proposta per motivi di semplicità) può non essere ottimale per ogni problema. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 26. Interpolazione lineare ed esponenziale   Le procedure di interpolazione lineare possono dare spesso luogo a risultati insoddisfacenti specialmente quando i punti con i quali interpolare hanno un andamento marcatamente non lineare. E’ il caso ad esempio della funzione di sconto che ha un andamento di tipo esponenziale... CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 27. Interpolazione lineare ed esponenziale  Come si vede chiaramente dalla figura, in casi come questo l’applicazione di una procedura di interpolazione di tipo lineare può risultare eccessivamente imprecisa per cui conviene ricorrere ad altre tecniche di interpolazione. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 28. Interpolazione lineare ed esponenziale   Fra queste sicuramente una delle più importanti in campo matematico-finanziario è rappresentata dall’interpolazione esponenziale che, come suggerisce il nome stesso, si ottiene ipotizzando che i punti noti siano generati da una funzione di tipo esponenziale. Supponiamo di disporre, al tempo t = 0, del valore della funzione di sconto per due scadenze diverse t1 e t2 con tassi di rendimento a scadenza rispettivamente pari a h1 e h2 F1 = e − h1t1  F2 = e − h2t 2 Indichiamo con h il tasso interpolato linearmente alla scadenza τ compresa fra t1 e t2 h = λh1 + (1 − λ )h2 essendo λ= t2 − τ t2 − t1  Sia F la funzione di sconto alla scadenza τ  Possiamo scrivere  da cui con semplici passaggi ricaviamo F = e − hτ   λ ln F1 (1 − λ ) ln F2     F = exp[ t [ − λh1 − (1 − λ )h2 ] ] = exp t  +  t2   t1    t F = F1tλ / t1 F2 (1−λ ) / t 2 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 29. Sub InterpolazioneEsponenziale(Tabella As TabellaFunzione, _ x_inter() As Double, _ y_inter() As Double) Dim i As Integer Dim j As Integer Dim Lambda As Double Dim Theta1 As Double Dim Theta2 As Double 2 For i = 1 To UBound(x_inter) If x_inter(i) <= Tabella.x(1) Then 2 y_inter(i) = Tabella.y(1) ElseIf x_inter(i) >= Tabella.x(Tabella.NrPunti) Then y_inter(i) = Tabella.y(Tabella.NrPunti) Else For j = 1 To Tabella.NrPunti - 1 If x_inter(i) >= Tabella.x(j) And _ x_inter(i) <= Tabella.x(j + 1) Then Lambda = (Tabella.x(j + 1) - x_inter(i)) _ / (Tabella.x(j + 1) - Tabella.x(j)) Theta1 = x_inter(i) / Tabella.x(j) Theta2 = x_inter(i) / Tabella.x(j + 1) y_inter(i) = (Tabella.y(j)^(Theta1 * Lambda)) _ *(Tabella.y(j + 1)^(Theta2 * (1 - Lambda))) End If Next End If Next End Sub Interpolazione lineare ed esponenziale λ= CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE t −τ t − t1
  • 30. Esempio Esempio Programmazione Programmazione VBA VBA 11--Dalla Curva dei Tassi alla Curva delle Funzioni di Sconto Dalla Curva dei Tassi alla Curva delle Funzioni di Sconto 2 – Interpolazione lineare ed esponenziale 2 – Interpolazione lineare ed esponenziale CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 31. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Curve per Scadenza a Termine Valutazione Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 32. Operazioni a termine  Un’operazione a termine è uno scambio tra una somma v(t,τ,T) determinata al tempo t e pagata al tempo τ ≥ t in cambio di un’unità di valuta disponibile al tempo T.  L’operazione a pronti è un caso particolare in cui τ = t, e ovviamente v(t,τ,T) = v(t,T).  v(t,τ,T) è definito come il prezzo a termine (forward price) stabilito in t di un investimento che inizia in τ ≥ t e restituisce un euro in T. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 33. Operazioni a termine  In un’operazione a termine entrano in gioco quindi tre tempi... Data Definizione operazione, t Data Inizio Investimento, τ Data Termine operazione, T Periodo Investimento = (T - τ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 34. Prezzi a pronti e a termine Consideriamo la seguente strategia  1. 2. 3. Acquisto a pronti di una quantità nominale di v(t,τ,T) unità di valuta disponibile in τ; acquisto a termine, per regolamento in τ, di un’unità di valuta disponibile in T; Indebitamento a pronti di per la restituzione di un’unità di valuta in T. t 1 τ -v(t,τ)v(t,τ,T) v(t,τ,T) 2 - v(t,τ,T) 3 v(t,T) Tot v(t,T) -v(t,τ)v(t,τ,T) T 1 -1 0 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE 0
  • 35. Prezzi a pronti e a termine    E’ facile osservare che questa strategia fornisce un pay-off nullo sia in in τ che in T. Se il valore della strategia al tempo t è diverso da zero, esiste una possibilità di arbitraggio per una delle due controparti. Quindi la strategia deve valere zero anche all’istante iniziale t... v(t , T ) − v(t ,τ )v(t ,τ , T ) = 0 ⇓ v(t , T ) = v(t ,τ )v(t ,τ , T ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 36. Prezzi a pronti e a termine  I prezzi a pronti e a termine sono quindi legati da una relazione che esclude la possibilità di arbitraggio sopra descritta v(t , T ) v(t , T ) = v(t ,τ )v(t ,τ , T ) ⇒ v(t ,τ , T ) = v(t ,τ )  L’informazione sulla funzione di sconto a termine è quindi interamente contenuta nella funzione di sconto a pronti  Questa relazione induce un nesso funzionale tra curva dei tassi a pronti e curva a termine CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 37. La struttura per scadenza dei tassi a termine   La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo di rappresentare la funzione di sconto a termine Può essere rappresentata in capitalizzazione composta discreta f (t ,τ , T ) = [ v(t ,τ , T )]  v(t ,τ )  =   v(t , T )  CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE −1 / ( T −τ ) −1 1 / ( T −τ ) −1
  • 38. La struttura per scadenza dei tassi a termine   La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo di rappresentare la funzione di sconto a termine Può essere rappresentata in capitalizzazione composta continua ln[ v(t ,τ , T )] f (t ,τ , T ) = − T −τ ln[ v(t ,τ )] − ln[ v(t , T )] = T −τ i (t , T )(T − t ) − i (t ,τ )(τ − t ) = T −τ CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 39. La struttura per scadenza dei tassi a termine   La struttura per scadenza dei tassi a termine è un modo di rappresentare la funzione di sconto a termine Può essere rappresentata in capitalizzazione semplice   1  v(t ,τ , T ) −1   1  v(t ,τ )  =  v(t , T ) −1 T −τ   1 f (t ,τ , T ) = T −τ CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 40. Esempio Esempio Programmazione Programmazione VBA VBA 11 -- Dalla curva spot alla curva a termine Dalla curva spot alla curva a termine 2 – Generazione flussi per un titolo indicizzato 2 – Generazione flussi per un titolo indicizzato CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 41. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Valutazione Curve per Scadenza a Termine Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 42. Cedole indicizzate   Una cedola indicizzata è determinata sulla base di un indice, tipicamente un tasso d’interesse, osservato a una data τ, definita data di reset. Il caso tipico (noto come natural time lag) è quello di una cedola con  periodo di godimento da τ a T  data di reset τ e data di pagamento T  tasso di riferimento per la determinazione della cedola i(τ ,T) (T – τ ) = 1/v (τ ,T) – 1  Si noti che tipicamente il tasso indicizzato è a capitalizzazione semplice, per la convenzione di mercato che utilizza tale meccanismo su tassi con scadenza inferiore all’anno. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 43. Cedole Indicizzate  Data Reset  τ .. (nella nostra approssimazione coincide tcon o. a la data inizio maturazione) rc e  Data Scadenza Cedola T Il tas a rv e ss o Si m ul s so s Periodo di Maturazione (T - τ) C (τ , T ) = i (τ , T )(T − τ ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE . pot..  i (τ , T )
  • 44.   1 1 v(τIl )portafoglio di ⇒ 1 + i (τ , T )(T − τ ) = ,T =  1 + i (τ , T )(T − τ )  replica v(τ , T )   1 Importante: si noti Qual τ il portafoglio di replical’utilizzo della legge di riferita di una cedola indicizzata, i (τ , T )(T −è ) = −1 v(τ T ) a un nominale ,pari a un’unità capitalizzazione semplice di valuta? v(τ TSi(noti che − τtempo τvilτvalore della cedola, determinata in τ e , )i τ , T )(T al ) = 1 − ( , T ) pagata in T, sarà dato da  Valore della Cedola pagata in T v (τ ,T) i(τ ,T) (T – τ ) = 1 – v (τ ,T) Funzione di Sconto che attualizza il valore della cedola al tempo τ  Il portafoglio di replica che è naturale scegliere è quindi   Una posizione lunga (investimento) per un’unità di valuta disponibile in τ Una posizione corta (finanziamento) per un’unità di valuta disponibile in T CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 45. Flussi di cassa di una cedola indicizzata  Una cedola indicizzata corrisponde quindi a...    una posizione di investimento a breve termine finanziata con... indebitamento a lungo termine, per un ammontare pari al valore nominale C su cui è calcolata la cedola. Una cedola indicizzata nasconde quindi una posizione di debito (leverage) 1 C C = 1 – v (τ ,T) t τ T C 1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 46. Flussi di cassa di una cedola indicizzata   Se valutiamo la cedola al tempo t dobbiamo attualizzare entrambi i flussi; Per questo abbiamo bisogno del valore della funzione di sconto...   da t a τ : v(t, τ) e... da t a T : v(t,T) Valore attuale flusso attivo v(t ,τ ) t Valore attuale flusso passivo Valore attuale cedola C 1 τ v(t , T ) v(t ,τ ) − v(t , T ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE T C 1
  • 47. Prezzo di non arbitraggio: cedole indicizzate  Quindi il portafoglio di replica consente di valutare la cedola al tempo t come: cedola indicizzata = v(t,τ) – v(t,T) A τ abbiamo che il valore della posizione risulta infatti: 1 – v(τ,T) = v(τ,T) [1/ v(τ,T) – 1] = v(τ,T) i(τ,T)(T – τ) = fattore di sconto X cedola indicizzata  Al tempo t il valore della cedola può essere scritto v(t,τ) – v(t,T) = v(t,T)[v(t,τ) / v(t,T) – 1] = v(t,T) f(t,τ,T)(T – τ) = fattore di sconto X tasso forward CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 48. Flussi di cedole indicizzate  Consideriamo uno scadenzario {t,t1,t2,…tm} dove ti, i = 1,2,…,m – 1 sono le date di reset delle cedole, ognuna delle quali è pagata in ti+1. t è la data di valutazione del flusso di cedole.  E’ agevole verificare che il valore del flusso di cedole corrisponde a  Una posizione lunga (investimento) per un’unità di valuta alla data di reset della prima cedola (t1)  Una posizione corta (finanziamento) per un’unita di valuta alla data di pagamento dell’ultima cedola (tm) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 49. Floater  Un titolo indicizzato (floater) è caratterizzato da uno scadenzario {t,t1,t2,…tm}  In t1 viene pagata la cedola corrente c (valore cv(t,t1))  ti, i = 1,2,…,m – 1 sono le date di reset delle cedole indicizzate pagate in ti+1 (valore v(t,t1) – v(t,tm))  Il capitale viene rimborsato in un’unica soluzione in tm.  Valore delle cedole: cv(t,t1) + v(t,t1) – v(t,tm)  Valore del capitale: v(t,tm)  Valore complessivo del titolo = Valore delle cedole + Valore del capitale = [cv(t,t1) + v(t,t1) – v(t,tm)] + v(t,tm) = (1 + c) v(t,t1)  Un titolo indicizzato è finanziariamente equivalente a un titolo a breve, con scadenza in corrispondenza della data di reset della prima cedola indicizzata e cedola pari alla cedola corrente CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 50. Debito indicizzato = Debito a breve Flussi di Centrobanca TV 1500 1000 500 Capitale Passivo 0 mag00 giu-00 lug-00 ago-00 set-00 ott-00 nov-00 dic-00 gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 -500 -1000 -1500 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE mag01 giu-01 lug-01 ago-01 Attivo
  • 51. Reverse floater  Un titolo a indicizzazione inversa, o reverse floater, è caratterizzato da uno scadenzario {t,t1,t2,…tj, …tm}   Fino alla scadenza tj vengono pagate cedole fisse (tipicamente molto alte) A partire dalla data di reset tj le cedole vengono determinate sulla base della formula rMax – α i(ti,ti+1)  dove α è un parametro di leverage. Il capitale viene rimborsato in un’unica soluzione alla scadenza CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 52. Reverse floater  Un titolo reverse floater può essere scomposto in  Un flusso attivo di cedole fisse pagate alle scadenze {t1,t2,…tj}  Un flusso attivo di cedole fisse pari a (ti+1 – ti)rMax , i = j + 1, …m – 1.     Un flusso passivo di cedole indicizzate su un capitale pari a α volte il valore nominale Un titolo zero-coupon-bond che paga il nominale alla scadenza Un reverse floater corrisponde quindi a un investimento a lungo termine finanziato con un’esposizione a breve termine, per un ammontare multiplo del valore nominale La posizione di debito a breve e investimento a lunga rende il prodotto estremamente sensibile a aumenti i) del livello e ii) dell’inclinazione della curva dei tassi CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 53. Titoli indicizzati: sommario   Un flusso di cedole indicizzate può essere rappresentato in due modi matematicamente e finanziariamente equivalenti  Posizioni di credito e debito su scadenze diverse  Sostituendo i tassi forward in luogo dei valori delle cedole future Nell’analisi di sensitività non deve essere mai dimenticato che variazioni delle curva a pronti dei tassi hanno due effetti sulla valutazione delle cedole indicizzate:  Aumento o diminuzione del loro valore attuale  Aumento o diminuzione dei tassi forward, e quindi dei livelli delle cedole CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 54. Titoli indicizzati: sommario  Nei titoli a indicizzazione diretta i due effetti si muovono in senso opposto, attenuando gli effetti di variazioni dei tassi sul valore del titolo.   In particolare, l’effetto di un aumento dei tassi sul valore delle cedole è positivo e si contrappone a quello sul valore del rimborso del capitale a scadenza. L’effetto netto è quello di un titolo finanziariamente equivalente a un titolo a breve termine che scade in corrispondenza della data di reset della prima cedola indicizzata e paga la cedola corrente Nei titoli a indicizzazione inversa i due effetti si muovono nello stesso senso.  Rialzi dei tassi comportano una diminuzione del valore atteso delle cedole, oltre che del loro valore attuale, un effetto che si somma a quello sul valore attuale del capitale. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 55. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Valutazione Curve per Scadenza a Termine Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 56. Curva dei tassi e valore di portafogli obbligazionari  Ogni curva dei rendimenti rappresenta un particolare tipo di mercato obbligazionario e la variazione della curva distribuisce profitti e perdite tra gli operatori dei desk fixed income.  Modelli economici e tecniche statistiche sono stati sviluppati per analizzare il comportamento della curva dei tassi.  I risultati di analisi della dinamica della curva dei tassi e le previsioni sulle sue evoluzioni future sono utilizzati per prendere posizioni sul mercato (riding the yield curve) o per scegliere politiche di copertura. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 57. Curva dei tassi e valore di portafogli obbligazionari   L’analisi tradizionale degli effetti di spostamenti della curva è tipicamente limitata a una particolare tipologia di spostamento, il cosiddetto spostamento parallelo (parallel shift): si assume che i tassi si muovono dello stesso ammontare su tutte le scadenze della curva dei rendimenti In realtà questo tipo di focus non è molto limitativo. Infatti, un’evidenza empirica ricavata su gran parte delle curve dei rendimenti consiste nell’identificazione di tre tipologie fondamentali di spostamento:     i) spostamenti paralleli (parallel shift); ii) mutamenti di inclinazione (twist) e iii) variazioni di segno opposto su scadenze intermedie e scadenze estreme (hump). Inoltre, il primo tipo di spostamento spiega generalmente ben più del 90% della varianza dei rendimenti. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 58. Richiami di Matematica Lo sviluppo in Serie di Taylor  Ricordiamo che per una funzione continua e derivabile con derivate continue, si può definire il seguente sviluppo in serie che può essere impiegato per utili approssimazioni 1  d i f ( x)   ( x − x0 ) k f ( x) = ∑  k!  dx k  x k =0   ∞ 0  Per es. lo sviluppo al secondo ordine in un intorno di x0 ci da 1  d 2 f ( x)   df ( x)   ( x − x0 ) 2 = f ( x) ≈ f ( x0 ) +   ( x − x0 ) +  2  dx 2  x  dx  x0  0 f ( x0 ) + f ′( x0 )( x − x0 ) + 1 f ′′( x0 )( x − x0 ) 2 2 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 59. Richiami di Matematica Lo sviluppo in Serie di Taylor (2nd ord)  Possiamo utilizzare le precedenti formule per esprimere direttamente la variazione della funzione in un intorno del punto x 0 ... 1 f ( x) ≈ f ( x0 ) + f ′( x0 )( x − x0 ) + f ′′( x0 )( x − x0 ) 2 2 1 ′( x0 )( x − x0 ) + f ′′( x0 )( x − x0 ) 2 ⇒ ∆f ( x) = f ( x) − f ( x0 ) ≈ f 2  ... o la variazione percentuale ∆f ( x) f ( x) − f ( x0 ) f ′( x0 ) 1 f ′′( x0 ) = ≈ ( x − x0 ) + ( x − x0 ) 2 f ( x) f ( x) f ( x) 2 f ( x) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 60. Richiami di Matematica Lo sviluppo in Serie di Taylor (2nd ord)  Nel seguito utilizzeremo diffusamente le formule relative al primo ordine... 1  ∆f ( x) ≈ f ′( x0 )∆x, ∆f ( x) f ′( x0 ) ≈ ∆x f ( x) f ( x) ... e al secondo 1 f ′′( x0 )∆x 2 2 ∆f ( x) f ′( x0 ) 1 f ′′( x0 ) 2 ≈ ∆x + ∆x f ( x) f ( x) 2 f ( x) ∆f ( x) ≈ f ′( x0 )∆x + 2 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 61. Movimenti della curva dei tassi e valore dei titoli zero-coupon (capitalizzazione composta continua) dettaglio del calcolo v( tT )ConsideriamoT − ttitolo zero-coupon-bond con scadenza al tempo T e , = exp( − i ( t , T )( un ) ) con dP (t , T ) valore dP( t , T ) 1 = di (t , T ) P(t,T) = v(t,T) P (t , T ) P ( t , T ) di ( t , T ) dP ( t , T ) d exp( − ( t termini = −( T − t ) exp valore T − titolo (T il ) P(t , T  Di = quando varia, iin, T )( T − t ) )percentuali, il( − i ( t , T )(del t ) ) = −se − t tasso ) di ( t , T ) di ( t , T ) sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità infinitesima ε ? Se dP (t , T )tasso è1calcolato a capitalizzazione composta continua la risposta il = − (T − t ) P(t , T )ε = −(T − t )ε P (t , Tè ottenuta T ) ) P( t , calcolando la derivata v( t , T ) = exp( − i ( t , T )( T − t ) ) dP (t , T ) 1 dP( t , T ) = di (t , T ) = −( T − t ) ε P (t , T ) P( t , T ) di( t , T ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 62. Movimenti della curva dei tassi e valore dei titoli a cedola fissa  Consideriamo il prezzo di un coupon bond che paga cedola fissa c e scade al tempo tm. m P ( t , t m ; c ) = c ∑ v ( t , ti ) + v( t , t m ) i =1   Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se la curva dei tassi si muove, su tutte le scadenze, di una stessa quantità infinitesima ε ? Se i tassi sono calcolati a capitalizzazione composta continua la risposta è ottenuta calcolando un’espansione di Taylor arrestata al primo ordine ∂v( t , ti ) ∂v( t , t m ) ∆P( t , t m ; c ) ≈ ∑ c ε+ ε ∂i ( t , ti ) ∂i ( t , t m ) i =1 m m ∆P( t , t m ; c ) ≈− P( t , tm ; c ) ∑ (t i =1 i − t ) cv( t , ti ) + ( t m − t ) v( t , t m ) P( t , tm ; c ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE ε
  • 63. Duration    Il coefficiente che moltiplica la variazione arbitraria di tasso ε prende il nome di DURATION; La DURATION rappresenta una media ponderata delle scadenze dei flussi offerti da un titolo. Il peso di ciascuna scadenza all’interno della media è dato dal rapporto fra il valore attuale del flusso corrispondente a tale scadenza e il prezzo del titolo. 1 m  D= ∑ v( t , ti )( ti − t ) c + v( t , t m )( t m − t )  = P( t , t m ; c )  i =1  cv( t , ti ) v( t , t m ) ∑ P ( t , t ; c ) ( ti − t ) + P ( t , t ; c ) ( t m − t ) i =1 m m m CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 64. Duration e sentitività dei titoli a movimenti della curva dei tassi  La duration è rilevante perché misura la sensitività di titoli a spostamenti paralleli, infinitesimi, della curva dei tassi, calcolati in capitalizzazione continua ∆i    ∆P( t , t m ; c ) ≈ − D × ∆i P( t , tm ; c ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 65. Duration di portafogli    La duration è un operatore lineare, quindi la duration di un portafoglio è uguale alla media ponderata delle duration. Consideriamo un portafoglio W di titoli obbligazionari Pi, ciascuno dei quali dotato di duration Di ( i = 1,2,...k). Assumiamo una variazione di un ammontare infinitesimo su tutte le scadenze della curva dei tassi. Qual è l’impatto percentuale di questo shock sul valore del portafoglio? k Pi ∆W ≈ − DW × ∆i = −∑ Di × ∆i W W i =1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 66. dettagli del calcolo Movimenti della curva dei tassi e valore dei titoli v(zero-coupon ) (capitalizzazione t , T ) = (1 + i ( t , T ) − ( T −t ) discreta) ∆P (t , T ) 1 dP( t , T ) = di zero-coupon-bond con scadenza al  Consideriamo un titolo (t , T ) P (t , T ) P ( t , T ) di ( t , T ) tempo T e con valore (1 + i ( t , T ) ) dP( t , T ) = − ( T − t ) (1 + i ( t , T ) ) = −( T − t ) di ( t , T ) 1 + i( t , T )  Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se il ( T − P(t , T ) tassot ) sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità = − infinitesima ε ? Se il tasso è calcolato a capitalizzazione 1 + i ( t , T ) discreta la risposta è ottenuta calcolando la derivata composta ( T − t ) − (P−tt ,) T )ε = − ( T − t ) ε ∆P (t , T ) 1 T( =− P (t ,v ) , T = ( t1T ) i +,iT, T ) Tt P , + 1 t (t 1 + i( t , T ) P(t,T)1= v(t,T) −( T −t ) − ( ) ( ( )) −( T −t ) (T − t ) ε ∆P (t , T ) 1 dP ( t , T ) = di (t , T ) = − P (t , T ) P( t , T ) di ( t , T ) 1 + i( t , T ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 67. Duration Modificata Una definizione di DURATION che è utilizzata per rappresentare la sensitività di un titolo a movimenti infinitesimi del tasso d’interesse, calcolato a capitalizzazione composta discreta è quella di DURATION MODIFICATA (DM)  D DM = 1+ i  Nel caso del nostro zero-coupon-bond possiamo infatti scrivere ∆P ( t , T ) T −t ≈− ∆i = − DM × ∆i P( t , T ) 1+ i CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 68. Duration Modificata  Per i titoli con cedola fissa, o in generale portafogli di titoli a cedola fissa, la duration modificata consente di determinare la variazione percentuale del valore rispetto a variazioni infinitesime del tasso interno di rendimento. Infatti, definendo y il tasso interno di rendimento e un insieme di flussi Fk di un portafoglio W n  …calcoliamo… W = ∑ Fk (1 + y ) −( t k −t ) k =1 n ∂W 1 n − ( t k − t ) −1 ∆W ≈ ∆y = −∑ Fk t k (1 + y ) ∆y = − Fk (1 + y ) −tk ∆y = ∑ ∂y 1 + y k =1 k =1  n  ∑ Fk (1 + y ) −tk 1 − W  k =1 1+ y  W     ∆y = − 1 WD∆y = − DM × W × ∆y  1+ y   CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 69. Una rappresentazione più accurata   Assumiamo che il tasso d’interesse, calcolato a capitalizzazione continua, i(t,T) aumenti di una quantità finita ε. Di quanto diminuisce il prezzo P(t,T) di uno zero coupon bond? Una risposta più accurata di quella fin qui trovata può essere ottenuta con un’espansione di Taylor arrestata al secondo ordine ∆P( t , T ) 1 dP( t , T ) 1 1 d 2 P( t , T ) 2 = ε+ ε 2 P( t , T ) P( t , T ) di ( t , T ) 2 P( t , T ) di ( t , T ) ∆P( t , T ) 1 2 2 = −( T − t ) ε + ( T − t ) ε P( t , T ) 2 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 70. L’estensione a un titolo con cedola  Estendiamo l’analisi precedente a un coupon bond che paga cedola fissa c e scade al tempo tm. m P ( t , t m ; c ) = c ∑ v ( t , ti ) + v( t , t m ) i =1   Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se la curva dei tassi si muove, su tutte le scadenze, di una stessa quantità finita ε ? Se i tassi sono calcolati a capitalizzazione composta continua una risposta accurata è ottenuta calcolando un’espansione di Taylor arrestata al secondo ordine  m ∂v( t , ti ) ∂v( t , t m )  1  m ∂ 2 v ( t , ti ) ∂ 2 v ( t , t m )  2 ∆P ( t , t m ; c ) ≈ ∑ c + ε+ c + ε ( t , ti ) ∂i( t , t m )  2 ∑ ∂i( t , ti ) 2 ∂i( t , tm ) 2   i =1 ∂i   i =1  m ∆P ( t , t m ; c ) ≈− P( t , tm ; c ) ∑ ( ti − t ) cv( t , ti ) + ( tm − t ) v( t , tm ) i =1 P( t , t m ; c ) m ε+ 1 2 ( ti − t ) 2 cv( t , ti ) + ( tm − t ) 2 v( t , tm ) ∑ i =1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE P( t , t m ; c ) ε2
  • 71. Convexity   Come la duration rappresenta la media, ed cioè il momento primo, delle scadenze ponderata per il valore attuale dei flussi, è naturale definire il momento secondo in modo analogo. Otteniamo così un indicatore di ordine superiore alla duration, denominato CONVEXITY e formalmente definito come 1 m  2 2 C= ∑ (ti − t ) cv( t , ti ) + (t m − t ) v( t , t m )  P( t , t m ; c )  i =1    Osserviamo immediatamente che la CONVEXITY corrisponde al termine di secondo ordine nell’espansione di Taylor del prezzo del titolo rispetto a uno shock finito nella curva dei tassi. Questo indicatore permette quindi il confronto e la valutazione fra titoli diversi che, a parità di DURATION, manifestano differenti variazioni di prezzo in presenza di uguali variazioni di tasso. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 72. Duration e Convexity  La duration e la convexity consentono quindi di determinare in maniera accurata la sensitività di titoli a spostamenti paralleli, di dimensione finita, della curva dei tassi, calcolati in capitalizzazione continua ∆P( t , t m ; c ) 1 2 ≈ − D × ∆i + C × ∆i P( t , tm ; c ) 2 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 73. Duration e convexity di portafogli    Come la duration, anche la convexity è un operatore lineare, e la convexity di un portafoglio è uguale alla media ponderata delle convexity. Consideriamo un portafoglio W di titoli obbligazionari Pi, ciascuno dei quali dotato di duration Di e convexity Ci ( i = 1,2,...k). Assumiamo una variazione di un ammontare finito su tutte le scadenze della curva dei tassi. Qual è l’impatto percentuale di questo shock sul valore del portafoglio? k Pi Pi 2 ∆W 1 1 k 2 ≈ − DW × ∆i + CW × ∆i = −∑ Di ∆i + ∑ Ci ∆i W 2 W 2 i =1 W i =1 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 74. Il caso della capitalizzazione composta discreta  Consideriamo un titolo zero-coupon-bond con scadenza al tempo T e con valore P(t,T) = v(t,T)  Di quando varia, in termini percentuali, il valore del titolo se il tasso sulla scadenza T, i(t,T), si muove di una quantità finita ε? Se il tasso è calcolato a capitalizzazione composta discreta la risposta è ottenuta calcolando la derivata  v ( t , T ) = (1 + i ( t , T ) ) ( T − t ) ε + 1 ( T − t )(1 + T − t ) ε 2 ∆P( t , T ) =− P( t , T ) 1 + i( t , T ) 2 1 + i( t , T ) − ( T −t ) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 75. Convexity    Come alla duration corrisponde una formula di duration modificata che tiene conto della capitalizzazione nel tempo discreto, così anche la convexity può essere aggiustata per tener conto del tempo discreto. Anche in questo caso, l’utilizzo sarà quello di valutare in maniera più accurata l’effetto sul prezzo di una variazione finita del tasso interno di rendimento y. In questo caso la CONVEXITY formalmente definita come  T ( ti − t ) (1 + ti − t )c ( t m − t ) (1 + t m − t )  1 C= + ∑  ti −t t m −t P( t , t m ; c )  t =t1 (1 + y ) (1 + y )  CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 76. Duration e convexity  Duration e convexity possono essere viste come:    Il momento primo e secondo delle scadenze di una serie di flussi ponderati per il loro valore finanziario La derivata prima e seconda del valore di un insieme di flussi rispetto a uno spostamento parallelo della curva dei rendimenti, calcolati in regime di capitalizzazione composta continua In regime di capitalizzazione composta discreta duration e convexity descrivono la derivata prima e seconda della relazione tra tasso interno di rendimento di un flusso di poste finanziarie ed il loro valore attuale. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 77. La Curva dei Rendimenti e la valutazione dei Titoli Obbligazionari Il Principio di Arbitraggio Valutazione Titoli a Tasso Fisso Curve per Scadenza Spot Valutazione Curve per Scadenza a Termine Titoli a Tasso Variabile Duration e Convexity Ratei, Corso Secco e Tel-Quel CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 78. Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”   Poiché i titoli non vengono negoziati solo nei giorni di stacco cedole diventa necessario stabilire la quota di interessi spettanti ai due contraenti (venditore e compratore) in relazione al periodo di detenzione del titolo stesso. Nasce così il concetto di rateo che prende in considerazione tre componenti:    il livello di cedola da ripartire pro-tempore; il numero di giorni del periodo sulla base del quale la cedola viene ripartita; il numero di giorni intercorsi fra l’incasso dell’ultima cedola e il giorno dell’operazione; CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 79. Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”     I prezzi comunemente quotati suoi mercati si riferiscono al cosiddetto corso secco, che è il prezzo al quale è quotato il solo capitale di un titolo a reddito fisso escludendo cioè il rateo degli interessi maturati. Il corso tel quel è invece il prezzo inclusivo degli interessi maturati dall’ultimo giorno di godimento al giorno di stipulazione del contratto. In quest’ultimo caso il titolo è provvisto della cedola in maturazione. Fra i due corsi vale quindi la semplice relazione: Ptq = Pcs + R CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 80. Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”   Per il calcolo del rateo occorre conoscere le convenzioni di calcolo relative al mercato sul quale il titolo è trattato. Per quanto riguarda il mercato italiano le convenzioni attualmente in vigore sono riportate nella tabella seguente, a titolo di riferimento vengono riportate anche le convenzioni utilizzate nel periodo precedente al 1 gennaio 1999 data a partire dalla quale molte modalità di calcolo sono state cambiate. Tit oli Tit oli di St at o Em issioni Corporat e BOT CTZ BTP CCT Tasso variabile tasso fisso Prim a del 1 gen naio 1999 ACT/ 365 ACT/ 365 30/360 30/360 30/360 30/360 Dal 1 gennaio 1999 Tit oli Esist ent i Nuove Em issioni ACT/365 ACT/360 ACT/ACT ACT/ACT ACT/ACT♦ ACT/ACT 30/ 360 ACT/ACT 30/ 360 ACT/ACT ACT/ACT ACT/ACT CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 81. Rateo, Corso Secco e Prezzo “tel-quel”  La formula per il calcolo del rateo è estremamente semplice d1 R=c d2  dove     c è il valore della cedola semestrale; d1 è il numero di giorni che intercorrono fra la data valuta e l’inizio del periodo di maturazione della cedola; d2 è il numero di giorni effettivo del periodo di godimento della cedola. Il numero di giorni viene calcolato sul mercato italiano secondo la convenzione Actual/Actual considerando quindi il numero effettivo di giorni calcolato sulla base del calendario civile includendo eventualmente il 29 febbraio qualora questo sia compreso negli intervalli di tempo da calcolare. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE
  • 82. Esempio Esempio Programmazione Programmazione VBA VBA Ratei, prezzi tel-quel, duration & convexity Ratei, prezzi tel-quel, duration & convexity CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DI INTERNET – LEZIONI DI FINANZA COMPUTAZIONALE