SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 45
Social(e)
Dieci temi per comunicare sui social media senza farsi
male (soprattutto su Facebook)
Giovanni Acquarulo – Bologna, 14 maggio 2015
214 maggio 2015 Social(e)
Chi sono
Mi chiamo Giovanni Acquarulo
(giovanni.acquarulo@gmail.com - @waterrule)
Sono giornalista parlamentare e social media
manager dal 2010 per Sinistra Ecologia Libertà
(www.sinistraecologialiberta.it)
Questa presentazione è disponibile
gratuitamente (sia la consultazione che il
download) all’indirizzo:
www.slideshare.net/GiovanniAcquarulo
314 maggio 2015 Social(e)
Sommario
1. Tutto ciò che è virtuale è reale
2. La comunicazione è un prisma
3. Andiamoci a prendere il popolo?
4. Sputtanare il luogo comune
5. Una bufala è per sempre
6. La partecipazione non si crea, si facilita
7. C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti
8. Evviva la sincera imperfezione!
9. Customer care della vita offesa
10. C’è vita oltre la filter bubble?
414 maggio 2015 Social(e)
Tutto ciò che è virtuale è reale
 La contrapposizione fittizia fra reale e virtuale
 “L'insopportabile retorica del valore della
disconnessione che emerge sotto traccia. La
contrapposizione fittizia fra reale e virtuale. Il
richiamo all'autenticità delle relazioni offline vs
quelle online. Il vuoto culturale e banalizzante di
un "dualismo digitale" che richiama alla felicità
di un'età dell'oro in cui vivevamo vite reali piene
e soddisfacenti.
514 maggio 2015 Social(e)
Tutto ciò che è virtuale è reale
 Se vogliamo osservare in modo critico la realtà
contemporanea in cui il digitale è parte delle
nostre vite la via non è di certo questa. La
solitudine reale che si vive anche in una realtà
connessa è una condizione dell'esistenza, non
una variabile dettata dalle tecnologie”.
Giovanni Boccia Artieri, sociologo e docente all’università di Urbino
614 maggio 2015 Social(e)
Tutto ciò che è virtuale è reale
Non c’è più un “sotto” o un “fuori”,
ma un unico gigantesco “dentro”. Il
digitale è diventato carne, come
scrive il sociologo americano Nathan
Jurgenson.
La Rete è un pezzo della vita e del
mondo reale, nel bene e nel male. E
se c’è un problema, il problema non
è internet, siamo noi.
714 maggio 2015 Social(e)
Tutto ciò che è virtuale è reale
Ne consegue che:
 Sui social ogni atto di comunicazione da parte di un
personaggio pubblico, o di un
attore/associazione/organizzazione il cui ruolo ha
rilevanza politico-istituzionale, è un’azione pubblica.
 Far finta che non esista una reputazione pubblica è
un’ingenuità imperdonabile. La vita di un'opinione sui
social va ben al di là della piattaforma stessa.
 Facebook è un ambiente informativo che è parte
integrante del discorso pubblico.
814 maggio 2015 Social(e)
Tutto ciò che è virtuale è reale
Social media fail da manuale con i seguenti casi:
• Nobraino
• Antonio Adornato (vice-questore di Cagliari)
• Paola Salluzzi
914 maggio 2015 Social(e)
La comunicazione è un prisma
 Ogni scelta di comunicazione sui social media va
assunta come uno degli elementi di una strategia
complessiva.
 Media tradizionali, comunicati stampa, newsletter,
redazione di un sito, iniziative sul territorio: tutti tasselli
di un’architettura più generale.
 Ogni “modulo” comunicativo serve a tradurre in
diversi linguaggi lo stesso contenuto, a posizionare
coerentemente il nostro “brand” nell’immaginario, a
definire la nostra reputazione online e offline.
1014 maggio 2015 Social(e)
La comunicazione è un prisma
 Se la comunicazione è un prisma, quello che paga è
sempre la qualità di un contenuto, la sua forza intrinseca
come messaggio e come “composizione mediale” (che
sia un video, un post, una foto, un meme virale).
Quando hai contenuti validi metà del lavoro è già fatto.
1114 maggio 2015 Social(e)
Andiamoci a prendere il popolo?
 “Il premier privilegia Twitter, che però è
elitario, Grillo il suo blog, più utile
all’approfondimento. Noi ci
concentriamo su Facebook, per un
motivo molto semplice: in Italia, il
popolo, sta lì. E noi andiamo a
prendercelo”.
Luca Morisi, spin doctor e social media manager di Matteo Salvini
1214 maggio 2015 Social(e)
Andiamoci a prendere il popolo?
È vero? È vero e falso allo stesso tempo:
 Il "popolo del web" non esiste, almeno non più di quanto
esista, per esempio, il popolo dei passanti per strada. Il
popolo del web non esiste se lo si intende come massa
indistinta, dove prevalgono meccanismi tribali, da branco,
magari con una specifica attitudine tanto anonima quanto
punitiva.
 Non si tratta di negare dinamiche aggressive ed emulative:
ma sono codici comunicativi e relazionali che l’online
come ecosistema complesso ha semplicemente mutuato
dalla vita offline.
1314 maggio 2015 Social(e)
Andiamoci a prendere il popolo?
 Il popolo del web esiste invece nella misura in cui esistono
tantissime persone che ogni giorno sono parte di un
pubblico e amplissimo dibattito con i propri contenuti, chi
confrontandosi di più e chi meno, ma comunque nella
stessa piazza, inevitabilmente e per sempre.
 Una complicata ma interessante “piazza aperta” in cui ci
troviamo tutti (Alessandro Gilioli).
1414 maggio 2015 Social(e)
Sputtanare il luogo comune
 Sottrarsi ai cliché, alle frasi fatte,
 ai luoghi comuni, alle cose scritte senza
attenzione per le parole
 significa avvicinarsi alla comprensione delle
cose, di ogni singola cosa.
1514 maggio 2015 Social(e)
Sputtanare il luogo comune
 Se è vero che nell’informazione mainstream lo
scenario mostra che vincono e pagano – in
prevalenza – numeri, contenuti e prodotti a misura
delle esigenze dei lettori, che sono prevalentemente
mediocri e precipitose, sulle piattaforme social alla
lunga la qualità paga e vince.
 Il “controllo di qualità” lo fa la tua comunità: se la
tua scrittura è figlia di una cultura giornalistica pigra
e ripetitiva fatta di luoghi comuni, metafore rituali e
formule vuote, la tua comunità prima o poi si
rivolgerà altrove. Vale per la lingua e vale per i
contenuti.
1614 maggio 2015 Social(e)
Sputtanare il luogo comune
 Puntare sull’identità del contenitore e la
riconoscibilità di un progetto (editoriale e
comunicativo insieme) significa investire
prioritariamente sulla “complicità” dei tuoi
lettori/utenti. Significa fare community.
 Se non c’è coerenza tra la mission della tua
organizzazione e i contenuti redazionali che
produci, sarà impossibile produrre identificazione,
identità, appartenenza.
1714 maggio 2015 Social(e)
Sputtanare il luogo comune
I luoghi comuni sono contagiosi come gli sbadigli:
 sotto il profilo tecnico rivelano sciatteria, superficialità,
disinteresse per chi legge.
 sotto il profilo di quella che si definisce una corretta
strategia di community-building, avranno l’effetto di
allontanare i vostri utenti, contribuendo a deteriorare la
vostra reputazione digitale.
1814 maggio 2015 Social(e)
Una bufala è per sempre
 “Se l'unica democrazia davvero compiuta è
una democrazia informata, le notizie false
indeboliscono la democrazia: costruiscono
paradigmi culturali e creano percezioni che si
riflettono nella vita di tutti i giorni, dalla scelta
del partito da votare a quella dell'università
da frequentare”.
Francesco Costa, giornalista e blogger
1914 maggio 2015 Social(e)
Una bufala è per sempre
Alcune notizie false uscite negli ultimi mesi sui giornali italiani
riescono ad alterare e indebolire la percezione delle cose
che accadono attorno a noi. Le ragioni di questo
fenomeno?
 la verifica delle fonti superficiale se non inesistente
 la ricerca di visibilità e lettori
 l'interesse smodato del pubblico per notizie in grado di
suscitare reazioni emotive
 la necessità di fare i conti con sempre maggiori richieste
e minori risorse.
2014 maggio 2015 Social(e)
Una bufala è per sempre
Le smentite di queste bufale, quando e se
ci sono, non trovano mai la stessa
enfatica pubblicazione e virale diffusione
della balla originaria, che intanto è
tracimata e continua a vivere di vita
propria.
2114 maggio 2015 Social(e)
Una bufala è per sempre
 Matteo Salvini e i Rom.
2214 maggio 2015 Social(e)
La partecipazione non si crea e
non si distrugge, si facilita*
 La sfida è sempre il “come”: come questi strumenti possono essere
usati per facilitare la partecipazione politica, il dibattito costruttivo,
l’elaborazione di pensiero e di strategie, il dialogo permanente tra
utenti e attori politico-istituzionali.
 Il ritorno dell’investimento (l’effetto ROI) non si misura nella creazione
di un “consenso” immediatamente spendibile, quanto piuttosto nella
costruzione di un’immagine e nell’attivazione di una comunità.
 Su Facebook si consolidano (o si esasperano) posizioni perlopiù già
note o acquisite: “non spostiamo voti,” ma possiamo ampliare e
rafforzare la partecipazione.
*Claudia Vago
2314 maggio 2015 Social(e)
La partecipazione non si crea e
non si distrugge, si facilita
 I social media non modificano l'opinione
pubblica, però possono modificare la
percezione dei media mainstream, sempre più
deboli dal punto di vista della credibilità, ma a
tutt’oggi potentissimi nell’orientare e
condizionare la formazione del senso comune.
2414 maggio 2015 Social(e)
La partecipazione non si crea e
non si distrugge, si facilita
 Alla fine puoi avere tutta la tecnologia che vuoi, ma
senza i valori non vai da nessuna parte e non faciliti
nulla.
 Tutto parte da chi sei, da quello in cui credi e dalla tua
capacità di fornire un unico senso di quello che sei.
Il resto segue.
2514 maggio 2015 Social(e)
C’è una metrica per tutto,
meno che per i sentimenti
“The metric that we should
use as journalists is whether we
are valuable in people’s lives”.
Jeff Jarvis, giornalista e saggista americano
2614 maggio 2015 Social(e)
C’è una metrica per tutto,
meno che per i sentimenti
 I criteri editoriali devono incrociare sempre
analisi tecniche e semantiche.
 Il livello di maturità nell’utilizzo del mezzo (e di
conseguenza la sua efficacia operativa) sta
nell’implementare le metriche che ci
consentono di monitorare non tanto o non solo
l’incremento dei fan, ma il coinvolgimento
sviluppato ( Fan reach ed Engagement).
2714 maggio 2015 Social(e)
C’è una metrica per tutto,
meno che per i sentimenti
2814 maggio 2015 Social(e)
C’è una metrica per tutto,
meno che per i sentimenti
 Si può puntare ad una strategia di incremento
dei fan attraverso significativi investimenti
pubblicitari, ma questo non ci garantisce la
tenuta complessiva della comunità che stiamo
costruendo, la costanza della sua
partecipazione, la qualità dell’interazione.
 Il caso di Antonello De Pierro, presidente del
movimento politico Italia dei Diritti.
2914 maggio 2015 Social(e)
C’è una metrica per tutto,
meno che per i sentimenti
 Le metriche social, gli analytics, gli insights, gli
algoritmi funzionano come il manuale DSM per il
disagio psichico: servono a quantificare,
oggettivare, sistematizzare.
 Quello che si perde è lo scenario di senso
complessivo, la cornice emotiva, l’urgenza della
singola storia, la sua verità.
3014 maggio 2015 Social(e)
Evviva la sincera imperfezione!
 Fare i social media manager, oggi, significa essere di
fatto un community manager. Relazione, comunità,
servizio: l’audience digitale, siano essi 300 o 30mila
utenti, non è una massa indistinta, ma una comunità
di individui.
 Essere social media manager, oggi, significa essere
“promotori di comunità”.
3114 maggio 2015 Social(e)
Evviva la sincera imperfezione!
 Lavorare con i canali social vuol dire ingaggiare fin dal
primo giorno un corpo a corpo con le dinamiche
interne a questa comunità.
 Uno scontro quotidiano per mettere insieme la
direzione reale di questo mondo con quella che
vorremmo dargli noi.
 Regola principe: il contenuto è sempre più importante
delle tecniche di comunicazione.
3214 maggio 2015 Social(e)
Evviva la sincera imperfezione!
Proviamo a declinarla:
 Assumere sempre il punto di vista dell’utente
 Definire e comunicare pubblicamente la policy nella
moderazione
 Meglio non comunicare che comunicare male
 Meglio una buona storia che un’ottima capacità tecnica
 Comunicare con regolarità
 Parlare il linguaggio dei destinatari, più che dei mittenti
 Cercare la multimedialità
 Rispettare l’algoritmo (senza subirlo)
(grazie a Dino Amenduni per gli spunti)
3314 maggio 2015 Social(e)
Customer care della vita offesa
 C’è sempre una differenza tra "narrazione" e
"raccontarsela”.
 Se vuoi superare i tuoi limiti storici di consenso, devi
raccontare storie che sappiano empatizzare con quelli
che non ti sono vicini.
 Storie non solo di indignazione, ma storie positive di
resistenza, di giustizia compiuta, di felicità possibile.
 Bisogna “spoliticizzare” certe testimonianze e ri-politicizzarle
da capo, prendendole sempre dal lato meno prevedibile
e consueto.
3414 maggio 2015 Social(e)
Customer care della vita offesa
3514 maggio 2015 Social(e)
Customer care della vita offesa
 “La sfida oggi, anche sui social, è rintracciare un
umano, anteriore al contratto sociale. Quella cosa per
cui se stai passeggiando e una persona cade in mezzo
alla strada vai a soccorrerla. Vai a soccorrerla, perché
quella persona è tuo padre, tua madre, tua sorella, tuo
figlio, sei te, è corpo umano come te, e questa cosa, in
linea teorica dovrebbe essere anteriore al contratto
sociale, dovrebbe essere un regalo di specie che la
Natura dà per aiutare alla sopravvivenza”.
Costanza Jesurum, psicanalista
3614 maggio 2015 Social(e)
Customer care della vita offesa
 Due casi di scuola: Gianni Morandi Saverio Tommasi
3714 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 La prospettiva pedagogica e morale
non funziona più. Sentirsi i soggetti
moralmente responsabili del mondo non
funziona più.
 Funziona soltanto se ci si vuole fermare
alla conferma narcisistica tra
consanguinei politici, morali e
socioculturali.
3814 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Il rischio che corrono le “brave persone” sui social
network è quello di rinfrancarsi l’un l’altro
nell’evocazione della compassione, della bontà,
della solidarietà, della correttezza morale, della
presunta superiorità etica delle loro ragioni.
 Finiscono a scambiarsi “gattini” morali, a fare
clickbaiting delle nostre buone intenzioni.
 Nelle migliore delle ipotesi ci si limita a riprodurre
una sfida Marvel fra i buoni e i cattivi del potere.
3914 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Le nostre azioni impattano quasi sempre su “confraternite
di affini”, gruppi sociali omogenei dal punto di vista
identitario. Si proietta sull’universo il proprio panel
mentale.
 Tecnicamente questa bolla si chiama filter bubble. La
sfida è allora quella di far arrivare le nostre parole a chi
non è nostro amico, nella rete e nella realtà, farle arrivare
a qualcuno che abita altre vite, altri lessici, altre canzoni,
altre morali.
 Farle arrivare a chi vive fuori dalla nostra vista, fuori dal
dibattito politico, oscurato da tutti i media.
4014 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Questo è quello che dovrebbero fare ogni
giorno politici e comunicatori: spiegare con
educazione le proprie ragioni invece di
sostituirsi a quelli che urlano più forte degli altri.
Perché i voti passano, ma l'odio rimane.
 Chi fa politica dovrebbe avere in testa di
migliorare un Paese, più di cavalcare la
rabbia.
4114 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Il caso E.B.
4214 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Marco Furfaro e il caso Tortosa
4314 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 Il punto insomma non è la persona che dice "meno male
sono morti", ma perché lo dice. E combattere perché lo
dice, perché la miseria diventa rabbia, perché la
disperazione diventa odio. Farci un frontale serve solo a
serrare le fila.
 È una questione politica quotidiana, che ci invita a
riformulare di continuo il nostro modo di stare al mondo.
 Solo così potremo tornare a parlare politicamente e a
cambiare lo stato di cose esistenti.
4414 maggio 2015 Social(e)
C’è vita oltre la filter bubble?
 La formula della viralità non esiste.
Esistono i vostri contenuti, la vostra
preparazione, la vostra creatività, il
vostro coraggio, il vostro spirito critico,
la vostra onestà di pensiero.
 Praticateli, e vincerete il vostro scontro
quotidiano.
4514 maggio 2015 Social(e)
Grazie.

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Mais procurados (14)

Apprendere con i social media
Apprendere con i social mediaApprendere con i social media
Apprendere con i social media
 
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale
Lo storytelling al servizio della comunicazione istituzionale
 
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di Facebook
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di FacebookCome sopravvivere al nuovo algoritmo di Facebook
Come sopravvivere al nuovo algoritmo di Facebook
 
UniCredit IJF Social Media Journalism - quale dipendenza dal mezzo quale dall...
UniCredit IJF Social Media Journalism - quale dipendenza dal mezzo quale dall...UniCredit IJF Social Media Journalism - quale dipendenza dal mezzo quale dall...
UniCredit IJF Social Media Journalism - quale dipendenza dal mezzo quale dall...
 
Futuro - Presentazione Dino Amenduni - TedX Lecce, 25 ottobre 2014
Futuro - Presentazione Dino Amenduni - TedX Lecce, 25 ottobre 2014Futuro - Presentazione Dino Amenduni - TedX Lecce, 25 ottobre 2014
Futuro - Presentazione Dino Amenduni - TedX Lecce, 25 ottobre 2014
 
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
“Facciamo come fanno loro” - Gli errori nella comunicazione politica, quando ...
 
Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices
 
Il corpo sullo schermo
Il corpo sullo schermoIl corpo sullo schermo
Il corpo sullo schermo
 
Politica e social media: regole minime di sopravvivenza
Politica e social media: regole minime di sopravvivenzaPolitica e social media: regole minime di sopravvivenza
Politica e social media: regole minime di sopravvivenza
 
Politica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenzaPolitica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenza
 
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in Italia
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in ItaliaDieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in Italia
Dieci cose utili da sapere per condurre una campagna elettorale in Italia
 
Twitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette idee
Twitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette ideeTwitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette idee
Twitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette idee
 
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenzeCinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze
Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze
 
Fem blog Camp 2011: Facciamo Rete? una piattaforma per tutte
Fem blog Camp 2011: Facciamo Rete? una piattaforma per tutteFem blog Camp 2011: Facciamo Rete? una piattaforma per tutte
Fem blog Camp 2011: Facciamo Rete? una piattaforma per tutte
 

Destaque

Destaque (8)

Dalla conoscenza alla tutela del proprio territorio
Dalla conoscenza alla tutela del proprio territorioDalla conoscenza alla tutela del proprio territorio
Dalla conoscenza alla tutela del proprio territorio
 
Tecnologie Indossabili per l'Automazione
Tecnologie Indossabili per l'AutomazioneTecnologie Indossabili per l'Automazione
Tecnologie Indossabili per l'Automazione
 
Social smart week one freesouls weekly publisher
Social smart week one   freesouls weekly publisherSocial smart week one   freesouls weekly publisher
Social smart week one freesouls weekly publisher
 
Stratos Agos
Stratos AgosStratos Agos
Stratos Agos
 
Se scrivi, fatti leggere
Se scrivi, fatti leggereSe scrivi, fatti leggere
Se scrivi, fatti leggere
 
5 great storytelling projects you probably know nothing about
5 great storytelling projects you probably know nothing about5 great storytelling projects you probably know nothing about
5 great storytelling projects you probably know nothing about
 
129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...
129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...
129 Automazione e manutenzione predittiva nell’era del cloud - Automazione Og...
 
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenze
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenzeInternet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenze
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenze
 

Semelhante a Social(e) edit

Semelhante a Social(e) edit (20)

Educare alla cittadinanza digitale: scuola e social media
Educare alla cittadinanza digitale: scuola e social mediaEducare alla cittadinanza digitale: scuola e social media
Educare alla cittadinanza digitale: scuola e social media
 
Rigenerare la democrazia
Rigenerare la democraziaRigenerare la democrazia
Rigenerare la democrazia
 
Masiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucateMasiampazzi? Battiquorum a sucate
Masiampazzi? Battiquorum a sucate
 
LM-62 _Compol.pdf
LM-62 _Compol.pdfLM-62 _Compol.pdf
LM-62 _Compol.pdf
 
STORYTELLING E MARKETING APPLICATI AL SOCIALE - Iacopo Melio
STORYTELLING E MARKETING APPLICATI AL SOCIALE - Iacopo MelioSTORYTELLING E MARKETING APPLICATI AL SOCIALE - Iacopo Melio
STORYTELLING E MARKETING APPLICATI AL SOCIALE - Iacopo Melio
 
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (terza versione)
 
Famiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'usoFamiglie e social media: istruzioni per l'uso
Famiglie e social media: istruzioni per l'uso
 
Indovina chi viene a cena.
Indovina chi viene a cena.Indovina chi viene a cena.
Indovina chi viene a cena.
 
Formazione / aggiornamento sull’uso di tablet e smartphone. I Social Network ...
Formazione / aggiornamento sull’uso di tablet e smartphone. I Social Network ...Formazione / aggiornamento sull’uso di tablet e smartphone. I Social Network ...
Formazione / aggiornamento sull’uso di tablet e smartphone. I Social Network ...
 
Uso consapevole e professionale dei social media
Uso consapevole e professionale dei social mediaUso consapevole e professionale dei social media
Uso consapevole e professionale dei social media
 
Nicola Bigi | Creatività e nuove professionalità
Nicola Bigi | Creatività e nuove professionalitàNicola Bigi | Creatività e nuove professionalità
Nicola Bigi | Creatività e nuove professionalità
 
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaBuone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
 
Filter Bubble ed Ecosistema Informativo #digit15
Filter Bubble ed Ecosistema Informativo #digit15Filter Bubble ed Ecosistema Informativo #digit15
Filter Bubble ed Ecosistema Informativo #digit15
 
Comunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalistaComunicazione politica: dalla parte del giornalista
Comunicazione politica: dalla parte del giornalista
 
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiCampagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri Paesi
 
Le bugie hanno le gambe corte
Le bugie hanno le gambe corteLe bugie hanno le gambe corte
Le bugie hanno le gambe corte
 
Le bugie hanno le gambe corte
Le bugie hanno le gambe corteLe bugie hanno le gambe corte
Le bugie hanno le gambe corte
 
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul webNichi Vendola: la sfida italiana  della comunicazione politica sul web
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul web
 
La comunicazione pubblica nella post-truth era
La comunicazione pubblica nella post-truth eraLa comunicazione pubblica nella post-truth era
La comunicazione pubblica nella post-truth era
 
Giornalismo e social media: minacce e opportunità
Giornalismo e social media: minacce e opportunitàGiornalismo e social media: minacce e opportunità
Giornalismo e social media: minacce e opportunità
 

Último

Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
sasaselvatico
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
nico07fusco
 

Último (20)

Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdfTeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docxTeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
TeccarelliLorenzo-i4stilidellapitturaromana.docx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 

Social(e) edit

  • 1. Social(e) Dieci temi per comunicare sui social media senza farsi male (soprattutto su Facebook) Giovanni Acquarulo – Bologna, 14 maggio 2015
  • 2. 214 maggio 2015 Social(e) Chi sono Mi chiamo Giovanni Acquarulo (giovanni.acquarulo@gmail.com - @waterrule) Sono giornalista parlamentare e social media manager dal 2010 per Sinistra Ecologia Libertà (www.sinistraecologialiberta.it) Questa presentazione è disponibile gratuitamente (sia la consultazione che il download) all’indirizzo: www.slideshare.net/GiovanniAcquarulo
  • 3. 314 maggio 2015 Social(e) Sommario 1. Tutto ciò che è virtuale è reale 2. La comunicazione è un prisma 3. Andiamoci a prendere il popolo? 4. Sputtanare il luogo comune 5. Una bufala è per sempre 6. La partecipazione non si crea, si facilita 7. C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti 8. Evviva la sincera imperfezione! 9. Customer care della vita offesa 10. C’è vita oltre la filter bubble?
  • 4. 414 maggio 2015 Social(e) Tutto ciò che è virtuale è reale  La contrapposizione fittizia fra reale e virtuale  “L'insopportabile retorica del valore della disconnessione che emerge sotto traccia. La contrapposizione fittizia fra reale e virtuale. Il richiamo all'autenticità delle relazioni offline vs quelle online. Il vuoto culturale e banalizzante di un "dualismo digitale" che richiama alla felicità di un'età dell'oro in cui vivevamo vite reali piene e soddisfacenti.
  • 5. 514 maggio 2015 Social(e) Tutto ciò che è virtuale è reale  Se vogliamo osservare in modo critico la realtà contemporanea in cui il digitale è parte delle nostre vite la via non è di certo questa. La solitudine reale che si vive anche in una realtà connessa è una condizione dell'esistenza, non una variabile dettata dalle tecnologie”. Giovanni Boccia Artieri, sociologo e docente all’università di Urbino
  • 6. 614 maggio 2015 Social(e) Tutto ciò che è virtuale è reale Non c’è più un “sotto” o un “fuori”, ma un unico gigantesco “dentro”. Il digitale è diventato carne, come scrive il sociologo americano Nathan Jurgenson. La Rete è un pezzo della vita e del mondo reale, nel bene e nel male. E se c’è un problema, il problema non è internet, siamo noi.
  • 7. 714 maggio 2015 Social(e) Tutto ciò che è virtuale è reale Ne consegue che:  Sui social ogni atto di comunicazione da parte di un personaggio pubblico, o di un attore/associazione/organizzazione il cui ruolo ha rilevanza politico-istituzionale, è un’azione pubblica.  Far finta che non esista una reputazione pubblica è un’ingenuità imperdonabile. La vita di un'opinione sui social va ben al di là della piattaforma stessa.  Facebook è un ambiente informativo che è parte integrante del discorso pubblico.
  • 8. 814 maggio 2015 Social(e) Tutto ciò che è virtuale è reale Social media fail da manuale con i seguenti casi: • Nobraino • Antonio Adornato (vice-questore di Cagliari) • Paola Salluzzi
  • 9. 914 maggio 2015 Social(e) La comunicazione è un prisma  Ogni scelta di comunicazione sui social media va assunta come uno degli elementi di una strategia complessiva.  Media tradizionali, comunicati stampa, newsletter, redazione di un sito, iniziative sul territorio: tutti tasselli di un’architettura più generale.  Ogni “modulo” comunicativo serve a tradurre in diversi linguaggi lo stesso contenuto, a posizionare coerentemente il nostro “brand” nell’immaginario, a definire la nostra reputazione online e offline.
  • 10. 1014 maggio 2015 Social(e) La comunicazione è un prisma  Se la comunicazione è un prisma, quello che paga è sempre la qualità di un contenuto, la sua forza intrinseca come messaggio e come “composizione mediale” (che sia un video, un post, una foto, un meme virale). Quando hai contenuti validi metà del lavoro è già fatto.
  • 11. 1114 maggio 2015 Social(e) Andiamoci a prendere il popolo?  “Il premier privilegia Twitter, che però è elitario, Grillo il suo blog, più utile all’approfondimento. Noi ci concentriamo su Facebook, per un motivo molto semplice: in Italia, il popolo, sta lì. E noi andiamo a prendercelo”. Luca Morisi, spin doctor e social media manager di Matteo Salvini
  • 12. 1214 maggio 2015 Social(e) Andiamoci a prendere il popolo? È vero? È vero e falso allo stesso tempo:  Il "popolo del web" non esiste, almeno non più di quanto esista, per esempio, il popolo dei passanti per strada. Il popolo del web non esiste se lo si intende come massa indistinta, dove prevalgono meccanismi tribali, da branco, magari con una specifica attitudine tanto anonima quanto punitiva.  Non si tratta di negare dinamiche aggressive ed emulative: ma sono codici comunicativi e relazionali che l’online come ecosistema complesso ha semplicemente mutuato dalla vita offline.
  • 13. 1314 maggio 2015 Social(e) Andiamoci a prendere il popolo?  Il popolo del web esiste invece nella misura in cui esistono tantissime persone che ogni giorno sono parte di un pubblico e amplissimo dibattito con i propri contenuti, chi confrontandosi di più e chi meno, ma comunque nella stessa piazza, inevitabilmente e per sempre.  Una complicata ma interessante “piazza aperta” in cui ci troviamo tutti (Alessandro Gilioli).
  • 14. 1414 maggio 2015 Social(e) Sputtanare il luogo comune  Sottrarsi ai cliché, alle frasi fatte,  ai luoghi comuni, alle cose scritte senza attenzione per le parole  significa avvicinarsi alla comprensione delle cose, di ogni singola cosa.
  • 15. 1514 maggio 2015 Social(e) Sputtanare il luogo comune  Se è vero che nell’informazione mainstream lo scenario mostra che vincono e pagano – in prevalenza – numeri, contenuti e prodotti a misura delle esigenze dei lettori, che sono prevalentemente mediocri e precipitose, sulle piattaforme social alla lunga la qualità paga e vince.  Il “controllo di qualità” lo fa la tua comunità: se la tua scrittura è figlia di una cultura giornalistica pigra e ripetitiva fatta di luoghi comuni, metafore rituali e formule vuote, la tua comunità prima o poi si rivolgerà altrove. Vale per la lingua e vale per i contenuti.
  • 16. 1614 maggio 2015 Social(e) Sputtanare il luogo comune  Puntare sull’identità del contenitore e la riconoscibilità di un progetto (editoriale e comunicativo insieme) significa investire prioritariamente sulla “complicità” dei tuoi lettori/utenti. Significa fare community.  Se non c’è coerenza tra la mission della tua organizzazione e i contenuti redazionali che produci, sarà impossibile produrre identificazione, identità, appartenenza.
  • 17. 1714 maggio 2015 Social(e) Sputtanare il luogo comune I luoghi comuni sono contagiosi come gli sbadigli:  sotto il profilo tecnico rivelano sciatteria, superficialità, disinteresse per chi legge.  sotto il profilo di quella che si definisce una corretta strategia di community-building, avranno l’effetto di allontanare i vostri utenti, contribuendo a deteriorare la vostra reputazione digitale.
  • 18. 1814 maggio 2015 Social(e) Una bufala è per sempre  “Se l'unica democrazia davvero compiuta è una democrazia informata, le notizie false indeboliscono la democrazia: costruiscono paradigmi culturali e creano percezioni che si riflettono nella vita di tutti i giorni, dalla scelta del partito da votare a quella dell'università da frequentare”. Francesco Costa, giornalista e blogger
  • 19. 1914 maggio 2015 Social(e) Una bufala è per sempre Alcune notizie false uscite negli ultimi mesi sui giornali italiani riescono ad alterare e indebolire la percezione delle cose che accadono attorno a noi. Le ragioni di questo fenomeno?  la verifica delle fonti superficiale se non inesistente  la ricerca di visibilità e lettori  l'interesse smodato del pubblico per notizie in grado di suscitare reazioni emotive  la necessità di fare i conti con sempre maggiori richieste e minori risorse.
  • 20. 2014 maggio 2015 Social(e) Una bufala è per sempre Le smentite di queste bufale, quando e se ci sono, non trovano mai la stessa enfatica pubblicazione e virale diffusione della balla originaria, che intanto è tracimata e continua a vivere di vita propria.
  • 21. 2114 maggio 2015 Social(e) Una bufala è per sempre  Matteo Salvini e i Rom.
  • 22. 2214 maggio 2015 Social(e) La partecipazione non si crea e non si distrugge, si facilita*  La sfida è sempre il “come”: come questi strumenti possono essere usati per facilitare la partecipazione politica, il dibattito costruttivo, l’elaborazione di pensiero e di strategie, il dialogo permanente tra utenti e attori politico-istituzionali.  Il ritorno dell’investimento (l’effetto ROI) non si misura nella creazione di un “consenso” immediatamente spendibile, quanto piuttosto nella costruzione di un’immagine e nell’attivazione di una comunità.  Su Facebook si consolidano (o si esasperano) posizioni perlopiù già note o acquisite: “non spostiamo voti,” ma possiamo ampliare e rafforzare la partecipazione. *Claudia Vago
  • 23. 2314 maggio 2015 Social(e) La partecipazione non si crea e non si distrugge, si facilita  I social media non modificano l'opinione pubblica, però possono modificare la percezione dei media mainstream, sempre più deboli dal punto di vista della credibilità, ma a tutt’oggi potentissimi nell’orientare e condizionare la formazione del senso comune.
  • 24. 2414 maggio 2015 Social(e) La partecipazione non si crea e non si distrugge, si facilita  Alla fine puoi avere tutta la tecnologia che vuoi, ma senza i valori non vai da nessuna parte e non faciliti nulla.  Tutto parte da chi sei, da quello in cui credi e dalla tua capacità di fornire un unico senso di quello che sei. Il resto segue.
  • 25. 2514 maggio 2015 Social(e) C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti “The metric that we should use as journalists is whether we are valuable in people’s lives”. Jeff Jarvis, giornalista e saggista americano
  • 26. 2614 maggio 2015 Social(e) C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti  I criteri editoriali devono incrociare sempre analisi tecniche e semantiche.  Il livello di maturità nell’utilizzo del mezzo (e di conseguenza la sua efficacia operativa) sta nell’implementare le metriche che ci consentono di monitorare non tanto o non solo l’incremento dei fan, ma il coinvolgimento sviluppato ( Fan reach ed Engagement).
  • 27. 2714 maggio 2015 Social(e) C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti
  • 28. 2814 maggio 2015 Social(e) C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti  Si può puntare ad una strategia di incremento dei fan attraverso significativi investimenti pubblicitari, ma questo non ci garantisce la tenuta complessiva della comunità che stiamo costruendo, la costanza della sua partecipazione, la qualità dell’interazione.  Il caso di Antonello De Pierro, presidente del movimento politico Italia dei Diritti.
  • 29. 2914 maggio 2015 Social(e) C’è una metrica per tutto, meno che per i sentimenti  Le metriche social, gli analytics, gli insights, gli algoritmi funzionano come il manuale DSM per il disagio psichico: servono a quantificare, oggettivare, sistematizzare.  Quello che si perde è lo scenario di senso complessivo, la cornice emotiva, l’urgenza della singola storia, la sua verità.
  • 30. 3014 maggio 2015 Social(e) Evviva la sincera imperfezione!  Fare i social media manager, oggi, significa essere di fatto un community manager. Relazione, comunità, servizio: l’audience digitale, siano essi 300 o 30mila utenti, non è una massa indistinta, ma una comunità di individui.  Essere social media manager, oggi, significa essere “promotori di comunità”.
  • 31. 3114 maggio 2015 Social(e) Evviva la sincera imperfezione!  Lavorare con i canali social vuol dire ingaggiare fin dal primo giorno un corpo a corpo con le dinamiche interne a questa comunità.  Uno scontro quotidiano per mettere insieme la direzione reale di questo mondo con quella che vorremmo dargli noi.  Regola principe: il contenuto è sempre più importante delle tecniche di comunicazione.
  • 32. 3214 maggio 2015 Social(e) Evviva la sincera imperfezione! Proviamo a declinarla:  Assumere sempre il punto di vista dell’utente  Definire e comunicare pubblicamente la policy nella moderazione  Meglio non comunicare che comunicare male  Meglio una buona storia che un’ottima capacità tecnica  Comunicare con regolarità  Parlare il linguaggio dei destinatari, più che dei mittenti  Cercare la multimedialità  Rispettare l’algoritmo (senza subirlo) (grazie a Dino Amenduni per gli spunti)
  • 33. 3314 maggio 2015 Social(e) Customer care della vita offesa  C’è sempre una differenza tra "narrazione" e "raccontarsela”.  Se vuoi superare i tuoi limiti storici di consenso, devi raccontare storie che sappiano empatizzare con quelli che non ti sono vicini.  Storie non solo di indignazione, ma storie positive di resistenza, di giustizia compiuta, di felicità possibile.  Bisogna “spoliticizzare” certe testimonianze e ri-politicizzarle da capo, prendendole sempre dal lato meno prevedibile e consueto.
  • 34. 3414 maggio 2015 Social(e) Customer care della vita offesa
  • 35. 3514 maggio 2015 Social(e) Customer care della vita offesa  “La sfida oggi, anche sui social, è rintracciare un umano, anteriore al contratto sociale. Quella cosa per cui se stai passeggiando e una persona cade in mezzo alla strada vai a soccorrerla. Vai a soccorrerla, perché quella persona è tuo padre, tua madre, tua sorella, tuo figlio, sei te, è corpo umano come te, e questa cosa, in linea teorica dovrebbe essere anteriore al contratto sociale, dovrebbe essere un regalo di specie che la Natura dà per aiutare alla sopravvivenza”. Costanza Jesurum, psicanalista
  • 36. 3614 maggio 2015 Social(e) Customer care della vita offesa  Due casi di scuola: Gianni Morandi Saverio Tommasi
  • 37. 3714 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  La prospettiva pedagogica e morale non funziona più. Sentirsi i soggetti moralmente responsabili del mondo non funziona più.  Funziona soltanto se ci si vuole fermare alla conferma narcisistica tra consanguinei politici, morali e socioculturali.
  • 38. 3814 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Il rischio che corrono le “brave persone” sui social network è quello di rinfrancarsi l’un l’altro nell’evocazione della compassione, della bontà, della solidarietà, della correttezza morale, della presunta superiorità etica delle loro ragioni.  Finiscono a scambiarsi “gattini” morali, a fare clickbaiting delle nostre buone intenzioni.  Nelle migliore delle ipotesi ci si limita a riprodurre una sfida Marvel fra i buoni e i cattivi del potere.
  • 39. 3914 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Le nostre azioni impattano quasi sempre su “confraternite di affini”, gruppi sociali omogenei dal punto di vista identitario. Si proietta sull’universo il proprio panel mentale.  Tecnicamente questa bolla si chiama filter bubble. La sfida è allora quella di far arrivare le nostre parole a chi non è nostro amico, nella rete e nella realtà, farle arrivare a qualcuno che abita altre vite, altri lessici, altre canzoni, altre morali.  Farle arrivare a chi vive fuori dalla nostra vista, fuori dal dibattito politico, oscurato da tutti i media.
  • 40. 4014 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Questo è quello che dovrebbero fare ogni giorno politici e comunicatori: spiegare con educazione le proprie ragioni invece di sostituirsi a quelli che urlano più forte degli altri. Perché i voti passano, ma l'odio rimane.  Chi fa politica dovrebbe avere in testa di migliorare un Paese, più di cavalcare la rabbia.
  • 41. 4114 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Il caso E.B.
  • 42. 4214 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Marco Furfaro e il caso Tortosa
  • 43. 4314 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  Il punto insomma non è la persona che dice "meno male sono morti", ma perché lo dice. E combattere perché lo dice, perché la miseria diventa rabbia, perché la disperazione diventa odio. Farci un frontale serve solo a serrare le fila.  È una questione politica quotidiana, che ci invita a riformulare di continuo il nostro modo di stare al mondo.  Solo così potremo tornare a parlare politicamente e a cambiare lo stato di cose esistenti.
  • 44. 4414 maggio 2015 Social(e) C’è vita oltre la filter bubble?  La formula della viralità non esiste. Esistono i vostri contenuti, la vostra preparazione, la vostra creatività, il vostro coraggio, il vostro spirito critico, la vostra onestà di pensiero.  Praticateli, e vincerete il vostro scontro quotidiano.
  • 45. 4514 maggio 2015 Social(e) Grazie.