3. Le castagne vanno lessate ma,
per rendere più agevole la sbucciatura,
le incidiamo con un coltellino, come per
farne le caldarroste.
4. Le mettiamo in una pentola alta, con acqua
abbondante e facciamo bollire a fuoco vivace,
fino a completa cottura. I tempi variano da
fornello a fornello ma, dopo una ventina di
minuti (da quando bolle) verifichiamo con
l’assaggio.
6. Quando le castagne saranno perfettamente cotte, spe-
gniamo il fuoco, ne preleviamo 4 o 5 per volta e le
immergiamo nell’acqua fredda; questo è il modo
migliore che ho trovato per sbucciarle a caldo, senza
scottarmi!
8. Qualcuna si è rotta
ma credo sia
inevitabile:
ricordiamoci che
questa operazione
va fatta a caldo e
… mica possiamo
bruciarci le dita!
9. Ora prepariamo lo sciroppo: mettiamo
lo zucchero e mezzo litro di acqua in
una pentola abbastanza larga da
contenere (successivamente) tutte le
castagne sbucciate e portiamo a
bollore a fuoco medio.
10. Mescoliamo continuamente, perché lo
zucchero attacca facilmente al fondo;
lasciamo bollire abbassando la fiamma,
finché si gonfierà facendo delle grosse
bolle in superficie. Ora possiamo
spegnere, aggiungiamo la vanillina e
mescoliamo.
11. Poi lasciamo raffreddare: se lo zucchero si
rapprendesse troppo (come vedete qui), lo
rimettiamo sul fuoco e facciamo bollire
nuovamente, continuando a mescolare.
13. quando sarà a una trentina di gradi (poco
meno della nostra temperatura corporea),
vi immergiamo le castagne sbucciate,
copriamo e lasciamo riposare una notte
(dodici ore);
14. Trascorso il tempo, scoliamo le castagne e
facciamo ribollire lo sciroppo; poi lo lasciamo
intiepidire (sempre a una trentina di gradi) e
vi rituffiamo le castagne lasciando riposare
ancora 12 ore.
Questa operazione va ripetuta ancora una
volta, o di più se le preferite più dolci.
15. Dopo due volte che avrete fatto questa operazione,
assaggiate; saranno già candite ma, se preferite,
ripetete un’altra volta secondo il vostro gusto.
16. Si possono consumare subito, ad esempio su uno sbuffo
di panna montata, o utilizzarle per dolci particolarmente
golosi come gli esempi della prossima diapositiva;
possono stare 2 o 3 giorni in frigorifero ma, se prevedete
di consumarle in tempi più lunghi, è preferibile congelarle
oppure chiuderle in vasetti e farli bollire a bagnomaria
- 15 minuti dal bollo -
19. E ancora: lo sciroppo così insaporito è utilizzabile per
ripetere con altri due chili di castagne: vedrete che vi
andranno a ruba; fatte in casa, non sono “stucchevoli”
ma gradevolmente dolci. (Ricordate, però che, proprio
per questo, si conserveranno meno).
20. Lo sciroppo si può utilizzare anche per fare la
Marronita (o “marronata”, come si dice a Roma)
che è la marmellata di castagne … ma al sapore
speciale di marrons glacés, a cui vi rimando per
la prossima presentazione.
Buone, dolci Feste a tutti!
Grafica, realizzazione e testo:
zafulla1@yahoo.it