Gli studenti del Master ISTUD hanno intervistato Antonella D'Aprile - Recruiting Consultant presso Monster Italia, ed ex partecipante al Master in Risorse Umane ISTUD.
Intervista a cura di Rossana Arrichiello, Claudia Ferelli, Maria Elisa Greco, Roberta Scricco - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Comunità professionali (network formali e non formali) dei professionisti HR
Intervista ad Antonella D'Aprile - Recruiting Consultant presso Monster Italia
1. Business School
Monster: “Pescatori di talento”
Intervista ad Antonella D’Aprile, Recruiting Consultant presso
Monster Italia
Intervista a cura di Rossana Arrichiello, Claudia Ferelli, Maria Elisa Greco, Roberta Scricco
Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
LAVORARE IN SOCIETÀ DI SERVIZI
Cercare i migliori talenti disponibili sul mercato e indirizzarli alle aziende è da sempre una grande
sfida per chi si occupa di Risorse Umane. Le risposte dei candidati agli annunci sono innumerevoli, ma
individuare quelle realmente rispondenti alle esigenze aziendali è un’impresa sempre più ardua.
Molti articoli affrontano il tema dal punto di vista dei protagonisti coinvolti in questo processo: candidati
e aziende. Abbiamo provato a rovesciare la prospettiva intervistando un HR Recruting Consultant di
Monster, la Dott.ssa Antonella D’Aprile, che ci ha aiutato a chiarire alcuni aspetti di una professione
che deve essere sempre in linea con i cambiamenti del mercato esterno. Incontrare una giovane figura
impegnata in questa sfida è stato per noi, pronti ad inserirci nel settore delle Risorse Umane, una grande
occasione di crescita.
Cominciamo così la nostra chiacchierata
curiosi di conoscere i dettagli del mondo
Monster, chiedendo alla Dott.ssa D’Aprile
in cosa consiste nello specifico il suo ruolo
all’interno della sua azienda.
Sono consulente del personale all’interno della
Monster Talent Consulting, una divisione che si
occupa di favorire l’incontro tra i candidati e le
aziende. Supporto i clienti nel processo di recluta-
mento e individuazione delle risorse partendo dalla
definizione delle competenze richieste e prose-
guendo con la ricerca e la selezione, secondo le
esigenze e le modalità definite con l’azienda cliente.
Nella gestione di tutte queste attività, come
organizzi la tua giornata quotidianamente?
La mia giornata è ricchissima di impegni e nessuna
è mai uguale alla precedente, questo perché mi
interfaccio con molteplici aziende ognuna delle
quali ha le proprie esigenze. Portare il committente
alla massima soddisfazione è ogni volta diverso, la
sfida è trovare il candidato che meglio risponda
alle caratteristiche specificatamente definite. Per
fare questo ogni mattina inizio la mia giornata
interfacciandomi con i clienti che si rivolgono a noi
per confrontarci sull’avanzamento del processo di
ricerca, così da programmarmi tutte le attività cor-
relate.
2. Quali sono le problematiche che riscontri più
frequentemente nel tuo lavoro e quali gli
aspetti più gratificanti?
Una delle più grandi difficoltà del mio lavoro con-
siste nell’individuazione delle priorità; le attività
sono molte e variegate, occorre pertanto essere
capaci di stabilire le priorità con criterio, pianifi-
carle e organizzarle. E’ importante supportare ogni
azienda cliente attribuendo ad ognuna la mede-
sima importanza. Viceversa, l’aspetto che maggior-
mente mi gratifica è la dinamicità che caratterizza
questo lavoro, il quale mi permette di interfacciarmi
con realtà aziendali diversificate comprendendone
i meccanismi sottostanti. Lavorare in una società di
consulenza consente di mantenere una visione a
360 gradi del mercato del lavoro, dei suoi cambia-
menti e dei profili maggiormente richiesti in questo
particolare momento storico.
In che modo supportate il cliente nella scelta
del candidato ideale?
Insieme definiamo il profilo da inserire in organico,
individuandone le competenze chiave indispensa-
bili per il ruolo che dovrà svolgere. Siamo noi che
dobbiamo guidare il cliente in questa fase: più sarà
dettagliata l’analisi dei bisogni e più agevole sarà
il lavoro di confronto tra il profilo ricercato e il pro-
filo candidato. Stilata la job description iniziamo la
ricerca dei potenziali candidati, consultando anche
la banca dati interna a Monster, una delle nostre
fonti di reclutamento. Ogni cliente ha poi un pro-
prio account all’interno del quale convergono tutte
le candidature.
Quando la ricerca è orientata all’individuazione di
profili senior, utilizzo prevalentemente key words
che mi permettono di avvicinarmi il più possibile
alle competenze ricercate dal cliente. Viceversa,
con i profili junior mi concentro maggiormente
sugli elementi di diversità, quale fattore chiave di
successo.
Individuati i profili maggiormente rispondenti,
inizia la vera e propria fase di selezione. In base
alle modalità concordate con i clienti, i candidati
saranno convocati per essere inseriti nel processo
di selezione. Tutto il lavoro è finalizzato a scegliere
il candidato che può apportare un valore aggiunto
all’azienda rispetto ad altri sul mercato. “Il cliente
stesso ci chiede sempre questo: chi potrebbe por-
tare un valore aggiunto, che faccia la differenza” .
E cosa può davvero fare la differenza?
Buona conoscenza della lingua inglese e ottimo
utilizzo del web sono capacità ormai imprescindi-
bili. Esperienze di studio all’estero ma anche inizia-
tive di viaggio personali possono essere elementi
distintivi. Inoltre, in fase di colloquio attribuisco
molta importanza alla motivazione del candidato
ad inserirsi in un determinato contesto aziendale.
Mi aspetto che un ragazzo giovane abbia chiaro
quali siano i suoi obiettivi.
Quale consiglio daresti ad un giovane che
desidera inserirsi in una società di servizi come
la tua?
Oltre alle competenze tecniche, ritengo che sia
necessario potenziare capacità trasversali; suggeri-
sco quindi di prepararsi fin da subito a lavorare in
team e a interfacciarsi con diverse figure professio-
nali. Altro punto di partenza fondamentale è il desi-
derio di crescere professionalmente e allo stesso
tempo di far crescere la realtà aziendale nella quale
ci si inserirà, apportando il “valore aggiunto di cui
parlavamo poco prima”. Quando mi sono adden-
trata nel mondo HR la principale arma che mi ha
aiutato è stata la mia capacità comunicativa; fin da
subito ho avuto la possibilità di lavorare in team
e di apprendere dai miei colleghi di lavoro quelle
competenze trasversali che sono necessarie in
questo settore. L’esperienza sul campo mi ha suc-
cessivamente aiutato a sviluppare le competenze
tecniche e ad affinare la capacità di adattamento
ai cambiamenti del mercato e alle diverse realtà
aziendali.
Quali solo le competenze acquisite e le attività
svolte durante il Master in Risorse Umane e
Organizzazione di ISTUD, che si sono rivelate
maggiormente utili per intraprendere il tuo
percorso professionale?
La combinazione degli input teorici con le eserci-
tazioni pratiche mi hanno permesso di acquisire
consapevolezza professionale in ambito HR. In par-
ticolare i lavori di gruppo sono stati una perfetta
simulazione e preparazione al lavoro in azienda,
dove la capacità di lavorare in team è indispen-
sabile per raggiungere risultati comuni, mirati alla
soddisfazione dei clienti. I project work e i business
game sono stati momenti di allenamento per svi-
luppare la capacità di collaborare e competere in
funzione di obiettivi con scadenze predeterminate.
Altri momenti formativi rilevanti sono state le testi-
monianze aziendali grazie alle quali ho avuto la
possibilità di conoscere dall’interno il mondo delle
Risorse Umane. Non in ultimo, i colloqui con la Dott.
ssa Nava sono stati incisivi per allineare le scelte
lavorative alle mie attitudini personali.
3. La funzione HR non sempre viene valorizzata
in azienda, qual è la tua opinione al riguardo?
In Italia ci sono per lo più aziende piccole, in cui la
funzione HR è stata spesso identificata con il ruolo
amministrativo, non influente direttamente sul busi-
ness. L’evoluzione al riconoscimento della funzione
come strategica è frutto dei cambiamenti del mer-
cato, in cui l’attenta selezione e amministrazione
delle risorse si rivela il vero vantaggio competitivo
per le aziende. Credo che le figure specializzate
nei vari processi di selezione, formazione, relazioni
industriali, compensation & benefit, siano fonda-
mentali per l’assunzione di decisioni cruciali di
aziende strutturate.
Prima di salutarci e concludere la nostra breve
esperienza in Monster, la Dott.ssa D’Aprile ci per-
mette di visitare la sede dell’azienda presentandoci
il suo team di lavoro. Il clima che si respira è disteso
e informale, gli spazi sono condivisi consentendo
un facile passaggio di informazioni. Dopo un breve
scambio di battute, incontriamo la Dott.ssa Brandi-
marte, HR Manager in Monster Italia, alla quale
abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere alcune
domande. La Dott.ssa ci descrive Monster come
una multinazionale con una forte connotazione
commerciale e grande spirito collaborativo interno
che orienta a raggiungere i traguardi più sfidanti e
a mantenere una solida leadership di mercato.
Sorge spontaneo chiedere anche a lei quali consi-
gli darebbe a un giovane che si appresta ad entrare
nella realtà HR.
È importante avere chiari i propri obiettivi mante-
nendo una visione d’insieme del mondo legato alle
Risorse Umane. In questo preciso momento storico
ad un giovane consiglierei di approcciarsi al tema
dell’Employer Branding, oggi fortemente richiesto e
verso cui le aziende si stanno orientando. Essendo
in molte realtà ancora poco sviluppato, un giovane
avvezzo alle nuove tecnologie può fornire un forte
impulso all’innovazione.
La curiosità è forte, ci addentriamo in uno tra i mol-
teplici processi di cui è responsabile e le chiediamo
come viene pianificata la formazione delle sue
risorse.
Prevediamo due diverse modalità: training comuni
le cui coordinate provengono dalla sede estera
centrale, che necessitano di essere adattate alle
logiche del mercato in cui vengono attivati; e trai-
ning locali che nascono da esigenze formative
interne.
Per non rubare ulteriore tempo, salutiamo la Dotto-
ressa Brandimarte e poniamo un’ultima domanda
ad Antonella D’Aprile chiedendole una metafora
con la quale descriverebbe Monster: “Mi viene in
mente ‘Pescatori di Talenti’. Noi gettiamo l’amo e
abbiamo la responsabilità di pescare talenti, ma
allo stesso tempo bisogna essere capaci di inter-
cettare l’amo-opportunità”.
Lo spaccato aziendale emerso durante l’intervi-
sta ci ha trasmesso la passione di chi quotidiana-
mente con impegno e dedizione si interfaccia con
le molteplici sfaccettature della realtà delle Risorse
Umane. La testimonianza resa dall’intervista alla
Dott.ssa D’Aprile ci restituisce un’istantanea che rac-
chiude tutta la complessità della funzione HR tra
obiettivi sfidanti e opportunità di crescita e sviluppo.