Diagnostica molecolare del Coronavirus e fattori di suscettibilità all'infezione
1. Diagnostica molecolare del Coronavirus
e
fattori di suscettibilità all'infezione
Simone Rinaldi
Microbiologia a 360º (Vivere Scienze/Vivere Farmacia)
2. Diagnostica molecolare del Coronavirus
e
fattori di suscettibilità all'infezione
“Procedura consistente nell'interpretazione di segni e sintomi raccolti, quali
manifestazioni di un processo patologico in atto o pregresso” (Enciclopedia
Treccani, Dizionario di medicina, 2010)
Diagnosi = Esame obiettivo + Anamnesi + Esami strumentali
La raccolta di un gran numero di queste informazioni nel corso del tempo e la
loro catalogazione fornisce la base per gli studi di Epidemiologia
Diagnosi
3. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
Aggravamento quadro clinico vs
●Uomini più colpiti delle donne: un mix di
stili di vita e fattori biologici
Soggetti a rischio
Suscettibilità (predisposizione)
all'infezione
●Ipertensione arteriosa:
overespressione e ruolo del recettore
ACE2
●Patologie pregresse:
cardiache, polmonari,
oncologiche. Diabete.
4. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
●Il recettore- enzima transmembrana ACE2 fa parte del cosiddetto:”Sistema
Renina-Angiotensina- Aldosterone” (SRRA),un complesso insieme di
meccanismi molecolari con cui il corpo umano regola il volume dei fluidi
extracellulari, in particolare quello sanguigno, in modo da mantenere più o meno
costante il valore della pressione sanguigna.
●Il sistema SRRA è a sua volta regolato da neurotrasmettitori come adrenalina e
noradrenalina, nonché da ormoni quali il cortisolo, che fanno parte invece di
quell'insieme di risposte del sistema nervoso dette:” Fight or Flight” (“Combatti o
scappa”). Si tratta di meccanismi evolutisi negli organismi superiori come
risposta ad una minaccia ma non devono essere mantenuti attivi per un periodo
di tempo prolungato, perchè altrimenti danneggerebbero l'organismo stesso!
Il ruolo del recettore ACE2 (in estrema sintesi)
Lo stile di vita sbilanciato
del mondo moderno
porta ad una continua sovraeccitazione
delle risposte “Fight or Flight”
= STRESS
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●L'ipertensione arteriosa è una delle patologie più frequenti negli adulti ed è
causata in prevalenza da stili di vita scorretti (sedentarietà, abuso di alcool e
fumo di sigaretta, cattiva alimentazione...): come tale, è conseguenza diretta
dello stress. (7,6 milioni di morti ogni anno nel mondo, 280000 in Italia)
●La terapia farmacologica prevede l'utilizzo di molecole che intervengono in vario
modo sul sistema SRRA, in modo da mitigarne e regolarne la funzionalità
! I soggetti che soffrono d'ipertensione arteriosa presentano una
sovraespressione (overespressione) del recettore ACE2 sul proprio
endotelio vascolare, come meccanismo fisiologico di compensazione ai
farmaci assunti
Suscettibilità (predisposizione) all'infezione:
Ipertensione arteriosa
Il recettore ACE2 è quasi ubiquitario, ma risulta
particolarmente espresso nei polmoni, nei reni e nel cuore.
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Il recettore ACE2 è la porta d'accesso preferenziale!
Meccanismo di penetrazione del Coronavirus: il recettore ACE2, nei pneumociti polmonari di
tipo II che producono il surfattante che impedisce agli alveoli di collassare, rappresenta da
solo circa l'83% dei recettori espressi sulla loro superficie.
Camostat mesilato
7. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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●Fisiologicamente, ACE2 svolge anche un'importante funzione nel proteggere il
polmone dai danni causati da infiammazioni, infezioni e stress vari.
●Quando il virus si lega ad ACE2, ne fa diminuire l'espressione e lo sottrae
pertanto allo svolgere il suo ruolo protettivo
●Nelle donne in età fertile, gli estrogeni sono in grado di aumentare la
concentrazione di ACE2 anche dopo l'infezione; viceversa, gli androgeni
nell'uomo invece sembrano svolgere un ruolo opposto nell'influenzare
l'espressione degli enzimi successivi alla penetrazione di SARS-CoV-2.
●Sembra inoltre che il corpo di Barr nelle donne mantenga tuttavia attive
porzioni codificanti proprio per il gene di ACE2.
La cosiddetta:”Tempesta di citochine” (IL-6, IL-5, TNF-alfa, NF-kB ed altre
ancora) che si riscontra nei pazienti infetti, pare inoltre sia dovuta, tra le
altre cause, proprio all'interruzione o alla riduzione dell'attività di ACE2
E' tuttavia un po' più complesso di cosi': il ruolo di ACE2 lo
rende infatti anche un importante fattore di aggravamento
del quadro clinico!
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A proposito di “aggravamento quadro clinico”: le vostre domande
Patologie pregresse - Malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di
Crohn e coliti ulcerose): quale legame col decorso da Covid-19?
Studio italiano osservazionale prospettico, pubblicato sulla rivista Gut ed unico finora a
livello internazionale: campione di 79 pazienti con patologia in fase attiva e sotto terapia
immunosoppressiva che avevano contratto infezione da SARS-CoV-2.
Sono state valutate variabili quali età, sesso, comorbidità e tipo di terapia in corso.
● Attività di malattia, età avanzata e presenza di comorbidità sono risultati associati ad
un aumentato rischio di polmonite e ad un esito finale infausto (decesso)
●Terapia concomitante biologica o immunosoppressiva non è associata invece a rischio
polmonite ed aumento della mortalità: i farmaci utilizzati per le malattie infiammatorie
croniche intestinali non incidono inoltre sul decorso della Covid-19.
●!E' importante che la malattia rimanga in remissione: il principale fattore di rischio
in questi casi è infatti che la malattia infiammatoria sia in fase attiva, non la terapia.
9. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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Patologie pregresse – Malattie sistemiche autoimmuni (Lupus eritematoso,
vasculiti sistemiche e malattie autoimmuni): quale legame col decorso da
Covid-19?
Studio italiano condotto all'ospedale Careggi di Firenze e pubblicato su
Autoimmunity Reviews: campione di 458 pazienti, in maggioranza di sesso
femminile e con età media di 56 anni.
Analisi della prevalenza di casi positivi al Coronavirus (valutata mediante
tampone) in questo campione, comparata col totale dei casi positivi nella
regione Toscana. Follow up.
●Confermando altre osservazioni recenti, i pazienti affetti da patologie
reumatiche non presentano una prevalenza d'infezione maggiore rispetto alla
popolazione generale.
●In particolare: il follow up del 56% in trattamento con corticosteroidei ha
mostrato come la presenza di una risposta immunitaria attiva potrebbe invece
essere associata ad una maggiore suscettibilità a contrarre l'infezione
●! PROBABILE VALORE PROTETTIVO: é importante non interrompere le
terapie in corso per le patologie sistemiche autoimmuni
10. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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IL GRUPPO SANGUIGNO A (Ancora da convalidare!)
Studio condotto dall'Università di Wuhan: le persone con gruppo sanguigno A
avrebbero un rischio significativamente più elevato di contrarre l'infezione
rispetto a quelle di gruppo 0. Pare inoltre che la mortalità dei soggetti di gruppo
A sia maggiore di quella dei soggetti di gruppo 0 in 86 casi su 100.
A Wuhan, a fronte di una popolazione di 11 milioni, tra i soggetti sani la
prevalenza del gruppo A è del 34% e quella del gruppo 0 è del 32% ; tra i
pazienti Covid-19 invece le percentuali diventano 41% (A) e 25% (0).
Lo studio sui pazienti ha preso in considerazione un campione di 2173 soggetti.
Aggravamento quadro clinico
oppure
Suscettibilità all'infezione?
Forse entrambi...
Lo studio,prettamente statistico, non chiarisce però perchè
questo avvenga. C'è ancora del lavoro da fare...
11. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
Non abbiamo ancora finito di scoprire tutto quello che c'è da sapere sul SARS-
CoV-2: le ricerche infatti sono tuttora in corso e sono studi che normalmente
richiederebbero anche anni per essere completati (ma siamo in corsa contro il
tempo..!).
Una recente ricerca pubblicata sul prestigioso JAMA (Journal of American
Medical Association), riporta ad esempio come un alterato (diminuito) senso
dell'olfatto, oppure del gusto, potrebbe essere un indicatore precoce d'infezione
da SARS-CoV-2.
Ciò avviene con particolare frequenza nei soggetti moderatamente o pauci
sintomatici, importanti diffusori della patologia Covid-19.
Se v'interessa approfondire al riguardo, vi segnaliamo questo articolo:
https://www.lescienze.it/news/2020/04/21/news/sars-cov-
2_l_alterazione_dell_olfatto_uno_dei_primi_sintomi-4716985/
!
Un sintomo particolare: le alterazioni dell'olfatto (curiosit
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I
Diagnostica molecolare: “Conosci il tuo nemico”
●Ordine dei Nidovirales, famiglia
Coronaviridae, sottofamiglia
Orthocoronaviridae, genere
Betacoronavirus.
●Virus con envelope (membrana che
riveste il capside proteico), sul quale
sono presenti:
●* glicoproteine spike (S), tra cui
quelle dotate del dominio RBD
responsabili dell'interazione col
recettore ACE2 nell'uomo
●* proteine M di membrana
●* dimero agglutinina esterasi,
responsabile del rilascio dei virioni
dalle cellule infette
●* proteina E, che coadiuva la S
nell'attacco alla cellula
●Genoma ad RNA, elica (+)
13. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
Il metodo d'elezione per confermare una diagnosi di Covid-19 al momento resta
il tampone nasofaringeo!
●E' un test sensibile (capacità d'identificare correttamente i soggetti malati)
●E' un test specifico (capacità d'identificare correttamente i soggetti sani)
●Rileva e misura direttamente la presenza del virus (carica virale), NON la
risposta dell'organismo all'infezione (come invece fanno i test sierologici).
IgM prodotte dal sistema immunitario in 5-6 giorni dall'infezione
IgG prodotte dal sistema immunitario in 15 giorni dall'infezione
Tempo d'incubazione del SARS-CoV-2: dai 14 ai 20 giorni dall'infezione
Diagnostica molecolare
“Ad oggi i test basati sull'identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che di tipo IgG) diretti
verso il virus Sars-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e
di comprovata utilità per la diagnosi rapida nei pazienti che sviluppano Covid-19 e non
possono sostituire il test classico, basato sull'identificazione dell'Rna virale nel materiale
ottenuto dal tampone rino-faringeo”
Comitato Tecnico Scientifico dell'Istituto Superiore di Sanità, 18 Marzo 2020
16. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
.
“Un valore Ct inferiore a 40 è clinicamente riportato come PCR positivo. Questa
positività inizia a diminuire entro la settimana 3 e successivamente diventa non
rilevabile. Tuttavia, i valori Ct ottenuti nei pazienti ospedalizzati gravemente
malati sono inferiori ai valori Ct dei casi lievi e la positività della PCR può
persistere oltre 3 settimane dopo l'insorgenza della malattia quando la
maggior parte dei casi lievi produrrà un risultato negativo. In una PCR "positiva"
il risultato riflette solo il rilevamento dell'RNA virale e non indica
necessariamente la presenza di virus vitale.
In alcuni casi, l'RNA virale è stato rilevato da RT-PCR anche oltre la
settimana 6 dopo il primo test positivo. Alcuni casi sono stati segnalati
positivi anche dopo 2 test PCR negativi consecutivi eseguiti a distanza di
24 ore. Non è chiaro se si tratta di un errore di test, reinfezione o riattivazione.”
(Nandini Sethuraman. Interpreting diagnostic test for SARS-CoV-2. Jama,6
Maggio 2020)
La PCR e' uno strumento potente...ma da sola non basta!
17. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
Risultati “falsi negativi”, si possono verificare insomma principalmente a causa di
una tempistica inappropriata nella raccolta dei campioni....
18. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
●Nessun test diagnostico esistente è esente da una minima percentuale
d'errore!
La probabilità che si verifichi è direttamente correlata al numero di ripetizioni del
test.
●La variabile umana gioca spesso un ruolo determinante e non prevedibile
a priori
“Tutti in Lombardia conosciamo persone con sintomi evidenti di covid-19, ma i cui
tamponi risultano negativi (e che quindi, ricordo, non rientrano nei conteggi).
Sappiamo dalla letteratura internazionale che quasi in un caso su tre si parla di "falsi
negativi", cioè pazienti che in realtà hanno ancora il virus, ma questo non viene
rilevato.Non sono sempre limiti del test, né, come sostiene qualcuno, segno che il virus è
"sceso" tutto ai polmoni. In Lombardia spesso ormai fanno solo il tampone nasale,
evitando di fare il prelievo anche dalla bocca, probabilmente per aumentare il numero e
accelerare i tempi. E per incrementare la capacità di testare la situazione sono state
reclutate per l'esecuzione molte persone che non avevano mai fatto prima questa
operazione apparentemente banale, ma che banale non è!” (Dottoressa Roberta Villa,
medico e divulgatrice scientifica)
19. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
“Tutte le persone con cui ho parlato, mi hanno spiegato che,
per avere valore, il prelievo dal naso deve essere eseguito
spingendo il tampone verso il basso, per raggiungere
appunto la faringe, non le cavità nasali.
Alcuni pazienti riferiscono invece che il bastoncino è stato
spinto con forza verso l'alto” (Dottoressa Roberta Villa,
medico e divulgatrice scientifica)
Come per qualunque
procedura analitica, la
raccolta del campione
è uno step
fondamentale, la cui
scorretta esecuzione
può portare a risultati
errati anche laddove il
resto della metodica
sia eseguito
correttamente!
20. Diagnostica molecolare del Coronavirus
e
fattori di suscettibilità all'infezione
Per quanto una raccolta del materiale malfatta infici il successivo test
molecolare, questo non è sicuramente l'unico motivo che può portare a
risultati falsi positivi oppure falsi negativi!
Esistono numerose altre variabili, intrinseche tanto alla natura del test (quantità
e qualità del materiale da amplificare) quanto a limiti fisiologici (per esempio una
bassa carica virale nei campioni istologici), che possono portare a risultati errati.
Sarebbe illogico attribuire unicamente la responsabilità agli operatori che
effettuano i tamponi, cosi' come lo sarebbe allo stesso modo considerare il test
del tampone inaffidabile
I casi di falsi positivi e falsi negativi sinora riscontrati sono esigui, specie alla
luce di tutti i casi in cui invece il test del tampone si è rivelato decisivo ed ha
permesso di salvare della vite.
Resta pertanto lo strumento più affidabile e sicuro di cui disponiamo al
momento!
ATTENZIONE!
21. Diagnostica molecolare del Coronavirus
e
fattori di suscettibilità all'infezione
i
Ma perchè non provare anche a cambiare approccio?
Proteine glicosilate di
superficie dell'envelope
Proteina spike “S”
come target dei
test molecolari?
22. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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●Realizzato dal laboratorio dal Dottor Lorenzo Azzi e dal Dottor Mauro Fasano,
docenti presso l'Università dell'Insubria di Busto Arsizio, in collaborazione con
● l' Asst (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) dei Sette Laghi.
●Già acquisito dall'azienda NatrixLab di Reggio Emilia (che ne sta realizzando il
prototipo commerciale), a breve partirà una seconda sperimentazione in vista della
sua commercializzazione su larga scala.
●La certificazione Ministeriale necessaria, di cui arriverà presto la convalida, ne
consentirà l'utilizzo inizialmente sotto supervisione medica, tuttavia entro un paio
d'anni potrebbe esserne autorizzato anche l'uso individuale (domestico).
Test salivare: l'innovazione viene dall'Università dell'Insubria
23. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
●Non invasivo e rapido: dai tre ai sei minuti per il risultato.
●Simile ad un test di gravidanza: un campione di fluido biologico (in questo caso
saliva) viene posto con una pipetta su una striscia di materiale plastico.
La saliva scorre lungo la striscia in appositi canaletti (letti capillari) e a causa di
una reazione immunochimica coi reagenti che vi sono contenuti, si formano
delle bande colorate:
una sola banda risultato negativo
due bande risultato positivo
●Lateral flow test”: immunocromatografia a flusso laterale
Classica reazione antigene-anticorpo fissato su supporto solido.
Sono presenti tre letti capillari, formati da polimeri di nitrocellulosa e dotati della
capacità di trasporto capillare dei fluidi, fissati su un dispositivo in plastica.
Test rapido salivare (Trs) : come funziona?
24.
25. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
"Il test rapido è semplice e sicuro da usare e consente di fare uno screening
immediato di primo livello della popolazione. Lo scopo è identificare i soggetti
positivi, soprattutto gli asintomatici portatori del virus, da inviare
successivamente a eseguire i test diagnostici di riferimento che, basandosi su
metodiche molecolari, necessitano del laboratorio con tempi più lunghi di
elaborazione" (Dottor Lorenzo Azzi. La Repubblica.it , 6 Maggio 2020 )
“Il test della saliva...non ha assolutamente intenzione di sostituire il tampone
nasofaringeo: ha il compito invece di identificare i soggetti che possono essere
portatori del virus ma in maniera asintomatica e che altrimenti non sarebbero
mai andati a farsi un tampone” (Dottor Lorenzo Azzi. Tg24.Sky.it, 8 Maggio
2020)
“Il test è estremamente preciso: durante la sperimentazione, in alcuni casi ha
rilevato positività dove invece i tamponi avevano dato esito negativo. A questo
punto abbiamo fatto altre analisi ed abbiamo rilevato la presenza del virus sia
con tecniche di tipo molecolare che col test rapido, che sono stati concordi nel
rilevare il virus nella saliva anche se non era presente nel tampone”
(Dottoressa Andreina Baji. Tg24.Sky.it, 8 Maggio 2020)
Test rapido salivare (Trs) : quali prospettive?
26. Diagnostica molecolare del Coronavirus
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fattori di suscettibilità all'infezione
●Integrare il test del tampone con altri metodi, magari più semplici e rapidi ma
comunque altamente affidabili, permette d'individuare falsi negativi,
inconsapevoli portatori asintomatici o pauci sintomatici...nonchè di
monitorare i pazienti in dimissione dagli ospedali: non sempre infatti, a causa
delle scarsità di personale e di tamponi disponibili, vengono sottoposti a follow
up di controllo!
●Adottare le opportune misure di contenimento, atte ad arginare la diffusione del
virus, senza che questo incida necessariamente sull'intera popolazione.
Migliorare la diagnostica vuol dire migliorare
sempre di più la gestione dell'emergenza