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I pigmenti nell’arte.
Tecniche spettroscopiche per la
diagnostica e valorizzazione dei
Beni Culturali
FLAVIA DE NICOLA
3 GIUGNO 2019 - INSEGNAMENTO DI MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL
RESTAURO DEL PROF. STEFANO COLONNA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
LA SAPIENZA
Indice
 PARTE I.
 1. La ricerca interdisciplinare per la tutela del Patrimonio Culturale
 2. L’opera d’arte tra materia e forma
 3. I colori nella storia dei materiali e delle tecniche artistiche
 4. Principi di colorimetria
 5. Tecniche spettroscopiche per lo studio dei colori
 PARTE II.
 1. Ricostruzione della tecnica pittorica a fresco adottata da Michelangelo
Buonarroti per la Cappella Sistina
 2. Preparazione dei campioni di pittura murale
 3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale
 4. Risultati ed applicazioni nell’ambito della diagnostica e valorizzazione
dei BBCC
2
Parte I
I.1. La ricerca
interdisciplinare per la
tutela del Patrimonio
Culturale
4
 Progetto ITA@CHA (Tecnologie
Italiane per Applicazioni
avanzate nei Beni Culturali)
finanziato dal MIUR
nell’ambito del PON 2007-
2013.
 Ricerca presso il Laboratorio
Diagnostiche e Metrologia
(UTAPRAD-DIM) del Centro
Ricerche ENEA di Frascati.
I.2. L’opera d’arte tra
materia e forma
5
L’identificazione e lo studio dei
materiali con cui l’opera d’arte è
stata plasmata permettono di
acquisire:
 Collocazione cronologica;
 Valutazione storico-critica;
 Provenienza geografico-
territoriale;
 Tecnica artistica di
lavorazione;
 Stile dell’artista.
I.3. I colori nella storia
dei materiali e delle
tecniche artistiche
6
Linguaggio dei colori e procedure
di preparazione. Trattati e
ricettari tecnici antichi:
 Vitruvio, De Architectura, VII,
7-14 (c. 15 a.C.);
 Plinio il Vecchio, Naturalis
Historia, XXXV (c. 77-78 d.C.);
“
”
Primum autem exponemus, quae per se nascentia fodiuntur, uti sil, quod graece ochra dicitur. Haec vero
multis locis, ut etiam in Italia, invenitur; sed quae fuerat optima, attica, ideo nunc non habetur, quod Athenis
argentifodinae cum habuerunt familias, tunc specus sub terra fodiebantur ad argentum inveniendum. Cum ibi
vena forte inveniretur, nihilominus uti argentum persequebantur; itaque antiqui egregia copia silis ad
politionem operum sunt usi. Item rubricae copiosae multis locis eximuntur, sed optimae paucis, uti Ponto
Sinope, et Aegypto, in Hispania Balearibus, non minus etiam Lemno, cuius insulae vectigalia Atheniensibus
senatus populusque Romanus concessit fruenda. Paraetonium vero ex ipsis locis, unde foditur, habet nomen.
Eadem ratione melinum, quod eius metallum insula cycladi Melo dicitur esse. Creta viridis item pluribus
locis nascitur, sed optima Zmyrnae; hanc autem Graeci Theodoteion vocant, quod Theodotus nomine fuerat,
cuius in fundo id genus cretae primum est inventum. Auripigmentum, quod arsenicon graece dicitur, foditur
Ponto. Sandaraca item pluribus locis, sed optima Ponto proxime flumen Hypanim habet metallum.
VITR., DE ARCH. XVII, 7
[De’ colori alcuni nascono naturalmente in certi luoghi, e quindi si cavano: altri si formano da diverse cose col manipolarle, mescolarle o
stemperarle, affinché facciano lo stesso effetto ne’ lavori. Esporremo prima quelli, che nascono da per se, e si cavano nelle miniere. Tale è quello che
in Greco si chiama Ochra: questo si trova in molti paesi, e specialmente in Italia; ma l’ottima, che era l’Ateniese, ora non si ha più, perché quando
in Atene s’impiegavano nelle miniere d’argento molte famiglie di servi, se nel cavare sotto terra le grotte per ritrovare l’argento, s’incontrava mai
qualche vena di quella terra gialla, la seguivano a scavare al pari di quelle di argento: onde è che gli antichi usarono ne’ loro pulimenti ottima terra
gialla. Le terre Rosse parimente si cavano in abbondanza in diversi luoghi, ma le ottime in pochi, come sono nel Ponto, in Sinope, nell’Egitto, e in
Spagna nelle isole Baleari, come anche in Lenno, che è quell’isola, le cui rendite diedero il Senato e il Popolo Romano a godere agli Ateniesi. Il
Paretonio prende il nome dal luogo stesso donde si cava. Il Melino ancora è così detto, perché ve n’è abbondanza in Melo, una delle isole Cicladi. La
Terra Verde similmente nasce in più luoghi, ma la migliore in Smirne: i Greci la chiamano Theodotion, perché Teodoto si chiamava il padrone del
podere, dentro il quale fu la prima volta trovata. L’Orpimento, che in Greco si chiama Arsenicon, si cava nel Ponto. Del Minio639 ancora in molti
luoghi si hanno delle miniere; ma la migliore è nel Ponto presso il fiume Ipani. Ed in alcuni luoghi, come tra i confini della Magnesia, e di Efeso ve
ne sono, onde si cava apparecchiata in modo, che non vi è bisogno né di macinarla, né di stacciarla, essendo sottile quanto ogni altra pesta e
cernuta a mano.
7
“
”
Sunt autem colores austeri aut floridi. Utrumque mixtura evenit. Floridi
sunt … minium, Armenium, cinnabaris, chrysocolla, Indicum,
purpurissum; ceteri austeri. Ex omnibus alii nascuntur, alii fiunt.
Nascuntur Sinopis, rubrica, Paraetonium, Melinum, Eretria,
auripigmentum; ceteri finguntur, primumque quos in metallis diximus,
praeterea e vilioribus ochra, cerussa, usta, sandaraca, sandyx, Syricum,
atramentum.
PLIN., NAT. HIST. XXXV, 30
[I colori poi sono austeri o floridi. L’uno e l’altro tipo si ha per natura o per mistura. Sono
floridi … il minio, l’Armenium, il cinabro, la crisocolla, l’indaco, il purpurissum, gli altri
sono austeri. In ogni tipo alcuni si trovano allo stato naturale, altri si fabbricano. Si trovano
allo stato naturale la terra di Sinope, la rubrica, il bianco Paretonio, la terra di Melo, la
terra di Eretria, l’orpimento; tutti gli altri si fabbricano, e in primo luogo quelli menzionati
tra i metalli, poi, tra i più comuni, l’ocra, la biacca e la biacca bruciata, la sandracca, la
sandyx, il Siriaco, l’atramentum.]
8
9
 Papiro X di Leida, presso il
Rijksmuseum van Oudheden di Leida,
e Papiro Holmiense di Stoccolma,
presso la Kongelike Bibliotek di
Stoccolma (c. III-IV sec. d.C.);
 Mappae Clavicula, manoscritto 296
della Biblioteca Governativa di Lucca
(c. VIII/IX sec. d.C.);
 Codex lucensis 490 o Manoscritto di
Lucca, codice 490 della Biblioteca
Capitolare Feliniana di Lucca (787-
816 d.C.);
 Compilazione pseudo-eracliana De
coloribus et artibus romanorum (c.
VIII/X-XII/XIII sec.);
 Teophili, qui et Rugerus, presbyteri et
monachi, libri III de diversis artibus, o
Diversarum artium Schedula, codice
2527 presso l’Austrian National
Library di Vienna e Cod. Guelf. Gud.
Lat. 69 2° presso l’Herzog-August-
Bibliothek di Wolfenbüttel, I libro (c.
1100-1120 d.C.);
“
”
De temperamento colorum in nudis corporibus.
Color qui dicitur membrina, quo pinguntur facies et nuda corpora, sic componitur.
Tolle cerosam, id est album, quod fit ex plumbo, et mitte eam, non tritam, sed ita
ut est siccam, in vas cupreum vel ferreum, et pone super prunas ardentes, et
combure donec convertatur in flavum colorem. Deinde tere eum, et admisce ei
albam cerosam et cenobrium, donec carni similis fiat. Quorum colorum mixtura in
tuo sit arbitrio; ut si, verbi gratia, rubeas facies habere vis, plus adde cenobrii; si
vero candidas, plus appone albi; si autem pallidas, pro cenobrio modicum prasini.
TEOPH., DE DIV. ART. I
[Delle misture di colori per l’incarnato.
Il colore che è chiamato incarnato, con il quale si dipingono i volti e i nudi, è così composto. Prendi la
cerussa [biacca], che è fatta dal piombo e mettila, non macinata, ma essiccata così com’è in un vaso di
rame o di ferro e ponila sopra i carboni ardenti e bruciala finché non è convertita in un colore biondo. Poi
macinala e mischiala con la cerussa bianca e con il cinabro, finché non non si fa simile alla carne. La
miscela di questi colori può essere fatta come tu vuoi, cosicché se tu vuoi ottenere facce arrossate,
aggiungi più cinabro; se carnagioni chiare, aggiungi più bianco e, inoltre, se pallide, aggiungi al cinabro
un poco di verde.]
10
11 Cennino di Andrea Cennini, Il libro
dell'arte, o Trattato della pittura di
Cennino Cennini da Colle di
Valdelsa (inizio XV sec. d.C.);
 Manoscritto bolognese 2861,
Biblioteca universitaria di Bologna
(XV sec. d.C.);
 Francesco Lana de’ Terzi, Prodromo
ovvero saggio di alcune inventione
nuove premesso all'arte Maestra
Opera che prepara il P. Francesco
Lana, Bresciano della Compagnia di
Giesu. Per mostrare li più reconditi
proncipij della Naturale Filosofia,
riconosciuti con accurata Teorica
nelle più segnalate inventioni, ed
isperienze fin'hora ritrovate da gli
scrittori di questa materia & altre
nuove dell'autore medesimo, cap. III
(Brescia, Rizzardi, 1670);
 Andrea Pozzo, De perspectiva
pictorum et architectorum, cap. XIV
(Roma, ex Typographia Antonii de
Rubeis, 1693).
“
”
Della natura e modo a fare dell'azzurro oltramarino.
Azzurro oltramarino si è un colore nobile, bello, perfettissimo oltre a tutti i colori;
del quale non se ne potrebbe né dire né fare quello che non ne sia più. E per la sua
eccellenza ne voglio parlare largo, e dimostrarti appieno come si fa. E attendici
bene, però che ne porterai grande onore e utile. E di quel colore, con l'oro insieme
(il quale fiorisce tutti i lavori di nostr'arte), o vuoi in muro, o vuoi in tavola, ogni
cosa risprende
CENN., IL LIBRO DELL’ARTE, CAP. LXII
12
PREPARAZIONE DEL PIGMENTO
BLU DI LAPISLAZZULI
13
14 Pigmenti ORGANICI: origine
naturale vegetale/animale o
sintetica (carbonio e idrogeno)
 Pigmenti INORGANICI: origine
naturale o sintetica, in entrambi
i casi provenienti dalla
lavorazione di sostanze
provenienti dal regno minerale
(ossidi, carbonati, solfati,
solfuri, cromati, silicati, etc. di
vari metalli).
 Pigmenti NATURALI: processo
di preparazione riassumibile
nelle fasi di estrazione;
essiccamento; macinazione;
eliminazione delle impurità;
rimacinazione; lavaggio,
essiccamento e polverizzazione.
 Pigmenti SINTETICI: per via
secca o per via umida.
I.4. Principi di
colorimetria
15
 Tecniche
SPETTROSCOPICHE di
analisi strumentale impiegate
nella caratterizzazione di
manufatti di interesse storico-
artistico.
 Il colore è la percezione visiva
delle varie RADIAZIONI
ELETTROMAGNETICHE
comprese nel cosiddetto spettro
visibile.
RAPPRESENTAZIONE
DELLA PROPAGAZIONE
DI UN’ONDA
ELETTROMAGNETICA
16
MODELLO ATOMICO
17
INTERAZIONE
RADIAZIONE
ELETTROMAGNETICA-
ATOMO
18
SCHEMA DELLE
INTERAZIONI
RADIAZIONE
ELETTROMAGNETICA -
STRATO PITTORICO
19
LO SPETTRO
ELETTROMAGNETICO
20
TRANSIZIONI DEGLI
ELETTRONI DI
VALENZA
21
CURVE DI SENSIBILITÀ
ASSOLUTE DEI TRE TIPI
DI CONI
Le lettere indicate come
suffisso qualificano ciascun
tipo di coni in riferimento ai
tre differenti intervalli di
lunghezze d’onda percepiti.
22
COLORI FONDAMENTALI DELLA SINTESI
ADDITIVA E SINTESI SOTTRATTIVA
TEORICA
23
Diagramma
tridimensionale
rappresentante lo spazio
di colore XYZ
24
Diagramma
bidimensionale Yxy con la
rappresentazione delle
temperature di colore
25
Solido dei colori per lo
spazio L* a* b*
26
Spazio di colore CIE 1976
L* u* v*
27
I.5. Tecniche spettroscopiche per lo
studio dei colori
28
Applicazioni ai Beni Culturali Vantaggi Svantaggi
Colorimetria Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ;
Non distruttività e non invasività; Analisi qualitativa
di materiali colorati.
Non esaustiva.
LIF
(Laser Induced Fluorescence)
Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ;
Non distruttività e non invasività; Discernimento tra
pigmenti organici ed inorganici.
Non tutte le molecole fluorescono.
LIBS
(Laser Induced Breakdown
Spectroscopy)
Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Analisi in situ; Specificità dell’analisi; Analisi
qualitativa, semi quantitativa e quantitativa; Analisi
stratigrafica; Caratteristiche chimiche e chimico-
fisiche di differenti materiali e sensibilità elevata per
vari elementi, tra cui atomi leggeri.
Micro distruttività e invasività.
COLORIMETRO
29
 Spettrofotometro ColorLite
sph850.
LIF
30
 Schema della struttura
dell’apparato sperimentale
LIF
Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser a 355 nm Assetto ottiche a 355 nm
31
Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser a 266 nm Assetto ottiche a 266 nm
32
33
 Rappresentazione delle
16 misurazioni LIF in
diversi punti della
superficie esemplata
sul campione di
affresco colorato con
Ocra calda d’Italia
LIBS
34
 Schema della struttura
dell’apparato sperimentale
LIBS
Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser Assetto dell’apparato ottico
35
Monocromatore ISA Jobin
Yvon TRI-AZ55
Interfaccia con il PC sul
quale è installato il software
Andor
36
Parte II
II.1. La tecnica pittorica a fresco di Michelangelo
Documento contenuto nella busta 2 del registro 1290 della Tesoreria segreta
(c68r.)
Il 10 novembre 1542 Francesco detto «Urbino» riceve otto scudi per «sua solita
provisione di macinarli li colori» per la decorazione della Cappella Paolina.
Documento contenuto nella busta 2 del registro 1293 della Tesoreria segreta
(c50r.)
Il 19 aprile 1545 Jacobo Meleghino è rimborsato 42 scudi per la spesa di
Azzurro Oltremarino richiesto da Michelangelo per la decorazione della
Cappella Paolina.
38
Lettera spedita sabato 13 maggio 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma a
Frate Jacopo di Francesco, appartenente all’ordine dei Gesuati presso il
convento di S. Giusto alle Mura a Firenze:
«Frate Iachopo, avendo io a fare dipigniere qua cierte cose, overo dipigniere,
m'achade farvene avisato, perché m'è di bisognio di cierta quantità d'azzurri
begli […] Però vedete di mandare qua a' vostri frati quella quantità che voi
avete, che sieno begli […]»
Lettera scritta il 19 agosto 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma al padre
Lodovico Buonarroti in Firenze:
«Per questo io vi mando cinque ducati larghi, che voi per l'amor de Dio gniene
diate quattro e mezo, e del mezo che vi resta pregovi diciate a Buonarroto che
mi facci chomperare o da Francesco Granacci o da qualche altro dipintore
un'oncia di lacha, o tanta quanta e' può avere pe' decti danari, che sia la più
bella che si trovi in Firenze; e se e' non ve n'è che sia una cosa bella, lasci
stare.»
39
II.2. Preparazione
dei campioni di
pittura murale
Bianchi Bianco S. Giovanni
Bruni Terre d’Ombra; Bruno di
Marte; Terre di Siena
Gialli Giallo di Marte;
Ocre gialle; Giallolino
Rossi e Aranciati Ocra rossa; Rosso inglese;
Morellone; Caput
Mortuum; Arancio di
piombo e Minio
Azzurri Azzurro Oltremarino;
Smaltino; Azzurrite
Neri Nero d’avorio; Nero Vite
Verdi Terre verdi; Malachite;
Resinato di rame
40
 Colori tipici del buon fresco:
ossidi e silicati compatibili con
la basicità della calce
CAMPIONI
DI PITTURA
MURALE
41
N° CAMPIONE N° CAMPIONE
0A Piastrella in terracotta 0B Piastrella rigata
0C Piastrella incisa con rinzaffo C1 Arriccio
C2 Intonachino C3 Ocra di Cipro
C4 Blu Oltremare C5 Blu di Cobalto
C6 Blu Ercolano C7 Terra Verde brentonico
C8 Terra rossa C9 Lacca di Robbia
C10 Terra di Siena naturale C11 Nero di Vite
C12 Ocra rossa C13 Strato preparatorio - prima prova: 2 ppv di
P20+1 ppv P45
C14 Morellone C15 Azzurrite con colla di coniglio su Morellone
(P29)
C16 Azzurrite con colla di coniglio sullo strato
preparatorio - seconda prova (C17)
C17 Strato preparatorio - seconda prova: 2 ppv di
P20+1 ppv di P45
C18 Bianco S. Giovanni (calce in pasta
stagionata)
C19 Terra di Siena bruciata
C20 Ocra d’oro C21 Nero di avorio
C22 Rosso di Pozzuoli C23 Terra verde calda
C24 Azzurro oltremarino (Blu di Lapislazzuli
afgano extra-prima scelta)
C25 Caput mortuum
C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese
C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo
C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro
C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro
C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte
C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte
C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte
C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino
C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino
C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di
grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su
intonachino
C45 Terra verde antica
C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale
CAMPIONI
DI PITTURA
MURALE
42
afgano extra-prima scelta)
C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese
C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo
C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro
C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro
C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte
C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte
C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte
C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino
C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino
C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di
grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su
intonachino
C45 Terra verde antica
C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale
C48 Ocra scura C49 Cinabro
C50 Cinabrese: (2 ppv di P20+1 ppv di P7) = P23 C51 Ocra calda d’Italia
C52 Bianco S. Giovanni in polvere (P7) C53 Olio di lino su intonachino
C54 Colla di coniglio su intonachino C55 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv
di P38
C56 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv di
P41
C57 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv
di P38
C58 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv.
di P41
C59 Verdaccio: 1 ppv di P37+1 ppv di P7+1
punta di P45+1 punta di P23
C60 Verdaccio: 1 ppv di P37+2 ppv di P7+1 punta
di P45+1 punta di P23
C61 Incarnato: 2 ppv di P20+6 ppv di P7+3 ppv
di P38
C62 Incarnato: 1 ppv di P20+6 ppv di P7+2 p. di
P38
C63 Albume su intonachino
C64 Verde azzurro scuro con albume C65 Tuorlo su intonachino
C66 Nero fumo con tuorlo C67 Nero fumo con colla di coniglio
C68 Bolo rosso con olio di lino su intonachino C69 Smaltino su intonachino
C70 Bolo rosso con colla di coniglio su
intonachino
C71 Verdaccio (P41) su intonachino
C72 Ocra rossa con 4 velature su intonachino
43
Lunetta Azor-
Sadoch (particolare)
Lacca rossa
44
Diluvio
(particolare)
Minio
45
Giudizio
Universale
Blu Oltremarino
di Lapislazzuli
46
Separazione della
terra dalle acque
(particolare)
Morellone
MALTA
POZZOLANICA
47
 Composizione: due
parti di pozzolana ed
una di calce.
 La pozzolana nera
proviene dal distretto
vulcanico Sabatino
(Bracciano).
MALTA
POZZOLANICA
48
 Composizione: due
parti di pozzolana ed
una di calce.
 La pozzolana nera
proviene dal distretto
vulcanico Sabatino
(Bracciano).
Pozzolana
grossolana
Pozzolana
fine
Grassello di
calce
49
Flavia De Nicola, 3/06/2019
 46 pigmenti puri
preparati seguendo le
indicazioni di Cennino
Cennini nel Libro
dell’Arte
 4 leganti
• Olio di lino;
• Colla di coniglio;
• Tuorlo
• Albume d’uovo.
 10 miscele
• Incarnato;
• Verdaccio;
• Strato preparatorio per
l’Azzurrite.
50
1 2 3
4 5 6
51
 Il processo di
carbonatazione
dell’affresco
II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
52
 Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
 I gruppi di colore
Azzurro Oltremarino
(C24)
Bianco S. Giovanni
(C52)
Terra di Siena bruciata
(C19)
Ocra gialla (C26)
Nero di Vite (C11) Ocra rossa (C12) Arancio di Marte
(C37)
Terra verde calda
(C23)
II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
53
 Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
 I gruppi di colore
II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
54
 Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
 Pigmenti azzurri
Blu Oltremare (C4) Blu di Cobalto (C5) Blu Ercolano (C6) Azzurrite su
Morellone (C15)
Azzurrite su altra
miscela (C16)
Azzurro Oltremarino
(C24)
Smaltino su Bianco
(C44)
Smaltino a fresco
(C69)
II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
55
 Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
 Pigmenti azzurri
I COLORI ORGANICI E I LEGANTI: Esempio di
caratterizzazione dei pigmenti e della tecnica pittorica tramite LIF
Terra
rossa
Lacca di
Robbia
Ocra
rossa
Rosso di
Pozzuoli
Rosso
inglese
Rosso di
Ercolano
Cinabro Ocra
rossa 4
velature
Olio di
lino
Colla di
coniglio
Albume
d’uovo
Tuorlo
d’uovo
LIF
266
nm
56
IL VERDACCIO: Esempio di caratterizzazione di due differenti
pigmenti a confronto tramite LIBS
Verdaccio scuro Miscela per il
Verdaccio
«Verdaccio: una
certa sorta di verde
terra […]».
F. Baldinucci,
Vocabolario
toscano dell’arte
del disegno […],
Firenze 1681
Ocra scura, Bianco
San Giovanni,
Cinabrese e Nero
Vite «questo colore
[…] si chiama a
Firenze verdaccio,
a Siena bazzèo».
C. Cennini, Il libro
dell’arte […],
Firenze 1659
57
IL NERO FUMO: Esempio di caratterizzazione di un pigmento
applicato con tecniche pittoriche differenti
LIF
266
nm
LIF
355
nm
Colorimetria
A fresco Tuorlo
d’uovo
Colla di
coniglio
58
L’INCARNATO : Esempio di caratterizzazione di una tinta costituita da
miscele con differenti concentrazioni di Bianco S. Giovanni
LIF
266
nm
LIF
355
nm
Colo
rime
tria
LIBS
C52
(100%)
C55
(33.3%)
C57
(50%)
C61
(54.5%)
C62
(66.7%)
59
II.4. Risultati ed
applicazioni nell’ambito
della diagnostica e
valorizzazione dei BBCC
60
 La popolazione di un database
di pigmenti.
 I dati relativi a ciascun
pigmento sono registrati
secondo il formato ASCII
 1) Spettro di riflettanza
elaborato sugli spazi di colore
XYZ e L*a*b*;
 2) Spettro LIF;
 3) Indicazioni sulla
presenza/assenza delle righe di
emissione LIBS
Nuovo restauro dell’opera;
Aggiornamento o progettazione del piano conservativo;
Campagne diagnostiche su altri dipinti murali rinascimentali.
GRAZIE A
 RILEVAZIONE DELLO STATO CONSERVATIVO
Variazioni cromatiche; variazioni di tinta; alterazioni chimiche.
 IDENTIFICAZIONE DEI PIGMENTI
Caratterizzazione della tavolozza del pittore;
conoscenza, datazione ed autenticazione temporale dei materiali.
 INDIVIDUAZIONE DEI LEGANTI
Approfondimento conoscitivo sulle tecniche di esecuzione pittorica.
61
Allestimento dei campioni
di pittura murale per le
misure con il laser a colori
RGB-ITR
62
 Radar Topologico ad
Immagine RGB (RGB-
ITR, Red- Green-blue
Imaging Topological
Radar), interamente
disegnato e sviluppato
nel laboratorio di
Visione Artificiale del
Centro Ricerca ENEA
di Frascati.
Modello digitale 3D
della Cappella Sistina
63
Grazie per
l’attenzione
FLAVIA@FLAVIADENICOLA.COM

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I pigmenti nell'arte. Tecniche spettroscopiche per la diagnostica e valorizzazione dei Beni Culturali

  • 1. I pigmenti nell’arte. Tecniche spettroscopiche per la diagnostica e valorizzazione dei Beni Culturali FLAVIA DE NICOLA 3 GIUGNO 2019 - INSEGNAMENTO DI MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO DEL PROF. STEFANO COLONNA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
  • 2. Indice  PARTE I.  1. La ricerca interdisciplinare per la tutela del Patrimonio Culturale  2. L’opera d’arte tra materia e forma  3. I colori nella storia dei materiali e delle tecniche artistiche  4. Principi di colorimetria  5. Tecniche spettroscopiche per lo studio dei colori  PARTE II.  1. Ricostruzione della tecnica pittorica a fresco adottata da Michelangelo Buonarroti per la Cappella Sistina  2. Preparazione dei campioni di pittura murale  3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale  4. Risultati ed applicazioni nell’ambito della diagnostica e valorizzazione dei BBCC 2
  • 4. I.1. La ricerca interdisciplinare per la tutela del Patrimonio Culturale 4  Progetto ITA@CHA (Tecnologie Italiane per Applicazioni avanzate nei Beni Culturali) finanziato dal MIUR nell’ambito del PON 2007- 2013.  Ricerca presso il Laboratorio Diagnostiche e Metrologia (UTAPRAD-DIM) del Centro Ricerche ENEA di Frascati.
  • 5. I.2. L’opera d’arte tra materia e forma 5 L’identificazione e lo studio dei materiali con cui l’opera d’arte è stata plasmata permettono di acquisire:  Collocazione cronologica;  Valutazione storico-critica;  Provenienza geografico- territoriale;  Tecnica artistica di lavorazione;  Stile dell’artista.
  • 6. I.3. I colori nella storia dei materiali e delle tecniche artistiche 6 Linguaggio dei colori e procedure di preparazione. Trattati e ricettari tecnici antichi:  Vitruvio, De Architectura, VII, 7-14 (c. 15 a.C.);  Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXV (c. 77-78 d.C.);
  • 7. “ ” Primum autem exponemus, quae per se nascentia fodiuntur, uti sil, quod graece ochra dicitur. Haec vero multis locis, ut etiam in Italia, invenitur; sed quae fuerat optima, attica, ideo nunc non habetur, quod Athenis argentifodinae cum habuerunt familias, tunc specus sub terra fodiebantur ad argentum inveniendum. Cum ibi vena forte inveniretur, nihilominus uti argentum persequebantur; itaque antiqui egregia copia silis ad politionem operum sunt usi. Item rubricae copiosae multis locis eximuntur, sed optimae paucis, uti Ponto Sinope, et Aegypto, in Hispania Balearibus, non minus etiam Lemno, cuius insulae vectigalia Atheniensibus senatus populusque Romanus concessit fruenda. Paraetonium vero ex ipsis locis, unde foditur, habet nomen. Eadem ratione melinum, quod eius metallum insula cycladi Melo dicitur esse. Creta viridis item pluribus locis nascitur, sed optima Zmyrnae; hanc autem Graeci Theodoteion vocant, quod Theodotus nomine fuerat, cuius in fundo id genus cretae primum est inventum. Auripigmentum, quod arsenicon graece dicitur, foditur Ponto. Sandaraca item pluribus locis, sed optima Ponto proxime flumen Hypanim habet metallum. VITR., DE ARCH. XVII, 7 [De’ colori alcuni nascono naturalmente in certi luoghi, e quindi si cavano: altri si formano da diverse cose col manipolarle, mescolarle o stemperarle, affinché facciano lo stesso effetto ne’ lavori. Esporremo prima quelli, che nascono da per se, e si cavano nelle miniere. Tale è quello che in Greco si chiama Ochra: questo si trova in molti paesi, e specialmente in Italia; ma l’ottima, che era l’Ateniese, ora non si ha più, perché quando in Atene s’impiegavano nelle miniere d’argento molte famiglie di servi, se nel cavare sotto terra le grotte per ritrovare l’argento, s’incontrava mai qualche vena di quella terra gialla, la seguivano a scavare al pari di quelle di argento: onde è che gli antichi usarono ne’ loro pulimenti ottima terra gialla. Le terre Rosse parimente si cavano in abbondanza in diversi luoghi, ma le ottime in pochi, come sono nel Ponto, in Sinope, nell’Egitto, e in Spagna nelle isole Baleari, come anche in Lenno, che è quell’isola, le cui rendite diedero il Senato e il Popolo Romano a godere agli Ateniesi. Il Paretonio prende il nome dal luogo stesso donde si cava. Il Melino ancora è così detto, perché ve n’è abbondanza in Melo, una delle isole Cicladi. La Terra Verde similmente nasce in più luoghi, ma la migliore in Smirne: i Greci la chiamano Theodotion, perché Teodoto si chiamava il padrone del podere, dentro il quale fu la prima volta trovata. L’Orpimento, che in Greco si chiama Arsenicon, si cava nel Ponto. Del Minio639 ancora in molti luoghi si hanno delle miniere; ma la migliore è nel Ponto presso il fiume Ipani. Ed in alcuni luoghi, come tra i confini della Magnesia, e di Efeso ve ne sono, onde si cava apparecchiata in modo, che non vi è bisogno né di macinarla, né di stacciarla, essendo sottile quanto ogni altra pesta e cernuta a mano. 7
  • 8. “ ” Sunt autem colores austeri aut floridi. Utrumque mixtura evenit. Floridi sunt … minium, Armenium, cinnabaris, chrysocolla, Indicum, purpurissum; ceteri austeri. Ex omnibus alii nascuntur, alii fiunt. Nascuntur Sinopis, rubrica, Paraetonium, Melinum, Eretria, auripigmentum; ceteri finguntur, primumque quos in metallis diximus, praeterea e vilioribus ochra, cerussa, usta, sandaraca, sandyx, Syricum, atramentum. PLIN., NAT. HIST. XXXV, 30 [I colori poi sono austeri o floridi. L’uno e l’altro tipo si ha per natura o per mistura. Sono floridi … il minio, l’Armenium, il cinabro, la crisocolla, l’indaco, il purpurissum, gli altri sono austeri. In ogni tipo alcuni si trovano allo stato naturale, altri si fabbricano. Si trovano allo stato naturale la terra di Sinope, la rubrica, il bianco Paretonio, la terra di Melo, la terra di Eretria, l’orpimento; tutti gli altri si fabbricano, e in primo luogo quelli menzionati tra i metalli, poi, tra i più comuni, l’ocra, la biacca e la biacca bruciata, la sandracca, la sandyx, il Siriaco, l’atramentum.] 8
  • 9. 9  Papiro X di Leida, presso il Rijksmuseum van Oudheden di Leida, e Papiro Holmiense di Stoccolma, presso la Kongelike Bibliotek di Stoccolma (c. III-IV sec. d.C.);  Mappae Clavicula, manoscritto 296 della Biblioteca Governativa di Lucca (c. VIII/IX sec. d.C.);  Codex lucensis 490 o Manoscritto di Lucca, codice 490 della Biblioteca Capitolare Feliniana di Lucca (787- 816 d.C.);  Compilazione pseudo-eracliana De coloribus et artibus romanorum (c. VIII/X-XII/XIII sec.);  Teophili, qui et Rugerus, presbyteri et monachi, libri III de diversis artibus, o Diversarum artium Schedula, codice 2527 presso l’Austrian National Library di Vienna e Cod. Guelf. Gud. Lat. 69 2° presso l’Herzog-August- Bibliothek di Wolfenbüttel, I libro (c. 1100-1120 d.C.);
  • 10. “ ” De temperamento colorum in nudis corporibus. Color qui dicitur membrina, quo pinguntur facies et nuda corpora, sic componitur. Tolle cerosam, id est album, quod fit ex plumbo, et mitte eam, non tritam, sed ita ut est siccam, in vas cupreum vel ferreum, et pone super prunas ardentes, et combure donec convertatur in flavum colorem. Deinde tere eum, et admisce ei albam cerosam et cenobrium, donec carni similis fiat. Quorum colorum mixtura in tuo sit arbitrio; ut si, verbi gratia, rubeas facies habere vis, plus adde cenobrii; si vero candidas, plus appone albi; si autem pallidas, pro cenobrio modicum prasini. TEOPH., DE DIV. ART. I [Delle misture di colori per l’incarnato. Il colore che è chiamato incarnato, con il quale si dipingono i volti e i nudi, è così composto. Prendi la cerussa [biacca], che è fatta dal piombo e mettila, non macinata, ma essiccata così com’è in un vaso di rame o di ferro e ponila sopra i carboni ardenti e bruciala finché non è convertita in un colore biondo. Poi macinala e mischiala con la cerussa bianca e con il cinabro, finché non non si fa simile alla carne. La miscela di questi colori può essere fatta come tu vuoi, cosicché se tu vuoi ottenere facce arrossate, aggiungi più cinabro; se carnagioni chiare, aggiungi più bianco e, inoltre, se pallide, aggiungi al cinabro un poco di verde.] 10
  • 11. 11 Cennino di Andrea Cennini, Il libro dell'arte, o Trattato della pittura di Cennino Cennini da Colle di Valdelsa (inizio XV sec. d.C.);  Manoscritto bolognese 2861, Biblioteca universitaria di Bologna (XV sec. d.C.);  Francesco Lana de’ Terzi, Prodromo ovvero saggio di alcune inventione nuove premesso all'arte Maestra Opera che prepara il P. Francesco Lana, Bresciano della Compagnia di Giesu. Per mostrare li più reconditi proncipij della Naturale Filosofia, riconosciuti con accurata Teorica nelle più segnalate inventioni, ed isperienze fin'hora ritrovate da gli scrittori di questa materia & altre nuove dell'autore medesimo, cap. III (Brescia, Rizzardi, 1670);  Andrea Pozzo, De perspectiva pictorum et architectorum, cap. XIV (Roma, ex Typographia Antonii de Rubeis, 1693).
  • 12. “ ” Della natura e modo a fare dell'azzurro oltramarino. Azzurro oltramarino si è un colore nobile, bello, perfettissimo oltre a tutti i colori; del quale non se ne potrebbe né dire né fare quello che non ne sia più. E per la sua eccellenza ne voglio parlare largo, e dimostrarti appieno come si fa. E attendici bene, però che ne porterai grande onore e utile. E di quel colore, con l'oro insieme (il quale fiorisce tutti i lavori di nostr'arte), o vuoi in muro, o vuoi in tavola, ogni cosa risprende CENN., IL LIBRO DELL’ARTE, CAP. LXII 12
  • 13. PREPARAZIONE DEL PIGMENTO BLU DI LAPISLAZZULI 13
  • 14. 14 Pigmenti ORGANICI: origine naturale vegetale/animale o sintetica (carbonio e idrogeno)  Pigmenti INORGANICI: origine naturale o sintetica, in entrambi i casi provenienti dalla lavorazione di sostanze provenienti dal regno minerale (ossidi, carbonati, solfati, solfuri, cromati, silicati, etc. di vari metalli).  Pigmenti NATURALI: processo di preparazione riassumibile nelle fasi di estrazione; essiccamento; macinazione; eliminazione delle impurità; rimacinazione; lavaggio, essiccamento e polverizzazione.  Pigmenti SINTETICI: per via secca o per via umida.
  • 15. I.4. Principi di colorimetria 15  Tecniche SPETTROSCOPICHE di analisi strumentale impiegate nella caratterizzazione di manufatti di interesse storico- artistico.  Il colore è la percezione visiva delle varie RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE comprese nel cosiddetto spettro visibile.
  • 22. CURVE DI SENSIBILITÀ ASSOLUTE DEI TRE TIPI DI CONI Le lettere indicate come suffisso qualificano ciascun tipo di coni in riferimento ai tre differenti intervalli di lunghezze d’onda percepiti. 22
  • 23. COLORI FONDAMENTALI DELLA SINTESI ADDITIVA E SINTESI SOTTRATTIVA TEORICA 23
  • 25. Diagramma bidimensionale Yxy con la rappresentazione delle temperature di colore 25
  • 26. Solido dei colori per lo spazio L* a* b* 26
  • 27. Spazio di colore CIE 1976 L* u* v* 27
  • 28. I.5. Tecniche spettroscopiche per lo studio dei colori 28 Applicazioni ai Beni Culturali Vantaggi Svantaggi Colorimetria Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità; Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ; Non distruttività e non invasività; Analisi qualitativa di materiali colorati. Non esaustiva. LIF (Laser Induced Fluorescence) Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità; Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ; Non distruttività e non invasività; Discernimento tra pigmenti organici ed inorganici. Non tutte le molecole fluorescono. LIBS (Laser Induced Breakdown Spectroscopy) Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità; Analisi in situ; Specificità dell’analisi; Analisi qualitativa, semi quantitativa e quantitativa; Analisi stratigrafica; Caratteristiche chimiche e chimico- fisiche di differenti materiali e sensibilità elevata per vari elementi, tra cui atomi leggeri. Micro distruttività e invasività.
  • 30. LIF 30  Schema della struttura dell’apparato sperimentale LIF
  • 31. Sistema iperspettrale portatile basato sulla fluorescenza indotta da laser per la scansione di superfici Generatore laser a 355 nm Assetto ottiche a 355 nm 31
  • 32. Sistema iperspettrale portatile basato sulla fluorescenza indotta da laser per la scansione di superfici Generatore laser a 266 nm Assetto ottiche a 266 nm 32
  • 33. 33  Rappresentazione delle 16 misurazioni LIF in diversi punti della superficie esemplata sul campione di affresco colorato con Ocra calda d’Italia
  • 34. LIBS 34  Schema della struttura dell’apparato sperimentale LIBS
  • 35. Sistema iperspettrale portatile basato sulla fluorescenza indotta da laser per la scansione di superfici Generatore laser Assetto dell’apparato ottico 35
  • 36. Monocromatore ISA Jobin Yvon TRI-AZ55 Interfaccia con il PC sul quale è installato il software Andor 36
  • 38. II.1. La tecnica pittorica a fresco di Michelangelo Documento contenuto nella busta 2 del registro 1290 della Tesoreria segreta (c68r.) Il 10 novembre 1542 Francesco detto «Urbino» riceve otto scudi per «sua solita provisione di macinarli li colori» per la decorazione della Cappella Paolina. Documento contenuto nella busta 2 del registro 1293 della Tesoreria segreta (c50r.) Il 19 aprile 1545 Jacobo Meleghino è rimborsato 42 scudi per la spesa di Azzurro Oltremarino richiesto da Michelangelo per la decorazione della Cappella Paolina. 38
  • 39. Lettera spedita sabato 13 maggio 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma a Frate Jacopo di Francesco, appartenente all’ordine dei Gesuati presso il convento di S. Giusto alle Mura a Firenze: «Frate Iachopo, avendo io a fare dipigniere qua cierte cose, overo dipigniere, m'achade farvene avisato, perché m'è di bisognio di cierta quantità d'azzurri begli […] Però vedete di mandare qua a' vostri frati quella quantità che voi avete, che sieno begli […]» Lettera scritta il 19 agosto 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma al padre Lodovico Buonarroti in Firenze: «Per questo io vi mando cinque ducati larghi, che voi per l'amor de Dio gniene diate quattro e mezo, e del mezo che vi resta pregovi diciate a Buonarroto che mi facci chomperare o da Francesco Granacci o da qualche altro dipintore un'oncia di lacha, o tanta quanta e' può avere pe' decti danari, che sia la più bella che si trovi in Firenze; e se e' non ve n'è che sia una cosa bella, lasci stare.» 39
  • 40. II.2. Preparazione dei campioni di pittura murale Bianchi Bianco S. Giovanni Bruni Terre d’Ombra; Bruno di Marte; Terre di Siena Gialli Giallo di Marte; Ocre gialle; Giallolino Rossi e Aranciati Ocra rossa; Rosso inglese; Morellone; Caput Mortuum; Arancio di piombo e Minio Azzurri Azzurro Oltremarino; Smaltino; Azzurrite Neri Nero d’avorio; Nero Vite Verdi Terre verdi; Malachite; Resinato di rame 40  Colori tipici del buon fresco: ossidi e silicati compatibili con la basicità della calce
  • 41. CAMPIONI DI PITTURA MURALE 41 N° CAMPIONE N° CAMPIONE 0A Piastrella in terracotta 0B Piastrella rigata 0C Piastrella incisa con rinzaffo C1 Arriccio C2 Intonachino C3 Ocra di Cipro C4 Blu Oltremare C5 Blu di Cobalto C6 Blu Ercolano C7 Terra Verde brentonico C8 Terra rossa C9 Lacca di Robbia C10 Terra di Siena naturale C11 Nero di Vite C12 Ocra rossa C13 Strato preparatorio - prima prova: 2 ppv di P20+1 ppv P45 C14 Morellone C15 Azzurrite con colla di coniglio su Morellone (P29) C16 Azzurrite con colla di coniglio sullo strato preparatorio - seconda prova (C17) C17 Strato preparatorio - seconda prova: 2 ppv di P20+1 ppv di P45 C18 Bianco S. Giovanni (calce in pasta stagionata) C19 Terra di Siena bruciata C20 Ocra d’oro C21 Nero di avorio C22 Rosso di Pozzuoli C23 Terra verde calda C24 Azzurro oltremarino (Blu di Lapislazzuli afgano extra-prima scelta) C25 Caput mortuum C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su intonachino C45 Terra verde antica C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale
  • 42. CAMPIONI DI PITTURA MURALE 42 afgano extra-prima scelta) C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su intonachino C45 Terra verde antica C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale C48 Ocra scura C49 Cinabro C50 Cinabrese: (2 ppv di P20+1 ppv di P7) = P23 C51 Ocra calda d’Italia C52 Bianco S. Giovanni in polvere (P7) C53 Olio di lino su intonachino C54 Colla di coniglio su intonachino C55 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv di P38 C56 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv di P41 C57 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv di P38 C58 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv. di P41 C59 Verdaccio: 1 ppv di P37+1 ppv di P7+1 punta di P45+1 punta di P23 C60 Verdaccio: 1 ppv di P37+2 ppv di P7+1 punta di P45+1 punta di P23 C61 Incarnato: 2 ppv di P20+6 ppv di P7+3 ppv di P38 C62 Incarnato: 1 ppv di P20+6 ppv di P7+2 p. di P38 C63 Albume su intonachino C64 Verde azzurro scuro con albume C65 Tuorlo su intonachino C66 Nero fumo con tuorlo C67 Nero fumo con colla di coniglio C68 Bolo rosso con olio di lino su intonachino C69 Smaltino su intonachino C70 Bolo rosso con colla di coniglio su intonachino C71 Verdaccio (P41) su intonachino C72 Ocra rossa con 4 velature su intonachino
  • 46. 46 Separazione della terra dalle acque (particolare) Morellone
  • 47. MALTA POZZOLANICA 47  Composizione: due parti di pozzolana ed una di calce.  La pozzolana nera proviene dal distretto vulcanico Sabatino (Bracciano).
  • 48. MALTA POZZOLANICA 48  Composizione: due parti di pozzolana ed una di calce.  La pozzolana nera proviene dal distretto vulcanico Sabatino (Bracciano). Pozzolana grossolana Pozzolana fine Grassello di calce
  • 49. 49 Flavia De Nicola, 3/06/2019  46 pigmenti puri preparati seguendo le indicazioni di Cennino Cennini nel Libro dell’Arte  4 leganti • Olio di lino; • Colla di coniglio; • Tuorlo • Albume d’uovo.  10 miscele • Incarnato; • Verdaccio; • Strato preparatorio per l’Azzurrite.
  • 50. 50 1 2 3 4 5 6
  • 51. 51  Il processo di carbonatazione dell’affresco
  • 52. II.3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale 52  Esempio di caratterizzazione di pigmenti tramite COLORIMETRIA  I gruppi di colore Azzurro Oltremarino (C24) Bianco S. Giovanni (C52) Terra di Siena bruciata (C19) Ocra gialla (C26) Nero di Vite (C11) Ocra rossa (C12) Arancio di Marte (C37) Terra verde calda (C23)
  • 53. II.3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale 53  Esempio di caratterizzazione di pigmenti tramite COLORIMETRIA  I gruppi di colore
  • 54. II.3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale 54  Esempio di caratterizzazione di pigmenti tramite COLORIMETRIA  Pigmenti azzurri Blu Oltremare (C4) Blu di Cobalto (C5) Blu Ercolano (C6) Azzurrite su Morellone (C15) Azzurrite su altra miscela (C16) Azzurro Oltremarino (C24) Smaltino su Bianco (C44) Smaltino a fresco (C69)
  • 55. II.3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale 55  Esempio di caratterizzazione di pigmenti tramite COLORIMETRIA  Pigmenti azzurri
  • 56. I COLORI ORGANICI E I LEGANTI: Esempio di caratterizzazione dei pigmenti e della tecnica pittorica tramite LIF Terra rossa Lacca di Robbia Ocra rossa Rosso di Pozzuoli Rosso inglese Rosso di Ercolano Cinabro Ocra rossa 4 velature Olio di lino Colla di coniglio Albume d’uovo Tuorlo d’uovo LIF 266 nm 56
  • 57. IL VERDACCIO: Esempio di caratterizzazione di due differenti pigmenti a confronto tramite LIBS Verdaccio scuro Miscela per il Verdaccio «Verdaccio: una certa sorta di verde terra […]». F. Baldinucci, Vocabolario toscano dell’arte del disegno […], Firenze 1681 Ocra scura, Bianco San Giovanni, Cinabrese e Nero Vite «questo colore […] si chiama a Firenze verdaccio, a Siena bazzèo». C. Cennini, Il libro dell’arte […], Firenze 1659 57
  • 58. IL NERO FUMO: Esempio di caratterizzazione di un pigmento applicato con tecniche pittoriche differenti LIF 266 nm LIF 355 nm Colorimetria A fresco Tuorlo d’uovo Colla di coniglio 58
  • 59. L’INCARNATO : Esempio di caratterizzazione di una tinta costituita da miscele con differenti concentrazioni di Bianco S. Giovanni LIF 266 nm LIF 355 nm Colo rime tria LIBS C52 (100%) C55 (33.3%) C57 (50%) C61 (54.5%) C62 (66.7%) 59
  • 60. II.4. Risultati ed applicazioni nell’ambito della diagnostica e valorizzazione dei BBCC 60  La popolazione di un database di pigmenti.  I dati relativi a ciascun pigmento sono registrati secondo il formato ASCII  1) Spettro di riflettanza elaborato sugli spazi di colore XYZ e L*a*b*;  2) Spettro LIF;  3) Indicazioni sulla presenza/assenza delle righe di emissione LIBS
  • 61. Nuovo restauro dell’opera; Aggiornamento o progettazione del piano conservativo; Campagne diagnostiche su altri dipinti murali rinascimentali. GRAZIE A  RILEVAZIONE DELLO STATO CONSERVATIVO Variazioni cromatiche; variazioni di tinta; alterazioni chimiche.  IDENTIFICAZIONE DEI PIGMENTI Caratterizzazione della tavolozza del pittore; conoscenza, datazione ed autenticazione temporale dei materiali.  INDIVIDUAZIONE DEI LEGANTI Approfondimento conoscitivo sulle tecniche di esecuzione pittorica. 61
  • 62. Allestimento dei campioni di pittura murale per le misure con il laser a colori RGB-ITR 62  Radar Topologico ad Immagine RGB (RGB- ITR, Red- Green-blue Imaging Topological Radar), interamente disegnato e sviluppato nel laboratorio di Visione Artificiale del Centro Ricerca ENEA di Frascati.
  • 63. Modello digitale 3D della Cappella Sistina 63