La specifica azione di intervento nei confronti della tutela e valorizzazione dei Beni Culturali richiede il consolidamento di un clima di comunicabilità tra il campo scientifico e quello della ricerca storico-artistica nell’ambito di una comune responsabilità. Si può, pertanto, ponderare la possibilità di risolvere il problema interpretativo dell’opera d’arte, derivante dallo stretto rapporto che intercorre tra materia e forma, tramite una reintegrazione concettuale che risulti arricchita sia dall’esame storico-critico sia dalle analisi di laboratorio.
Il lavoro di ricerca interdisciplinare intrapreso presso il laboratorio Diagnostiche e Metrologia (UTAPRAD-DIM) del Centro Ricerche ENEA di Frascati, inserito all’interno del progetto IT@CHA (Tecnologie Italiane per Applicazioni avanzate nei Beni Culturali) finanziato dal MIUR nell’ambito del PON 2007-2013 e qui presentato, comprova l'importanza di entrambi tali aspetti nel conseguimento di un più corretto e pieno intendimento dell’opera d’arte. Più di settanta campioni di pittura murale, realizzati con materiali e tecniche di esecuzione tipici del periodo rinascimentale romano a partire dagli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina, è stato analizzato con LIBS, LIF e misurazioni colorimetriche al fine di costruire un database il più possibile completo, per offrire ai restauratori e storici dell’arte uno strumento che li possa agevolare nello studio e nella caratterizzazione di reali campioni di pittura murale, oltre a fornire un utile complemento alla resa dei colori nei modelli digitali 3D.
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
I pigmenti nell'arte. Tecniche spettroscopiche per la diagnostica e valorizzazione dei Beni Culturali
1. I pigmenti nell’arte.
Tecniche spettroscopiche per la
diagnostica e valorizzazione dei
Beni Culturali
FLAVIA DE NICOLA
3 GIUGNO 2019 - INSEGNAMENTO DI MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL
RESTAURO DEL PROF. STEFANO COLONNA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA
LA SAPIENZA
2. Indice
PARTE I.
1. La ricerca interdisciplinare per la tutela del Patrimonio Culturale
2. L’opera d’arte tra materia e forma
3. I colori nella storia dei materiali e delle tecniche artistiche
4. Principi di colorimetria
5. Tecniche spettroscopiche per lo studio dei colori
PARTE II.
1. Ricostruzione della tecnica pittorica a fresco adottata da Michelangelo
Buonarroti per la Cappella Sistina
2. Preparazione dei campioni di pittura murale
3. Analisi spettroscopiche dei campioni di pittura murale
4. Risultati ed applicazioni nell’ambito della diagnostica e valorizzazione
dei BBCC
2
4. I.1. La ricerca
interdisciplinare per la
tutela del Patrimonio
Culturale
4
Progetto ITA@CHA (Tecnologie
Italiane per Applicazioni
avanzate nei Beni Culturali)
finanziato dal MIUR
nell’ambito del PON 2007-
2013.
Ricerca presso il Laboratorio
Diagnostiche e Metrologia
(UTAPRAD-DIM) del Centro
Ricerche ENEA di Frascati.
5. I.2. L’opera d’arte tra
materia e forma
5
L’identificazione e lo studio dei
materiali con cui l’opera d’arte è
stata plasmata permettono di
acquisire:
Collocazione cronologica;
Valutazione storico-critica;
Provenienza geografico-
territoriale;
Tecnica artistica di
lavorazione;
Stile dell’artista.
6. I.3. I colori nella storia
dei materiali e delle
tecniche artistiche
6
Linguaggio dei colori e procedure
di preparazione. Trattati e
ricettari tecnici antichi:
Vitruvio, De Architectura, VII,
7-14 (c. 15 a.C.);
Plinio il Vecchio, Naturalis
Historia, XXXV (c. 77-78 d.C.);
7. “
”
Primum autem exponemus, quae per se nascentia fodiuntur, uti sil, quod graece ochra dicitur. Haec vero
multis locis, ut etiam in Italia, invenitur; sed quae fuerat optima, attica, ideo nunc non habetur, quod Athenis
argentifodinae cum habuerunt familias, tunc specus sub terra fodiebantur ad argentum inveniendum. Cum ibi
vena forte inveniretur, nihilominus uti argentum persequebantur; itaque antiqui egregia copia silis ad
politionem operum sunt usi. Item rubricae copiosae multis locis eximuntur, sed optimae paucis, uti Ponto
Sinope, et Aegypto, in Hispania Balearibus, non minus etiam Lemno, cuius insulae vectigalia Atheniensibus
senatus populusque Romanus concessit fruenda. Paraetonium vero ex ipsis locis, unde foditur, habet nomen.
Eadem ratione melinum, quod eius metallum insula cycladi Melo dicitur esse. Creta viridis item pluribus
locis nascitur, sed optima Zmyrnae; hanc autem Graeci Theodoteion vocant, quod Theodotus nomine fuerat,
cuius in fundo id genus cretae primum est inventum. Auripigmentum, quod arsenicon graece dicitur, foditur
Ponto. Sandaraca item pluribus locis, sed optima Ponto proxime flumen Hypanim habet metallum.
VITR., DE ARCH. XVII, 7
[De’ colori alcuni nascono naturalmente in certi luoghi, e quindi si cavano: altri si formano da diverse cose col manipolarle, mescolarle o
stemperarle, affinché facciano lo stesso effetto ne’ lavori. Esporremo prima quelli, che nascono da per se, e si cavano nelle miniere. Tale è quello che
in Greco si chiama Ochra: questo si trova in molti paesi, e specialmente in Italia; ma l’ottima, che era l’Ateniese, ora non si ha più, perché quando
in Atene s’impiegavano nelle miniere d’argento molte famiglie di servi, se nel cavare sotto terra le grotte per ritrovare l’argento, s’incontrava mai
qualche vena di quella terra gialla, la seguivano a scavare al pari di quelle di argento: onde è che gli antichi usarono ne’ loro pulimenti ottima terra
gialla. Le terre Rosse parimente si cavano in abbondanza in diversi luoghi, ma le ottime in pochi, come sono nel Ponto, in Sinope, nell’Egitto, e in
Spagna nelle isole Baleari, come anche in Lenno, che è quell’isola, le cui rendite diedero il Senato e il Popolo Romano a godere agli Ateniesi. Il
Paretonio prende il nome dal luogo stesso donde si cava. Il Melino ancora è così detto, perché ve n’è abbondanza in Melo, una delle isole Cicladi. La
Terra Verde similmente nasce in più luoghi, ma la migliore in Smirne: i Greci la chiamano Theodotion, perché Teodoto si chiamava il padrone del
podere, dentro il quale fu la prima volta trovata. L’Orpimento, che in Greco si chiama Arsenicon, si cava nel Ponto. Del Minio639 ancora in molti
luoghi si hanno delle miniere; ma la migliore è nel Ponto presso il fiume Ipani. Ed in alcuni luoghi, come tra i confini della Magnesia, e di Efeso ve
ne sono, onde si cava apparecchiata in modo, che non vi è bisogno né di macinarla, né di stacciarla, essendo sottile quanto ogni altra pesta e
cernuta a mano.
7
8. “
”
Sunt autem colores austeri aut floridi. Utrumque mixtura evenit. Floridi
sunt … minium, Armenium, cinnabaris, chrysocolla, Indicum,
purpurissum; ceteri austeri. Ex omnibus alii nascuntur, alii fiunt.
Nascuntur Sinopis, rubrica, Paraetonium, Melinum, Eretria,
auripigmentum; ceteri finguntur, primumque quos in metallis diximus,
praeterea e vilioribus ochra, cerussa, usta, sandaraca, sandyx, Syricum,
atramentum.
PLIN., NAT. HIST. XXXV, 30
[I colori poi sono austeri o floridi. L’uno e l’altro tipo si ha per natura o per mistura. Sono
floridi … il minio, l’Armenium, il cinabro, la crisocolla, l’indaco, il purpurissum, gli altri
sono austeri. In ogni tipo alcuni si trovano allo stato naturale, altri si fabbricano. Si trovano
allo stato naturale la terra di Sinope, la rubrica, il bianco Paretonio, la terra di Melo, la
terra di Eretria, l’orpimento; tutti gli altri si fabbricano, e in primo luogo quelli menzionati
tra i metalli, poi, tra i più comuni, l’ocra, la biacca e la biacca bruciata, la sandracca, la
sandyx, il Siriaco, l’atramentum.]
8
9. 9
Papiro X di Leida, presso il
Rijksmuseum van Oudheden di Leida,
e Papiro Holmiense di Stoccolma,
presso la Kongelike Bibliotek di
Stoccolma (c. III-IV sec. d.C.);
Mappae Clavicula, manoscritto 296
della Biblioteca Governativa di Lucca
(c. VIII/IX sec. d.C.);
Codex lucensis 490 o Manoscritto di
Lucca, codice 490 della Biblioteca
Capitolare Feliniana di Lucca (787-
816 d.C.);
Compilazione pseudo-eracliana De
coloribus et artibus romanorum (c.
VIII/X-XII/XIII sec.);
Teophili, qui et Rugerus, presbyteri et
monachi, libri III de diversis artibus, o
Diversarum artium Schedula, codice
2527 presso l’Austrian National
Library di Vienna e Cod. Guelf. Gud.
Lat. 69 2° presso l’Herzog-August-
Bibliothek di Wolfenbüttel, I libro (c.
1100-1120 d.C.);
10. “
”
De temperamento colorum in nudis corporibus.
Color qui dicitur membrina, quo pinguntur facies et nuda corpora, sic componitur.
Tolle cerosam, id est album, quod fit ex plumbo, et mitte eam, non tritam, sed ita
ut est siccam, in vas cupreum vel ferreum, et pone super prunas ardentes, et
combure donec convertatur in flavum colorem. Deinde tere eum, et admisce ei
albam cerosam et cenobrium, donec carni similis fiat. Quorum colorum mixtura in
tuo sit arbitrio; ut si, verbi gratia, rubeas facies habere vis, plus adde cenobrii; si
vero candidas, plus appone albi; si autem pallidas, pro cenobrio modicum prasini.
TEOPH., DE DIV. ART. I
[Delle misture di colori per l’incarnato.
Il colore che è chiamato incarnato, con il quale si dipingono i volti e i nudi, è così composto. Prendi la
cerussa [biacca], che è fatta dal piombo e mettila, non macinata, ma essiccata così com’è in un vaso di
rame o di ferro e ponila sopra i carboni ardenti e bruciala finché non è convertita in un colore biondo. Poi
macinala e mischiala con la cerussa bianca e con il cinabro, finché non non si fa simile alla carne. La
miscela di questi colori può essere fatta come tu vuoi, cosicché se tu vuoi ottenere facce arrossate,
aggiungi più cinabro; se carnagioni chiare, aggiungi più bianco e, inoltre, se pallide, aggiungi al cinabro
un poco di verde.]
10
11. 11 Cennino di Andrea Cennini, Il libro
dell'arte, o Trattato della pittura di
Cennino Cennini da Colle di
Valdelsa (inizio XV sec. d.C.);
Manoscritto bolognese 2861,
Biblioteca universitaria di Bologna
(XV sec. d.C.);
Francesco Lana de’ Terzi, Prodromo
ovvero saggio di alcune inventione
nuove premesso all'arte Maestra
Opera che prepara il P. Francesco
Lana, Bresciano della Compagnia di
Giesu. Per mostrare li più reconditi
proncipij della Naturale Filosofia,
riconosciuti con accurata Teorica
nelle più segnalate inventioni, ed
isperienze fin'hora ritrovate da gli
scrittori di questa materia & altre
nuove dell'autore medesimo, cap. III
(Brescia, Rizzardi, 1670);
Andrea Pozzo, De perspectiva
pictorum et architectorum, cap. XIV
(Roma, ex Typographia Antonii de
Rubeis, 1693).
12. “
”
Della natura e modo a fare dell'azzurro oltramarino.
Azzurro oltramarino si è un colore nobile, bello, perfettissimo oltre a tutti i colori;
del quale non se ne potrebbe né dire né fare quello che non ne sia più. E per la sua
eccellenza ne voglio parlare largo, e dimostrarti appieno come si fa. E attendici
bene, però che ne porterai grande onore e utile. E di quel colore, con l'oro insieme
(il quale fiorisce tutti i lavori di nostr'arte), o vuoi in muro, o vuoi in tavola, ogni
cosa risprende
CENN., IL LIBRO DELL’ARTE, CAP. LXII
12
14. 14 Pigmenti ORGANICI: origine
naturale vegetale/animale o
sintetica (carbonio e idrogeno)
Pigmenti INORGANICI: origine
naturale o sintetica, in entrambi
i casi provenienti dalla
lavorazione di sostanze
provenienti dal regno minerale
(ossidi, carbonati, solfati,
solfuri, cromati, silicati, etc. di
vari metalli).
Pigmenti NATURALI: processo
di preparazione riassumibile
nelle fasi di estrazione;
essiccamento; macinazione;
eliminazione delle impurità;
rimacinazione; lavaggio,
essiccamento e polverizzazione.
Pigmenti SINTETICI: per via
secca o per via umida.
15. I.4. Principi di
colorimetria
15
Tecniche
SPETTROSCOPICHE di
analisi strumentale impiegate
nella caratterizzazione di
manufatti di interesse storico-
artistico.
Il colore è la percezione visiva
delle varie RADIAZIONI
ELETTROMAGNETICHE
comprese nel cosiddetto spettro
visibile.
22. CURVE DI SENSIBILITÀ
ASSOLUTE DEI TRE TIPI
DI CONI
Le lettere indicate come
suffisso qualificano ciascun
tipo di coni in riferimento ai
tre differenti intervalli di
lunghezze d’onda percepiti.
22
28. I.5. Tecniche spettroscopiche per lo
studio dei colori
28
Applicazioni ai Beni Culturali Vantaggi Svantaggi
Colorimetria Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ;
Non distruttività e non invasività; Analisi qualitativa
di materiali colorati.
Non esaustiva.
LIF
(Laser Induced Fluorescence)
Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Nessuna preparazione del campione; Analisi in situ;
Non distruttività e non invasività; Discernimento tra
pigmenti organici ed inorganici.
Non tutte le molecole fluorescono.
LIBS
(Laser Induced Breakdown
Spectroscopy)
Rapidità di acquisizione; Analisi remota; Portatilità;
Analisi in situ; Specificità dell’analisi; Analisi
qualitativa, semi quantitativa e quantitativa; Analisi
stratigrafica; Caratteristiche chimiche e chimico-
fisiche di differenti materiali e sensibilità elevata per
vari elementi, tra cui atomi leggeri.
Micro distruttività e invasività.
31. Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser a 355 nm Assetto ottiche a 355 nm
31
32. Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser a 266 nm Assetto ottiche a 266 nm
32
33. 33
Rappresentazione delle
16 misurazioni LIF in
diversi punti della
superficie esemplata
sul campione di
affresco colorato con
Ocra calda d’Italia
35. Sistema iperspettrale portatile basato sulla
fluorescenza indotta da laser per la scansione di
superfici
Generatore laser Assetto dell’apparato ottico
35
38. II.1. La tecnica pittorica a fresco di Michelangelo
Documento contenuto nella busta 2 del registro 1290 della Tesoreria segreta
(c68r.)
Il 10 novembre 1542 Francesco detto «Urbino» riceve otto scudi per «sua solita
provisione di macinarli li colori» per la decorazione della Cappella Paolina.
Documento contenuto nella busta 2 del registro 1293 della Tesoreria segreta
(c50r.)
Il 19 aprile 1545 Jacobo Meleghino è rimborsato 42 scudi per la spesa di
Azzurro Oltremarino richiesto da Michelangelo per la decorazione della
Cappella Paolina.
38
39. Lettera spedita sabato 13 maggio 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma a
Frate Jacopo di Francesco, appartenente all’ordine dei Gesuati presso il
convento di S. Giusto alle Mura a Firenze:
«Frate Iachopo, avendo io a fare dipigniere qua cierte cose, overo dipigniere,
m'achade farvene avisato, perché m'è di bisognio di cierta quantità d'azzurri
begli […] Però vedete di mandare qua a' vostri frati quella quantità che voi
avete, che sieno begli […]»
Lettera scritta il 19 agosto 1508 da Michelangelo Buonarroti in Roma al padre
Lodovico Buonarroti in Firenze:
«Per questo io vi mando cinque ducati larghi, che voi per l'amor de Dio gniene
diate quattro e mezo, e del mezo che vi resta pregovi diciate a Buonarroto che
mi facci chomperare o da Francesco Granacci o da qualche altro dipintore
un'oncia di lacha, o tanta quanta e' può avere pe' decti danari, che sia la più
bella che si trovi in Firenze; e se e' non ve n'è che sia una cosa bella, lasci
stare.»
39
40. II.2. Preparazione
dei campioni di
pittura murale
Bianchi Bianco S. Giovanni
Bruni Terre d’Ombra; Bruno di
Marte; Terre di Siena
Gialli Giallo di Marte;
Ocre gialle; Giallolino
Rossi e Aranciati Ocra rossa; Rosso inglese;
Morellone; Caput
Mortuum; Arancio di
piombo e Minio
Azzurri Azzurro Oltremarino;
Smaltino; Azzurrite
Neri Nero d’avorio; Nero Vite
Verdi Terre verdi; Malachite;
Resinato di rame
40
Colori tipici del buon fresco:
ossidi e silicati compatibili con
la basicità della calce
41. CAMPIONI
DI PITTURA
MURALE
41
N° CAMPIONE N° CAMPIONE
0A Piastrella in terracotta 0B Piastrella rigata
0C Piastrella incisa con rinzaffo C1 Arriccio
C2 Intonachino C3 Ocra di Cipro
C4 Blu Oltremare C5 Blu di Cobalto
C6 Blu Ercolano C7 Terra Verde brentonico
C8 Terra rossa C9 Lacca di Robbia
C10 Terra di Siena naturale C11 Nero di Vite
C12 Ocra rossa C13 Strato preparatorio - prima prova: 2 ppv di
P20+1 ppv P45
C14 Morellone C15 Azzurrite con colla di coniglio su Morellone
(P29)
C16 Azzurrite con colla di coniglio sullo strato
preparatorio - seconda prova (C17)
C17 Strato preparatorio - seconda prova: 2 ppv di
P20+1 ppv di P45
C18 Bianco S. Giovanni (calce in pasta
stagionata)
C19 Terra di Siena bruciata
C20 Ocra d’oro C21 Nero di avorio
C22 Rosso di Pozzuoli C23 Terra verde calda
C24 Azzurro oltremarino (Blu di Lapislazzuli
afgano extra-prima scelta)
C25 Caput mortuum
C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese
C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo
C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro
C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro
C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte
C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte
C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte
C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino
C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino
C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di
grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su
intonachino
C45 Terra verde antica
C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale
42. CAMPIONI
DI PITTURA
MURALE
42
afgano extra-prima scelta)
C26 Ocra gialla C27 Rosso inglese
C28 Ocra gialla pallida C29 Nero fumo
C30 Rosso di Ercolano C31 Verdaccio scuro
C32 Terra d’Ombra naturale C33 Giallorino scuro
C34 Verde azzurro scuro C35 Nero di Marte
C36 Giallo di Marte C37 Arancio di Marte
C38 Rosso di Marte C39 Bruno di Marte
C40 Bolo rosso con albume C41 Resinato di rame con olio di lino
C42 Minio con olio di lino C43 Bruno Van Dyck con olio di lino
C44 Smaltino su strato composto da 1 ppv di
grassello di calce e 1 ppv di Smaltino su
intonachino
C45 Terra verde antica
C46 Terra d’ombra bruciata C47 Sanguigna naturale
C48 Ocra scura C49 Cinabro
C50 Cinabrese: (2 ppv di P20+1 ppv di P7) = P23 C51 Ocra calda d’Italia
C52 Bianco S. Giovanni in polvere (P7) C53 Olio di lino su intonachino
C54 Colla di coniglio su intonachino C55 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv
di P38
C56 Incarnato: 1 ppv di P20+1 ppv di P7+1 ppv di
P41
C57 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv
di P38
C58 Incarnato: 1 ppv di P20+2 ppv di P7+1 ppv.
di P41
C59 Verdaccio: 1 ppv di P37+1 ppv di P7+1
punta di P45+1 punta di P23
C60 Verdaccio: 1 ppv di P37+2 ppv di P7+1 punta
di P45+1 punta di P23
C61 Incarnato: 2 ppv di P20+6 ppv di P7+3 ppv
di P38
C62 Incarnato: 1 ppv di P20+6 ppv di P7+2 p. di
P38
C63 Albume su intonachino
C64 Verde azzurro scuro con albume C65 Tuorlo su intonachino
C66 Nero fumo con tuorlo C67 Nero fumo con colla di coniglio
C68 Bolo rosso con olio di lino su intonachino C69 Smaltino su intonachino
C70 Bolo rosso con colla di coniglio su
intonachino
C71 Verdaccio (P41) su intonachino
C72 Ocra rossa con 4 velature su intonachino
48. MALTA
POZZOLANICA
48
Composizione: due
parti di pozzolana ed
una di calce.
La pozzolana nera
proviene dal distretto
vulcanico Sabatino
(Bracciano).
Pozzolana
grossolana
Pozzolana
fine
Grassello di
calce
49. 49
Flavia De Nicola, 3/06/2019
46 pigmenti puri
preparati seguendo le
indicazioni di Cennino
Cennini nel Libro
dell’Arte
4 leganti
• Olio di lino;
• Colla di coniglio;
• Tuorlo
• Albume d’uovo.
10 miscele
• Incarnato;
• Verdaccio;
• Strato preparatorio per
l’Azzurrite.
52. II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
52
Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
I gruppi di colore
Azzurro Oltremarino
(C24)
Bianco S. Giovanni
(C52)
Terra di Siena bruciata
(C19)
Ocra gialla (C26)
Nero di Vite (C11) Ocra rossa (C12) Arancio di Marte
(C37)
Terra verde calda
(C23)
54. II.3. Analisi
spettroscopiche dei
campioni di pittura
murale
54
Esempio di caratterizzazione
di pigmenti tramite
COLORIMETRIA
Pigmenti azzurri
Blu Oltremare (C4) Blu di Cobalto (C5) Blu Ercolano (C6) Azzurrite su
Morellone (C15)
Azzurrite su altra
miscela (C16)
Azzurro Oltremarino
(C24)
Smaltino su Bianco
(C44)
Smaltino a fresco
(C69)
56. I COLORI ORGANICI E I LEGANTI: Esempio di
caratterizzazione dei pigmenti e della tecnica pittorica tramite LIF
Terra
rossa
Lacca di
Robbia
Ocra
rossa
Rosso di
Pozzuoli
Rosso
inglese
Rosso di
Ercolano
Cinabro Ocra
rossa 4
velature
Olio di
lino
Colla di
coniglio
Albume
d’uovo
Tuorlo
d’uovo
LIF
266
nm
56
57. IL VERDACCIO: Esempio di caratterizzazione di due differenti
pigmenti a confronto tramite LIBS
Verdaccio scuro Miscela per il
Verdaccio
«Verdaccio: una
certa sorta di verde
terra […]».
F. Baldinucci,
Vocabolario
toscano dell’arte
del disegno […],
Firenze 1681
Ocra scura, Bianco
San Giovanni,
Cinabrese e Nero
Vite «questo colore
[…] si chiama a
Firenze verdaccio,
a Siena bazzèo».
C. Cennini, Il libro
dell’arte […],
Firenze 1659
57
58. IL NERO FUMO: Esempio di caratterizzazione di un pigmento
applicato con tecniche pittoriche differenti
LIF
266
nm
LIF
355
nm
Colorimetria
A fresco Tuorlo
d’uovo
Colla di
coniglio
58
59. L’INCARNATO : Esempio di caratterizzazione di una tinta costituita da
miscele con differenti concentrazioni di Bianco S. Giovanni
LIF
266
nm
LIF
355
nm
Colo
rime
tria
LIBS
C52
(100%)
C55
(33.3%)
C57
(50%)
C61
(54.5%)
C62
(66.7%)
59
60. II.4. Risultati ed
applicazioni nell’ambito
della diagnostica e
valorizzazione dei BBCC
60
La popolazione di un database
di pigmenti.
I dati relativi a ciascun
pigmento sono registrati
secondo il formato ASCII
1) Spettro di riflettanza
elaborato sugli spazi di colore
XYZ e L*a*b*;
2) Spettro LIF;
3) Indicazioni sulla
presenza/assenza delle righe di
emissione LIBS
61. Nuovo restauro dell’opera;
Aggiornamento o progettazione del piano conservativo;
Campagne diagnostiche su altri dipinti murali rinascimentali.
GRAZIE A
RILEVAZIONE DELLO STATO CONSERVATIVO
Variazioni cromatiche; variazioni di tinta; alterazioni chimiche.
IDENTIFICAZIONE DEI PIGMENTI
Caratterizzazione della tavolozza del pittore;
conoscenza, datazione ed autenticazione temporale dei materiali.
INDIVIDUAZIONE DEI LEGANTI
Approfondimento conoscitivo sulle tecniche di esecuzione pittorica.
61
62. Allestimento dei campioni
di pittura murale per le
misure con il laser a colori
RGB-ITR
62
Radar Topologico ad
Immagine RGB (RGB-
ITR, Red- Green-blue
Imaging Topological
Radar), interamente
disegnato e sviluppato
nel laboratorio di
Visione Artificiale del
Centro Ricerca ENEA
di Frascati.