Seminario svolto il 7 novembre 2013 all'interno del Corso di Metodologia della scienza giuridica., Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università degli Studi di Udine.
Esempio tratto da un "caso" di diritto penale, Esame per l'abilitazione all'esercizio della professione forense dell'anno 2012.
SEMINARIO Come risolvere un “caso” utilizzando le banche dati
1. DIPARTIMENTO DI
SCIENZE GIURIDICHE
Corso di Metodologia della
scienza giuridica
SEMINARIO
Come risolvere un “caso”
utilizzando le banche dati
Avv. Dott. Federico Costantini
Giovedì 7 novembre 2013
dalle 10:00 alle 13:00
Aula C, Via Tomadini 30/A
via Treppo 18, Udine
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2. <premessa>
1) Introduzione teorica alla ricerca informatica
2) Presentazione del «caso» da risolvere
3) Impostazione della ricerca
4) Ricerca sul caso mediante banche dati
5) Impostazione della soluzione al problema
6) Consigli pratici, ovvero «dieci cose da NON fare»
7) Conclusione
</premessa>
2
3. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
Durante una ricerca di materiale giuridico mediante banche
dati possono emergere diversi problemi:
- troppi risultati?
- pochi risultati?
- sempre gli stessi risultati inutili?
- non so perché sto cercando una certa
cosa?
3
4. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
… C’è qualcosa di sbagliato
nell’impostazione della ricerca!
(manca il metodo!)
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5. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
Scopo di questo seminario è fornire indicazioni sull’uso
degli strumenti informatici essenziali per la ricerca
informatica.
In particolare:
1. Come impostare la ricerca con gli strumenti
informatici;
2. Come svolgere la raccolta di materiale;
3. Come organizzare le informazioni a disposizione;
4. Come usare i risultati per l’analisi di un caso
concreto.
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6. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
Per ricercare diritto in rete si devono utilizzare determinati strumenti e
determinate funzioni.
Gli STRUMENTI possono essere:
- Tecnologici (il calcolatore, la connessione)
- Logici (i connettivi)
- Informatici (banche dati)
Le FUNZIONI riguardano il modo in cui gli strumenti possono essere usati.
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7. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(1) Gli strumenti tecnologici: le risorse informatiche dell’Università
Ci sono diversi tipi di banche dati. Solo alcune sono rilevanti.
Allo stesso modo, il materiale oggetto di ricerca è eterogeneo (leggi, sentenze,
dottrina).
Occorre selezionare le risorse a disposizione.
Per accedere alle banche dati è necessario utilizzare una postazione connessa
alla rete di Ateneo ed essere in possesso delle credenziali informatiche.
Per maggiori informazioni: http://ecolex.uniud.it/sba/cib3/banche_dati_info.htm
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8. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(1) Gli strumenti tecnologici: le risorse informatiche dell’Università
Per accedere: http://www.bib.uniud.it/sabra
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9. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2) Gli strumenti logici: i connettivi
Dal punto di vista metodologico, occorre distinguere tra diverse procedure da
seguire:
- universali: devono essere rispettate in ogni ricerca condotta mediante strumenti
informatici (logica formale);
- dipendenti dallo specifico mezzo utilizzato (banca dati).
Qui si prendono in considerazione due generi
di connettivi:
(1) universali -> connettivi logici
(2) specifici -> connettivi testuali di JURISDATA
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10. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2.1) Connettivi logici
La logica booleana costituisce l’elemento necessario per ogni ricerca
informatizzata.
Ci sono differenti connettivi utili per utilizzare più termini nelle ricerche, indicati
diversamente a seconda del contesto, che sono in ordine (riporto per completezza
una descrizione riferita alle “funzioni di verità”):
1.- “non” o “NOT” oppure “~” (= tilde, TASTO “alt” + 126)
2.- “e” o “AND” oppure “^”
3.- “o” o “OR” oppure “v”
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11. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2.1) Connettivi logici
proposizioni
P
~P
valori logici
V
F
F
V
proposizioni
P
Q
P^Q
valori logici
V
V
V
F
V
F
V
F
F
F
F
F
proposizioni
P
Q
PvQ
valori logici
V
V
V
F
V
V
V
F
V
F
F
F
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12. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2.1) Connettivi logici
In teoria i connettivi si leggono in questo ordine: “NOT” “AND” “OR”
ESEMPIO: l’espressione “proprietà NOT locazione AND immobile NOT condominio OR usucapione
AND immobile NOT urbano” impone al sistema di eseguire le seguenti operazioni:
(1) Ricercare gli accostamenti:
“proprieta’ NOT locazione”
“immobile NOT condominio”
“immobile NOT urbano”
(2) Combinare
il primo filone “proprieta’ NOT locazione” con il secondo “immobile NOT condominio”
il filone “usucapione” con “immobile NOT urbano”
(3) Sommare i risultati
(essendo sufficiente che sia soddisfatta una delle due condizioni).
N.B.
1.- I motori di ricerca hanno dei parametri particolari, talvolta caratteristici. www.google.it ad esempio:
- aggiunge automaticamente il connettivo AND;
- ignora automaticamente parole comuni come “e” e “il”.
2.- Altri motori di ricerca hanno funzioni specifiche relative alla ricerca su internet.
3.- in via preliminare è sempre meglio leggere le istruzioni se le ricerche continuano a non dare alcun
risultato.
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13. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2.1) Connettivi testuali (di De Jure)
“ADJ” termini adiacenti: la prima espressione deve essere seguita dalla
seconda.
ESEMPIO: “titolo ADJ credito” restituisce “titolo di credito”, ma anche “titolo di un diritto di
credito”.
“NEARn” termini vicini distanziati di n parole, a prescindere dall’ordine .
ESEMPIO: “possesso NEAR3 credito” restituisce espressioni tra cui “… in suo possesso deve
attribuire maggiore credito a quest'ultima…”, ma anche “… il titolare di carte di credito ne sia
rimasto in possesso in violazione del contratto…”
“THENn” termini in sequenza distanziati di n parole, il primo è seguito dal
secondo.
ESEMPIO: “possesso THEN2 credito restituisce “… possesso del titolo di credito … ” ma anche
“… possesso di carta di credito … ”
“*” la “stellina” tronca la parola in modo da ricercare una pluralità di
espressioni con la medesima radice.
ESEMPIO: “dona*” restituisce “donazione”, “donante”, “donatio”, ecc.
“?” il punto “jolly” equivale a un qualsiasi carattere.
ESEMPIO: inserendo “c?sa” il sistema ricerca sia “cosa” che “casa”.
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14. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(2.1) Connettivi testuali (di De Jure)
N.B.
- Non si possono inserire le vocali accentate “à”, “è”, “é”, “ù”, “ò”, “ì”, ma
occorre eventualmente far seguire la lettera dall’accento “’”.
- La funzione di troncamento, denominata “stemming”, NON è supportata da
Google.
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15. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI
Gli strumenti informatici sono:
(1) le tradizionali banche dati on line
(2) nuovi strumenti che sono emersi con il web 2.0 e le applicazioni mobili
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16. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: LE BANCHE DATI
Generiche
Motori di ricerca
www.google.it
Enciclopedie on line www.wikipedia.org
Enc. Mult. Sc. Fil.
www.emsf.rai.it
Worldcat
www.worldcat.org
Specifiche (giuridiche)
A pagamento
IPSOA, Il sole 24 ore, Italia Oggi,
C.E.D.
Accessibili solo Accessibili
dalla biblioteca solo dalla rete
“uniud”
Il Foro Italiano
De Jure
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Libere
(vedi schema
successivo)
17. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: LE BANCHE DATI
LEGISLAZIONE
www.normattiva.it
Testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo
reale.
www.normeinrete.org
Progetto Norme In Rete: norme italiane e
comunitarie
www.infoleges.it
Metamotore legislativo
www.gazzettaufficiale.it
Gazzetta Ufficiale
www.parlamento.it
Parlamento Italiano: disegni di legge, verbali di
commissione
http://europa.eu
Unione Europea: normativa, documenti, studi
http://dt.finanze.it/doctrib/SilverStream/Pages/
DOCTRIBFrameset.html
Documentazione tributaria (accessibile dal sito
dell’Agenzia delle Entrate)
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18. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: LE BANCHE DATI
GIURISPRUDENZA
www.cortecostituzionale.it
CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA Roma
Repubblica italiana www.italia.gov.it
http://www.cortedicassazione.it
CORTE DI CASSAZIONE
sentenze maggiormente significative, relazioni sull'anno giudiziario.
http://curia.eu.int
CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITÀ EUROPEE (CGCE)
Lussemburgo
Unione Europea www.europa.eu
www.echr.coe.int
CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO (CEDU)
Strasburgo Consiglio D’Europa www.coe.int (1950 Convenzione europea
di salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali)
www.icj-cij.org
CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA (ICJ) L'Aja
ONU www.un.int 1948 Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
1966 Patti internazionali.
www.uscourts.gov
Giurisprudenza U.S.A.
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19. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: LE BANCHE DATI
DOTTRINA
http://www.biblio.liuc.it/essper/spoglio.htm
Banca dati Dottrina Giuridica ESSPER
http://opac.bib.uniud.it/ALEPH
Università di Udine CATALOGO GENERALE
http://www.univ.trieste.it/~sba
Servizio Bibliotecario di Ateneo – Trieste
http://catalogo.unipd.it
OPAC Università di Padova
http://www.cab.unipd.it/cataloghi
SBA - PD Cataloghi
http://www.aib.it/aib/aib.htm3 (META-OPAC) OPAC Associazione Bibliotecari Italiani – Cilea
http://academic.research.microsoft.com
Microsoft Academic Search (motore di ricerca)
http://scholar.google.it/
Google Scholar (motore di ricerca)
http://www.sbn.it
Servizio Bibliotecario Nazionale19
20. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: LE BANCHE DATI
RIFERIMENTI GENERICI
https://e-justice.europa.eu
Portale sulla Giustizia Elettronica (Unione Europea)
http://www.cortedicassazione.it
Sezione “Relazioni - Documenti”, sezione “giurisprudenza”
http://www.diritto.it
http://www.civile.it
http://www.amministrativo.it
Siti web tematici
http://www.studiocelentano.it
http://www.altalex.it
c. d. “riviste”
http://www.giuffre.it
Editoria professionale (vedere Diritto & Giustizia)
http://www.bib.uniud.it/riviste.htm
Riviste elettroniche elencate sul sito dell'Università di Udine
http://www.ilsole24ore.com
http://www.italiaoggi.it
http://www.cittadinolex.kataweb.it
Quotidiani economici
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21. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: Web 2.0 e applicazioni
Web: “pull” -> Web 2.0: “push”
Prima l’udente doveva “tirare” a sé l’informazione, richiederla, cercarla; ora
l’informazione viene “spinta” verso l’utente che si dichiara disponibile a riceverla,
impostando le sue preferenze.
ESEMPI:
Newsletter (Es: diritto.it)
Google alert (Es: cassazione sezioni unite)
RSS (Es: Ipsoa)
Facebook (Es: Diritto24, Ipsoa).
L’utilità di queste fonti è indubbia: non solo aggiornamento quasi immediato su
argomenti di interesse, ma anche – talvolta – promozioni commerciali
(scaricamento gratuito di sentenze rilevanti).
Di seguito si riportano alcuni esempi.
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22. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: Web 2.0 e applicazioni
22
23. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: Web 2.0 e applicazioni
23
24. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(3) GLI STRUMENTI INFORMATICI: Web 2.0 e applicazioni
Esistono delle applicazioni sviluppate per una rapida consultazione di materiale
giuridico.
Si segnala in particolare:
Versione gratuita digitale dei quattro codici (CC, CP, CPC, CPP) iCodici CEDAM:
APPLE ANDROID BLACKBERRY
Versione gratuita digitale delle principali norme in materia fiscale IPSOA: APPLE
BLACKBERRY
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25. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(4) LE FUNZIONI DI RICERCA
Ci sono sostanzialmente tre modalità di ricerca:
(1) per estremi di catalogazione del documento;
(2) mediante riferimento testuale di contenuto;
(3) mediante voci di classificazione della banca
dati.
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26. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(4.1) Ricerca per estremi di catalogazione
LEGISLAZIONE
- relativamente al provvedimento:
tipo: legge, decreto legislativo, regolamento
data
numero
- relativamente alla pubblicazione:
data
numero di Gazz. Uff. o Bollettino Regionale
Legge 165/2003
B.U.R.
GIURISPRUDENZA
- relativamente al provvedimento:
tipo: sentenza, decreto, ordinanza
data
numero
- relativamente alla pubblicazione:
data
numero di Gazzetta Ufficiale o repertorio
Cass. 35956/2012
Trib. Aosta 10/6/06
DOTTRINA
- autore
titolo
rivista (per articoli) o collana (per monografie)
pagina (nel caso di citazione)
Corriere Giuridico (3) 2011
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27. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(4.2) Ricerca per estremi testuali
Le banche dati informatiche permettono anche di ricercare specifiche espressioni
all'interno dei documenti giuridici. Tale funzione risulta MOLTO utile quando non si
conoscono gli estremi.
Generalmente si prevedono diverse possibilità di ricerca testuale:
all'interno del titolo del documento:
- per le norme: la denominazione del provvedimento
- per le sentenze: la massima
- per l'articolo: il titolo o l'abstract (quando è presente) all'interno del testo integrale
Questa operazione si può compiere su files PDF che consentono la lettura del testo.
La maschera di risposta mostra direttamente la collocazione delle chiavi di testo ricercate.
Per analogia: la ricerca testuale in Google
Si utilizzano diversi comandi per incrociare dati: sono i connettivi logici e di ricerca testuale.
Questi comandi sono comuni anche ai motori di ricerca.
Da questo punto di vista, è molto utile dare uno sguardo preliminare alle istruzioni.
Ci sono delle opzioni di ricerca simili a quelle delle banche dati giuridiche.
27
28. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(4.3) Ricerca per voci di classificazione (variabili a seconda della banca dati)
28
29. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
(4.3) Ricerca per voci di classificazione (variabili a seconda della banca dati)
29
30. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
PRECAUZIONI (in generale)
(1) Tenere un “diario” delle ricerche compiute, per evitare di ripetere
interrogazioni alle banche dati e di fotocopiare gli stessi articoli plurime
volte.
(2) Tenere un elenco del materiale raccolto, per lo stesso motivo di
economia, in modo da avere sin da subito una bibliografia di riferimento
(meglio se suddivisa in legislazione, giurisprudenza, dottrina).
(3) Procedere dal generale al particolare, sia nelle ricerche informatiche sia
in quelle “su carta”. Tale metodo è particolarmente utile perché, come si
vedrà più avanti, corrisponde ad un modello di struttura dell'elaborato.
(4) Selezionare il materiale immediatamente, all'atto stesso della sua
raccolta, eliminando quello inutile.
(5) Ordinare subito i risultati della ricerca, per poterlo ritrovare (più
facilmente) dopo.
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31. < 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
CRITERIO FONDAMENTALE
PROBLEMA = GUIDA
Il problema che si sta risolvendo deve sempre essere criterio della ricerca.
</ 1) Introduzione teorica alla ricerca informatica >
31
32. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
Il problema del «caso concreto», ossia «da dove partire?»
Come ci si comporta davanti a un caso concreto? Da dove si ricavano le
informazioni?
Operazioni preliminari
“visualizzare la situazione”
Esposizione del fatto
Mettere in ordine cronologico gli avvenimenti (non le “parole”, o le “frasi”) e SOLO
poi individuare gli “istituti”.
Qualificazione giuridica dei fatti
Individuare gli istituti rilevanti in base agli eventi
Riassunto del processo
Comprendere come si è svolta la vicenda giudiziaria
(Es: non esiste alcuna “eccezione riconvenzionale” come scrivono in troppi).
Contenuto della decisione (se è prevista)
Cosa decide il giudice? Chi ha vinto? Chi ha perso?
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33. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
Struttura logica fondamentale degli argomenti utilizzati in un processo.
PARTE
ATTORE / RICORRENTE /
ACCUSA
FATTO
Fatto costitutivo (titolo)
Prova 1
CONVENUTO /
RESISTENTE / DIFESA
Mera difesa (contestazione
del fatto)
Giudizio sulle prove
(rilevanza, irrilevanza,
superficialità, infondatezza,
falsità, presunzioni contrarie)
Prova 2
Prova 3
DIRITTO
GIUDICE
Domanda (dichiarativa, costitutiva,
di condanna)
Eccezione (fatti impeditivi,
modificativi, estintivi)
Domanda riconvenzionale
(dichiarativa, costitutiva, di
condanna)
Questione 1
Argomento 1
Accoglie / rigetta
Contro-argomento 1
Questione 2
Argomento 2
Accoglie / rigetta
Contro-argomento 2
Questione 3
Argomento 3
Accoglie / rigetta
Contro-argomento 3
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34. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
Analisi degli argomenti
Gli argomenti possono contenere diverse informazioni, che hanno diverso
rilievo ai fini dell’analisi:
(1) Argomenti di fatto;
(2) Elementi giuridici:
-- Istituti giuridici (diritto di proprietà, contratto di compravendita,
potere di licenziamento)
-- Estremi normativi (leggi, regolamenti);
-- Estremi di giurisprudenza (sentenze);
-- Argomenti giuridici vari, in genere ricavati dalla dottrina (analogia,
divieto di analogia, generale / speciale, identità / non contraddizione /
terzo escluso).
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35. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
Ricerca informatica
Una volta compreso come si sviluppa la questione nei suoi tratti essenziali, si può
tentare una comprensione più profonda delle questioni e del contesto nel quale
inserirle.
Per questione di tempo, occorre indirizzare la ricerca del materiale nel modo più
efficiente possibile.
In altri termini, si inizia la ricerca solo quando
si sa già dove si vuole cercare.
Per questo è opportuno:
- selezionare l'argomento – o gli argomenti – da approfondire;
- studiare un'introduzione generale in modo da avere una visione complessiva,
per quanto superficiale;
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36. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
Tizio ometteva il versamento delle somme affidategli dai clienti, destinate al
pagamento dell'imposta di registro per gli atti rogati. L'illecito veniva
scoperto quando ad uno dei clienti veniva contestato l'omesso
pagamento dell'imposta dovuta e questi, verificato quanto accaduto
sporgeva denuncia nei confronti del Notaio. Avviato il procedimento
penale, l'Autorità giudiziaria inquirente verificava che il denaro di cui
Tizio si appropriava era molto ingente, pertanto, si disponeva il
sequestro finalizzato alla confisca di due appartamenti di proprietà di
Tizio. Questi si reca dunque dal proprio avvocato per conoscere
possibili conseguenze della condotta contestatagli sia sotto il profilo
sanzionatorio che con riguardo alla sorte dei sui beni immobili oggetto
del sequestro.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere
illustrando la fattispecie penale ravvisabile nel caso prospettato,
soffermandosi sulla possibilità di confisca per equivalente degli
immobili appartenenti a Tizio e sottoposti a sequestro.
(seconda traccia ministeriale del parere in diritto penale fornito ai candidati
36
all’abilitazione per l’esercizio della professione forense, anno 2012)
38. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
(1) il contesto
Il contesto è quello degli adempimenti tributari connessi agli atti pubblici.
I privati si rivolgono ai notai i quali sono pubblici ufficiali.
I notai compiono diverse operazioni accessorie alla redazione degli atti:
- verifiche catastali,
- predisposizione della documentazione anagrafica
- adempimenti presso camere di commercio
- pagamento imposte
- consulenze sulla predisposizione degli atti (es: in materia successoria)
- autenticazione delle sottoscrizioni.
In particolare i notai ricevono somme da trattenere come compenso per la
propria prestazione professionale, ed altre somme da versare all’Erario per
conto proprio (le proprie imposte) e per conto dei privati (in qualità di sostituto
d’imposta).
Il privato normalmente non si rivolge ai notai tanto spesso, quindi non si
preoccupa di verificarne l’operato.
Capita talvolta che la fiducia sia mal riposta.
38
39. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
(2) la vicenda
- redazione dell’atto pubblico da parte del notaio
- pagamento dei privati nelle mani del notaio di una somma di denaro
- il notaio si appropria delle somme e non le versa all’erario come dovuto
- l’Erario contesta ai privati gli omessi pagamenti dell’imposta di registro
- i privati denunciano il notaio
- si avvia il procedimento penale
- l’A.G. sequestra alcuni beni del notaio (due appartamenti) al fine di confisca
per equivalente
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40. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
(3) la qualificazione giuridica
- redazione dell’atto pubblico da parte del notaio
-> notaio = pubblico ufficiale
- pagamento dei privati nelle mani del notaio di una somma di denaro
-> tributi, “publica pecunia”
- il notaio si appropria delle somme (non le versa all’erario come dovuto)
-> reato “appropriativo”?
- l’Erario contesta ai privati gli omessi pagamenti dell’imposta di registro
- i privati denunciano il notaio
- si avvia il procedimento penale
- l’A.G. sequestra alcuni beni del notaio (due appartamenti).
-> confisca per equivalente
40
41. < 2) Presentazione del «caso» da risolvere>
(4) dagli istituti ai problemi
(1) cosa è la confisca per equivalente? Quando si applica? Quali sono i suoi
requisiti?
(2) il notaio è pubblico ufficiale nella redazione degli atti, ma lo è anche rispetto
al pagamento della somma all’Erario?
(3) quale reato è ascrivibile al notaio?
Fin qui non abbiamo nemmeno toccato un codice. Abbiamo soltanto
ragionato in base a categorie generali e buon senso.
Ci siamo fatti delle domande.
Dal punto di vista fattuale, evidentemente è primario il problema della
confisca, dal punto di vista logico, invece, è preliminare comprendere
quale sia la qualificazione del notaio.
</ 2) Presentazione del «caso» da risolvere >
41
42. < 3) Impostazione della ricerca >
Impostare la ricerca significa partire da alcuni punti
chiave. In questo caso, ce ne sono due:
(1) la figura del notaio rogante (in base al Codice Civile si
acquisisce che è un pubblico ufficiale).
(2) il sequestro penale (istituto di diritto processuale che
richiama l’istituto sostanziale della confisca per
equivalente).
Da notare il “percorso mentale” che le tracce impongono al candidato: un
riferimento implicito alla disposizione sostanziale civilistica e uno esplicito
alla disciplina processuale penalistica.
</ 3) Impostazione della ricerca >
42
43. < 4) Ricerca sul caso mediante banche dati >
Art. 357 Codice penale
Nozione del pubblico ufficiale (1).
[I]. Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali
esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa
(2).
[II]. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da
norme di diritto pubblico e da atti autoritativi e caratterizzata dalla
formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica
amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o
certificativi (3).
(1) Articolo così sostituito dall'art. 17 l. 26 aprile 1990, n. 86.
(2) Comma così modificato dall'art. 4al. 7 febbraio 1992, n. 181.
(3) Comma così sostituito dall'art. 4b l. n. 181, cit.
43
44. < 4) Ricerca sul caso mediante banche dati >
Art. 322 ter Codice Penale
Confisca (1) (2).
[I]. Nel caso di condanna, o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell'
articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti previsti dagli articoli da 314 a 320,
anche se commessi dai soggetti indicati nell'articolo 322-bis, primo comma, è sempre ordinata la
confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persona
estranea al reato, ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la
disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo o profitto (3).
[II]. Nel caso di condanna, o di applicazione della pena a norma dell'
articolo 444 del codice di procedura penale, per il delitto previsto dall'articolo 321, anche se
commesso ai sensi dell'articolo 322-bis, secondo comma, è sempre ordinata la confisca dei beni
che ne costituiscono il profitto salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero,
quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore
corrispondente a quello di detto profitto e, comunque, non inferiore a quello del denaro o delle
altre utilità date o promesse al pubblico ufficiale o all'incaricato di pubblico servizio o agli altri
soggetti indicati nell'articolo 322-bis, secondo comma.
[III]. Nei casi di cui ai commi primo e secondo, il giudice, con la sentenza di condanna, determina
le somme di denaro o individua i beni assoggettati a confisca in quanto costituenti il profitto o il
prezzo del reato ovvero in quanto di valore corrispondente al profitto o al prezzo del reato.
(1) Articolo inserito dall'art. 31l. 29 settembre 2000, n. 300. V. art. 15 l. n. 300, cit.
(2) In tema di responsabilità amministrativa degli enti v. art. 25 d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231. Per
l'applicabilità del presente articolo ai delitti in materia di dichiarazione relativa alle imposte sui redditi e sul
valore aggiunto, v. art. 1143l. 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008). V. inoltre art. 64
l. 27 marzo 2001, n. 97, in tema di acquisizione dei beni al patrimonio disponibile del Comune.
(3) L'art. 1, comma 75, l. 6 novembre 2012, n. 190, ha inserito dopo le parole: «a tale prezzo» le parole:
«o profitto».
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45. < 4) Ricerca sul caso mediante banche dati >
Questa parte viene svolta sulla banca
dati De Jure e su Il Foro Italiano
</ 4) Ricerca sul caso mediante banche dati >
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46. < 5) Impostazione della soluzione al problema >
Questioni di stile (esempi: i pareri pro veritate richiesti da
un famoso senatore in merito all’applicazione della
«Legge Severino»):
Domenico Nania
Giorgio Spangher
Antonella Marandola
Nicolò Zanon
Giovanni Guzzetta
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47. < 5) Impostazione della soluzione al problema >
Il parere in massima sintesi.
(1) Introduzione: si descrive il problema emergente dal
caso
(2) Esposizione dell’ordine della trattazione, perché:
- per risolvere il problema occorre affrontare determinate
questioni (e non altre)
- le questioni devono essere affrontate in un determinato
ordine (e non in un altro)
(3) Svolgimento delle singole questioni (rispettando la
struttura dialettica “pro/contra”)
(4) Conclusione (Tizio vuole una risposta, per questo si è
affidato al legale)
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48. < 5) Impostazione della soluzione al problema >
Proposta di soluzione del parere:
(1) Introduzione («sono stato richiesto di un parere pro veritate dal dott. Tizio»)
I problemi principali della vicenda: appropriazione di somme da parte del notaio e legittimità
del sequestro di beni dell’indagato (e non delle somme sottratte)
(2) Svolgimento delle questioni
2.1.- il problema della qualità soggettiva del notaio (rileva per la determinazione del reato da
ascrivere)
2.2.- il problema della confisca (che è richiamata dal sequestro) per equivalente e suo
rapporto con la confisca ordinaria (profitto/prezzo).
2.3.- problema di successione delle leggi nel tempo (problema ulteriore che emerge dalla
ricerca) dato dalla natura sanzionatoria della confisca
(3) Conclusione (risposta al parere)
- sintesi risposta al primo problema (il reato è peculato, art. 314 cp)
- sintesi risposta al secondo problema (la confisca potrebbe essere impugnata sotto due
profili: la legittimità (dipende dal momento in cui è disposta), la proporzionalità (se il
valore degli immobili sequestrati è superiore).
- questioni accessorie eventualmente rilevanti: aggravanti art. 61 n. 1 “rilevante entità”, art.
61 n. 9 “violazione doveri pubblica funzione”; attenuanti, Art. 62 n. 6,
restituzione/riconsegna? -> patteggiamento, art. 133 CP valutazione della pena:
precedenti penali, motivi
- consiglio finale: presentare ricorso per riesame (indicando l’A.G. competente).
</ 5) Impostazione della soluzione al problema >
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49. < 6) Consigli pratici, ovvero «Cosa NON fare» >
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CONCETTO. Scrivere cose che non hanno fondamento in diritto (cioè propriamente
definibili come “sbagliate”).
IGNORANZA. copiare, e in generale usare parole, frasi, concetti che si sono sentiti
casualmente o che ricordano vagamente qualcosa (es: «INVERSIONE del possesso»)
INCOMPIUTEZZA. Non rispondere alle domande che sorgono dal caso
FALSIFICAZIONE. Inventarsi elementi della vicenda che non esistono per giustificare la
propria tesi, che quindi non può che essere infondata in fatto.
SUPERFICIALITA’, perché non vale che ”ho trovato la sentenza” = ho risolto il caso”, né
ha pregio un compito composto di “puzzle di ”“copia e incolla” di sentenze.
METODO. Mancanza di ordine espositivo (es: “ma facciamo un passo indietro”).
LINGUA. Errori di grammatica o sintassi, andare a capo senza i “trattini” (!)
ARROGANZA. Sostenere posizioni indifendibili spacciandole per esercizio di un
supposto “dovere deontologico” (un parere deve essere corretto, una difesa deve
essere credibile, un giurista deve essere umile)
ESPOSIZIONE. Scrivere un “compitino” (“dico tutto quello so”), esporre il caso senza
motivare le posizioni sostenute e in modo non problematico, perché da ciò deriva
inutile precisione (pedanteria) e, per converso, glissare su problemi rilevanti (magari
con un «come è noto»)
STILE. Fare il riassunto della traccia come INCIPIT senza sforzarsi di esporre il
problema con il rischio di non inquadrare il tema.
</ 6) Consigli pratici, ovvero «Cosa NON fare» >
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