1. Marketing sociale per la salute e l’ambiente nella
società digitale
Giuseppe Fattori
1. Test ingresso
2. Salute e ambiente (analisi critica)
3. Organizzazione
4. Marketing sociale e comunicazione
5. Esperienze
6. Social media e salute
7. Dai dati alle politiche
COMUNICAZIONE SOCIALE E ISTITUZIONALE
5. The 2030 Agenda for Sustainable Development, adopted by
world leaders at the United Nations on 25 September 2015,
is a broad and ambitious plan of action for people, planet
and prosperity, with the overarching objective of leaving no
one behind. At its core are 17 Sustainable Development
Goals (SDGs) and 169 targets.
6.
7.
8. Attualmente l’Italia ha raggiunto 12 dei 105 target previsti dall’Agenda 2030 delle
Nazioni Unite. Lo mette in luce l’ultimo rapporto di OCSE Measuring Distance to
the SDG Targets 2019. Stiamo facendo bene in ambito sanitario, nell’accesso a fonti
di energia pulita e quanto a superficie occupata da alberi. Ma siamo ancora molto
lontani dal raggiungimento dei target sull’eradicamento della povertà, sulla
formazione continua degli insegnanti, sulla violenza contro le donne, sulla
percentuale di persone che non studiano e non lavorano e sull’abbandono
scolastico. Siamo inoltre messi piuttosto male per quanto riguarda l’obiettivo 16:
istituzioni forti. L’ONU evidentemente non conta quanto i nostri politici urlino sui
social network.
9.
10.
11. Le finalità principali della RUS sono:
•diffondere la cultura e le buone pratiche di
sostenibilità, sia all’interno che all’esterno degli Atenei,
mettendo in comune competenze ed esperienze, in
modo da incrementare gli impatti positivi delle azioni
messe in atto dalle singole Università;
•promuovere gli SDGs - Sustainable Development
Goals e contribuire al loro raggiungimento;
•rafforzare la riconoscibilità e il valore dell’esperienza
italiana a livello internazionale.
12. ACCORDO DELLA RETE DELLE UNIVERSITÀ PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Articolo 3 (Oggetto e finalità)
Gli obiettivi istituzionali della RUS sono
dunque i seguenti:
§ armonizzazione delle attività istituzionali
• creazione di una community capace di sviluppare / disseminare / trasferire best
practices
• promozione di progetti già sperimentati con successo
• sviluppo della dimensione educativa transdisciplinare dei programmi universitari
• formazione e aggiornamento sui temi dello sviluppo sostenibile
• sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e promozione in ottica di stakeholder
engagement;
• incremento delle collaborazioni con le istituzioni
• formulazione di pareri e proposte
Key performance indicators
È istituita la RETE DELLE UNIVERSITÀ PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, d’ora in poi detta
“RUS” o “Rete”, a cui partecipano di diritto tutte le Università aderenti alla CRUI
(Conferenza dei Rettori delle Università Italiane)
13. e) partecipare al Convegno annuale della RUS, collaborando alla sua realizzazione anche attraverso il
contributo definito annualmente dal Comitato di coordinamento e comunque non superiore a €800,00
(annui).
Articolo 7 (Risorse)
Le risorse della RUS sono così suddivise:
1) Risorse economiche
Le risorse economiche della Rete consistono:
• nei contributi ricevuti dalle Università aderenti per il funzionamento della Rete in
occasione del Convegno annuale;
• nei contributi che si possono ottenere da organizzazioni pubbliche e private interessate a
finanziare le attività della Rete. Queste risorse saranno utilizzate in via prioritaria per la
destinazione d’uso decisa dall’ente finanziatore, quindi per lo svolgimento delle attività
della Segreteria organizzativa, del Comitato di coordinamento, dei Gruppi di Lavoro ed
eventualmente per coprire le spese previste per attività decise in Assemblea generale.
2) Risorse umane e strumentali
Le attività oggetto della Rete saranno svolte con risorse umane proprie delle
Parti, in particolare con l’impegno: dei Delegati e Referenti della Rete; del personale,
individuato dalle Università, che partecipa attivamente alle attività comuni; delle risorse
strumentali (inclusi gli eventuali costi per missioni), che le Parti riterranno di destinare ai
progetti.
La CRUI metterà a disposizione le risorse strumentali necessarie per le attività di
comunicazione istituzionale della Rete.
14. 141 = Comunicazione (216 pag)
Nell’ambito del finanziamento
per la prevenzione = 7 miliardi
15.
16. 3.2 Comunicazione
Nelle politiche di prevenzione e promozione della salute la comunicazione è
uno strumento strategico irrinunciabile, funzionale ad alcuni obiettivi cruciali:
aumentare la conoscenza e l’empowerment; promuovere atteggiamenti
favorevoli alla salute; favorire modifiche di norme sociali, ….
Insieme alla formazione, la comunicazione deve essere attuata come azione
di sistema:
- trasversale al Piano e presente in tutti i programmi;
- a servizio dell'integrazione e dell’intersettorialità, rivolgendosi anche agli
amministratori e ai policy maker oltre che alla popolazione e agli operatori
sanitari;
- in grado di contribuire significativamente al contrasto alle
diseguaglianze, veicolando al meglio i messaggi alla popolazione generale
e a specifiche fasce di soggetti a rischio
17. Funzionale al raggiungimento degli obiettivi del PNP è anche
l'utilizzo del marketing sociale che si avvale dei principi e delle
tecniche del marketing per influenzare un gruppo target ad accettare, rifiutare,
modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario, allo scopo di
ottenere un vantaggio per i singoli, i gruppi o la società nel suo complesso. Il
marketing sociale mira a risolvere un problema di interesse collettivo attraverso
il cambiamento di comportamenti individuali e/o di gruppo, prospettando
benefici individuali di interesse collettivo (es. adozione di stili di vita sani,
riduzione di comportamenti a rischio) e benefici sociali derivanti da
comportamenti individuali (es. risparmio energetico, raccolta rifiuti
differenziata, consumi e mobilità sostenibili); si applica quindi sia
alla promozione e tutela della salute sia alla promozione di comportamenti
sociali.
18. 5.5 Ambiente, clima e salute
L’ambiente, nella sua accezione più completa e complessa, comprensiva di stili di vita,
condizioni sociali ed economiche, è un determinante fondamentale per il benessere
psicofisico e quindi per la salute delle persone e delle popolazioni. Molti processi
patologici trovano la loro eziopatogenesi in fattori ambientali, come evidenziato anche
dalle recenti acquisizioni in tema di epigenetica.
Promuovere l’applicazione di misure atte a raggiungere l’eliminazione della presenza di
amianto e contribuire alla conoscenza dell’impatto ambientale e sanitario dell’amianto
Promuovere e implementare le buone pratiche sanitarie in materia di sostenibilità ed
eco-compatibilità nella costruzione, ristrutturazione e di “efficientamento” energetico
degli edifici anche in relazione alla presenza di sostanze chimiche, biologiche e fisiche
Promuovere e supportare interventi intersettoriali per rendere le città e gli
insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla salute, con particolare
attenzione ai gruppi più vulnerabili
19. Migliorare la qualità dell’aria outdoor e indoor
Promuovere interventi informativi nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti,
naturali e antropiche
Promuovere l’adozione di Piani di Sicurezza delle acque (PSA)
Prevenire e eliminare gli effetti ambientali e sanitari avversi, in situazioni dove sono
riconosciute elevate pressioni ambientali, come ad esempio i siti contaminati, tenendo
conto delle condizioni socio-economiche nell’ottica del contrasto alle disuguaglianze
Prevenire gli effetti ambientali e sanitari avversi causati dalla
gestione dei rifiuti
Rafforzare le capacità adattive e la risposta della popolazione e del sistema sanitario
nei confronti dei rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici e agli eventi
estremi e alle catastrofi naturali e promuovere misure di mitigazione con co-benefici
per la salute
Promuovere l’applicazione di misure per ridurre l’impatto ambientale della filiera
agricola e zootecnica, nella gestione degli animali selvatici e nell’igiene urbana
veterinaria
20. 5.6 Malattie infettive prioritarie
Preparazione e risposta a una pandemia influenzale o ad altre emergenze
infettive (COVID-19)
Malattie prevenibili da vaccino (MPV)
Infezioni sessualmente trasmesse (IST)
In linea con tali strategie è stato redatto ‘Il Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e
AIDS (PNAIDS)’.
- Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui
vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione ai fini della
adesione consapevole
- Comunicazione del rischio
- Vaccinazioni
21. Infezioni sessualmente trasmesse (IST)
Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) costituiscono un vasto gruppo di malattie
infettive molto diffuse in tutto il mondo che possono essere causa di sintomi acuti,
infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni anno e
le cui cure assorbono ingenti risorse economiche. Oggi si conoscono circa trenta quadri
clinici di IST determinati da oltre 20 patogeni sessualmente trasmessi. Decorrono spesso
senza sintomi e questo aumenta la probabilità di contagio di altri individui sani e di
cronicizzazione, con possibili conseguenze anche sulla funzione riproduttiva
(infertilità) e con un alto rischio di trasmissione verticale in corso di gravidanza e/o al
momento del parto.
Notoriamente, le IST sono strettamente associate all’infezione da HIV attraverso una
sinergia epidemiologica che ne rafforza la diffusione reciproca; le persone con IST
costituiscono una popolazione ad alto rischio di acquisire o trasmettere l’HIV attraverso le
lesioni di continuo presenti a livello genitale, tanto da indurre l’OMS a raccomandare
l’offerta del test HIV a tutte le persone con una IST. È pertanto di cruciale importanza
poter monitorare e controllare la diffusione delle IST in modo da agire parallelamente
sulla prevenzione dell’HIV.
22. Preparazione e risposta a una pandemia influenzale
o ad altre emergenze infettive (COVID-19)
La pandemia, causata da un patogeno emergente, quale il SARS-CoV-2, con una
popolazione mondiale completamente suscettibile, e in assenza di trattamenti specifici e
vaccini disponibili, ha visto la diffusione della malattia con conseguente sovraccarico
delle strutture e dei servizi dedicati. In Italia, il Ministero della Salute, in accordo con le
Regioni e con altri attori interessati, ha adottato tempestive misure di sanità pubblica per
la protezione della salute della popolazione, con procedure omogenee su tutto il
territorio nazionale. Tutte le misure adottate sono state soggette a continua revisione in
base alle nuove evidenze scientifiche e all'evoluzione epidemiologica.
Tale esperienza impone attenzioni e risorse dedicate e la necessità di
adeguare sia le organizzazioni sanitarie e non sia i sistemi di
informazione e di comunicazione.
23.
24.
25. “In questi mesi alle Regioni abbiamo inviato
3.059 ventilatori polmonari per le terapie
intensive, 1.429 per le subintensive.
51. A little drink might boost health
Although potentially toxic, light ethanol consumption might even be good for you.
Small amounts of alcohol have been found to promote cardiovascular health, reduce
the risk of dementia and even decrease symptoms of diabetes.
52. Helping you look and feel the best you can... every day of your life
(5 million+ subscribers on YouTube)
•841 post 500mila follower 213 profili seguiti Aaron Marino (Alpha M.)
53. caterinabalivo
Da qualche settimana ho
cominciato ad usare ZzzQuil, la
prima gommosa a base di
melatonina, lavanda e camomilla
che mi assicura un sonno
migliore! Ne sono entusiasta, la
mattina mi sveglio veramente
riposata e pronta per tutti i miei
impegni! 💪 ...e così quando mi
chiedono ‘’ma come fai a fare
tutto?’’ rispondo ‘’ho solo
dormito meglio’’!
#ZzzQuil #hosolodormitomeglio
#ad
@zzzquil_natura
56. Tipologie studi (semplificati)
• Studio PRIMARIO: può essere di diversa tipologia:
• Osservazionale Descrittivo: studia l’andamento del
fenomeno nella popolazione;
• Osservazionale Analitico: ricerca il possibile nesso
tra un fattore di rischio e la comparsa di effetto;
• Sperimentale: valuta l’efficacia di un intervento
dell’esperimento rispetto ad un gruppo di controllo;
57. Tipologie studi
• Studio SECONDARIO: sintesi degli studi
pubblicati in letteratura fino ad una determinata
data (revisione sistematica) con eventuale
metanalisi per valutare l’efficacia dei singoli
interventi combinando i dati di più studi
condotti sullo stesso argomento
Dove cerchiamo gli studi?
• Database elettronici (snpambiente.it,
eea.europa.eu, cdc.gov/nceh, Pubmed,
Embase, Cochrane Library, ….
*
61. 1. Mahajan T. (2019), “Imperfect Information in Menstrual Health and the
Role of Informed Choice”, Indian Journal of Gender Studies, 26 (1&2),
pp. 59–78.
2. Parihar M. (2019), “Can menstrual cup be an alternative for better
menstrual hygiene management? A review”, Nursing Journal of India,
110 (1), pp. 8-13.
3. Van Eijk A.M. et al. (2019), “Menstrual cup use, leakage, acceptability,
safety, and availability: a systematic review and meta-analysis”, The
Lancet.Public Health, 4 (8), pp. e376-e393.
4. “The Cup Summit Report”, Nairobi, April 2018.
https://menstrualcupcoalition.org/wp-
content/uploads/2018/12/TheCupSummitReport.pdf
1 – Ciclo sostenibile
74. In The Red: A private economic cost and qualitative
analysis of environmental and health implications for
five menstrual products
Submitted by:
Caitlyn Shaye Weir, BSc Combined Honours,
Environmental Science and Gender and Women Studies, Dalhousie University (2015)