3. Cos’è?
1. Pinterest è un social media basato sulle immagini nato
come start up nel 2010 in California con sede operativa
a Palo Alto.
2. Si tratta di una sorta di vetrina dove è possibile
classificare immagini e video, quindi i propri interessi.
3. Non si twitta, si “pinna”: si cattura/condivide
un’immagine, un video, un’infografica dal computer o
(direttamente) dal web e la si trasporta nelle
cartelle/Board.
4. Come iniziare
1. Procurati un invito (basta la mail)
2. Collegalo a Twitter e Facebook.
3. Completa il profilo con una breve bio.
4. Seleziona le bacheche che ti interessano tra quelle suggerite
o (meglio) creane di nuove.
5. Scarica il “pin button” per il proprio browser
6. Pinna!
6. Scenario - statistiche
• Iscrizioni: ha superato i 10 milioni di utenti dopo soli 9
mesi dal suo debutto in rete.
• Visite: dai 7,5 milioni a dicembre ai 11,7 milioni di
visitatori unici negli USA a gennaio 2012.
• Tempo trascorso: 90 minuti al mese, contro le 7 ore di
Facebook.
• L’utente tipo è donna (dai 25 ai 45)
• Settori: moda, food, design.
14. Dove si “pinna”
• Twitter:
Azienda, utente
• Facebook:
Utente
• Esiste un’estensione chiamata “Pinterest Right Click” per
Google Chrome che permette di “pinnare” le immagini (e i
video) semplicemente utilizzando il tasto destro del mouse.
18. Contest (branding)
• Toys”R”Us Per San Valentino ha lanciato la campagna “Be ‘R’
Valentine” scegliendo per i propri pin i prodotti che maggiormente
si adattano alla festa degli innamorati, accompagnando spesso i pin
con descrizioni sul possibile uso dei vari giocattoli ed accessori.
19. Pinterest - Seo
• I link provenienti da Pinterest sono “dofollow” (al contrario di
Facebook e Twitter), cioè trasmettono valore al sito
dell’immagine pinnata.
• Questo aiuta il posizionamento sul motore di ricerca
• E’ sconsigliato abusare dell’auto-pinnata nella Pin Etiquette.
• E’ probabile che presto i link diventeranno “nofollow”.
21. Pinterest - ecommerce
• Le board sono vetrine on line dove
promuovere, vendere/cercare i propri
prodotti.
• Pinterest offre una catalogazione automatica
dei prodotti che diventano “Gift”.
• Quando carichi un’immagine basta inserire il
simbolo £ o $ nel titolo per descriverla ed il
sistema riconoscerà automaticamente che è
un prodotto di vendita.
25. Da social network a social selling
• Le 2 P di Pinterest: Passioni -Prodotti.
Un social basato sui prodotti (e sulle
immagini) più che sull’utente.
• E’ stato dimostrato che Pinterest spinge il
traffico verso siti e blog più di Linkedin,
YouTube e G+ messi assieme.
Soprattutto indirizza gli utenti verso i siti dei
rivenditori, diventa fondamentale per l’e-
commerce.
26. Content Curation
• E’ la semplificazione organizzativa e comunicativa
dei contenuti (foto, video) per categorie.
• Più le categorie (board) sono specifiche, a “coda
lunga” più sono specialista in quel settore, più sono
seguito da una determinata nicchia di utenti.
• Divento il cool hunter dei miei contenuti/interessi, li
condivido e li metto in vetrina.
• In poche parole “valgo per quello che scovo e
condivido”.
27. Content Curation
• Dal blog “long form” al social “push button”
• Con Pinterest e simili la fruizione dei social subirà
un’accelerazione nel tempo (più rapido e real-time) e nello
spazio (più mobile) alimentando la partecipazione spontanea
dell’utente.
28. Conclusioni
• Pinterest è un vanity-social. Ha già dei cloni (Pinspire).
• E’ utile per progetti condivisi formazione/lavoro
(ricerche tematiche, fotografie, ricette, disegni,
progetti, raccolta articoli, ecc.)
• E’ utile per il Web Marketing: branding e per il Seo
(ma Google correrà ai ripari).
• E’ utile per l’e-commerce poiché è una vetrina on line
graficamente accattivante e direttamente collegata.
• A breve migliorerà la sua strategia di Web Marketing
con tool specifici, anche interni per il social commerce.
• Sicuramente un social da tenere d’occhio! Soprattutto
se avete un prodotto fisico (materiale) da mostrare.