3. Nel caso l’azienda rientri tra quelle indicate al punto
precedente (ricorrono i presupposti previsti
dall'Art.2 comma 1 e Art.3 comma 1 del Dlgs. 4
febbraio 2000. n.40) si presenta la necessità di
nominare un Consulente per la sicurezza dei
trasporti merci pericolose, per ovviare alle
problematiche di sicurezza e alle relative sanzioni
previste dalla Legge per gli inadempienti.
4. Relazione annuale
Nella circostanza in cui l'azienda debba nominare il
Consulente ADR, quest'ultimo provvederà alla redazione
della relazione annuale (sarà in aggiunta consegnata una
check list che delinea le problematiche da risolvere
nell'azienda) atta a descrivere la prassi dell'impresa stessa
(ai sensi dell'Art.4 comma 1 Dlgs. 4 febbraio 2000. n. 40)
nonché, le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali
necessarie per l'osservanza delle norme in materia di
trasporto, di carico e scarico di merci pericolose ed anche
per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni
ottimali di sicurezza. Il Consulente redigerà tale relazione
annualmente e la aggiornerà qualora intervengano eventi
modificativi delle prassi e delle procedure poste alla base
della relazione stessa.
5. Relazione annuale
Il Consulente per la sicurezza del trasporto delle
merci pericolose, deve consegnare al Capo
dell'impresa la Relazione annuale e, quest'ultimo,
su richiesta, la mette a disposizione dell'ufficio
provinciale della Motorizzazione Civile e dei
Trasporti in concessione competente per territorio.
6. Relazione annuale
La relazione comprende:
· Dati aziendali
· Identificazione delle merci pericolose
· Classificazioni delle merci/rifiuti pericolosi
· Sommario delle attività annuali dell'impresa
· Identificazione dei mezzi di trasporto delle merci
pericolose
· Modalità di trasporto, di spedizione es.: ADR, RID, IMDG
Code
· Formazione del personale aziendale
· Incidenti verificatisi durante il carico/scarico o trasporto
· Conclusioni
7. Relazione d’incidente
Qualora si verificasse un incidente nel corso di un
trasporto o di una operazione di carico o scarico
che abbia recato danno alle persone, ai beni o
all'ambiente, il Consulente, dopo aver raccolto tutte
le informazioni utili, provvede alla redazione di una
relazione d'incidente (ai sensi della sezione 1.8.5
dell'Accordo ADR nonchè della circolare ministeriale
prot. n. 174-MOT2/C),
8. Relazione d’incidente
La relazione indicherà in modo particolareggiato:
· La descrizione dello scenario dell'incidente
· La rilevazione dei danni a cose, persone ed
ambiente
· Le procedure di intervento attuate
· L'analisi critica delle cause dell'incidente
· Le proposizioni per le eventuali modifiche delle
procedure operative e/o gestionali contenute nel
Manuale delle Procedure.
9. Relazione d’incidente
Se l'impresa che rientra nei presupposti di nomina del
Consulente ADR, non lo ha ancora nominato, nel
caso in cui dovesse verificarsi un incidente,
l'assicurazione potrebbe non coprire i danni causati,
vista l'assenza della relazione annuale che
dovrebbe essere sempre presente nella Ditta che
ha subito il sinistro.
10. Esempio di contenuto di manuale ADR
· Classificazione merci/rifiuti pericolosi
· Documento di trasporto
· Istruzioni di sicurezza o Tremcards (Esempio)
· Confezionamento merci pericolose in colli
· Iscrizioni sui colli
· Etichette di pericolo sui colli
· Operazioni di carico e scarico (colli) e spedizioni ADR/RID/
IMDG Code
· Idoneità ed equipaggiamento dei veicoli
· Idoneità degli autisti per il trasporto ADR
· Formazione ed addestramento
· Visite ispettive
11. Esempio di contenuto di manuale ADR
· Procedure di emergenza in caso di incidente
all'interno del deposito
· Procedure di emergenza in caso di incidente su
strada
· Pannellatura dei veicoli e containers
· Etichettatura dei veicoli e dei containers
· Norme di comportamento durante il trasporto
delle merci pericolose
· Operazioni di carico e scarico (rinfusa)
· Operazioni di carico e scarico (cisterna)
12. CORRELAZIONE TRA LA NORMATIVA DEI RIFIUTI
PERICOLOSI E L’ADR
A tutt’oggi le norme tecniche ambientali (anche dopo
l’introduzione della Decisione 532/2001) non hanno ancora
dato disposizioni per assimilare in modo certo rifiuti
pericolosi alla codifica delle merci pericolose.
ADR UTI
IFI LOSI
R
ICO
PER
Non c’è esplicito coordinamento tra
la disciplina che regola il trasporto
dei rifiuti pericolosi e la disciplina
che regola il trasporto delle merci
pericolose (ADR) 12
12
13. TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI PER LA
NORMATIVA AMBIENTALE
ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI
Il trasporto dei rifiuti è regolamentato dall’Art. 30 del D.Lgs 22/97 (decreto Ronchi), e prevede:
“Autorizzazione” L’Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori di Rifiuti,
(c. 4 Art. 30) secondo le modalità de D.M 406/98, se i rifiuti sono
VALE 5 Anni destinati a smaltimento o recupero non effettuato ai
sensi dell’Art. 33 del D. Lgs. 22/97
Iscrizione “semplificata” : La Comunicazione all’Albo
Comunicazione di inizio attività se i rifiuti sono avviati ad effettivo
(c. 16 Art. 30)
VALE 2 Anni
ed oggettivo recupero e tale recupero è fatto ai
sensi dell’Art. 33.
La Delibera del comitato interministeriale del 27/7/84 unica
normativa tecnica che regolamenta il trasporto dei rifiuti.
(ancora parzialmente vigente per gli effetti delle disposizioni
transitorie del D.Lgs 22/97)
13
13
14. DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO
DEI RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI
(da trasporre ai Rifiuti pericolosi per effetto del comma 1 dell’art. 57 del D.Lgs 22/97)
• Applicazione sui colli di rifiuti pericolosi di etichetta
15x15 cm R
• Applicazione su lato destro posteriore del veicolo che
trasporta rifiuti pericolosi di pannello di lato 40 cm R
• Divieto di trasporto contemporaneo su stesso mezzo di ALBO NAZIONALE
rifiuti incompatibili (es. che possono reagire IMPRESE CHE
pericolosamente) EFFETTUANO LA
GESTIONE DEI RIFIUTI
ISCRIZIONE N. ….
• I recipienti o veicoli che hanno contenuto rifiuti
pericolosi, se impiegati per trasportare altre merci,
devono essere opportunamente puliti Prescrizioni contenute
nell’”autorizzazione” al trasporto
• Divieto di caricare prodotti alimentari su recipienti o
veicoli che hanno contenuto rifiuti pericolosi (anche se
bonificati !!)
14
14
15. CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI
(DECISONE 2000/532/CE)
I rifiuti, sono classificati come pericolosi, se
presentano una o più caratteristiche indicate nell'allegato III
della direttiva 91/689/CEE (caratteristiche di PERICOLO H).
Pertanto contengono sostanze pericolose; e per sostanza
pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata
come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive
modifiche; Tra le sostanze pericolose vengono considerati anche i
composti dei metalli pesanti;
classificazione che ha determinato due famiglie di rifiuti pericolosi
Rifiuti pericolosi specificatamente nominati
o contenenti sostanze specifiche o rifiuti
provenienti da determinati processi di
produzione
Rifiuti pericolosi classificati per superamento di
concentrazioni di sostanze pericolose
specificatamente o genericamente nominate;
15
15
16. SE NELLA LISTA DEI CODICI C.E.R. un rifiuto è identificato come pericoloso mediante
riferimento specifico o generico a sostanze pericolose esso è classificato come pericoloso solo se le
sostanze raggiungono determinate concentrazioni, tali da conferire al rifiuto in questione una o più
delle proprietà di cui all'allegato III della direttiva 91/689/CEE del Consiglio.
Art. 2 decisione 2000/523/CE
• punto di infiammabilità ≤ 55 °C
• una o più sostanze classificate (**) come molto tossiche in concentrazione totale ≥ 0,1 %,
• una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale ≥ 3 %,
• una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale ≥ 25 %,
• una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione totale ≥ 1 %,
• una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione totale ≥ 5 %,
• una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione totale ≥ 10 %,
• una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 in concentrazione totale ≥ 20 %,
• una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in concentrazione ≥ 0,1 %,
• una sostanza riconosciuta come cancerogena (categoria 3) in concentrazione ≥ 1 %
• una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) classificata come R60 o R61 in
concentrazione ≥ 0,5 %,
• una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categoria 3) classificata come R62 o R63 in
concentrazione ≥ 5 %,
• una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 in concentrazione ≥ 0,1 %,
• una sostanza mutagena della categoria 3 classificata come R40 in concentrazione ≥ 1 %.
(**) La classificazione e i numeri R si basano sulla direttiva 67/548/CEE concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed
amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose e successive modifiche. I limiti di concentrazione si
16
riferiscono a quelli specificati nella direttiva 1999/45/CE per il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati
16 membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi e successive modifiche.
17. NORMATIVA TRASPORTO SU STRADA
DELLE MERCI PERICOLOSE
L’UE con Direttiva 94/55/CEE obbliga gli stati membri
all’applicazione integrale dei contenuti tecnici dell’ADR
Direttiva recepita con DM 04/09/1996
Da applicare dal 1 Gennaio 1997
ADR5
200
ULTIMA NORMATIVA ADR
Direttiva 2004/111/CE del 9/12/2004
(ADR 2005) Recepita con il DM 2/8/2005
Si applica dal 1/7/2005.
17
17
18. CLASSIFICAZIONE DELLE MERCI PERICOLOSE
SECONDO L’ADR
La parte 2 dell’allegato A classifica le merci pericolose, le merci sono suddivise in classi in
relazione al tipo di pericolo che rappresentano:
Le classi sono 13:
classe Descrizione
1 Materie ed oggetti esplosivi
2 Gas compressi o disciolti sotto pressione
3 Materie liquide infiammabili
4.1 Materie solide infiammabili
4.2 Materie soggette ad accensione spontanea
4.3 Materie che a contatto con acqua sviluppano gas infiammabili
5.1 Materie comburenti
5.2 Perossidi organici
6.1 Materie tossiche
6.2 Materie infettanti
7 Materie radioattive
8 Materie corrosive
9 Materie e oggetti pericolosi diversi
18
18
19. SUDDIVISIONE DELLE MERCI PERICOLOSE IN BASE
ALLE CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE, CHIMICHE
E TECNICHE
• Ad ogni merce pericolosa (voce) è attribuito un numero di identificazione UN
costituito da 4 cifre e da una descrizione, la lista delle merci è rappresentata nella
parte 3 capitolo 2 dell’ ADR
• Le merci sono suddivise, per ogni classe di pericolo, nelle seguenti “RUBRICHE”
• RUBRICHE SINGOLE: corrispondono a sostanze chimiche o articoli
specificatamente individuati (es. UN 1090 : Acetone).
• RUBRICHE GENERICHE: corrispondono a classi merceologiche o gruppi
Rubriche Collettive
di sostanze chimiche specificatamente individuate (es. UN 1133 : Adesivi, UN
1266: prodotti di profumeria, UN 1263: Pitture).
2.2.x.3
• RUBRICHE SPECIFICHE N.A.S.: corrispondono a sostanze o
articoli di particolare natura chimica o tecnica non altrimenti specificate (es.
UN 1987: alcoli infiammabili n.a.s., UN 3249: farmaco solido tossico n.a.s.).
• RUBRICHE GENERALI N.A.S.: sono sostanze o articoli aventi una o
più proprietà pericolose non altrimenti specificatamente (es. UN 1993: Liquido
infiammabile n.a.s., UN 3288: solido inorganico tossico n.a.s.).
19 19
20. RACCORDO TRA LA DISCIPLINA ADR E
QUELLA AMBIENTALE
RIFIUTI ADR
Anche la normativa ADR,
I rifiuti pericolosi sono Direttive fondamentalmente,
costituiti o contengono 67/548/CEE e regolamenta il trasporto
sostanze o preparati 1999/45/CE di sostanze, preparati od
elencati nelle (ex 88/379/CEE) oggetti che sono elencati
Direttive 67/548/CEE e concernenti
nelle
rispettivamente: le
1999/45/CE disposizioni relative Direttive 67/548/CEE e
alla classificazione, 1999/45/CE
all’imballaggio e
all’etichettatura
delle sostanze e
preparati
Criteri di classificazione pericolosi. Criteri di classificazione
come rifiuti come merci pericolose per
individuati nella Direttiva 689/92 il trasporto
e Decisione 532/2000 individuati nell’ADR ai paragrafi 2.2.x.1 e
nel Manuale delle prove e criteri dell’ONU
20
20
21. RIFIUTI IN GENERE PERICOLI PER EFFETTI
RIPETUTI O PROLUNGATI
• Irritanti
• Mutagene
• Cancerogene cat II e III
RIFIUTI PERICOLOSI • Tossiche per il ciclo riproduttivo
• Quasi tutte le sostanze nocive
• Infiammabili > 55 ° C
RIFIUTI CLASSIFICABILI • Alcune sostanze corrosive
NELLE per i metalli
MERCI PERICOLOSE • Ceneri di zinco
(ADR)
21
21
22. ANALISI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
NELLE MERCI PERICOLOSE
Lista dei codici contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE
LISTA CODICI CER RIFIUTI PERICOLOSI (circa 260 codici)
RUBRICHE
SINGOLE O NORMATIVA ADR
GENERICHE
LISTA DI RIFIUTI LISTA DI RIFIUTI LISTA DI RIFIUTI
PERICOLOSI DIRETTAMETE PERICOLOSI PERICOLOSI NON
CLASSIFICABILI SECONDO PROBABILMENTE MERCI CLASSIFICABILI MERCI
L’ADR PERICOLOSE SECONDO PERICOLOSE SECONDO
• solventi e vernici L’ADR L’ADR
• amianto (SERVE UNA VERIFICA
• oli e apparecchi con PCB ANALITICA)
• acidi
• pesticidi di scarto
• rifiuti ospedalieri
• accumulatori
22
22
23. LA NUOVA CODIFICA DEI RIFIUTI (2000/532) PUR AVENDO
MIGLIORATO LA SITUAZIONE PRESENTA ANCORA ALCUNI RIFIUTI
NON PERICOLOSI CHE SONO INVECE MERCI PERICOLOSE PER L’ADR
Lista dei codici non contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE
LISTA CODICI CER RIFIUTI NON PERICOLOSI
NORMATIVA ADR
LISTA DI RIFIUTI NON PERICOLOSI CHE POSSONO ESSERE MERCI
PERICOLOSE PER L’ADR come:
• Ceneri di zinco (CER 110502)
• i rifiuti liquidi con punto di infiammabilità tra 56° C e 61 ° C
• alcuni rifiuti infettivi
• alcuni rifiuti pericolosi per l’ambiente
23
23
24. ESEMPIO DI RIFIUTI DIRETTAMENTE CLASSIFICABILI SECONDO L’ADR
CLASSE 2 : Gas compressi o disciolti sotto pressione
594: Gli estintori, fabbricati e riempiti
secondo il regolamento dello stato di
16 05 04: Gas in contenitori a
fabbricazione, ed imballati
pressione (compresi gli halon),
contenenti sostanze pericolose. in solidi imballaggi esterni e muniti di
protezione contro le aperture
accidentali Non Sono soggetti all’ADR
1 24
24
25. CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi
16 01 09: Componenti contenenti 305: Queste sostanze non sono
PCB soggette all’ADR quando hanno
16 02 09: Trasformatori e una concentrazione <= 50
condensatori contenenti PCB
mg/Kg.
13 03 01: Oli per circuiti idraulici
contenenti PCB 203: Questa rubrica non può essere
13 03 01: Oli isolanti usata per i Policlorodifenili con
termoconduttori, contenenti PCB n. UN 2315
1 25
25
26. CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi
168 L’amianto immerso o fissato in un
legante naturale o artificiale (come cemento,
plastica, asfalto, resina o minerali), in modo
tale che, durante il trasporto non possano
17 06 01: Materiali isolanti essere liberate quantità pericolose di fibre di
contenenti amianto amianto respirabili.
17 06 05: Materiali da costruzione E Gli articoli manufatti che contengono
contenenti amianto Amianto quando essi siano imballati in
16 02 12: Apparecchiature fuori modo tale che, durante il trasporto non
uso contenenti amianto in fibre possano essere liberate quantità pericolose
libere di fibre di amianto respirabili.
Non sono soggetti all’ADR
1 26
26
27. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
SOSTANZE PERICOLOSE – METODI DI CLASSIFICAZIONE
Sostanza Sostanza Sostanza
Pericolosa
(per l’ADR)
+ Pericolosa
(per l’ADR)
= Pericolosa
(per l’ADR)
Le soluzioni o miscele contenenti più materie pericolose, devono essere
classificate in una rubrica collettiva (vedere 2.1.2.4) e con un gruppo
d'imballaggio della classe pertinente, conformemente alle loro
caratteristiche di pericolo. Questa classificazione conforme alle
caratteristiche di pericolo deve essere effettuata nel seguente modo:
27
27
28. CLASSIFICAZIONE DIRETTA
Le caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche
devono essere determinate mediante misura o calcolo e la
materia, soluzione o miscela deve essere classificata secondo i
criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 (e all’occorrenza nel
Manuale delle prove e dei criteri dell’ONU) delle diverse classi
Tali prove sono abbastanza semplici ed INFIAMMABILE Liquido
economicamente sopportabili se si deve
verificare se il rifiuto (non specificatamente
nominato nell’ADR) è sostanza pericolosa solida
o liquida infiammabile INFIAMMABILE solido
Prove che diventano invece molto difficili e costose se
si devono ricercare altre caratteristiche di pericolo
quali ad esempio: la tossicità, la pericolosità per
l’ambiente (classi ADR 6.1 e 9) e in alcuni casi la
corrosività, in questo caso è possibile applicare il:
metodo delle precedenze secondo il pericolo
preponderante: 28
28
29. METODO DELLE PRECEDENZE SECONDO IL PERICOLO
PREPONDERANTE (2,1,3,5)
Se le caratteristiche di pericolo della materia, soluzione o miscela rientrano in più classi o gruppi
di materie qui sotto indicate, la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe
o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante nel seguente ordine di
precedenza
a) Materiali della classe 7
b) Materie della classe 1 ;
c) Materie della classe 2;
d) Esplosivi liquidi desensibilizzati della classe 3;
e) Materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati della classe 4.1;
f) Materie piroforiche della classe 4.2;
g) Materie della classe 5.2;
h) Materie delle classi 6.1 o 3 che, per la loro tossicità all'inalazione,
devono essere classificate nel gruppo d'imballaggio I;
i) Materie infettanti della classe 6.2.
29
29
30. TABELLA DI PREPONDERANZA DEI PERICOLI
Se le caratteristiche di pericolo della materia rientrano in più classi o gruppi di materie non citati nel gruppo di
classi precedente (2.1.3.5.3), la materia deve essere classificata secondo la stessa procedura, ma la classe
pertinente deve essere scelta in funzione della tabella di preponderanza dei pericoli del 2.1.3.10
30
30
31. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE
Sostanza Una o più Sostanze Sostanza
+ =
Pericolosa Non Pericolose Pericolosa
(per l’ADR) (per l’ADR) (per l’ADR)??
Una soluzione o una miscela contenente solo una materia pericolosa nominativamente
menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2, con una o più materie non pericolose, deve
essere classificata come la materia pericolosa elencata nominativamente salvo che:
a. la soluzione o la miscela sia specificatamente elencata nella Tabella A del capitolo
3.2; oppure
a. risulti chiaramente dalle indicazioni della rubrica applicabile a tale materia
pericolosa che essa è unicamente applicabile alla materia pura o tecnicamente pura;
oppure
a. la classe, lo stato fisico o il gruppo d'imballaggio della soluzione o della miscela siano
differenti da quelli della materia pericolosa.
31
31
32. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE
Nei casi b) o c), la soluzione/miscela (RIFIUTO) deve essere classificata, come una materia
non nominativamente menzionata, nella classe corrispondente in una rubrica collettiva
prevista nella sottosezione 2.2.x.3 della suddetta classe tenendo conto dei rischi sussidiari
eventualmente presentati, salvo
che non soddisfi i criteri di nessuna
classe, nel qual caso non è sottoposta alle disposizioni dell'
ADR.
Per stabilire se la soluzione/miscela (RIFIUTO) soddisfa ai criteri di
• classificazione delle classi ADR si puòDIRETTA (analisi metodi:
metodo di classificazione procedere con i seguenti
chimica)
• metodo di classificazione SEMLPIFICATA (analisi
sui dati disponibili in letteratura tecnica e
applicazione dei metodi semplificati contenuti
nelle norme)
32
32
33. Esempio di classificazione di un rifiuto pericoloso CON METODO SEMPLIFICATO
contenete sostanze tossiche o nocive ai sensi della 67/548/CEE
SI PARTE DALLE CONCENTRAZIONI DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
CONTENUTE NEL RIFIUTO
Direttiva
67/548/CEE Rifiuto NON classificabile come
Rifiuto classificabile come sostanza o sostanza o preparato pericoloso:
preparato pericoloso:
99/45/CE
MOLTO TOSSICO, TOSSICO O
MOLTO TOSSICO, TOSSICO O NOCIVO
NOCIVO NO
SI
RIFIUTO
PERICOLOSO
Si cercano i valori di: CL50, MA NON MERCE
DL50 ricavandoli da banche PERICOLOSA AI
dati come: MSDS (Material SENSI DELL’ADR
Safety Data Sheet),
RIFIUTO
ADR NO PERICOLOSO
NO E MERCE
Applicazione dell PERICOLSA AI
SI SENSI DELL’ADR
ACCORDO ADR
secondo le indicazioni classificato 6.1
del parag. 2.2.61.1 Gruppo Imball.
ADR SI
num. ONU xxxx
33
33
34. Contenuti del paragrafo 2.2.61.1
Metodo di calcolo semplificato della DL50 per l’ADR
DL 50
DL50 del rifiuto = n
della sostanza più pericolosa
⋅ 100
∑% della sostanza i -esima
i=1
Metodo di verifica rapida (più restrittivo) ma molto pratico:
•Si ricercano nella normativa sulle sostanze e preparati le sostanze classificate Xn, T e T+.
•Si supponga, per semplicità e cautela, che le sostanze classificate T abbiano il valore più basso per le stanze
classificabili Tossiche per ingestione (R22), valore che corrisponde ad una DL = 26 mg/Kg
26 + DL 50 della sostanza più pericolosa calssif. T +
DL 50 del rifiuto = ⋅ 100
∑
% sost .T + % sost .T + ∑
Tossicità per
Suddivisione in gruppi di Tossicità per ingestione Tossicità per inalazione
assorbimento cutaneo
Imballaggio DL50 (mg/Kg) CL50 (mg/l)
DL50 (mg/Kg)
Molto
tossiche
I DL50 ≤ 5 DL50 ≤ 40 CL50 ≤ 0.5
Tossiche II 5 < DL50 ≤ 50 40 < DL50 ≤ 200 0.5 < CL50 ≤ 2
50 < DL50 ≤ 200
Debolmente per solidi 200 < DL50 ≤ 1000 2 < CL50 ≤ 10
Tossiche
III 50 < DL50 ≤ 500
per liquidi
34
34
35. CONSIDERAZIONI SULLA CLASSIFICAZIONE DI RIFIUTI CHE
CONTENGONO SOSTANZE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE
Sono considerate come inquinanti per l’ambiente acquatico per l’ADR
le materie, soluzioni e miscele (come preparati o rifiuti) che non
possono essere assegnate alla classi da 1 a 8 ma ai n. ONU
3077: materia pericolosa per l’ambiente, solida, n.a.s.
e
3082: materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s.
della classe 9, sulla base dei metodi di prova e criteri della sezione
2.3.5.
Cioè sulle prove e dati di ecotossicità, biodegradabilità e
bioaccumulazione.
Inoltre
I rifiuti non appartenenti alle classi ADR da 1 a 9 ma
che sono presi in considerazione dalla Convenzione di
Basilea sul controllo dei movimenti trasnfrontalieri
dei rifiuti e della loro eliminazione, possono essere
trasportati sotto i numeri ONU 3077 e 3082.
35
35
36. DETERMINAZIONE DELLE MISCELE DI SOSTANZE INQUINANTI PER
L’AMBIENTE ACQUATICO (procedura 2.2.9.1.10)
Nel rifiuto ci sono
Sostanze classificate R50: altamente tossico per
“N” per la Dir 67/548/CEE gli organismi acquatici (N)
R51: Tossico per gli
NO organismi acquatici
R52: Nocivo per gli
organismi acquatici
SI R53: Può provocare a lungo
termine effetti negativi per
l’ambiente acquatico
Le materie sono Le materie sono R50/53: N
R50 o R51/53 R50/53 R51/53: N
Concentrazione Concentrazione
< 25 % < 2,5 %
SI SI
NO NO
Materia pericolosa
per l’ambiente
Materia NO ADR UN 3077 se solido Materia NO ADR
UN 3082 se liquido 36
36
37. 650: I rifiuti comprendenti residui d’imballaggi, residui solidifica ti e residui
liquidi di pittura possono essere trasportati come materie del gruppo
d’imballaggio II. Oltre alle disposizioni del N. ONU 1263, gruppo
d’imballaggio II, i rifiuti possono anche essere imballati e trasportati come
segue:
a) …………
b) …………
c) ………….
d) Il trasporto alla rinfusa è permesso in veicoli coperti, contenitori chiusi o grandi
contenitori coperti, tutti a pareti piene. I cassoni dei veicoli o i contenitori
devono essere stagni o resi stagni, per esempio mediante un rivestimento
interno appropriato sufficientemente solido.
e) Se dei rifiuti sono trasportati secondo le prescrizioni di questa disposizione
speciale, essi devono essere dichiarati nel documento di trasporto, secondo la
5.4.1. 1.3 come segue: “RIFIUTI, UN 1263 PITTURE, 3,II”
1 37
37