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CLASSIFICAZIONE DEI
     RIFIUTI PERICOLOSI
     NELL’AMBITO DELLA
      NORMATIVA ADR



              1           1
1
Obbligo di nomina consulente ADR
   Nel caso l’azienda rientri tra quelle indicate al punto
    precedente (ricorrono i presupposti previsti
    dall'Art.2 comma 1 e Art.3 comma 1 del Dlgs. 4
    febbraio 2000. n.40) si presenta la necessità di
    nominare un Consulente per la sicurezza dei
    trasporti merci pericolose, per ovviare alle
    problematiche di sicurezza e alle relative sanzioni
    previste dalla Legge per gli inadempienti.
Relazione annuale
   Nella circostanza in cui l'azienda debba nominare il
    Consulente ADR, quest'ultimo provvederà alla redazione
    della relazione annuale (sarà in aggiunta consegnata una
    check list che delinea le problematiche da risolvere
    nell'azienda) atta a descrivere la prassi dell'impresa stessa
    (ai sensi dell'Art.4 comma 1 Dlgs. 4 febbraio 2000. n. 40)
    nonché, le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali
    necessarie per l'osservanza delle norme in materia di
    trasporto, di carico e scarico di merci pericolose ed anche
    per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni
    ottimali di sicurezza. Il Consulente redigerà tale relazione
    annualmente e la aggiornerà qualora intervengano eventi
    modificativi delle prassi e delle procedure poste alla base
    della relazione stessa.
Relazione annuale
   Il Consulente per la sicurezza del trasporto delle
    merci pericolose, deve consegnare al Capo
    dell'impresa la Relazione annuale e, quest'ultimo,
    su richiesta, la mette a disposizione dell'ufficio
    provinciale della Motorizzazione Civile e dei
    Trasporti in concessione competente per territorio.
Relazione annuale
La relazione comprende:
 · Dati aziendali

 · Identificazione delle merci pericolose

 · Classificazioni delle merci/rifiuti pericolosi

 · Sommario delle attività annuali dell'impresa

 · Identificazione dei mezzi di trasporto delle merci

  pericolose
 · Modalità di trasporto, di spedizione es.: ADR, RID, IMDG

  Code
 · Formazione del personale aziendale

 · Incidenti verificatisi durante il carico/scarico o trasporto

 · Conclusioni
Relazione d’incidente
   Qualora si verificasse un incidente nel corso di un
    trasporto o di una operazione di carico o scarico
    che abbia recato danno alle persone, ai beni o
    all'ambiente, il Consulente, dopo aver raccolto tutte
    le informazioni utili, provvede alla redazione di una
    relazione d'incidente (ai sensi della sezione 1.8.5
    dell'Accordo ADR nonchè della circolare ministeriale
    prot. n. 174-MOT2/C),
Relazione d’incidente
La relazione indicherà in modo particolareggiato:
 · La descrizione dello scenario dell'incidente

 · La rilevazione dei danni a cose, persone ed

  ambiente
 · Le procedure di intervento attuate

 · L'analisi critica delle cause dell'incidente

 · Le proposizioni per le eventuali modifiche delle

  procedure operative e/o gestionali contenute nel
  Manuale delle Procedure.
Relazione d’incidente
Se l'impresa che rientra nei presupposti di nomina del
  Consulente ADR, non lo ha ancora nominato, nel
  caso in cui dovesse      verificarsi un incidente,
  l'assicurazione potrebbe non coprire i danni causati,
  vista l'assenza della relazione annuale che
  dovrebbe essere sempre presente nella Ditta che
  ha subito il sinistro.
Esempio di contenuto di manuale ADR
   · Classificazione merci/rifiuti pericolosi
   · Documento di trasporto
   · Istruzioni di sicurezza o Tremcards (Esempio)
   · Confezionamento merci pericolose in colli
   · Iscrizioni sui colli
   · Etichette di pericolo sui colli
   · Operazioni di carico e scarico (colli) e spedizioni ADR/RID/
    IMDG Code
   · Idoneità ed equipaggiamento dei veicoli
   · Idoneità degli autisti per il trasporto ADR
   · Formazione ed addestramento
   · Visite ispettive
Esempio di contenuto di manuale ADR
   · Procedure di emergenza in caso di incidente
    all'interno del deposito
   · Procedure di emergenza in caso di incidente su
    strada
   · Pannellatura dei veicoli e containers
   · Etichettatura dei veicoli e dei containers
   · Norme di comportamento durante il trasporto
    delle merci pericolose
   · Operazioni di carico e scarico (rinfusa)
   · Operazioni di carico e scarico (cisterna)
CORRELAZIONE TRA LA NORMATIVA DEI RIFIUTI
                   PERICOLOSI E L’ADR
         A tutt’oggi le norme tecniche ambientali (anche dopo
     l’introduzione della Decisione 532/2001) non hanno ancora
         dato disposizioni per assimilare in modo certo rifiuti
            pericolosi alla codifica delle merci pericolose.



              ADR                                             UTI
                                                           IFI LOSI
                                                         R
                                                            ICO
                                                        PER




                    Non c’è esplicito coordinamento tra
                    la disciplina che regola il trasporto
                     dei rifiuti pericolosi e la disciplina
                     che regola il trasporto delle merci
                              pericolose (ADR)                        12
12
TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI PER LA
               NORMATIVA AMBIENTALE
        ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI
         Il trasporto dei rifiuti è regolamentato dall’Art. 30 del D.Lgs 22/97 (decreto Ronchi), e prevede:



     “Autorizzazione”              L’Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori di Rifiuti,
     (c. 4 Art. 30)                secondo le modalità de D.M 406/98, se i rifiuti sono
     VALE 5 Anni                   destinati a smaltimento o recupero non effettuato ai
                                   sensi dell’Art. 33 del D. Lgs. 22/97

                                   Iscrizione “semplificata” : La Comunicazione all’Albo
     Comunicazione                 di inizio attività se i rifiuti sono avviati ad effettivo
     (c. 16 Art. 30)
     VALE 2 Anni
                                   ed oggettivo recupero e tale recupero è fatto ai
                                   sensi dell’Art. 33.

                                   La Delibera del comitato interministeriale del 27/7/84 unica
                                    normativa tecnica che regolamenta il trasporto dei rifiuti.
                                    (ancora parzialmente vigente per gli effetti delle disposizioni
                                                    transitorie del D.Lgs 22/97)
                                                                                                              13
13
DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO
                  DEI RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI
                (da trasporre ai Rifiuti pericolosi per effetto del comma 1 dell’art. 57 del D.Lgs 22/97)



     • Applicazione sui colli di rifiuti pericolosi di etichetta
       15x15 cm                                                       R

     • Applicazione su lato destro posteriore del veicolo che
       trasporta rifiuti pericolosi di pannello di lato 40 cm           R
     • Divieto di trasporto contemporaneo su stesso mezzo di                            ALBO NAZIONALE
       rifiuti incompatibili (es. che possono reagire                                      IMPRESE CHE
       pericolosamente)                                                                 EFFETTUANO LA
                                                                                      GESTIONE DEI RIFIUTI
                                                                                         ISCRIZIONE N. ….
     • I recipienti o veicoli che hanno contenuto rifiuti
       pericolosi, se impiegati per trasportare altre merci,
       devono essere opportunamente puliti                                                Prescrizioni contenute
                                                                                    nell’”autorizzazione” al trasporto
     • Divieto di caricare prodotti alimentari su recipienti o
       veicoli che hanno contenuto rifiuti pericolosi (anche se
       bonificati !!)




                                                                                                                     14
14
CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI
                    (DECISONE 2000/532/CE)
        I rifiuti, sono classificati come pericolosi, se
         presentano una o più caratteristiche indicate nell'allegato III
         della direttiva 91/689/CEE (caratteristiche di PERICOLO H).
        Pertanto contengono sostanze pericolose; e per sostanza
         pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata
         come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive
         modifiche; Tra le sostanze pericolose vengono considerati anche i
         composti dei metalli pesanti;
 classificazione che ha determinato due famiglie di rifiuti pericolosi


                           Rifiuti pericolosi specificatamente nominati
                           o contenenti sostanze specifiche o rifiuti
                           provenienti da determinati processi di
                           produzione


                            Rifiuti pericolosi classificati per superamento di
                            concentrazioni di sostanze pericolose
                            specificatamente o genericamente nominate;
                                                                             15
15
SE NELLA LISTA DEI CODICI C.E.R. un rifiuto è identificato come pericoloso mediante
     riferimento specifico o generico a sostanze pericolose esso è classificato come pericoloso solo se le
     sostanze raggiungono determinate concentrazioni, tali da conferire al rifiuto in questione una o più
     delle proprietà di cui all'allegato III della direttiva 91/689/CEE del Consiglio.

     Art. 2 decisione 2000/523/CE
     • punto di infiammabilità ≤ 55 °C
     • una o più sostanze classificate (**) come molto tossiche in concentrazione totale ≥ 0,1 %,
     • una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale ≥ 3 %,
     • una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale ≥ 25 %,
     • una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione totale ≥ 1 %,
     • una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione totale ≥ 5 %,
     • una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione totale ≥ 10 %,
     • una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 in concentrazione totale ≥ 20 %,
     • una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in concentrazione ≥ 0,1 %,
     • una sostanza riconosciuta come cancerogena (categoria 3) in concentrazione ≥ 1 %
     • una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) classificata come R60 o R61 in
       concentrazione ≥ 0,5 %,
     • una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categoria 3) classificata come R62 o R63 in
       concentrazione ≥ 5 %,
     • una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 in concentrazione ≥ 0,1 %,
     • una sostanza mutagena della categoria 3 classificata come R40 in concentrazione ≥ 1 %.

     (**) La classificazione e i numeri R si basano sulla direttiva 67/548/CEE concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed
         amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose e successive modifiche. I limiti di concentrazione si
                                                                                                                                                                  16
         riferiscono a quelli specificati nella direttiva 1999/45/CE per il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati
16       membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi e successive modifiche.
NORMATIVA TRASPORTO SU STRADA
         DELLE MERCI PERICOLOSE
       L’UE con Direttiva 94/55/CEE obbliga gli stati membri
       all’applicazione integrale dei contenuti tecnici dell’ADR
           Direttiva recepita con DM 04/09/1996
              Da applicare dal 1 Gennaio 1997



                                       ADR5
                                         200




                 ULTIMA NORMATIVA ADR
             Direttiva 2004/111/CE del 9/12/2004
            (ADR 2005) Recepita con il DM 2/8/2005
                        Si applica dal 1/7/2005.
                                                                   17
17
CLASSIFICAZIONE DELLE MERCI PERICOLOSE
                    SECONDO L’ADR
     La parte 2 dell’allegato A classifica le merci pericolose, le merci sono suddivise in classi in
     relazione al tipo di pericolo che rappresentano:
     Le classi sono 13:

               classe   Descrizione
               1        Materie ed oggetti esplosivi
               2        Gas compressi o disciolti sotto pressione
               3        Materie liquide infiammabili
               4.1      Materie solide infiammabili
               4.2      Materie soggette ad accensione spontanea
               4.3      Materie che a contatto con acqua sviluppano gas infiammabili
               5.1      Materie comburenti
               5.2      Perossidi organici
               6.1      Materie tossiche
               6.2      Materie infettanti
               7        Materie radioattive
               8        Materie corrosive
               9        Materie e oggetti pericolosi diversi
                                                                                                 18
18
SUDDIVISIONE DELLE MERCI PERICOLOSE IN BASE
                  ALLE CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE, CHIMICHE
                                   E TECNICHE
        • Ad ogni merce pericolosa (voce) è attribuito un numero di identificazione UN
        costituito da 4 cifre e da una descrizione, la lista delle merci è rappresentata nella
        parte 3 capitolo 2 dell’ ADR

        • Le merci sono suddivise, per ogni classe di pericolo, nelle seguenti “RUBRICHE”

                           • RUBRICHE SINGOLE:              corrispondono a sostanze chimiche o articoli
                             specificatamente individuati (es. UN 1090 : Acetone).

                           • RUBRICHE GENERICHE:              corrispondono a classi merceologiche o gruppi
     Rubriche Collettive




                             di sostanze chimiche specificatamente individuate (es. UN 1133 : Adesivi, UN
                             1266: prodotti di profumeria, UN 1263: Pitture).
          2.2.x.3




                           • RUBRICHE SPECIFICHE N.A.S.:                    corrispondono a sostanze o
                             articoli di particolare natura chimica o tecnica non altrimenti specificate (es.
                             UN 1987: alcoli infiammabili n.a.s., UN 3249: farmaco solido tossico n.a.s.).

                           • RUBRICHE GENERALI N.A.S.:                  sono sostanze o articoli aventi una o
                             più proprietà pericolose non altrimenti specificatamente (es. UN 1993: Liquido
                             infiammabile n.a.s., UN 3288: solido inorganico tossico n.a.s.).




19                                                                                                              19
RACCORDO TRA LA DISCIPLINA ADR E
                        QUELLA AMBIENTALE



             RIFIUTI                                                            ADR
                                                                  Anche la normativa ADR,
      I rifiuti pericolosi sono               Direttive              fondamentalmente,
      costituiti o contengono               67/548/CEE e          regolamenta il trasporto
       sostanze o preparati                  1999/45/CE           di sostanze, preparati od
           elencati nelle                 (ex 88/379/CEE)         oggetti che sono elencati
     Direttive 67/548/CEE e                    concernenti
                                                                           nelle
                                          rispettivamente: le
           1999/45/CE                     disposizioni relative   Direttive 67/548/CEE e
                                          alla classificazione,         1999/45/CE
                                            all’imballaggio e
                                            all’etichettatura
                                            delle sostanze e
                                                 preparati
     Criteri di classificazione                 pericolosi.        Criteri di classificazione
           come rifiuti                                           come merci pericolose per
     individuati nella Direttiva 689/92                                   il trasporto
           e Decisione 532/2000                                    individuati nell’ADR ai paragrafi 2.2.x.1 e
                                                                  nel Manuale delle prove e criteri dell’ONU


                                                                                                       20
20
RIFIUTI IN GENERE                PERICOLI PER EFFETTI
                                      RIPETUTI O PROLUNGATI
                                      • Irritanti
                                      • Mutagene
                                      • Cancerogene cat II e III
      RIFIUTI PERICOLOSI              • Tossiche per il ciclo riproduttivo
                                      • Quasi tutte le sostanze nocive




                                            • Infiammabili > 55 ° C
             RIFIUTI CLASSIFICABILI         • Alcune sostanze corrosive
                     NELLE                    per i metalli

                MERCI PERICOLOSE            • Ceneri di zinco
                      (ADR)




                                                                      21
21
ANALISI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI
                 NELLE MERCI PERICOLOSE

                 Lista dei codici contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE
                LISTA CODICI CER RIFIUTI PERICOLOSI (circa 260 codici)




             RUBRICHE
            SINGOLE O                       NORMATIVA ADR
            GENERICHE




     LISTA DI RIFIUTI                    LISTA DI RIFIUTI                        LISTA DI RIFIUTI
     PERICOLOSI DIRETTAMETE              PERICOLOSI                              PERICOLOSI NON
     CLASSIFICABILI SECONDO              PROBABILMENTE MERCI                     CLASSIFICABILI MERCI
     L’ADR                               PERICOLOSE SECONDO                      PERICOLOSE SECONDO
     • solventi e vernici                L’ADR                                   L’ADR
     • amianto                           (SERVE UNA VERIFICA
     • oli e apparecchi con PCB          ANALITICA)
     • acidi
     • pesticidi di scarto
     • rifiuti ospedalieri
     • accumulatori
                                                                                                        22
22
LA NUOVA CODIFICA DEI RIFIUTI (2000/532) PUR AVENDO
     MIGLIORATO LA SITUAZIONE PRESENTA ANCORA ALCUNI RIFIUTI
     NON PERICOLOSI CHE SONO INVECE MERCI PERICOLOSE PER L’ADR


       Lista dei codici non contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE
               LISTA CODICI CER RIFIUTI NON PERICOLOSI




                                          NORMATIVA ADR




            LISTA DI RIFIUTI NON PERICOLOSI CHE POSSONO ESSERE MERCI
             PERICOLOSE PER L’ADR come:

            • Ceneri di zinco (CER 110502)
            • i rifiuti liquidi con punto di infiammabilità tra 56° C e 61 ° C
            • alcuni rifiuti infettivi
            • alcuni rifiuti pericolosi per l’ambiente


                                                                                       23
23
ESEMPIO DI RIFIUTI DIRETTAMENTE CLASSIFICABILI SECONDO L’ADR
                          CLASSE 2 : Gas   compressi o disciolti sotto pressione




                                              594: Gli estintori, fabbricati e riempiti
                                              secondo il regolamento dello stato di
        16 05 04: Gas in contenitori a
                                              fabbricazione, ed imballati
        pressione (compresi gli halon),
        contenenti sostanze pericolose.       in solidi imballaggi esterni e muniti di
                                              protezione contro le aperture
                                              accidentali Non Sono soggetti all’ADR

                                                            1                             24
24
CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi




      16 01 09: Componenti contenenti        305: Queste sostanze non sono
      PCB                                         soggette all’ADR quando hanno
      16 02 09: Trasformatori e                   una concentrazione <= 50
      condensatori contenenti PCB
                                                  mg/Kg.
      13 03 01: Oli per circuiti idraulici
      contenenti PCB                         203: Questa rubrica non può essere
      13 03 01: Oli isolanti                      usata per i Policlorodifenili con
      termoconduttori, contenenti PCB             n. UN 2315
                                                               1                      25
25
CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi




                                            168 L’amianto immerso o fissato in un
                                            legante naturale o artificiale (come cemento,
                                            plastica, asfalto, resina o minerali), in modo
                                            tale che, durante il trasporto non possano
       17 06 01: Materiali isolanti         essere liberate quantità pericolose di fibre di
       contenenti amianto                   amianto respirabili.
       17 06 05: Materiali da costruzione   E Gli articoli manufatti che contengono
       contenenti amianto                   Amianto quando essi siano imballati in
       16 02 12: Apparecchiature fuori      modo tale che, durante il trasporto non
       uso contenenti amianto in fibre      possano essere liberate quantità pericolose
       libere                               di fibre di amianto respirabili.
                                            Non sono soggetti all’ADR
                                                            1                                 26
26
RIFIUTI     COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
     SOSTANZE      PERICOLOSE – METODI DI CLASSIFICAZIONE




          Sostanza             Sostanza             Sostanza
          Pericolosa
         (per l’ADR)
                       +       Pericolosa
                              (per l’ADR)
                                            =       Pericolosa
                                                   (per l’ADR)




Le soluzioni o miscele contenenti più materie pericolose, devono essere
classificate in una rubrica collettiva (vedere 2.1.2.4) e con un gruppo
d'imballaggio della classe pertinente, conformemente alle loro
caratteristiche di pericolo. Questa classificazione conforme alle
caratteristiche di pericolo deve essere effettuata nel seguente modo:




                                                                     27
27
CLASSIFICAZIONE DIRETTA

     Le caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche
     devono essere determinate mediante misura o calcolo e la
     materia, soluzione o miscela deve essere classificata secondo i
     criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 (e all’occorrenza nel
     Manuale delle prove e dei criteri dell’ONU) delle diverse classi


      Tali prove sono abbastanza semplici ed                         INFIAMMABILE Liquido
      economicamente sopportabili se si deve
      verificare se il rifiuto (non specificatamente
      nominato nell’ADR) è sostanza pericolosa solida
      o liquida infiammabile                                          INFIAMMABILE solido



      Prove che diventano invece molto difficili e costose se
      si devono ricercare altre caratteristiche di pericolo
      quali ad esempio: la tossicità, la pericolosità per
      l’ambiente (classi ADR 6.1 e 9) e in alcuni casi la
      corrosività, in questo caso è possibile applicare il:
      metodo delle precedenze secondo il pericolo
      preponderante:                                                                        28
28
METODO DELLE PRECEDENZE SECONDO IL PERICOLO
                     PREPONDERANTE (2,1,3,5)

     Se le caratteristiche di pericolo della materia, soluzione o miscela rientrano in più classi o gruppi
     di materie qui sotto indicate, la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe
     o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante nel seguente ordine di
     precedenza



      a)    Materiali della classe 7
      b)    Materie della classe 1 ;
      c)    Materie della classe 2;
      d)    Esplosivi liquidi desensibilizzati della classe 3;
      e)    Materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati della classe 4.1;
      f)    Materie piroforiche della classe 4.2;
      g)    Materie della classe 5.2;
      h)    Materie delle classi 6.1 o 3 che, per la loro tossicità all'inalazione,
            devono essere classificate nel gruppo d'imballaggio I;
      i)    Materie infettanti della classe 6.2.

                                                                                                       29
29
TABELLA DI PREPONDERANZA DEI PERICOLI
     Se le caratteristiche di pericolo della materia rientrano in più classi o gruppi di materie non citati nel gruppo di
     classi precedente (2.1.3.5.3), la materia deve essere classificata secondo la stessa procedura, ma la classe
     pertinente deve essere scelta in funzione della tabella di preponderanza dei pericoli del 2.1.3.10




                                                                                                                        30
30
RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
     SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE


                Sostanza              Una o più Sostanze                Sostanza

                                +                            =
                Pericolosa              Non Pericolose                  Pericolosa
               (per l’ADR)                (per l’ADR)                 (per l’ADR)??



      Una soluzione o una miscela contenente solo una materia pericolosa nominativamente
      menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2, con una o più materie non pericolose, deve
      essere classificata come la materia pericolosa elencata nominativamente salvo che:

     a.   la soluzione o la miscela sia specificatamente elencata nella Tabella A del capitolo
          3.2; oppure

     a.   risulti chiaramente dalle indicazioni della rubrica applicabile a tale materia
          pericolosa che essa è unicamente applicabile alla materia pura o tecnicamente pura;
          oppure

     a.   la classe, lo stato fisico o il gruppo d'imballaggio della soluzione o della miscela siano
          differenti da quelli della materia pericolosa.

                                                                                              31
31
RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI
     SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE

     Nei casi b) o c), la soluzione/miscela (RIFIUTO) deve essere classificata, come una materia
     non nominativamente menzionata, nella classe corrispondente in una rubrica collettiva
     prevista nella sottosezione 2.2.x.3 della suddetta classe tenendo conto dei rischi sussidiari
     eventualmente presentati, salvo
                             che non soddisfi i criteri di nessuna
     classe, nel qual caso non è sottoposta alle disposizioni dell'
     ADR.

       Per stabilire se la soluzione/miscela (RIFIUTO) soddisfa ai criteri di
     • classificazione delle classi ADR si puòDIRETTA (analisi metodi:
         metodo di classificazione procedere con i seguenti
         chimica)


     • metodo di classificazione SEMLPIFICATA (analisi
       sui dati disponibili in letteratura tecnica e
       applicazione dei metodi semplificati contenuti
       nelle norme)
                                                                                                     32
32
Esempio di classificazione di un rifiuto pericoloso CON METODO SEMPLIFICATO
             contenete sostanze tossiche o nocive ai sensi della 67/548/CEE

                  SI PARTE DALLE CONCENTRAZIONI DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
                                   CONTENUTE NEL RIFIUTO


                                                     Direttiva
                                                    67/548/CEE                Rifiuto NON classificabile come
     Rifiuto classificabile come sostanza o                                   sostanza o preparato pericoloso:
     preparato pericoloso:
                                                     99/45/CE
                                                                              MOLTO TOSSICO, TOSSICO O
     MOLTO TOSSICO, TOSSICO O                                                 NOCIVO
     NOCIVO                                                   NO
                                               SI



                                                                                     RIFIUTO
                                                                                   PERICOLOSO
               Si cercano i valori di: CL50,                                      MA NON MERCE
               DL50 ricavandoli da banche                                         PERICOLOSA AI
               dati come: MSDS (Material                                          SENSI DELL’ADR
                   Safety Data Sheet),


                                                                                        RIFIUTO
                                                                   ADR NO             PERICOLOSO
                                                         NO                             E MERCE
                     Applicazione dell                                              PERICOLSA AI
                                                              SI                    SENSI DELL’ADR
                     ACCORDO ADR
                  secondo le indicazioni                                             classificato 6.1
                   del parag. 2.2.61.1                                               Gruppo Imball.
                                                                     ADR SI
                                                                                   num. ONU xxxx

                                                                                                             33
33
Contenuti del paragrafo 2.2.61.1

                     Metodo di calcolo semplificato della DL50 per l’ADR
                                                        DL 50
                      DL50 del rifiuto             =        n
                                                                 della sostanza più pericolosa
                                                                                                  ⋅ 100
                                                           ∑%        della sostanza i -esima
                                                           i=1


     Metodo di verifica rapida (più restrittivo) ma molto pratico:
     •Si ricercano nella normativa sulle sostanze e preparati le sostanze classificate Xn, T e T+.
     •Si supponga, per semplicità e cautela, che le sostanze classificate T abbiano il valore più basso per le stanze
     classificabili Tossiche per ingestione (R22), valore che corrisponde ad una DL = 26 mg/Kg

                                 26 + DL 50 della sostanza più pericolosa calssif. T +
       DL       50 del rifiuto =                                                       ⋅ 100
                                                  ∑
                                          % sost .T +         % sost .T +  ∑
                                                                                   Tossicità per
                     Suddivisione in gruppi di   Tossicità per ingestione                                 Tossicità per inalazione
                                                                               assorbimento cutaneo
                           Imballaggio                DL50 (mg/Kg)                                              CL50 (mg/l)
                                                                                   DL50 (mg/Kg)

     Molto
     tossiche
                                I                         DL50 ≤ 5                    DL50 ≤ 40                  CL50 ≤ 0.5


     Tossiche                  II                       5 < DL50 ≤ 50              40 < DL50 ≤ 200             0.5 < CL50 ≤ 2

                                                       50 < DL50 ≤ 200
     Debolmente                                           per solidi              200 < DL50 ≤ 1000            2 < CL50 ≤ 10
     Tossiche
                              III                      50 < DL50 ≤ 500
                                                          per liquidi
                                                                                                                                34
34
CONSIDERAZIONI SULLA CLASSIFICAZIONE DI RIFIUTI CHE
          CONTENGONO SOSTANZE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE


     Sono considerate come inquinanti per l’ambiente acquatico per l’ADR
     le materie, soluzioni e miscele (come preparati o rifiuti) che non
     possono essere assegnate alla classi da 1 a 8 ma ai n. ONU

     3077: materia pericolosa per l’ambiente, solida, n.a.s.
     e
     3082: materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s.

     della classe 9, sulla base dei metodi di prova e criteri della sezione
     2.3.5.
     Cioè sulle prove e dati di ecotossicità, biodegradabilità e
     bioaccumulazione.

     Inoltre

     I rifiuti non appartenenti alle classi ADR da 1 a 9 ma
     che sono presi in considerazione dalla Convenzione di
     Basilea sul controllo dei movimenti trasnfrontalieri
     dei rifiuti e della loro eliminazione, possono essere
     trasportati sotto i numeri ONU 3077 e 3082.
                                                                              35
35
DETERMINAZIONE DELLE MISCELE DI SOSTANZE INQUINANTI PER
             L’AMBIENTE ACQUATICO (procedura 2.2.9.1.10)
                                     Nel rifiuto ci sono
                                    Sostanze classificate                              R50: altamente tossico per
                                  “N” per la Dir 67/548/CEE                            gli organismi acquatici (N)
                                                                                       R51: Tossico per gli
                                                               NO                      organismi acquatici
                                                                                       R52: Nocivo per gli
                                                                                       organismi acquatici
                                                    SI                                 R53: Può provocare a lungo
                                                                                       termine effetti negativi per
                                                                                       l’ambiente acquatico
                       Le materie sono                 Le materie sono                 R50/53: N
                        R50 o R51/53                       R50/53                      R51/53: N




                       Concentrazione                      Concentrazione
                           < 25 %                             < 2,5 %


                  SI                                                        SI

                                 NO                    NO




                                      Materia pericolosa
                                        per l’ambiente
     Materia NO ADR                   UN 3077 se solido                      Materia NO ADR
                                      UN 3082 se liquido                                                  36
36
650: I rifiuti comprendenti residui d’imballaggi, residui solidifica ti e residui
          liquidi di pittura possono essere trasportati come materie del gruppo
          d’imballaggio II. Oltre alle disposizioni del N. ONU 1263, gruppo
          d’imballaggio II, i rifiuti possono anche essere imballati e trasportati come
          segue:
     a) …………
     b) …………
     c) ………….
     d) Il trasporto alla rinfusa è permesso in veicoli coperti, contenitori chiusi o grandi
          contenitori coperti, tutti a pareti piene. I cassoni dei veicoli o i contenitori
          devono essere stagni o resi stagni, per esempio mediante un rivestimento
          interno appropriato sufficientemente solido.
     e) Se dei rifiuti sono trasportati secondo le prescrizioni di questa disposizione
          speciale, essi devono essere dichiarati nel documento di trasporto, secondo la
          5.4.1. 1.3 come segue: “RIFIUTI, UN 1263 PITTURE, 3,II”
                        1                                                              37
37
Fine 12° lezione

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  • 1. CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI NELL’AMBITO DELLA NORMATIVA ADR 1 1 1
  • 2. Obbligo di nomina consulente ADR
  • 3. Nel caso l’azienda rientri tra quelle indicate al punto precedente (ricorrono i presupposti previsti dall'Art.2 comma 1 e Art.3 comma 1 del Dlgs. 4 febbraio 2000. n.40) si presenta la necessità di nominare un Consulente per la sicurezza dei trasporti merci pericolose, per ovviare alle problematiche di sicurezza e alle relative sanzioni previste dalla Legge per gli inadempienti.
  • 4. Relazione annuale  Nella circostanza in cui l'azienda debba nominare il Consulente ADR, quest'ultimo provvederà alla redazione della relazione annuale (sarà in aggiunta consegnata una check list che delinea le problematiche da risolvere nell'azienda) atta a descrivere la prassi dell'impresa stessa (ai sensi dell'Art.4 comma 1 Dlgs. 4 febbraio 2000. n. 40) nonché, le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali necessarie per l'osservanza delle norme in materia di trasporto, di carico e scarico di merci pericolose ed anche per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni ottimali di sicurezza. Il Consulente redigerà tale relazione annualmente e la aggiornerà qualora intervengano eventi modificativi delle prassi e delle procedure poste alla base della relazione stessa.
  • 5. Relazione annuale  Il Consulente per la sicurezza del trasporto delle merci pericolose, deve consegnare al Capo dell'impresa la Relazione annuale e, quest'ultimo, su richiesta, la mette a disposizione dell'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti in concessione competente per territorio.
  • 6. Relazione annuale La relazione comprende:  · Dati aziendali  · Identificazione delle merci pericolose  · Classificazioni delle merci/rifiuti pericolosi  · Sommario delle attività annuali dell'impresa  · Identificazione dei mezzi di trasporto delle merci pericolose  · Modalità di trasporto, di spedizione es.: ADR, RID, IMDG Code  · Formazione del personale aziendale  · Incidenti verificatisi durante il carico/scarico o trasporto  · Conclusioni
  • 7. Relazione d’incidente  Qualora si verificasse un incidente nel corso di un trasporto o di una operazione di carico o scarico che abbia recato danno alle persone, ai beni o all'ambiente, il Consulente, dopo aver raccolto tutte le informazioni utili, provvede alla redazione di una relazione d'incidente (ai sensi della sezione 1.8.5 dell'Accordo ADR nonchè della circolare ministeriale prot. n. 174-MOT2/C),
  • 8. Relazione d’incidente La relazione indicherà in modo particolareggiato:  · La descrizione dello scenario dell'incidente  · La rilevazione dei danni a cose, persone ed ambiente  · Le procedure di intervento attuate  · L'analisi critica delle cause dell'incidente  · Le proposizioni per le eventuali modifiche delle procedure operative e/o gestionali contenute nel Manuale delle Procedure.
  • 9. Relazione d’incidente Se l'impresa che rientra nei presupposti di nomina del Consulente ADR, non lo ha ancora nominato, nel caso in cui dovesse verificarsi un incidente, l'assicurazione potrebbe non coprire i danni causati, vista l'assenza della relazione annuale che dovrebbe essere sempre presente nella Ditta che ha subito il sinistro.
  • 10. Esempio di contenuto di manuale ADR  · Classificazione merci/rifiuti pericolosi  · Documento di trasporto  · Istruzioni di sicurezza o Tremcards (Esempio)  · Confezionamento merci pericolose in colli  · Iscrizioni sui colli  · Etichette di pericolo sui colli  · Operazioni di carico e scarico (colli) e spedizioni ADR/RID/ IMDG Code  · Idoneità ed equipaggiamento dei veicoli  · Idoneità degli autisti per il trasporto ADR  · Formazione ed addestramento  · Visite ispettive
  • 11. Esempio di contenuto di manuale ADR  · Procedure di emergenza in caso di incidente all'interno del deposito  · Procedure di emergenza in caso di incidente su strada  · Pannellatura dei veicoli e containers  · Etichettatura dei veicoli e dei containers  · Norme di comportamento durante il trasporto delle merci pericolose  · Operazioni di carico e scarico (rinfusa)  · Operazioni di carico e scarico (cisterna)
  • 12. CORRELAZIONE TRA LA NORMATIVA DEI RIFIUTI PERICOLOSI E L’ADR A tutt’oggi le norme tecniche ambientali (anche dopo l’introduzione della Decisione 532/2001) non hanno ancora dato disposizioni per assimilare in modo certo rifiuti pericolosi alla codifica delle merci pericolose. ADR UTI IFI LOSI R ICO PER Non c’è esplicito coordinamento tra la disciplina che regola il trasporto dei rifiuti pericolosi e la disciplina che regola il trasporto delle merci pericolose (ADR) 12 12
  • 13. TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI PER LA NORMATIVA AMBIENTALE ASPETTI AMMINISTRATIVI E GESTIONALI Il trasporto dei rifiuti è regolamentato dall’Art. 30 del D.Lgs 22/97 (decreto Ronchi), e prevede: “Autorizzazione” L’Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori di Rifiuti, (c. 4 Art. 30) secondo le modalità de D.M 406/98, se i rifiuti sono VALE 5 Anni destinati a smaltimento o recupero non effettuato ai sensi dell’Art. 33 del D. Lgs. 22/97 Iscrizione “semplificata” : La Comunicazione all’Albo Comunicazione di inizio attività se i rifiuti sono avviati ad effettivo (c. 16 Art. 30) VALE 2 Anni ed oggettivo recupero e tale recupero è fatto ai sensi dell’Art. 33. La Delibera del comitato interministeriale del 27/7/84 unica normativa tecnica che regolamenta il trasporto dei rifiuti. (ancora parzialmente vigente per gli effetti delle disposizioni transitorie del D.Lgs 22/97) 13 13
  • 14. DISPOSIZIONI RELATIVE AL TRASPORTO DEI RIFIUTI TOSSICI E NOCIVI (da trasporre ai Rifiuti pericolosi per effetto del comma 1 dell’art. 57 del D.Lgs 22/97) • Applicazione sui colli di rifiuti pericolosi di etichetta 15x15 cm R • Applicazione su lato destro posteriore del veicolo che trasporta rifiuti pericolosi di pannello di lato 40 cm R • Divieto di trasporto contemporaneo su stesso mezzo di ALBO NAZIONALE rifiuti incompatibili (es. che possono reagire IMPRESE CHE pericolosamente) EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI ISCRIZIONE N. …. • I recipienti o veicoli che hanno contenuto rifiuti pericolosi, se impiegati per trasportare altre merci, devono essere opportunamente puliti Prescrizioni contenute nell’”autorizzazione” al trasporto • Divieto di caricare prodotti alimentari su recipienti o veicoli che hanno contenuto rifiuti pericolosi (anche se bonificati !!) 14 14
  • 15. CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI (DECISONE 2000/532/CE)  I rifiuti, sono classificati come pericolosi, se presentano una o più caratteristiche indicate nell'allegato III della direttiva 91/689/CEE (caratteristiche di PERICOLO H).  Pertanto contengono sostanze pericolose; e per sostanza pericolosa” si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche; Tra le sostanze pericolose vengono considerati anche i composti dei metalli pesanti; classificazione che ha determinato due famiglie di rifiuti pericolosi Rifiuti pericolosi specificatamente nominati o contenenti sostanze specifiche o rifiuti provenienti da determinati processi di produzione Rifiuti pericolosi classificati per superamento di concentrazioni di sostanze pericolose specificatamente o genericamente nominate; 15 15
  • 16. SE NELLA LISTA DEI CODICI C.E.R. un rifiuto è identificato come pericoloso mediante riferimento specifico o generico a sostanze pericolose esso è classificato come pericoloso solo se le sostanze raggiungono determinate concentrazioni, tali da conferire al rifiuto in questione una o più delle proprietà di cui all'allegato III della direttiva 91/689/CEE del Consiglio. Art. 2 decisione 2000/523/CE • punto di infiammabilità ≤ 55 °C • una o più sostanze classificate (**) come molto tossiche in concentrazione totale ≥ 0,1 %, • una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale ≥ 3 %, • una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale ≥ 25 %, • una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione totale ≥ 1 %, • una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione totale ≥ 5 %, • una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione totale ≥ 10 %, • una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 in concentrazione totale ≥ 20 %, • una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in concentrazione ≥ 0,1 %, • una sostanza riconosciuta come cancerogena (categoria 3) in concentrazione ≥ 1 % • una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categorie 1 o 2) classificata come R60 o R61 in concentrazione ≥ 0,5 %, • una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo (categoria 3) classificata come R62 o R63 in concentrazione ≥ 5 %, • una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 in concentrazione ≥ 0,1 %, • una sostanza mutagena della categoria 3 classificata come R40 in concentrazione ≥ 1 %. (**) La classificazione e i numeri R si basano sulla direttiva 67/548/CEE concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose e successive modifiche. I limiti di concentrazione si 16 riferiscono a quelli specificati nella direttiva 1999/45/CE per il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati 16 membri relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi e successive modifiche.
  • 17. NORMATIVA TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE L’UE con Direttiva 94/55/CEE obbliga gli stati membri all’applicazione integrale dei contenuti tecnici dell’ADR Direttiva recepita con DM 04/09/1996 Da applicare dal 1 Gennaio 1997 ADR5 200 ULTIMA NORMATIVA ADR Direttiva 2004/111/CE del 9/12/2004 (ADR 2005) Recepita con il DM 2/8/2005 Si applica dal 1/7/2005. 17 17
  • 18. CLASSIFICAZIONE DELLE MERCI PERICOLOSE SECONDO L’ADR La parte 2 dell’allegato A classifica le merci pericolose, le merci sono suddivise in classi in relazione al tipo di pericolo che rappresentano: Le classi sono 13: classe Descrizione 1 Materie ed oggetti esplosivi 2 Gas compressi o disciolti sotto pressione 3 Materie liquide infiammabili 4.1 Materie solide infiammabili 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea 4.3 Materie che a contatto con acqua sviluppano gas infiammabili 5.1 Materie comburenti 5.2 Perossidi organici 6.1 Materie tossiche 6.2 Materie infettanti 7 Materie radioattive 8 Materie corrosive 9 Materie e oggetti pericolosi diversi 18 18
  • 19. SUDDIVISIONE DELLE MERCI PERICOLOSE IN BASE ALLE CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE, CHIMICHE E TECNICHE • Ad ogni merce pericolosa (voce) è attribuito un numero di identificazione UN costituito da 4 cifre e da una descrizione, la lista delle merci è rappresentata nella parte 3 capitolo 2 dell’ ADR • Le merci sono suddivise, per ogni classe di pericolo, nelle seguenti “RUBRICHE” • RUBRICHE SINGOLE: corrispondono a sostanze chimiche o articoli specificatamente individuati (es. UN 1090 : Acetone). • RUBRICHE GENERICHE: corrispondono a classi merceologiche o gruppi Rubriche Collettive di sostanze chimiche specificatamente individuate (es. UN 1133 : Adesivi, UN 1266: prodotti di profumeria, UN 1263: Pitture). 2.2.x.3 • RUBRICHE SPECIFICHE N.A.S.: corrispondono a sostanze o articoli di particolare natura chimica o tecnica non altrimenti specificate (es. UN 1987: alcoli infiammabili n.a.s., UN 3249: farmaco solido tossico n.a.s.). • RUBRICHE GENERALI N.A.S.: sono sostanze o articoli aventi una o più proprietà pericolose non altrimenti specificatamente (es. UN 1993: Liquido infiammabile n.a.s., UN 3288: solido inorganico tossico n.a.s.). 19 19
  • 20. RACCORDO TRA LA DISCIPLINA ADR E QUELLA AMBIENTALE RIFIUTI ADR Anche la normativa ADR, I rifiuti pericolosi sono Direttive fondamentalmente, costituiti o contengono 67/548/CEE e regolamenta il trasporto sostanze o preparati 1999/45/CE di sostanze, preparati od elencati nelle (ex 88/379/CEE) oggetti che sono elencati Direttive 67/548/CEE e concernenti nelle rispettivamente: le 1999/45/CE disposizioni relative Direttive 67/548/CEE e alla classificazione, 1999/45/CE all’imballaggio e all’etichettatura delle sostanze e preparati Criteri di classificazione pericolosi. Criteri di classificazione come rifiuti come merci pericolose per individuati nella Direttiva 689/92 il trasporto e Decisione 532/2000 individuati nell’ADR ai paragrafi 2.2.x.1 e nel Manuale delle prove e criteri dell’ONU 20 20
  • 21. RIFIUTI IN GENERE PERICOLI PER EFFETTI RIPETUTI O PROLUNGATI • Irritanti • Mutagene • Cancerogene cat II e III RIFIUTI PERICOLOSI • Tossiche per il ciclo riproduttivo • Quasi tutte le sostanze nocive • Infiammabili > 55 ° C RIFIUTI CLASSIFICABILI • Alcune sostanze corrosive NELLE per i metalli MERCI PERICOLOSE • Ceneri di zinco (ADR) 21 21
  • 22. ANALISI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI NELLE MERCI PERICOLOSE Lista dei codici contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE LISTA CODICI CER RIFIUTI PERICOLOSI (circa 260 codici) RUBRICHE SINGOLE O NORMATIVA ADR GENERICHE LISTA DI RIFIUTI LISTA DI RIFIUTI LISTA DI RIFIUTI PERICOLOSI DIRETTAMETE PERICOLOSI PERICOLOSI NON CLASSIFICABILI SECONDO PROBABILMENTE MERCI CLASSIFICABILI MERCI L’ADR PERICOLOSE SECONDO PERICOLOSE SECONDO • solventi e vernici L’ADR L’ADR • amianto (SERVE UNA VERIFICA • oli e apparecchi con PCB ANALITICA) • acidi • pesticidi di scarto • rifiuti ospedalieri • accumulatori 22 22
  • 23. LA NUOVA CODIFICA DEI RIFIUTI (2000/532) PUR AVENDO MIGLIORATO LA SITUAZIONE PRESENTA ANCORA ALCUNI RIFIUTI NON PERICOLOSI CHE SONO INVECE MERCI PERICOLOSE PER L’ADR Lista dei codici non contrassegnati da”*” allegati alla Decisione 2000/532/CE LISTA CODICI CER RIFIUTI NON PERICOLOSI NORMATIVA ADR LISTA DI RIFIUTI NON PERICOLOSI CHE POSSONO ESSERE MERCI PERICOLOSE PER L’ADR come: • Ceneri di zinco (CER 110502) • i rifiuti liquidi con punto di infiammabilità tra 56° C e 61 ° C • alcuni rifiuti infettivi • alcuni rifiuti pericolosi per l’ambiente 23 23
  • 24. ESEMPIO DI RIFIUTI DIRETTAMENTE CLASSIFICABILI SECONDO L’ADR CLASSE 2 : Gas compressi o disciolti sotto pressione 594: Gli estintori, fabbricati e riempiti secondo il regolamento dello stato di 16 05 04: Gas in contenitori a fabbricazione, ed imballati pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose. in solidi imballaggi esterni e muniti di protezione contro le aperture accidentali Non Sono soggetti all’ADR 1 24 24
  • 25. CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi 16 01 09: Componenti contenenti 305: Queste sostanze non sono PCB soggette all’ADR quando hanno 16 02 09: Trasformatori e una concentrazione <= 50 condensatori contenenti PCB mg/Kg. 13 03 01: Oli per circuiti idraulici contenenti PCB 203: Questa rubrica non può essere 13 03 01: Oli isolanti usata per i Policlorodifenili con termoconduttori, contenenti PCB n. UN 2315 1 25 25
  • 26. CLASSE 9 : Materie ed oggetti pericolosi diversi 168 L’amianto immerso o fissato in un legante naturale o artificiale (come cemento, plastica, asfalto, resina o minerali), in modo tale che, durante il trasporto non possano 17 06 01: Materiali isolanti essere liberate quantità pericolose di fibre di contenenti amianto amianto respirabili. 17 06 05: Materiali da costruzione E Gli articoli manufatti che contengono contenenti amianto Amianto quando essi siano imballati in 16 02 12: Apparecchiature fuori modo tale che, durante il trasporto non uso contenenti amianto in fibre possano essere liberate quantità pericolose libere di fibre di amianto respirabili. Non sono soggetti all’ADR 1 26 26
  • 27. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI SOSTANZE PERICOLOSE – METODI DI CLASSIFICAZIONE Sostanza Sostanza Sostanza Pericolosa (per l’ADR) + Pericolosa (per l’ADR) = Pericolosa (per l’ADR) Le soluzioni o miscele contenenti più materie pericolose, devono essere classificate in una rubrica collettiva (vedere 2.1.2.4) e con un gruppo d'imballaggio della classe pertinente, conformemente alle loro caratteristiche di pericolo. Questa classificazione conforme alle caratteristiche di pericolo deve essere effettuata nel seguente modo: 27 27
  • 28. CLASSIFICAZIONE DIRETTA Le caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche devono essere determinate mediante misura o calcolo e la materia, soluzione o miscela deve essere classificata secondo i criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 (e all’occorrenza nel Manuale delle prove e dei criteri dell’ONU) delle diverse classi Tali prove sono abbastanza semplici ed INFIAMMABILE Liquido economicamente sopportabili se si deve verificare se il rifiuto (non specificatamente nominato nell’ADR) è sostanza pericolosa solida o liquida infiammabile INFIAMMABILE solido Prove che diventano invece molto difficili e costose se si devono ricercare altre caratteristiche di pericolo quali ad esempio: la tossicità, la pericolosità per l’ambiente (classi ADR 6.1 e 9) e in alcuni casi la corrosività, in questo caso è possibile applicare il: metodo delle precedenze secondo il pericolo preponderante: 28 28
  • 29. METODO DELLE PRECEDENZE SECONDO IL PERICOLO PREPONDERANTE (2,1,3,5) Se le caratteristiche di pericolo della materia, soluzione o miscela rientrano in più classi o gruppi di materie qui sotto indicate, la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante nel seguente ordine di precedenza a) Materiali della classe 7 b) Materie della classe 1 ; c) Materie della classe 2; d) Esplosivi liquidi desensibilizzati della classe 3; e) Materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati della classe 4.1; f) Materie piroforiche della classe 4.2; g) Materie della classe 5.2; h) Materie delle classi 6.1 o 3 che, per la loro tossicità all'inalazione, devono essere classificate nel gruppo d'imballaggio I; i) Materie infettanti della classe 6.2. 29 29
  • 30. TABELLA DI PREPONDERANZA DEI PERICOLI Se le caratteristiche di pericolo della materia rientrano in più classi o gruppi di materie non citati nel gruppo di classi precedente (2.1.3.5.3), la materia deve essere classificata secondo la stessa procedura, ma la classe pertinente deve essere scelta in funzione della tabella di preponderanza dei pericoli del 2.1.3.10 30 30
  • 31. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE Sostanza Una o più Sostanze Sostanza + = Pericolosa Non Pericolose Pericolosa (per l’ADR) (per l’ADR) (per l’ADR)?? Una soluzione o una miscela contenente solo una materia pericolosa nominativamente menzionata nella Tabella A del capitolo 3.2, con una o più materie non pericolose, deve essere classificata come la materia pericolosa elencata nominativamente salvo che: a. la soluzione o la miscela sia specificatamente elencata nella Tabella A del capitolo 3.2; oppure a. risulti chiaramente dalle indicazioni della rubrica applicabile a tale materia pericolosa che essa è unicamente applicabile alla materia pura o tecnicamente pura; oppure a. la classe, lo stato fisico o il gruppo d'imballaggio della soluzione o della miscela siano differenti da quelli della materia pericolosa. 31 31
  • 32. RIFIUTI COSTITUITI DA MISCELE O SOLUZIONI DI SOSTANZE PERICOLOSE CON SOSTANZE NON PERICOLOSE Nei casi b) o c), la soluzione/miscela (RIFIUTO) deve essere classificata, come una materia non nominativamente menzionata, nella classe corrispondente in una rubrica collettiva prevista nella sottosezione 2.2.x.3 della suddetta classe tenendo conto dei rischi sussidiari eventualmente presentati, salvo che non soddisfi i criteri di nessuna classe, nel qual caso non è sottoposta alle disposizioni dell' ADR. Per stabilire se la soluzione/miscela (RIFIUTO) soddisfa ai criteri di • classificazione delle classi ADR si puòDIRETTA (analisi metodi: metodo di classificazione procedere con i seguenti chimica) • metodo di classificazione SEMLPIFICATA (analisi sui dati disponibili in letteratura tecnica e applicazione dei metodi semplificati contenuti nelle norme) 32 32
  • 33. Esempio di classificazione di un rifiuto pericoloso CON METODO SEMPLIFICATO contenete sostanze tossiche o nocive ai sensi della 67/548/CEE SI PARTE DALLE CONCENTRAZIONI DELLE SOSTANZE PERICOLOSE CONTENUTE NEL RIFIUTO Direttiva 67/548/CEE Rifiuto NON classificabile come Rifiuto classificabile come sostanza o sostanza o preparato pericoloso: preparato pericoloso: 99/45/CE MOLTO TOSSICO, TOSSICO O MOLTO TOSSICO, TOSSICO O NOCIVO NOCIVO NO SI RIFIUTO PERICOLOSO Si cercano i valori di: CL50, MA NON MERCE DL50 ricavandoli da banche PERICOLOSA AI dati come: MSDS (Material SENSI DELL’ADR Safety Data Sheet), RIFIUTO ADR NO PERICOLOSO NO E MERCE Applicazione dell PERICOLSA AI SI SENSI DELL’ADR ACCORDO ADR secondo le indicazioni classificato 6.1 del parag. 2.2.61.1 Gruppo Imball. ADR SI num. ONU xxxx 33 33
  • 34. Contenuti del paragrafo 2.2.61.1 Metodo di calcolo semplificato della DL50 per l’ADR DL 50 DL50 del rifiuto = n della sostanza più pericolosa ⋅ 100 ∑% della sostanza i -esima i=1 Metodo di verifica rapida (più restrittivo) ma molto pratico: •Si ricercano nella normativa sulle sostanze e preparati le sostanze classificate Xn, T e T+. •Si supponga, per semplicità e cautela, che le sostanze classificate T abbiano il valore più basso per le stanze classificabili Tossiche per ingestione (R22), valore che corrisponde ad una DL = 26 mg/Kg 26 + DL 50 della sostanza più pericolosa calssif. T + DL 50 del rifiuto = ⋅ 100 ∑ % sost .T + % sost .T + ∑ Tossicità per Suddivisione in gruppi di Tossicità per ingestione Tossicità per inalazione assorbimento cutaneo Imballaggio DL50 (mg/Kg) CL50 (mg/l) DL50 (mg/Kg) Molto tossiche I DL50 ≤ 5 DL50 ≤ 40 CL50 ≤ 0.5 Tossiche II 5 < DL50 ≤ 50 40 < DL50 ≤ 200 0.5 < CL50 ≤ 2 50 < DL50 ≤ 200 Debolmente per solidi 200 < DL50 ≤ 1000 2 < CL50 ≤ 10 Tossiche III 50 < DL50 ≤ 500 per liquidi 34 34
  • 35. CONSIDERAZIONI SULLA CLASSIFICAZIONE DI RIFIUTI CHE CONTENGONO SOSTANZE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE Sono considerate come inquinanti per l’ambiente acquatico per l’ADR le materie, soluzioni e miscele (come preparati o rifiuti) che non possono essere assegnate alla classi da 1 a 8 ma ai n. ONU 3077: materia pericolosa per l’ambiente, solida, n.a.s. e 3082: materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s. della classe 9, sulla base dei metodi di prova e criteri della sezione 2.3.5. Cioè sulle prove e dati di ecotossicità, biodegradabilità e bioaccumulazione. Inoltre I rifiuti non appartenenti alle classi ADR da 1 a 9 ma che sono presi in considerazione dalla Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti trasnfrontalieri dei rifiuti e della loro eliminazione, possono essere trasportati sotto i numeri ONU 3077 e 3082. 35 35
  • 36. DETERMINAZIONE DELLE MISCELE DI SOSTANZE INQUINANTI PER L’AMBIENTE ACQUATICO (procedura 2.2.9.1.10) Nel rifiuto ci sono Sostanze classificate R50: altamente tossico per “N” per la Dir 67/548/CEE gli organismi acquatici (N) R51: Tossico per gli NO organismi acquatici R52: Nocivo per gli organismi acquatici SI R53: Può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico Le materie sono Le materie sono R50/53: N R50 o R51/53 R50/53 R51/53: N Concentrazione Concentrazione < 25 % < 2,5 % SI SI NO NO Materia pericolosa per l’ambiente Materia NO ADR UN 3077 se solido Materia NO ADR UN 3082 se liquido 36 36
  • 37. 650: I rifiuti comprendenti residui d’imballaggi, residui solidifica ti e residui liquidi di pittura possono essere trasportati come materie del gruppo d’imballaggio II. Oltre alle disposizioni del N. ONU 1263, gruppo d’imballaggio II, i rifiuti possono anche essere imballati e trasportati come segue: a) ………… b) ………… c) …………. d) Il trasporto alla rinfusa è permesso in veicoli coperti, contenitori chiusi o grandi contenitori coperti, tutti a pareti piene. I cassoni dei veicoli o i contenitori devono essere stagni o resi stagni, per esempio mediante un rivestimento interno appropriato sufficientemente solido. e) Se dei rifiuti sono trasportati secondo le prescrizioni di questa disposizione speciale, essi devono essere dichiarati nel documento di trasporto, secondo la 5.4.1. 1.3 come segue: “RIFIUTI, UN 1263 PITTURE, 3,II” 1 37 37