Danzamovimentoterapia espressivo-relazionale con équipe educativa in tempo di pandemia_Marilisa Rizzo
1. Danzamovimentoterapia con equipe
educative in tempo di pandemia
APPRENDIMENTO TRASFORMATIVO, ARTI PERFORMATIVE, CAMBIAMENTO SOCIALE
9, 10 e 11 settembre 2021, Vignacastrisi (Lecce)
Marialisa Rizzo, marialisa.rizzo@unimib.it
2. Cornice teorica
DANZAMOVIMENTOTERAPIA ESPRESSIVO-RELAZIONALE (DMT-ER) (Bellia, 2000/2007; 2001/2015; 2007/2016; 2016)
• Matrice coreutico-artistica
Danze popolari e rituali, expression primitive - Herns Duplan, danza moderna, studi di Rudolf Laban e Irmgard Bartenieff
• Matrice psichiatrica, psicodinamica e gruppoanalitica
L’esperienza di Marian Chace, Siegfried Heinrich Foulkes
• Matrice sociale
Socio-antropologica (Boas, Bateson, 1971/2015)
PEDAGOGIA SOCIALE (Sarracino, Striano, 2001; Catarci, 2013; Tramma, 2018)
• Rapporto società-educazione
• Climi educativi informali
• Critica all’esistente
• Tensione conoscitivo-trasformativa
PARADIGMA CRITICO-EMANCIPATIVO
In cui si inserisce qualsiasi azione che «aiuti ad elevare la qualità della vita di […] persone e la qualità delle prestazioni
nel loro particolare campo d’azione, educativo, politico, sociale»
(Romano, 2014/2015, p. 9)
- Quali bisogni?
- Di chi? In quali sistemi relazionali?
- Cosa fare con la danzamovimentoterapia (DMT)?
- Quali apprendimenti? Quale il grado di auspicabilità sociale?
- Di chi?
- Cosa fare da un punto di vista pedagogico-educativo?
3. Pensiero critico e apprendimento trasformativo
(Mezirow, 2000; Galeotti, 2020)
APPRENDIMENTO TRASFORMATIVO come «messa in discussione critica dei
presupposti – interiorizzati attraverso la socializzazione e l’educazione» (Galeotti, 2020,
p. 44)
NECESSARIO RIDIMENSIONAMENTO:
• Attività/esperienze proposte
• Vicinanza dei corpi
• Obiettivi, progettualità e senso dell’intervento educativo
COLLUSIVITÀ CLIMA PRESTAZIONALE-NEOLIBERISTA:
• Ridimensionamento del proprio ruolo di trasformazione e critica sociale
• Riduzione dei tempi lunghi di progettazione e di azione: risposte individuali ed emergenziali
• Rapporto servizio/famiglie/territorio: buone prassi, logica del cliente e della competizione
“TEORIE INGENUE”
DELLE FIGURE EDUCATIVE
(pandemia come acceleratore)
4. I bisogni delle figure educative (in tempo di
pandemia)
• Ruolo reale (sociale vs assistenziale, emergenziale, “commerciale”)
• Energie e azioni finalizzate vs dispersione ed “eterno presente”
• Dimensione ludica, creativa, generativa
«cittadinanza attiva è una condizione di agire politico a carattere sociale e profondamente ludico, entro
cui i soggetti sono liberi di sperimentare modalità di relazione, attivare le risorse reciproche, provare
combinazioni di esse, esprimere quindi “capacità combinate”» (Manfreda, 2016)
• “Nuove” possibilità di comunicazione e relazione nel tempo della distanza (fisica
e non sociale)
SPAZIO DI RECUPERO/RICARICA
5. La Danzamovimentoterapia (DMT)
1) ESPERIENZA/“EVENTO DISORIENTANTE” che stimola comportamenti controcorrente
2) STRUMENTO DI RISPOSTA ad alcuni bisogni
3) STRUMENTO DI RICERCA per il disvelamento o l’esplicitazione ulteriore di alcuni bisogni
6. 1) La DMT come “evento disorientante”
PRESENZA TRASFORMATIVA VS ADEGUAMENTO ACRITICO
• Pochi limiti/regole (spazio, tempo, corpo) per favorire l’esplorazione creativa
• Ruolo trasformativo, generativo (trasformazione forme, pesi, costruzione spazi…)
• Presa di posizione/partecipazione (giochi responsoriali, di leadership,
condensazione/trasformazione forme, grounding, attraversamenti…)
RICOMPOSIZIONE SOCIALE VS LOGICHE COMPETITIVE/DEL CLIENTE/INDIVIDUALI…
• Dimensione relazionale (esperienza
interpersonale/transpersonale)
• Giochi cooperativi (costruzione collettiva dello
spazio e della scena coreografica)
• Dimensione narrativa (partecipazione/costruzione
di una storia/esperienza condivisa)
7. AZIONI FINALIZZATE VS DISPERSIONE DELL’ENERGIA
• Compiti specifici, collettivi
• Gioco degli opposti – flusso libero/contenuto
• Interventi contenitivi
• Progettualità/tempi concordati, predefiniti: “sforzo a tempo”
• Processualità/progettualità e parabola trifasica
CENTRALITÀ DELLA DIMENSIONE LUDICA VS LOGICHE EMERGENZIALI
• Anche gli adulti (le figure educative) giocano seriamente
• Espressività corporea, teatralizzazione, verbalizzazione contenuta
8. 2) La DMT come risposta parziale ad
alcuni bisogni
DIALOGHI MOTORI (coppie e gruppo)
– l’extratensività vs introspezione
• Dialoghi e contatti creativi
• Espressività/iniziativa
comunicativa/teatralità
• Uscita di sicurezza (relazione protetta)
• Dimensione ludica
9. MATERIALI immaginari… in tempo di Covid-19
• Amplificatori di alcune qualità di movimento e
dell’intenzionalità comunicativa
• Mediatori relazionali
• Esplorazione di possibilità di movimento e di
diversi livelli spaziali
• Canalizzazione dell’energia del movimento vs
dispersione
10. LAVORO SULLE STRUTTURE DI BASE E SULLE QUALITÀ DEL MOVIMENTO (Lesage, 2007/2016): schemi
e connessioni, effort, catene muscolari…
«costruire il corpo per restituirgli le sue sfumature espressive e una possibilità relazionale più ricca»
(Lesage, 25.03.2021)
• Radicamento
• Disequilibrio possibile/equilibrio flessibile
• Modulazione tonica del corpo: intenzionalità comunicativa e lavoro sui confini
LA PARABOLA TRIFASICA
• Gradualità
• Ritualizzazione delle transizioni (es. materiali)
• Apertura, cuore, uscita: danze finali, integrative
«nella danza condividiamo la struttura della
convivenza sociale»
(Lesage, 25.03.2021)
Spazi
Tempi (transpersonali/interpersonali/per sé)
Direzioni
Ruoli
…
11. 3) La DMT come strumento di ricerca
OSSERVAZIONE IN ITINERE
• Il diagramma di campo (spazio, tempo e corpo nel processo)
• La verbalizzazione
• Co-conduzione
VALUTAZIONE FINALE DEL PERCORSO
• La co-conduzione
• Il rimando dei partecipanti (metodologie qualitative)
BISOGNO DI CONTINUARE UN LAVORO SULLA LEGGEREZZA E LA STABILITÀ (peso + spazio = stato stabile)
12. Alcuni limiti e problematicità
• I tempi del progetto
• Esperienza a spot che non si apre al territorio
• Collusività neoliberista – logiche mercantili vs produzione di luoghi relazionali e “storici”
(Augè, 1993; Tramma, 1997/2003; Maggiorelli, 2019)
13. «La creatività […] stessa diventa possibilità di trasformazione e di
problematizzazione, contro l’adattamento al conformismo, in primis di pensiero»
(Romano, 2014/2015, p. 26)
«The ability to think differently
and reflect critically and
creatively does not only
depends on the individual
cognitive and metacognitive
skills, it is also a matter of
opportunities to “experience
differently” […] Those kinds of
experiences are the motor of
a possible transformation,
also in
terms of identity
transformation, as they
provoke cognitive conflicts,
experienced contradictions,
and multiple insights»
(McKay, Sappa, 2020, p. 26)
14. «La pandemia è entrata nei servizi modificando inizialmente le pratiche educative in
modo improvviso e immediato: nei modi, nei ritmi e nei tempi […] Il costo energetico
per l’equipe è stato importante […] ha evidenziato a lungo andare una progressiva
stanchezza […] [un’]assenza di leggerezza […] Il nostro modo d’incontrarci come
gruppo di lavoro si era modificato sottoposto a rigidi protocolli. Le mascherine,
l’alternarsi di momenti in presenza e in remoto e l’accogliere le paure più evidenti di
alcuni colleghi, di ragazzi e famiglie, hanno portato ad aumentare le distanze fisiche e
forse mentali, sono diminuiti i momenti di leggerezza a favore di una serietà dettata dal
periodo […] L’esperienza di danzaterapia ha spezzato questa dimensione riportando al
centro il corpo, non mediato sempre dalla parola. Per me è stato come un ritrovarsi con
alcuni e un conoscersi in modo nuovo con altri. L’uso di un altro linguaggio è stato
emozionante, per certi versi spiazzante, ho sentito che ha fatto vedere delle parti di me
nascoste e ho sentito parti nuove dei colleghi esprimersi. La leggerezza, lo sguardo e il
sorriso senza oggetti educativi e contenuti organizzativi mi ha aiutata a riequilibrarmi.
[…] La rifarei […] indipendentemente dal covid»
(Anna, educatrice)
15. Riferimenti bibliografici
Augè M. (1993). Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità. Milano: Eléuthera.
Bellia V. (2000/2007), Danzare le origini. I fondamenti della danzaterapia espressivo-relazionale. Roma: Ma.Gi.
Ballia V. (2001/2015). Dove danzavano gli sciamani. Il setting nei gruppi di danzamovimentoterapia. Milano: FrancoAngeli.
Bellia V. (a cura di) (2007/2016). Se la cura è una danza. La metodologia espressivo-relazionale nella danzaterapia. Milano: FrancoAngeli.
Bellia V. (a cura di) (2016). Crescere è una danza. La danzaterapia nei processi evolutivi. Roma: Alpes.
Boas F., Bateson G. (1971/2015). La funzione sociale della danza. Una lettura antropologica. Milano: Ghibli.
Catarci M. (2013). Le forme sociali dell’educazione. Servizi, territori, società. Milano: FrancoAngeli.
Galeotti G. (2020). Educazione ed innovazione sociale. L’apprendimento trasformativo nella formazione continua. Firenze: Firenze University Press.
Lesage B. (2007/2016). Quale corpo? Le strutture psicocorporee e la danzaterapia (pp. 99-140). In V. Bellia (a cura di). Se la cura è una danza. La metodologia
espressivo-relazionale nella danzaterapia. Milano: FrancoAngeli.
Maggiorelli S. (2019). La bellezza negata: mercificazione dell’arte e del paesaggio (pp. 97-102). In L. Di Paolo (a cura di). Contro il neoliberismo. Conoscenza,
lavoro, arte, socialità. Roma: Left-EditorialeNovanta.
Manfreda A. (2016). Innovazione sociale e benessere della comunità: il caso di studio “Summer School di Arti Performative e Community Care” in Salento. MeTis.
Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni. DOI: 10.12897/01.00116.
McKay L., Sappa V. (2020). Harnessing creativity through arts-based research to support teachers’ identity development. Journal of Adult and Continuing
Education, 26(1), 25-42.
Mezirow J. (2000). Learning as transformation: Critical perspectives on a theory in progress. San Francisco, CA: Jossey Bass.
Romano A. (2014/2015). Transformative Potential of the Theater of the Oppressed. Dottorato di ricerca in Scienze Psicologiche e Pedagogiche. Indirizzo
Pedagogia della Formazione. Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Sarracino V., Striano M. (a cura di) (2001). La pedagogia sociale. Prospettive d’indagine. Pisa: Edizioni ETS.
Tramma S. (1997/2003). Educazione degli adulti. Milano: Guerini.
Tramma S. (2018), Pedagogia sociale. Terza ed. Milano: Guerini.