3. Fonte : UNEP, Africa’s Lakes Atlas of Our Changing Environment, 2006 Lago Ciad Siccità prolungate e ingenti prelievi di acqua hanno ridimensionato l’estensione attuale del Lago a 1/10 di quella originaria
4. “ La questione del cambiamento climatico globale deve essere posta in primo piano , insieme alle minacce dei conflitti, della povertà e della proliferazione di armi di distruzione di massa che hanno tradizionalmente monopolizzato l’attenzione politica” Kofi Annan, 15 novembre 2006 “ La situazione è grave e i cambiamenti climatici sono una delle più serie minacce per l’umanità ” Ministro dell’Ambiente del Kenya, Kivutha Kibwana Presidente della COP12-MOP2, 15 novembre 2006 Quartier Generale dell’ONU – sede della COP12-MOP2
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7. Novità dal Quarto Rapporto sul Clima ONU www.ipcc.ch IPCC AR2 1995 “ G ran parte del riscaldamento osservato negli ultimi 50 anni è probabilmente dovuto all’aumento della concentrazione atmosferiche dei gas serra ” IPCC AR3 2001 “ E’ sempre più evidente che gran parte del surriscaldamento rilevato nel corso degli ultimi cinquanta anni sia da attribuire alle attività umane ” IPCC AR4 2007 “ E’ inequivocabile il riscaldamento del sistema clima ” IPCC AR4 2007 “ L’aumento della temperatura negli ultimi 50 anni è molto probabilmente (90-95%) dovuto all’aumento nelle concentrazioni atmosferiche dei gas serra ” Segnali, osservazioni, impatti
8. Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007 Temperatura media globale Livello del mare medio globale Copertura nevosa emisfero boreale
9. Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007 Variazioni di temperatura media globale e continentale
10. Fonte: IPCC WGI Third Assessment Report Variazione della temperatura media dell’aria in prossimità della superficie terrestre dal 1000 ad oggi Le temperature globali medie sono aumentate nell’ultimo secolo
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13. Cambiamenti nei sistemi fisici e biologici per l’aumento di temperatura 1970-2004 Fonte: IPCC WGII - Fourth Assessment Report, 2007
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15. Conseg uen ze del Global Change Scioglimento dei ghiacciai Modifiche cicli idrologici Sconvolgimento assetti risorse idriche Fonte : World Glacier Monitoring Service (UNESCO) http://www.geo.unizh.ch/wgms Ghiacciaio del Lys, 1922 Ghiacciaio del Lys, 2000
16. Conseguenze del Global Change : intensificazione degli eventi estremi Fonte immagine : Nimbus
17. Conseguenze del Global Change: innalzamento del livello dei mari Fondazione Lombardia per l’Ambiente
18. Per 650.000 anni fino al 1750 180<[CO 2 ]<300 ppm Per 10.000 anni fino al 1750 265 <[CO 2 ]<280 ppm Negli ultimi 150 anni [CO 2 ] fino a 385 ppm nel 2006 L’aumento dei gas serra dal 1750 è dovuto principalmente alle emissioni da combustione di combustibili fossili, dalle attività agricole e da cambio uso del territorio Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007 385
21. Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007 IPCC AR4 2007 “ Dal 1750 ad oggi le attività umane hanno determinato un effetto globale medio di riscaldamento (forzante radiativa 1,6 W/m 2 ) . Tale effetto è maggiore dell’effetto solare di riscaldamento (0,12 W/m 2 ) ”
22. Emissioni antropiche di inquinanti atmosferici (PM 10 , gas serra , NO 2 , CO, C 6 H 6 , COV, IPA…) RESPONSABILITA’ UMANA Età dell’oro nero
23. Fonte: IPCC WGI - Fourth Assessment Report, 2007 Proiezioni di aumento della Temperatura (rispetto a 1980-1999) per differenti scenari di emissione 1,1 °C 6,4 °C (concentrazione pari al livello del 2000) 1,7 ÷ 4,0 °C Rispetto al AR2 il rischio di T>2°C è molto più probabile
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25. Principali impatti funzione delle previsioni di aumento di temperatura Fonte: IPCC WGII - Fourth Assessment Report, 2007
26. Fonte : Tradotto da Rapporto di N. Stern, 2006 – Fla News n.32 Diverse tipologie d’ impatto per aumenti di temperatura tra 1°C e 5°C (rispetto all’era preindustriale) corrispondenti a concentrazioni di CO 2 tra 400 ppm e 750 ppm 20 ÷60 cm aumento livello oceani (IPCC) Scenari prevedibili
27. “ L’economia dei cambiamenti climatici” Stern Review Rapporto sui disastrosi danni economici attesi , quali conseguenze dei cambiamenti climatici, in assenza di politiche adeguate atte a limitare le emissioni dei gas serra “ Se non agiamo subito, i costi complessivi dei cambiamenti climatici saranno equivalenti alla perdita di almeno il 5% del PIL mondiale all’anno…Se si considera un’ampia gamma di rischi ed impatti la stima dei danni potrebbe arrivare fino al 20% del PIL mondiale ‘ or more’ .” Conseguenze economiche dei cambiamenti climatici: i costi di non fare nulla
28. “ Siamo ancora in tempo per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici, se agiamo con forza ora” contro i cambiamenti climatici (mitigazione), alla luce di analisi benefici/costi (adattamento).” “ I benefici di queste azioni forti e urgenti sono più rilevanti dei costi economici del non agire.” Fonte : Rapporto di N. Stern, ottobre 2006 2005 Tassi di riduzione delle emissioni Se si posticipano le azioni di mitigazione, occorrerà ridurre molto le emissioni e più velocemente I costi della mitigazione limitati a 1%PIL/anno per ridurre le emissioni dell’80% entro il 2050 per stabilizzazione a <550ppm CO 2eq (*) (*) (scenario limite)
29. Scenari di stabilizzazione dei gas serra e temperatura media globale Scenari di stabilizzazione (bande colorate) della concentrazione di gas serra in relazione alla relativa temperatura media globale all’equilibrio, rispetto all’era preindustriale, usando le migliori stime per Δ T = 2, 3 e 4.5°C Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
30. Possibili scenari di riduzione delle emissioni Fonte : Rapporto di N. Stern, 2006 In assenza di azioni
31. Emissioni globali e pro capite di gas serra Emissioni mondiali di gas serra ( 49GtCO 2eq ) aumentate nel 2004 del +24% dal 1990 (rif. Kyoto) e del +70% dal 1970 I Paesi industrializzati ( Nord America, Europa, Giappone ), con il 20% popolazione mondiale, contribuiscono oggi al 46% delle emissioni annue di gas serra. Senza ulteriori politiche di controllo, le emissioni di gas serra aumenteranno, di qui al 2030, del 25-90% (v. scenari). Oltre i 2/3 dell’incremento previsto dei gas serra nel prossimo trentennio proverrà dai Paesi in via di sviluppo . 2004 - Distribuzione delle emissioni di gas serra pro capite per aree geografiche vs popolazione
32. Politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
33. Politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici Fonte: IPCC WGIII - Fourth Assessment Report, 2007
34. Il Consiglio Europeo dell’8-9 marzo 2007 Piano d’Azione per l’energia 2007-2009 Necessarie azioni decisive ed urgenti per la lotta ai cambiamenti climatici Sviluppo di politica europea sostenibile e integrata Clima –Energia: § l’Europa intende assumere la leadership di questa lotta § l’Europa intende ridurre le proprie emissioni di gas serra di almeno il 20% rispetto al 1990 entro il 2020 (nel negoziato ONU post 2012 Kyoto l’UE mira al target di riduzione pari al 30% entro il 2020 ) § Obiettivo europeo vincolante per incrementare il consumo di energia da fonti rinnovabili al 20% entro il 2020 sul totale europeo (ora 7%) tradotto in obiettivi differenziati per ciascuno Stato UE § Obiettivo UE: incrementare di almeno 20% efficienza energetica § Obiettivo UE: portare al 10% quota biocombustibili nei trasporti Politica Energetica per l’Europa http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_Data/docs/pressdata/en/ec/93135.pdf
Notas do Editor
Lake Chad, located at the junction of Nigeria, Niger, Chad, and Cameroon was once the sixth-largest lake in the world. Persistent droughts have shrunk it to about] a tenth of its former size. The lake has a large drainage basin—1.5 million km2 (0.6 million square miles)—but almost no water flows in from the dry north. Ninety per cent of lake’s water flows in from the Chari River. The lakebed is fl at and shallow; even before the drought, the lake was no more than 5-8 m (16-26 ft) deep. Considered a deep wetland, Lake Chad was once the second largest wetland in Africa, highly productive, and supporting a diversity of wildlife. The lake is very responsive to changes in rainfall. When rains fail, the lake drops rapidly because annual inflow is 20-85 per cent of the lake’s volume. Human diversion from the lake and from the Chari River may be significant at times of low flow, but rainfall is still the determining factor in lake level. This image set displays a continued decline in lake surface area from 22 902 km2 (8 843 square miles) in 1963 to a meager 304 km2 (117 square miles) in 2001.