14. Con questo richiamo quasi biblico alla natura profonda ed originaria, bella e buona, perfetta in se stessa, Rousseau intende mostrare una genealogia storica delle scienze dal vizio: l'astronomia nacque dalla visione superstiziosa del cosmo e delle sue forze celesti, l'eloquenza dall'ambizione per il potere, la geometria dalle necessità economiche legate alle proprietà terriere, la fisica dalla curiosità nei confronti di presunte forze interne alla materia.
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17. Nello stato di natura l'uomo viveva in un perfetto equilibrio fra bisogno e disponibilità di risorse. Vivendo relativamente isolato dagli altri, ben distribuito e senza eccessive concentrazioni di popolazione, l'uomo primitivo ha delle relazioni immediate con gli oggetti del suo desiderio, del suo pensiero e della sua azione. Egli non apre alcun tipo di rapporto dialettico (oppositivo) né con la natura, né con gli altri uomini.
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26. Così nella Nuova Eloisa i giovani amanti devono superare l'opposizione stabilita contro la possibilità del loro amore dalla vecchia definizione dei rapporti amorosi e familiari. È la libertà e l'incontro reciproco del loro desiderio a dover debellare la costrizione e la subordinazione di quello femminile al maschile, come della donna in generale all'uomo. Il padre di famiglia (il romano pater familias ) non può quindi ordinare per dignità nobiliare o censo la scelta e la regolazione dei rapporti della figlia o del figlio, perché perturberebbe quell'ordine naturale voluto dallo stesso creatore celeste (è la libertà ad ordinare l'unione ed il reciproco riconoscimento a costituirla).
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32. La volontà generale è espressa dalla sovranità popolare per il tramite e l'esito delle leggi. Pur essendo la sovranità popolare assoluta (sui membri e senza limiti costituzionali), inalienabile (democrazia diretta) ed indivisibile (senza divisione dei poteri), la determinazione legislativa non coincide con quella esecutiva e giudiziaria della legge.
41. Partendo quindi dall'esercizio delle abilità sensoriali, il piano educativo rousseauiano cerca di approfondire nel giusto senso l'indirizzo complessivo dell'immaginazione (capacità di sentire e di giudicare) del soggetto in formazione. È quindi la capacità e la potenza riflessiva quella che viene sin dall'inizio sviluppata, nello scambio continuo fra apparente eterodeterminazione ambientale e determinazione personale ideale.
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44. Sulla base della propria identità in crescita di potenza (pratica, conoscitiva, sentimentale) il soggetto comincia ad avvertire che il rapporto con l'esterno gli diviene sempre più necessario e che l'autodisciplina che prova per se stesso è valido criterio comune per il complesso intero di una società bene ordinata. Allora la serie degli accorgimenti esterni, preparati dall'educatore perché egli potesse incamminarsi verso il sentiero dell'autonomia, viene sostituita dall'autoeducazione permanente.