11. Oltre ai Principia Newton compone altri testi di natura scientifica: Ottica (1704), Arithmetica universalis (1707).
12. Esempi dei suoi interessi teologico-scritturali (in senso antitrinitario) e storici sono i testi: The Cronology of Ancient Kingdoms Amended (1728), Observations upon the Prophecies of Daniel and the Apocalypse of St. John (1733).
13. Altri testi relativi alle ricerche ermetico-alchimistiche sono reperibili presso il <<Newton Project>>: www.newtonproject.sussex.ac.uk Opticks
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20. In questo modo Newton riusciva a rendere conto della presenza di una rete universale di tendenze attrattive, connettente tutti i corpi celesti, che venivano così perturbati nelle loro orbite idealmente e perfettamente ellittiche da piccole modificazioni e variazioni. Come reputava lo stesso Cartesio anche Newton ritenne che la causa iniziale della serie globale dei movimenti celesti risiedesse nell'atto creativo divino e nell'impulso intelligente e di natura finalistica da esso attribuito all'universo creato.
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23. Secondo principio della dinamica classica. La forza rilevabile ed applicabile ad un corpo viene riscontrata come proporzionale alla accelerazione subita dallo stesso, secondo il fattore medio della sua massa.
24. Terzo principio della dinamica classica. Ogni azione di un corpo su di un altro corpo riceve una reazione del secondo sul primo eguale e contraria.
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26. Newton preferì adottare l'ipotesi corpuscolare, considerando la natura della luce bianca solare come composta da corpicelli di grandezza diversa, secondo il colore poi distinguibile grazie alla scomposizione effettuata da un prisma. Lenti particolari possono quindi prima scomporre e poi ricomporre la luce nei propri elementi fondamentali, secondo un preciso ordine e graduazione spettrale (rosso, arancione, giallo, verde, blu, violetto).
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28. 1. “Bisogna ammettere solo quelle cause che sono necessarie per spiegare i fenomeni, giacché la natura non fa niente invano e farebbe cosa inutile se si servisse di un numero maggiore di cause per fare ciò che si può fare con un numero minore di cause.”
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30. 3. “Le qualità che non sono suscettibili di aumento e di diminuzione e che appartengono a tutti i corpi dei quali si può fare esperienza, devono essere considerate come appartenenti a tutti i corpi in generale.”
31. 4. “Nella filosofia sperimentale, le proposizioni raggiunte mediante induzioni dai fenomeni devono essere considerate, nonostante le ipotesi contrarie, esattamente o approssimativamente vere fino al momento in cui altri fenomeni le confermino interamente o facciano vedere che sono soggette a eccezioni. Un'ipotesi non può infatti indebolire i ragionamenti fondati su indicazioni suggerite dall'esperienza.”
35. È possibile seguire un documentario di storia della scienza, dedicato alla figura di Isaac Newton, e presentato da R.S. Westfall: Philosophiae Naturalis Principia Mathematica R.S. Westfall - Isaac Newton