Spesso il trading viene paragonato al gioco d’azzardo, al punto che è stata coniata l’espressione “giocare in Borsa”, ma le differenze tra queste due attività sono molto diverse.
Ci sono cose che possiamo imparare da un giocatore d’azzardo professionista per migliorare il nostro trading, mentre altre dovremo imparare a gestirle diversamente.
Public Speaking - I° Parte: come selezione e strutturare uno speech
Il trading è un gioco d’azzardo?
1.
2.
3. PROGRAMMA
Differenze di ambiente:
1. Perdita e guadagni illimitati
2. I prezzi sono in movimento continuo
Nel trading possiamo essere perdenti passivi
Decisioni e stato emotivo
Cosa possiamo imparare da un giocatore d’azzardo
Impulsi: cosa sono
Test della scommessa
Provvisorietà degli impulsi
Urge surfing
Come dobbiamo cambiare la nostra struttura per fare trading
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4. DIFFERENZE DI AMBIENTE
Nel gioco d'azzardo sai esattamente quanto puoi perdere o vincere in una giocata, e
anche la percentuale di probabilità con cui può avvenire.
1. La perdita e il guadagno potenziali sono illimitati
Sul mercato invece non puoi sapere quanto il prezzo si allontanerà da un dato punto,
per cui non ci sono limiti al possibile guadagno e perdita.
Il pensiero di un trade vincente porta a negare le informazioni che vanno contro
questa idea.
Un trade in perdita può allontanarsi dal prezzo di ingresso molto più di quanto avevi
previsto, finché la perdita sarà troppo grossa per essere gestita in modo razionale.
Abbandoniamo l’idea di un singolo trade della vita perché é di ostacolo
all’oggettività.
5. DIFFERENZE DI AMBIENTE
I mercati non si fermano mai, anche quando sono chiusi in realtà si stanno muovendo
2. I prezzi sono in un movimento continuo senza un inizio né una fine
Un insieme di tre decisioni semplici (entrare, tenere la posizione, uscire) in realtà é
un processo decisionale continuo su quanto sia sufficiente una perdita o un guadagno.
Se guadagni, resta quella sensazione di aver lasciato qualcosa sul tavolo.
Se sei in perdita, ti convinci che in realtà sei dentro ad un'operazione vincente che
non ha ancora girato a tuo favore
“Quanto è abbastanza?” dipende dal valore che dai ai soldi, da quanto ne hai
bisogno, se li puoi rischiare, se é importante avere ragione, e può cambiare
nella vita.
Entrare -> idee di opportunità/rischio, mancare l'opportunità, sicurezza, aver
ragione. Uscire -> perdita, avidità, fallimento e controllo.
6. PERDENTI PASSIVI
Nel gioco d'azzardo sappiamo quanto e quando si perde, siamo dei perdenti
attivi: l'unica decisione da prendere è se partecipare.
Nel trading una volta dentro ad un'operazione dobbiamo fare qualcosa di attivo
per uscire, prendere una decisione.
Non c'è bisogno di fare nulla per continuare a perdere, e il mercato può
continuare ad andarti contro in modo indefinito. Se non esci puoi perdere anche
più di quello che hai.
Confronto con la tua avidità, paura della perdita e del fallimento ->porta dolore
-> tendiamo ad evitarlo
La cosa principale da imparare è come lasciare che il mercato ti dica cosa fare e
quando è abbastanza.
7. PERDENTI PASSIVI
Se abbiamo perso molto più di quello che ci eravamo prefissati-> desiderio di vendetta
Diventa più difficile prendersi la responsabilità per una perdita di questo genere.
Ci mettiamo di fronte al mercato come se fosse un avversario -> non saremo in
grado di essere obiettivi.
Il mercato non ci ha tolto proprio nulla: siamo gli unici responsabili delle nostre
perdite
Qualunque cosa ci offra il mercato non ci basterà, oppure ci puniremo per gli
errori passati non cogliendo le opportunità che ci sono adesso.
Solo dopo esserti liberato delle tue credenze riguardanti il perdere, lo sbagliarsi, e
la vendetta, potrai acquisire l'abilità di lasciare che sia il mercato a dirti cosa fare
8. DECISIONI E STATO EMOTIVO
Mente e corpo non sono separati.
Il nostro stato mentale segue le emozioni, che sono biologiche.
1. accade un evento
2. valutazione dell’amigdala
3. associa emozione che ha in memoria
4. segnale emotivo viene passato alla
neocorteccia che lo interpreta come
sensazione
5. la sensazione viene associata ad
un’esperienza e tradotta in pensiero
9. DECISIONI E STATO EMOTIVO
Un pensiero si crea ben prima di essere consapevoli -> se impariamo a dare retta
alle emozioni abbiamo un vantaggio temporale.
Il cambiamento produce incertezza -> paura della perdita -> pericolo
Abbiamo nel DNA la memoria di 7 generazioni -> abbiamo la memoria delle
guerre e della miseria attraverso cui sono passati i nostri antenati
Approccio integrato tra le parti razionale ed intuitiva del nostro cervello:
ci apriamo a quello che il mercato ci darà.
Cambiamo punto di partenza: non ho la convinzione di sapere quello che farà il
mercato, ma quella di poter essere preparato per quello che mi può dare.
Da un punto di vista emozionale sono centrato: il mio trading è calmo,
consistente e profittevole.
10. COSA IMPARARE DA UN GIOCATORE D’AZZARDO
Libro “Maghi del Gioco d’Azzardo”: intervista a Cathy Hulbert -blackjack e poker
“Prima di giocare, non faccio nessuna altra attività.
Non rispondo al telefono, non sto in mezzo alla gente, e non prendo impegni per dopo.
Non voglio avere limiti di tempo.
Voglio che la mia mente stia il più in pace e calma possibile.
Vado a letto alla stessa ora esatta tutte le sere, e mi alzo alla stessa ora tutte le
mattine.
Non bevo alcolici la notte prima di giocare.
Dal modo in cui guido, mi rendo conto se sono irritata con gli altri guidatori: più sono
calma e meglio giocherò.
Se guido come una pazza, se passo col giallo, mi dico che sono in un brutto stato quel
giorno, e gioco molto meno, faccio puntate più basse.
Mi prendo una nota mentale di osservare cosa succede dentro di me.
Non ho nessuna intenzione di perdere soldi perché non sono nello stato mentale giusto."
11. IMPULSI: COSA SONO
La capacità di pensare ed agire velocemente ha notevoli benefici, anche per i
traders che devono prendere decisioni nel bel mezzo degli scossoni del mercato.
Agire d’impulso ha anche conseguenza negative, e molti comportamenti nefasti
nel trading derivano da questo.
- prendere profitto presto
- tenere una perdita
- tradare quando i mercati sono fermi
- non riuscire a cliccare
- prendere un rischio inferiore del solito
- entrare a mercato prima di essere preparati del tutto
- rimanere a monitor per paura di perdersi qualche opportunità
- rifarsi di una perdita.
12. IMPULSI: COSA SONO
E’ fondamentalmente il modo che il cervello utilizza per rispondere a domande
sul fare un investimento o trade, in un ambiente così pieno di incertezze.
L’inclinazione ad agire ci porta ad avere maggiore avversione al rischio in
situazioni di profitto e di propensione al rischio in situazioni di perdita.
TEST DELLE SCOMMESSA DAL LIBRO DI ANTONIO LENGUA
Puoi avere quella somma subito, oppure lanciare una moneta e, se vinci, l’avrai
doppia, se perdi non avrai nulla. Cosa scegli?
Seconda domanda: la stessa somma, la devi dare ad un persona.
Puoi scegliere se dargliela subito, oppure lanciare la moneta e, se vinci non gli
dai nulla, se invece perdi gli devi dare il doppio di quella somma. Cosa fai?
13. IMPULSI: COSA SONO
Queste tendenze naturali, che possiamo appunto chiamare impulsi per la loro forza,
sono tutte in contrasto con i comportamenti che dobbiamo tenere per essere
profittevoli.
Le emozioni che proviamo a loro volta creano degli impulsi, come ad esempio la
troppa confidenza, la paura, la noia, l’ansia, l’eccitazione o l’euforia.
IMPULSO = “Spinta istintiva e irriflessiva, spesso violenta, ad agire” ->
si dice assecondare i propri impulsi.
L’impulsività = tendenza ad agire senza pensarci prima, o la mancanza di
inibizione, l’incapacità di fermare un certo comportamento, l’agire sulla spinta
del momento, senza pianificare o pensarci attentamente prima.
14. IMPULSI: COSA SONO
L’ansia associata al rischio che ci prendiamo sul mercato, con le emozioni di disagio
per le possibili perdite future, può essere evitata proprio dal non fare un’operazione,
e nel breve periodo ci si sente meglio.
Allo stesso tempo però non si guadagna nulla, vediamo le occasioni passarci
sotto al naso, e nel lungo periodo ci sentiamo peggio.
Imparare a gestire questi impulsi diventa quindi indispensabile.
Molti di questi impulsi sono comportamenti di difesa o autodistruttivi, tentativi di
sfuggire a pensieri ed emozioni che non ci piacciono o che non vogliamo sentire.
15. PROVVISORIETA’ DEGLI IMPULSI
Anche i pensieri che li accompagnano arrivano e se ne vanno.
Osservare le sensazioni fisiche che li accompagnano fa portare l’attenzione sulla
natura dell’impulso e non sull’azione che ne deriva:
lo affronti direttamente invece che nutrirlo e rafforzarlo.
L’esercizio che propongo crea una risposta differente agli impulsi che provi,
riducendone l’intensità e il bisogno di agire subito in risposta.
Gli impulsi come arrivano, poi se ne vanno, sono temporanei, e la loro intensità
può variare anche di molto nel tempo.
Ogni volta che reagisci subito ad un impulso, lo rafforzi e rafforzi il bisogno di
dargli una risposta e soluzione immediata anche nel futuro.
16. URGE SURFING
Jon Kabat-Zinn: “Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a cavalcarle”.
Cavalcare gli impulsi: tecnica di training mentale per gestire i tuoi impulsi nel
trading, deriva dal lavoro di Marlatt.
Impulsi e tentazioni che proviamo sui mercati sono una combinazione dell’incertezza
che il trading porta con sé, del modo in cui si é evoluto il nostro cervello, e anche
delle tue predisposizioni, dell’ambiente in cui sei cresciuto e delle tue esperienze.
L’obiettivo = essere in grado di cavalcare le onde del tuo impulso per non agire
in reazione, ad es. non di entrare a mercato per sconfiggere la noia, od uscire
prima del tempo per far smettere l’ansia di restarci.
Osservare semplicemente la tua esperienza di questo impulso, sperimentare la
transitorietà.
17. URGE SURFING
Mentre lo cavalchi, resta in contatto con quest’impulso, e vedrai che la su
intensità diminuisce.
Ogni volta che lo fai stai indebolendo i tuoi impulsi futuri.
Esercizio Cavalcare un impulso: appena lo noti in pratica sali sull’onda.
Permettiti di entrare in uno stato di presenza mentale, osserva in che modo
sperimenti l’impulso, accettalo per quello che é.
Gestire gli impulsi è una capacità che si acquisisce con il tempo, e attraverso la
pratica aumenta.
Cerca le occasioni sul mercato per fare pratica e cavalcare gli impulsi, e resta
focalizzato sui progressi che fai.
18. IMPULSI E INTUIZIONI
A volte riceviamo messaggi dal nostro corpo che sono intuizioni.
Non tutti i segnali somatici, i pensieri, le emozioni che proviamo e che ci
portano a sentire la necessità di reagire, sono impulsi.
E’ necessario che come trader diventiamo flessibili nei nostri processi decisionali:
non sempre una deviazione dal nostro piano di trading é guidata da un impulso, e
dobbiamo imparare a riconoscere se lo é, oppure è un’intuizione che ci é utile.
19. COME CAMBIARE LA NOSTRA STRUTTURA PER FARE TRADING
Si possono addestrare cervello e mente a rispondere in modo molto differente a
questi stimoli.
Non è un percorso breve, ma è fatto di tanti piccoli passi.
Riorganizzare la mente in modo da poter fare trading da uno stato mentale di
performance è essenziale per un trader.
MENTE DA TRADER é un percorso in tre moduli che ti porta a cambiare modo di
pensare, un passo dopo l’altro.
20. COME CAMBIARE LA NOSTRA STRUTTURA PER FARE TRADING
1.GESTIRE LE EMOZIONI
• capire la natura delle percezioni e della mente: capire perché
vedi quello che vedi e non vedi quello che non vedi.
Per fare questo imparerai la natura biologica e psicologica della
paura, e come gestirla.
• riconoscere, calmare e gestire le emozioni, regolare paura ed
avidità in modo che non prendano il controllo del tuo trading
• evitare il corto circuito emozionale
• Attraverso l'Equilibrio Emozionale raggiungerai la quiete che ti
serve per stare bene, non solo sui mercati.
21. COME CAMBIARE LA NOSTRA STRUTTURA PER FARE TRADING
In 8 settimane svilupperai la consapevolezza dei tuoi pensieri,
imparerai a gestire gli impulsi, e a diventare l’osservatore del tuo
dialogo interiore e non la vittima.
A questo punto potrai applicare la disciplina, la pazienza, il coraggio e
l’imparzialità necessari per fare trading
Su queste basi solide potrai successivamente costruire un nuovo
modo di pensare, acquisendo consapevolezza dei tuoi pensieri
automatici per poi andare a cambiarli, a ricablarli letteralmente.
2. MIND-FITNESS: UN NUOVO MODO DI PENSARE
22. COME CAMBIARE LA NOSTRA STRUTTURA PER FARE TRADING
3. RICABLARE LA MENTE
• riorganizzare la percezione del mercato, in modo che il trading
divenga una probabilità e non solo una possibilità.
• riorganizzare pensieri, percezioni e credenze, ricablando le tue
connessioni cerebrali
• attraverso un lavoro sugli archetipi riportare alla luce capacità e
delle risorse che abbiamo già in noi stessi, semplicemente non le
abbiamo mai usate.
http://bit.ly/Mindfitness5