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CARTELLA
STAMPA
Ufficio Stampa Edison          Indice
Stefano Amoroso
                               1. Osservatorio Mr. Green: Gli Italiani e l’Energia, il primo
Responsabile Media Relations
Tel. 02 6222 1                    osservatorio dedicato agli italiani e l’energia                        	   2
stefano.amoroso@edison.it
                               2. Gli italiani e l’energia:i comportamenti e le convinzioni più diffuse	     3
Lucia Caltagirone
Media Relations Edison         3. L’energia dell’Italia 	                                                    9
Tel. 02 6222 1
lucia.caltagirone@edison.it    4. Un confronto fra i prezzi dell’energia in Italia e negli altri paesi       12
Elena Distaso                  5. La liberalizzazione del mercato dell’energia e le opportunità
Media Relations Edison
Tel. 02 6222 1
                                 di risparmio per le famiglie                                                13
elena.distaso@edison.it
OSSERVATORIO MR. GREEN: GLI ITALIANI E L’ENERGIA

L’energia degli italiani              L’energia, nelle sue molteplici accezioni, è parte integrante del nostro quotidiano:
                                      viviamo una riscoperta “dell’energia spirituale”, riteniamo che il giusto “livello di
                                      energia” sia essenziale al nostro benessere, siamo sempre più consapevoli della
                                      necessità di “risparmiare energia” e di ricorrere a fonti di “energia rinnovabile”.

                                      Ma come si rapportano gli italiani all’energia e alle diverse fonti di produ-
                                      zione? Quanto le conoscono veramente e come le valutano?
                                      Cosa sta cambiando nelle loro abitudini rispetto al passato?

Perché l’osservatorio                 Per rispondere a queste domande è nato “L’Osservatorio Mr Green: gli italiani
Mr. Green                             e l’energia”, un’analisi delle conoscenze e dei comportamenti degli italia-
                                      ni in materia di energia.

Il risparmio energetico               Il quadro emerso è quello di un’Italia fatta di contraddizioni anche in tema
nella pratica                         di energia. Gli italiani sostengono di avere un’elevata conoscenza delle varie for-
quotidiana                            me di energia, ma all’atto pratico risultano ancora molto confusi e con informa-
                                      zioni largamente inadeguate sulle caratteristiche delle diverse fonti e sul relativo
                                      potenziale. Analogamente, i nostri connazionali si dicono sempre più consapevoli e
                                      attenti ai temi del risparmio energetico, ma nella pratica quotidiana adottano com-
                                      portamenti anti-ecologici: il 38% degli intervistati non adotta alcun comportamento
                                      eco-sostenibile e ben un italiano su due ammette di avere consumi energetici total-
                                      mente fuori controllo.

                                      Una realtà che ha inevitabili ricadute sulle bollette elettriche degli italiani visto che
                                      la mancata adozione di comportamenti eco-sostenibili si traduce in spre-
                                      chi e costi aggiuntivi facilmente evitabili. Basta pensare alla classe di effi-
                                      cienza energetica degli elettrodomestici: una lavatrice di classe A ha un consumo
                                      di energia elettrica che è del 30% inferiore a quello di una lavatrice di classe C, un
                                      frigorifero delle classi più alte consuma la metà di uno di classe C.

Comportamenti                         L’attenzione alla classe energetica dei propri elettrodomestici, così come gli inter-
ecosostenibili ed                     venti di efficientamento di casa propria, permettono di abbassare la bolletta elet-
efficienza energetica                 trica. Ma la via più facile per ridurre i costi dell’energia elettrica passa at-
                                      traverso l’individuazione del proprio profilo di consumi e la conseguente
                                      scelta della tariffa di energia elettrica e gas più congeniale. La liberalizza-
                                      zione del mercato dell’energia ha favorito il proliferare di sempre nuove offerte di
                                      energia elettrica e gas che garantiscono al cliente significativi spazi di risparmio.
                                      Il regime concorrenziale ha permesso negli ultimi tre anni di dimezzare il
                                      differenziale tra il prezzo dell’energia elettrica applicato ai clienti dome-
                                      stici in Italia e quello del resto d’Europa.
           Nel 2012 Edison
           si conferma tra
           le società italiane con
           la miglior reputazione
           internazionale secondo
           la classifica di Fortune

                                                                                                                             2
GLI ITALIANI E L’ENERGIA: I COMPORTAMENTI E LE CONVINZIONI
                                            PIÙ DIFFUSE


Primo Osservatorio                          Nonostante una crescente attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio
sui comportamenti e                         energetico, l’italiano è un grande consumatore di energia, con comportamenti op-
le convinzioni degli                        posti alle preoccupazioni espresse per l’ambiente e le sue sorti e soprattutto con
italiani in materia di                      un bagaglio di conoscenze insufficiente per comprendere pienamente le peculiarità
energia
                                            delle diverse fonti energetiche. Questo in sintesi quanto emerge dall’Osservatorio
                                            “Mr Green: gli Italiani e l’Energia” realizzato da Edison sulla base di un
                                            campione nazionale rappresentativo (815 interviste pari a un universo di
                                            20 milioni di consumatori tra i 25 e i 65 anni).

Elettricità e forza fisica i                L’Osservatorio ha innanzitutto indagato i significati, spontanei e sollecitati, che gli
significati più immediati,                  italiani attribuiscono al termine energia, per definire i confini semantici della parola
spiritualità e passione agli                energia. L’82,9% degli intervistati attribuisce al termine energia il significa-
ultimi posti                                to di elettricità racchiudendo in esso tutte le fonti di energia. Subito dietro si
                                            collocano le connotazioni di carattere più generale come la forza e la potenza fisica
                                            (69,9%), o ancora la determinazione e la tenacia (29,9%). All’ultimo posto, infine,
                                            l’energia nell’accezione di forza spirituale (27,5%) e passione/sessualità (21,5%).
                                            E’ interessante notare che l’universo femminile cita soprattutto i significati
                                            di vivacità, dinamismo, forza psichica e spirituale, mentre quello maschile
                                            richiama maggiormente i concetti riconducibili al fenomeno fisico e quin-
                                            di l’energia come fonte di energia o forza fisica.

Elettricità (28.200.000)

Forza Fisica, potenza (23.800.000)

Forza della natura (18.500.000)

Vivacità, dinamismo (15.500.000)

Forza psichica, psicologica (10.400.000)

Determinazione, tenacia (10.200.000)

Forza spirituale (9.400.000)

Passione, sessualità (7.300.000)




Italiani: tenaci ma poco                    Alle persone coinvolte nell’indagine è stato poi chiesto di esplicitare quale
spirituali                                  tipo di energia possiedono. La tenacia è la virtù maggiormente citata dagli
                                            italiani (38%), seguono la forza fisica (30%), la vivacità (27%), la passione e ses-
                 Nel 2012 Edison
                 si conferma tra            sualità (24%). Fanalino di coda la spiritualità (19%).
                 le società italiane con
                 la miglior reputazione
                 internazionale secondo
                 la classifica di Fortune

                                                                                                                                  3
Tutti ritengono di non avere energie sufficienti e anzi il 28% degli intervi-
                                         stati le giudica insufficienti. A pensarlo sono soprattutto le donne, le persone
                                         con la sola licenza elementare, i pensionati e i lavoratori dipendenti. Se la cavano
                                         meglio i liberi imprenditori, i dirigenti e coloro che hanno bisogno di trovare in sé le
                                         motivazioni all’azione. Certo gli ultimi quattro anni non appaiono brillanti per circa il
                                         40% degli italiani.




Gli italiani e le fonti di               L’Osservatorio ha poi analizzato temi più strettamente legati all’energia e alle sue
energia                                  fonti di produzione. Innanzitutto si è chiesto quali siano le più conosciute ed è emer-
                                         so che le fonti tradizionali hanno lo stesso livello di notorietà (96%) delle fonti rinno-
                                         vabili. Quello che fa la differenza è il loro livello di apprezzamento: se il 64% degli
                                         italiani dichiara di essere a favore del solare e dell’eolico, solo il 24,7% si
                                         schiera per il metano e l’1,7% per il petrolio relegando le energie fossili in
                                         coda alla lista di apprezzamento.


Solare ed eolico                         In particolare, il solare incontra il favore degli italiani perché appare rispettoso
le energie più                           dell’ambiente (73%), capace di assicurare il risparmio energetico (60%), per la sua
apprezzate                               presunta economicità (56%) e per l’indipendenza energetica che gli Italiani riten-
                                         gono possa garantire
                                         (45%). Analogamente l’eolico viene vissuto come ecologico (73%), capace di
                                         garantire risparmio energetico (57%), conveniente (54%), adatto alla produzione
                                         sul territorio italiano (43%). Anche l’idroelettrico viene apprezzato per la sua eco-
                                         logicità (61%), la convenienza (43%), per essere una fonte adatta alla produzione
                                         in Italia (49%) e infine per il contributo al risparmio energetico (42%).

              Nel 2012 Edison
              si conferma tra
              le società italiane con
              la miglior reputazione
              internazionale secondo
              la classifica di Fortune

                                                                                                                                 4
Carbone e petrolio:                       Al contrario le fonti fossili sono considerate pericolose, soprattutto se si tratta di
per gli italiani                          petrolio (ritenuto dannoso dal 72% degli intervistati, mentre il metano è nocivo solo
pericoloso, sporco e                      per il 22% degli italiani); poco rispettose dell’ambiente (in questo caso si va dal
poco conveniente                          33% del metano fino al 92% del carbone e al 96% del petrolio) e neppure con-
                                          venienti (soltanto il 43% per il metano, il 26% per il carbone, 12% per il petrolio).

                                          Infine il nucleare è ecologico solo per l’8% degli intervistati, il 12% lo considera
                                          una fonte in grado di contribuire alla sicurezza energetica del Paese, non più del
                                          16% è convinto che faccia risparmiare energia, il 18% lo valuta conveniente; l’80%
                                          lo considera altamente pericoloso per la salute e l’ambiente.




Sole, energia solare


Vento, energia eolica

Acqua, energia idroelettrica


Biomasse


Geyser, energia geotermica

Gas metano


Carbone


Atomo, energia nucleare

Petrolio




                                          L’Osservatorio Mr Green: gli Italiani e l’Energia ha quindi indagato il quotidiano
                                          degli italiani per identificare quali comportamenti e misure adottano regolarmente
                                          o comunque con una certa frequenza a favore del risparmio energetico e dell’eco-
                                          sostenibilità. È emerso che il 50% degli italiani ha consumi energetici fuori
                                          controllo, il 38% non adotta alcun comportamento ecosostenibile e solo il 27%
               Nel 2012 Edison
               si conferma tra            degli italiani si impegna quotidianamente per il risparmio energetico.
               le società italiane con
               la miglior reputazione
               internazionale secondo
               la classifica di Fortune

                                                                                                                              5
Concreto verso                                        Le misure a tutela dell’ambiente che i nostri connazionali adottano più facilmente
l’ambiente: italiani                                  sono: l’uso delle lampadine a basso consumo – di fatto il comportamento più
energivori e spreconi                                 diffuso visto che è indicato dal 76% degli intervistati -, la raccolta differenziata
                                                      (73%), l’utilizzo razionale dell’acqua (69%), della lavatrice (62,6%) e del
                                                      condizionatore estivo (58%).




Usare le lampadine fluorescenti a basso
consumo


Fare la raccolta differenziata dei rifiuti tutte le
volte che è possibile

In casa non sprecare l’acqua (per es. pre-
ferendo la doccia al bagno, non lasciando i
rubinetti apert, ecc)

Lavare in lavatrice gli abiti, le lenzuola ecc.
a basse temperature e usando una quanti-
tà minima di detersivo

Nei mesi caldi non usare in casa l’aria condi-
zionata troppo a lungo


Non tenere il frigorifero a temperature
bassissime

Nei mesi freddi non riscaldare la casa
troppo e troppo a lungo


Usare il meno possibile l’auto in citt, specie
per i piccoli spostamenti

Evitare di usare i sacchetti di plastica
per fare la spesa, preferendo le borse di
cotone o di plastica

Acquistare prodotti realizzati con materiali
riciclati


Usare prodotti concentrati che consentono
di limitare gli sprechi

Acquistare prodotti contenuti in imbal-
laggi/confezioni fatti con materie prime
rinnovabili

Andare al lavoro, a scuola, ecc. dividendo
una sola auto con altre persone




                   Nel 2012 Edison
                   si conferma tra
                   le società italiane con
                   la miglior reputazione
                   internazionale secondo
                   la classifica di Fortune

                                                                                                                                        6
Cinque tipologie                      L’analisi di questi dati ha permesso di identificare 5 tipologie energetiche di
energetiche degli                     italiani: gli Illuministi (razionali e innovatori sono gli ecologisti non estremi),
italiani                              gli Eco-fondamentalisti (opinion leader che sono informati e ostili alle fonti
                                      tradizionali), i Giganti con i Piedi di Argilla (si dichiarano informati e innovatori,
                                      ma di fatto sono conservatori e poco motivati al risparmio energetico), i Con-
                                      formisti (scarsamente interessati alle tematiche ambientali e ai comportamenti
                                      ecosostenibili) e gli Spreconi (poco informati, generalmente pigri e senza grandi
                                      passioni). Quest’ultimo tipo energetico è il più diffuso nel nostro Paese con il
                                      31% di italiani che vi si riconoscono, mentre il 20% rientra nella categoria dei
                                      Conformisti. Insomma: la maggioranza dell’Italia si professa eco-attiva, ma nella
                                      realtà è passiva e priva di energia. Se poi si considerano che anche i Giganti con i
                                      Piedi d’argilla (17%) predicano bene ma agiscono poco, si potrebbe dire che per
                                      gli Italiani è tempo di iniziare a essere realmente proattivi in materia di risparmio
                                      energetico ed eco-sostenibilità.




           Nel 2012 Edison
           si conferma tra
           le società italiane con
           la miglior reputazione
           internazionale secondo
           la classifica di Fortune

                                                                                                                          7
Declinazione regionale                L’Osservatorio è stato declinato non solo a livello nazionale, ma anche
dell’Osservatorio: Trentino,          regionale per evidenziare le diverse abitudini e convinzioni in materia di
Veneto e Friuli le regioni            energia in relazione all’area geografica di appartenenza.
più attente al risparmio              È emerso che l’uso delle lampadine fluorescenti a basso consumo è la pratica
energetico                            ecologica più accreditata e si è affermata soprattutto nel centro-sud con punte del
                                      79% in Lazio, Abruzzo, Molise, e Sardegna, anche se non manca al Nord con
                                      il 71% riscontrato dalle interviste in Piemonte e Lombardia.

                                      La raccolta differenziata registra un picco dell’84% in Trentino, Veneto e Friuli,
                                      regioni che sono anche le più attente a sfruttare in maniera razionale la lavatrice,
                                      impostando le basse temperature e utilizzando quantità minime di detersivo.
                                      L’uso responsabile dell’aria condizionata accomuna Trentino, Friuli e Alto Adige
                                      (66% degli intervistati), mentre Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e
                                      Umbria si collocano al di sotto della media nazionale con una percentuale di ri-
                                      sposta pari al 55%. Infine il 76% di trentini, friulani e altoatesini non spreca l’acqua
                                      preferendo la doccia al bagno e chiudendo bene i rubinetti.

Fonti energetiche                     Quanto alle fonti d’energia, il 73% di trentini, veneti, friulani e altoatesini si schiera a
                                      favore dell’energia solare, il 67% punta sull’eolico e il 59% preferisce l’energia
                                      idroelettrica. Decisamente più bassa la percentuale di sostenitori del metano
                                      che incontra il favore del 29% di campani, pugliesi e siciliani; ancora inferiore quella
                                      di cui godono il carbone (11% in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e il petrolio
                                      (1% in Trentino e Veneto).

Al Nord energia è sinonimo            Infine, sul fronte dei significati che spontaneamente vengono associati al termine
di determinazione, al                 energia: in Piemonte e Lombardia l’energia è determinazione e tenacia (39%
Sud di passione e forza               degli intervistati), mentre Campania, Puglia, Sicilia e Calabria evidenziano il dato
spirituale                            più alto - il 28% sopra la media nazionale - di associazione del concetto di ener-
                                      gia alla passione e alla sessualità. Sempre il Sud associa il termine energia al
                                      concetto di forza spirituale in misura superiore alla media (25%). L’energia è
                                      forza fisica per il 30% degli italiani - prevalentemente maschi e residenti nel La-
                                      zio, Sardegna, e Molise - e forza psichica in Liguria, Toscana, Emilia e Marche con
                                      un 33% di risposte in questa direzione. Sono proprio i residenti in queste Regioni
                                      a dichiarare di avere un livello di energia insufficiente con un dato che supera la
                                      media nazionale del 13%.




           Nel 2012 Edison
           si conferma tra
           le società italiane con
           la miglior reputazione
           internazionale secondo
           la classifica di Fortune

                                                                                                                                8
L’ENERGIA DELL’ITALIA


Generazione elettrica in               Il fabbisogno elettrico del nostro Paese è pari a 330 TWh e viene coperto
Italia nel 2011                        per l’87% dalla produzione nazionale e per la rimanente quota dalle importa-
                                       zioni estere (dati relativi al 2011). La produzione termoelettrica, quella cioè genera-
                                       ta dalle centrali a carbone, gas e olio combustibile, rappresenta la fetta più consi-
                                       stente della capacità generativa nazionale (64%), seguono a distanza l’idroelettrico
                                       (13%), il fotovoltaico (6%), l’eolico (5%) e il geotermico (2%).




Andamento della                        Il trend evidenziato nell’ultimo anno mostra una progressiva contrazione della pro-
produzione elettrica nel               duzione idroelettrica (-9% rispetto al 2010) e di quella elettrica da idrocarburi, che
nostro Paese                           lo scorso anno è calata del 9,5% dopo il -38% registrato nel 2010. E’ invece
                                       aumentata la generazione elettrica da carbone (+11,1%) e da fonti rinno-
                                       vabili, che sono balzate del 9,4% rispetto al 2010. Tra le fonti rinnovabili si se-
                                       gnala il boom del fotovoltaico (+463%) che ha visto la capacità installata schiz-
                                       zare a 10.7 TWh da 1.9 TWh del 2010. Positivo, ma non altrettanto significativo,
                                       l’andamento registrato dalle altre fonti rinnovabili: in Italia la produzione elettrica da
                                       biomassa e rifiuti è cresciuta lo scorso anno del 19,9%, quella eolica dell’11,1%,
                                       solo del 5,2% la geotermia.

Crescita della capacità                La crisi economica che sta attanagliando il mondo dal 2008 ha drasticamente ri-
produttiva nazionale dal               dotto i consumi elettrici e con essa la produzione di energia elettrica. In Italia al calo
2000 ad oggi                           della domanda si è accompagnato un progressivo aumento della potenza installata,
                                       che dal 2000 a oggi è raddoppiata in conseguenza di investimenti pianificati prima
            Nel 2012 Edison
            si conferma tra            dello scoppio della crisi (la potenza netta termoelettrica è cresciuta di 38 GW cir-
            le società italiane con
            la miglior reputazione     ca, quella rinnovabile di 11 GW circa).
            internazionale secondo
            la classifica di Fortune

                                                                                                                               9
CONSUMI

Distribuzione dei consumi              In Italia la fetta maggiore dei consumi elettrici è assorbita dalle industrie (circa
di energia elettrica                   150.620 mln di kWh pari al 48% della domanda nazionale); il terziario, insieme
                                       all’agricoltura e ai trasporti, ne rappresenta il 30% (94.137 mln di kWh), mentre gli
                                       usi domestici corrispondono al 22% (70.140 mln di kWh).




Costo dell’energia elettrica           Una famiglia italiana consuma mediamente 2.700 kWh all’anno a un prez-
per la famiglia media                  zo medio 19c euro/kWh, comprensivo di IVA, imposte erariali e locali, oneri ge-
italiana                               nerali di sistema, costo dell’elettricità e servizi tariffati a rete.


                                       Costo medio per la componente energia elettrica per kWh                  9 c/euro
                                       Costo medio complessivo dell’energia elettrica per kWh             	    19 c/euro


Consumi degli                          A determinare i consumi elettrici domestici sono gli elettrodomestici e, in partico-
elettrodomestici in                    lare, il frigorifero, la lavatrice, la lavastoviglie, il forno elettrico e il condizionatore.
relazione alla classe                  La loro classe di efficienza energetica incide notevolmente sui consumi
energetica                             delle famiglie. Basti pensare che un frigorifero di classe C arriva a consumare
                                       quasi il doppio di uno di classe A (fino a 560 kWh l’anno, rispetto ai 300 kWh della
                                       categoria più efficiente). Detto in altri termini, 1 kWh garantisce il funzionamento di
                                       un frigorifero da 300 litri per 16 ore, se è di classe C, per 43 ore se è in classe A++.
                                       Analogamente una lavatrice di classe A consuma circa 250 kWh all’anno, mentre
            Nel 2012 Edison
                                       la classe C ha un dispendio di energia elettrica che può arrivare fino a 351 kWh.
            si conferma tra
            le società italiane con
                                       Allo stesso modo per un lavaggio a 60° di un carico da 5 kg, la lavatrice di classe
            la miglior reputazione
            internazionale secondo
                                       C consuma 1,4 kWh, la classe A 1 kWh.
            la classifica di Fortune

                                                                                                                                10
Meno importante, ma comunque significativo il risparmio energetico che è possi-
                                       bile ottenere da una lavastoviglie: quella di classe A consuma meno di 232 kWh
                                       all’anno, mentre la classe C consuma fino a 319 kWh; per un lavaggio, la classe C
                                       consuma 1,5 kWh, mentre la classe A è sotto 1,1 kWh.
                                       Quanto al forno elettrico, la classe di efficienza più alta permette un risparmio
                                       energetico fino al 40% dal momento che consuma tra i 60 e i 100 kWh all’anno –a
                                       seconda del tipo di forno - contro i 100-140 kWh del forno di classe C.

                                       L’attenzione alla classe energetica dei propri elettrodomestici, così come gli in-
                                       terventi di efficientamento della propria casa, permettono di abbassare la bolletta
                                       elettrica che è soggetta a continui rincari.

Ripartizione del costo della           Quest’anno gli aumenti delle diverse componenti della bolletta elettrica si tra-
bolletta                               durranno in una spesa media di 516 euro per famiglia con un consumo annuo intor-
                                       no a 2.700 kWh. Questo valore è composto da spese legate all’approvvigionamen-
                                       to e alla commercializzazione dell’energia (56,8%); servizi per l’utilizzo della rete
                                       (13,4%); imposte (IVA, imposte erariali o accise e imposte locali) per il 13,3%; one-
                                       ri generali di sistema compresi gli incentivi per le energie rinnovabili per il 16,5%.


                                       *Dati relativi al III trimestre 2012 elaborati da AEEG




            Nel 2012 Edison
            si conferma tra
            le società italiane con
            la miglior reputazione
            internazionale secondo
            la classifica di Fortune

                                                                                                                          11
UN CONFRONTO FRA PREZZI DELL’ENERGIA IN ITALIA E NEGLI
                                        ALTRI PAESI

Prezzi dell’energia: Italia             La comparazione dei costi dell’energia elettrica a uso domestico in Italia e nel resto d’Eu-
tra i Paesi più cari, ma cala           ropa, mostra che nell’ultimo triennio i prezzi applicati nel nostro Paese si sono
il divario rispetto al resto            complessivamente avvicinati a quelli europei, risultando inferiori a quelli tedeschi e
d’Europa                                superiori a quelli francesi e inglesi.

                                        Sono avvantaggiati gli italiani che appartengono alle classi di consumo più
                                        basse, ossia quelli che utilizzano meno di 2.500 kWh annui. In questo caso il
                                        risparmio rispetto alla media dell’eurozona oscilla tra il 7% e il 16% a seconda che si
                                        consideri il prezzo al netto o al lordo delle imposte. Opposta è la condizione delle famiglie
                                        con consumi annui superiori ai 2.500 kWh. Nella terza classe di consumo (2.500-5.000
                                        kWh annui) l’Italia occupa il gruppo di testa, con prezzi dell’energia elettrica più elevati
                                        della media europea del 9% al netto delle imposte, del 13% se si considerano anche le
                                        imposte. Il divario rispetto all’Europa si allarga man mano che si sale di classe di consumo,
                                        anche se negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza che sta portando i prezzi
                                        italiani sempre più vicini a quelli del resto d’Europa.

                                        Fortunatamente la maggior parte delle famiglie italiane rientra nella seconda
                                        fascia di consumi, quella cioè con i prezzi dell’energia elettrica più contenuti o,
                                        al limite, in linea con la media europea.
                                        In Europa i Paesi in cui l’energia elettrica è più cara sono Svezia, Belgio, Dani-
Prezzi energia nel resto                marca e Germania (questi ultimi due Stati risentono di un livello di tassazione partico-
d’Europa: il peso della                 larmente elevato). Presentano invece prezzi al di sotto della media europea Fran-
tassazione                              cia, Finlandia, Grecia e Regno Unito – dove l’imposizione fiscale è al 5% contro il
                                        30% che è applicato mediamente in Europa-. In assoluto i Paesi più convenienti sono
                                        quelli dell’Europa orientale dove l’energia elettrica per uso domestico costa 7,08 c/
                                        euro in Bulgaria, 8,36 c/euro in Romania e 9,22 c/euro in Romania per la fascia di consu-
                                        mo tra 2.500 e 5.00 kWh l’anno, a fronte di una media europea di 12,96 c/euro.




             Nel 2012 Edison
             si conferma tra
             le società italiane con
             la miglior reputazione
             internazionale secondo
             la classifica di Fortune   Fonte: Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività del 31/03/2012. Autorità per l’energia elettrica e il gas.

                                                                                                                                                                      12
LA LIBERALIZZAZIONE NEL SETTORE ENERGETICO E LE NUOVE
                                      OPPORTUNITÅ PER LE FAMIGLIE

1999: L’avvio della
liberalizzazione                      In Italia il processo di liberalizzazione del mercato energetico, avviato per
                                      l’energia elettrica nel 1999 con il Decreto Bersani e per il gas nel 2000 con il De-
                                      creto Letta, si è concluso nell’arco di un decennio attraverso diversi passaggi legi-
                                      slativi. L’entrata in vigore del Decreto Bersani ha rivoluzionato l’assetto del settore
                                      che fino ad allora era stato caratterizzato dal monopolio dell’operatore nazionale,
                                      Enel, e da alcune aziende di dimensione locale. L’impresa di distribuzione, che ge-
                                      stisce la rete elettrica locale (o la rete di gasdotti locale su cui transita il gas per
                                      essere consegnato agli italiani) rimane invece la stessa, ma oggi le imprese e le
                                      famiglie italiane – quasi 30 milioni – possono scegliere il proprio fornitore
                                      di energia elettrica e gas secondo le proprie esigenze.
Famiglie libere di scegliere
                                      Il Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79, noto come Decreto Bersani,
                                      recepisce le indicazioni contenute nella direttiva comunitaria n. 92 del 1996 sulla
                                      creazione del Mercato Unico dell’Energia. La prima fase della liberalizzazione ha
                                      riguardato le attività di produzione dell’energia elettrica, di importazione e di vendita
                                      all’ingrosso. L’attività di vendita per le utenze diverse dall’abitazione viene liberaliz-
                                      zata gradualmente, a partire dai clienti con i consumi più elevati fino ad arrivare ai
                                      clienti con consumi più bassi con l’estensione della liberalizzazione.

                                      Nel luglio 2004 la liberalizzazione dell’attività di vendita dell’energia elettrica viene
                                      estesa a tutti i clienti non domestici e dal 1 luglio 2007 anche a quelli domestici.
2008: Edison entra nel
settore residenziale                  Con la nuova legislazione sulla progressiva liberalizzazione dell’energia,
                                      che reintroduce la concorrenza nei settori dell’elettricità e del gas, Edison
                                      si affaccia al mercato libero dell’energia e nel 2008 debutta sul mercato
                                      residenziale con un’offerta di energia elettrica, rivolta alle famiglie ita-
                                      liane, che si è subito affermata come la migliore in termini di convenien-
                                      za e servizio. A settembre 2009, dopo il successo nell’energia elettrica, Edison
                                      arricchisce la propria proposta per le famiglie anche con il gas e lancia l’offerta
                                      Luce&Gas.
2011-2012 La qualità del              Nel 2011 Edison ha consolidato la base clienti retail offrendo convenienza, sem-
servizio Edison                       plicità, trasparenza e qualità del servizio. La sfida che Edison si propone di anno in
                                      anno è, infatti, quella di acquisire costantemente nuovi clienti, investendo nella re-
                                      lazione e nella costruzione di un legame forte con la clientela, nonché potenziando
                                      le partnership commerciali in modo da sfruttare le energie presenti con aziende di
                                      settori molto affini, creando, in tal modo, più valore per i clienti.
                                      Per il 2012 Edison conferma l’obiettivo di crescita sul segmento retail sia per l’e-
                                      nergia elettrica che per il gas naturale, disponendo sempre di un portafoglio offerte
                                      in continua evoluzione nella ricerca di prodotti che siano costantemente in grado di
           Nel 2012 Edison
           si conferma tra            rispondere alle esigenze del mercato e a nuovi bisogni emergenti.
           le società italiane con
           la miglior reputazione
           internazionale secondo
           la classifica di Fortune

                                                                                                                            13

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Osservatorio Mr. Green

  • 1. CARTELLA STAMPA Ufficio Stampa Edison Indice Stefano Amoroso 1. Osservatorio Mr. Green: Gli Italiani e l’Energia, il primo Responsabile Media Relations Tel. 02 6222 1 osservatorio dedicato agli italiani e l’energia 2 stefano.amoroso@edison.it 2. Gli italiani e l’energia:i comportamenti e le convinzioni più diffuse 3 Lucia Caltagirone Media Relations Edison 3. L’energia dell’Italia 9 Tel. 02 6222 1 lucia.caltagirone@edison.it 4. Un confronto fra i prezzi dell’energia in Italia e negli altri paesi 12 Elena Distaso 5. La liberalizzazione del mercato dell’energia e le opportunità Media Relations Edison Tel. 02 6222 1 di risparmio per le famiglie 13 elena.distaso@edison.it
  • 2. OSSERVATORIO MR. GREEN: GLI ITALIANI E L’ENERGIA L’energia degli italiani L’energia, nelle sue molteplici accezioni, è parte integrante del nostro quotidiano: viviamo una riscoperta “dell’energia spirituale”, riteniamo che il giusto “livello di energia” sia essenziale al nostro benessere, siamo sempre più consapevoli della necessità di “risparmiare energia” e di ricorrere a fonti di “energia rinnovabile”. Ma come si rapportano gli italiani all’energia e alle diverse fonti di produ- zione? Quanto le conoscono veramente e come le valutano? Cosa sta cambiando nelle loro abitudini rispetto al passato? Perché l’osservatorio Per rispondere a queste domande è nato “L’Osservatorio Mr Green: gli italiani Mr. Green e l’energia”, un’analisi delle conoscenze e dei comportamenti degli italia- ni in materia di energia. Il risparmio energetico Il quadro emerso è quello di un’Italia fatta di contraddizioni anche in tema nella pratica di energia. Gli italiani sostengono di avere un’elevata conoscenza delle varie for- quotidiana me di energia, ma all’atto pratico risultano ancora molto confusi e con informa- zioni largamente inadeguate sulle caratteristiche delle diverse fonti e sul relativo potenziale. Analogamente, i nostri connazionali si dicono sempre più consapevoli e attenti ai temi del risparmio energetico, ma nella pratica quotidiana adottano com- portamenti anti-ecologici: il 38% degli intervistati non adotta alcun comportamento eco-sostenibile e ben un italiano su due ammette di avere consumi energetici total- mente fuori controllo. Una realtà che ha inevitabili ricadute sulle bollette elettriche degli italiani visto che la mancata adozione di comportamenti eco-sostenibili si traduce in spre- chi e costi aggiuntivi facilmente evitabili. Basta pensare alla classe di effi- cienza energetica degli elettrodomestici: una lavatrice di classe A ha un consumo di energia elettrica che è del 30% inferiore a quello di una lavatrice di classe C, un frigorifero delle classi più alte consuma la metà di uno di classe C. Comportamenti L’attenzione alla classe energetica dei propri elettrodomestici, così come gli inter- ecosostenibili ed venti di efficientamento di casa propria, permettono di abbassare la bolletta elet- efficienza energetica trica. Ma la via più facile per ridurre i costi dell’energia elettrica passa at- traverso l’individuazione del proprio profilo di consumi e la conseguente scelta della tariffa di energia elettrica e gas più congeniale. La liberalizza- zione del mercato dell’energia ha favorito il proliferare di sempre nuove offerte di energia elettrica e gas che garantiscono al cliente significativi spazi di risparmio. Il regime concorrenziale ha permesso negli ultimi tre anni di dimezzare il differenziale tra il prezzo dell’energia elettrica applicato ai clienti dome- stici in Italia e quello del resto d’Europa. Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 2
  • 3. GLI ITALIANI E L’ENERGIA: I COMPORTAMENTI E LE CONVINZIONI PIÙ DIFFUSE Primo Osservatorio Nonostante una crescente attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio sui comportamenti e energetico, l’italiano è un grande consumatore di energia, con comportamenti op- le convinzioni degli posti alle preoccupazioni espresse per l’ambiente e le sue sorti e soprattutto con italiani in materia di un bagaglio di conoscenze insufficiente per comprendere pienamente le peculiarità energia delle diverse fonti energetiche. Questo in sintesi quanto emerge dall’Osservatorio “Mr Green: gli Italiani e l’Energia” realizzato da Edison sulla base di un campione nazionale rappresentativo (815 interviste pari a un universo di 20 milioni di consumatori tra i 25 e i 65 anni). Elettricità e forza fisica i L’Osservatorio ha innanzitutto indagato i significati, spontanei e sollecitati, che gli significati più immediati, italiani attribuiscono al termine energia, per definire i confini semantici della parola spiritualità e passione agli energia. L’82,9% degli intervistati attribuisce al termine energia il significa- ultimi posti to di elettricità racchiudendo in esso tutte le fonti di energia. Subito dietro si collocano le connotazioni di carattere più generale come la forza e la potenza fisica (69,9%), o ancora la determinazione e la tenacia (29,9%). All’ultimo posto, infine, l’energia nell’accezione di forza spirituale (27,5%) e passione/sessualità (21,5%). E’ interessante notare che l’universo femminile cita soprattutto i significati di vivacità, dinamismo, forza psichica e spirituale, mentre quello maschile richiama maggiormente i concetti riconducibili al fenomeno fisico e quin- di l’energia come fonte di energia o forza fisica. Elettricità (28.200.000) Forza Fisica, potenza (23.800.000) Forza della natura (18.500.000) Vivacità, dinamismo (15.500.000) Forza psichica, psicologica (10.400.000) Determinazione, tenacia (10.200.000) Forza spirituale (9.400.000) Passione, sessualità (7.300.000) Italiani: tenaci ma poco Alle persone coinvolte nell’indagine è stato poi chiesto di esplicitare quale spirituali tipo di energia possiedono. La tenacia è la virtù maggiormente citata dagli italiani (38%), seguono la forza fisica (30%), la vivacità (27%), la passione e ses- Nel 2012 Edison si conferma tra sualità (24%). Fanalino di coda la spiritualità (19%). le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 3
  • 4. Tutti ritengono di non avere energie sufficienti e anzi il 28% degli intervi- stati le giudica insufficienti. A pensarlo sono soprattutto le donne, le persone con la sola licenza elementare, i pensionati e i lavoratori dipendenti. Se la cavano meglio i liberi imprenditori, i dirigenti e coloro che hanno bisogno di trovare in sé le motivazioni all’azione. Certo gli ultimi quattro anni non appaiono brillanti per circa il 40% degli italiani. Gli italiani e le fonti di L’Osservatorio ha poi analizzato temi più strettamente legati all’energia e alle sue energia fonti di produzione. Innanzitutto si è chiesto quali siano le più conosciute ed è emer- so che le fonti tradizionali hanno lo stesso livello di notorietà (96%) delle fonti rinno- vabili. Quello che fa la differenza è il loro livello di apprezzamento: se il 64% degli italiani dichiara di essere a favore del solare e dell’eolico, solo il 24,7% si schiera per il metano e l’1,7% per il petrolio relegando le energie fossili in coda alla lista di apprezzamento. Solare ed eolico In particolare, il solare incontra il favore degli italiani perché appare rispettoso le energie più dell’ambiente (73%), capace di assicurare il risparmio energetico (60%), per la sua apprezzate presunta economicità (56%) e per l’indipendenza energetica che gli Italiani riten- gono possa garantire (45%). Analogamente l’eolico viene vissuto come ecologico (73%), capace di garantire risparmio energetico (57%), conveniente (54%), adatto alla produzione sul territorio italiano (43%). Anche l’idroelettrico viene apprezzato per la sua eco- logicità (61%), la convenienza (43%), per essere una fonte adatta alla produzione in Italia (49%) e infine per il contributo al risparmio energetico (42%). Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 4
  • 5. Carbone e petrolio: Al contrario le fonti fossili sono considerate pericolose, soprattutto se si tratta di per gli italiani petrolio (ritenuto dannoso dal 72% degli intervistati, mentre il metano è nocivo solo pericoloso, sporco e per il 22% degli italiani); poco rispettose dell’ambiente (in questo caso si va dal poco conveniente 33% del metano fino al 92% del carbone e al 96% del petrolio) e neppure con- venienti (soltanto il 43% per il metano, il 26% per il carbone, 12% per il petrolio). Infine il nucleare è ecologico solo per l’8% degli intervistati, il 12% lo considera una fonte in grado di contribuire alla sicurezza energetica del Paese, non più del 16% è convinto che faccia risparmiare energia, il 18% lo valuta conveniente; l’80% lo considera altamente pericoloso per la salute e l’ambiente. Sole, energia solare Vento, energia eolica Acqua, energia idroelettrica Biomasse Geyser, energia geotermica Gas metano Carbone Atomo, energia nucleare Petrolio L’Osservatorio Mr Green: gli Italiani e l’Energia ha quindi indagato il quotidiano degli italiani per identificare quali comportamenti e misure adottano regolarmente o comunque con una certa frequenza a favore del risparmio energetico e dell’eco- sostenibilità. È emerso che il 50% degli italiani ha consumi energetici fuori controllo, il 38% non adotta alcun comportamento ecosostenibile e solo il 27% Nel 2012 Edison si conferma tra degli italiani si impegna quotidianamente per il risparmio energetico. le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 5
  • 6. Concreto verso Le misure a tutela dell’ambiente che i nostri connazionali adottano più facilmente l’ambiente: italiani sono: l’uso delle lampadine a basso consumo – di fatto il comportamento più energivori e spreconi diffuso visto che è indicato dal 76% degli intervistati -, la raccolta differenziata (73%), l’utilizzo razionale dell’acqua (69%), della lavatrice (62,6%) e del condizionatore estivo (58%). Usare le lampadine fluorescenti a basso consumo Fare la raccolta differenziata dei rifiuti tutte le volte che è possibile In casa non sprecare l’acqua (per es. pre- ferendo la doccia al bagno, non lasciando i rubinetti apert, ecc) Lavare in lavatrice gli abiti, le lenzuola ecc. a basse temperature e usando una quanti- tà minima di detersivo Nei mesi caldi non usare in casa l’aria condi- zionata troppo a lungo Non tenere il frigorifero a temperature bassissime Nei mesi freddi non riscaldare la casa troppo e troppo a lungo Usare il meno possibile l’auto in citt, specie per i piccoli spostamenti Evitare di usare i sacchetti di plastica per fare la spesa, preferendo le borse di cotone o di plastica Acquistare prodotti realizzati con materiali riciclati Usare prodotti concentrati che consentono di limitare gli sprechi Acquistare prodotti contenuti in imbal- laggi/confezioni fatti con materie prime rinnovabili Andare al lavoro, a scuola, ecc. dividendo una sola auto con altre persone Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 6
  • 7. Cinque tipologie L’analisi di questi dati ha permesso di identificare 5 tipologie energetiche di energetiche degli italiani: gli Illuministi (razionali e innovatori sono gli ecologisti non estremi), italiani gli Eco-fondamentalisti (opinion leader che sono informati e ostili alle fonti tradizionali), i Giganti con i Piedi di Argilla (si dichiarano informati e innovatori, ma di fatto sono conservatori e poco motivati al risparmio energetico), i Con- formisti (scarsamente interessati alle tematiche ambientali e ai comportamenti ecosostenibili) e gli Spreconi (poco informati, generalmente pigri e senza grandi passioni). Quest’ultimo tipo energetico è il più diffuso nel nostro Paese con il 31% di italiani che vi si riconoscono, mentre il 20% rientra nella categoria dei Conformisti. Insomma: la maggioranza dell’Italia si professa eco-attiva, ma nella realtà è passiva e priva di energia. Se poi si considerano che anche i Giganti con i Piedi d’argilla (17%) predicano bene ma agiscono poco, si potrebbe dire che per gli Italiani è tempo di iniziare a essere realmente proattivi in materia di risparmio energetico ed eco-sostenibilità. Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 7
  • 8. Declinazione regionale L’Osservatorio è stato declinato non solo a livello nazionale, ma anche dell’Osservatorio: Trentino, regionale per evidenziare le diverse abitudini e convinzioni in materia di Veneto e Friuli le regioni energia in relazione all’area geografica di appartenenza. più attente al risparmio È emerso che l’uso delle lampadine fluorescenti a basso consumo è la pratica energetico ecologica più accreditata e si è affermata soprattutto nel centro-sud con punte del 79% in Lazio, Abruzzo, Molise, e Sardegna, anche se non manca al Nord con il 71% riscontrato dalle interviste in Piemonte e Lombardia. La raccolta differenziata registra un picco dell’84% in Trentino, Veneto e Friuli, regioni che sono anche le più attente a sfruttare in maniera razionale la lavatrice, impostando le basse temperature e utilizzando quantità minime di detersivo. L’uso responsabile dell’aria condizionata accomuna Trentino, Friuli e Alto Adige (66% degli intervistati), mentre Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria si collocano al di sotto della media nazionale con una percentuale di ri- sposta pari al 55%. Infine il 76% di trentini, friulani e altoatesini non spreca l’acqua preferendo la doccia al bagno e chiudendo bene i rubinetti. Fonti energetiche Quanto alle fonti d’energia, il 73% di trentini, veneti, friulani e altoatesini si schiera a favore dell’energia solare, il 67% punta sull’eolico e il 59% preferisce l’energia idroelettrica. Decisamente più bassa la percentuale di sostenitori del metano che incontra il favore del 29% di campani, pugliesi e siciliani; ancora inferiore quella di cui godono il carbone (11% in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e il petrolio (1% in Trentino e Veneto). Al Nord energia è sinonimo Infine, sul fronte dei significati che spontaneamente vengono associati al termine di determinazione, al energia: in Piemonte e Lombardia l’energia è determinazione e tenacia (39% Sud di passione e forza degli intervistati), mentre Campania, Puglia, Sicilia e Calabria evidenziano il dato spirituale più alto - il 28% sopra la media nazionale - di associazione del concetto di ener- gia alla passione e alla sessualità. Sempre il Sud associa il termine energia al concetto di forza spirituale in misura superiore alla media (25%). L’energia è forza fisica per il 30% degli italiani - prevalentemente maschi e residenti nel La- zio, Sardegna, e Molise - e forza psichica in Liguria, Toscana, Emilia e Marche con un 33% di risposte in questa direzione. Sono proprio i residenti in queste Regioni a dichiarare di avere un livello di energia insufficiente con un dato che supera la media nazionale del 13%. Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 8
  • 9. L’ENERGIA DELL’ITALIA Generazione elettrica in Il fabbisogno elettrico del nostro Paese è pari a 330 TWh e viene coperto Italia nel 2011 per l’87% dalla produzione nazionale e per la rimanente quota dalle importa- zioni estere (dati relativi al 2011). La produzione termoelettrica, quella cioè genera- ta dalle centrali a carbone, gas e olio combustibile, rappresenta la fetta più consi- stente della capacità generativa nazionale (64%), seguono a distanza l’idroelettrico (13%), il fotovoltaico (6%), l’eolico (5%) e il geotermico (2%). Andamento della Il trend evidenziato nell’ultimo anno mostra una progressiva contrazione della pro- produzione elettrica nel duzione idroelettrica (-9% rispetto al 2010) e di quella elettrica da idrocarburi, che nostro Paese lo scorso anno è calata del 9,5% dopo il -38% registrato nel 2010. E’ invece aumentata la generazione elettrica da carbone (+11,1%) e da fonti rinno- vabili, che sono balzate del 9,4% rispetto al 2010. Tra le fonti rinnovabili si se- gnala il boom del fotovoltaico (+463%) che ha visto la capacità installata schiz- zare a 10.7 TWh da 1.9 TWh del 2010. Positivo, ma non altrettanto significativo, l’andamento registrato dalle altre fonti rinnovabili: in Italia la produzione elettrica da biomassa e rifiuti è cresciuta lo scorso anno del 19,9%, quella eolica dell’11,1%, solo del 5,2% la geotermia. Crescita della capacità La crisi economica che sta attanagliando il mondo dal 2008 ha drasticamente ri- produttiva nazionale dal dotto i consumi elettrici e con essa la produzione di energia elettrica. In Italia al calo 2000 ad oggi della domanda si è accompagnato un progressivo aumento della potenza installata, che dal 2000 a oggi è raddoppiata in conseguenza di investimenti pianificati prima Nel 2012 Edison si conferma tra dello scoppio della crisi (la potenza netta termoelettrica è cresciuta di 38 GW cir- le società italiane con la miglior reputazione ca, quella rinnovabile di 11 GW circa). internazionale secondo la classifica di Fortune 9
  • 10. CONSUMI Distribuzione dei consumi In Italia la fetta maggiore dei consumi elettrici è assorbita dalle industrie (circa di energia elettrica 150.620 mln di kWh pari al 48% della domanda nazionale); il terziario, insieme all’agricoltura e ai trasporti, ne rappresenta il 30% (94.137 mln di kWh), mentre gli usi domestici corrispondono al 22% (70.140 mln di kWh). Costo dell’energia elettrica Una famiglia italiana consuma mediamente 2.700 kWh all’anno a un prez- per la famiglia media zo medio 19c euro/kWh, comprensivo di IVA, imposte erariali e locali, oneri ge- italiana nerali di sistema, costo dell’elettricità e servizi tariffati a rete. Costo medio per la componente energia elettrica per kWh 9 c/euro Costo medio complessivo dell’energia elettrica per kWh 19 c/euro Consumi degli A determinare i consumi elettrici domestici sono gli elettrodomestici e, in partico- elettrodomestici in lare, il frigorifero, la lavatrice, la lavastoviglie, il forno elettrico e il condizionatore. relazione alla classe La loro classe di efficienza energetica incide notevolmente sui consumi energetica delle famiglie. Basti pensare che un frigorifero di classe C arriva a consumare quasi il doppio di uno di classe A (fino a 560 kWh l’anno, rispetto ai 300 kWh della categoria più efficiente). Detto in altri termini, 1 kWh garantisce il funzionamento di un frigorifero da 300 litri per 16 ore, se è di classe C, per 43 ore se è in classe A++. Analogamente una lavatrice di classe A consuma circa 250 kWh all’anno, mentre Nel 2012 Edison la classe C ha un dispendio di energia elettrica che può arrivare fino a 351 kWh. si conferma tra le società italiane con Allo stesso modo per un lavaggio a 60° di un carico da 5 kg, la lavatrice di classe la miglior reputazione internazionale secondo C consuma 1,4 kWh, la classe A 1 kWh. la classifica di Fortune 10
  • 11. Meno importante, ma comunque significativo il risparmio energetico che è possi- bile ottenere da una lavastoviglie: quella di classe A consuma meno di 232 kWh all’anno, mentre la classe C consuma fino a 319 kWh; per un lavaggio, la classe C consuma 1,5 kWh, mentre la classe A è sotto 1,1 kWh. Quanto al forno elettrico, la classe di efficienza più alta permette un risparmio energetico fino al 40% dal momento che consuma tra i 60 e i 100 kWh all’anno –a seconda del tipo di forno - contro i 100-140 kWh del forno di classe C. L’attenzione alla classe energetica dei propri elettrodomestici, così come gli in- terventi di efficientamento della propria casa, permettono di abbassare la bolletta elettrica che è soggetta a continui rincari. Ripartizione del costo della Quest’anno gli aumenti delle diverse componenti della bolletta elettrica si tra- bolletta durranno in una spesa media di 516 euro per famiglia con un consumo annuo intor- no a 2.700 kWh. Questo valore è composto da spese legate all’approvvigionamen- to e alla commercializzazione dell’energia (56,8%); servizi per l’utilizzo della rete (13,4%); imposte (IVA, imposte erariali o accise e imposte locali) per il 13,3%; one- ri generali di sistema compresi gli incentivi per le energie rinnovabili per il 16,5%. *Dati relativi al III trimestre 2012 elaborati da AEEG Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 11
  • 12. UN CONFRONTO FRA PREZZI DELL’ENERGIA IN ITALIA E NEGLI ALTRI PAESI Prezzi dell’energia: Italia La comparazione dei costi dell’energia elettrica a uso domestico in Italia e nel resto d’Eu- tra i Paesi più cari, ma cala ropa, mostra che nell’ultimo triennio i prezzi applicati nel nostro Paese si sono il divario rispetto al resto complessivamente avvicinati a quelli europei, risultando inferiori a quelli tedeschi e d’Europa superiori a quelli francesi e inglesi. Sono avvantaggiati gli italiani che appartengono alle classi di consumo più basse, ossia quelli che utilizzano meno di 2.500 kWh annui. In questo caso il risparmio rispetto alla media dell’eurozona oscilla tra il 7% e il 16% a seconda che si consideri il prezzo al netto o al lordo delle imposte. Opposta è la condizione delle famiglie con consumi annui superiori ai 2.500 kWh. Nella terza classe di consumo (2.500-5.000 kWh annui) l’Italia occupa il gruppo di testa, con prezzi dell’energia elettrica più elevati della media europea del 9% al netto delle imposte, del 13% se si considerano anche le imposte. Il divario rispetto all’Europa si allarga man mano che si sale di classe di consumo, anche se negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza che sta portando i prezzi italiani sempre più vicini a quelli del resto d’Europa. Fortunatamente la maggior parte delle famiglie italiane rientra nella seconda fascia di consumi, quella cioè con i prezzi dell’energia elettrica più contenuti o, al limite, in linea con la media europea. In Europa i Paesi in cui l’energia elettrica è più cara sono Svezia, Belgio, Dani- Prezzi energia nel resto marca e Germania (questi ultimi due Stati risentono di un livello di tassazione partico- d’Europa: il peso della larmente elevato). Presentano invece prezzi al di sotto della media europea Fran- tassazione cia, Finlandia, Grecia e Regno Unito – dove l’imposizione fiscale è al 5% contro il 30% che è applicato mediamente in Europa-. In assoluto i Paesi più convenienti sono quelli dell’Europa orientale dove l’energia elettrica per uso domestico costa 7,08 c/ euro in Bulgaria, 8,36 c/euro in Romania e 9,22 c/euro in Romania per la fascia di consu- mo tra 2.500 e 5.00 kWh l’anno, a fronte di una media europea di 12,96 c/euro. Nel 2012 Edison si conferma tra le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune Fonte: Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività del 31/03/2012. Autorità per l’energia elettrica e il gas. 12
  • 13. LA LIBERALIZZAZIONE NEL SETTORE ENERGETICO E LE NUOVE OPPORTUNITÅ PER LE FAMIGLIE 1999: L’avvio della liberalizzazione In Italia il processo di liberalizzazione del mercato energetico, avviato per l’energia elettrica nel 1999 con il Decreto Bersani e per il gas nel 2000 con il De- creto Letta, si è concluso nell’arco di un decennio attraverso diversi passaggi legi- slativi. L’entrata in vigore del Decreto Bersani ha rivoluzionato l’assetto del settore che fino ad allora era stato caratterizzato dal monopolio dell’operatore nazionale, Enel, e da alcune aziende di dimensione locale. L’impresa di distribuzione, che ge- stisce la rete elettrica locale (o la rete di gasdotti locale su cui transita il gas per essere consegnato agli italiani) rimane invece la stessa, ma oggi le imprese e le famiglie italiane – quasi 30 milioni – possono scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e gas secondo le proprie esigenze. Famiglie libere di scegliere Il Decreto Legislativo 16 marzo 1999, n. 79, noto come Decreto Bersani, recepisce le indicazioni contenute nella direttiva comunitaria n. 92 del 1996 sulla creazione del Mercato Unico dell’Energia. La prima fase della liberalizzazione ha riguardato le attività di produzione dell’energia elettrica, di importazione e di vendita all’ingrosso. L’attività di vendita per le utenze diverse dall’abitazione viene liberaliz- zata gradualmente, a partire dai clienti con i consumi più elevati fino ad arrivare ai clienti con consumi più bassi con l’estensione della liberalizzazione. Nel luglio 2004 la liberalizzazione dell’attività di vendita dell’energia elettrica viene estesa a tutti i clienti non domestici e dal 1 luglio 2007 anche a quelli domestici. 2008: Edison entra nel settore residenziale Con la nuova legislazione sulla progressiva liberalizzazione dell’energia, che reintroduce la concorrenza nei settori dell’elettricità e del gas, Edison si affaccia al mercato libero dell’energia e nel 2008 debutta sul mercato residenziale con un’offerta di energia elettrica, rivolta alle famiglie ita- liane, che si è subito affermata come la migliore in termini di convenien- za e servizio. A settembre 2009, dopo il successo nell’energia elettrica, Edison arricchisce la propria proposta per le famiglie anche con il gas e lancia l’offerta Luce&Gas. 2011-2012 La qualità del Nel 2011 Edison ha consolidato la base clienti retail offrendo convenienza, sem- servizio Edison plicità, trasparenza e qualità del servizio. La sfida che Edison si propone di anno in anno è, infatti, quella di acquisire costantemente nuovi clienti, investendo nella re- lazione e nella costruzione di un legame forte con la clientela, nonché potenziando le partnership commerciali in modo da sfruttare le energie presenti con aziende di settori molto affini, creando, in tal modo, più valore per i clienti. Per il 2012 Edison conferma l’obiettivo di crescita sul segmento retail sia per l’e- nergia elettrica che per il gas naturale, disponendo sempre di un portafoglio offerte in continua evoluzione nella ricerca di prodotti che siano costantemente in grado di Nel 2012 Edison si conferma tra rispondere alle esigenze del mercato e a nuovi bisogni emergenti. le società italiane con la miglior reputazione internazionale secondo la classifica di Fortune 13