#DolabCamp, 20 settembre 2014.
Curare la sostanza dei contenuti è fondamentale; spesso, però, se ne sottovaluta la forma. Per migliorare l’esperienza del nostro pubblico ci dobbiamo concentrare anche sulla Content User Experience. Scopriremo assieme come riuscirci, con dati estrapolati da ricerche e tips&tricks, in una sessione di pura pratica.
2. Questa sono io
Valentina Falcinelli @valefalci
Mamma e copywriter di Pennamontata
Formatrice
Perditrice seriale di calzini
Appassionata di serie tv
3. Il lettore
Per me il testo deve essere:
• Chiaro
• Comprensibile
• Leggibile
4. Il copywriter
La mia missione è quella di
smontare il “testo muro di
cemento”.
5.
6. La ricezione del post
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
11. Check dei doppi spazi
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
13. Check dei doppi spazi
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
14. Check dei doppi spazi
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
15. Check dei doppi spazi
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
16. Il cliente approva
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
25. Aggiungere aria
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
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di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
26. Aggiungere aria
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
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il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
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di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
28. Aggiungere aria
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
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marke>ng,
e
da
due
>pi
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tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
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of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
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contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
30. 3 tipi di interlinea
• Positiva
• Neutra
• Negativa
31. 3 tipi di interlinea
L’interlinea sta a indicare la
distanza tra due righe di testo
e si misura attraverso
la linea di base.
Credits:
angelinilisa.it
34. Neutra / sterlinata
L’interlinea ̀ neutra quando
equivale al corpo del
carattere (es. 10/10). In
questo caso si parla di
composizione “sterlinata”.
41. Risultati dello studio
Il font sembra più grande e
facile da leggere.
La comprensione del testo
aumenta del 20%.
42. Il cliente approva
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
45. Allineare il testo
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
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in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
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analisi
la
matrice
del
Content
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di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
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che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
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strategia
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content
marke>ng,
e
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due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
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e
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voice,
oAerrai
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linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
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tuAe
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>pologie
di
contenuto
per
la
tua
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content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
46. Allineare il testo
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
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insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
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i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
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possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
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analisi
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matrice
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Content
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
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4
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che
si
vengono
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formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
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e
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voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
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e
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Ma
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>pologie
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la
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E
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ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
47. Allineare il testo
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
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>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
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4
categorie:
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educano;
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che
ispirano;
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che
convincono.
Questo
post
nasce
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analisi
la
matrice
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Content
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
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si
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che
si
vengono
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due
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(awareness)
e
acquisto,
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impostare
la
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strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
48. Allineare il testo
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
49. Scegli bandiera sx
• Segue il naturale flusso
di lettura.
• L’occhio si mantiene
sulla riga con più facilità.
• Inferiore sforzo cognitivo
per il lettore.
50. Il cliente approva
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
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voice,
oAerrai
come
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linea
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le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
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contenuto
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la
tua
strategia
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nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
53. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
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i
>pi
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il
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possono
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che
fanno
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che
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che
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che
convincono.
Questo
post
nasce
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Content
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Come
puoi
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si
compone
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4
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che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
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strategia
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marke>ng,
e
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due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
60. E altri consigli
• Paragrafi non più lunghi
di 100 parole. Comunque
con max 4/5 righe.
• Ok anche paragrafi di 1
sola frase.
• Frasi sulle 15/20 parole.
61. E altri ancora
• Righe lunghe aumentano
lo sforzo cognitivo.
• Righe lunghe richiedono
interlinea maggiore.
62. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
63. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
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>pi
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contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
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il
tuo
prospect
possono
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queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
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che
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che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
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analisi
la
matrice
del
Content
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
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che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
64. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
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queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
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che
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che
ispirano;
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che
convincono.
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post
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analisi
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matrice
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Content
Marke>ng
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Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
65. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
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possono
essere
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in
queste
4
categorie:
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che
fanno
diver>re;
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che
educano;
contenu>
che
ispirano;
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che
convincono.
Questo
post
nasce
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analisi
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matrice
del
Content
Marke>ng
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
66. Chunking
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
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analisi
la
matrice
del
Content
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Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
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4
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che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
67. Il cliente approva
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
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4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
68. Niente elenco puntato?
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
71. Titoli
Cura lo stile grafico dei titoli:
• La gerarchia degli heading
tag (h1, h2, h3). Differenzia
graficamente i titoli.
• Non far fluttuare i titoli. Usa
bene lo spazio bianco.
72. Cliente furioso
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
Primo
'tolo
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
73. Cliente furioso
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
Primo
'tolo
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
74. Non far fluttuare
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
Primo
'tolo
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
75. Il cliente approva
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
Primo
'tolo
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
81. Enfasi
Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del
prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di
insulsi contenuti, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli
che il nostro copywriter avrà scritto per lui, per informarlo, farlo divertire, persuaderlo e
convincerlo.
Primo titolo
In effetti, i tipi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere
raggruppati in queste 4 categorie:
• contenuti che fanno divertire;
• contenuti che educano;
• contenuti che ispirano;
• contenuti che convincono.
.
82.
83. Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del
prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di
insulsi contenuti, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli
che il nostro copywriter avrà scritto per lui, per informarlo, farlo divertire, persuaderlo e
convincerlo.
Primo titolo
In effetti, i tipi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere
raggruppati in queste 4 categorie:
94. Post. Com’era
Ogni
giorno
il
copywriter
si
sveglia
e
sa
che
dovrà
scrivere
più
veloce
dei
bisogni
del
prospect.
E
che
dovrà
farlo
non
bene,
ma
alla
grande.
E
così
pure
lui,
il
prospect,
ogni
giorno
si
sveglia
e
sa
che
gli
toccherà
leggere
un
mare
di
insulsi
contenu>,
prima
di
arrivare
a
quelli
che
toccheranno
le
corde
dei
suoi
bisogni.
Quelli
che
il
nostro
copywriter
avrà
scriAo
per
lui,
per
informarlo,
farlo
diver>re,
persuaderlo
e
convincerlo.
In
effeD,
i
>pi
di
contenuto
che
anche
tu
puoi
produrre
per
il
tuo
prospect
possono
essere
raggruppa>
in
queste
4
categorie:
contenu>
che
fanno
diver>re;
contenu>
che
educano;
contenu>
che
ispirano;
contenu>
che
convincono.
Questo
post
nasce
prendendo
in
analisi
la
matrice
del
Content
Marke>ng
di
Smar>nsights.com.
Come
puoi
vedere
si
compone
di
4
quadran>,
che
si
vengono
a
formare
da
due
driver,
conoscenza
(awareness)
e
acquisto,
da
scegliere
per
impostare
la
tua
strategia
di
content
marke>ng,
e
da
due
>pi
di
tone
of
voice:
emozionale
e
razionale.
Combinando
driver
e
tone
of
voice,
oAerrai
come
risultato
il
>po
di
contenuto
più
in
linea
con
le
tue
esigenze.
Ma
perché
hai
bisogno
di
tuAe
queste
>pologie
di
contenuto
per
la
tua
strategia
di
content
marke>ng?
E
quali
contenu>,
nello
specifico,
fanno
parte
di
ciascuna
categoria?
Ohssignur,
quante
domande!
Nemmeno
mia
madre
mi
chiede
tuAe
queste
cose.
Procediamo
con
ordine
e
sta
pur
sicuro
che
alla
fine
di
questo
post
avrò
risposto
a
tuAo.
A
proposito:
“Ciao
mamma!”.
La
suocera
che
>
racconta
da
15
anni
le
stesse
iden>che
vicissitudini
della
sua
travagliata
vita;
il
cliente
che
>
>ene
al
telefono
45
minu>
senza
riuscire
a
ricordarsi
il
perché
della
sua
chiamata;
il
traffico
in
tangenziale
e
l’onda
verde
dei
semafori
che
solo
tu
riesci
a
trasformare
in
rossa
per
poteri
di
pres%giribirizzazione
(leggi
sfiga).
Di
mo>vi
per
annoiarsi
ce
ne
sono
fin
troppi,
non
credi?
Allora
tu,
nel
tuo
sito
e
in
quello
dei
clien>,
hai
bisogno
di
rendere
la
vita
di
chi
>
leggerà
semplice,
leggera,
gustosa.
I
primi
contenu>
che
puoi
produrre
nei
tuoi
canali
web,
quindi,
sono
contenu>
di
intraAenimento.
E
adesso
>
chiederai
–
>
conosco!
–
come
mai
dovrei
far
diver>re
il
prospect
se
il
mio
fine
ul>mo
è
quello
di
vendergli
qualcosa?
Perché
il
marke>ng,
amico
mio,
non
è
sempre
hard.
C’è
anche
il
soa
marke>ng
che,
credimi,
assolve
più
che
bene
al
suo
compito.
96. Con un layout curato
• Il lettore si stanca meno.
• Aumenta la sua
comprensione del testo.
• È gratificato sul lato
esperienziale.
• È più propenso a leggere
altro testo.