Con la pandemia da COVID-19, il futuro è sostanzialmente arrivato in anticipo. La digitalizzazione ha letteralmente invaso il quotidiano. Questo fenomeno ha coinvolto anche chi prima era lontano da uno stile digitale di vivere e lavorare. Ciò ha portato a una crescente richiesta di servizi, app e nuovi modi di operare basati sulle più moderne tecnologie digitali. Nello specifico però quali sono le tendenze che verranno adottate nel 2022 da start-up ed aziende in fase di scale-up? Quali sono i cambiamenti che il settore ha dovuto affrontare? Una presentazione di Anna Maria Siccardi - Rete del Dono

1. Digital
morning
Perché la valutazione
dell’impatto sociale è un
driver strategico
By Anna Maria Siccardi
Rete del Dono

2. Una piattaforma di personal fundrasing:
«il crowdfunding con una marcia in più»

3. Il modello di business

4. La proposta di valore
• Il crowdfunding donation based è uno strumento per sostenere progetti con
una logica di «welfare generativo», superando la logica della beneficenza
pubblica come strumento di assistenza sociale, per passare ad una logica di
«cittadinanza solidale»
• Il personal fundrasier su Rete del Dono è un cittadino che si impegna nella
raccolta fondi compiendo un’azione sociale diretta e coinvolge i donatori in
un progetto di condivisione di obiettivi e benefici
• L’utilizzo di strumenti di comunicazione, coinvolgimento e transazione
economica digitali favorisce la trasparenza, la semplicità dei processi, una
maggiore inclusività, ed è uno stimolo per gli enti non profit ad affrontare la
trasformazione digitale

5. 10 anni di raccolta fondi per progetti di utilità sociale

6. L’emergenza COVID

7. Emergenza COVID: il contributo della generazione Z

8. Emergenza COVID: il contributo delle aziende

9. Lo scenario evolutivo
• Dopo il Covid i cittadini sono più consapevoli della
possibilità di donare per soggetti che
rappresentano un bene comune sul territorio
(scuole, ospedali, musei, progetti di rigenerazione
urbana) con una logica di crowdfunding civico
• La CSR aziendale sta passando da essere
un’attività collaterale a costituire uno dei driver
delle scelte strategiche
• La dicotomia profit non profit è il lenta
dissoluzione e si vedono nascer modelli ibridi.

10. La valutazione dell’impatto: un driver anche per le startup?
• I giovani sono la generazione più attenta
all’impatto non solo ambientale (gender equality,
tutela del patrimonio artistico, riduzione delle
disuguaglianze)
• La valutazione dell’impatto da parte di una
startup è importante per attrarre i talenti migliori
e gli investitori più attenti

11. E se si diventa grandi?
• Anche tra gli azionisti delle
aziende quotate sta
emergendo una forma di
«attivismo» sociale, che li
spinge a proporre di votare
risoluzioni in favore di
strategie volte a migliorare
l’impatto sociale e
ambientale.

12. Grazie!
anna.siccardi@retedeldono.it