3. Un Incubatore è uno strumento di sviluppo
economico progettato allo scopo di accelerare
la crescita ed il successo di iniziative
imprenditoriali mediante un insieme
strutturato di risorse e servizi
Il principale obiettivo di un incubatore è quello
di generare aziende di successo, in grado di
uscire dal programma di supporto avendo
raggiunto autonomia e solidità finanziaria.
4. Gli Incubatori di Impresa rappresentano
un’evoluzione dei tradizionali modelli di
intervento per lo sviluppo dell’imprenditorialità
basati sull’incentivazione economica, per
quanto questi conservino un ruolo ancora
cruciale.
Nati nei primi anni ’80, soprattutto come spazi
attrezzati, gli incubatori sono oggi uno
strumento che persegue obiettivi di sviluppo
imprenditoriale più specifici…
5. I promotori
Gli obiettivi
La tipologia di impresa
I servizi offerti
Il modello finanziario
Il contesto
La combinazione delle variabili determina
strutture profondamente differenti
le une dalle altre
6. I promotori
• Enti e agenzie pubbliche
• Università ed enti di ricerca
• Grandi imprese
• Investitori
• Immobiliari
• Aziende di servizi
7. Gli obiettivi
• Creazione di posti di lavoro
• Sostegno all’economia locale
• Profitto
• Trasferimento tecnologico e valorizzazione dei
risultati della ricerca
• Rivitalizzazione di aree depresse
• Diversificazione produttiva
• Promozione di specifici settori industriali
• Promozione economica di specifici gruppi
sociali
8. La tipologia di impresa
Settori
Artigianato
Industria
Software
Biotecnologie
Etc.
Proponenti
Studenti
Minoranze
Aziende straniere
Dipendenti
Ricercatori
Etc.
Fase
Ideazione
Costituzione
Crescita
9. Servizi offerti
Logistici e informatici
→ Fornitura di moduli attrezzati
→ Manutenzione
→ Accesso alle reti
→ Spazi e attrezzature comuni
→ Sistemi informativi comuni
Segretariali e di accoglienza
→ Reception
→ Centralino e corrispondenza
→ Bar e cucina…
…
…
10. Servizi offerti
Consulenza e management
→ Legale
→ Lavoro
→ Finanziaria
→ Fiscale
→ Commerciale
→ Strategica
→ Brevettuale
Formazione
→ D’aula
→ Individuale
→ A distanza
Networking e sviluppo
delle relazioni
→ Accesso a reti di relazione in
ambito commerciale ed
industriale
11. Il modello finanziario
Le risorse finanziarie che consentono il funzionamento di
un incubatore possono provenire:
dal pagamento dei servizi da parte delle imprese ospiti
dall’erogazione di servizi all’esterno dell’incubatore
da sovvenzioni pubbliche
da sponsorizzazioni
da royalties e partecipazioni acquisite nei confronti delle
aziende ospitate
12. Il contesto
Il contesto territoriale, culturale ed economico esercita un
ruolo determinante sullo sviluppo dell’incubatore
• Gli incubatori operanti in zone depresse, in aree industriali o
rurali dovranno fronteggiare condizioni culturali ed
economiche profondamente diverse
• Incubatori avviati da grandi imprese o da università per la
nascita di aziende di spin-off, mutueranno la cultura e le
specializzazioni che caratterizzano l’organizzazione
“madre”.
La capacità dell’incubatore di sviluppare relazioni e network a
supporto dei propri ospiti dipende criticamente dal
“capitale sociale” del management e dalle caratteristiche
dei proponenti.
13. Not-for-profit vs For-profit
Gli incubatori di imprese si dividono essenzialmente in
due categorie:
→ le iniziative sostenute da risorse pubbliche con l’obiettivo
di incrementare l’occupazione e la base di contribuzione
→ le iniziative private guidate dalla volontà di intervenire
nelle fasi iniziali di una impresa con buone possibilità di
Sviluppo
E’ possibile sviluppare esperienze miste che vedano la
partecipazione di soggetti sia pubblici che privati in
forma complementare
14. Modelli operativi di incubazione
Incubatore in calce e mattoni
Incubatore virtuale
Hub
Network multilivello
15. Incubatore in “calce e mattoni”
E’ il modello più semplice, focalizzato sulla fornitura di spazi
e di servizi di base.
Non ha bisogno di alleanze esterne
Non fornisce supporto manageriale se non su specifica
richiesta
Solitamente gli incubatori di questo tipo non sono
settoriali, hanno una buona stabilità ma rischiano di
trasformarsi in semplici “affittacamere”.
Ambienti ben gestiti consentono comunque lo sviluppo
di uno stile di comportamento e di una identità condivisa
dalle aziende ospiti.
16. Incubatori virtuali
Gli incubatori virtuali forniscono un’ampia gamma di
servizi alle start-up attraverso Internet
Le nuove aziende possono accedere ad un sistema di
alleanze ed ottenere limitati fondi per l’avviamento
L’incubatore ha bassi costi di gestione ed una pressoché
illimitata capacità di espansione
17. Hub
E’ il modello più diffuso di struttura a sostegno della
nascita di nuove imprese.
E’ dotato di un ufficio centrale, di strumenti informatici
avanzati per il lavoro collaborativo e di divisioni
specializzate nei diversi settori di servizio.
Mette a disposizione delle aziende ospiti una rete di
relazioni e di opportunità commerciali.
18. Il network multilivello
Il modello, il più innovativo e complesso, è orientato allo
sviluppo di alleanze e cooperazioni sia interne che
esterne
Ha uno struttura “a sfere concentriche” dotata di un
nucleo centrale che assicura un continuo flusso di
informazione tra i livelli ed all’interno di ciascun livello
Propone un’offerta di servizi a 360°: il network
rappresenta un serbatoio di risorse e competenze per la
copertura di qualsiasi esigenza in qualsiasi momento.
Il network riesce a finanziare se stesso
19. Verso un’economia basata
sull’innovazione
Gli USA e l’Unione Europea hanno avviato ambiziosi
programmi di sviluppo di una economia fondata sulla
capacità di innovazione, incoraggiando in maniera
sistematica il trasferimento di risultati della ricerca nel
sistema della produzione.
Tali programmi incoraggiano la cooperazione tra
università, centri di ricerca e mondo delle imprese nello
sviluppo congiunto di servizi di trasferimento
tecnologico.
Inoltre è sempre più incoraggiato l’insegnamento di
modelli e metodologie imprenditoriali nelle università.
23. L’obbiettivo è stimolare la progettualità imprenditoriale e
intercettare i destinatari delle attività di assistenza alla
creazione d’impresa.
I laboratori d’impresa si connotano come strumento diretto
ed innovativo di promozione della creazione d’impresa;
ciascun laboratorio, della durata di un giorno, è articolato in
due momenti:
Work-shop introduttivo → finalizzato alla divulgazione
della cultura di impresa e ad avviare il processo di
definizione del progetto imprenditoriale
Incontri individuali → finalizzati alla focalizzazione e
valutazione di massima della validità dell’idea progettuale
26. Seminari di Preincubazione
Il Business Plan
Relatore: Prof.
La strategia finanziaria e le fonti
Relatore: Prof.
Il Project Management
Relatore: Prof.
Le scelte e gli adempimenti legali/amministrativi 1
Relatore: Prof.
Market & Industry Analysis
Relatore: Prof.
Le scelte e gli adempimenti legali/amministrativi 2
Relatore: Prof.
Il Marketing operativo
Relatore: Prof.
La vulnerabilità del piano
Relatore: Prof.
Il Piano operativo/organizzativo
Relatore: Prof.
Competenze/comportamenti/carattere imp. - 1^
Relatore: Prof.
Il Piano delle risorse umane
Relatore: Prof.
Competenze/comportamenti/carattere imp. - 2^
Relatore: Prof.
Il Piano economico e degli impieghi finanziari - 1^ parte
Relatore: Prof.
Competenze/comportamenti/carattere imp. - 3^
Relatore: Prof.
Il Piano economico e degli impieghi finanziari - 2^ parte
Relatore: Prof.
Competenze/comportamenti/carattere imp. - 4^
Relatore: Prof.
27. PRE-INCUBAZIONE
La pre-incubazione è un approccio molto efficace nella
gestione delle fasi iniziali di valorizzazione commerciale
di risultati scientifici.
Il modello di pre-incubazione permette al potenziale
imprenditore di fare esperienza nella gestione della
propria impresa prima della sua costituzione
L‘incubatore attribuisce al potenziale imprenditore un
centro di costo e di ricavo all’interno del quale vengono
svolte tutte le attività caratteristiche della futura impresa
28. BUSINESS PLAN
Analisi di fattibilità
1
•INDIVIDUAZIONE DEI VINCOLI E DEI PUNTI DI
FORZA
2
•ANALISI DELLE RISORSE NECESSARIE PER
L’AVVIO DI IMPRESA
3
•PIANIFICIAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E
PREVISIONE DELLE VENDITE
29. la scoperta di una tecnologia, l’espansione della domanda di
un prodotto, la modifica dei gusti dei consumatori,
l’individuazione di un bisogno del mercato.
per verificare se l’idea imprenditoriale ha un mercato, se il
prodotto può essere acquistato dal consumatore e a che
prezzo.
BUSINESS
IDEAI BUSINESS
PLANII STARTUP
III AZIENDA
IV
30. Documento di programmazione indispensabile per determinare
obiettivi, strategie e valutare i rischi. Vengono raccolte e formalizzate
le idee innovative che possono essere sfruttate economicamente,
delineando il quadro complessivo di un’impresa in un determinato
orizzonte temporale (in genere 3/4 anni).
Mappa che accompagna inizialmente lo sviluppo dell’azienda lungo
uno specifico arco temporale.
Strumento di analisi, con cui è possibile confrontare le performance
effettive dell’azienda nel tempo, rispetto a quelle attese.
Per un’azienda avviata il Business Plan coinvolge molte funzioni
aziendali e, come effetto secondario ma non trascurabile, permette
di aumentare sia il consenso che la condivisione degli obiettivi
aziendali.
In termini di comunicazione, il progetto di impresa è la carta di
identità dell'imprenditore. E' uno strumento importante per farsi
conoscere prima ed eventualmente finanziare poi.
31. •1.1 Descrizione dell’idea di
impresa
•1.2 Descrizione dell’origine
dell’idea
1. L’idea
imprenditoriale
•2.1 Principali caratteristiche
•2.2 Sintetica descrizione delle modalità di
realizzazione dei propri prodotti/servizi
•2.3 Attuale grado di maturazione
•2.4 Punti di forza e di debolezza
•2.5 Definizione del prezzo
2. Descrizione dei
prodotti/servizi
32. 6. Struttura organizzativa e societaria
5. Strategia di mercato
4. Analisi del mercato di riferimento
3. Gruppo proponente
33. Sono queste le dimensioni per
diventare star?
Risorse
SistemaCultura
impreditoriale
Incentivi
Tecnologia
34. STELLE STELLINE
Incentivi Il genitore severo:
prendi e vai!
L’ente come genitore
chioccia che protegge
eccessivamente
Tecnologia /
creazione
conoscenze
Progetto di ricerca
eccellente che genera
applicazioni
Poca roba: qualche
esperimento avanzato e
niente di più
Cultura
imprenditoriale
Il gusto del rischio, di un
vero piano industriale
Nessuna voglia di
“bagnarsi i piedi”
Sistema Inserimento in un contesto
imprenditoriale vibrante e
competitivo
Isolati non sanno nemmeno
chi sono i vicini di casa, per
non parlare dei competitors
Risorse Presenza di finanziatori e/o
disponibilità a cercare
risorse per crescere
Scarso dinamismo nel
trovare risorse per
finanziare un piano
industriale