1. La qualità del Database
La Tipologia
1
È importante avere liste La tipologia della mail contribuisce in modo
E-mail il più possibile determinate a formare la qualità del
personalizzate e coerenti Database.
con le nostre finalità per
raggiungere con più Gli indirizzi e-mail non sono tutti uguali,
precisione il nostro target e ma qualitativamente diversi e hanno
aumentare la redditività differenti funzioni in ambito comunicativo.
della campagna!
• Personale
• Aziendale/Professionale
• Generica o Free
2. La qualità del Database
Le Fonti
2
sono un elemento fondamentale che
I Db devono essere
ci permette di capire la qualità di una lista.
costruiti attraverso severi
passaggi di ricerca,
Diffidate da liste senza fonti perché molto
analisi, selezione,
probabilmente saranno state raccolte con
aggiornamento attraverso
modalità poco ortodosse!
dati pubblici, siti internet
di grandi aziende, elenchi
professionali,
partecipazione a concorsi
tramite cartoline, etc… e
sottoposti ad un controllo
di qualità interno,
successive verifiche e
quality management.
Esempio di fonte
3. La qualità del Database
Aggiornamento
3
Un Database per essere definito di
qualità deve essere aggiornato
Frequentemente:
Eliminando gli eventuali Disiscritti
Aggiornando le E-mail modificate
(Validazione ,Trasferimenti,
Cancellazioni)
Aggiornando la Profilazione
Per mantenere il valore di una lista è
necessario utilizzarla SOLO per l’invio di
informazioni commerciali di qualità per
mantenere la fiducia degli iscritti!
4. Database e Privacy
4
Il servizio deve essere realizzato nella piena rispondenza alle norme
vigenti in materia di privacy,
deve prevedere l’utilizzo di Data Base con permission marketing,
(l’attività di acquisizione del consenso all’invio specifico di ogni e-mail)
fondamentale per rispettare la Legge sulla Privacy
A partire dal 31 dicembre 1996 sono state introdotte regole
specifiche per regolamentare l’uso di dati personali e
conseguentemente per disciplinare la comunicazione
commerciale, controllare l’e-mail marketing e limitare lo
spamming.
In particolare per quanto riguarda il direct marketing valgono
le regole generali contenute nei seguenti testi normativi:
Codice del Consumo (D. lgs. 2005 n. 206)
Codice in materia di dati personali (D. lgs. 2003 n. 196)
Decreto Legislativo 2/2/2002 n. 24 sul commercio elettronico
5. Database e Privacy
5
Queste norme recepiscono varie direttive
comunitarie e si ispirano ad un principio
comune:
non e’ possibile inviare messaggi di posta
indirizzata a contenuto commerciale a
potenziali clienti se non si e’ ottenuto il
loro preventivo consenso espresso a tale
attività.
6. Database e Privacy
Definizione di posta elettronica
6
La posta elettronica è definita come segue (art. 2 della direttiva
2002/58/CE):
“Posta elettronica sono i messaggi contenenti testi, voci,
suoni o immagini trasmessi attraverso una rete pubblica di
comunicazione, che possono essere archiviati in rete o
nell'apparecchiatura terminale ricevente fino a che il
ricevente non ne ha preso conoscenza”.
In breve, questo concetto di posta elettronica comprende
qualunque messaggio inviato mediante comunicazioni
elettroniche, che non richieda la partecipazione simultanea del
mittente e del ricevente.
7. Database e Privacy
7
Il consenso dell’interessato è il presupposto per il
legittimo trattamento dei dati e per l’invio di messaggi
promozionali.
Il consenso deve essere:
• Libero
• Informato
• Espresso
• Specifico
8. Database e Privacy
8
Ai sensi della direttiva sulla protezione dei dati
personali (95/46/CE), è illegale la raccolta di messaggi
di posta elettronica, vale a dire la raccolta automatica di
dati personali all'interno di siti pubblici di internet (ad
esempio, la rete, le chatroom, ecc.).
Ciò costituisce un trattamento sleale dei dati personali
e non rispetta né il principio della limitazione della
finalità né l'obbligo di informazione sopra menzionati.
Lo stesso accade quando la raccolta automatica viene
realizzata tramite un programma informatico.
9. Database e Privacy
9
In Europa diversi stati, tra cui l’Italia, hanno adottato un
regime di consenso esplicito per l’uso di dati a fini
commerciali ed hanno scelto di applicare lo stesso regime
anche alle persone giuridiche. Questa scelta è determinata
dal fatto che anche se la distinzione tra persone fisiche e
persone giuridiche sembra relativamente agevole, non è
sempre facile nella pratica.
Pertanto la regola generale è che anche l’invio di messaggi
promozionali in relazioni business to business richiede il
consenso espresso dei destinatari.