I cahiers de doléances...rivisti dai ragazzi del 2011
1.
2. Perché noi donne siamo così diverse dagli
uomini? Cos’è che ci rende così tanto diverse?
La forza, forse? Io non credo. Io penso che
non ci siano distinzioni , perché entrambi
abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri. Io,
sono una donna del Quarto Stato…perché
devo essere considerata uno straccio rispetto ai nobili? Sia gli uomini che le
donna hanno lo stesso lume della ragione. Esso ci fa distinguere il bene dal
male e tutti possono ragionare allo stesso modo,anzi potrei anche essere
considerata superiore a un nobile per la mia intelligenza, per la mia
creatività e per il mio interesse verso le altre cose. Perché i tre Stati sono
tanto diversi tra loro?Perché i nobili sono sempre i primi rispetto al clero e
al terzo? I nobili hanno il diritto di parola, di riunione, di voto… Io non
posso votare nessuno, purtroppo non ho questo diritto, mentre gli uomini
superiori a 18 anni possono farlo... cosa c’è di diverso tra un uomo
maggiorenne e una donna maggiorenne? Perché noi dobbiamo lavorare
tutti i giorni, anche di notte, mentre i nobili no? Sono persone come noi,
non hanno nulla di diverso, eppure per loro è così. Siamo schiavi del re, noi
del Terzo e Quarto Stato…ma io non voglio esserlo, per niente al mondo.
Non posso riunirmi con altre persone, altrimenti sospettano che voglia fare
del male al re, oppormi a lui. Non ho diritto di parola, di stampa. Le
ragazze hanno un futuro segnato, perché non possono andare a scuola,
quindi non sanno né leggere e né scrivere né lo impareranno mai. Non ho
nulla da mangiare. In famiglia siamo rimaste solo mia madre ed io. Non
guadagniamo quasi nulla e per essere schiave del re non abbiamo più
raccolti. Abbiamo fame, non abbiamo nemmeno un soldo per comprarci
qualcosa da indossare, nulla. Il re ha una vita facile. Per costruire la sua
3. reggia ci sono voluti circa 30 mila uomini e donne per soddisfarlo e molti
hanno dato la vita per lui. Non mi sembra per niente giusto. Tutti siamo
fratelli, uguali, abbiamo diritti e doveri uguali, tutti siamo liberi, liberi
senza distinguerci l’uno dall’altra, ma soprattutto dobbiamo rispettarci
tutti, altrimenti non potrà esistere la libertà.
Ilaria Tolomei, 1789
4. Al nostro re, con il desiderio di poter, con il lume della ragione, diminuire le
nostre sofferenze:
-Ogni cittadino deve avere gli stessi diritti e gli stessi doveri di un qualunque altro,
che sia nobile o contadino.
-Le leggi devono essere uguali e rispettate da tutti, senza esclusioni di ceto.
-Ogni singolo abitante deve avere il diritto di esprimere la propria opinione,
senza distinzioni sociali o per mezzo di rappresentanti.
-Le tasse devono essere rispettate da ogni cittadino, non solo dal terzo stato, che da
solo, nonostante il duro e pesante lavoro, non riesce a pagarle per tutti anche in
maggioranza di popolazione.
-Noi, appartenenti al terzo stato, che lavoriamo per la società continuamente
senza avere tregua, dobbiamo avere un arco di tempo per poter stare con la
famiglia.
-Di poter partecipare alla vita sociale in qualità di rappresentante del nostro ceto
per proporre soluzioni sulla nostra condizione economica e sociale.
-Chiediamo di garantire un minimo di istruzione per i nostri figli per poter
garantirsi una vita più dignitosa.
-Noi, cittadini del terzo stato, proclamiamo il diritto di poter godere di una
quantità del raccolto per soddisfare il fabbisogno familiare.
-Diritto a una sepoltura dignitosa.
-Se per motivi climatici non si assicura un raccolto abbondante chiediamo di non
5. essere sottoposti a torture o flagelli, ma di assicurarsi “la grazia” del nobile.
-Chiediamo la tutela medica per le nostre mogli durante il parto per poter
tutelare il neonato e la madre da eventuali problemi legati a ciò.
Cecilia Bernardini e Guglielmo Ruggeri, 1789
6. Tutti reputano noi donne inferiori agli uomini. Ma qual' è il vero motivo? Noi non
siamo assolutamente inferiori agli uomini, non possiamo esserne dipendenti solo perché
nate con un sesso diverso. Siamo esseri nati con lo stesso lume della ragione,
intelligenti come l'uomo, perciò non vedo il motivo di questa differenza, di questo senso
di supremazia. Inoltre per quale motivo dovrebbe esserci questa iniquità tra nobili e
contadini? Dopotutto siamo figli dello stesso Dio, e non può esserci differenza tra
fratelli. Questi sono i motivi delle mie lamentele:
- L'assenza del diritto al voto per le donne, in età maggiore ai 18 anni e di esprimere
la propria opinione.
- L'assenza del diritto all'istruzione, per avere una cultura e delle idee.
- L'assenza del diritto di essere pari ad ogni essere umano e perciò avere stessi
diritti e stessi doveri, di ogni ceto sociale, e del sesso opposto.
- Le tasse non ci lasciano respirare, i miei bambini stanno morendo di fame.
Dovrebbero essere distribuite equamente tra tutti i ceti.
- La politica deve tutelare i diritti del cittadino e non pensare al potere.
- L'abolizione delle dogane che ostacolano il commercio.
- Allestimento di ospedali ed assistenza per i malati.
- I poveri sono senza risorse, in malattia, non hanno più denaro da dare alle
istituzioni. Perciò lo stato si impoverisce, mentre loro muoiono.
- Tutti, nobili, clero e contadini, devono essere uguali davanti alla legge e alla
giustizia.
- Tutti gli uomini devono essere rispettati e devono avere pari dignità.
- Gli uomini sono liberi, fin dalla nascita. Ma nessuno rispetta questi nostri diritti,
solo perché noi siamo appartenenti al Quarto Stato.
Elisa Carrarini, 1789
7.
8. Vogliamo meno uscite e più entrate
Vogliamo il voto pro capite e non per ceto
Vogliamo che tutto le tasse siano più proporzionate
Con i guadagni fatti vogliamo che siano realizzate più strutture pubbliche
Nella politica vogliamo avere lo stesso potere del re
Vogliamo essere trattati come cittadini e non come schiavi
Vogliamo la Repubblica e non la monarchia
Vogliamo che lo stipendio sia proporzionato al lavoro
Vogliamo avere tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri
Non vogliamo più l’assolutismo
Cinti Elia e De Paolis Nicola
9.
10. T
1) utti i cittadini francesi del Terzo Stato non hanno la libertà di essere
uguali nei diritti;
2)le donne del Terzo Stato non possono votare o esprimere le proprie
opinioni;
3)il prezzo del pane continua ad aumentare e non c'è più un terreno da
coltivare per guadagnarsi il cibo: tutte le terre sono esclusivamente del re;
4)durante l'assemblea degli Stati Generali il Terzo Stato,pur avendo un
totale di 600 rappresentanti contro i 300 degli altri, non poteva che
esprimere un solo voto, che però vale per uno, impedendo così
l'approvazione delle loro proposte (disuguaglianza sociale);
5)nessuna forza pubblica si preoccupa della vita e della pulizia dei grossi
borghi; le campagne sono abbandonate e le strade putride e sconquassate;
6)tutti coloro che hanno di più,pagano di meno; il Terzo Stato, pur
essendo in crisi economica,paga imposte molto alte;
7)pur di costruire la reggia,il re ha voluto migliaia di uomini e donne a
contribuire;giorno e notte,senza sosta e,in molti,hanno rischiato la vita
per voler suo;
8)molte donne del popolo,durante il parto,muoiono a causa di mancanza
di assistenza medica;
9)non c'è più un soldo per garantire un'adeguata istruzione ai nostri
figli e per dare a loro un futuro migliore del nostro;
10)senza più denaro,tutti noi vivremo di soli stracci e nutrendoci come
11. animali...non avremo più una dignità!
Per tutti noi ci devono essere...
LIBERTé
EGALITé
FRATERNITé!!
Costanza Testa
14. Bisogna avere il voto pro capite
Il re deve imporre meno tasse
Le persone devono essere uguali per tutti
Bisogna rispettare i diritti degli uomini
Bisogna tutelare tutti e tre i ceti.
Tutti i ragazzi devono essere liberi di studiare, di
giocare, di esprimersi
Ogni uomo può esprimere le proprie opinioni.
Bisogna che le tasse siano proporzionate in base
al reddito
Tutte le donne devono avere il diritti di voto e di
vivere
Daniele Giustiniani
15.
16. T utti hanno il diritto di voto
Non deve esserci il voto per ceto, ma quello pro capite
Tutti hanno il dovere di pagare le tasse, compresi i nobili
Siamo tutti uguali perché tutti abbiamo la stessa ragione
Le distinzioni sociali non possono che essere baate sull’utilità comune
Nessuno può esercitare la sua autorità sull’altro.
Si può fare tutto ciò che non nuoce ad altri
Nessuno può essere punito se non in virtù della legge
Ognuno ha il diritto di opinione e non può essere punito
Essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può essere privato della
proprietà.
Tiberio Carp
17. G li uomini nascono e rimangono uguali
nei diritti e nei doveri
Ogni uomo è libero di dire la propria
opinione
Tutti i cittadini hanno il diritto di stabilire
la necessità del contributo pubblico
Nessun uomo può essere accusato,
arrestato o detenuto se non nei casi
determinati dalla legge
Non è giusto che il re si arricchisca con i
guadagni del popolo
Ogni uomo è libero di professare una
religione a proprio piacimento
Tutti, compresi i nobili, devono rispettare le
leggi
Nessuno deve essere molestato per le sue
opinioni
La garanzia dei diritti dell’uomo e del
cittadino ha bisogno di una forza pubblica
La libertà necessita di limiti e finisce dove
inizia quella degli altri
18. Gioele Denni, Robert Savu, Flores Angelo.
Mappa di Flavia Mercuri
Per visualizzarla:
http://mind42.com/pub/mindmap?mid=19997dec-bd4b-4984-9767-e0b3b8f0049c&rel=url