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Obiettivi innovativi
nella Raccolta
Differenziata
TARANTO, 26-27SETTEMBRE2018
CENTROCONGRESSI“CITTADELLADELLEIMPRESE”
Differenziata 2016
Sui rifiuti urbani l’Italia supera il 50%
di raccolta differenziata, con un
ritardo di sei anni sulla tabella di
marcia europea.
Obiettivo
Il target del 65% di riciclo è
dunque ancora molto
distante per il nostro Paese
65%
Crescita debole
Cresciuta la percentuale di
raccolta differenziata (+5%)
rispetto al 2015
+5%52%
Raccolta differenziata: l’Italia è in
ritardo di sei anni
Due parole su Serveco
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Comunicazione
Importanza degli strumenti di informazione e
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Riduzione
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DM del 26/05/16 sul calcolo unificato delle
percentuali di RD dei comuni italiani.
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2
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4
Comunicazione
Importanza degli strumenti di informazione e comunicazione nel
rapporto con il cittadino/utente.
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Formazione Stakeholders
aggiornamento per gli
operatori che si interfacciano
direttamente con i cittadini
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Informazione e sensibilizzazione nei
principali luoghi di aggregazione
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insegnanti ed alunni. attività
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strumenti di comunicazione
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Attraverso canali tradizionali
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Fondalmentale ancora per veicoalre
messaggi e nuove metodologie di
gestione rifiuti
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Una strategia di sviluppo della presenza online non può oggi prescindere da considerare il mobile come un elemento
importantissimo nel piano di investimenti a medio e lungo termine.
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commisurazione del costo rispetto al servizio.
LA MISURAZIONE PUNTUALE:
UN DOVERE PER L’EQUITÀ
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITÀ
(fonte:PAYTITALIA)
4%
48%
48%
Nucleo con produzione
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Nuclei con produzione
inferiore rispetto alla
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A “SOGGETTO
PRODUTTORE”.
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
80%
Pagamenti diversi
Se per i Comuni presi in esame nei quali vige la tariffa puntuale,
determinassimo oggi le tariffe utilizzando i soli coefficienti
ministeriali, più dell’80% degli utenti pagherebbe un importo
completamente diverso da quello che sta pagando ora, sia in
aumento che in diminuzione.
.
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Non affrontiamo la misurazione senza aver chiari gli
obiettivi del «dopo misurazione»
Non decidiamo di applicare la tariffa
puntuale per «moda».
Se non si e’ convinti, consapevoli e preparati a
questo cambiamento, si fanno solo danni
Progettiamo le fasi fino alla riscossione tenendo
presente che ognuna di esse andra’ controllata e
valutata rispetto agli obiettivi prefissati
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
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Misuro puntualmente e quindi possiedo quanto mi
serve per tariffare puntualmente.
2.Tariffo
Tariffo puntualmente quando ho a
disposizione una collaudata ed efficace
misurazione puntuale e un piano finanziario
correttamente strutturato.
Due fasi
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Individuo
Individuo e fisso
indicatori di efficacia e di
efficienza del sistema
(senza di questi nessuno potrà
dimostrare l’affidabilità e
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LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Strutturo
Strutturo bene il piano finanziario per non
annullare gli effetti positivi della
MISURAZIONE PUNTUALE introducendo,
con la ripartizione dei costi tra parte fissa e
variabile e tra utenze domestiche e non
domestiche, elementi distorcenti che
renderebbero la tariffa non più coerente con
quanto misurato e quindi di nuovo “ingiusta”
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LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
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•tipologie di contenitori
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LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Tariffa a corrispettivo
superiamo il concetto di tariffa puntuale che sta
diventando fuorviante e insufficiente.
MISURARE LA SINGOLA FRAZIONE
DELL’INDIFFERENZIATO SI STA RIVELANDO
INSUFFICIENTE E POCO PRECISO A
RAPPRESENTARE L’ESATTA COMPONENTE
VARIABILE
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Tariffa a corrispettivo
L’oscillazione di una misura piccola (quale sta
diventando quella del RESTO) non può avere
effetti sensibili sulla componente variabile della
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PUNTIAMO AD ARTICOLARE LA TARIFFA SU
COMPONENTI CHE DIPENDANO OLTRE CHE
DALLE QUANTITA’ MISURATE DI PIU’ FRAZIONI
ANCHE DEGLI ALTRI SERVIZI A DOMANDA
INDIVIDUALE
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
La tariffa puntuale, applicata secondo i principi
di fattibilità tecnica e praticabilità economica e
tenendo conto degli impatti complessivi
ambientali, sociali, economici e sanitari, può
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Articolazione della tariffa
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
•la COMPONENTE «VARIABILE» della
tariffa è determinata sulla base dei
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MISURAZIONE ALMENO DEL RIFIUTO
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Tariffazione Rifiuti
La MISURAZIONE PUNTUALE deve essere il
presupposto per una effettiva TARIFFAZIONE
PUNTUALE:
1) Le MACRO misurazioni devono diventare,
dopo un periodo limitato, MICRO
misurazioni.
2) La MISURAZIONE PUNTUALE deve essere
versatile e applicabile con qualsiasi sistema
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3) La MISURAZIONE PUNTUALE deve poter
comportare varie declinazioni
LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
DOVERE PER
L’EQUITA
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4) La MISURAZIONE PUNTUALE può essere
utilizzata anche per ricavare dei parametri
utili per la tariffa
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l’efficacia, la qualità e la precisione del
servizio
6) La MISURAZIONE PUNTUALE deve prevedere
che gli INDICATORI vengano chiaramente
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7) La TARIFFA PUNTUALE deve coprire tutti i
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LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
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L’EQUITA
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8) La TARIFFA PUNTUALE deve
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9) La TARIFFA PUNTUALE deve
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LA
MISURAZIONE
PUNTUALE: UN
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L’EQUITA
(fonte:PAYTITALIA)
Riduzione Rifiuti
APPROVATA DEFINITIVAMENTE LA LEGGE
ANTISPRECO.
ORA L'ITALIA HA LO STRUMENTO PER
PERSEGUIRE LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E
AMBIENTALE E RENDERE CIRCOLARE IL CICLO
DEL CIBO.
(fonteMarioSanti–Rifiutologo–
Espertoinprevenzionenellaproduzione
deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
3
La legge c'è (con molti pregi a qualche
pecca). Spetta ai soggetti potenzialmente
coinvolti renderla uno strumento efficace
per ridurre i rifiuti e sostenere il welfare
locale
Riduzione Rifiuti
(fonteMarioSanti–Rifiutologo–
Espertoinprevenzionenellaproduzione
deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
La “Cessione gratuita delle eccedenze
alimentari a fini di solidarietà sociale” è l'atto
per cui gli operatori del settore alimentare
possono cedere gratuitamente le eccedenze
alimentari a soggetti donatari (i quali
possono ritirarle direttamente o
incaricandone altro soggetto donatario5),
che le destinano in forma gratuita
prioritariamente a favore di persone
indigenti.
Riduzione Rifiuti
(fonteMarioSanti–Rifiutologo–
Espertoinprevenzionenellaproduzione
deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
C'è “come sempre, in Italia” la
questione del rinvio a Decreti
attuativi, che anche in questo caso subordina la piena
operatività del provvedimento a “tempi non prevedibili” su molte
questioni dirimenti.
Infine una considerazione personale sull'aver voluto puntare, a
differenza della legge francese, su un meccanismo solo volontario di
incentivazione della devoluzione, senza definire lo specifico "reato di
spreco alimentare".
E' giusto puntare su adesioni di carattere volontarie, ma considerare lo
“spreco alimentare” un reato mi sembrava importante non solo per le
sue conseguenze penali o amministrative, ma soprattutto per il suo
significato culturale.
Affermare il principio che evitare lo spreco non è solo opportuno, ma a
tutti gli effetti doveroso sarebbe stato un modo per responsabilizzare
cittadini e soprattutto attività economiche ad evitarlo, nei loro
comportamenti gestionali quotidiani (devoluzione eccedenze da parte
commercianti, doggy bag nei ristoranti, ecc.).
Riduzione Rifiuti
(fonteMarioSanti–Rifiutologo–
Espertoinprevenzionenellaproduzione
deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
Raccolta differenziata: metodo
unico di calcolo
Il D.M. 26 maggio 2016, “Linee guida per il
calcolo della percentuale di raccolta
differenziata dei rifiuti urbani”, definisce i criteri
nazionali ai quali le regioni dovranno attenersi
per determinare le modalità di computo della
percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti
solidi urbani e assimilati.
Metro Unico
Fonte:PaoloPieper–espertoindirittodelll’ambiente
4
Grazie per l’attenzione

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  • 1. Obiettivi innovativi nella Raccolta Differenziata TARANTO, 26-27SETTEMBRE2018 CENTROCONGRESSI“CITTADELLADELLEIMPRESE”
  • 2. Differenziata 2016 Sui rifiuti urbani l’Italia supera il 50% di raccolta differenziata, con un ritardo di sei anni sulla tabella di marcia europea. Obiettivo Il target del 65% di riciclo è dunque ancora molto distante per il nostro Paese 65% Crescita debole Cresciuta la percentuale di raccolta differenziata (+5%) rispetto al 2015 +5%52% Raccolta differenziata: l’Italia è in ritardo di sei anni
  • 3. Due parole su Serveco
  • 4. Due parole su Serveco
  • 5. Due parole su Serveco
  • 6. Due parole su Serveco
  • 7. Comunicazione Importanza degli strumenti di informazione e comunicazione Obiettivi chiave Elementi di innovazione per una gestione moderna della raccolta differenziata Tariffa rifiuti Necessità di attuare un sistema di tariffazione puntuale Riduzione Messa in campo di azioni sulla riduzione dei rifiuti a monte e sul recupero degli sprechi alimentari Metro unico DM del 26/05/16 sul calcolo unificato delle percentuali di RD dei comuni italiani. 1 2 3 4
  • 8. Comunicazione Importanza degli strumenti di informazione e comunicazione nel rapporto con il cittadino/utente. 1 Formazione Stakeholders aggiornamento per gli operatori che si interfacciano direttamente con i cittadini Informazione territoriale Informazione e sensibilizzazione nei principali luoghi di aggregazione sociale e vie di passaggio di cittadini Educazione ambientale Corsi di aggiornamento per insegnanti ed alunni. attività ludico-didattiche nelle scuole, laboratori esterni presso isole ecologiche e impianti di trattamento rifiuti. Sito web & APP Moderni, efficaci e immediati strumenti di comunicazione tra impresa e cittadini. Monitoraggio Attraverso canali tradizionali ma anche I nuovi social network Materiale informativo Fondalmentale ancora per veicoalre messaggi e nuove metodologie di gestione rifiuti
  • 9. App e new media Una strategia di sviluppo della presenza online non può oggi prescindere da considerare il mobile come un elemento importantissimo nel piano di investimenti a medio e lungo termine.
  • 10. Il caso Serveco Riciclario… l’App che fa la differenza. Un aiuto ai Comuni che hanno servizi di differenziata porta a porta e per le aziende che svolgono servizi di igiene urbana. L’applicazione per smartphone e tablet Android e iOS, è pensata per aiutare i cittadini nella gestione e il conferimento di rifiuti domestici
  • 13. Tarifazzione rifiuti 1996 – 2018: Oltre Venti anni di attesa! 2
  • 14. Tariffa rifiuti: criticità DELEGA SCONFORTANTE VEDER DELEGARE ALL’ESTERNO LA PREDISPOSIZIONE DI ATTI E REGOLAMENTI ASCOLTO SCONFORTANTE LA CARENZA DI ASCOLTO, DI ANALISI E DI SINTESI DELLE PROPOSTE CHE ARRIVANO DAL MONDO REALE MEMORIA SCONFORTANTE L’ASSENZA DI «MEMORIA STORICA» NEL MINISTERO DELL’AMBIENTE
  • 15. Buonepratiche PAYT Italia PAY AS YOU THROW SERVECO Srl socio FONDATORE + Aziende pubbliche, private, Enti che operano nell’ambito della gestione ambientale e che vogliono condividere, promuovere, migliorare le buone pratiche della misurazione puntuale e della relativa tariffazione.
  • 16. La ”misurazione puntuale” porta a una “tariffa puntuale” che fa pagare, non di più o di meno rispetto a prima, ma il giusto, nel rispetto del principio di commisurazione del costo rispetto al servizio. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITÀ
  • 17. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITÀ (fonte:PAYTITALIA) 4% 48% 48% Nucleo con produzione tra + 5kg e -5kg rispetto alla media Nuclei con produzione inferiore rispetto alla media Nuclei con produzione maggiore rispetto alla media Distribuzioneproduzionerifiutiutenze domesticherispettoallamedia
  • 18. Passare dalle CATEGORIE PRODUTTIVE A “SOGGETTO PRODUTTORE”.
  • 19. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) 80% Pagamenti diversi Se per i Comuni presi in esame nei quali vige la tariffa puntuale, determinassimo oggi le tariffe utilizzando i soli coefficienti ministeriali, più dell’80% degli utenti pagherebbe un importo completamente diverso da quello che sta pagando ora, sia in aumento che in diminuzione. .
  • 20. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Non affrontiamo la misurazione senza aver chiari gli obiettivi del «dopo misurazione» Non decidiamo di applicare la tariffa puntuale per «moda». Se non si e’ convinti, consapevoli e preparati a questo cambiamento, si fanno solo danni Progettiamo le fasi fino alla riscossione tenendo presente che ognuna di esse andra’ controllata e valutata rispetto agli obiettivi prefissati
  • 21. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) 1.Misuro Misuro puntualmente e quindi possiedo quanto mi serve per tariffare puntualmente. 2.Tariffo Tariffo puntualmente quando ho a disposizione una collaudata ed efficace misurazione puntuale e un piano finanziario correttamente strutturato. Due fasi
  • 22. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Individuo Individuo e fisso indicatori di efficacia e di efficienza del sistema (senza di questi nessuno potrà dimostrare l’affidabilità e l’efficacia del proprio sistema di misurazione)
  • 23. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Strutturo Strutturo bene il piano finanziario per non annullare gli effetti positivi della MISURAZIONE PUNTUALE introducendo, con la ripartizione dei costi tra parte fissa e variabile e tra utenze domestiche e non domestiche, elementi distorcenti che renderebbero la tariffa non più coerente con quanto misurato e quindi di nuovo “ingiusta” e “iniqua”.
  • 24. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Progetto che tenga conto di: •territorialità •modelli di raccolta •tipologie di contenitori •diversificazione dei vari sistemi di misurazione anche nello stesso ambito territoriale Misurare, oltre alle quantità, i costi dei singoli servizi: la tariffa, oltre a essere commisurata alla quantità di rifiuti prodotti deve essere commisurata al servizio reso.
  • 25. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Tariffa a corrispettivo superiamo il concetto di tariffa puntuale che sta diventando fuorviante e insufficiente. MISURARE LA SINGOLA FRAZIONE DELL’INDIFFERENZIATO SI STA RIVELANDO INSUFFICIENTE E POCO PRECISO A RAPPRESENTARE L’ESATTA COMPONENTE VARIABILE
  • 26. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) Tariffa a corrispettivo L’oscillazione di una misura piccola (quale sta diventando quella del RESTO) non può avere effetti sensibili sulla componente variabile della tariffa. PUNTIAMO AD ARTICOLARE LA TARIFFA SU COMPONENTI CHE DIPENDANO OLTRE CHE DALLE QUANTITA’ MISURATE DI PIU’ FRAZIONI ANCHE DEGLI ALTRI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE
  • 27. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) La tariffa puntuale, applicata secondo i principi di fattibilità tecnica e praticabilità economica e tenendo conto degli impatti complessivi ambientali, sociali, economici e sanitari, può essere così articolata: •la COMPONENTE «FISSA» è determinata mediante parametri operativi del servizio che riconducano alla potenzialità specifica di produzione dei rifiuti o di fruibilità del servizio stesso: NUMERO E TIPOLOGIA DI CONTENITORI UTILIZZATI,NUCLEO, METRO QUADRO, Articolazione della tariffa
  • 28. LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA) •la COMPONENTE «VARIABILE» della tariffa è determinata sulla base dei servizi prestati e dei quantitativi di rifiuti conferiti, rilevati con sistemi di misurazione individuale di utenze singole o gruppi di utenze: MISURAZIONE ALMENO DEL RIFIUTO URBANO RESIDUO Articolazione della tariffa
  • 30. La MISURAZIONE PUNTUALE deve essere il presupposto per una effettiva TARIFFAZIONE PUNTUALE: 1) Le MACRO misurazioni devono diventare, dopo un periodo limitato, MICRO misurazioni. 2) La MISURAZIONE PUNTUALE deve essere versatile e applicabile con qualsiasi sistema di raccolta rifiuti: sacchi, bidoncini, cassonetti, container, ecc. 3) La MISURAZIONE PUNTUALE deve poter comportare varie declinazioni LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA)
  • 31. 4) La MISURAZIONE PUNTUALE può essere utilizzata anche per ricavare dei parametri utili per la tariffa 5) La MISURAZIONE PUNTUALE deve fornire indicatori che permettono di monitorare l’efficacia, la qualità e la precisione del servizio 6) La MISURAZIONE PUNTUALE deve prevedere che gli INDICATORI vengano chiaramente definiti 7) La TARIFFA PUNTUALE deve coprire tutti i costi di gestione e gli investimenti, deve essere equae rispettosa del principio LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA)
  • 32. 8) La TARIFFA PUNTUALE deve essere trasparente 9) La TARIFFA PUNTUALE deve incentivare al miglioramento 10) La TARIFFA PUNTUALE deve essere ben comunicata ed in qualche modo «partecipata» LA MISURAZIONE PUNTUALE: UN DOVERE PER L’EQUITA (fonte:PAYTITALIA)
  • 33. Riduzione Rifiuti APPROVATA DEFINITIVAMENTE LA LEGGE ANTISPRECO. ORA L'ITALIA HA LO STRUMENTO PER PERSEGUIRE LA SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE E RENDERE CIRCOLARE IL CICLO DEL CIBO. (fonteMarioSanti–Rifiutologo– Espertoinprevenzionenellaproduzione deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia) 3
  • 34. La legge c'è (con molti pregi a qualche pecca). Spetta ai soggetti potenzialmente coinvolti renderla uno strumento efficace per ridurre i rifiuti e sostenere il welfare locale Riduzione Rifiuti (fonteMarioSanti–Rifiutologo– Espertoinprevenzionenellaproduzione deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
  • 35. La “Cessione gratuita delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale” è l'atto per cui gli operatori del settore alimentare possono cedere gratuitamente le eccedenze alimentari a soggetti donatari (i quali possono ritirarle direttamente o incaricandone altro soggetto donatario5), che le destinano in forma gratuita prioritariamente a favore di persone indigenti. Riduzione Rifiuti (fonteMarioSanti–Rifiutologo– Espertoinprevenzionenellaproduzione deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
  • 36. C'è “come sempre, in Italia” la questione del rinvio a Decreti attuativi, che anche in questo caso subordina la piena operatività del provvedimento a “tempi non prevedibili” su molte questioni dirimenti. Infine una considerazione personale sull'aver voluto puntare, a differenza della legge francese, su un meccanismo solo volontario di incentivazione della devoluzione, senza definire lo specifico "reato di spreco alimentare". E' giusto puntare su adesioni di carattere volontarie, ma considerare lo “spreco alimentare” un reato mi sembrava importante non solo per le sue conseguenze penali o amministrative, ma soprattutto per il suo significato culturale. Affermare il principio che evitare lo spreco non è solo opportuno, ma a tutti gli effetti doveroso sarebbe stato un modo per responsabilizzare cittadini e soprattutto attività economiche ad evitarlo, nei loro comportamenti gestionali quotidiani (devoluzione eccedenze da parte commercianti, doggy bag nei ristoranti, ecc.). Riduzione Rifiuti (fonteMarioSanti–Rifiutologo– Espertoinprevenzionenellaproduzione deirifiuti–ConsiglierePAYTItalia)
  • 37. Raccolta differenziata: metodo unico di calcolo Il D.M. 26 maggio 2016, “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, definisce i criteri nazionali ai quali le regioni dovranno attenersi per determinare le modalità di computo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati. Metro Unico Fonte:PaoloPieper–espertoindirittodelll’ambiente 4