SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 110
Baixar para ler offline
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
1
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
2
La ripresa globale si consolida.
Italia a ruota.
Europa: integrazione o disaffezione.
Luca Paolazzi
Centro Studi Confindustria
2
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
3
La svolta nello scenario globale, prefigurata
sei mesi fa, è stata confermata dai dati,
ma non mancano importanti novità,
che rammentano anche condizioni
di instabilità e rischi.
Il quadro dell’Italia migliora.
Lo scacchiere su cui giocare la partita
dello sviluppo è anche quello europeo.
3
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
4
Lo scenario globale migliora.
Cosa cambia per l’Italia?
L’Europa che vogliamo.
I temi
4
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
5
Lo scenario globale migliora.
I temi
5
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
6
Alcune delle variabili indicate dal CSC
come segnali di cambiamento sono andate
al di là delle aspettative,
altre si sono mosse meno o addirittura
con segno opposto all’atteso.
6
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
7
Tra le grandezze che vanno meglio troviamo
il commercio mondiale, l’avvio di un nuovo
ciclo globale degli investimenti,
la fiducia delle imprese ai massimi.
oltre le aspettative
7
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
8
Ripartito il commercio mondiale…
(Dati trimestrali destagionalizzati in volume, var. % e 50= nessuna var.)
8
2o trim. 2017= aprile-maggio.
Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB e Markit.
46
48
50
52
54
56
58
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Commercio mondiale
PMI ordiniesteri(scala destra)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
9
…trainato dal nuovo ciclo degli investimenti
(Mondo, produzione beni d’investimento, dati trim. prezzi costanti,
1o trim. 2012=100)
9
Fonte: elaborazioni CSC su dati e stime IHS.
98
100
102
104
106
108
110
112
2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
10
Ottimismo delle imprese al top
(Indice PMI globale manifatturiero e indice di fiducia delle imprese
nelle economie avanzate, 2014-2017)
Fonte: Markit, ISM, istituti nazionali di statistica.
10
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
11
Borse azionarie in rialzo
(Indici: 1 settembre 2016=100, dati giornalieri)
11
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
95
100
105
110
115
120
125
09/2016
10/2016
11/2016
12/2016
01/2017
02/2017
03/2017
04/2017
05/2017
06/2017
Germania (DAX 30)
USA (S&P 500)
Mondo (MSCI WORLD)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
12
Tra le variabili che hanno avuto
un mutamento meno ampio dell’atteso
ci sono le politiche di bilancio e l’inflazione.
sotto le aspettative
12
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
13
Le politiche di bilancio hanno sì
abbandonato, complice il ciclo elettorale
europeo, l’orientamento di marcata riduzione
dei deficit, ma ancora non sostengono
apertamente la domanda in modo
da alleviare l’onere che grava
sulle politiche monetarie.
13
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
14
Politiche di bilancio non incisive
(Variazioni assolute del saldo strutturale, in % del PIL)
14
Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI.
-2,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Eurozona USA
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
15
L’inflazione si è allontanata dai minimi
pericolosi di un anno fa, ma rimane sotto
gli obiettivi delle Banche centrali.
15
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
16
L’inflazione risale dai minimi
(Indici dei prezzi al consumo, dati mensili, variazioni % a 12 mesi)
16
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
2015 2016 2017
USA - totale
Eurozona - totale
Italia -totale
* Indice totale al netto di energia e alimentari.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat, BLS.
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
2015 2016 2017
USA - core*
Eurozona - core*
Italia - core*
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
17
Inoltre, l’ascesa dei tassi di interesse
a lungo termine è in parte rientrata
nonostante la FED proseguirà i rialzi.
I tassi reali restano quasi nulli sul decennale
americano e negativi su quello tedesco.
17
contro le aspettative
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
18
Rendimenti sovrani sotto i massimi
(Titoli a 10 anni, valori %, dati mensili)
18
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, FED.
-0,50
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
2016 2017
Italia Germania USA
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
19
I mercati si aspettano altri rialzi FED
(Valori %, dati mensili)
19
* Da luglio 2017: tassi impliciti nei future.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
0,00
0,25
0,50
0,75
1,00
1,25
1,50
1,75
2,00
2014 2015 2016 2017 2018
Interbancario 3 mesi*
Tasso FED effettivo
FED forchetta (partealta)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
20
Tassi reali molto bassi negli USA…
(Rendimento Treasury a 10 anni, valori %, dati mensili; PIL, var. % annua)
20
* Titolo indicizzato all'inflazione. 2017-2018 PIL previsioni CSC.
Fonte: elaborazioni CSC su dati FED.
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
2013 2014 2015 2016 2017 2018
Tasso reale* PIL
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
21
…e in Germania
(Rendimento Bund a 10 anni, valori %, dati mensili; PIL, var. % annua)
21
*Tasso nominale meno inflazione core. 2017-2018 PIL previsioni CSC.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
-2,00
-1,50
-1,00
-0,50
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
2013 2014 2015 2016 2017 2018
Tasso reale* PIL
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
22
Il prezzo del petrolio e di altre importanti
materie prime si è rivelato debole.
22
contro le aspettative
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
23
Petrolio: l'OPEC fatica a rialzare il prezzo
(Brent, dollari per barile, dati giornalieri)
23
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
2014 2015 2016 2017 2018
Prezzo delBrent
CSCgiu. 2017
CSCdic. 2016
Congelamento
OPEC
Taglio
OPEC
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
24
Le commodity agricole risalgono piano
(Prezzi in dollari, indici 2013=100)
24
2017-2018: previsioni Banca Mondiale.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca Mondiale.
70
75
80
85
90
95
100
105
2013 2014 2015 2016 2017 2018
Alimentari
Agricolinon alimentari
Metalli non ferrosi
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
25
Tre elementi sono mutati in misura degna
di nota rispetto allo scenario di 6 mesi fa:
dollaro, protezionismo e populismo.
diversamente dalle aspettative
25
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
26
Dollaro più debole
(Euro per dollaro, dati giornalieri)
26
Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.
0,70
0,75
0,80
0,85
0,90
0,95
1,00
2014 2015 2016 2017
CSCdic. 2016 CSCgiu. 2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
27
Le pulsioni alla legittimazione politica
del protezionismo sono state confermate
dalle dichiarazioni a favore del fair-trade
e dagli omissis pro-liberalizzazione
ai vertici mondiali.
Tuttavia, il pragmatismo ha condotto
a firmare nuovi accordi, anche multilaterali,
che riducono le barriere agli scambi
e ora si parla di rilanciare
il negoziato UE-USA sul TTIP.
27
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
28
Il populismo è uscito ridimensionato
da tutte le tornate elettorali del 2017.
Ciò non significa che abbia cessato
di influenzare le politiche.
Anche con risvolti positivi,
come maggiore attenzione per crescita
e questioni sociali e meno austerity.
28
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
29
Tuttavia, si è alzato il tasso di instabilità
perfino in nazioni insospettabili:
nel Regno Unito ci sono state due elezioni
e un referendum in due anni, il parlamento
è privo di solida maggioranza
e sono probabili nuove consultazioni a breve.
Ciò mantiene alta l’incertezza politica.
29
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
30
L’incertezza politica resta elevata
(Indicatore di incertezza politica globale, indice ponderato con PIL a prezzi correnti)
30
Fonte: elaborazioni CSC su dati PolicyUncertainty.
0,0
50,0
100,0
150,0
200,0
250,0
300,0
350,0
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Media storica 1997-2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
31
Nell’insieme, per la prima volta dal 2011,
le previsioni sulla crescita globale
vengono modificate al rialzo.
Le tensioni geo-politiche e l’effettiva entità
dei tagli di imposte realmente varati
dall’Amministrazione Trump costituiscono
i maggiori rischi al ribasso.
31
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
32
Crescita globale rivista all’insù
(Mondo, PIL a prezzi costanti, variazioni %)
Le linee tratteggiate rappresentano le previsione dell’FMI ad aprile di ogni anno indicato.
Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI.
32
2011 2012
2013
2014
2015
Media 2002-2007
2016
2017
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
33
Cosa cambia per l’Italia?
I temi
33
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
34
Tra le novità per l’Italia:
l’ISTAT ha rivisto al rialzo le statistiche,
gli indicatori qualitativi sulle imprese
salgono ai massimi dal 2008.
34
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
35
PIL rivisto al rialzo
(Italia, var. %, dati trimestrali destagionalizzati)
35
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
0,42
0,14
0,27
0,19
0,24
0,36
0,12
0,29
0,34
0,44
0,00
0,05
0,10
0,15
0,20
0,25
0,30
0,35
0,40
0,45
0,50
2016 2017
Mag-2017 (stima preliminare) Giu-2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
36
Il PMI indica incremento più vivace
(Italia, livelli e var. %, soglia 50=nessuna var. cong., dati trimestrali destag.)
36
Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit, ISTAT.
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
30
35
40
45
50
55
60
65
70
2007 2009 2011 2013 2015 2017
PIL (scala destra) PMI composito
PMI outputservizi PMI outputmanifatturiero
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
37
L’accelerazione del PIL si deve
a export e investimenti.
37
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
38
L’export italiano riprende vigore…
(Beni, dati in volume, variazioni %)
38
Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB, FMI e ISTAT
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
2014 2015 2016 2017 2018
Exportitaliano
Domandapotenzialeitaliana
Importmondiale
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
39
…e punta sulla qualità
(Rapporto tra valori medi unitari e prezzi alla produzione dei prodotti venduti
all’estero, indice 2000=100)
39
2017= primi tre mesi.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat.
95
100
105
110
115
120
125
130
135
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Italia
Germania
Francia
Spagna
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
40
Così il peso dell’export sul PIL continua
a salire, sfiorando il 32% l’anno prossimo,
dal 27% nel 2011. Ossia aumenta
l’internazionalizzazione del Paese,
frutto delle strategie aziendali
e delle politiche governative e associative.
40
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
41
Fonte: CSC e Prometeia.
oggi
domani
2022 – 77 miliardi di euro
Import dall’Italia di BBF
dei Mercati Avanzati a quote crescenti
(Italia Best Performer)
domani se…
2016 – 59 miliardi di euro
Import dall’Italia di BBF
dei Mercati Avanzati
2022 – 70 miliardi di euro
Import dall’Italia di BBF
dei Mercati Avanzati a quote costanti
Due scenari per il bello e ben fatto
41
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
42
Gli investimenti hanno incominciato a risalire
nel 2014. Il moto è in progressione:
partito dai mezzi di trasporto, si è esteso
poi ai macchinari e dall’anno scorso
anche alle costruzioni.
42
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
43
Il recupero degli investimenti si diffonde
(Italia, dati trimestrali destagionalizzati, Indici 1o trim. 2000=100)
43
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Abitazioni
Fabbricatinon residenzialie altre opere
Mezzidi trasporto
Impiantie macchinari
Prodottidiproprietà intellettuale
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
44
Ciascuna tipologia beneficia con intensità
diversa di una serie di condizioni
diventate più favorevoli.
Anzitutto, la maggiore fiducia
nell’incremento della domanda futura.
Poi, l’utilizzo degli impianti,
che è ai massimi dal 2008.
44
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
45
Investimenti in linea con le attese di domanda
(Italia, saldi delle risposte e var. % su dati a prezzi costanti)
45
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
2000
2003
2007
2009
2010
2012
2016
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
-70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10
Investimenti(var.%annuale)
Attese di domanda(attese sugliordini, saldi delle risposte)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
46
Uso capacità produttiva quasi ai massimi
(Eurozona, manifatturiero, valori %)
* 2009: 3o trimestre.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione Europea.
90
88
82
79
8586
84
78
76
83
80
78
71
70
76
70
72
68
64
70
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Germania Francia Spagna Italia Area euro
Max storico Attuale (secondotrim. 2017)
Media 2010 Minstorico*
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
47
Ancora, la ritrovata redditività, per effetto
della caduta del costo delle materie prime.
Il costo del capitale ai minimi storici.
La spesa pubblica in infrastrutture rifinanziata
e quella privata in abitazioni stimolata
dall’elevata accessibilità.
Infine, l’efficacia del potenziamento
degli ammortamenti: +3,5% l’effetto
cumulato nel 2016-18 sugli acquisti
di beni strumentali.
47
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
48
Mark-up risalito
(Italia, manifatturiero, dati trimestrali, indici 2000=100)
48
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
70
75
80
85
90
95
100
105
110
98
99
100
101
102
103
104
105
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Mark-up
Prezzo dell'output(destra)
Costo degli input (destra)
Clup (destra)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
49
Costo del denaro ai minimi
(Italia, tasso sui prestiti bancari alle imprese*; valori %)
49
*Nuove operazioni.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d'Italia.
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
50
Case: acquisti favoriti dall’accessibilità
(Abitazioni, indici 2000=100, dati destag.)
50
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
140,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Investimentiin abitazioni Indicediconvenienza
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
51
Il quadro, tuttavia, diventerà meno propizio
nel 2018: i margini hanno già iniziato
a diminuire, specularmente alla risalita
delle materie prime, e ciò erode
l’autofinanziamento e il credito
è ancora molto selettivo; i maggiori
ammortamenti valgono per gli ordini
effettuati entro la fine del 2017; nel 2018
i timori sull’esito elettorale renderanno
più prudenti le imprese.
51
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
52
A dare maggior spazio per la crescita del PIL
italiano c’è stato il venir meno
di importanti elementi frenanti:
lo stallo del commercio mondiale a cavallo
tra 2015 e 2016; la severa restrizione
creditizia; la lunga e profonda caduta
dell’edilizia; i consistenti interventi
di riduzione del deficit pubblico.
52
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
53
Alle spalle lo stop al commercio mondiale
(Beni, dati in volume trimestrali destagionalizzati, var. %)
53
Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB.
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
I 2015 II 2015 III 2015 IV 2015 I 2016 II 2016 III 2016 IV 2016
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
54
Nel credito finita la grande stretta
(Italia, dati mensili, var. % annue dello stock di prestiti bancari)
54
Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d’Italia.
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Corretto per l'effetto delle cartolarizzazioni Grezzo
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
55
Fermata la caduta delle costruzioni
(Italia, dati trimestrali destagionalizzati, 1o trim. 2007=100)
55
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.
50
60
70
80
90
100
110
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Investimentiin costruzioni
Produzionenellecostruzioni
Fiducia delle impreseedili
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
56
Bilancio pubblico meno tirato
(Italia, variazioni del saldo strutturale, dati annuali, in % del PIL)
56
Fonte: elaborazione CSC su dati Commissione europea.
-2,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
57
Inoltre, i consumi delle famiglie crescono
anche se risentono dell’aumento dei prezzi
per il rincaro della bolletta energetica.
57
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
58
Sale il reddito, resta basso il risparmio
(Famiglie italiane, reddito disponibile reale, variazioni % annue su dati
destagionalizzati; tasso di risparmio medio annuo)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
11,0
12,0
-6,0
-5,0
-4,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Reddito disponibile reale
Tasso dirisparmio (scala destra)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
59
I consumi sono sostenuti anche
dai progressi nel mercato del lavoro,
in quantità e qualità, come dimostra
la più alta quota di contratti a tempo
indeterminato sulle nuove assunzioni,
frutto delle riforme realizzate.
59
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
60
Lavoro a passo di PIL
(Italia; PIL a prezzi costanti e unità di lavoro equivalenti a tempo pieno;
dati destag.; 1o trim. 2008=100)
60
Stime CSC dal 2o trimestre 2017 .
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
90
92
94
96
98
100
102
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
PIL ULA
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
61
Non bisogna, però, dimenticare né i 7,7
milioni di persone cui manca il lavoro, in tutto
o in parte, né l’alta disoccupazione di lunga
durata (ossia da almeno dodici mesi, quasi
il 60% del totale) né l’elevata disoccupazione
giovanile, che sta alimentando una forte
emigrazione dall’Italia all’estero
e dal Sud al Nord.
61
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
62
Il CSC rivede al rialzo le previsioni:
+1,3% nel 2017 (da +0,8% precedente)
e +1,1% nel 2018 (da +1,0%).
62
Le nuove previsioni del CSC per l’Italia
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
63
2015 2016 2017 2018
Prodotto interno lordo 0,8 0,9 1,3 1,1
Consumi delle famiglie residenti 1,5 1,3 1,2 1,1
Investimenti fissi lordi 1,6 2,9 2,6 2,9
in macchinari e mezzi di trasporto 3,5 4,6 3,6 3,5
in costruzioni -0,4 1,1 1,6 2,2
Esportazioni di beni e servizi 4,4 2,4 4,6 3,9
Importazioni di beni e servizi 6,8 2,9 5,7 4,1
Saldo commerciale1
3,1 3,6 3,3 3,3
Occupazione totale (ULA) 1,0 1,4 0,9 0,8
Tasso di disoccupazione2
11,9 11,7 11,2 10,7
Prezzi al consumo 0,1 -0,1 1,3 1,1
Retribuzioni totale economia3
0,4 0,7 0,9 1,0
Le nuove previsioni del CSC per l’Italia
(Variazioni %)
1 Fob-fob, valori in % del PIL; 2 valori percentuali; 3 per ULA.
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
63
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
64
Previsioni a confronto
Ordinate per la variazione cumulata 2017-2018 del PIL.
64
2017 2018 2018
CSC (28 giugno 2017) 1,3 1,1 2,3 2,4
FMI (12 giugno 2017) 1,3 1,0 2,4 1,4
REF (10 aprile 2017) 1,1 1,1 2,4 2,5
Intesa SanPaolo (14 giugno 2017) 1,1 1,1 2,0 1,9
Morgan Stanley (4 giugno 2017) 1,2 1,0 2,3 1,8
Banca d'Italia (9 giugno 2017) 1,0 1,2
Citigroup (21 giugno 2017) 1,4 0,8 2,0 2,0
Governo (11 aprile 2017) 1,1 1,0 2,1 1,2
Governo - quadro tendenziale (senza manovra) 1,1 1,0 2,4 2,3
Deutsche Bank (16 giugno 2017) 1,0 1,0 2,3 2,3
Commissione europea (11 maggio 2017) 0,9 1,1 2,2 2,3
OCSE (7 giugno 2017) 1,0 1,0 2,1 1,4
UniCredit (31 marzo 2017) 1,0 0,9 2,2 2,0
IHS Global Insight (15 giugno 2017) 1,0 0,9 3,5 2,3
Prometeia (31 marzo 2017) 0,9 0,9 2,4 2,3
PIL (var. %) Deficit/PIL (%)
2017
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
65
2015 2016 2017 2018
Commercio mondiale 2,0 1,4 3,9 3,3
Prezzo del petrolio1 53,0 45,1 51,0 52,0
Prodotto interno lordo
Stati Uniti 2,6 1,6 2,2 2,5
Area euro 1,9 1,7 1,9 1,7
Paesi emergenti 4,0 4,1 4,6 4,8
Cambio dollaro/euro2 1,11 1,11 1,10 1,12
Tasso FED3 0,13 0,40 0,99 1,58
Tasso di interesse a 3 mesi USA3 0,32 0,74 1,28 1,88
Tasso BCE3 0,05 0,01 0,00 0,00
Tasso di interesse a 3 mesi Area euro3 -0,02 -0,26 -0,32 -0,19
Lo scenario internazionale di riferimento
(Variazioni %)
1 Dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali.
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, FMI, CPB.
65
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
66
Riguardo ai conti pubblici, la previsione CSC
non include nel 2018 la manovra necessaria
a proseguire lungo il sentiero stretto
tra diminuzione del disavanzo pubblico
(senza far scattare l’aumento dell’IVA)
e sostegno all’economia. Anche se fosse
contenuta in 8 miliardi (grazie all’ulteriore
flessibilità europea), essa abbasserebbe
l’incremento del PIL sotto l’1%.
66
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
67
2015 2016 2017 2018
Entrate totali1 47,8 47,2 46,9 46,4
Uscite totali1 50,5 49,6 49,2 48,8
Pressione fiscale apparente1 43,3 42,9 42,4 42,2
Pressione fiscale effettiva1 49,0 48,5 47,9 47,6
Indebitamento netto 2,7 2,4 2,3 2,4
Indebitamento netto strutturale 1,0 1,8 2,1 2,4
Saldo primario 1,4 1,5 1,5 1,3
Saldo primario strutturale 3,1 2,2 1,8 1,4
Debito pubblico 132,1 132,6 133,2 133,7
Debito pubblico (netto sostegni)2 128,5 129,1 129,8 130,3
La finanza pubblica
(Italia, valori in % PIL)
1 Al netto del bonus 80 euro.
2 Prestiti diretti a paesi euro e quota di pertinenza dell’ESM.
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
67
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
68
Il debito pubblico in rapporto al PIL continua
a non scendere: 133,2% nel 2017 (da 132,6%)
e 133,7% nel 2018. Non sarà immediato
il rischio di una maggiore spesa per interessi
dopo il cambio della politica BCE,
che peraltro non è imminente,
grazie al basso costo delle nuove emissioni.
68
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
69
Costo medio del debito in discesa
(Valori %)
69
Fonte: elaborazione CSC su dati MEF e ISTAT.
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
Rendimento medio titoli pubblici all'emissione
Costo medio del debito
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
70
La maggiore crescita è la chiave di volta
anche per abbassare il debito, oltre che,
e soprattutto, per innalzare il benessere
e ridurre la povertà. Perciò servono
riforme strutturali e politiche di bilancio
che promuovano gli investimenti e abbattano
la tassazione del lavoro. In questo modo
si otterrebbero maggiore flessibilità in sede
europea e sguardo benevolo dai mercati.
70
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
71
Tanto più che, sebbene sia ridotta la forbice
di crescita tra l’Italia e il resto dell’Eurozona,
il divario assoluto continua ad aumentare.
71
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
72
L’Italia cresce meno dell’Eurozona
(PIL, indice 2014=100, var. % annuali)
72
Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat.
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
100
101
102
103
104
105
106
107
108
2014 2015 2016 2017 2018
Italia (scala destra) Euroarea netto Italia (scala destra)
Italia (indice) Euroarea (indice)
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
73
L’Europa che vogliamo.
I temi
73
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
74
L’Europa che vogliamo
Dimensione Benefici
Opinioni Carenze
Proposte
74
Dimensione
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
75
L’Unione europea è il risultato di un graduale
percorso di integrazione iniziato all’indomani
della seconda guerra mondiale. Ideali, valori
e risultati ne hanno fatto un esperimento
felicemente riuscito, il cui successo è ben
illustrato dal suo allargamento: da 6 paesi
fondatori si è arrivati a 28.
75
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
76
1952
1973-1986
1995
20042007
2013
76
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
77
L’Unione europea è un gigante economico.
Nel 2016 il suo PIL valeva
più di 14.800 miliardi di euro,
il 21,8% del totale mondiale
con solo il 6,9% della popolazione globale.
77
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
78
Con oltre 500 milioni di consumatori
e 23 milioni di aziende,
il mercato unico europeo
è la più grande area economica del pianeta
dove merci e persone possono
circolare liberamente.
78
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
79
L’Europa che vogliamo
Dimensione Benefici
Opinioni Carenze
Proposte
79
Benefici
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
80
Il progetto di integrazione europeo
ha garantito per oltre 70 anni pace,
democrazia, libertà, sviluppo economico
e diffusione del benessere a una popolazione
sempre più numerosa, come mai
era accaduto prima nella storia.
80
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
81
Il mercato unico europeo,
grazie alle sue dimensioni,
permette alle imprese europee
di raggiungere la scala di produzione
necessaria per innovare,
competere a livello globale
e penetrare nuovi mercati.
81
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
82
Ha favorito gli scambi intra-UE,
passati dal 30,9% del PIL europeo nel 1999
al 40,9% nel 2016. Circa la metà sono
rappresentati da scambi
di beni intermedi tra imprese.
Ciò riflette una produzione articolata
in filiere che attraversano le frontiere
nazionali e che si sono allungate
e ramificate nel tempo.
82
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
83
Si allungano le catene europee del valore
(Paesi UE, manif. escl. petroliferi, VA attivato intra-UE in % del VA totale)
* VA attivato da prod. estera per domanda finale (1 passaggio transfrontaliero).
** VA attivato da prod. estera per export (2 o più passaggi transfrontalieri).
Fonte: stime CSC su dati WIOD.
0
2
4
6
8
10
12
14
16
Domanda finaleestera Catenedel valorecorte* Catenedel valorelunghe**
2000 2014
83
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
84
L’Europa che vogliamo
Dimensione Benefici
Opinioni Carenze
Proposte
84
Opinioni
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
85
Malgrado il raggiungimento di straordinari
traguardi il progetto sta attraversando
una grave crisi di fiducia.
La Brexit, la diffusione di movimenti
antieuropei, il temporaneo ripristino
di controlli alle frontiere indicano
che il suo disgregarsi
è uno scenario ormai possibile.
Sono però ancora forti il sostegno
per il progetto europeo e l’adesione
ai suoi valori fondamentali.
85
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
86
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurobarometro.
Con la crisi crolla la fiducia nella UE
(% di risposte dei cittadini europei)
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
2003 2006 2007 2009 2011 2013 2014 2016
Hanno fiducia Non hanno fiducia
86
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
87
Nelle opinioni dei cittadini europei
è cresciuta molto l’insoddisfazione
verso l’architettura e il funzionamento
di “questa Europa”.
Più che il progetto europeo è messo
in discussione il modo in cui è stato realizzato
ed è alta la domanda
di più democrazia.
87
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
88
Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurobarometro.
UE associata a grandi valori e… inefficienze
(Cosa significa l’UE per i cittadini europei, quota di risposte multiple)
-30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60
Libertàdi viaggiare,studiare,lavorare inaltri paesi
Pace
Pluralismoculturale
Voce piùforte nel mondo
Democrazia
Prosperitàeconomica
Protezione Sociale
Perditadi identitàculturale
Disoccupazione
Piùcrimine
Insufficientecontrollodelle frontiere
Sprecodi denaro
Burocrazia
Aprile2007
Novembre2016
Significati positiviSignificati negativi
88
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
89
L’Europa che vogliamo
Dimensione Benefici
Opinioni Carenze
Proposte
89
Carenze
•Istituzionali
•Economiche
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
90
Sul fronte istituzionale, con le crisi
(economica, migratoria
e della sicurezza) ha prevalso
il metodo decisionale intergovernativo
non pienamente democratico.
Ciò ha creato contrapposizioni tra gruppi
di paesi (di frontiera e non; Nord-Sud).
90
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
91
I paesi di frontiera,
in assenza di una politica comune,
sono stati lasciati soli
a gestire la crisi migratoria.
Alcuni paesi non hanno neppure attuato
il concordato piano di ricollocamento
dei richiedenti asilo.
91
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
92
* 2017= proiezioni UNHCR.
Fonte: elaborazioni CSC su dati UNHCR.
Proseguono gli sbarchi, soprattutto in Italia
(Migliaia di persone)
92
0 200 400 600 800 1.000 1.200
2017*
2016
2015
2014
Italia Grecia Spagna Malta
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
93
Sul fronte economico,
le politiche adottate durante la crisi
simmetrica delle banche, del 2008,
sono state inadeguate perché
hanno dato insufficiente
stimolo all’economia,
accentuato le differenze tra paesi
e contribuito ad aumentare i debiti pubblici.
93
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
94
Inoltre, le politiche adottate durante la crisi
asimmetrica dei debiti sovrani
sono state inadeguate perché
l’austerità pro-ciclica ha causato
la seconda recessione e abbassato
il potenziale di crescita nei periferici,
ampliando il divario rispetto ai core.
94
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
95
Fonte: elaborazioni CSC su stime Commissione europea.
Restrizioni pro-cicliche come risposta alla crisi
(Eurozona, valori in % del PIL potenziale)
2011
2012
2013
2014
2015
2016
-0,4
-0,2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
-4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0
Fiscalstance
(variazionesaldoprimariostrutturale)
Output gap
Espansione fiscale
anti-ciclica
Restrizione fiscale
pro-ciclica
Restrizione
fiscale
anti-ciclica
Espansione fiscale
pro-ciclica
95
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
96
Paesi core: Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi. Paesi periferici: Grecia, Italia, Portogallo, Spagna.
Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea.
La risposta dell’UE provoca divergenza
(PIL procapite PPS, media paesi core e periferici; 1995=100)
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Core Periferici
96
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
97
Al contrario, la BCE è un caso esemplare
di come la politica economica, superando
le logiche nazionali, si possa evolvere
in senso pienamente europeista.
97
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
98
L’Europa che vogliamo
Dimensione Benefici
Opinioni Carenze
Proposte
98
Proposte
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
99
Le 4 funzioni da cedere all’Europa:
1) relazioni internazionali (politica estera,
diplomazia, cooperazione allo sviluppo),
2) sicurezza e difesa,
3) controllo frontiere e politiche migratorie,
4) bilancio comune solo dell’Eurozona.
99
più Europa, in cosa?
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
100
Riguardo alle funzioni, le relazioni
internazionali comuni (politica estera,
diplomazia, cooperazione allo sviluppo)
sarebbero più efficaci perché
il peso politico dell’Unione sarebbe maggiore
rispetto alla somma dei singoli paesi.
Idem per la sicurezza e la difesa uniche.
100
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
101
Le politiche migratorie comuni
e di controllo delle frontiere,
con accentramento delle decisioni
a livello europeo, sono necessarie
per conciliare la libertà di circolazione,
sancita dall’accordo di Schengen,
con la crescente richiesta di sicurezza
da parte dei cittadini europei.
101
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
102
Sul piano economico è prioritaria la creazione
di un bilancio comune destinato
alla stabilizzazione dell’economia
dell’Eurozona
che protegga i cittadini europei
dal rischio di disoccupazione
e finanzi investimenti
in ricerca, innovazione e infrastrutture,
driver fondamentali per la crescita.
102
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
103
La questione industriale va posta al centro
della politica economica europea.
Per sfruttare al meglio la nuova rivoluzione
industriale e affrontare la crescente
concorrenza internazionale
servono a livello europeo
politiche industriali e per l’innovazione,
il completamento del mercato unico
e l’avvio di quello digitale.
103
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
104
Non tutti sono disponibili a cedere ulteriori
fette di sovranità.
Si dovrebbe partire dai 19 dell’Eurozona
o dai 22 di Schengen,
perché per questi è indispensabile
adottare alcune politiche comuni.
Essenziale che non sia un’Europa à la carte,
con coalizioni variabili di paesi basate
sulla convenienza economica.
104
più Europa, con quali paesi?
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
105
Alcune innovazioni potrebbero essere
introdotte a parità di trattati,
tramite cooperazione rafforzata e accordi
intergovernativi, altre, più ambiziose,
ne richiederebbero la revisione.
Il percorso verso una nuova carta
costituzionale appare oggi irrealistico.
105
più Europa, quali strumenti?
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
106
Le 4 principali proposte:
1) elezione diretta Presidente Commissione UE,
2) che deve essere anche Presidente Consiglio,
3) istituzione di un Parlamento solo Eurozona,
4) a cui dovrebbe rispondere un Ministro
delle Finanze che gestisca la politica di
bilancio dell’Eurozona.
106
più Europa, “più democrazia”?
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
107
In conclusione, esiste una maggioranza
silenziosa di cittadini filo-europei, speculare
alla minoranza rumorosa che fa dell’UE
il capro-espiatorio dei mali nazionali.
Una maggioranza
che vuole un’Europa con più politiche
comuni e più potere decisionale
a livello europeo.
107
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
108
Occorre recuperare la solidarietà
fra paesi e popoli europei
che è parte cruciale del patrimonio
e della ragion d’essere dell’Unione europea.
Il proseguimento delle attuali tendenze
e politiche porterebbe
alla disgregazione.
108
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
109
La disunione europea non risolverebbe
nessuno dei problemi dei cittadini.
Il muro di diffidenza e sfiducia reciproche
va superato spiegando,
senza retorica e concretamente,
i vantaggi dell’Europa unita.
109
Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria
110 110

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Lp 26 giugno 14
Lp 26 giugno 14Lp 26 giugno 14
Lp 26 giugno 14Fabio Bolo
 
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
 
"Alla radice delle diverse performance delle imprese"
"Alla radice delle diverse performance delle imprese""Alla radice delle diverse performance delle imprese"
"Alla radice delle diverse performance delle imprese"Agi
 
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...Istituto nazionale di statistica
 
Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Forfinance Group
 
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013BNL Mestiere Impresa
 
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globale
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globaleRapporto ICE 2016 Italia nel contesto globale
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globaleAlberto Scanziani
 
Principali variabili economiche da monitorare
Principali variabili economiche da monitorare Principali variabili economiche da monitorare
Principali variabili economiche da monitorare giovanni facco
 
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptx
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptxPrincipali variabili economiche da monitorare r2.pptx
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptxgiovanni facco
 
Dirigenti quadri 2016 rev1.pptx
Dirigenti  quadri 2016 rev1.pptxDirigenti  quadri 2016 rev1.pptx
Dirigenti quadri 2016 rev1.pptxgiovanni facco
 
L’indice dell’apocalisse finanziaria
L’indice dell’apocalisse finanziariaL’indice dell’apocalisse finanziaria
L’indice dell’apocalisse finanziariaCarlo Favaretti
 
La stampa in italia 2010 2012
La stampa in italia 2010 2012La stampa in italia 2010 2012
La stampa in italia 2010 2012Vittorio Pasteris
 
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015Uvet amex bt_survey_febbraio_2015
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015Vincenzo Gallucci
 

Mais procurados (19)

Lp 26 giugno 14
Lp 26 giugno 14Lp 26 giugno 14
Lp 26 giugno 14
 
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0
Lo scenario economico attuale e la prospettiva lunga di Industria 4.0
 
Lo Scenario alla ripresa autunnale - Luca Paolazzi
Lo Scenario alla ripresa autunnale - Luca PaolazziLo Scenario alla ripresa autunnale - Luca Paolazzi
Lo Scenario alla ripresa autunnale - Luca Paolazzi
 
"Alla radice delle diverse performance delle imprese"
"Alla radice delle diverse performance delle imprese""Alla radice delle diverse performance delle imprese"
"Alla radice delle diverse performance delle imprese"
 
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...
R. Monducci - Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle attivi...
 
Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017
 
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013
Congiuntura flash Centro Studi Confindustria_Maggio 2013
 
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globale
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globaleRapporto ICE 2016 Italia nel contesto globale
Rapporto ICE 2016 Italia nel contesto globale
 
Principali variabili economiche da monitorare
Principali variabili economiche da monitorare Principali variabili economiche da monitorare
Principali variabili economiche da monitorare
 
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptx
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptxPrincipali variabili economiche da monitorare r2.pptx
Principali variabili economiche da monitorare r2.pptx
 
Dirigenti quadri 2016 rev1.pptx
Dirigenti  quadri 2016 rev1.pptxDirigenti  quadri 2016 rev1.pptx
Dirigenti quadri 2016 rev1.pptx
 
Report estero 2013 07 istat
Report estero 2013 07 istatReport estero 2013 07 istat
Report estero 2013 07 istat
 
Consuntivo 2014 dell'economia regionale
Consuntivo 2014 dell'economia regionaleConsuntivo 2014 dell'economia regionale
Consuntivo 2014 dell'economia regionale
 
L'impatto sull'economia dei territori e il credito alle Imprese - 23 ottobre ...
L'impatto sull'economia dei territori e il credito alle Imprese - 23 ottobre ...L'impatto sull'economia dei territori e il credito alle Imprese - 23 ottobre ...
L'impatto sull'economia dei territori e il credito alle Imprese - 23 ottobre ...
 
L’indice dell’apocalisse finanziaria
L’indice dell’apocalisse finanziariaL’indice dell’apocalisse finanziaria
L’indice dell’apocalisse finanziaria
 
BNL Focus #27
BNL Focus #27BNL Focus #27
BNL Focus #27
 
La stampa in italia 2010 2012
La stampa in italia 2010 2012La stampa in italia 2010 2012
La stampa in italia 2010 2012
 
Note economiche
Note economicheNote economiche
Note economiche
 
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015Uvet amex bt_survey_febbraio_2015
Uvet amex bt_survey_febbraio_2015
 

Semelhante a Scenari Economici Giugno 2017 - Presentazione Luca Paolazzi

Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Forfinance Group
 
Alla radice delle diverse performance delle imprese
Alla radice delle diverse performance delle impreseAlla radice delle diverse performance delle imprese
Alla radice delle diverse performance delle impreseAgi
 
Flair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoFlair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoIpsos
 
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Istituto nazionale di statistica
 
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESELA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESECentro Produttività Veneto
 
Market watch dicembre_ita
Market watch dicembre_itaMarket watch dicembre_ita
Market watch dicembre_itaBanca Ifis
 
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da record
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da recordInterscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da record
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da recordJoerg Buck
 
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017Pio De Gregorio
 
Commenti al Country Report Italy 2018
Commenti al Country Report Italy 2018Commenti al Country Report Italy 2018
Commenti al Country Report Italy 2018Carlo Milani
 
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghi
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di DraghiStudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghi
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghistudiophi.ch
 
Che fine ha fatto la crisi economica?
Che fine ha fatto la crisi economica?Che fine ha fatto la crisi economica?
Che fine ha fatto la crisi economica?tterre
 
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracino
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_MarracinoPEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracino
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracinoi-Faber S.p.A.
 
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo Padoan
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo PadoanClasse Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo Padoan
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo PadoanPartito democratico
 
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Kaiti_expansion
 
The look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investmentsThe look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investmentsFrancescoSacchettini
 
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...OECD, Economics Department
 
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...Istituto nazionale di statistica
 
Cfo mini guida_portafogli_200331
Cfo mini guida_portafogli_200331Cfo mini guida_portafogli_200331
Cfo mini guida_portafogli_200331Andrea Giovannetti
 
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...Istituto nazionale di statistica
 

Semelhante a Scenari Economici Giugno 2017 - Presentazione Luca Paolazzi (20)

Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017Presentazione mercato obbligazionario 2017
Presentazione mercato obbligazionario 2017
 
Alla radice delle diverse performance delle imprese
Alla radice delle diverse performance delle impreseAlla radice delle diverse performance delle imprese
Alla radice delle diverse performance delle imprese
 
Flair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà annoFlair: il clima del paese a metà anno
Flair: il clima del paese a metà anno
 
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
 
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESELA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE
LA CRISI GLOBALE E LA CRISI ITALIANA. LA REAZIONE DELLE IMPRESE
 
Market watch dicembre_ita
Market watch dicembre_itaMarket watch dicembre_ita
Market watch dicembre_ita
 
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da record
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da recordInterscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da record
Interscambio economico Italia / Germania: anche il 2017 è da record
 
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017
 
Commenti al Country Report Italy 2018
Commenti al Country Report Italy 2018Commenti al Country Report Italy 2018
Commenti al Country Report Italy 2018
 
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghi
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di DraghiStudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghi
StudioPhi - Il Punto N.3 - Il Contropiede di Draghi
 
Che fine ha fatto la crisi economica?
Che fine ha fatto la crisi economica?Che fine ha fatto la crisi economica?
Che fine ha fatto la crisi economica?
 
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracino
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_MarracinoPEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracino
PEC 2017 6 Aprile | Scenario macroeconomico_Marracino
 
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo Padoan
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo PadoanClasse Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo Padoan
Classe Dem - 6/02/2016 - Pier Carlo Padoan
 
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)
Reale o percepita? La crisi e la ricchezza nel nostro Paese (Silvano Ghinolfi)
 
The look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investmentsThe look out nov 2020 kuspide investments
The look out nov 2020 kuspide investments
 
L'investitore razionale n.6
L'investitore razionale n.6L'investitore razionale n.6
L'investitore razionale n.6
 
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...
Italy 2017 OECD Economic Survey Le riforme stanno dando risultati, ma restano...
 
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...
F. De Novellis - Politiche monetarie, rischi finanziari, paesi emergenti: cos...
 
Cfo mini guida_portafogli_200331
Cfo mini guida_portafogli_200331Cfo mini guida_portafogli_200331
Cfo mini guida_portafogli_200331
 
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...
R. Monducci, Economia, imprese, lavoro: fattori critici e potenziale di cresc...
 

Mais de Confindustria

Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?
Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?
Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?Confindustria
 
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Confindustria
 
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC Confindustria
 
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?Confindustria
 
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi Confindustria
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi ConfindustriaSlide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi Confindustria
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi ConfindustriaConfindustria
 
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023Confindustria
 
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023Confindustria
 
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023Confindustria
 
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?Confindustria
 
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022Confindustria
 
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022Confindustria
 
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...Confindustria
 
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022Confindustria
 
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incognite
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incogniteLa manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incognite
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incogniteConfindustria
 
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...Confindustria
 
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizio
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizioInfografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizio
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizioConfindustria
 
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi Confindustria
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi ConfindustriaSlide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi Confindustria
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi ConfindustriaConfindustria
 
Ancora troppo pochi investimenti pubblici
Ancora troppo pochi investimenti pubbliciAncora troppo pochi investimenti pubblici
Ancora troppo pochi investimenti pubbliciConfindustria
 
Brexit Begins – Ha inizio la Brexit
Brexit Begins – Ha inizio la BrexitBrexit Begins – Ha inizio la Brexit
Brexit Begins – Ha inizio la BrexitConfindustria
 
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in Italia
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in ItaliaRivista di Politica Economica - Il debito pubblico in Italia
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in ItaliaConfindustria
 

Mais de Confindustria (20)

Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?
Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?
Tassi, PNRR, superbonus, energia: che succederà alla crescita italiana?
 
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...
Slide Real Time Turnover Index (RTT), un nuovo indicatore per l'economia ital...
 
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC
Slide Pensa Pignatti Rapporto Catene di fornitura 2023 CSC
 
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?
Rapporto di previsione - L’economia italiana torna alla bassa crescita?
 
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi Confindustria
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi ConfindustriaSlide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi Confindustria
Slide Rapporto Catene di fornitura 2023 del Centro Studi Confindustria
 
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023
Slide Fontana Buccellato - Esportare la dolce vita 2023
 
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023
Slide Fontana Buccellato Rapporto Ingenium 2023
 
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023
Slide Fontana Rapporto di previsione CSC primavera 2023
 
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?
Slide Rapacciuolo Economia italiana ancora resiliente a incertezza e shock?
 
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022
 
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 5 maggio 2022
 
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...
Slide Fontana Rapporto di previsione Confindustria - L'economia italiana alla...
 
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022
Rincari di energia e commodity: cause, impatti, prospettive - 8 marzo 2022
 
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incognite
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incogniteLa manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incognite
La manifattura al tempo della pandemia. La ripresa e le sue incognite
 
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...
Infografica Centro Studi Confindustria - Gli effetti sui lavoratori dello sma...
 
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizio
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizioInfografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizio
Infografica Centro Studi Confindustria - Accordo UE Mercosur, un buon inizio
 
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi Confindustria
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi ConfindustriaSlide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi Confindustria
Slide Manzocchi rapporto di previsione Centro Studi Confindustria
 
Ancora troppo pochi investimenti pubblici
Ancora troppo pochi investimenti pubbliciAncora troppo pochi investimenti pubblici
Ancora troppo pochi investimenti pubblici
 
Brexit Begins – Ha inizio la Brexit
Brexit Begins – Ha inizio la BrexitBrexit Begins – Ha inizio la Brexit
Brexit Begins – Ha inizio la Brexit
 
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in Italia
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in ItaliaRivista di Politica Economica - Il debito pubblico in Italia
Rivista di Politica Economica - Il debito pubblico in Italia
 

Scenari Economici Giugno 2017 - Presentazione Luca Paolazzi

  • 1. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 1
  • 2. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 2 La ripresa globale si consolida. Italia a ruota. Europa: integrazione o disaffezione. Luca Paolazzi Centro Studi Confindustria 2
  • 3. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 3 La svolta nello scenario globale, prefigurata sei mesi fa, è stata confermata dai dati, ma non mancano importanti novità, che rammentano anche condizioni di instabilità e rischi. Il quadro dell’Italia migliora. Lo scacchiere su cui giocare la partita dello sviluppo è anche quello europeo. 3
  • 4. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 4 Lo scenario globale migliora. Cosa cambia per l’Italia? L’Europa che vogliamo. I temi 4
  • 5. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 5 Lo scenario globale migliora. I temi 5
  • 6. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 6 Alcune delle variabili indicate dal CSC come segnali di cambiamento sono andate al di là delle aspettative, altre si sono mosse meno o addirittura con segno opposto all’atteso. 6
  • 7. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 7 Tra le grandezze che vanno meglio troviamo il commercio mondiale, l’avvio di un nuovo ciclo globale degli investimenti, la fiducia delle imprese ai massimi. oltre le aspettative 7
  • 8. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 8 Ripartito il commercio mondiale… (Dati trimestrali destagionalizzati in volume, var. % e 50= nessuna var.) 8 2o trim. 2017= aprile-maggio. Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB e Markit. 46 48 50 52 54 56 58 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Commercio mondiale PMI ordiniesteri(scala destra)
  • 9. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 9 …trainato dal nuovo ciclo degli investimenti (Mondo, produzione beni d’investimento, dati trim. prezzi costanti, 1o trim. 2012=100) 9 Fonte: elaborazioni CSC su dati e stime IHS. 98 100 102 104 106 108 110 112 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
  • 10. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 10 Ottimismo delle imprese al top (Indice PMI globale manifatturiero e indice di fiducia delle imprese nelle economie avanzate, 2014-2017) Fonte: Markit, ISM, istituti nazionali di statistica. 10
  • 11. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 11 Borse azionarie in rialzo (Indici: 1 settembre 2016=100, dati giornalieri) 11 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 95 100 105 110 115 120 125 09/2016 10/2016 11/2016 12/2016 01/2017 02/2017 03/2017 04/2017 05/2017 06/2017 Germania (DAX 30) USA (S&P 500) Mondo (MSCI WORLD)
  • 12. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 12 Tra le variabili che hanno avuto un mutamento meno ampio dell’atteso ci sono le politiche di bilancio e l’inflazione. sotto le aspettative 12
  • 13. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 13 Le politiche di bilancio hanno sì abbandonato, complice il ciclo elettorale europeo, l’orientamento di marcata riduzione dei deficit, ma ancora non sostengono apertamente la domanda in modo da alleviare l’onere che grava sulle politiche monetarie. 13
  • 14. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 14 Politiche di bilancio non incisive (Variazioni assolute del saldo strutturale, in % del PIL) 14 Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI. -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Eurozona USA
  • 15. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 15 L’inflazione si è allontanata dai minimi pericolosi di un anno fa, ma rimane sotto gli obiettivi delle Banche centrali. 15
  • 16. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 16 L’inflazione risale dai minimi (Indici dei prezzi al consumo, dati mensili, variazioni % a 12 mesi) 16 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 2015 2016 2017 USA - totale Eurozona - totale Italia -totale * Indice totale al netto di energia e alimentari. Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat, BLS. 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 2015 2016 2017 USA - core* Eurozona - core* Italia - core*
  • 17. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 17 Inoltre, l’ascesa dei tassi di interesse a lungo termine è in parte rientrata nonostante la FED proseguirà i rialzi. I tassi reali restano quasi nulli sul decennale americano e negativi su quello tedesco. 17 contro le aspettative
  • 18. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 18 Rendimenti sovrani sotto i massimi (Titoli a 10 anni, valori %, dati mensili) 18 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters, FED. -0,50 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 2016 2017 Italia Germania USA
  • 19. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 19 I mercati si aspettano altri rialzi FED (Valori %, dati mensili) 19 * Da luglio 2017: tassi impliciti nei future. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 0,00 0,25 0,50 0,75 1,00 1,25 1,50 1,75 2,00 2014 2015 2016 2017 2018 Interbancario 3 mesi* Tasso FED effettivo FED forchetta (partealta)
  • 20. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 20 Tassi reali molto bassi negli USA… (Rendimento Treasury a 10 anni, valori %, dati mensili; PIL, var. % annua) 20 * Titolo indicizzato all'inflazione. 2017-2018 PIL previsioni CSC. Fonte: elaborazioni CSC su dati FED. -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Tasso reale* PIL
  • 21. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 21 …e in Germania (Rendimento Bund a 10 anni, valori %, dati mensili; PIL, var. % annua) 21 *Tasso nominale meno inflazione core. 2017-2018 PIL previsioni CSC. Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. -2,00 -1,50 -1,00 -0,50 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Tasso reale* PIL
  • 22. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 22 Il prezzo del petrolio e di altre importanti materie prime si è rivelato debole. 22 contro le aspettative
  • 23. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 23 Petrolio: l'OPEC fatica a rialzare il prezzo (Brent, dollari per barile, dati giornalieri) 23 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 2014 2015 2016 2017 2018 Prezzo delBrent CSCgiu. 2017 CSCdic. 2016 Congelamento OPEC Taglio OPEC
  • 24. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 24 Le commodity agricole risalgono piano (Prezzi in dollari, indici 2013=100) 24 2017-2018: previsioni Banca Mondiale. Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca Mondiale. 70 75 80 85 90 95 100 105 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Alimentari Agricolinon alimentari Metalli non ferrosi
  • 25. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 25 Tre elementi sono mutati in misura degna di nota rispetto allo scenario di 6 mesi fa: dollaro, protezionismo e populismo. diversamente dalle aspettative 25
  • 26. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 26 Dollaro più debole (Euro per dollaro, dati giornalieri) 26 Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters. 0,70 0,75 0,80 0,85 0,90 0,95 1,00 2014 2015 2016 2017 CSCdic. 2016 CSCgiu. 2017
  • 27. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 27 Le pulsioni alla legittimazione politica del protezionismo sono state confermate dalle dichiarazioni a favore del fair-trade e dagli omissis pro-liberalizzazione ai vertici mondiali. Tuttavia, il pragmatismo ha condotto a firmare nuovi accordi, anche multilaterali, che riducono le barriere agli scambi e ora si parla di rilanciare il negoziato UE-USA sul TTIP. 27
  • 28. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 28 Il populismo è uscito ridimensionato da tutte le tornate elettorali del 2017. Ciò non significa che abbia cessato di influenzare le politiche. Anche con risvolti positivi, come maggiore attenzione per crescita e questioni sociali e meno austerity. 28
  • 29. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 29 Tuttavia, si è alzato il tasso di instabilità perfino in nazioni insospettabili: nel Regno Unito ci sono state due elezioni e un referendum in due anni, il parlamento è privo di solida maggioranza e sono probabili nuove consultazioni a breve. Ciò mantiene alta l’incertezza politica. 29
  • 30. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 30 L’incertezza politica resta elevata (Indicatore di incertezza politica globale, indice ponderato con PIL a prezzi correnti) 30 Fonte: elaborazioni CSC su dati PolicyUncertainty. 0,0 50,0 100,0 150,0 200,0 250,0 300,0 350,0 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Media storica 1997-2017
  • 31. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 31 Nell’insieme, per la prima volta dal 2011, le previsioni sulla crescita globale vengono modificate al rialzo. Le tensioni geo-politiche e l’effettiva entità dei tagli di imposte realmente varati dall’Amministrazione Trump costituiscono i maggiori rischi al ribasso. 31
  • 32. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 32 Crescita globale rivista all’insù (Mondo, PIL a prezzi costanti, variazioni %) Le linee tratteggiate rappresentano le previsione dell’FMI ad aprile di ogni anno indicato. Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI. 32 2011 2012 2013 2014 2015 Media 2002-2007 2016 2017 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
  • 33. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 33 Cosa cambia per l’Italia? I temi 33
  • 34. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 34 Tra le novità per l’Italia: l’ISTAT ha rivisto al rialzo le statistiche, gli indicatori qualitativi sulle imprese salgono ai massimi dal 2008. 34
  • 35. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 35 PIL rivisto al rialzo (Italia, var. %, dati trimestrali destagionalizzati) 35 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 0,42 0,14 0,27 0,19 0,24 0,36 0,12 0,29 0,34 0,44 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50 2016 2017 Mag-2017 (stima preliminare) Giu-2017
  • 36. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 36 Il PMI indica incremento più vivace (Italia, livelli e var. %, soglia 50=nessuna var. cong., dati trimestrali destag.) 36 Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit, ISTAT. -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 30 35 40 45 50 55 60 65 70 2007 2009 2011 2013 2015 2017 PIL (scala destra) PMI composito PMI outputservizi PMI outputmanifatturiero
  • 37. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 37 L’accelerazione del PIL si deve a export e investimenti. 37
  • 38. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 38 L’export italiano riprende vigore… (Beni, dati in volume, variazioni %) 38 Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB, FMI e ISTAT 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 2014 2015 2016 2017 2018 Exportitaliano Domandapotenzialeitaliana Importmondiale
  • 39. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 39 …e punta sulla qualità (Rapporto tra valori medi unitari e prezzi alla produzione dei prodotti venduti all’estero, indice 2000=100) 39 2017= primi tre mesi. Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurostat. 95 100 105 110 115 120 125 130 135 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Italia Germania Francia Spagna
  • 40. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 40 Così il peso dell’export sul PIL continua a salire, sfiorando il 32% l’anno prossimo, dal 27% nel 2011. Ossia aumenta l’internazionalizzazione del Paese, frutto delle strategie aziendali e delle politiche governative e associative. 40
  • 41. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 41 Fonte: CSC e Prometeia. oggi domani 2022 – 77 miliardi di euro Import dall’Italia di BBF dei Mercati Avanzati a quote crescenti (Italia Best Performer) domani se… 2016 – 59 miliardi di euro Import dall’Italia di BBF dei Mercati Avanzati 2022 – 70 miliardi di euro Import dall’Italia di BBF dei Mercati Avanzati a quote costanti Due scenari per il bello e ben fatto 41
  • 42. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 42 Gli investimenti hanno incominciato a risalire nel 2014. Il moto è in progressione: partito dai mezzi di trasporto, si è esteso poi ai macchinari e dall’anno scorso anche alle costruzioni. 42
  • 43. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 43 Il recupero degli investimenti si diffonde (Italia, dati trimestrali destagionalizzati, Indici 1o trim. 2000=100) 43 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Abitazioni Fabbricatinon residenzialie altre opere Mezzidi trasporto Impiantie macchinari Prodottidiproprietà intellettuale
  • 44. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 44 Ciascuna tipologia beneficia con intensità diversa di una serie di condizioni diventate più favorevoli. Anzitutto, la maggiore fiducia nell’incremento della domanda futura. Poi, l’utilizzo degli impianti, che è ai massimi dal 2008. 44
  • 45. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 45 Investimenti in linea con le attese di domanda (Italia, saldi delle risposte e var. % su dati a prezzi costanti) 45 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 2000 2003 2007 2009 2010 2012 2016 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 Investimenti(var.%annuale) Attese di domanda(attese sugliordini, saldi delle risposte)
  • 46. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 46 Uso capacità produttiva quasi ai massimi (Eurozona, manifatturiero, valori %) * 2009: 3o trimestre. Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione Europea. 90 88 82 79 8586 84 78 76 83 80 78 71 70 76 70 72 68 64 70 60 65 70 75 80 85 90 95 100 Germania Francia Spagna Italia Area euro Max storico Attuale (secondotrim. 2017) Media 2010 Minstorico*
  • 47. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 47 Ancora, la ritrovata redditività, per effetto della caduta del costo delle materie prime. Il costo del capitale ai minimi storici. La spesa pubblica in infrastrutture rifinanziata e quella privata in abitazioni stimolata dall’elevata accessibilità. Infine, l’efficacia del potenziamento degli ammortamenti: +3,5% l’effetto cumulato nel 2016-18 sugli acquisti di beni strumentali. 47
  • 48. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 48 Mark-up risalito (Italia, manifatturiero, dati trimestrali, indici 2000=100) 48 Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 70 75 80 85 90 95 100 105 110 98 99 100 101 102 103 104 105 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Mark-up Prezzo dell'output(destra) Costo degli input (destra) Clup (destra)
  • 49. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 49 Costo del denaro ai minimi (Italia, tasso sui prestiti bancari alle imprese*; valori %) 49 *Nuove operazioni. Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d'Italia. 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 5,5 6,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
  • 50. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 50 Case: acquisti favoriti dall’accessibilità (Abitazioni, indici 2000=100, dati destag.) 50 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 110,0 120,0 130,0 140,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Investimentiin abitazioni Indicediconvenienza Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia.
  • 51. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 51 Il quadro, tuttavia, diventerà meno propizio nel 2018: i margini hanno già iniziato a diminuire, specularmente alla risalita delle materie prime, e ciò erode l’autofinanziamento e il credito è ancora molto selettivo; i maggiori ammortamenti valgono per gli ordini effettuati entro la fine del 2017; nel 2018 i timori sull’esito elettorale renderanno più prudenti le imprese. 51
  • 52. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 52 A dare maggior spazio per la crescita del PIL italiano c’è stato il venir meno di importanti elementi frenanti: lo stallo del commercio mondiale a cavallo tra 2015 e 2016; la severa restrizione creditizia; la lunga e profonda caduta dell’edilizia; i consistenti interventi di riduzione del deficit pubblico. 52
  • 53. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 53 Alle spalle lo stop al commercio mondiale (Beni, dati in volume trimestrali destagionalizzati, var. %) 53 Fonte: elaborazioni CSC su dati CPB. -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 I 2015 II 2015 III 2015 IV 2015 I 2016 II 2016 III 2016 IV 2016
  • 54. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 54 Nel credito finita la grande stretta (Italia, dati mensili, var. % annue dello stock di prestiti bancari) 54 Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d’Italia. -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Corretto per l'effetto delle cartolarizzazioni Grezzo
  • 55. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 55 Fermata la caduta delle costruzioni (Italia, dati trimestrali destagionalizzati, 1o trim. 2007=100) 55 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT. 50 60 70 80 90 100 110 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Investimentiin costruzioni Produzionenellecostruzioni Fiducia delle impreseedili
  • 56. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 56 Bilancio pubblico meno tirato (Italia, variazioni del saldo strutturale, dati annuali, in % del PIL) 56 Fonte: elaborazione CSC su dati Commissione europea. -2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
  • 57. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 57 Inoltre, i consumi delle famiglie crescono anche se risentono dell’aumento dei prezzi per il rincaro della bolletta energetica. 57
  • 58. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 58 Sale il reddito, resta basso il risparmio (Famiglie italiane, reddito disponibile reale, variazioni % annue su dati destagionalizzati; tasso di risparmio medio annuo) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 6,0 7,0 8,0 9,0 10,0 11,0 12,0 -6,0 -5,0 -4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 2,0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Reddito disponibile reale Tasso dirisparmio (scala destra)
  • 59. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 59 I consumi sono sostenuti anche dai progressi nel mercato del lavoro, in quantità e qualità, come dimostra la più alta quota di contratti a tempo indeterminato sulle nuove assunzioni, frutto delle riforme realizzate. 59
  • 60. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 60 Lavoro a passo di PIL (Italia; PIL a prezzi costanti e unità di lavoro equivalenti a tempo pieno; dati destag.; 1o trim. 2008=100) 60 Stime CSC dal 2o trimestre 2017 . Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. 90 92 94 96 98 100 102 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 PIL ULA
  • 61. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 61 Non bisogna, però, dimenticare né i 7,7 milioni di persone cui manca il lavoro, in tutto o in parte, né l’alta disoccupazione di lunga durata (ossia da almeno dodici mesi, quasi il 60% del totale) né l’elevata disoccupazione giovanile, che sta alimentando una forte emigrazione dall’Italia all’estero e dal Sud al Nord. 61
  • 62. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 62 Il CSC rivede al rialzo le previsioni: +1,3% nel 2017 (da +0,8% precedente) e +1,1% nel 2018 (da +1,0%). 62 Le nuove previsioni del CSC per l’Italia
  • 63. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 63 2015 2016 2017 2018 Prodotto interno lordo 0,8 0,9 1,3 1,1 Consumi delle famiglie residenti 1,5 1,3 1,2 1,1 Investimenti fissi lordi 1,6 2,9 2,6 2,9 in macchinari e mezzi di trasporto 3,5 4,6 3,6 3,5 in costruzioni -0,4 1,1 1,6 2,2 Esportazioni di beni e servizi 4,4 2,4 4,6 3,9 Importazioni di beni e servizi 6,8 2,9 5,7 4,1 Saldo commerciale1 3,1 3,6 3,3 3,3 Occupazione totale (ULA) 1,0 1,4 0,9 0,8 Tasso di disoccupazione2 11,9 11,7 11,2 10,7 Prezzi al consumo 0,1 -0,1 1,3 1,1 Retribuzioni totale economia3 0,4 0,7 0,9 1,0 Le nuove previsioni del CSC per l’Italia (Variazioni %) 1 Fob-fob, valori in % del PIL; 2 valori percentuali; 3 per ULA. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia. 63
  • 64. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 64 Previsioni a confronto Ordinate per la variazione cumulata 2017-2018 del PIL. 64 2017 2018 2018 CSC (28 giugno 2017) 1,3 1,1 2,3 2,4 FMI (12 giugno 2017) 1,3 1,0 2,4 1,4 REF (10 aprile 2017) 1,1 1,1 2,4 2,5 Intesa SanPaolo (14 giugno 2017) 1,1 1,1 2,0 1,9 Morgan Stanley (4 giugno 2017) 1,2 1,0 2,3 1,8 Banca d'Italia (9 giugno 2017) 1,0 1,2 Citigroup (21 giugno 2017) 1,4 0,8 2,0 2,0 Governo (11 aprile 2017) 1,1 1,0 2,1 1,2 Governo - quadro tendenziale (senza manovra) 1,1 1,0 2,4 2,3 Deutsche Bank (16 giugno 2017) 1,0 1,0 2,3 2,3 Commissione europea (11 maggio 2017) 0,9 1,1 2,2 2,3 OCSE (7 giugno 2017) 1,0 1,0 2,1 1,4 UniCredit (31 marzo 2017) 1,0 0,9 2,2 2,0 IHS Global Insight (15 giugno 2017) 1,0 0,9 3,5 2,3 Prometeia (31 marzo 2017) 0,9 0,9 2,4 2,3 PIL (var. %) Deficit/PIL (%) 2017
  • 65. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 65 2015 2016 2017 2018 Commercio mondiale 2,0 1,4 3,9 3,3 Prezzo del petrolio1 53,0 45,1 51,0 52,0 Prodotto interno lordo Stati Uniti 2,6 1,6 2,2 2,5 Area euro 1,9 1,7 1,9 1,7 Paesi emergenti 4,0 4,1 4,6 4,8 Cambio dollaro/euro2 1,11 1,11 1,10 1,12 Tasso FED3 0,13 0,40 0,99 1,58 Tasso di interesse a 3 mesi USA3 0,32 0,74 1,28 1,88 Tasso BCE3 0,05 0,01 0,00 0,00 Tasso di interesse a 3 mesi Area euro3 -0,02 -0,26 -0,32 -0,19 Lo scenario internazionale di riferimento (Variazioni %) 1 Dollari per barile; 2 livelli; 3 valori percentuali. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat, FMI, CPB. 65
  • 66. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 66 Riguardo ai conti pubblici, la previsione CSC non include nel 2018 la manovra necessaria a proseguire lungo il sentiero stretto tra diminuzione del disavanzo pubblico (senza far scattare l’aumento dell’IVA) e sostegno all’economia. Anche se fosse contenuta in 8 miliardi (grazie all’ulteriore flessibilità europea), essa abbasserebbe l’incremento del PIL sotto l’1%. 66
  • 67. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 67 2015 2016 2017 2018 Entrate totali1 47,8 47,2 46,9 46,4 Uscite totali1 50,5 49,6 49,2 48,8 Pressione fiscale apparente1 43,3 42,9 42,4 42,2 Pressione fiscale effettiva1 49,0 48,5 47,9 47,6 Indebitamento netto 2,7 2,4 2,3 2,4 Indebitamento netto strutturale 1,0 1,8 2,1 2,4 Saldo primario 1,4 1,5 1,5 1,3 Saldo primario strutturale 3,1 2,2 1,8 1,4 Debito pubblico 132,1 132,6 133,2 133,7 Debito pubblico (netto sostegni)2 128,5 129,1 129,8 130,3 La finanza pubblica (Italia, valori in % PIL) 1 Al netto del bonus 80 euro. 2 Prestiti diretti a paesi euro e quota di pertinenza dell’ESM. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Banca d’Italia. 67
  • 68. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 68 Il debito pubblico in rapporto al PIL continua a non scendere: 133,2% nel 2017 (da 132,6%) e 133,7% nel 2018. Non sarà immediato il rischio di una maggiore spesa per interessi dopo il cambio della politica BCE, che peraltro non è imminente, grazie al basso costo delle nuove emissioni. 68
  • 69. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 69 Costo medio del debito in discesa (Valori %) 69 Fonte: elaborazione CSC su dati MEF e ISTAT. 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Rendimento medio titoli pubblici all'emissione Costo medio del debito
  • 70. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 70 La maggiore crescita è la chiave di volta anche per abbassare il debito, oltre che, e soprattutto, per innalzare il benessere e ridurre la povertà. Perciò servono riforme strutturali e politiche di bilancio che promuovano gli investimenti e abbattano la tassazione del lavoro. In questo modo si otterrebbero maggiore flessibilità in sede europea e sguardo benevolo dai mercati. 70
  • 71. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 71 Tanto più che, sebbene sia ridotta la forbice di crescita tra l’Italia e il resto dell’Eurozona, il divario assoluto continua ad aumentare. 71
  • 72. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 72 L’Italia cresce meno dell’Eurozona (PIL, indice 2014=100, var. % annuali) 72 Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati Eurostat. 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 100 101 102 103 104 105 106 107 108 2014 2015 2016 2017 2018 Italia (scala destra) Euroarea netto Italia (scala destra) Italia (indice) Euroarea (indice)
  • 73. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 73 L’Europa che vogliamo. I temi 73
  • 74. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 74 L’Europa che vogliamo Dimensione Benefici Opinioni Carenze Proposte 74 Dimensione
  • 75. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 75 L’Unione europea è il risultato di un graduale percorso di integrazione iniziato all’indomani della seconda guerra mondiale. Ideali, valori e risultati ne hanno fatto un esperimento felicemente riuscito, il cui successo è ben illustrato dal suo allargamento: da 6 paesi fondatori si è arrivati a 28. 75
  • 76. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 76 1952 1973-1986 1995 20042007 2013 76
  • 77. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 77 L’Unione europea è un gigante economico. Nel 2016 il suo PIL valeva più di 14.800 miliardi di euro, il 21,8% del totale mondiale con solo il 6,9% della popolazione globale. 77
  • 78. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 78 Con oltre 500 milioni di consumatori e 23 milioni di aziende, il mercato unico europeo è la più grande area economica del pianeta dove merci e persone possono circolare liberamente. 78
  • 79. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 79 L’Europa che vogliamo Dimensione Benefici Opinioni Carenze Proposte 79 Benefici
  • 80. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 80 Il progetto di integrazione europeo ha garantito per oltre 70 anni pace, democrazia, libertà, sviluppo economico e diffusione del benessere a una popolazione sempre più numerosa, come mai era accaduto prima nella storia. 80
  • 81. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 81 Il mercato unico europeo, grazie alle sue dimensioni, permette alle imprese europee di raggiungere la scala di produzione necessaria per innovare, competere a livello globale e penetrare nuovi mercati. 81
  • 82. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 82 Ha favorito gli scambi intra-UE, passati dal 30,9% del PIL europeo nel 1999 al 40,9% nel 2016. Circa la metà sono rappresentati da scambi di beni intermedi tra imprese. Ciò riflette una produzione articolata in filiere che attraversano le frontiere nazionali e che si sono allungate e ramificate nel tempo. 82
  • 83. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 83 Si allungano le catene europee del valore (Paesi UE, manif. escl. petroliferi, VA attivato intra-UE in % del VA totale) * VA attivato da prod. estera per domanda finale (1 passaggio transfrontaliero). ** VA attivato da prod. estera per export (2 o più passaggi transfrontalieri). Fonte: stime CSC su dati WIOD. 0 2 4 6 8 10 12 14 16 Domanda finaleestera Catenedel valorecorte* Catenedel valorelunghe** 2000 2014 83
  • 84. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 84 L’Europa che vogliamo Dimensione Benefici Opinioni Carenze Proposte 84 Opinioni
  • 85. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 85 Malgrado il raggiungimento di straordinari traguardi il progetto sta attraversando una grave crisi di fiducia. La Brexit, la diffusione di movimenti antieuropei, il temporaneo ripristino di controlli alle frontiere indicano che il suo disgregarsi è uno scenario ormai possibile. Sono però ancora forti il sostegno per il progetto europeo e l’adesione ai suoi valori fondamentali. 85
  • 86. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 86 Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurobarometro. Con la crisi crolla la fiducia nella UE (% di risposte dei cittadini europei) 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 2003 2006 2007 2009 2011 2013 2014 2016 Hanno fiducia Non hanno fiducia 86
  • 87. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 87 Nelle opinioni dei cittadini europei è cresciuta molto l’insoddisfazione verso l’architettura e il funzionamento di “questa Europa”. Più che il progetto europeo è messo in discussione il modo in cui è stato realizzato ed è alta la domanda di più democrazia. 87
  • 88. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 88 Fonte: elaborazioni CSC su dati Eurobarometro. UE associata a grandi valori e… inefficienze (Cosa significa l’UE per i cittadini europei, quota di risposte multiple) -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 Libertàdi viaggiare,studiare,lavorare inaltri paesi Pace Pluralismoculturale Voce piùforte nel mondo Democrazia Prosperitàeconomica Protezione Sociale Perditadi identitàculturale Disoccupazione Piùcrimine Insufficientecontrollodelle frontiere Sprecodi denaro Burocrazia Aprile2007 Novembre2016 Significati positiviSignificati negativi 88
  • 89. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 89 L’Europa che vogliamo Dimensione Benefici Opinioni Carenze Proposte 89 Carenze •Istituzionali •Economiche
  • 90. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 90 Sul fronte istituzionale, con le crisi (economica, migratoria e della sicurezza) ha prevalso il metodo decisionale intergovernativo non pienamente democratico. Ciò ha creato contrapposizioni tra gruppi di paesi (di frontiera e non; Nord-Sud). 90
  • 91. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 91 I paesi di frontiera, in assenza di una politica comune, sono stati lasciati soli a gestire la crisi migratoria. Alcuni paesi non hanno neppure attuato il concordato piano di ricollocamento dei richiedenti asilo. 91
  • 92. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 92 * 2017= proiezioni UNHCR. Fonte: elaborazioni CSC su dati UNHCR. Proseguono gli sbarchi, soprattutto in Italia (Migliaia di persone) 92 0 200 400 600 800 1.000 1.200 2017* 2016 2015 2014 Italia Grecia Spagna Malta
  • 93. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 93 Sul fronte economico, le politiche adottate durante la crisi simmetrica delle banche, del 2008, sono state inadeguate perché hanno dato insufficiente stimolo all’economia, accentuato le differenze tra paesi e contribuito ad aumentare i debiti pubblici. 93
  • 94. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 94 Inoltre, le politiche adottate durante la crisi asimmetrica dei debiti sovrani sono state inadeguate perché l’austerità pro-ciclica ha causato la seconda recessione e abbassato il potenziale di crescita nei periferici, ampliando il divario rispetto ai core. 94
  • 95. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 95 Fonte: elaborazioni CSC su stime Commissione europea. Restrizioni pro-cicliche come risposta alla crisi (Eurozona, valori in % del PIL potenziale) 2011 2012 2013 2014 2015 2016 -0,4 -0,2 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 -4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 1,0 Fiscalstance (variazionesaldoprimariostrutturale) Output gap Espansione fiscale anti-ciclica Restrizione fiscale pro-ciclica Restrizione fiscale anti-ciclica Espansione fiscale pro-ciclica 95
  • 96. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 96 Paesi core: Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi. Paesi periferici: Grecia, Italia, Portogallo, Spagna. Fonte: elaborazioni CSC su dati Commissione europea. La risposta dell’UE provoca divergenza (PIL procapite PPS, media paesi core e periferici; 1995=100) 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Core Periferici 96
  • 97. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 97 Al contrario, la BCE è un caso esemplare di come la politica economica, superando le logiche nazionali, si possa evolvere in senso pienamente europeista. 97
  • 98. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 98 L’Europa che vogliamo Dimensione Benefici Opinioni Carenze Proposte 98 Proposte
  • 99. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 99 Le 4 funzioni da cedere all’Europa: 1) relazioni internazionali (politica estera, diplomazia, cooperazione allo sviluppo), 2) sicurezza e difesa, 3) controllo frontiere e politiche migratorie, 4) bilancio comune solo dell’Eurozona. 99 più Europa, in cosa?
  • 100. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 100 Riguardo alle funzioni, le relazioni internazionali comuni (politica estera, diplomazia, cooperazione allo sviluppo) sarebbero più efficaci perché il peso politico dell’Unione sarebbe maggiore rispetto alla somma dei singoli paesi. Idem per la sicurezza e la difesa uniche. 100
  • 101. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 101 Le politiche migratorie comuni e di controllo delle frontiere, con accentramento delle decisioni a livello europeo, sono necessarie per conciliare la libertà di circolazione, sancita dall’accordo di Schengen, con la crescente richiesta di sicurezza da parte dei cittadini europei. 101
  • 102. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 102 Sul piano economico è prioritaria la creazione di un bilancio comune destinato alla stabilizzazione dell’economia dell’Eurozona che protegga i cittadini europei dal rischio di disoccupazione e finanzi investimenti in ricerca, innovazione e infrastrutture, driver fondamentali per la crescita. 102
  • 103. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 103 La questione industriale va posta al centro della politica economica europea. Per sfruttare al meglio la nuova rivoluzione industriale e affrontare la crescente concorrenza internazionale servono a livello europeo politiche industriali e per l’innovazione, il completamento del mercato unico e l’avvio di quello digitale. 103
  • 104. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 104 Non tutti sono disponibili a cedere ulteriori fette di sovranità. Si dovrebbe partire dai 19 dell’Eurozona o dai 22 di Schengen, perché per questi è indispensabile adottare alcune politiche comuni. Essenziale che non sia un’Europa à la carte, con coalizioni variabili di paesi basate sulla convenienza economica. 104 più Europa, con quali paesi?
  • 105. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 105 Alcune innovazioni potrebbero essere introdotte a parità di trattati, tramite cooperazione rafforzata e accordi intergovernativi, altre, più ambiziose, ne richiederebbero la revisione. Il percorso verso una nuova carta costituzionale appare oggi irrealistico. 105 più Europa, quali strumenti?
  • 106. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 106 Le 4 principali proposte: 1) elezione diretta Presidente Commissione UE, 2) che deve essere anche Presidente Consiglio, 3) istituzione di un Parlamento solo Eurozona, 4) a cui dovrebbe rispondere un Ministro delle Finanze che gestisca la politica di bilancio dell’Eurozona. 106 più Europa, “più democrazia”?
  • 107. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 107 In conclusione, esiste una maggioranza silenziosa di cittadini filo-europei, speculare alla minoranza rumorosa che fa dell’UE il capro-espiatorio dei mali nazionali. Una maggioranza che vuole un’Europa con più politiche comuni e più potere decisionale a livello europeo. 107
  • 108. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 108 Occorre recuperare la solidarietà fra paesi e popoli europei che è parte cruciale del patrimonio e della ragion d’essere dell’Unione europea. Il proseguimento delle attuali tendenze e politiche porterebbe alla disgregazione. 108
  • 109. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 109 La disunione europea non risolverebbe nessuno dei problemi dei cittadini. Il muro di diffidenza e sfiducia reciproche va superato spiegando, senza retorica e concretamente, i vantaggi dell’Europa unita. 109
  • 110. Luca Paolazzi – Direttore Centro Studi Confindustria 110 110