Il Bilancio di Genere 2013 costituisce un importante punto di svolta rispetto al percorso avviato in passato. Già l’edizione precedente aveva infatti rappresentato una evoluzione, grazie alla quale era passato da documento di rendicontazione a strumento propositivo per la governance. Quest’anno prende avvio una ulteriore nuova stagione, che vede l’inizio di una sperimentazione concreta sul territorio, di progetti a favore delle politiche di genere, diventando così uno strumento operativo che attiva nuovi processi di ascolto e di proposte di intervento.
2. Indice
Presentazione del Bilancio di Genere 2013 ………………………………………………..…….pag. 2
1. Il Bilancio in cifre…………………………………………………………………………………………….pag. 3
1.1. Il bilancio rivisto in ottica di genere
1.2. La riclassificazione delle spese correnti
1.3. La riclassificazione delle spese in conto capitale
2. Le politiche del Comune di Udine in tema di tutela del genere…………………… pag. 24
2.1. Il Comitato Unico di Garanzia
2.2. Le tematiche affrontate e le attività realizzate nel 2013
2.3. Il percorso di elaborazione del Regolamento sul TeleLavoro : come e perché
2.4. La fase sperimentale del TeleLavoro e il ruolo del CUG
2.5. Le iniziative della Commissione Pari Opportunità
3. Il monitoraggio delle esigenze delle donne nell’ambito del “Quartiere delle Magnolie”
…………………………………………………………………………………………………………………………pag. 28
3.1. I dati statistici e demografici del quartiere
3.2. Il Focus Group per la rilevazione delle esigenze
3.3. La matrice degli indicatori per la rilevazione di impatto delle politiche di genere
4. Il nostro percorso, i nostri obiettivi………………………………………………………………..pag. 45
4.1. Cosa abbiamo fatto
4.2. Cosa non abbiamo potuto fare
4.3. Cosa vorremmo fare
4.4. Conclusioni
3. Presentazione del Bilancio di Genere
L’impegno di questa Amministrazione per contrastare le disparità di genere nella società,
purtoppo ancora molto presenti, è trasversale a tutta la nostra attività.
Questo Bilancio di Genere è l’occasione per mettere a fuoco il nostro importante impegno
di civiltà.
Il Bilancio di Genere 2013 costituisce infatti un importante punto di svolta rispetto al
percorso avviato in passato. Già l’edizione precedente aveva infatti rappresentato una
evoluzione, grazie alla quale era passato da documento di rendicontazione a strumento
propositivo per la governance. Quest’anno prende avvio una ulteriore nuova stagione,
che vede l’inizio di una sperimentazione concreta sul territorio, di progetti a favore delle
politiche di genere, diventando così uno strumento operativo che attiva nuovi processi di
ascolto e di proposte di intervento.
Infatti, dopo la raccolta di dati e informazioni su uno specifico quartiere della città, quello
delle Magnolie, il Bilancio di Genere ha di fatto creato occasioni di scambi e di confronti
esperienziali dai quali sono scaturite proposte in favore delle donne che lì vivono,
lavorano o comunque operano. Attraverso un Focus Group, costituito da stakeholders
individuati con grande attenzione, sono state individuate problematiche specifiche e
conseguenti proposte di miglioramento, ad alcune delle quali si potrà dare attuazione già
nei primi mesi del 2014.
In questa edizione inoltre, oltre alla consueta, ma non per questo meno importante,
classificazione di genere del bilancio comunale, vengono riportati anche progetti
innovativi proposti dal Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la
valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, come il
Regolamento sul Telelavoro, e i passi avanti compiuti dal Servizio Zero Tolerance che,
grazie ai Protocolli di collaborazione con altri Enti, diviene sempre più un servizio in rete
col territorio udinese e regionale.
In questa ottica di collegamenti e sinergie tra i diversi uffici ed Enti che si occupano di
politiche di genere, è importantissimo l’apporto offerto dalla Commissione Pari
Opportunità tra Uomo e Donna, grazie alla quale, all’inizio del 2013, è stata individuata
la sede della futura Casa delle Donne, ora in fase di allestimento, che rappresenterà per
le donne un altro importante punto di riferimento e di rafforzamento della rete territoriale
tra istituzioni pubbliche e private.
Fto.Furio Honsell
Sindaco di Udine
Cinzia Del Torre
Assessora alle Pari Opportunità
2
4. 1. IL BILANCIO IN CIFRE
1.1. Il Bilancio rivisto in ottica di genere
1.2. La riclassificazione delle spese correnti
1.3. La riclassificazione delle spese in conto capitale
3
5. 1.1. Il Bilancio rivisto in ottica di genere
La lettura dei bilanci degli enti pubblici in chiave di genere consente di analizzare le
disuguaglianze di genere attraverso un’ottica di trasparenza e rendicontazione della
gestione. In tal modo, gli amministratori possono essere maggiormente consapevoli delle
conseguenze su cittadine e cittadini del loro agire e condurre una azione politica
maggiormente equa, efficace ed efficiente.
L'analisi del bilancio in un’ottica di genere consente inoltre l’avvio di processi
fondamentali, quali lo studio della diversità tra uomini e donne nella comunità e la
raccolta delle rispettive esigenze.
Riferimenti all’importanza dell’adozione del bilancio di genere sono contenuti in una
risoluzione del Parlamento europeo, la numero A5-0214/2003 del 16 giugno 2003, che
“pone l'accento sull'analisi dell'impatto delle politiche pubbliche sulle donne e sugli
uomini, inserisce la prospettiva di genere a tutti i livelli del processo di costruzione dei
bilanci pubblici e mira a ristrutturare le entrate e le uscite al fine di promuovere
l'uguaglianza tra i sessi”.
Il Bilancio di Genere costituisce infatti uno strumento per orientare concretamente le
politiche di bilancio alla promozione delle pari opportunità tra uomini e donne. Il limite di
questi strumenti è che a volte si scontrano con le limitatezze economiche in particolare di
questi ultimi anni; le proposte inoltrate nel corso della scorsa edizione, infatti, pur
essendo state prese in considerazione dall’Amministrazione, purtroppo non si sono
ancora potute concretizzare.
L’analisi di genere del bilancio consiste nella riclassificazione delle voci di bilancio di un
ente pubblico per aree direttamente o indirettamente sensibili al genere. Il documento
che è stato analizzato è il rendiconto dell'esercizio 2012, rapportandolo con gli esercizi
2010 e 2011. Dal conto del bilancio (in parte riportato di seguito) si sono analizzate le
spese, e più specificatamente le spese correnti, cioè quelle riferite al funzionamento dei
pubblici servizi.
SPESE
TITOLO I - Spese correnti
2010
2011
2012
119.420.830,69
124.813.326,83
119.584.714,07
TITOLO II - Spese
in conto capitale
24.747.514,44
15.256.862,98
13.912.403,18
TITOLO III - Spese
per rimborso di prestiti
11.911.052,73
13.217.112,00
13.213.445,93
TITOLO IV - Spese
per servizi per conto di terzi
12.852.403,73
12.740.515,54
12.555.831,70
168.931.801,59
166.027.817,35
159.266.394,88
TOTALE GENERALE
DELLE SPESE
Le spese correnti sono suddivise per aree di intervento, disposte secondo un ordinamento
decrescente, in base al grado di incidenza sulle pari opportunità. Rispetto al Bilancio
“ufficiale”, quello impostato secondo l’attenzione al genere implica una disaggregazione
delle voci a livello di centri di costo e una successiva riaggregazione secondo aree
tematiche e macrocategorie di genere. Sono state individuate quattro aree di “inerenza”
4
6. rispetto al genere: 1) l'area direttamente di genere, 2) l'area indirettamente di genere,
3) l'area di contesto e 4) l'area delle spese neutre per il genere.
1) L'area direttamente inerente il genere evidenzia gli impegni di spesa assunti per
attività espressamente e direttamente indirizzate alle donne, finalizzate alle pari
opportunità e al superamento delle disuguaglianze tra uomini e donne.
2) L'area indirettamente di genere riguarda le politiche di conciliazione e comprende tutte
quelle attività destinate a specifiche fasce di utenti, (quali i bambini, gli anziani, ecc.) che
hanno un forte impatto sulle differenze di genere poiché apportano notevoli benefici non
solo al diretto fruitore del servizio, ma anche a chi si occupa di dargli cura e assistenza
(compito che il più delle volte è svolto dalle donne).
3) Le spese di contesto si riferiscono a tutta una serie di servizi prestati dall'ente che
incidono sulla qualità della vita femminile ma che rispetto all'area precedente impattano
in misura inferiore sui bisogni delle donne e sulle pari opportunità.
4) L'ultimo segmento, quello delle spese neutre per il genere, comprende spese per
servizi che non sono sensibili al genere.
1.2. La riclassificazione delle Spese Correnti
ANALISI DI GENERE DEL BILANCIO
2010Spese correnti del Comune di Udine - Anni 2010-2012
SPESE
CORRENTI
2010
% sul
bilancio
CORRENTI
2011
% sul
bilancio
CORRENTI
2012
% sul
bilancio
SPESE DIRETTAMENTE INERENTI IL GENERE
Commissione per le
pari opportunità tra
uomo e donna
1.535,00
Bilancio di Genere
2.400,00
942,00
17.400,00
Zero Tolerance
72.589,20
72.766,20
73.194,12
Calendidonna
20.000,00
4.954,30
50.000,00
Contributi ad
associazioni
22.392,00
8.163,94
6.657,34
Accoglienza
temporanea*1
30.975,00
13.535,96
91.869,95
TOTALE SPESE
DIRETTAMENTE
DI GENERE
149.891,20
0,1
100.362,40
0,1
239.121,41
0,2
5
7. SPESE INDIRETTAMENTE INERENTI IL GENERE
POLITICHE DI CONCILIAZIONE
Infanzia e adolescenza
Asili nido
3.593.253,92
3.915.208,49
3.755.941,79
Servizi per l'infanzia
e minori
724.478,39
743.739,84
732.544,76
Scuole materne
998.872,99
1.024.958,39
1.038.185,17
2.961.178,57
3.118.561,72
3.339.313,46
985.988,22
1.081.363,33
1.040.495,21
Mense scolastiche
2.659.239,02
2.802.385,59
2.978.518,09
Servizi nel campo
dell'istruzione
1.663.652,51
1.847.621,41
1.936.174,95
490.193,94
425.071,79
612.808,53
Scuole elementari
Scuole medie
Iniziative in materia
di attività giovanili
Totale infanzia
e adolescenza
14.076.857,56
11,8
14.958.910,56
12,0
15.433.981,96
12,9
Anziani e handicap
Anziani, indigenti e
inabili
4.119.256,44
4.263.532,16
4.294.959,49
Interventi a favore di
portatori di handicap
1.928.941,53
2.077.000,00
2.257.944,24
Totale anziani
e handicap
6.048.197,97
5,1
6.340.532,16
5,1
6.552.903,73
5,5
Politiche per la salute, l'inclusione e la sicurezza sociale
184.080,00
184.080,00
160.027,02
Interventi assistenziali
e sicurezza sociale* 2
7.376.760,93
8.470.644,79
6.148.665,42
Interventi di solidarietà
internazionale
2.605.681,77
1.976.691,13
1.714.109,74
14.100.752,41
16.779.566,51
17.202.243,51
Prevenzione sociale
Ambito socio
assistenziale
6
8. Totale salute,
inclusione e
sicurezza sociale
24.267.275,11
20,3
27.410.982,43
21,9
25.225.045,69
21,1
TOTALE POLITICHE
DI CONCILIAZIONE
44.392.330,64
37,2
48.710.425,15
39,0
47.211.931,38
39,5
SPESE DI CONTESTO
CULTURA
Civica biblioteca
1.910.797,80
1.933.714,70
1.964.128,99
Teatro e attività
culturali*3
2.999.840,71
3.239.597,78
2.844.335,56
-
84.300,00
175.119,16
Salvaguardia della
lingua friulana
Accademia d'Arte
Drammatica
Relazioni internazionali
e gemellaggi
Civici musei e gallerie
di storia dell'arte
Museo Friulano
di Storia Naturale
Totale Cultura
166.650,57
-
-
500,00
459,07
2.699.054,93
2.985.498,26
3.152.667,54
910.029,04
1.135.215,20
1.143.725,31
8.686.373,05
7,3
9.378.825,94
7,5
9.280.435,63
7,8
SPORT E TEMPO LIBERO
Piscine
1.649.029,34
1.764.137,96
1.751.545,35
Impianti sportivi
2.795.646,53
2.871.290,83
2.813.657,38
344.237,05
504.593,05
482.686,78
Attività ricreative e
sportive
Totale Sport
e Tempo Libero
4.788.912,92
4,0
5.140.021,84
4,1
5.047.889,51
4,2
PARTECIPAZIONE E DECENTRAMENTO
Città sane
340.995,66
226.726,17
120.227,59
7
9. Bilancio partecipativo
Decentramento
Totale Partecipazione
e Decentramento
3.000,00
889.919,95
1.233.915,61
1.066.400,96
1,0
1.293.127,13
1.078.173,13
1,0
1.198.400,72
1,0
TURISMO E COMMERCIO
Interventi relativi
all'industria
22.855,43
22.018,14
20.171,55
398.950,68
345.131,52
364.330,75
69.532,82
84.084,40
83.130,13
Sportello unico per le
attività produttive
159.549,31
165.849,00
170.576,73
Polizia commerciale
369.360,66
293.827,73
305.946,44
Interventi in campo
turistico
Fiere e mercati
Totale Turismo
e Commercio
1.020.248,90
0,9
910.910,79
0,7
944.155,60
0,8
FORMAZIONE E LAVORO
Sezione
circoscrizionale
per l'impiego
136.736,90
140.787,12
144.816,18
Tirocini
162.453,55
91.661,00
15.732,33
Corsi di formazione
95.254,06
44.124,53
43.223,76
Totale Formazione
e Lavoro
394.444,51
0,3
276.572,65
0,2
203.772,27
0,2
VIVIBILITA'
Sicurezza e vivibilità
4.085.758,62
4.103.538,27
4.161.042,60
Prevenzione e
sicurezza sui luoghi
di lavoro
629.718,28
611.291,48
689.219,74
8.853.721,99
8.180.766,13
7.645.064,87
14.265.924,82
13.459.337,10
12.677.307,53
Mobilità, urbanistica,
illuminazione,
fognatura
Ecologia e
smaltimento rifiuti
8
10. Verde pubblico
2.503.009,86
2.308.601,42
2.160.959,43
Totale Vivibilità
30.338.133,57
25,4
28.663.534,40
23,0
27.333.594,17
22,8
TOTALE SPESE DI
CONTESTO
46.462.028,56
38,9
45.662.992,75
36,6
44.008.247,90
36,8
SPESE NEUTRE PER IL GENERE
Società partecipate
109.026,57
113.300,00
89.184,69
Segreteria generale
715.330,12
720.952,82
816.551,22
Servizio del personale,
oneri e imposte*4
5.434.462,65
6.350.146,18
5.229.655,35
Informatizzazione
1.451.472,73
1.485.037,68
1.426.183,21
Servizi generali
e ausiliari
872.855,46
776.388,47
426.078,75
Spese generali
2.007.495,51
1.974.701,66
2.040.604,98
Dirigenza
2.586.759,13
2.415.301,12
2.581.742,86
Ufficio gare
154.554,26
164.959,14
157.430,74
Contratti
153.759,30
148.779,32
186.280,17
Informazioni e notifiche
475.937,56
488.237,05
487.926,75
Comunicazione
510.387,88
321.496,42
248.691,41
2.602.085,90
2.494.617,21
2.475.518,70
827.338,27
1.851.262,24
785.710,98
Gestione beni
demaniali e patrimon.,
legati, eredità
1.871.960,85
1.869.396,48
2.073.252,37
Uffici tecnici
3.135.450,83
3.185.171,08
3.157.996,88
Servizi cimiteriali
e pompe funebri
2.354.817,76
2.618.896,23
2.484.416,84
290.383,99
258.179,25
340.525,96
1.239.824,13
1.240.279,86
1.305.864,17
Gestione economicofinanziaria e
controllo di gestione
Servizio entrate
e recupero crediti
Avvocatura, spese
legali e risarcimenti
Organi istituzionali
9
11. Demografica, statistica
ed elettorale
TOTALE SPESE
NEUTRE
TOTALE
SPESE CORRENTI
1.622.677,39
1.862.444,32
1.811.797,35
28.416.580,29
23,8
30.339.546,53
24,3
28.125.413,38
23,5
119.420.830,69
100,0
124.813.326,83
100,0
119.584.714,07
100,0
1* La voce nel 2012 comprende la convenzione dell'Ambito per l'inserimento di donne che si trovano in
situazioni di necessità o di emergenza
2* La voce non comprende i costi di “Zero Tolerance” e i contributi alle associazioni
3* La voce non comprende le spese legate all’iniziativa “Calendidonna” che sono state inserite nelle spese
direttamente di genere.
4* La voce non comprende le spese per i tirocini formativi e i costi di formazione del personale che sono stati
inseriti nelle spese di contesto.
RIPARTIZIONE % SPESE CORRENTI ANNO 2012
POLITICHE DI CONCILIAZIONE
39,5%
anziani e handicap
5,5%
SPESE NEUTRE
23,5%
salute, inclusione e sicurezza
sociale
21,1%
infanzia e adolescenza
12,9%
SPESE DI CONTESTO
36,8%
SPESE DIRETTAMENTE DI
GENERE
0,2%
Le risultanze della riclassificazione del Bilancio di cui sopra evidenziano che nel 2012 il
Comune di Udine ha speso per le iniziative direttamente di genere lo 0,2% del totale
10
12. (leggermente superiore agli anni precedenti), fermo restando che le spese per politiche di
conciliazione rappresentano il 39,5% del totale delle spese correnti a fronte di un 39%
del 2011, confermando l’impegno del Comune nel mantenere elevati standard di qualità e
attenzione ai servizi alla persona.
Fra le spese direttamente di genere sono comprese quelle di competenza della
Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Udine, che hanno riguardato il
progetto “Jobdonna - Le donne diplomate e laureate affrontano la crisi economica”
nell’ambito del bando Azioni Positive per gli Enti Locali del Friuli Venezia Giulia ed un
progetto di letteratura e musica “ La Voce delle Donne”.
Il Comune di Udine finanzia il Servizio “Zero Tolerance, ” - contro la violenza sulle donne,
al fine di assicurare alle donne che incontrano l’ostacolo della violenza, nelle sue diverse
forme, il diritto a un sostegno temporaneo nel pieno rispetto della riservatezza e
dell’anonimato.
Si vuole evidenziare, inoltre, la spesa sostenuta per la manifestazione culturale Festival
Calendidonna: la IX edizione del Festival è stata dedicata alle “Cittadine Altrove”, con un
ribaltamento prospettico, inquadrando l’Italia come luogo di osservazione e affidando allo
sguardo delle donne straniere il nostro Paese. A tale fine sono state effettuate, con
particolare seguito di pubblico, proiezioni cinematografiche, spettacoli, concerti, mostre,
laboratori e conversazioni.
Il Comune sostiene inoltre le associazioni che si occupano delle discriminazioni di genere
e dell’accoglienza delle donne in difficoltà.
300.000,00
250.000,00
200.000,00
2010
150.000,00
2011
2012
100.000,00
50.000,00
-
TOTALE SPESE DIRETTAMENTE DI GENERE
11
13. Analizzando la composizione delle spese correnti in valore assoluto, si nota invece come,
a fronte di un calo del totale delle stesse, le spese per politiche di conciliazione siano
diminuite meno che proporzionalmente.
2010
TOTALE SPESE
DIRETTAMENTE
DI GENERE
TOTALE
POLITICHE DI
CONCILIAZIONE
2011
TOTALE SPESE
DI CONTESTO
2012
0,
0
12
0.
00
0.
00
0.
00
0.
00
10
.0
0
80
0
0
0,
0
0,
00
0.
00
0,
00
60
.0
0
0.
00
0.
00
.0
0
40
20
.0
0
0.
00
-
0,
00
0,
00
TOTALE SPESE
NEUTRE
Si intende ora analizzare e scomporre, come fatto per le spese correnti, le spese in conto
capitale, prendendo come riferimento gli importi stanziati nel bilancio triennale
2012/2014. Pur non individuando spese “direttamente di genere”, è possibile notare
come le spese indirettamente di genere riguardino in misura maggiore gli investimenti in
strutture scolastiche, mentre fra le spese di contesto spiccano le spese riferite alla cultura
e quelle per la vivibilità.
1.3. La riclassificazione delle Spese in Conto Capitale
DESCRIZIONE OPERA
STANZIAMENTO
% SUL
STANZIAMENTO
% SUL
STANZIAMENTO
% SUL
ANNO 2012
BILANCIO
ANNO 2013
BILANCIO
ANNO 2014
BILANCIO
SPESE INDIRETTAMENTE DI GENERE
POLITICHE DI CONCILIAZIONE
12
14. ISTRUZIONE E SERVIZI PER L'INFANZIA
SCUOLA MATERNA DI LAIPACCO
830.000,00
SCUOLA DELL'INFANZIA
COSETTINI: SISTEMAZIONE CUCINA
80.000,00
SCUOLA DELL'INFANZIA PRIMO
MAGGIO: AMPLIAMENTO E
SISTEMAZIONE
135.000,00
SCUOLA DELL'INFANZIA FORTE:
SOSTITUZIONE SERRAMENTI PER
CONTENIMENTO ENERGETICO
160.000,00
REALIZZAZIONE NUOVA SCUOLA
MATERNA ZONA EST (AREA EX
OSOPPO)
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
SCUOLE MATERNE
1.500.000,00
50.000,00
ADEGUAMENTI SCUOLE MATERNE
PER OTTENIMENTO CPI
(CERTIFICAZIONE EMAS)
materna pecile - materna benedetti materna taverna
ARREDI SCUOLE MATERNE
100.000,00
10.000,00
SCUOLA ELEMENTARE MAZZINI:
RISTRUTTURAZIONE E
ADEGUAMENTO NORME DI
SICUREZZA
750.000,00
SCUOLA ELEMENTARE A. NEGRI;
RISTRUTTURAZIONE E
ADEGUAMENTO NORME DI
SICUREZZA
500.000,00
RISTRUTTURAZIONE SCUOLA
ELEMENTARE GARZONI
2.600.000,00
SCUOLA ELEMENTARE ALBERTI:
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
1.020.000,00
RISTRUTTURAZIONE SCUOLA
ELEMENTARE PASCOLI
2.200.000,00
NUOVA PALESTRA SCUOLA
ELEMENTARE PELLICO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
SCUOLE ELEMENTARI
1.100.000,00
100.000,00
13
15. ADEGUAMENTI SCUOLE
ELEMENTARI PER OTTENIMENTO
CPI (CERTIFICAZIONE EMAS) ELEM
DE AMICIS - ELEM ZORUTTI - ELEM
DANTE - ELEM D.A. JULIA - ELEM
PELLICO - ELEM ALBERTI
ELEMENTARE ZORUTTI (attività di
prevenzone incendi ex DPR n. 151/10)
ELEMENTARE DANTE ALIGHIERI
(attività di prevenzone incendi ex DPR
n. 151/10)
ELEMENTARE SILVIO PELLICO
(attività di prevenzone incendi ex DPR
n. 151/10)
450.000,00
530.000,00
800.000,00
300.000,00
ELEMENTARE ALBERTI (attività di
prevenzone incendi ex DPR n. 151/10)
SCUOLA ELEMENTARE MAZZINI:
REALIZZAZIONE PALESTRA
680.000,00
1.200.000,00
SCUOLA ELEMENTARE A. NEGRI :
SISTEMAZIONE PALESTRA
270.000,00
SCUOLA ELEMENTARE GIRARDINI:
SISTEMAZIONE PALESTRA
180.000,00
SCUOLA ELEMENTARE D'ORLANDI:
RISTRUTTURAZIONE E
ADEGUAMENTO 2° INT
1.800.000,00
SCUOLA ELEMENTARE DANTE:
RISTRUTTURAZIONE
ARREDI SCUOLE ELEMENTARI
ARREDI SCUOLE ELEMENTARI
ARREDI SCUOLE ELEMENTARI
EX SCUOLA MEDIA MANZONI (ora
SCUOLA MEDIA DI PIAZZA
GARIBALDI) : RISTRUTTURAZIONE
COMPLESSO
SCUOLA MEDIA MARCONI SISTEMAZIONE E ADEGUAMENTO
IMPIANTI
SCUOLA MEDIA MARCONI INTERVENTI PER OTTENIMENTO
CPI
3.200.000,00
20.000,00
50.000,00
150.000,00
250.000,00
250.000,00
450.000,00
RISTRUTTURAZIONE SCUOLA
MEDIA ELLERO
1.562.000,00
RISTRUTTURAZIONE SCUOLA
MEDIA ELLERO
1.088.000,00
RISTRUTTURAZIONE COMPLESSO
MANZONI STRINGHER
1.661.000,00
14
16. RISTRUTTURAZIONE COMPLESSO
MANZONI STRINGHER
3.739.000,00
SCUOLA MEDIA BELLAVITIS:
PITTURE ESTERNE SECONDO
INTERVENTO
180.000,00
SCUOLA MEDIA BELLAVITIS:
IMPIANTI, SERRAMENTI, FINITURE
INTERNE
1.100.000,00
SCUOLA MEDIA FERMI:
COPERTURA, SOFFITTI E FINITURE
SECONDO INTERVENTO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
SCUOLE MEDIE
460.000,00
50.000,00
ADEGUAMENTI SCUOLE MEDIE
PER OTTENIMENTO CPI
(CERTIFICAZIONE EMAS) MEDIA
ELLERO - MEDIA FERMI
150.000,00
MEDIA FERMI (attività di prevenzone
incendi ex DPR n. 151/10)
300.000,00
ARREDI SCUOLE MEDIE
ARREDI SCUOLE MEDIE
400.000,00
10.000,00
ACQUISTO ATTREZZATURE MENSE
SCOLASTICHE
30.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
ASILI NIDO
20.000,00
ARREDI ASILI NIDO
TOTALE ISTRUZIONE E SERVIZI
PER L'INFANZIA
5.000,00
1.575.000,00
6,5
15.790.000,00
61,0
15.105.000,00
73,6
SERVIZI SOCIALI
ACQUISTO VEICOLI
SERVIZI SOCIALI
ACQUISTO ARREDI
ALLOGGI SOCIALI
ACQUISTO ATTREZZATURE
INFORMATICHE AMBITO
ACQUISTO VEICOLI AMBITO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
TOTALE SERVIZI SOCIALI
TOTALE POLITICHE DI
CONCILIAZIONE
12.000,00
100.000,00
2.200,00
500,00
20.000,00
134.700,00
1.709.700,00
0,5
7,0
15.790.000,00
-
61,1
-
15.105.000,00
73,6
15
17. SPESE DI CONTESTO
CULTURA
RESTAURO IMMOBILE EX LATRINE
DI VIA SOTTOMONTE ED
INTEGRAZIONE CON PALAZZO
BARTOLINI
RESTAURO IMMOBILE EX LATRINE
DI VIA SOTTOMONTE ED
INTEGRAZIONE CON PALAZZO
BARTOLINI
MANUTENZIONE STRAORIDNARIA
BIBLIOTECA
ARREDI CIVICA BIBLIOTECA
1.078.500,00
421.500,00
20.000,00
280.000,00
RISTRUTTURAZIONE EX CHIESA S.
FRANCESCO
750.000,00
RISTRUTTURAZIONE EX GAMUD
MANUTENZIONI STRAORDINARIE
MUSEI
500.000,00
20.000,00
RISTRUTTURAZIONE ESTERNA S.
FRANCESCO
251.650,00
RISTRUTTURAZIONE ESTERNA S.
FRANCESCO
98.350,00
ATTREZZATURE DIVERSE
PROGETTO OPENMUSEUM
ARREDI MUSEI
19.000,00
3.500,00
42.000,00
RISTRUTTURAZIONE EX
FRIGORIFERO QUALE SEDE MFSN
E MF
2.800.000,00
RISTRUTTURAZIONE EX
FRIGORIFERO QUALE SEDE MFSN
E MF
3.200.000,00
RISTRUTTURAZIONE EX
FRIGORIFERO QUALE SEDE MFSN
E MF
4.000.000,00
TEATRO NUOVO G. DA UDINE NUOVO SCARICO SCENE
TOTALE CULTURA
151.000,00
10.381.000,00
43,1
3.254.500,00
12,6
-
-
SPORT
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
10.000,00
16
18. PISCINA VIA PRADAMANO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
PISCINA VIA AMPEZZO
ATTREZZATURE DIVERSE PER
PISCINE
IMPIANTO SPORTIVO DI VIA
PRADAMANO RISTRUTTURAZIONE E
ADEGUAMENTO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
E ADEGUAMENTO NORME E
AGIBILITA' IMPIANTI SPORTIVI
MINORI
IMPIANTO SPORTIVO VIA BARCIS:
NUOVE TRIBUNE
40.000,00
5.000,00
850.000,00
70.000,00
100.000,00
IMPIANTO SPORTIVO VIA BARCIS:
IMP FOTOVOLTAICO
70.000,00
21,1IMPIANTO SPORTIVO
LAIPACCO:MANUTENZIONE
STRAORDINARIA PALESTRA E IMP.
FOTOVOLTAICO
280.000,00
IMPIANTO SPORTIVO VIA CORMOR
BASSO: ADEGUAMENTO E
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
SPOGLIATOI
350.000,00
IMPIANTO SPORTIVO VIA DELLA
ROGGIA: MANUTENZIONE
STRAORDINARIA TRIBUNE
150.000,00
IMPIANTO SPORTIVO VIA DELLA
ROGGIA: NUOVA ZONA
ALLENAMENTO E SERVIZI CON
DEMOLIZIONE FABBRICATO
180.000,00
IMPIANTO SPORTIVO VIA DELLA
ROGGIA: FOTOVOLTAICO
70.000,00
AREA SPORTIVA DI CUSSIGNACCO
VIA PADOVA: SISTEMAZIONE AREA
EX TENNIS
70.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
PALAZZINE VIA TORINO C/O
IMPIANTO SPORTIVO DAL DAN DI
PADERNO
IMP. SPORTIVO V.LE DELLO
SPORT: TRIBUNE
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
IMPIANTO SPORTIVO PER IL
TENNIS DI PADERNO (RIPRISTINO
LOCALI DOCCE E SPOGLIATOI)
200.000,00
300.000,00
50.000,00
17
19. MIGLIORIE STADIO FRIULI
TOTALE SPORT
230.000,00
1.655.000,00
6,9
950.000,00
3,7
420.000,00
2,0
VIVIBILITA'
PARCHEGGIO PIAZZA 1° MAGGIO
1.200.000,00
BIKE SHARING (10 stazioni)
287.600,00
BIKE SHARING (10 stazioni)
112.400,00
CAR SHARING REALIZZAZIONE
STAZIONI PRESSO PARCHEGGI
IN STRUTTURA
269.625,00
CAR SHARING REALIZZAZIONE
STAZIONI PRESSO PARCHEGGI
IN STRUTTURA
105.375,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
PARCHEGGI
IMPLEMENTAZIONE PIANO CENTRO
PERCORSO CICLO PEDONALE DA
CHIAVRIS A MOLIN NUOVO
30.000,00
100.000,00
523.300,00
PAVIMENTAZIONE VIA
MERCATOVECCHIO
1.078.500,00
PAVIMENTAZIONE VIA
MERCATOVECCHIO
421.500,00
ARREDO PIAZZA DUOMO
359.500,00
ARREDO PIAZZA DUOMO
RIATTO PAVIMENTAZIONI
BITUMINOSE IN VARIE STRADE
COMUNALI
COSTRUZIONE E/O RIATTO,
MANUTENZIONE MARCIAPIEDI,
PISTE CICLABILI ED ELIMINAZIONE
BARRIERE ARCHITETTONICHE
COSTRUZIONE E/O RIATTO,
MANUTENZIONE MARCIAPIEDI,
PISTE CICLABILI ED ELIMINAZIONE
BARRIERE ARCHITETTONICHE
COSTRUZIONE E/O RIATTO,
MANUTENZIONE MARCIAPIEDI,
PISTE CICLABILI ED ELIMINAZIONE
BARRIERE ARCHITETTONICHE
INTERVENTI DI SICUREZZA
STRADALE
140.500,00
600.000,00
97.065,00
37.935,00
500.000,00
300.000,00
200.000,00
200.000,00
18
20. SISTEMAZIONE PARCHEGGIO E
VIABILITA' VIALE SCHUMANN
REALIZZAZIONE RETE
METROPOLITANA IN FIBRA OTTICA
ELIMINAZIONE BARRIERE
ARCHITETTONICHE NEL
TERRITORIO COMUNALE
200.000,00
2.000.000,00
100.000,00
MARCIAPIEDI E STRADE
(manutenzioni di media entità)
100.000,00
MARCIAPIEDE CICLOPEDONALE
VIA GRAZZANO
150.990,00
MARCIAPIEDE CICLOPEDONALE
VIA GRAZZANO
59.010,00
ELIMINAZIONE BARRIERE
ARCHITETTONICHE E
SISTEMAZIONE VIABILITA' DI VIA
CIVIDALE
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
NELL'AMBITO DI VIA CIVIDALE
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
NELL'AMBITO DI VIA DELLA
MADONNETTA E STRADE
LIMITROFE
Intervento di messa in sicurezza
dell'intersezione Via Veneto - Via Este
Intervento di manutenzione
straordinaria, ristrutturazione dei
marciapiedi esistenti su Via T. Deciani
per la messa in sicurezza degli
attraversamenti pedonali ed il
superamento delle barriere
architettoniche esistenti
Intervento di manutenzione
straordinaria, ristrutturazione dei
marciapiedi esistenti su Via T. Deciani
per la messa in sicurezza degli
attraversamenti pedonali ed il
superamento delle barriere architett
ACQUISTO AUTOMEZZI E VEICOLI
PER SERVIZIO MANUTENZIONI
STRADE
ONERI PER URBANIZZAZIONI IN
LOTTIZZAZIONI CONVENZIONATE
E/S ENTRATA CAP. 3350
TRASFERIMENTI PER ESTENSIONI
RETI E IMPIANTI
TRASFERIMENTI PER ESTENSIONI
RETI E IMPIANTI
251.495,00
26.000,00
204.000,00
100.000,00
143.800,00
56.200,00
30.000,00
228.349,00
163.014,00
130.377,00
19
21. TRASFERIMENTI PER ESTENSIONI
RETI E IMPIANTI
BUCALOSSI A SCOMPUTO
26.944,00
60.000,00
BUCALOSSI A SCOMPUTO
60.000,00
BUCALOSSI A SCOMPUTO
RESTITUZIONE ONERI DI
URBANIZZAZIONE
60.000,00
62.541,00
RESTITUZIONE ONERI DI
URBANIZZAZIONE
31.518,00
RESTITUZIONE ONERI DI
URBANIZZAZIONE
30.056,00
SERVIZIO IGIENICO AUTOPULENTE
57.520,00
SERVIZIO IGIENICO AUTOPULENTE
ATTREZZATURE DIVERSE PER
PROTEZIONE CIVILE
ACQUISTO VEICOLI
22.480,00
3.500,00
75.000,00
ACQUISTO GIOCHI AREE VERDI (di
cui 50/m Giardino del Torso)
70.000,00
ACQUISTO ATTREZZATURE
PER IL VERDE
35.000,00
SISTEMAZIONE DELLA
RECINTAZIONE DELL'AREA VERDE
TRA VIA TRE NOVEMBRE E
VIA SAN PIETRO
150.000,00
PARCO DEL CORMOR 3° LOTTO
500.000,00
PARCO ARDITO DESIO:
MANUTENZIONE STRAORDINARIA,
ADEGUAMENTO TRIBUNE E IMP.
FOTOVOLTAICO
300.000,00
PARCO DEL TORRE
PARCO CASERMA OSOPPO
REALIZZAZIONE DI ORTI URBANI
MESSA A DIMORA NUOVE
ALBERATURE
400.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
INTERVENTI INFRASTRUTTURE
DEL VERDE: PARCO
RIMEMBRANZA, AREA ANNA
FRANK, CHIOSCO CORMOR E
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
80.000,00
INTERVENTI INFRASTRUTTURE
DEL VERDE: PARCO
RIMEMBRANZA, AREA ANNA
FRANK, CHIOSCO CORMOR E
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
80.000,00
20
22. PARCO MORETTI: CHIOSCO,
AREA RISTORO E SVAGO
TOTALE VIVIBILITA'
TOTALE SPESE DI CONTESTO
250.000,00
8.067.199,00
33,5
3.876.895,00
15,0
1.217.000,00
5,9
20.103.199,00
83,5
8.081.395,00
31,3
1.637.000,00
7,9
SPESE NEUTRE
ACQUISTO ATTREZZATURE
INFORMATICHE
Progetto Pitagora/EQUIPMENT
25.000,00
ACQUISTO ATTREZZATURE
INFORMATICHE
50.000,00
ACQUISTO ATTREZZATURE
INFORMATICHE
215.000,00
ARREDI E ATTREZZATURE PER
UFFICI COMUNALI
70.000,00
ARREDI E ATTREZZATURE PER
UFFICI COMUNALI
7.875,00
ARREDI E ATTREZZATURE PER
UFFICI COMUNALI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
PATRIMONIO
7.285,00
60.000,00
MAGAZZINO VIA JOPPI:
DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE
PER SEDE UNIFICATA SQUADRA
VIABILITA' E MANUTENZIONI EDILI
800.000,00
ACQUISIZIONE AREE
12.000,00
ACQUISIZIONE IMMOBILI (PERMUTA
LOCALI VIA FORZE ARMATE)
55.000,00
ACQUISTO AREE INERENTI PRPC
DI VIA CIVIDALE (permuta)
10.575,00
RISTRUTTURAZIONE COMPLESSO
MONUMENTALE P.LE XXVI LUGLIO
150.000,00
RESTAURO LATRINE
VIA BROVEDANI
215.700,00
RESTAURO LATRINE
VIA BROVEDANI
84.300,00
FONDO DI ROTAZIONE
ACCORDI BONARI
ACCORDI BONARI
57.000,00
300.000,00
373.000,00
21
23. ACCORDI BONARI
300.000,00
ADEGUAMENTO IMPIANTI E
PREVENZIONE INCENDI VIA B.O.
DA PORDENONE
670.000,00
PALAZZO D'ARONCO MANUTENZIONE STRAORDINARIA
COPERTURA
516.000,00
PALAZZO D'ARONCO SISTEMAZIONE E RESTAURO
FACCIATE
500.000,00
VIVAIO COMUNALE:
REALIZZAZIONE UFFICI E
SISTEMAZIONE STRUTTURE
RECUPERO LOCALI SCANTINATO
EX CONTARENA
SPOSTAMENTO UNITA'
TRATTAMENTO ARIA PALAZZO
MORPURGO
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
400.000,00
420.000,00
46.000,00
30.000,00
SISTEMAZIONE SEDE COMANDO
POLIZIA MUNICIPALE
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
260.000,00
65.000,00
CIMITERO SAN VITO:
MANUTENZIONE E SISTEMAZIONE
AREA CREMAZIONE E
MONUMENTALE
CIMITERO PADERNO:
NUOVI COLOMBARI
1.200.000,00
330.000,00
CIMITERO CUSSIGNACCO: NUOVI
COLOMBARI
120.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
CIMITERI
135.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
CIMITERI luce votiva
40.000,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
CIMITERO S. VITO: ADEGUAMENTO
BAGNI E PAVIMENTAZIONE
PERCORSI
60.000,00
RETROCESSIONE AREE E LOCULI
20.000,00
RETROCESSIONE AREE E LOCULI
30.000,00
RETROCESSIONE AREE E LOCULI
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI
PER MIGLIORAMENTO LOGISTICA
MOF
30.000,00
137.000,00
22
25. 2. LE POLITICHE DEL COMUNE DI UDINE IN TEMA DI TUTELA
DEL GENERE
2.1. Il Comitato Unico di Garanzia
2.2. Le tematiche affrontate e le attività realizzate dal CUG nel 2013
2.3. Il percorso di elaborazione del Regolamento sul TeleLavoro: come e perchè
2.4. La fase sperimentale del TeleLavoro e il ruolo del CUG
2.5. Le iniziative della Commissione Pari Opportunità
24
26. 2.1. Il Comitato Unico di Garanzia del Comune di Udine
Il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione ed il benessere di
chi lavora e contro le discriminazioni” (CUG) del Comune di Udine è un organismo
autonomo costituito da dipendenti e rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di
entrambi i generi - istituito secondo quanto disposto dalla L.183/2010 - e ha iniziato la
propria attività nel mese di novembre 2011.
2.2. Le tematiche affrontate e le attività realizzate dal CUG nel 2013
Oltre a svolgere attività di consulenza, riservata al personale dell’Ente, su temi quali:
-
situazioni di criticità relative a condizioni di disagio dei/delle dipendenti
esame e verifica preventiva di casi riconducibili ad eventuali condizioni di mobbing
problematiche relative a procedure di mobilità interna, per le quali, dopo la verifica
e l’evidenza dei dati dell’ultimo biennio, si è provveduto a sensibilizzare
l’Amministrazione sulla necessità di provvedere alla adozione urgente di un
apposito Regolamento mirato alla disciplina di tali procedure, ora in fase di
definizione
L’attività del CUG durante l’anno 2013 si è concentrata prevalentemente sulla
preparazione del “Regolamento per la disciplina dell’istituto del TeleLavoro per il
personale dipendente del Comune di Udine”, in stretta collaborazione e con il supporto
della Dirigente alla quale ne era stato assegnato l’obiettivo, compreso sul Piano Esecutivo
di Gestione 2013.
2.3. Il percorso di elaborazione del Regolamento sul TeleLavoro
Il gruppo di lavoro del CUG si è riunito periodicamente per elaborare un Regolamento il
più possibile tarato sulle effettive esigenze sia dell’Amministrazione che dei/delle
dipendenti, affrontandone le possibili problematiche di successiva applicazione e
arrivando poi a fine anno alla presentazione dell’atto in Giunta, per la relativa
approvazione.
Partendo delle molteplici disposizioni normative vigenti ne è stato innanzitutto
preventivamente valutato il rapporto dei costi/benefici diretti ed indiretti della attivazione
dei Progetti di TeleLavoro, per verificarne l’ immediata attuabilità in termini di risorse
economiche disponibili.
Il ricorso al TeleLavoro comporta vantaggi pratici di evidente portata; si consente una
riduzione dei costi collegata anche alla diminuzione dell’assenteismo e all’incremento
produttivo.
Il TeleLavoro è infatti un ottimo strumento per andare incontro a gravi necessità
personali o professionali del personale, salvaguardando le esigenze dell’Amministrazione,
quali la continuità dell’attività, la produttività e la mancata sostituzione del/della
dipendente costretto/a ad assentarsi. E’ sempre più importante inoltre cercare di
25
27. incrementare la qualità della vita dei/delle lavoratori/trici, aumentando la possibilità di
dedicare risorse ed energie alla cura della famiglia e al tempo libero individuale.
Attraverso l’introduzione del TeleLavoro si è ritenuto opportuno offrire una nuova
modalità di gestione dell’attività lavorativa, quale valida alternativa temporanea mirata
dunque a perseguire le seguenti finalità ed obiettivi:
introdurre modalità innovative e flessibili di gestione e di organizzazione del lavoro
che, assicurando il buon andamento e l'imparzialità dell'azione pubblica,
consentano ai/alle dipendenti di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro
migliorare l'efficienza del lavoro nell'ente, anche attraverso la riduzione dei costi
delle assenze, dello stress psico-fisico personale in situazioni di disagio, dei
consumi degli Uffici, dell’utilizzo dei buoni-pasto, dell’inquinamento dovuto agli
spostamenti..:
sostituire alla cultura delle procedure formali e della presenza in ufficio la cultura
della responsabilità e del risultato;
dare la possibilità ai/alle dipendenti di scegliere una diversa modalità di
prestazione del lavoro, che salvaguardi comunque il sistema di relazioni personali e
collettive, in termini di formazione, crescita professionale, motivazione,
responsabilizzazione e partecipazione al contesto lavorativo;
favorire le politiche di genere nella gestione del lavoro di cura familiare;
contribuire alla qualità ambientale grazie ai benefici derivanti dal contributo alla
riduzione del traffico e dell'inquinamento legati al pendolarismo casa-luogo di
lavoro.
2.4. La fase sperimentale del TeleLavoro e il ruolo del CUG
Compatibilmente con i tempi di approvazione del Regolamento, attualmente in fase di
definizione, già dai primi mesi del 2014 verrà iniziata la sperimentazione del TeleLavoro
attraverso l’immediata attivazione di un “progetto pilota” che consentirà alla
Amministrazione di valutarne gli effetti e di poter poi predisporre eventuali integrazioni al
relativo Regolamento.
Importante e attivo sarà il ruolo del CUG. Qualora venga approvato il testo attuale del
Regolamento così come proposto, il Comitato sarà presente nella Commissione di
assegnazione dei progetti di TeleLavoro ai/alle dipendenti interessate in possesso dei
requisiti e delle condizioni previste, di verifica dei principi di trasparenza e di corretta
applicazione di quanto previsto e di rilevazione/monitoraggio sull’andamento e sugli esiti
della nuova modalità lavorativa, soprattutto in termini di risultati.
Una volta definito e approvato il Regolamento sarà pubblicato e visionabile sul sito Web
del Comune di Udine, all’indirizzo www.comune.udine.it
26
28. 2.5. Le iniziative della Commissione Pari Opportunità
LA CASA DELLE DONNE
Ad aprile 2013 è stata consegnata alla Commissione Pari Opportunità una sede per la
Casa delle Donne in via Pradamano n. 21; si è così realizzato l’importante obiettivo di
poter disporre di uno spazio autonomo, luogo di incontro per le realtà istituzionali, le
associazioni femminili del territorio, i movimenti di donne, i gruppi informali e anche per
singole donne.
JOBDONNA
Nel 2013 la Commissione ha realizzato il progetto Jobdonna, per il quale aveva ricevuto
nel 2012 un finanziamento regionale.
Il progetto intendeva sviluppare azioni ed interventi tesi a sostenere l’accesso al mercato
del lavoro e - in generale - a sostegno dell’occupazione, con particolare riferimento alle
donne con un livello medio-alto di scolarizzazione, per aumentare le loro chance
occupazionali e di reddito. Le partecipanti sono state 18 donne di età compresa fra i 18 e
i 50 anni, e alcune di esse hanno segnalato di aver trovato nuove occupazioni, fermo
restando che tutte hanno dichiarato che il ciclo di incontri svolti e’ stata un’importante
occasione di confronto, di formazione, di prova sul campo e quindi, una opportunità di
crescita personale e professionale.
LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ PER IL QUINQUENNIO 2013-2018
La Commissione del precedente mandato dell’Amministrazione che ha realizzato le
attività sopra descritte è stata in carica fino alle nuove elezioni del Sindaco. In seguito
alla pubblicazione di un avviso pubblico, il Consiglio comunale con la DC n.78 del 27
novembre 2013 ha nominato i 14 componenti della nuova Commissione Pari Opportunità
tra uomo e donna, scelte tra le 37 auto-candidature di donne e uomini rappresentative/i
delle associazioni, movimenti e culture del mondo femminile e da persone con esperienza
della condizione femminile nei suoi diversi aspetti e profili, pervenute a seguito di avviso
pubblico, ai quali sono stati aggiunte n.4 Consigliere e l’Assessora alle Pari Opportunità.
Composizione della nuova Commissione per il periodo 2013-2018:
BASSI Cristina
BADAOUI Majda
CATTARUZZI Anna
CONCOLLATO Alice
DEPERU Giacomo
FABBRO Nerina
MARCHIOL Fernanda
NICOLETTI Cristiana
ROSSO Sara
SBUELZ Antonella
TOFFANO Rosi
TOLLON Maria Rosa
VIERO Elena
ZAMPA Renata
GALLO Chiara-consigliera
MELONI Eleonora-consigliera
MOTTA Marilena-consigliera
PAVIOTTI Monica-consigliera
Nella prima seduta utile, verranno elette Presidente, Vice Presidente e rappresentante del
CUG nella Commissione.
27
29. 3. IL MONITORAGGIO DELLE ESIGENZE DELLE DONNE
NELL’AMBITO DEL QUARTIERE DELLE MAGNOLIE
3.1. Dati statistici e demografici: uno sguardo ai numeri del Quartiere delle Magnolie
3.2. Il Focus Group di rilevazione delle esigenze
3.3. La matrice degli indicatori per la rilevazione di impatto delle politiche di genere
28
30. 3.1. Dati statistici e demografici: uno sguardo ai numeri del Quartiere
Udine è un comune che conta oggi poco meno di 100.000 residenti (al 1° gennaio 2013,
a seguito del Censimento, 98.780 abitanti). È una popolazione che continua a crescere,
seppur con una intensità inferiore rispetto a qualche anno fa, ma questo fenomeno è in
gran parte legato agli effetti della crisi economica, che continua ad influenzare molto la
componente migratoria nelle città di maggiori dimensioni. Guardando alla struttura di
questa popolazione, gli elementi che continuano a caratterizzarla sono un forte
sbilanciamento verso le classi d’età più mature (circa un quarto dei residenti ha oltre 65
anni d’età) e una presenza importante di residenti con cittadinanza non italiana (circa il
14,2% della popolazione complessiva, con poco più di 14.000 presenze).
Le caratteristiche demografiche descritte sono generali e rappresentative di tutta la realtà
comunale, alcune però sono maggiormente tipiche di alcune zone, altre si sono
sviluppate in maniera accentuata in altre. Per questo ogni zona di Udine apporta un suo
contributo differenziato e specifico, e richiede così analisi territorialmente più
approfondite per coglierne strutture e dinamiche in modo da poterne programmare
interventi mirati.Come già più volte esposto nelle premesse, il Bilancio di Genere
quest’anno diventa uno strumento anche esplorativo della città, con l’obiettivo ambizioso
di cogliere nelle differenti dinamiche demografiche, economiche e sociali di zone diverse,
gli elementi per poter programmare interventi, anche se minimi, circoscritti e migliorativi
per la zona di interesse. Siamo quindi partiti da una zona di Udine, prospiciente alla
Stazione ferroviaria, a cui si fa spesso riferimento come “Quartiere delle Magnolie”.
La mappa mostra i confini che la delimitano e, di conseguenza, i numeri presentati nel
presente capitolo si riferiscono alle vie o porzioni di vie specificate nella mappa. Si
sottolinea, però, che questa è ovviamente una “semplificazione” per poter circoscrivere i
dati, ma è noto che i fenomeni e l’evoluzione degli stessi non hanno sempre confini così
ben definiti come sulle mappe.
Mappa1 - I confini individuati per il “Quartiere delle Magnolie”
La popolazione residente al 1° gennaio 2013 nelle zona individuata dalla Mappa è di
2.418 abitanti, il 53% dei quali donna. Negli ultimi cinque anni la popolazione
29
31. complessiva è cresciuta del 4,3% contro meno dell’1% della crescita complessiva in città
per lo stesso periodo.
In linea con la struttura generale della popolazione udinese, anche in questa zona si nota
uno sbilanciamento tra i due generi: nelle classi più giovani la popolazione maschile è
sempre superiore a quella femminile, mentre a partire dalla classe 50-64 anni è evidente
la maggior presenza femminile, decisamente importante nelle classi anziane (Graf.1).
Importante, in questa zona, la presenza residenti con cittadinanze non italiane: dalla fine
del 2007 all’inizio del 2013 tale presenza è aumentata del 41%, passando da 655 abitanti
ad oltre 900. L’incidenza sulla popolazione totale (Graf. 2) è quindi elevata rispetto al
resto della città, ed è passata dal 28,3% del 2007 all’attuale 38,2%.
Graf. 1 – Distribuzione della popolazione del “Quartiere delle Magnolie”
per genere e fascia di età
1.400
1275
1.200
1.000
800
Maschi
Femmine
600
400
220
200
151
259
252
175
137
81
0
0-17
18-24
25-39
40-49
50-64
65-74
75 e +
Totale
Graf. 2 - Incidenza percentuale di popolazione con cittadinanza non italiana sul totale
nel “Quartiere delle Magnolie”
40,0
37,0
38,2
28,3
30,0
20,0
2007
2011
2012
30
32. Le prime cinque cittadinanze presenti nel quartiere sono la Ghanese (circa 175 residenti),
la Cinese (con circa 90 presenze), Rumena (80 residenti), Albanese (circa 70) ed Ucraina
(circa 60). Accanto a queste principali, risiedono anche cittadini del Bangladesh, delle
Filippine, della Serbia, del Kosovo, Algeria, Nigeria, India ed altre presenze minoritarie.
Graf. 3 - Le prime cinque cittadinanze presenti nel Quartiere : incidenza percentuale
sulla popolazione straniera residente nella zona
Ghana
18,9
Cinese, Repubblica
Popolare
9,3
Romania
8,7
Albania
7,4
Ucraina
6,4
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
14,0
16,0
18,0
20,0
La presenza femminile è comunque maggiore tra i residenti di cittadinanza Ucraina
(81,4%), Kosovara (60%) e Serba (57,1%).
Tab. 1 - Presenza femminile nelle principali cittadinanze
CITTADINANZE
% DONNE SUL
TOTALE PER
CITTADINANZA
Ghana
46,3
Ucraina
81,4
Romania
55,0
Cinese, Repubblica
Popolare
46,5
Albania
55,9
Filippine
45,6
Serbia, Repubblica
di
57,1
Bangladesh
29,3
Kosovo
60,0
31
33. Le famiglie anagrafiche residenti nel Quartiere sono oltre 1.300, il 56% delle quali è
rappresentata da un nucleo monocomponente (oltre 700). Le famiglie con oltre due
componenti, invece, rappresentano il 23% dei nuclei totali.
Graf. 4 - Famiglie anagrafiche per numerosità del nucleo nel Quartiere
4%
7%
12%
56%
21%
1 comp
2 comp
3 comp
4 comp
5 e + comp
In particolare, per quanto riguarda la componente straniera, oltre la metà (55,2%) delle
famiglie con intestatario un cittadino non italiano è un mononucleo. Le famiglie residenti
con più di due componenti sono circa 140, il 32% delle totali.
Tab. 2 - Famiglie anagrafiche per numero di figli nel Quartiere
NUMERO
FIGLI
FAMIGLIE
1
222
2
100
3
25
4 e più
TOTALE
4
351
I nuclei residenti nella zona con figli sono oltre 350, il 63% dei quali ha un solo figlio
mentre il 28% con due figli.
Dalla Tab. 3 è possibile leggere alcuni dati sulle famiglie con figli. Quelle con almeno un
figlio piccolo che non frequenta ancora la scuola primaria (0-5 anni) sono oltre un
centinaio delle quali più del 77% con intestatario di famiglia un cittadino non italiano.
Interessante notare anche che nell’81% dei casi di famiglie con almeno un figlio nella
32
34. fascia d’età 6-10 anni, l’intestatario è un residente con cittadinanza straniera. Per i
bambini in fasce d’età più grandi, invece, le proporzioni sono invertite: circa il 60% delle
famiglie con almeno un figlio in età compresa tra i 14 e i 24 anni ha intestatario italiano.
Il 60% delle donne straniere con figli nelle età 0-24 anni ha meno di 40 anni.
Tab. 3 - Famiglie anagrafiche per classe d’età dei figli
FAMIGLIE CON ALMENO
1 FIGLIO IN QUESTA
CLASSE D'ETÀ
DI CUI CON IS
STRANIERO
0-2
62
45
3-5
40
34
6-10
55
45
11-13
72
17
14-17
55
26
18-24
100
40
CLASSE ETÀ
FIGLIO
Note: il totale non corrisponde a quello delle famiglie con figli in quanto una famiglia con più figli viene qui conteggiata in ciascuna fascia d’età in
cui ha almeno un figlio - Fonte di tutti i dati demografici illustrati: Anagrafe Comune di Udine. Dati al 31.12.2012
È infine doveroso sottolineare che le statistiche presentate nel presente capitolo fanno
riferimento alla sola popolazione residente. Una caratteristica importante, però, del
“Quartiere delle Magnolie”, è legata al fatto che questa è una zona di intensa
frequentazione e di passaggio, per la presenza delle stazioni di linee urbane ed
extraurbane e dei treni. Accanto al pendolarismo dei lavoratori, esiste anche quello degli
studenti, per la vicinanza anche di diversi istituti scolastici, e di “consumatori”, vista
l’esistenza di diverse attività economiche, spesso anche a conduzione di cittadini non
italiani. Nell’analisi dei fenomeni, delle problematiche, dei punti di debolezza e delle
potenzialità della zona individuata, non si può quindi trascurare, accanto alla componente
di popolazione residente, quella della popolazione “fluttuante, i cui comportamenti
giornalieri generano dinamiche sociali, economiche e ambientali tali da influenzare la vita
di questo quartiere.
3.2. Il Focus Group di rilevazione delle esigenze delle donne
“Ma ciò che è proprio deve essere appreso
al pari di ciò che è straniero”
F. Holderlin
Quest’anno, per integrare e ricompattare la complessità delle analisi finalizzate alla
redazione dell’edizione “Bilancio di Genere 2013”- 5^ edizione - il gruppo di lavoro
interdisciplinare, ha progettato un percorso di indagine conoscitiva in un’”ottica di
genere” delle realtà dei vari quartieri della città a partire dal Quartiere delle Magnolie. A
tal fine sono stati organizzati alcuni incontri preliminari.
33
35. Nel periodo da giugno a settembre 2013 sono stati contatti e intervistati: quattro
Mediatrici Culturali appartenenti rispettivamente alle etnie cinese, senegalese, ghanese e
dell’Eritrea, la Presidente del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, una
professoressa del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Udine, una fotografa
che conosce la realtà del posto e il Parroco della Parrocchia del Carmine. Il lavoro di
indagine è stato circoscritto alla realtà delle donne del quartiere con figli/e fino all’età di
10 anni, per rilevare/far emergere qual’è la loro qualità di vita nel quartiere, quali le
difficoltà che incontrano e perché, quali servizi utilizzano, come e cosa manca, quali i
punti di forza ed eventualmente quali azioni migliorative si potrebbero mettere in campo.
Operativamente si è pensato di coinvolgere, attraverso la tecnica del Focus Group, gli
stakeholder di alcune delle molteplici realtà comunali, istituzionali e non, che già operano
in vari campi e settori della vita pubblica del quartiere per eliminare gli ostacoli alla
partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo per ragioni connesse a
genere, religione e convinzioni personali, origine etnica, disabilità, età e orientamento
sessuale. Gli approcci disciplinari interessati a questo campo di indagine sono molteplici e
tra questi sono stati individuati i contributi provenienti dai seguenti ambiti di intervento:
giudiziario, artistico, religioso, sanitario e sociale, della scuola e dell’associazionismo.
L’obiettivo posto è stato quello di esplorare il livello di conoscenza e di intervento nella
realtà del quartiere (a seconda delle competenze del servizio/ associazione / ente ….)
stakeholder sul “tema benessere- mamma/bimbi/e” e di individuare quali sono gli
elementi che potrebbero favorire una maggiore qualità della vita vs gli elementi che
invece rappresentano un ostacolo.
Al Focus Group, condotto da Emanuela Bertolini e Marina Ellero, che si è tenuto giovedì
31 ottobre 2013 presso il Salone d’onore - Gallerie del Progetto di P. Morpurgo, via
Savorgnana, 12 a Udine, hanno partecipato: Roberto Calvani Psicologo - Responsabile
dell’Area materno infantile e dell’età evolutiva/disabilità del Distretto Sanitario dell’A.S.S.
n. 4 “Medio Friuli”; Zanol Maria Grazia Pediatra di Libera Scelta del quartiere; Mara Lessio
Sostituto Commissario, Divisione Anticrimine della Questura di Udine; Ivana Bonelli in
rappresentanza dell’Associazione femminile La Tela e delle Donne in nero di Udine;
Chiara Canciani dell’Associazione Centro Italiano Femminile; Emma Coblavie, mediatrice
culturale in rappresentanza della comunità Ghanese; Laura Pensa Responsabile della
comunità di accoglienza mamma/bambino di quartiere della Caritas Diocesana di Udine;
Virginia Lugli insegnante della scuola elementare Dante Alighieri; la Presidente del
Comitato Unico di Garanzia del Comune di Udine e le altre componenti del gruppo di
lavoro interdisciplinare BDG.
Ha introdotto i lavori l’Assessora alle Pari Opportunità, Cinzia Del Torre invitando i
partecipanti a porre l’attenzione sulle donne con figli/e di età compresa 0/10 anni,
evidenziando la particolarità multietnica del quartiere quale caratteristica aggiuntiva e
invitando a tener presente che un lavoro di rete integrato può sopperire la riduzione delle
risorse economiche disponibili nell’Amministrazione pubblica. L’Assessora ha quindi
spiegato che la sua presenza durante i lavori del gruppo non era metodologicamente
opportuna e ha salutato augurando buon lavoro.
Pamela Mason ha presentato i dati statistici del quartiere, rilevabili al punto 3.1 del
presente capitolo “Uno sguardo ai numeri del “Quartiere delle Magnolie”.
34
36. Il Focus si è svolto sulla base dei seguenti quesiti:
1) Qual’è il livello di conoscenza della realtà del quartiere (a seconda delle competenze
del servizio/associazione/ente/stakeholder sul “tema - benessere mamma/bimbi/e”?
2) Quale è il livello di intervento (a seconda delle competenze ) nel quartiere sul “tema benessere mamma/bimbi/e”?
3) Quali sono gli elementi che potrebbero favorire una maggiore qualità della vita delle
donne e dei loro bambini/ e quali sono gli elementi che rappresentano un ostacolo?
4) Ovvero per migliorare la qualità di vita delle donne e dei loro figli/e nel quartiere quali
argomenti e/o azioni si potrebbero mettere in campo?
In riferimento alle prime due riflessioni proposte è emerso che esiste una difficoltà
linguistica di base tra gli stranieri che, unita alla diversità culturale e a una mancata
conoscenza delle regole locali, rende difficile la comunicazione e l’accesso alle
informazioni e quindi ai servizi. In particolare si è rilevato che i bambini stranieri
frequentanti la scuola Dante Alighieri, in famiglia parlano unicamente la lingua del paese
di origine, le mamme che li accompagnano a scuola non sanno l’italiano e i rapporti con
gli insegnanti sono tenuti prevalentemente dai padri. Inoltre, la scuola non ha strumenti
per favorire l’integrazione delle famiglie straniere del quartiere tramite momenti di
aggregazione. L’intervento delle forze di polizia nella zona di osservazione non è
particolarmente rilevante in riferimento al tema individuato, ma il problema di base
comunicativo e informativo rimane.
L’osservatorio pediatrico ha evidenziato la grave mancanza di risorse economiche nelle
famiglie straniere, con conseguenti enormi difficoltà nel mettere in pratica le prescrizioni
pediatriche di base tramite per es: una dieta adeguata.
L’esponente della comunità straniera ha chiarito che il gruppo ghanese si auto-gestisce
mantenendo vive le proprie regole educative e culturali e considera che la permanenza
dei membri della comunità nel quartiere e nel nostro paese sia comunque transitoria.
Chiarisce inoltre che le persone che si sono integrate hanno preso le distanze dai nuovi
immigrati.
La responsabile della Comunità mamma/bambino del quartiere ha evidenziato le scarse
relazioni esistenti tra le ospiti della comunità e l’ambiente esterno, dovute
prevalentemente al problema linguistico e ai numerosi impegni derivanti dai progetti
assistenziali in cui sono coinvolte.
L’esponente del Distretto Sanitario ha osservato la carenza di servizi pubblici sanitari
dedicati alle mamme con bimbi/e all’interno del quartiere, evidenziando anche l’assenza
di fruizione da parte di tutti i residenti del quartiere dell’offerta del servizio sociosanitario
di accompagnamento alle nascita e post-nascita: infatti, dei circa 1300 nati a Udine
nell’anno 2012, le visite domiciliari gratuite, effettuate in seguito a un appuntamento
concordato con gli operatori del consultorio, sono state solo 11 in riferimento ai nuovi
nati nel quartiere. L’ambulatorio ginecologico di via S. Valentino è stato utilizzando solo
da 14 persone del quartiere, mentre 470 sono state le utenti residenti a Udine che hanno
usufruito del servizio nell’anno 2012. Emerge che il quartiere è un luogo di passaggio per
gli immigrati e quindi le donne straniere non frequentano il servizio, nonostante la
presenza facilitante di mediatrici di comunità, ma non lo frequentano nemmeno le donne
italiane del quartiere.
35
37. Inoltre, dall’osservatorio mamma/bambino del Distretto è emerso che un rilevante
numero di invii al servizio di Neuropsichiatria per interventi logopedici risulta improprio
poiché si risolve nella maggior parte dei casi con il progressivo aumento
dell’apprendimento della lingua italiana da parte del minore straniero. Questa anomalia
rappresenta un costo elevato per il Servizio Sanitario, oltre che una stigmatizzazione del
bambino/a .
L’esponente delle Associazioni presenti al Focus ha riferito la difficoltà ad avvicinare le
donne del quartiere, anche facendo rete con altre associazioni dedicate all’accoglienza dei
migranti, per motivi legati alla scarsa autonomia decisionale ed economica di cui soffrono
le donne straniere coniugate. Ha segnalato anche che, in linea con la tendenza nazionale,
l’aumento delle associazioni unietniche in città, pur garantendo gli elementi identitari,
perpetuano le
tradizioni del paese di origine spesso
a scapito del processo di
integrazione.
In riferimento alle proposte che potrebbero favorire una maggiore qualità della vita delle
donne e dei loro bimbi/e nel quartiere, i partecipanti al Focus convengono sulla necessità
di migliorare e veicolare la comunicazione rispetto all’offerta dei servizi, anche attraverso
interventi spot/uscite di sensibilizzazione programmati, da realizzarsi in contesti collettivi
molto frequentati. Per quanto riguarda la scuola, è emersa la proposta di organizzare per
le mamme dei bimbi/e che frequentano l’istituto Dante Alighieri, in orario mattutino, dei
corsi di apprendimento linguistico, che potrebbero anche rappresentare un momento di
incontro, di conoscenza e scambio interculturale. Ovviamente la proposta formativa deve
avvalersi di insegnanti qualificati e preparati all’insegnamento dell’italiano agli stranieri.
Un’ulteriore proposta è quella relativa all’individuazione di uno spazio, un luogo di
incontro e confronto, dedicato esclusivamente alle donne, per meglio favorire lo scambio
di vissuti, superando l’eventuale isolamento e i sentimenti di solitudine a questo
connessi.
L’offerta di salute, considerata l’assenza di servizi sanitari adeguati nel quartiere, è di
individuare uno spazio, all’interno dello stesso, in cui proporre un ambulatorio pediatrico
sperimentale mamma/bambino al fine di rilevare i bisogni della potenziale utenza, per
meglio fronteggiali, favorendo nel contempo lo scambio culturale e l’integrazione.
A completamento di quanto emerso durante i lavori, si riportano i suggerimenti e le
indicazioni rilevati durante gli incontri pre/post Focus:
Il Parroco Don Giancarlo Brianti ha proposto di allargare lo spazio di incontro presente
presso la Parrocchia del Carmine, ove già si svolgono mensilmente incontri comunitari
per il festeggiamenti dei compleanni dei bimbi/e del quartiere, individuando altri spazi
informali per favorire l’incontro e lo scambio di informazioni. Ha suggerito inoltre di
censire la presenza di utenti del quartiere che frequentano la mensa della Caritas di via
Ronchi, per meglio valutare l’entità del problema povertà.
Dal Comitato “Borgo Stazione”, che già interviene, fra le altre cose, con un’opera di
sensibilizzazione sulle regole condominiali, è emerso un problema di mancata conoscenza
delle regole civiche di base necessarie per una buona convivenza tra i vecchi residenti e i
nuovi arrivati.
36
38. 3.3. La matrice degli indicatori per la rilevazione di impatto
della politiche di genere
Il gruppo di lavoro del Bilancio di Genere, dopo aver scelto come strumento di rilevazione
dei bisogni delle donne il Focus Group, ha ritenuto che fosse anche necessario uno
strumento per misurare e valutare gli effetti sui destinatari degli interventi che il Comune
ha effettuato in risposta ai bisogni rilevati. E’ così che è nata la matrice degli indicatori di
bisogno, nella quale oltre a venire elencati i bisogni emersi in sede di rilevazione, questi
vengono “misurati” in base alla loro rilevanza; inoltre viene misurato anche l’impatto o il
risultato delle azioni svolte per soddisfare i bisogni rilevati.
La rilevazione dei bisogni degli stakeholder riveste un ruolo fondamentale per assicurare
elevati standard qualitativi nell’erogazione dei servizi pubblici. L’intero sistema di
gestione dei servizi dell’ente deve tendere ad assicurare elevati standard qualitativi ed
economici e per poter perseguire questi risultati è necessario costruire un modello in cui
ci sia un forte legame tra le esigenze dell’utenza e la valutazione finale dell’ente a cui
l’utenza rivolge la propria domanda.
Nella seguente matrice vengono indicate: nella prima colonna le aree di bisogno, ovvero i
bisogni raggruppati per tipologia; nella seconda colonna gli indicatori di area, ovvero
riferiti all’area di bisogno; nella terza colonna i singoli bisogni rilevati; nella quarta
colonna si è voluta indicare l’importanza del bisogno come emerso dalla rilevazione,
dividendoli in bisogni principali e bisogni complementari o secondari; nella colonna
successiva invece, ogni singolo bisogno viene misurato con alcuni indicatori scelti per
dimostrare la rilevanza del bisogno, mentre nella colonna ancora successiva gli indicatori
di impatto o di risultato delle azioni intraprese. L’ultima colonna rappresenta i servizi sia
comunali che di altri enti che si occupano di erogare gli interventi corrispondenti ai
bisogni rilevati.
Il monitoraggio degli indicatori verrà implementato il prossimo anno e quindi ne verrà
dato conto nel prossimo Bilancio di Genere.
37
39. Prospetto sintetico della matrice dei bisogni
area di bisogno: sostegno economico
scala del bisogno
indicatori di
area
bisogni
P=principale
S=secondario
C=complement
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
indicatori di
impatto o di
risultato
servizi
Comune (U.O. Prestazioni agevolate e
benefici economici): buoni taxi, abbonamenti
bus per anziani, buoni spesa alimentare
Reddito reale
famiglie
Beni e servizi
(Reddito/indice
inflazione )
P
n. donne che si
rivolgono a centri
Tasso
di aiuto (n. richieste accoglimento
pervenute ai servizi richieste
esistenti)
Comune: erogazione gratuita testi scolastici
alunni scuole primarie; sussidi per acquisti
libri di testo alunni scuole secondarie di
primo grado
Istituzioni pubbliche: buoni per spese
cartolerie
Associazioni: mensa sociale; distribuzione
generi alimentari e vestiario
Erdisu: mense universitarie, biglietti gratuiti
cinema e teatro
Associazioni: erogazione diretta somma di
denaro; concessione piccoli prestiti fiduciari;
contributi per invalidi lavoro e mutilati;
sussidi spesa alimentare; contributi per
spese cartolerie; sussidio per acquisto generi
di prima necessità per la prima infanzia
Comune (U.O. Interventi a favore della
famiglia): assegno natalità regionale bonus
bebè; assegno maternità di base (erogato da
INPS); assegni famiglia con almeno 3 figli
minori (erogato da INPS)
Aiuto economico
P
% donne reddito
medio al di sotto
soglia povertà
- % famiglie con
ISEE al di sotto di
una determinata
soglia
Tasso di
incidenza
"femminile" sul
totale dei
contributi
erogati: entità
contributi
assegnati a
donne/famiglie
nella zona
Comune (U.O. Protezione sociale): contributi
per invalidi lavoro e mutilati
Comune (U.O. Prestazioni agevolate e
benefici economici): contributi pagamento
TIA, contributi al rimpatrio; contributi
assistenza economica
Comune (U.S. Assistenza scolast e servizi
per le scuole): contributo riduzione retta
frequenza scuole autonome dell'infanzia
Comune Ambito: sostegno
affidamento/adozione; contributo
affidamento minori; contributo
mantenimento minori; fondo solidarietà
regionale
Inps: assegno maternità dello Stato; assegni
familiari; contributi per audiolesi
Stato: social card
Istituzione pubblica: contributi spese
cartoleria
38
40. area di bisogno: casa
scala del bisogno
indicatori di
area
bisogni
P=principale
S=secondario
C=complement
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
indicatori di
impatto o di
risultato
servizi
ATER: Assegnazione alloggi di edilizia
residenziale
N. medio
componenti
per famiglia Avere una casa
N.abitazioni
occupate da
residenti
Tasso di
incidenza
femminile
negli alloggi
n° alloggi ATER
dei servizi
disponibili sociali n° alloggi dei servizi
Tasso di
sociali
incidenza
femminile
negli alloggi
Ater
P
Comune: accoglienza temporanea per
situazioni di disagio sociale (U.O. abitare
sociale e progetti speciali; Centro servizi per
Stranieri - CSS); agenzia sociale per la casa
(Ambito); contributo
per abbattimento canoni di locazione (U.O.
abitare sociale e progetti speciali); carta
famiglia per energia elettrica, riscaldamento
(fondi regionali) (U.O. Interventi a favore della
famiglia);
alloggi temporanei genitori separati (U.O.
abitare sociale e progetti speciali)
Associazioni varie: accoglienza abitativa; fondo
di garanzia (prestito per costi deposito
cauzione); sussidi pagamento bollette energia
elettrica e spese riscaldamento
Stato: bonus sociale energia elettrica e gas
Erdisu: casa dello studente, contributi per chi
stipula contratti di affitto
Adeguatezza per
dimensioni e altro
Adeguatezza per
stato di
conservazione
interno ed esterno
Sana = in base a:
nquinamento
acustico,
ambientale,
elettromagnetico,
condizioni igienicosanitarie
C
n. medio di stanze
per abitazione
- superficie media
per abitazione e
stanze
- superficie media
per persona
residente
Ripartizione
percentuale
delle famiglie
in base al
numero di
abitazioni
assegnate
Ripartizione
percentuale del
patrimonio abitativo
per epoca di
costruzione degli
edifici;
-% donne che
stanze
occupano abitazioni dell’abitazione
per le quali lo stato
di conservazione
dell'edifico è stato
considerato
mediocre o pessimo
P
S
n. contributi
erogati
interventi
n. abitazioni di tipo
manutentivi
A5
per miglioram
case del
comune
Comune: agenzia sociale per la casa (Ambito)
Comune: agenzia sociale per la casa (Ambito)
Comune: agenzia sociale per la casa (Ambito)
39
41. Sicurezza rispetto
fenomeno
criminalità e
contesto decoroso
C
P
% di risposta
delle aziende
di servizi
rispetto alle
esigenze
dichiarate
n. reati, denunce
richieste di interv.
- n. di controlli
settimanali della
vigilanza
Servita rispetto ai
servizi principali
distanza media da
scuola, fermate
mezzi di trasporto,
farmacie
diminuzione
delle richieste
provenienti
dalla zona nel
lungo periodo
(12 mesi);
Aziende di trasporto: adeguamento delle
fermate sul territorio in base alle richieste
pervenute;
Comune: disponibilità di mezzi per trasporto
bambini alle scuole
Comune: vigili di quartiere (Polizia Municipale)
area di bisogno: lavoro
scala del bisogno
indicatori di
area
bisogni
P=principale
S=secondario
C=complement
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
indicatori di
impatto o di
risultato
servizi
Provincia: centro per l'impiego
Trovare lavoro
n. avviamenti
tasso di
al lavoro per
disoccupazione
genere
femminile medio
- n. imprese
annuo- n. avviam. al
femminili o
lavoro- n.imprese
con presenza
operanti nella zona
femminile
P
Centri formazione professionale: tirocini di
formazione per inserimento lavorativo
Comune (Ambito): borse lavoro; contributo
disabili; servizi inserimento lavorativo per
disabili
Comune: Informagiovani
Comune (CSS): orientamento per ricerca di
lavoro
tasso di
disoccupaz
Formazione
professionale
Flessib nel lavoro
(part-time)
C
S
n. di richieste corsi
professionali FSE
n. donne
frequentanti
corsi formaz
profess o di
avvio nuove
attività
Centri di formazione professionale:
predisposizione di corsi/percorsi formativi
specifici
n. donne parttime -%
n. famiglie
evasione
Comune: servizi convenzionati di pre e post
monogenitoriali
richieste
accoglienza; doposcuola; mense. Servizi e
iniziative di intrattenimento per bambini:
con figli minori- n. servizi pre
Ludoteca
richieste doposcuola post accogl,
doposcuola,
mense
40
42. area di bisogno: salute
scala del bisogno
indicatori di
area
bisogni
P=principale
S=secondario
C=complement
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
Speranza di
vita alla
nascita donne
Tasso di
mortalità
femminile
n. bambini nati
nell'anno residenti
Cura e prevenzione P
N. disabili
Sostegno per
l’accudimento
n. donne sup 65
anni residenti nella
zona-n. famiglie di
over 65 soli/e
P
indicatori di
impatto o di
risultato
n. bambini
vaccinati
- n. totale
bambini nella
coorte di
riferimenton. medici
pediatri
dell'assistenza
sanitaria
primaria- n.
donne che si
sono rivolte a
strutture
pubbliche
prima e dopo
il parto
n. richieste
soddisfatte
No alla
solit'Udine per
generen. servizi
domiciliari
nella zona per
genere;
servizi
Associazioni: contributi spese farmaceutiche;
distribuzione farmaci
Azienda sanitaria: contributo sostegno
domicilio persone in situazione di bisogno
assistenziale ad alta intensità; ambulatori di
quartiere
Comune (U.O. Prestazioni agevolate e benefici
economici): contributi spese mediche
Comune: contratto della merenda,
millepedibus
Distretto Sanitario: Zero Tolerance
Gervasutta: servizi assistenziali famiglie con
bambini/adolescenti con problemi
nueropischiatrici; servizi riabilitazione
patologie ad esordio infantile
Nostra Famiglia: assistenza a cura
disabili
Associazioni: prevenzione e trattamento
dipendenze (gioco d'azzardo, alcol, ecc.)
Comune (Ambito): fondo autonomia possibile
ed assistenza a lungo termine; integrazione su
rette accoglienza strutture residenziali protette
per anziani non autosufficienti, assistenza
domiciliare (pasti a domicilio, lavanderia,
trasporto, accompagnamento e attività
ausiliarie)
Comune (U.O. Protezione sociale): contributo
per disabili ricoverati in comunità o
frequentanti centri semiresidenziali;
integrazione su rette accoglienza strutture
residenziali protette per anziani non
autosufficienti
Associazioni: No alla Solit'Udine (vari servizi
quali consegna farmaci, trasporto assistito) a
favore anziani soli o in difficoltà
Provincia (CPI): sportello assistenti familiari
Distretto Sanitario: Zero Tolerance
Sostegno
psicologico
C
% media annua di
donne che si
n.accessi Zero
rivolgono a centri di Tolerance
sostegno psicologico
Nostra Famiglia: assistenza a cura disabili
Associazioni: Centro InfoHandicap revenzione
e trattamento dipendenze (gioco d'azzardo,
alcol, ecc.)
41
43. Comune (Ambito): contributi disabili; trasporto
disabili centri di riabilitazione
Formazione
S
n. progetti
relativi al
n. richieste
programma
partecipaz a corsi di
cittadino di
natura sanitaria
educazione
sanitaria
Associazioni: prevenzione e trattamento
dipendenze (gioco d'azzardo, alcol, ecc.)
Nostra Famiglia: assistenza a cura disabili
A.I.D. Associazione italiana dislessia:
formazione docenti
Azienda sanitaria (Consultorio): assistenza alle
madri dopo il parto (pesare il bambino, consigli
svezzamento e massaggio bambino);
Associazioni:banca del tempo
Inserimento /
reinserim sociale
P
n° utenti Campp
tasso di
incidenza
femminile per
ogni tipologia
Comune (Ambito): contributi disabili; trasporto
disabili centri di riabilitazione; servizio
educativo assistenziale nei confronti di disabili
ciechi o ipovedenti gravi (intervengono varie
associazioni); servizi di inserimento lavorativo
per disabili
C.A.M.P.P.: gestione Centri socio riabilitativi ed
educativi
Associazioni: prevenzione e trattamento
dipendenze (gioco d'azzardo, alcol, ecc.)
area di bisogno: relazionale
scala del bisogno
indicatori di
area
n. famiglie
unipersona
per genere n. donne
straniere
residenti n. donne
residenti
bisogni
P=principale
S=secondario
C=complement
Sostegno
psicologico
S
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
n. di richieste
pervenute
ai centri di ascolto
indicatori di
impatto o di
risultato
Tasso
incidenza
femminile
servizi
Comune (U.O. abitare sociale e progetti
speciali): alloggi temporanei genitori separati
Associazioni: Centri di ascolto
Istituzioni pubbliche: assistenza legale
Sostegno legale
S
n. richieste di
assistenza legale
- n. richieste per
nomina amm.re di
sostegno
Associazioni: assistenza legale
tasso di
incidenza
femminile per
ogni tipologia
Comune (CSS): informazioni utili per
espletamento pratiche burocratiche necessarie
per regolarizzare la permanenza sul territorio
Comune (Ambito): tenuta elenco
amministratori di sostegno
Comune (Ambito): soggiorni per anziani
parzialmente autosufficienti e non
autosufficienti; contributi economici per la
frequenza di centri diurni per anziani non
autosufficienti; inserimento minori in comunità
residenziali; affidamento
amiliare/eterofamiliare di minori
Instaurare relazioni
sociali
P
n. residenti
Persone sole
partecipanti a
residenti per genere
soggiorni
e classe di età
estivi anziani
Comune (U.O. abitare sociale e progetti
speciali): soggiorni per anziani
autosufficientiComune: Ludobus, Ludoteca,
Agenzia Giovani, Officine Giovani, centri
aggregazione giovanile;
Privati: centri vacanze; attività sportive e
motorie; ludoteche
Associazioni: Salotto D'Argento centro
aggregazione per anziani autosufficienti
42
44. Associazioni: scuola per genitori (organizzato
da Fondazione CRUP e confartigianato Udine
con collaborazione Comune, Provincia, CCIAA
e Ufficio scolastico regionale)
Confronto
popolazione
straniera per
provenienza e
genere
P
n. corsi di
lingua italianaComune: Agenzia Giovani, centri aggregazione
n.corsi di
giovanile
mediazione
Comune (CSS): servizi di mediazione
linguistica e
linguistica e culturale
culturale
Associazioni: servizi di mediazione linguistica e
culturale
n. richieste
pervenute rispetto
alle iniziative
Partecipazione
n. associaz
femminili
operanti sul
territorio- n.
iniziative di
incontro/part
promosse sul
territorio
Associazioni: banca del tempo
Comune: consiglio comunale ragazzi, Agenzia
Giovani, Officine Giovani, centri aggregazione
giovanile
area di bisogno: figli
scala del bisogno
indicatori di
area
bisogni
Sostegno
psicologico
nell’educazione
dei figli
P=principale
S=secondario
C=complement
servizi
P
P
n.bambini
n. posti in asili Comune (Ambito): contributo rette prima
0-3 frequentanti
nido comunali servizi prima infanzia
asili nido residenti - e convenzion Comune: nidi d'infanzia
n. bambini
nella zona e
Privati: nidi d'infanzia
0-3 residenti
zone limitr
Sostegno
nell’accudimento
C
Figli 0-5 anni
Tornare al lavoro,
flessibilità del lavoro
indicatori di
impatto o di
risultato
n. minori segnalati
ai servizi sociali per
disagio sociale
(tossicodipendenza,
alcolcorrelati,
emarginaz) - n.
minori con problemi
istituzionalizzati
n. bambini 0-3
residenti;
n. bambini in
età scolastica
residenti
Accesso al nido,
scuola materna
indicatori di
rilevanza del
bisogno*
P
n. bambini
in età scolastica
residenti
n. percorsi di
sostegno
psicologico
attivati
(es. Borse
Lavoro)
n. bambini
iscritti a
servizi pre e
post-scolast
residenti nella
zona
n. donne residenti
% donne che
che hanno avuto figli
lavorano
negli ultimi 2 anni
Comune (Ambito): percorso con educatori per
il sostegno del rapporto genitori figli;
progetti/corsi con genitori (es. Crescere
Genitori); servizio socio-educativo interventi di
educativa familiare (accompagnamento del
genitore nel ruolo di genitorialità)
Comune: servizi pre/postaccoglienza, servizi di
doposcuola, nidi d'infanzia, ristorazione
scolastica
Privati: nidi d'infanzia
Associazioni: sistema educativo domiciliare
Comune: servizi di doposcuola, nidi d'infanzia
Privati: nidi d'infanzia
Associazioni: sistema educativo domiciliare
43
45. Luogo/momento
di incontro
C
Figli in età
scolastica
Sostegno educativo
P
n. parchi o
zone verdin. famiglie residenti
Km.piste
con figli in età
ciclabiliscolastica per zona
n.luoghi di
(es. quartiere)
lettura/gioco
Comune: Ludoteca, Cre, Percorsi verdi
attrezzati, Piste ciclabili.
Comune: servizi di doposcuola, progetto savè,
Cre, Ludobus, Ludoteca
% abbandoni
scolastici rispetto a
n. iscritti
- n.15-18 anni
segnalati ai servizi
sociali per problemi
scolastici
- % alunni
bocciati/ripetenti/
rimandati
n. progetti di
sostegno in
scuole della
zona
n. ragazzi
11-17 residenti per
dimensione nucleo
familiare e zona
n. progetti di
sostegno in
scuole della
zona
Scuole (progetti finanziati da Comune):
progetto Imparando, appuntamenti a Teatro,
Diritti e rovesci
Altri enti pubblici: Fattorie didattiche
Comune (Ambito): servizio socio educativo
territoriale per bambini e ragazzi con problemi
handicap o disagio relazionale-familiare
Scuole: Orientamento scolastico
Figli in età
lavorativa
Sostegno
psicologicoeducativo
P
Erdisu: orientamento, borse di studio, sussidi
per tesi e ricerche
* Non sempre è possibile calcolare indicatori ufficiali a livello comunale, ma esistono stime di indicatori a livello provinciale o
regionale.
44
46. 4. IL NOSTRO PERCORSO, I NOSTRI OBIETTIVI
4.1. Cosa abbiamo fatto - I Protocolli d’Intesa sottoscritti a favore delle donne
4.2. Cosa non abbiamo potuto fare
4.3. Cosa vorremmo fare
4.4. Conclusioni
45
47. 4.1. Cosa abbiamo fatto
Quest’anno - oltre ad analizzare il Bilancio del Comune ed effettuare la rilevazione dei
bisogni delle donne nell’ambito di una zona della città, abbiamo creato una matrice di
indicatori che ci serviranno, in futuro, per monitorare l’impatto delle politiche di genere
del Comune (vedi 3.3).
Abbiamo anche fornito un contributo al CUG, nella redazione del Regolamento per
l’applicazione dell’istituto del TeleLavoro per il personale del Comune di Udine: istituto
che, pur non essendo rivolto in via esclusiva a favore delle donne, e’ sicuramente utile
per le donne (che spesso, e a volte da sole, si fanno carico delle esigenze di cura della
famiglia, ovvero figli minori, anziani, portatori di handicap) e che costituisce quindi un
importante strumento di “conciliazione fra esigenze che altrimenti risultano contrapposte
e quindi ingestibili .
Per quanto concerne poi i “servizi direttamente di genere” erogati dal Comune, anche
quest’anno ci siamo concentrati su “Zero Tolerance”, supportando la struttura dei Servizi
Sociali del Comune nella redazione di Protocolli d’Intesa finalizzati a rafforzare il fronte
comune fra diverse istituzioni, con i Sindacati ecc., per contrastare il fenomeno dei
maltrattamenti e della violenza alle donne.
I PROTOCOLLI D’INTESA SOTTOSCRITTI A FAVORE DELLE DONNE NEL 2013
Reperibilità di pronta accoglienza per le emergenze
Dal 15 settembre 2013 è stato attivato il Servizio di Reperibilità delle operatrici in
funzione della Pronta Accoglienza residenziale d’emergenza, a tutela delle donne sole e/o
con figli minori che si rivolgono alle Forze dell’Ordine negli orari di chiusura del servizio
“Zero Tolerance”, al fine di garantire una adeguata collocazione della donna vittima di
violenza al di fuori del proprio contesto, quando la situazione lo richieda e la donna dia il
proprio consenso. Il Servizio di Reperibilità di Pronta Accoglienza residenziale in
emergenza, si esplica attraverso una operatrice che risponde dal lunedì al venerdì dalle
ore 18.00 alle ore 8.00 del giorno successivo, mentre sabato, domenica e festività si
esplica 24 ore su 24 per garantire le seguenti prestazioni:
-
consulenza telefonica (in favore delle forze dell’ordine);
attivazione per l’accompagnamento e l’accoglienza della donna sola e/o con figli
minori negli alloggi comunali a protezione sociale ubicati nel territorio del comune
e dedicati al Servizio ( totale n. 16 posti letto in accoglienza).
Strategie di contrasto e prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne
1) Protocollo d’intesa” Linee guida per la promozione di strategie condivise finalizzate a
contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori ed a
progettare azioni preventive” di cui la Prefettura di Udine è capofila e i soggetti aderenti
sono:
Comune di Udine - Progetto “Zero Tolerance”, Ordine degli Avvocati della Provincia di
Udine, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Trieste, Tribunale di
Udine (Presidente e Procuratore), Provincia di Udine, Ufficio scolastico .- Ambito
46
48. Territoriale per la Provincia di Udine - Centro Orientamento, Questura di Udine, Comando
Provinciale dei Carabinieri di Udine, Struttura Materno Infantile del Distretto Sanitario A.S.S. N. 4 “Medio Friuli” e Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera Universitaria,
con compiti definiti di analisi e monitoraggio del fenomeno della violenza nei confronti
delle donne attraverso :
a)
b)
l’istituzione di un osservatorio sul fenomeno;
lo sviluppo di azioni finalizzate:
- alla prevenzione e contrasto del fenomeno attraverso mirati percorsi educativi ed
informativi e alla formazione degli operatori;
- all’emersione del fenomeno, in cui si inscrivono anche le iniziative volte a facilitare
la raccolta delle denunce;
- all’assistenza e al sostegno delle vittime di violenza in tutte le sue fasi;
- al supporto delle famiglie
durata: permanente
data di sottoscrizione: 18 settembre 2013
2) Protocollo d’intesa “Udine città libera dalla violenza sulle donne “ tra il Comune di
Udine - Servizio “Zero Tolerance” e le Organizzazioni Sindacali CGIL, CIS, UIL di Udine
finalizzato a:
a) costituire un sistema unitario di servizi rivolti alle donne e ai bambini che hanno
subito violenza;
b) contribuire a far emergere il fenomeno della violenza ed educare le persone alla
cultura della non violenza, stimolando consapevolezza tra le diverse generazioni,
anche organizzando interventi mirati a promuovere in ogni ambito la cultura di
genere, nel rispetto delle relazioni uomo-donna e finalizzati ad incidere sui modelli
culturali ed educativi;
c) collegarsi con altre esperienze analoghe e altri protocolli già sottoscritti da altri
soggetti per giungere alla creazione di una rete operativa e integrata;
d) promuovere la pianificazione e la realizzazione di interventi finalizzati alla
prevenzione della violenza di genere, alla protezione, al sostegno e alla
realizzazione di percorsi tesi a garantire una buona qualità della vita delle vittime;
e) promuovere nella contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale i Piani di
conciliazione e di benessere organizzativo aziendale per meglio armonizzare la
vita lavorativa e la vita personale/familiare (Work life-balance);
f) predisporre e promuovere percorsi formativi sulla salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro in ottica di genere, con particolare riguardo al tema dello stress da lavoro
correlato, di cui al T.U. 81/2008 e successive integrazioni, rivolti a RSU, RSA e
RLS delle Forze dell'Ordine, del Servizio Sanitario, dei Servizi Sociali, compresi gli
addetti impegnati nel settore immigrazione.
durata: 2 anni dalla sottoscrizione
data di sottoscrizione: 22 novembre 2013
47
49. I PROTOCOLLI D’INTESA SOTTOSCRITTI A FAVORE DELLE DONNE NEL 2012 e ANCORA IN ATTO
Collaborazione con altri Enti
1) Protocollo d’intesa tra il Comune di Udine e l’Ordine degli Avvocati della Provincia di
Udine per la “Realizzazione di iniziative in ambito formativo e solidaristico”.
Nel 2005 è stato sottoscritto il 1°protocollo d’intesa tra il Comune di Udine e l’Ordine
degli Avvocati per la realizzazione di iniziative in ambito formativo e solidaristico.
Nell’anno 2009 il protocollo è stato prorogato per la durata di 2 anni fino al 31.12.2011.
Dopo un intervallo di quasi un anno, la convenzione, approvata dall’Ordine degli Avvocati
e dal Comune di Udine a novembre 2012, è stata sottoscritta ed è operativa dal 20
novembre 2012, per la durata di due anni. Da rilevare nel nuovo testo del Protocollo
l’attenzione al progetto “Zero Tolerance” attraverso l’inserimento di due articoli:
1) “che l’esperienza maturata nel corso delle
annualità
trascorse e’ risultata
assolutamente positiva, in armonia con lo sviluppo del Progetto “Zero Tolerance”, in
corso di realizzazione”;
2) “che pertanto è comune intenzione procedere alla sottoscrizione di un nuovo
Protocollo, che ricalca i contenuti di quello precedente e implementa le forme di
collaborazione prevedendo la tematica della violenza, dei maltrattamenti e stalking
contro le donne (oltre che le problematiche dei minori), quali temi di discussione del
Gruppo di Lavoro congiunto, estendendone contestualmente la partecipazione alle
Forze dell’Ordine”.
durata: 2 anni dalla sottoscrizione
data di sottoscrizione: 20.11.2012
2) Protocollo tra il Comune di Udine - Progetto “Zero Tolerance” e il Distretto Sanitario
dell’A.S.S. n. 4 Medio Friuli, per una collaborazione integrata relativa alla problematica
del maltrattamento e violenza sulle donne e per la collocazione dello Sportello
Informativo e di Accoglienza presso la sede del Distretto di Via San Valentino, 20 - 3°
piano - Udine.
durata: 2 anni dalla sottoscrizione
data di sottoscrizione: 09.10.2012
Gli atti relativi sono visionabili sul sito Web del Comune di Udine, all’indirizzo
www.comune.udine.it
5.2. Cosa non abbiamo potuto fare
Quest’anno avremmo dovuto realizzare quei progetti (“Adotta una madre e il suo
bambino”, “Corsi di educazione alla sessualità e alla consapevolezza e conoscenza del
proprio corpo” negli Istituti Superiori e un Percorso ginnico pensato per il benessere
psico-fisico delle donne, nel parco del Cormor), che il gruppo di lavoro dedicato al
Bilancio di Genere aveva proposto nel 2012.
48
50. Di queste attività è stata realizzata quella relativa alla ’educazione alla sessualità “ che e’
stato possibile attivare, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria, attraverso i fondi
stanziati per l’Ufficio Comunale “Città Sane”.
Le altre proposte, che costituivano l’attuazione del passaggio del Bilancio di Genere da
“strumento di rendicontazione” a “strumento di governance”, pur approvate dalla Giunta,
viste le ristrettezze economiche generali e la carenza di fondi disponibili in sede di
approvazione del Bilancio, fino ad oggi non hanno trovato le necessarie coperture
finanziarie per essere realizzate
5.3. Che cosa vorremmo fare
Se ci saranno le condizioni per poterlo fare, in futuro vorremmo dedicarci a quattro filoni
di attività, ovvero:
1. l’attuazione di tutte le iniziative necessarie per realizzare i due interventi di cui e’
stata rilevata l’esigenza dal Focus Group di quest’anno, per quanto concerne il
Quartiere delle Magnolie;
2. l’applicazione concreta di alcuni degli indicatori di genere individuati quest’anno;
3. l’effettuazione di un monitoraggio delle esigenze delle donne, sulla falsariga di
quello di quest’anno, in un altro quartiere della città, applicando eventualmente
una metodologia che l’Università di Udine ha già sperimentato (senza però
soffermarsi sulle esigenze/differenze di genere);
4. la configurazione di un “progetto europeo” relativo al maltrattamento e alla
violenza di cui sono vittime le donne.
5.4. Conclusioni
L’esperienza maturata dal gruppo interdisciplinare di lavoro per il Bilancio di Genere, in
questi anni, ha reso evidente che c’e’ ancora molto da fare per creare condizioni reali di
parità fra uomini e donne (non tanto sotto il profilo della non discriminazione fra i due
sessi, quanto piuttosto sotto il profilo delle pari opportunità in senso proprio (opportunità
di realizzazione sociale, professionale ecc.) delle donne che per una serie di ragioni,
partono oggettivamente svantaggiate e per loro quindi si impone un’attenzione
particolare nel definire politiche di sviluppo della città, servizi di qualità che agevolino le
loro multi-funzioni ecc..
Abbiamo inoltre capito che, in un periodo di grave crisi economica, che ha ridotto
progressivamente gli stanziamenti di bilancio, riuscire ad ottenere risorse economiche da
impiegare a favore delle donne e’ sempre più difficile.
Per “colmare le distanze” di cui sopra, crediamo sia indispensabile, da un lato,
coinvolgere le donne in prima persona ( favorendone l’ “ascolto”) e, d’altro lato,
analizzare i dati raccolti con metodologie appropriate.
49
51. Per disporre invece delle risorse necessarie a portare avanti in modo efficace le politiche
di genere, e’ indispensabile accedere a finanziamenti europei.
In questo senso vorremmo sviluppare i quattro obiettivi indicati nel paragrafo
precedente. Obiettivi non facili da conseguire soprattutto perché, come già riferito nel
Bilancio di Genere dello scorso anno, le dipendenti del gruppo interdisciplinare di lavoro
che di Bilancio di Genere si occupano, non sono dedicate in via esclusiva alla Politiche di
Genere.
50
52. Questo volume è stato realizzato interamente dal Gruppo di Lavoro interdisciplinare
costituito all’interno del Comune di Udine, in collaborazione con il Comitato Unico di
Garanzia, senza alcun onere aggiunto a carico dell’Amministrazione.
Pamela Mason - ha curato l’analisi e l’elaborazione dei dati statistici e strutturato la matrice
degli indicatori per la misurazione dell’impatto delle politiche di genere;
Marinella Olivo - ha curato l’elaborazione dei dati contabili e collaborato alla definizione della
matrice degli indicatori;
Marina Ellero - ha curato la realizzazione del Focus Group;
Emanuela Bertolini - ha tenuto i rapporti con la Commissione PO e collaborato alla
realizzazione del Focus;
Maria Antonella Carrieri - ha realizzato il Cap. CUG e TeleLavoro e la stesura del testo finale
Paola Asquini - ha diretto e coordinato il Progetto” Bilancio di Genere 2013”
Un ringraziamento particolare
ai partecipanti al Focus Group:
Bonelli Ivana
Brianti Gian Carlo
Calvani Roberto
Canciani Chiara
Coblavie Emma
Da Pozzo Ulderica
De Marco Francesca
Gandini Giuliana
Kane Awa Diallo
Lessio Mara
Luglio Virginia
Peiqi Gao
Pensa Laura
Virgili Flavia
Zanol Maria Grazia
Milena Salvador - per il progetto grafico originario
Nicola Barbiera e Laura De Cecco - per la produzione e la stampa del presente volume
51