Scheda del libro consigliato da Simonetta Simoni: "La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta cambiando il mondo" - presentato al Complexity Literacy Meeting Nazionale 2017 organizzato dal Complexity Institute
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Complexity Literacy Meeting - La scheda del libro consigliato da Simonetta Simoni: "La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta cambiando il mondo"
1. COMPLEXITY INSTITUTE - APS
Corso Genova 32 - 16043 Chiavari – GE - CF: 90059610106
www.complexityinstitute.it
complex.institute@gmail.com
LA SCHEDA DEL “LIBRO CONSIGLIATO”
Dal Lettore: Simonetta Simoni
1. TITOLO La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta cambiando il mondo
http://www.raffaellocortina.it/scheda-ebook/luciano-floridi/la-quarta-rivoluzione-9788860309624-
2665.html
EVENTUALE TITOLO EDIZIONE ORIGINALE: The fourth revolution
2. AUTORE/I Luciano Floridi professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di
Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab, e chairman del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute, l’istituto
britannico per la data science. Con La quarta rivoluzione ha vinto il Walter J. Ong Award for Career
Achievement in Scholarship 2016.
3. CASA EDITRICE: Raffaello Cortina Editore
EVENTUALE CASA EDIZIONE ORIGINALE: Oxford University Press
4. ANNO PUBBLICAZIONE: settembre 2017 traduzione italiana
EVENTUALE ANNO EDIZIONE ORIGINALE: 2014
5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Consigliato”
Chi siamo e che tipo di relazioni stabiliamo gli uni con gli altri? Luciano Floridi sostiene che gli sviluppi nel
campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione stiano modificando le risposte a domande
così fondamentali. I confini tra la vita online e quella offline tendono a sparire e siamo ormai connessi gli
uni con gli altri senza soluzione di continuità, diventando progressivamente parte integrante di
un’“infosfera” globale. Questo passaggio epocale rappresenta niente meno che una quarta rivoluzione,
dopo quelle di Copernico, Darwin e Freud.
L’espressione “onlife” definisce sempre di più le nostre attività quotidiane: come facciamo acquisti,
lavoriamo, ci divertiamo, coltiviamo le nostre relazioni. In ogni campo della vita, le tecnologie della
comunicazione sono diventate forze che strutturano l’ambiente in cui viviamo, creando e trasformando la
realtà. Saremo in grado di raccoglierne i frutti? Quali, invece, i rischi impliciti? Floridi suggerisce che
dovremmo sviluppare un approccio in grado di rendere conto sia delle realtà naturali sia di quelle artificiali,
in modo da affrontare con successo le sfide poste dalle tecnologie correnti e dalle attuali società
dell’informazione.
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6. INDICE DEI CAPITOLI PRINCIPALI
1. Tempo: l’iperstoria
2. Spazio: l’infosfera
3. Identità: l’onlife
4. Comprensione di sé: le quattro rivoluzioni
5. Privacy: la frizione informazionale
6. Intelligenza: inscrivere il mondo
7. Agire: avvolgere il mondo
8. Politica: la nascita dei sistemi multi-agente
9. Ambiente: il rischio digitale calcolato
10. Etica: l’ambientalismo digitale
7. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole)
Floridi connette competenze da filosofo a quelle di profondo conoscitore delle logiche di fondo della
rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Oltre ad essere un eccellente conferenziere, dello stile britannico
ha assunto la chiarezza e la capacità di sintesi sia nell’esporre che nello scrivere. Non ama lanciarsi in
profezie né in previsioni catastrofiche, restando un attento e critico osservatore del rapporto uomo
/tecnologia.
Pur non citando mai esplicitamente il paradigma della complessità ne rintracciamo molto spesso nei suoi
scritti concetti-chiave come impossibilità delle previsioni e interdipendenza. Inoltre è capace di
individuare le “premesse implicite” e date per scontate dei cambiamenti in corso. Per esempio si riferisce
a come la tecnologia cambia e formatta il nostro pensiero e si interroga sui processi di adattamento
umano alle tecnologie: chi si adatta a cosa e a chi? Chi è responsabile di cosa e di chi in un mondo dove le
tecnologie funzionano senza il nostro intervento? Dove l’azione si è scollata dall’intelligenza (umana)
necessaria per compierla e alla stessa nozione di presenza di un agente dell’azione? Come ripensare alla
ricerca di senso in un’epoca ad alta “frustrazione della ragione?”