Le slide presentate da Giorgio Sorial, vice Capo di Gabinetto del MISE dove illustra il piano del Ministero per il riconoscimento di Torino come Area di crisi industriale complessa
1. Area di crisi industriale
complessa diTorino
Torino
17 maggio 2019
Giorgio Sorial
Vice Capo di Gabinetto
Ministero dello Sviluppo Economico
2. 2
Indice
1. La disciplina delle aree di crisi industriale
complesse
2. L’intervento nell’area diTorino
3. Gli strumenti
3. La disciplina delle aree di crisi industriale complesse
Cosa sono
Specifici territori soggetti a recessione economica e perdita
occupazionale di rilevanza nazionale derivante da:
3
• una crisi di una o più imprese di grande
o media dimensione con effetti
sull’indotto
• una grave crisi di uno specifico settore
industriale con elevata
specializzazione nel territorio
4. La disciplina delle aree di crisi industriale complesse
L’iter normativo
3
Regione MiSE
Invitalia
e GdCC
GdCC
Istanza di
riconoscimento di
crisi industriale
complessa
(Delibera di Giunta)
Istruttoria
Riconoscimento di crisi
industriale complessa
(Decreto)
Nomina Gruppo di
Coordinamento e
Controllo (GdCC)
Proposta di Progetto
di Riconversione e
Riqualificazione
Industriale (PRRI)
Approvazione
proposta PRRI
Firma Accordo di
Programma (AdP)
call
Con l’introduzione del PRRI l’intervento di reindustrializzazione è caratterizzato da una maggiore
flessibilità rispetto al passato: vengono puntualmente esplicitati gli obiettivi di riconversione e
riqualificazione
5. La disciplina delle aree di crisi industriale complesse
3
Il PRRI - Progetto di riconversione e riqualificazione
industriale - definisce l’«offerta localizzativa» dell’area di
crisi e indica:
i fabbisogni di riqualificazione (anche
infrastrutturali, ambientali, competenze)
i settori verso i quali orientare la riconversione
le azioni da intraprendere per la riqualificazione
la strumentazione e le risorse finanziarie regionali
e nazionali attivabili
i soggetti da coinvolgere nell’Accordo di
Programma
le modalità attuative del PRRI
6. L’intervento nell’area diTorino
PerchéTorino
Area strategica
Il 22% dell’export nazionale nel comparto dei mezzi di
trasporto proviene dal Piemonte e il 18,1% dalla provincia di
Torino
Prevenire la crisi
Forte ridimensionamento della produzione di auto in Italia
rispetto ai principali partner europei. Area di crisi industriale
come occasione per avviare azione strategica di rilancio del
settore automotive
3
7. L’intervento nell’area diTorino
Obiettivo
Accompagnare la transizione industriale
verso l’automazione e la rivoluzione
digitale.
Rendere sistemiche le eccellenze e ridurre il forte dualismo
tra poche imprese altamente dinamiche e un numero molto
più grande di imprese meno preparate ad adattarsi al
processo di trasformazione continuo
Promozione di una transizione verso una
nuova mobilità, elettrica, connessa,
integrata
3
8. L’intervento nell’area diTorino
Prime ipotesi di intervento
Valorizzare le aree industriali dismesse:
AreaThyssen, Area Alenia, AreeTNE
Zone A e C
La produzione di auto elettriche
necessita di profonde e lunghe
trasformazioni in termini di know how e
capacità produttiva dell’intera filiera
della componentistica
3
Componentistica auto caratterizzata da un accentuato orientamento al mercato di primo
impianto e da una produzione tendenzialmente generalista. Il futuro della componentistica
dipenderà dalla capacità di ampliare la gamma produttiva verso produzioni di alta gamma e
premium (rispetto alle produzioni generaliste) e verso i nuovi sistemi di alimentazione
alternativi o di nuove forme di smart mobility
9. L’intervento nell’area diTorino
Non solo automotive
Attrarre grandi investimenti strategici “green
field” (batterie e sistemi di accumulo
dell’energia anche a supporto di veicoli
elettrici, big data e high performance
computing, salute, bioeconomia). Attrazione
anche di investimenti esteri - ICE è componente del GdCC
Valorizzare eccellenze:
Settoriali - aerospazio (adesione al Piano Nazionale
Space Economy), meccatronica, salute, economia circolare
Rete trasferimento tecnologico
Competence Center, ManifacturingTechnology Competence
Center , Parco della Salute, della Ricerca dell’Innovazione 3
10. L’intervento nell’area diTorino
Cronoprogramma
Analisi dettagliata fabbisogni e
individuazione traiettorie di sviluppo e azioni
strategiche - Prima fase di dialogo e confronto con tutti i
soggetti portatori di interessi
Approvazione del PRRI e firma dell’Adp entro
2019
Apertura bandi in avvio 2020
3
Maggio Ottobre
Analisi ProposteCall
Prevista una dotazione di risorse esclusivamente destinata
all’area di crisi industriale complessa diTorino
11. Gli strumenti
Legge 181/89
Cos’è
L’intervento è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli
occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo
imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale
Cosa finanzia
Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che:
• prevedono la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o
programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da
progetti per l’innovazione dell’organizzazione, con spese ammissibili non inferiori
a 1,5 milioni di euro
• comportano un incremento degli addetti
Le agevolazioni
Mix di agevolazioni: finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, eventuale
contributo diretto alla spesa entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal
regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato
concedibile è pari al 50% degli investimenti ammissibili. 3
12. Gli strumenti
Contratti di sviluppo
Cosa sono
I CdS sono il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di
investimento produttivi strategici e innovativi di grandi dimensioni
Cosa finanziano
• programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
• programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
• programmi di sviluppo di attività turistiche.
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve
essere inferiore a 20 milioni di euro, ovvero a 7,5 milioni di euro qualora il programma
riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti
agricoli
Le agevolazioni
Mix di strumenti agevolativi su base negoziale – dipende dalla tipologia di progetto,
dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa 3
13. Gli strumenti
Le agevolazioni ottenibili in termini di ESL
3
20%Piccola
impresa
10%Media
impresa
N.A.Grande
impresa
Programmi di investimento
industriali e turistici
40%Piccola
impresa
40%Media
impresa
40%Grande
impresa
Trasformazione prodotti
agricoli
Per le grandi imprese possibilità di accesso all’agevolazione
per progetti di R&S e per investimenti a finalità ambientale
ESL fino a 60%
14. • Conferma delle misure del Piano Impresa 4.0
tenuto conto del riscontro positivo, ma migliorandone alcuni
aspetti e puntando sulla digitalizzazione delle PMI.
Le misure del Piano sono cumulabili con CdS e 181/89
•Possibilità di attivare altre misure a valere sul
Fondo crescita sostenibile – Accordi di innovazione
per agevolare progetti di ricerca industriale e sviluppo
sperimentale che fanno ricorso a una o più delle tecnologie
identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la
ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Horizon 2020” Adottato il DM che
incrementa di 150 milioni
il Fondo per la crescita
sostenibile
In più
14
Gli strumenti
15. • Il CIPE ha destinato, a ottobre 2018, 100 milioni per lo sviluppo delle
tecnologie emergenti e delWi-Fi. Inoltre, con la Legge di Bilancio
per il 2019 è stato istituito un Fondo per favorire lo sviluppo delle
tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale,
Blockchain e Internet ofThings, con una dotazione di 15 milioni
annui dal 2019 al 2021.
• Rifinanziata la “nuova Sabatini”: 48 milioni per il 2019, 96 milioni
per ciascuno degli anni dal 2020-2023 e 48 milioni per il 2024.
• Incrementata la spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2019 e di 75
milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 a favore delle
agevolazioni concesse nell’ambito del contratto di sviluppo
• Attribuito alle PMI un contributo a fondo perduto per l’acquisizione
di consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di
trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie
abilitanti previste dal Piano Impresa 4.0
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Gli strumenti
16. Piena operatività del Fondo Nazionale
Innovazione (FNI)
Rimodulazione dei PIR
Assegnazione del 15% degli utili
rinvenienti dai bilanci delle partecipate
al Fondo per il sostegno al venture
capital, istituito presso il MiSE
Agevolazioni fiscali in crescita (dal 30%
al 40%) previste per soggetti che
investono in start up/PMI innovative
Innalzato dal 30% al 50% il credito di
imposta per le aziende che acquisiscono
il 100% di una start up innovativa.
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Gli strumenti