Intevento di Dimitri Brunetti, Regione Piemonte alla presentazione di "Mèmora, la nuova piattaforma per i beni culturali piemontesi" (Torino, 17 aprile 2018)
2. Negli anni scorsi la Regione Piemonte e il CSI-Piemonte hanno dato
avvio allo sviluppo dell’Ecosistema digitale dei beni culturali
un sistema integrato di applicativi per la descrizione dei beni culturali,
la raccolta di oggetti digitali correlati, la gestione dei dati e delle informazioni
e l’esposizione sul web sia per un pubblico professionale, sia per
un’utenza generalista.
Un Ecosistema che si propone come
aggregatore unitario dei progetti
già realizzati, di quelli in corso e di quelli
che si svilupperanno nei prossimi anni sul
patrimonio culturale archivistico e museale.
3. Nei primi anni Novanta la Regione ha definito un programma di intervento
complessivo sul patrimonio culturale del Piemonte con l’obiettivo di
favorirne la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione tramite un
Sistema informativo dei beni culturali della Regione Piemonte.
1994 Guarini è il software regionale sviluppato dal CSI-Piemonte per la
catalogazione dei beni artistici, storici, architettonici, demoetnoantropologici
2001 Guarini Archivi gestisce gli interventi di schedatura, riordino e
inventariazione archivistica
2006 vengono realizzati i motori di ricerca per la fruizione in ambiente web dei
dati relativi sia ai beni storico-artistici, sia a quelli archivistici
4. COMPONENTI CATALOGRAFICHE
Guarini Patrimonio Culturale
Guarini Archivi
Guarini Beni Librari
Censimento ai sensi della Legge 34/95
Tutela e valorizzazione dei Locali Storici
Censimento ai sensi della Legge 35/95
Individuazione, tutela e valorizzazione dei
beni culturali architettonici nell’ambito
comunale
COMPONENTI DI PUBBLICAZIONE DATI
Catalogo dei Beni Culturali su Web
Consultazione di dati e immagini provenienti da
catalogazioni riguardanti il patrimonio
archeologico, architettonico, storico-artistico,
fotografico ed etnoatropologico del Piemonte
Guarini Archivi Web
Fruizione delle informazioni di carattere
archivistico su fondi storici prodotti o conservati da
Comuni, Istituzioni culturali, Enti religiosi e altri
Soggetti pubblici e privati
NECESSITÀ DI AVVIARE UN NUOVO PROGETTO
PER FARE EVOLVERE IL SISTEMA
5. UN NUOVO PROGETTO
Descrivere le diverse tipologie di patrimonio culturale e promuovere la
costante alimentazione della Banca dati dei beni culturali
Raccogliere gli oggetti digitali (immagini fisse e in movimento, suoni, video, 3D)
che completano le descrizioni e mostrano i beni
Promuovere la conoscenza del patrimonio culturale piemontese, la ricerca e la
collaborazione tra enti pubblici, soggetti privati, le imprese e i
cittadini
Informare cittadini, ricercatori, enti e istituzioni, migliorando così
la fruizione culturale
Facilitare interventi di salvaguardia
e di valorizzazione del patrimonio
culturale piemontese
6. STANDARD DESCRITTIVI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
REGOLE TECNICHE, LINEE GUIDA E DOCUMENTI
Standard ICCD per i beni museali
Standard internazionali di ambito archivistico
Norme Niera per i beni archivistici
Documenti ICAR per i beni archivistici
Linee guida ICCU per gli oggetti digitali
Tracciati scheda definiti in specifici ambiti professionali
Documenti e protocolli di comunicazione per l’interoperabilità
7. La valorizzazione, la fruizione e la promozione
del patrimonio informativo raccolto negli anni
con Guarini richiedeva una profonda evoluzione
del Sistema Informativo dei Beni Culturali.
La soluzione individuata prevede l’uso di
Collective Access, software con licenza
Open Source GPL per la gestione digitale del
patrimonio archivistico, bibliografico e museale.
Collective Access è utilizzato da archivi,
biblioteche e musei di tutto il mondo.
Anche grazie ad una community internazionale
che lavora attorno al software, sono garantiti alti
standard tecnici, aggiornamenti continui, facilità
di personalizzazione e interoperabilità.
8. BACK-END PER GLI OPERATORI
Lo strumento con il quale è
possibile definire i progetti e le
aggregazioni (archivi e collezioni),
descrivere il patrimonio museale
e il patrimonio archivistico
anche in modo integrato
ordinarlo e organizzarlo,
gestire gli oggetti digitali correlati
e predisporre i materiali relativi
per l’esposizione al pubblico.
9. UN NUOVO CONCETTO DI SISTEMA
descrive in modo integrato i beni culturali
stabilisce molteplici relazioni fra le risorse
rispetta standard nazionali, locali e prassi
integra gli oggetti digitali con le descrizioni
propone schede di progetto e di intervento
gestisce soggetti produttori, conservatori, archivi e collezioni
assicura la personalizzazione di funzionalità
propone diversi profili per l’accesso
garantisce interoperabilità OAI-PMH
esporta i dati nei formati più diffusi
Il nuovo sistema prevede i flussi e le funzionalità per la gestione di ogni progetto
di descrizione, dall’avvio alla conclusione, con la validazione dei dati, fino alla
pubblicazione sul web che può anche essere effettuata in autonomia.
DatabaseRepository file digitali
10. LA CONFIGURAZIONE DEL SISTEMA
Tipologie di schede ad oggi disponibili:
– schede di catalogazione dei beni in aderenza ai tracciati ICCD
A. Architettura
BDI. Beni demoetnoantropologici immateriali
BDM. Beni demoetnoantropologici materiali
D. Disegni
FF. Fondi fotografici
F. Fotografia
MI. Matrici incise
NU. Numismatici
OA/OAC - Opere/Oggetti d'arte
PST. Patrimonio scientifico e tecnologico
S. Stampe
FK. Folklore
– schede di ambito archivistico (complesso/unità/sottounità/documento)
– schede authority secondo standard ICCD (AUT, BIB)
– schede entità (ente/persona/famiglia) secondo norme NIERA
– schede speciali (progetto/Intervento, audiovideo, strumenti musicali, disegno tecnico)
11. Abbiamo fatto molta attenzione alle esigenze dell’ente pubblico, del privato e dell’istituto
culturale che partecipa al progetto Mèmora, ma anche alle esigenze degli operatori:
– gestione dei diritti e della proprietà intellettuale
– autonomia nella scelta della pubblicazione dei dati e
degli oggetti digitali
– funzioni di inserimento senza ridondanze
– scheda sintetica, richiami espliciti ai tracciati e agli standard
– inserimento dati in tabella
– facile richiamo della struttura
– format preimpostati di ricerca e di stampa
– nuove Linee guida per la digitalizzazione
12. Da oggi Mèmora è a disposizione gratuitamente
degli ex utenti di Guarini Archivi,
Guarini Patrimonio Culturale e Teca Digitale Piemontese
e di quanti vorranno partecipare al progetto e
condividere con gli utenti il proprio patrimonio culturale.
Consideriamo il 2018 un anno di sperimentazione e crescita
- per inserire nuovi tracciati di scheda
- per perfezionare le funzioni esistenti
- per sviluppare nuove funzioni (ad esempio l’off-line)
- per definire nuovi servizi
- per rendere disponibile il Manuale d’uso
e intanto stiamo lavorano sul front-end...
13. Stiamo migrando i dati e gli oggetti digitali da Guarini Archivi,
Guarini Patrimonio Culturale e da Teca Digitale Piemontese.
L’alimentazione è assicurata dai progetti sostenuti con i bandi regionali e con
l’adesione volontaria all’Ecosistema, che offre visibilità e interoperabilità.
Enti e Istituti culturali che
hanno aderito al sistema
14. Ci auguriamo che si diffonda
e venga utilizzato in Piemonte e in Italia
per archivi, musei, centri di documentazione
15. dati.piemonte.it
Fruitore esterno
Front end Internet
Back end
Collective Access
open data
API di ricerca
Orchestratore
API di ricerca
Servizi di
esposizione dati
Ministero
OPEN DATA
Altri fruitori
Europeana
Modulo
API
Modulo
API
ARCHITETTURA DI RIFERIMENTO
18. Progetto in collaborazione tra Giunta e Consiglio Regionale del Piemonte
con la partecipazione degli editori e delle biblioteche del Piemonte.
Creazione dell’archivio storico digitale dei periodici locali piemontesi
attraverso la costituzione della Biblioteca digitale dell’informazione giornalistica
Il portale è disponibile da marzo 2016 e offre
• 155 testate giornalistiche locali dal 1846
• oltre 3 milioni di pagine consultabili online
cui si aggiungono 1,8 mil. de
Nel 2018 verranno
potenziate le funzionalità
di ricerca e istituiti nuovi
canali tematici
GIORNALI DEL PIEMONTE
21. ma soprattutto è davvero importante
VALORIZZARE
la quantità di beni culturali piemontesi
la qualità dei materiali fruibili attraverso suggestioni multimediali
la varietà dei beni e la molteplicità dei luoghi
le istituzioni culturali che contribuiscono ad arricchire il patrimonio (biblioteche,
archivi, musei, teatri…)
PER PROMUOVERE IL
TERRITORIO PIEMONTESE DA
UN PUNTO DI VISTA
CULTURALE E TURISTICO
TANTI PROGETTI CHE TESTIMONIANO
LA VITALITÀ DEL TERRITORIO
E LA FORZA DI UN BRAND
23. dando la possibilità di possedere quello che si
raggiunge:
- salvare le scelte di navigazione
- esportare informazioni e oggetti per riusarli
successivamente
- Condividere gli oggetti multimediali attraverso
le community social