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motorio. La conquista della posizione eretta nel primo anno di vita rappresenta una
di queste funzioni complesse.
Quanto è importante la posizione “pancia sotto”
Per una buona riuscita dello sviluppo dinamico contro la forza di gravità abbiamo
bisogno di una base sicura e stabile. La posizione prona permette al bambino di
organizzarsi nello spazio intorno a lui. Attraverso lo strisciamento e il gattonamento
il bimbo si allena nella sua corsa verso il cammino autonomo che gli apre la strada
alla scoperta del mondo intorno a lui e del linguaggio.
La capacità di raddrizzamento passa attraverso l’esperienza senso motoria. Il
bambino elabora movimenti e nuove posizioni di partenza che, a loro volta,
permettono nuove esperienze: impara ad appoggiarsi sugli avambracci e utilizza le
mani per esplorare un gioco. Diventa sempre più bravo e riesce a spostare il peso su
un lato del corpo per essere libero nell’esplorazione con la parte opposta. Il cingolo
scapolare così si stabilizza e l’appoggio su avambracci e mani diviene sempre più
sicuro finchè il bimbo riesce a spingersi con il corpo contro la gravità.
L’intervento dell’osteopata può diventare, in questa fase, un accompagnamento
importante per permettere al bambino di utilizzare tutte le sue capacità e la sua
struttura in modo adeguato. A questo scopo lavorerà sulla stabilità della colonna
cervicale e sulla regolazione della tenuta e del movimento della testa. Altrettanto
importante sarà il contenimento della reazione di Moro.
Sarà fondamentale risolvere le cause di una eventuale instabilità della colonna
cervicale, altrimenti il piccolo paziente non riuscirà a lavorare con successo in questa
posizione. Il lavoro su cranio, sacro e membrane della dura madre possono avere
una grande importanza.
Il problema di come gestire la mancanza di stabilità, è stata descritta e affrontata
anche in osteopatia viscerale (Helsmoortel J., Hirt T. : Visceral Osteopathy: the
peritoneal organs. Seattle:Eastland press 2010). Tecniche rivolte al polmone e
all’intestino tenue possono diventare molto interessanti e utili in questo contesto.
La funzione dell’intestino tenue deve essere perfetta sia dal punto di vista
meccanico (con il suo movimento intrinseco durante la digestione) che dal punto di
vista chimico.
L’elaborazione di un adeguato tono della zona oro facciale sarà fondamentale per
lo sviluppo di un’occlusione fisiologica e rappresenta la base per il progredire
dell’apprendimento del linguaggio.
Anche la convergenza oculare viene elaborata e perfezionata in posizione prona e
una buona libertà di movimento nella zona OAE è di fondamentale importanza per
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la riuscita della messa a fuoco e della coordinazione occhio-mano. Una
ipermetropia potrebbe essere una conseguenza di un problema a livello OAE.
Per ottenere una buona sinergia di movimento tra mani e occhi, il bambino deve
essere capace di rotolare e di maneggiare gli oggetti sia in posizione supina che in
posizione prona, anche superando la linea mediana del corpo. Il bambino elabora la
coordinazione del corpo e del movimento oculare attraverso sequenze motorie
complesse. Possiamo trovare bambini in età scolastica con difficoltà nella
coordinazione della motricità oculare trattati con successo dall’osteopata. Per poter
migliorare la motricità oculare devono essere trattati i vari livelli tissutali per
ripristinare la fisiologia e permettere una rotazione libera e massima stabilità del
tratto cervicale superiore.
Dalla funzione locale alla rete complessa
Lo sviluppo senso motorio dei primi anni di vita prepara il raddrizzamento
antigravitario possibilmente con uno sforzo minimo. La spinta e il lavoro contro
resistenza attraverso la propriocettività è fondamentale per la formazione del
mondo “interno” e il rapporto con il mondo esterno. Questo concetto permetterà il
formarsi di funzioni complesse negli anni a venire, come per esempio
l’apprendimento e la elaborazione della fiducia in se stesso e nel mondo circostante.
La attività coordinata di tutti i tessuti favorisce una nuova organizzazione dei sistemi
fisiologici interni e di una fisiologia di scambio con il mondo esterno che permetterà
nuove esperienze. Gli psicologi dell’età evolutiva parlano di “funzioni che
costituiscono esperienze”.
Il processo di raddrizzamento è la risultante delle forze strutturali, emozionali e
spirituali del bambino. Perciò il trattamento osteopatico del neonato e del
bambino è possibile soltanto rispettando i processi di regolazione dello sviluppo
senso motorio.
Contatti: Valbona Ava Levin Peter Levin Praxis für Kindesentwicklung (Zenith)
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