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Chi
siamo
        Siamo una piccola società di consu-
        lenza che, per alcuni settori, opera
        con dei collaboratori esterni.
        Siamo specializzati nella
                           e nell’          e
        ci rivolgiamo principalmente alle
        imprese con un fatturato inferiore ai
        7- 8 milioni di €.
Come
operiamo Non vendiamo software perché sia-
         mo convinti che fare consulenza di
         direzione significhi lavorare       e
         soprattutto      l’Imprenditore e non
         vendergli dei programmi.

          Diamo molto importanza alla forma-
          zione dell’Imprenditore perché è il
          cuore e la mente dell’azienda.
Quando
entriamo in gioco
            La B.C.C. S.r.l. è un’organizza-
            zione a disposizione delle PMI
            per apportare una maggiore
            efficienza nei campi in cui
            l’Imprenditore desidera essere
            affiancato da un
Primo contatto

               Contratto di check-up

Le 5                                Realizzazione check-up


fasi    (Se l’Imprenditore lo considera necessario)
       Convenzione d’intervento e follow-up
                                    Realizzazione Intervento,
                                    sconto = costo del check-up
             Al termine dell’Intervento
                                   Controllo dell’Intervento
                                   e follow-up per 12 mesi
        (Se l’Imprenditore lo considera necessario)
       Convenzione d’estensione follow-up

                                   follow-up per altri12 mesi

        Dopo 3 o 4 anni nuovo check-up
Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO                    GESTIONE CRISI AZIENDALE

   Analisi per indici e flussi          Elaborazione di piani di risanamento
   Schemi di controllo                  Attestazione di fattibilità del piano
   Cicli economici e finanziari         Liquidazioni volontarie anche con
                                          l’accordo dei creditori
   Analisi della redditività
                                         Concordati giudiziali e stragiudiziali
   Controllo dei costi                  Analisi dello stato di insolvenza
   Controllo e gestione delle scorte    Predisposizione di concordati
   Budgeting                             preventivi e accordi di ristrutturazione
   Tableaux de bord                      dei debiti
   Pianificazione finanziaria           Transazioni fiscali con percentuali di
                                          pagamento ridotte
                                         Assistenza nelle procedure aperte
                                          presso i tribunali di Milano, Bergamo e
                                          Lodi
Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO                 GESTIONE CRISI AZIENDALE

  Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT                 Elaborazione di E MARKETING
                                     COMMERCIALE piani di risanamento
  Schemi di controllo                Attestazione di fattibilità del piano
  Cicli economici e finanziari
    Business Plan                     Liquidazioni volontarie anche con
                                          Politica dei prezzi
                                        l’accordo dei creditori
  Analisi della redditività
    Direzione per obiettivi             Politica di remunerazione dei
                                      Concordati giudiziali e stragiudiziali
  Controllodecisionali
    Sistemi dei costi                     venditori
                                      Analisi dello stato di insolvenza
  Controllodi delega delle scorte
    Sistemi e gestione                Predisposizione di concordati
                                          Animazione della forza vendita
  Budgeting delle funzioni e dei
    Definizione                        preventivi e accordi di ristrutturazione
                                          Pubblicità, incentivi, e promozioni
  Tableaux de bord
    compiti                            dei debiti
                                          Statistiche commerciali
  Pianificazione finanziaria
    Organigrammi funzionali           Transazioni dei risultati
                                          Controllo fiscali con percentuali di
  Flussi informativi                  pagamento ridotte
                                          Analisi dei margini
  Gestione delle risorse umane       Assistenza nelle procedure aperte
                                          Posizionamento dei prodotti
                                        presso i tribunali di Milano, Bergamo e
  Scelta della Formula
                                        Lodi
    Imprenditoriale
Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO                  GESTIONE CRISI AZIENDALE

  Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT                  Elaborazione di E MARKETING
                                      COMMERCIALE piani di risanamento
  Schemi di controllo                  Attestazione di fattibilità del piano
  Cicli economici e finanziari
CONSULENZA FISCALE
    Business Plan                       Liquidazioni volontarie
                                      PRODUZIONE prezzi anche con
                                            Politica dei
                                          l’accordo dei creditori
  Analisi della redditività
    Direzione per obiettivi               Politica di remunerazione dei
                                        Concordati giudiziali e stragiudiziali
 Controllodecisionali e bilanci
    Dichiarazioni fiscali
    Sistemi dei costi                     venditori
                                            Pianificazione della produzione
                                        Analisi dello stato di insolvenza
 Controllodi delega contabili
    Elaborazione dati
    Sistemi e gestione delle scorte     Predisposizione di concordati delle
                                            Programmazione e lancio
                                            Animazione della forza vendita
 Budgeting delle funzioni e dei
    Contenzioso
    Definizione tributario               preventivi e accordi di ristrutturazione
                                            commesse
                                            Pubblicità, incentivi, e promozioni
 Tableaux de bord
    Modifiche
    compiti della natura giuridica       dei debiti dell’efficienza
                                            Controllo
                                            Statistiche commerciali
  Pianificazione finanziaria
    Organigrammi funzionali             Transazioni dei risultati
                                            produttivafiscali con percentuali di
                                            Controllo
  Flussi informativi                    pagamentooperativo
                                            Margine ridotte
                                            Analisi dei margini
  Gestione delle risorse umane         Assistenza nelle procedure aperte
                                            Stato avanzamento prodotti
                                            Posizionamento dei lavori
  Scelta della Formula                  presso i tribunaliapprovvigionamenti
                                            Politica degli di Milano, Bergamo e
                                          Lodi
    Imprenditoriale
Cosa facciamo
GESTIONE E CONTROLLO                  GESTIONE CRISI AZIENDALE

  Analisi per indici e flussi
STRATEGIA E MANAGEMENT                  Elaborazione di E MARKETING
                                      COMMERCIALE piani di risanamento
  Schemi di controllo                  Attestazione di fattibilità del piano
  Cicli economici e finanziari
CONSULENZA FISCALE
    Business Plan                       Liquidazioni volontarie
                                      PRODUZIONE prezzi anche con
                                            Politica dei
                                          l’accordo dei creditori
  Analisi della redditività
    Direzione per obiettivi               Politica di remunerazione dei
                                        Concordati giudiziali9001
                                      CONSULENZA ISO e stragiudiziali
 Controllodecisionali e bilanci
CONSULENZA costi LAVORO
    Sistemi dei DEL
    Dichiarazioni fiscali                 venditori
                                            Pianificazione della produzione
                                        Analisi dello stato di insolvenza
 Controllodi delega contabili
    Elaborazione dati
    Sistemi e gestione delle scorte     Predisposizione di concordati delle
                                            Programmazione e lancio
                                            Animazione della forza vendita
 Budgeting delle funzioni e dei
    Elaborazionetributario
    Definizione paghe
    Contenzioso                          preventivi e accordi di ristrutturazione
                                            Stesura documentazione
                                            commesse
                                            Pubblicità, incentivi, e promozioni
 Tableaux de bord
    Pratiche INPS, INAIL, ecc.
    Modifiche
    compiti della natura giuridica       dei debiti dell’efficienza
                                            Controllo commerciali
                                            (Manuale,
                                            Statistiche procedure, ev.
 Pianificazione finanziaria
    Pratiche CIGS,funzionali
    Organigrammi CIG, mobilità          Transazioni operative)percentuali di
                                            istruzioni fiscali con
                                            produttivadei risultati
                                            Controllo
  Flussi informativi                    pagamentooperativo
                                            Margine ridotte modulistica
                                            Predisposizione
                                            Analisi dei margini
  Gestione delle risorse umane         Assistenza nelle procedure aperte
                                            Formazione del dei prodotti
                                            Posizionamento personale
                                            Stato avanzamento lavori
  Scelta della Formula                  presso i tribunaliapprovvigionamenti
                                            Miglioramentodi Milano, Bergamo e
                                            Politica degli continuo
                                          Lodi
    Imprenditoriale
PARTNER AZIENDALE ?
Essere dei Partner dell’Imprenditore non vuol dire essere
“tuttologi”, ma avere una buona visione d’insieme, conoscere i
meccanismi aziendali ed avere grande esperienza nella
conduzione delle imprese.
Non è necessario essere programmatori per poter
consigliare un Imprenditore su cosa deve fare un
determinato programma (per esempio una procedura per
l’emissione degli ordini) …




La B.C.C. collabora da tempo con consulenti “specialisti” in
Finanza Aziendale, Comunicazione e Marketing, concordati e
fallimenti …
PARTNER AZIENDALE ?
Gestire un’azienda vuol dire prendere decisioni, compiere
delle scelte.
Se le decisioni e le scelte non sono basate su numeri
concreti, ma solo su impressioni ed i “mi sembra”, o peggio
ancora i “si è sempre fatto così”, le probabilità di sbagliare
sono ormai elevatissime.
La diffusione dei personal computer e di internet ha reso
disponibile una quantità enorme di dati e di informazioni,
oggi si ha spesso il problema di “filtrare” tali informazioni e
di riorganizzarle secondo le proprie esigenze.
Cosa
faremo oggi
•   I numeri 1: imprese e lavoratori
•   I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI
•   I numeri 3: il passaggio generazionale
•   Le situazioni più frequenti
•   I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg
•   I tipi di passaggio generazionale
•   Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
•   I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI
•   I numeri 3: il passaggio generazionale
•   Le situazioni più frequenti
•   I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg
•   I tipi di passaggio generazionale
•   Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
UN PAESE D’IMPRENDITORI                                  (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)

                                        Sono lavoratori indipendenti i lavora-
                                        tori autonomi, gli imprenditori, i pro-
                                        fessionisti, i coadiuvanti familiari e i
                                        cooperatori, nel caso di società coope-
                                        rative.




  Lavoratori indipendenti per regione
                                                              Nord Ovest   = 27,7
    2008 (% su totale lavoratori)                             Nord Est     = 30,0
    Fonte registro statistico delle                           Centro       = 30,0
           imprese attive
                                                              Sud          = 38,5

                                        lavoratori indipendenti
  Tasso d’imprenditorialità =
                                          totale lavoratori
UN PAESE D’IMPRENDITORI   (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
UN PAESE DI IMPRESE                           (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)

                                   In Italia, nel 2008, c’erano
                                                abitanti contro una media
                                   europea di     .
                                               Nord Ovest   = 72
                                               Nord Est     = 75
                                               Centro       = 70
                                               Sud          = 53
                                   La Repubblica Ceca, ha il dato maggio-
                                   re (oltre       era 72,5 nel 2001),
                                   mentre la Slovacchia, all’opposto, con-
Numero di imprese per regione
  2008 (per 1000 abitanti)         ta solo     imprese.
 Fonte registro statistico delle
        imprese attive             In Germania e Regno Unito la minore
                                   densità di iniziative private è segno di
                                   una prevalenza di forme organizzative
                                   di tipo societario.
UN PAESE DI IMPRESE   (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
I LAVORATORI PER FORMA GIURIDICA
(Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia)




                                                          Oltre il       dei
                                                             lavoratori
                                                             opera nelle
                                                          Ditte Individuali

                                                         Quasi il       dei
                                                             lavoratori
                                                            opera nelle
                                                         Società di persone
I LAVORATORI PER FORMA GIURIDICA
(Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia)
DEFINIZIONE DI PMI (Raccomandazione 2003/361/CE
recepita con il decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005)

   Per poter entrare in (o uscire da) una categoria è necessario
   che per due esercizi consecutivi siano rispettati (superati) i
   parametri delle prime due colonne ed uno delle rimanenti.
    Categoria       Share o voti      Addetti        Fatturato          Totale Attivo
                    detenuti da una
                    altra impresa
    Micro                ≤ 25%             < 10        ≤ 2.000.000 €      ≤ 2.000.000 €
    Piccola              ≤ 25%             < 50        ≤ 10.000.000 €     ≤ 10.000.000 €
    Media                ≤ 25%           < 249         ≤ 50.000.000 €     ≤ 43.000.000 €

            : dipendenti, lavoratori subordinati, soci lavoratori; i part-time devono
         essere considerati come frazione.
              : al netto degli sconti e abbuoni.
                   : si veda Art. 12.3 of Council Directive 78/660/EEC of 25 July 1978
         based on Art. 54 (3) (g) of the Treaty on the annual accounts of certain
         types of companies, Official Journal L 222, p. 11-31, of 14 August 1978.
I LAVORATORI PER DIMENSIONE IMPRESA
(Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia)

  Il      dei lavoratori
        opera nelle
     Piccole Imprese
  (tra 10 e 49 addetti)

  Il     dei lavoratori
      opera nelle
    Micro Imprese
  (meno di 10 addetti)


                                                MEDIE       GRANDI
                                               IMPRESE     IMPRESE
UN PAESE DI PMI                        (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)

                                  In   Italia,   nel2008, c’erano
                                                       contro una media
                                  europea stabile a    .
                                                 Nord Ovest   = 4,8
                                                 Nord Est     = 4,4
                                                 Centro       = 4,0
                                                 Sud          = 3,0
                                  Le imprese di Germania, Irlanda e
                                  Regno Unito impiegano mediamente il
Numero medio di addetti delle
                                  più alto numero di addetti (tra 10,9 e
  imprese per regione 2008        12,2).
Fonte registro statistico delle
       imprese attive             Molti Paesi (est Europa, Austria,
                                  Portogallo, Regno Unito e Francia)
                                  registrano un calo rispetto al 2001.
I LAVORATORI PER ATTIVITÀ ECONOMICA
  (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24)
UN PAESE DI PMI   (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
IL PESO DELLE PMI SUL FATTURATO
       (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24)

    Il        del
Fatturato è generato
dalle Micro Imprese


    Il         del
Fatturato è generato
       dalle PMI
IL PESO DELLE PMI SUL VALORE AGGIUNTO
       (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24)

Il        del Valore
Aggiunto è generato
dalle Micro Imprese


Il        del Valore
Aggiunto è generato
     dalle PMI
FACCIAMO IL PUNTO
• In Italia il 31,3% dei lavoratori è indipendente (13% in EU)
• In Italia vi sono 66 aziende per mille abitanti (42 in EU)
• In Italia vi sono 4,1 lavoratore/azienda (6,4 in EU)
                                                                  %                        %
                 Numero           %               %                          %
                                                              Indipend./                 Valore
                 Addetti        Imprese1        Addetti1                 Fatturato2
                                                               Addetti2                 Aggiunto2

Micro              1-9                94,7        49,8               64,5        27,1     32,5
Piccole           10-19                 3,3       12,1               14,0        11,7     11,6
Piccole           20-49                 1,4       11,7                 5,7       12,2     11,6
Medie            50-249                 0,6       15,9                 1,8       20,0     16,0
PMI               1-249               99,9        89,6               40,5        70,6     71,7
Grandi            ≥250                  0,1       10,4                 0,2       29,4     28,3

 1) Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia
 2) Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24, dati relativi al 2007
• I numeri 1: imprese e lavoratori

•   I numeri 3: il passaggio generazionale
•   Le situazioni più frequenti
•   I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg
•   I tipi di passaggio generazionale
•   Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
UN PAESE DI ANZIANI   (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
UN PAESE DI ANZIANI                                  (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)

                                      In Italia l’incremento della popolazione in
                                      età anziana e la concomitante riduzione di
                                      quella in età giovanile sono processi che si
                                      protraggono ormai da diversi decenni,
                                      parallelamente al processo di aumento della
                                      sopravvivenza e al perdurante contenimen-
                                      to della fecondità ben al di sotto del livello
                                      di sostituzione delle generazioni (2,1 figli
                                      per donna). In ragione di tali fattori, il
                                      rapporto tra gli anziani e i giovani ha assun-
Indice di vecchiaia al 01/01/2010
 per provincia (valori percentuali)
                                      to proporzioni notevoli nel nostro Paese,
                                      raggiungendo, al 01/01/2010, quota

                                       popolazione in età anziana (65 anni e più)
     L’indice di vecchiaia =
                                      popolazione in età giovanile (meno di 15 anni)
UN PAESE DI ANZIANI               (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)

In base ai dati del 2008,
                                           (rispettivamente
143,1% e 150,2%), benché per anni sia stato proprio il nostro
Paese a detenere questo primato. Il valore medio per la Ue -
pari a 108,6% - rivela un maggiore equilibrio tra anziani e
giovani.
Sono complessivamente 11 i Paesi con un indice di vecchiaia
superiore alla media europea fra cui Grecia, Bulgaria,
Lettonia, Slovenia, Portogallo.
Di contro, vi sono Paesi dove il peso delle classi di età più
giovani è maggiore. In assoluto in Irlanda questo rapporto è
più favorevole (      ), risultando stabile rispetto al 2007;
mentre tra i Paesi di rilevante dimensione demografica si
trovano anche Polonia (88,3%) e
LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ
               FONTE ISTAT
LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ
   Piramide dell’età della popolazione italiana, confronto 2005–2050
         Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006
LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ
   Piramide dell’età della popolazione italiana, confronto 2005–2050
         Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006


                      % 0-14   % 15-64   % 65+    % 85+
              1990      16,8     68,5     14,7      1,2
              2005      14,2     66,4     19,5      2,0
              2010      14,0     65,5     20,5      2,8
              2020      13,2     63,7     23,2      3,9
              2030      12,2     60,8     27,0      4,7
              2040      12,4     55,6     32,0      5,8
              2050      12,7     53,7     33,6      7,8
LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI
          (in base alla motivazione di base – Laufer)



Artigiano:
 • Ha cominciato come operaio
 • Ha voluto emanciparsi dalla
   situazione di sottoposto
 • Non fa distinzione fra famiglia ed
   impresa che, quindi, sarà trasmessa
   ai figli
 • Non ambisce al successo economico,
   ma all’autonomia fine a se stessa.
LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI
          (in base alla motivazione di base – Laufer)


Tecnico:
 • Lavora in proprio a seguito di una grave
   crisi psicologica e professionale
 • Si identifica con l’impresa: l’impresa è
   lui (senza di lui non esiste), lui è
   l’impresa (decide solo lui)
 • Persegue il successo economico
   attraverso l’efficienza (margine di
   contribuzione), ma rifiuta la crescita
   che comporti la perdita del controllo
   diretto.
LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI
           (in base alla motivazione di base – Laufer)


Alla ricerca della rivincita:
 • Lavora in proprio a seguito di un
   insuccesso negli studi o nella
   professione
 • Deve affermarsi a tutti i costi
 • È orientato alla crescita purché non
   metta a repentaglio quanto già
   conquistato (ha già un insuccesso alle
   spalle)
 • Verso i collaboratori si comporta da
   “maestro”
LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI
          (in base alla motivazione di base – Laufer)




Manager:
 • Ha lasciato il suo posto da dipendente
   perché non riusciva a realizzare un
   suo sogno
 • La sua autorità è fondata sulla
   competenza e l’esperienza
 • È il papà dei suoi collaboratori
 • Delega compiti e responsabilità
L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI
Sono pochi gli imprenditori della prima ora, quasi tutti gli
imprenditori “prima” sono stati dipendenti … ne segue che
l’età degli imprenditori non possa proprio essere “verde”.
                            indipendenti      dipendenti

                                           55,4%
                                  51,1%

                                                           42,0%


                                                                   28,2%

                    16,4%

             6,9%                                          6,6%
                                                           ≥70


                ≤29                 30-49                        ≥50

                                     Età
L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI
L’età del “ritiro” dell’imprenditore dipende, a parte l’ubica-
zione geografica ed il settore in cui si opera, dal fatto che
appartenga o meno alla prima generazione: si stima che gli
imprenditori della                       si ritirino dopo
anni, quelli che “seguono” dopo    anni!
L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI
L’età del “ritiro” dell’imprenditore dipende, a parte l’ubica-
zione geografica ed il settore in cui si opera, dal fatto che
appartenga o meno alla prima generazione: si stima che gli
imprenditori della                       si ritirino dopo
anni, quelli che “seguono” dopo    anni!
• I numeri 1: imprese e lavoratori
• I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI

•   Le situazioni più frequenti
•   I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg
•   I tipi di passaggio generazionale
•   Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

           , una ricerca eseguita nel 2002 da Capitalia (ora
UniCredit) ha mostrato che lo share del primo azionista
cresce con l’aumentare della dimensione aziendale; la forma
giuridica del principale azionista da persona fisica “diventa”
impresa o holding privata con l’aumentare della dimensione.
                                   Forma giuridica del primo azionista
                                         non resid    pers fis      impr priv
                                         impr pubb    banche
                               100,00%
                                80,00%
                                60,00%
                                40,00%
                                20,00%
                                0,00%
                                          11-20   21-50 51-250 251-500 ≥500   totale
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

           , una ricerca eseguita nel 2002 da Capitalia (ora
Unicredit) ha mostrato che lo share del primo azionista
cresce con l’aumentare della dimensione aziendale; la forma
               L’unica vera differenza è
giuridica del principale azionista da persona fisica “diventa”
                che nelle grandi aziende
impresa o holding privata con l’aumentare della dimensione.
                il PG è pianificato con del primo azionista
                               Forma giuridica
                     largo anticipo
                                  non resid pers fis impr priv
                                         impr pubb    banche
                               100,00%
                                80,00%
                                60,00%
                                40,00%
                                20,00%
                                0,00%
                                          11-20   21-50 51-250 251-500 ≥500   totale
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
Solo recentemente si è cominciato a studiare il passaggio
generazionale: la prima ricerca (e tuttora la più citata sul
web) è stata quella effettuata dalla SDA Bocconi1. Secondo
questa ricerca:
            degli imprenditori considera il passaggio genera-
     zionale un fenomeno gestibile con grandi difficoltà o
     impossibile da gestire;
             degli imprenditori ha più di 60 anni;
             delle imprese dovrà affrontare il passaggio gene-
     razionale nei prossimi 10 anni;
              imprenditori familiari sono coinvolti ogni anno nel
     passaggio generazionale.
1)G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di
piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
            degli imprenditori ha un discendente in azienda1
            degli imprenditori manifesta l’intenzione di lascia-
   re l’azienda ad un familiare1.
             delle aziende costituite nel 2002 sono soprav-
   vissute ai primi 2 anni2.
             delle aziende costituite nel 2002 sono soprav-
   vissute ai primi 5 anni2 .
            delle aziende sopravvive al passaggio dalla prima
   alla seconda generazione1.
            sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza
   generazione1.
1) G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di
   piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999
2) ISTAT 2009: La demografia d’impresa: Anni 2002-2007.
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
            degli imprenditori ha un discendente in azienda1
            degli imprenditori manifesta l’intenzione di lascia-
   re l’azienda ad un familiare1.
             delle aziende costituite nel 2002 sono soprav-
   vissute ai primi 2 anni2.
             delle aziende costituite nel 2002 sono soprav-
   vissute ai primi 5 anni2 .
            delle aziende sopravvive al passaggio dalla prima
   alla seconda generazione1.
            sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza
   generazione1.
1) G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di
   piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999
2) ISTAT 2009: La demografia d’impresa: Anni 2002-2007.
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
In una seconda ricerca1 sono stati analizzati i motivi che
portano alla cessione dell’azienda:



Strategiche =                     Finanziarie =                     Personali =
• 16% = Necessità forti           • 18% = Massimizzazione del       • 13% = Disinteresse o
  investi-menti per essere alla     prezzo di cessione in seguito     incapacità dei successori
  pari con i concorrenti            ad un’offerta vantaggiosa       • 7% = Disaccordo tra i soci
• 14% = Dimensioni non            • 6% = Fabbisogno                 • 6% = Mancanza di
  ottimali                          finanziario aziendale             successori
• 5% = Carenze manageriali        • 3% = Fabbisogno familiare       • 3% = Desiderio di
• 4% = Inadeguata redditività                                         ricominciare un’altra attività
• 3% = Obsolescenza                                                 • 2% = Diminuita passione
  tecnologica                                                         per l’attività



1) Ugo   Lassini, SDA Bocconi, 2003
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
 In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende
 (familiari) che sono cresciute; è emerso che:

                                                  A) Leader tra 30 e 43 anni:
                                                     la crescita è spiegabile
                                                     con la naturale energia
                                                     del leader
                                                  B) Leader tra 54 e 65 anni:
                                                     la crescita è spiegabile
                                                     con l’ingresso in azienda
                                                     di figli e figlie motivati
                                                  C) Età del leader compresa
                                                     tra 44 e 53 anni




1) G.   Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e UniCredit, 2004
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
 In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende
 (familiari) che sono cresciute; è emerso che:

                                                   A) Leader tra 30 e 43 anni:
                                                      la crescita è spiegabile
                                                      con la naturale energia
                                                      del leader
                                                   B) Leader tra 54 e 65 anni:
                                                      la crescita è spiegabile
                                                      con l’ingresso in azienda
                                                      di figli e figlie motivati
                                                   C) Età del leader compresa
                                                      tra 44 e 53 anni




1) G.   Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e Unicredit, 2004
IL PASSAGGIO GENERAZIONALE
 In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende
 (familiari) che sono cresciute; è emerso che:

                          Esiste persino ilA) Leader tra 30 e 43 anni:
                              club dei        la crescita è spiegabile
                                              con la naturale energia
                           sopravvissuti!     del leader
                                                   B) Leader tra 54 e 65 anni:
                                                      la crescita è spiegabile
                                                      con l’ingresso in azienda
                                                      di figli e figlie motivati
                                                   C) Età del leader compresa
                                                      tra 44 e 53 anni




1) G.   Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e Unicredit, 2004
Pagin
                                                                a 53
IlTime goes fast, and e tutto cambia quickly.velocemente. being created,
   tempo corre veloce, changes very molto Firms are Le imprese sono
create, fuse, acquistate e scompaiono.
  merged, bought back and disappear.
L’obiettivo della “Associazione degli Hénokiens” è quella di trovare imprese
  The objective of the "Association les Hénokiens" is to find bicentenary
bicentenarie tuttora gestite dai discendenti dei fondatori, che ne sono ancora
  companies still managed by the founders' descendants, who are either the
i proprietari od i soci di maggioranza.
  owners or the principal, majority share-holders.
C’è voluto un anno di ricerca, l’aiuto di 164 camere di commercio e di 25
diplomatici commerciali per contattare 174 imprese, ma solo commerce
  It took us one year of research, the help of 164 chambers of 30 di loro
soddisfacevano i nostri requisiti di non avere soloto get inbilancio, ma anche
  and 25 embassy commercial attachés in order un buon touch with 174
di essere aggiornati: queste 30 were rappresentano our criteria of not secoli
  companies but in fact only aziende able to meet (insieme) oltre 63 only
di vita! a good balance sheet but also being up to date. These companies
  having
  represent more than 63 centuries of existence!
Possiamo certamente affermare di essere il club più privato del mondo.
  We can certainly affirm that it is the most private club in the world.
Perché Henoch?
  Why Henoch ?
Deriva dalla Bibbia.
  It comes from the Bible.
Enoch era un patriarca che, prima dell’alluvione, visse lived 365 365 years.
  In fact Enoch was a patriarch before the flood, who per for anni. Fu una
persona così perfetta che who did paradiso but wasmorire. up into heaven.
  He was a perfect figure, andò in not die senza taken Che simbolo per
un’azienda!
  What a symbol for a company !
718     HOSHI                                Giappone
  1295     BAROVIER & TOSO                      Italia     Murano (VE)
  1526     FABBRICA D’ARMI PIETRO BERETTA       Italia     Gardone Val Trompia (BS)
16mo sec   TORAYA                               Giappone
  1613     MELLERIO DITS MELLER                 Francia
  1615     CARTIERA MANTOVANA                   Italia     Mantova (MN)
  1629     AUGUSTEA                             Italia     Napoli (NA)
  1637     GEKKEIKAN                            Giappone
  1639     HUGEL & FILS                         Francia
  1662     VAN EEGHEN GROUP                     Olanda
  1664     FRIEDR. SCHWARZE                     Germania
                                                                                      Italia     14
  1669     OKAYA                                Giappone                              Francia    11
  1679     VIELLARD MIGEON & CIE                Francia
  1685     SFCO                                 Francia                               Giappone    5
  1690     DELAMARE BOIS                        Francia
  1695     DE KUYPER ROYAL DISTILLERS           Olanda                                Germania    3
  1707     AKAFUKYU                             Giappone
  1730     GRUPPO FALCK                         Italia     Milano (MI)                Svizzera    2
  1731
  1733
           AMARELLI
           FRATELLI PIACENZA
                                                Italia
                                                Italia
                                                           Rossano Scalo (CS)
                                                           Pollone (BL)
                                                                                      Olanda      2
  1745     J.D. NEUHAUS                         Germania                              Belgio      1
  1745     STABILIMENTO COLBACHINI              Italia     Saccolongo (PD)
  1750     MONZINO                              Italia     Lainate (MI)               Totale     38
  1756     JEAN ROZE                            Francia
  1757     LANIFICIO G.B. CONTE                 Italia     Schio (VI)
  1762     MöLLERGROUP                          Germania
  1772     EDITION HENRY LEMOINE                Francia
  1775     GIOBATTA & PIERO GARBELLOTTO         Italia     Conegliano (TV)
  1779     DITTA BORTOLO NARDINI                Italia     Bassano del Grappa (VI)
  1783     CONFETTI MARIO PELINO                Italia     Sulmona (AQ)
  1786     BANQUE J.P. HOTTINGUER & CIE         Francia
  1789     REVOL PORCELAINE                     Francia
  1796     LOMBARD ODIER DARIER HENTSCH & CIE   Svizzera
  1797     CRESPI                               Italia     Ghemme (NO)
  1797     LOUIS LATOUR                         Francia
  1805     D’IETEREN                            Belgio
  1805     PICTET & CIE                         Svizzera
  1809     THIERCELIN                           Francia
FACCIAMO IL PUNTO

                                             Il 20%                     Il 43%
 Il 31,3%                     1,41 figli   della popo-     Gli im-
               60.340.000                                prenditori    degli im-
dei lavora-                   per donna    lazione ha
               residenti al                               sono ex      prenditori
tori è indi-                    in età      più di 65
               31/12/2009                                dipendenti   ha più di 60
 pendente                       fertile        anni                       anni


                                                                       Il PG nel
                Il tasso di
66 imprese                                                             40% delle
                 occupa-
ogni 1.000                                                            imprese nei
                  zione è
 abitanti                                                             prossimi 10
                  57,5%
                                                                          anni



               Il 90% dei     Dalle PMI    Dalle PMI
                               il 70,6%                    Solo il     Il PG è un
               lavoratori                   il 71,7%     24% del I°    problema
               nelle PMI           del       del VA
                               fatturato                 PG riesce       sociale
• I numeri 1: imprese e lavoratori
• I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI
• I numeri 3: il passaggio generazionale

• I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg
• I tipi di passaggio generazionale
• Gli attori in gioco
  •   L’assetto familiare
  •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
  •   Il profilo dei Parenti
  •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
LE DOMANDE CRUCIALI:
 Perché è così difficile superare il passaggio generazionale?
 Cosa contraddistingue un passaggio riuscito da uno fallimen-
  tare?
 Quali sono gli aspetti coinvolti in un passaggio generazio-
  nale?
 Chi è il                  del passaggio generazionale?
 Quando è necessario cominciare?
La complessità del problema richiede uno sforzo multidisci-
plinare, la numerosità delle variabili da prendere in conside-
razione fa sì che si possa fare una sola generalizzazione:
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
1. Buona identificazione della forza lavoro nell’impresa,
   spesso nelle PMI l’anzianità media dei dipendenti è
   molto più alta di quella riscontrata nella grandi
   imprese (specie in produzione).
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
2. Buone competenze specialistiche (tecniche) all’in-
   terno dell’azienda.
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
3. Struttura organizzativa non adeguata alla comples-
   sità da gestire
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
4. Prevalente orientamento al prodotto piuttosto che al
   mercato
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
5. Strutture commerciali composte da soli venditori.
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
6. Insufficiente decentramento organizzativo
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
7. Strutture finanziarie scarsamente patrimonializzate
   od ad alta patrimonializzazione, ma a basso rendi-
   mento
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
8. Comunicazioni interne basate sul passa parola ed il senti-
   to dire
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
9. A fronte della consapevolezza dei cambiamenti avve-
   nuti nel proprio mercato, vi è una diffusa incapacità
   a “giocare” con le nuove regole
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
10. Ostinazione nel mantenere in essere modelli orga-
    nizzativi ormai resi inefficaci dalle nuove condizioni
    di mercato
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
11. Tutte le aziende, come le persone attraversano 5
    fasi distinte ma ben individuabili: il modello Larry
    Greiner (1972).
•   I numeri 1: imprese e lavoratori
•   I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI
•   I numeri 3: il passaggio generazionale
•   Le situazioni più frequenti

• I tipi di passaggio generazionale
• Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
               Il modello di Larry Greiner e
   le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg




                       L’infanzia
                     L’imprenditore e …
                     l’imprenditore
                     si comincia
                     sempre da soli!
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
                 Il modello di Larry Greiner e
     le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg

                            Fase 1
 Obiettivo principale:   Produrre e vendere
                         Informale, non strutturato:
 Tipo Organigramma:
                         adattamento reciproco
                         Estremamente accentratore, basato
 Stile di leadership:
                         sulla persona dell'imprenditore
 Controllo dell'azienda
                        Sui risultati ottenuti sul mercato
 basato su:
 Se tutto va bene:       Aumento patrimonio dell'imprenditore
 Cresce grazie a:        Creatività dell'imprenditore
 Va in crisi quando:     Una persona non basta più.
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
               Il modello di Larry Greiner e
   le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg




                      I primi
                      dipendenti
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
                 Il modello di Larry Greiner e
     le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg


                             Fase 2
 Obiettivo principale:    Efficacia ed efficienza
 Tipo Organigramma:       Accentrata e funzionale: militare
 Stile di leadership:     Autoritario
 Controllo dell'azienda
                          Norme di lavoro e centri di costo
 basato su:
 Se tutto va bene:        Aumenti di merito
 Cresce grazie a:         Autorità dell'imprenditore
                          L'imprenditore non riesce a seguire
 Va in crisi quando:
                          tutto da solo: crisi di autonomia
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
               Il modello di Larry Greiner e
   le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg




                        I primi
                        Manager
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                 Il modello di Larry Greiner e
     le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg



                             Fase 3
 Obiettivo principale:    Ampliare il mercato
 Tipo Organigramma:       Funzionale
 Stile di leadership:     Delega
 Controllo dell'azienda
                          Relazioni e centri di profitto
 basato su:
 Se tutto va bene:        Gratifiche ed incentivi ad personam
 Cresce grazie a:         Standardizzazione dei processi
 Va in crisi quando:      Perdita di controllo dell'insieme
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
               Il modello di Larry Greiner e
   le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg




                            La prima
                             filiale
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
                 Il modello di Larry Greiner e
     le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg



                            Fase 4
 Obiettivo principale:    Consolidare l'organizzazione
 Tipo Organigramma:       A matrice, decentrata, holding
 Stile di leadership:     Stratega e controllore
 Controllo dell'azienda   Pianificazione e centri di
 basato su:               investimento
 Se tutto va bene:        Profit sharing e stock option
                          Coordinamento e standardizzazione
 Cresce grazie a:
                          dei risultati
 Va in crisi quando:      La burocrazia diventa eccessiva
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
               Il modello di Larry Greiner e
   le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg




La Globalizzazione
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                 Il modello di Larry Greiner e
     le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg



                             Fase 5
 Obiettivo principale:    Ricerca & Sviluppo continuo
 Tipo Organigramma:       Basata sui team di lavoro
 Stile di leadership:     Favorevole alla partecipazione
 Controllo dell'azienda
                          Condivisione degli obiettivi
 basato su:
 Se tutto va bene:        Gratifiche ai team
                          Collaborazione e standardizzazione
 Cresce grazie a:
                          delle professionalità
                          Manca l'identificazione con l'Azienda
 Va in crisi quando:
                          (saturazione psicologica)
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
                           Il modello di Larry Greiner (1972)

                                                                  Matura
                                       Adole-        Adulta
Dimensione                             scenza
 impresa                     Scolare                                         crisi di
              Infanzia                                                     saturazione
                                                                           psicologica

                                                              crisi di
                                                            burocrazia

                                                 crisi di
                     crisi di                   controllo
                    comando

                                   crisi di
                                  autonomia
                                                                                Età
                                                                              impresa
                            Sviluppo   Sviluppo
              Sviluppo                               Sviluppo      Sviluppo
                             grazie     grazie
             grazie alla                            grazie al       grazie
                              alla       alla
             creatività                             coordina-        alla
                            autorità    delega
                                                      mento        collabo-
                                                                   razione
LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE
                     Il modello di Larry Greiner (1972)

Dimensione
 impresa
                                       Adole-                     Matura
              Infanzia      Scolare                  Adulta
                                       scenza
                              con passaggio                                  crisi di
                              generazionale                                saturazione
                                                                           psicologica
                                                             crisi di
                                                            burocrazia
                     crisi di                    crisi di
                    comando                     controllo

                                  crisi di
                                 autonomia                                           Età
                                                                                   impresa
              Sviluppo     Sviluppo   Sviluppo       Sviluppo      Sviluppo
             grazie alla    grazie     grazie       grazie al       grazie
             creatività      alla       alla        coordina-        alla
                           autorità    delega         mento        collabo-
                                                                   razione
•   I numeri 1: imprese e lavoratori
•   I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI
•   I numeri 3: il passaggio generazionale
•   Le situazioni più frequenti
•   I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg

• Gli attori in gioco
    •   L’assetto familiare
    •   Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey)
    •   Il profilo dei Parenti
    •   Il profilo dei Manager
• Due generazioni a confronto
• I tipi di passaggio generazionale - 2
• Il Test sulla vulnerabilità al PG
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
12. Il passaggio generazionale può essere gestito in 4
    modi diversi …
Livello di
 collaborazione

Basso      Alto
                  TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE


    collaborazione

                     Alto
       Livello di


                     Basso




                             Ai processi    Ai risultati

                                    Attenzione
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE


    collaborazione

                     Alto
       Livello di


                     Basso



                                              eluso



                             Ai processi    Ai risultati

                                    Attenzione
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE


    collaborazione

                     Alto
                                            rimandato
       Livello di


                     Basso



                                              eluso



                             Ai processi    Ai risultati

                                    Attenzione
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE


    collaborazione

                     Alto
                             programmato    rimandato
       Livello di


                     Basso



                                              eluso



                             Ai processi    Ai risultati

                                    Attenzione
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE


    collaborazione

                     Alto
                              programmato      rimandato
       Livello di


                     Basso



                             con abdicazione     eluso



                               Ai processi     Ai risultati

                                      Attenzione
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
13. In tutti i passaggi generazionali gli attori sono
    sempre gli stessi …
GLI ATTORI IN GIOCO
  3 modi diversi di intendere l’Azienda e che, inevitabilmente,
  danno luogo ad interferenze ed attriti.
         Famiglia                                Manager




                            Proprietà



La Famiglia s’iden-    La Proprietà vede      Per chi partecipa al-
tifica nell’Azienda    l’Azienda come una     la gestione, l’Azien-
che è spesso l’uni-    delle possibili for-   da è il luogo dove si
ca fonte di sosten-    me di investimento     realizzano le proprie
tamento.               e come tale ne va-     ambizioni professio-
                       luta la redditività.   nali e si appaga la
                                              sete di potere.
GLI ATTORI IN GIOCO
   3 modi diversi di intendere l’Azienda e che, inevitabilmente,
   danno luogo ad interferenze ed attriti.

                                                         : una parte delle
    : solo una par-
                          Famiglia         Manager    quote può essere in
te della famiglia
                                     FM               mano ai manager
ha un ruolo attivo
in azienda …
                                     FPM
                              FP           PM

   : solo una parte
 della famiglia ha quo-                                  : l’imprenditore
 te di proprietà e             Proprietà             appartiene a tutti e
 questo può provocare                                tre gli insiemi.
 tensioni …
GLI ATTORI IN GIOCO
L’assetto familiare determina il tipo di passaggio genera-
zionale, ovvero il problema da affrontare, vediamo come …


                   Famiglia         Manager
                              FM


                              FPM
                       FP           PM




                        Proprietà
L’ASSETTO FAMILIARE


          Unitaria: un unico
           nucleo familiare
Matrice




             Multipla: più
           nuclei familiari
           (soci amici e/o
               fratelli)
L’ASSETTO FAMILIARE
Numero Senior


                Unitaria: un unico
                 nucleo familiare



                   Multipla: più
                 nuclei familiari
                 (soci amici e/o
                     fratelli)
                                     Nessuna: Non vi
                                                     Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                     sono successori
                                                         possibile      candidati, anche
                                      interessati ad
                                                      candidato alla    di nuclei familiari
                                        operare in
                                                       successione           diversi
                                         azienda

                                                    Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE
Numero Senior


                Unitaria: un unico Problema: a chi
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda



                   Multipla: più
                 nuclei familiari
                 (soci amici e/o
                     fratelli)
                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                   Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE
Numero Senior


                Unitaria: un unico Problema: a chi
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda



                   Multipla: più     Problema: come
                 nuclei familiari      l'Azienda può
                 (soci amici e/o     sopravvivere alla
                     fratelli)      prima "fuoriuscita"
                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                    Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE
Numero Senior

                                                          Problema: quando
                Unitaria: un unico Problema: a chi
                                                             eseguire il
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda
                                                             passaggio


                   Multipla: più     Problema: come
                 nuclei familiari      l'Azienda può
                 (soci amici e/o     sopravvivere alla
                     fratelli)      prima "fuoriuscita"
                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                    Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE
Numero Senior

                                                       Problema: quando
                Unitaria: un unico Problema: a chi
                                                          eseguire il
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda
                                                          passaggio


                   Multipla: più     Problema: come Problema: come
                 nuclei familiari      l'Azienda può gestire le relazioni
                 (soci amici e/o     sopravvivere alla fra successore e
                     fratelli)      prima "fuoriuscita"   socio senior
                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                    Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE

                                                                       Problema: come
Numero Senior

                                                     Problema: quando
                Unitaria: un unico Problema: a chi                        suddividere
                                                        eseguire il
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda                  l'azienda tra i vari
                                                        passaggio
                                                                              figli

                   Multipla: più     Problema: come Problema: come
                 nuclei familiari      l'Azienda può gestire le relazioni
                 (soci amici e/o     sopravvivere alla fra successore e
                     fratelli)      prima "fuoriuscita"   socio senior

                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                    Numero Junior
L’ASSETTO FAMILIARE

                                                                        Problema: come
Numero Senior

                                                     Problema: quando
                Unitaria: un unico Problema: a chi                        suddividere
                                                        eseguire il
                 nucleo familiare lasciare l'Azienda                  l'azienda tra i vari
                                                        passaggio
                                                                              figli

                   Multipla: più     Problema: come Problema: come
                                                                            Problema: chi
                 nuclei familiari      l'Azienda può gestire le relazioni
                                                                           deve prendere le
                 (soci amici e/o     sopravvivere alla fra successore e
                                                                          redini dell'azienda
                     fratelli)      prima "fuoriuscita"   socio senior

                                    Nessuna: Non vi
                                                    Unitaria: Un unico    Multipla: più
                                    sono successori
                                                        possibile      candidati, anche
                                     interessati ad
                                                     candidato alla    di nuclei familiari
                                       operare in
                                                      successione           diversi
                                        azienda

                                                    Numero Junior
GLI ATTORI IN GIOCO
La relazione Senior – Junior ha un ruolo centrale nel passag-
gio generazionale


                    Famiglia:       Manager
                             FM
                 Senior vs Junior
                              FPM
                         FP         PM




                          Proprietà
IL MODELLO SITUAZIONALE
Kenneth Blanchard e Paul Hersey hanno elaborato negli anni
'70 la teoria della leadership situazionale. Secondo i due
autori
         , bensì esistono dei modelli che sono validi in
determinate situazioni.



      .
È possibile utilizzare questo modello per analizzare la
relazione fra il Senior e Junior.
IL PROFILO DEL SENIOR          (modello situazionale)



    Comportamento di


                       Alto
       relazione

                       Basso
IL PROFILO DEL SENIOR                         (modello situazionale)



    Comportamento di


                       Alto
       relazione

                       Basso




                                 Basso          Alto

                               Comportamento direttivo
IL PROFILO DEL SENIOR                         (modello situazionale)



    Comportamento di


                       Alto
       relazione

                       Basso



                                           padre - padrone



                                 Basso          Alto

                               Comportamento direttivo
IL PROFILO DEL SENIOR                         (modello situazionale)



    Comportamento di


                       Alto
       relazione                           fratello maggiore

                       Basso



                                           padre - padrone



                                 Basso           Alto

                               Comportamento direttivo
IL PROFILO DEL SENIOR                           (modello situazionale)



    Comportamento di
                               compagno di


                       Alto
                                             fratello maggiore
                                  giochi
       relazione

                       Basso



                                             padre - padrone



                                 Basso             Alto

                               Comportamento direttivo
IL PROFILO DEL SENIOR                           (modello situazionale)



    Comportamento di
                               compagno di


                       Alto
                                             fratello maggiore
                                  giochi
       relazione

                       Basso



                                 assente     padre - padrone



                                 Basso             Alto

                               Comportamento direttivo
IL PROFILO DELLO JUNIOR   (modello situazionale)




                 Alta
      Capacità


                 Bassa
IL PROFILO DELLO JUNIOR                   (modello situazionale)




                 Alta
      Capacità

                 Bassa




                         Bassa        Alta

                            Motivazione
IL PROFILO DELLO JUNIOR                   (modello situazionale)




                 Alta
      Capacità

                 Bassa



                         ameba



                         Bassa        Alta

                            Motivazione
IL PROFILO DELLO JUNIOR                   (modello situazionale)




                 Alta
      Capacità




                                    ce la mette
                 Bassa



                         ameba    sempre tutta, ma
                                         …


                         Bassa          Alta

                            Motivazione
IL PROFILO DELLO JUNIOR                          (modello situazionale)




                         se solo volesse


                 Alta
                               …
      Capacità




                                             ce la mette
                 Bassa



                             ameba         sempre tutta, ma
                                                  …


                             Bassa               Alta

                                 Motivazione
IL PROFILO DELLO JUNIOR                          (modello situazionale)




                         se solo volesse


                 Alta
                                           fulmine di guerra
                               …
      Capacità




                                             ce la mette
                 Bassa



                             ameba         sempre tutta, ma
                                                  …


                             Bassa               Alta

                                 Motivazione
SENIOR E JUNIOR                         (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
          volesse
          se solo
 JUNIOR

          mette
          ce la

          tutta
            Ameba




                        Padre     Fratello Compagno
                                                        Assente
                       Padrone   maggiore   di giochi

                                     SENIOR
SENIOR E JUNIOR                               (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
          volesse
          se solo
 JUNIOR

          mette
          ce la

          tutta
            Ameba




                        OK, ma è
                       solo l'inizio

                         Padre          Fratello Compagno
                                                              Assente
                        Padrone        maggiore   di giochi

                                           SENIOR
SENIOR E JUNIOR                                 (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
          volesse
          se solo
 JUNIOR




                                        OK, è
          mette
          ce la

          tutta



                                       ancora
                                        lunga
            Ameba




                        OK, ma è
                       solo l'inizio

                         Padre          Fratello Compagno
                                                              Assente
                        Padrone        maggiore   di giochi

                                           SENIOR
SENIOR E JUNIOR                                 (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
          volesse
          se solo                                 OK, siamo
                                                   a buon
 JUNIOR



                                                   punto

                                        OK, è
          mette
          ce la

          tutta



                                       ancora
                                        lunga
            Ameba




                        OK, ma è
                       solo l'inizio

                         Padre          Fratello Compagno
                                                              Assente
                        Padrone        maggiore   di giochi

                                           SENIOR
SENIOR E JUNIOR                                 (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                                                              OK, è fatta!



          volesse
          se solo                                 OK, siamo
                                                   a buon
 JUNIOR



                                                   punto

                                        OK, è
          mette
          ce la

          tutta



                                       ancora
                                        lunga
            Ameba




                        OK, ma è
                       solo l'inizio

                         Padre          Fratello Compagno
                                                               Assente
                        Padrone        maggiore   di giochi

                                           SENIOR
SENIOR E JUNIOR                              (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                                                   c'è
                                                         OK, è fatta!
                                                speranza



          volesse
          se solo                               OK, siamo
                                       c'è                     c'è
                                                 a buon
 JUNIOR



                                    speranza                speranza
                                                 punto

                                     OK, è
          mette
          ce la




                           c'è                     c'è
          tutta



                                    ancora
                        speranza                speranza
                                     lunga
            Ameba




                        OK, ma è        c'è
                       solo l'inizio speranza

                         Padre      Fratello Compagno
                                                            Assente
                        Padrone    maggiore   di giochi

                                         SENIOR
SENIOR E JUNIOR                              (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                       convivenza                  c'è
                                                         OK, è fatta!
                       impossib.                speranza



          volesse
          se solo                               OK, siamo
                                       c'è                     c'è
                                                 a buon
 JUNIOR



                                    speranza                speranza
                                                 punto

                                     OK, è
          mette
          ce la




                           c'è                     c'è
          tutta



                                    ancora
                        speranza                speranza
                                     lunga
            Ameba




                        OK, ma è        c'è
                       solo l'inizio speranza

                         Padre       Fratello Compagno
                                                            Assente
                        Padrone     maggiore   di giochi

                                         SENIOR
SENIOR E JUNIOR                               (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                       convivenza convivenza        c'è
                                                          OK, è fatta!
                       impossib.    difficile    speranza



          volesse
          se solo                               OK, siamo
                       convivenza       c'è                    c'è
                                                 a buon
 JUNIOR



                         difficile   speranza               speranza
                                                 punto

                                      OK, è
          mette
          ce la




                           c'è                      c'è
          tutta



                                     ancora
                        speranza                 speranza
                                      lunga
            Ameba




                        OK, ma è        c'è
                       solo l'inizio speranza

                         Padre        Fratello Compagno
                                                            Assente
                        Padrone      maggiore   di giochi

                                         SENIOR
SENIOR E JUNIOR                               (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                       convivenza convivenza        c'è
                                                          OK, è fatta!
                       impossib.    difficile    speranza



          volesse
          se solo                               OK, siamo
                       convivenza       c'è                    c'è
                                                 a buon
 JUNIOR



                         difficile   speranza               speranza
                                                 punto

                                      OK, è
          mette
          ce la




                           c'è                      c'è
          tutta



                                     ancora
                        speranza                 speranza
                                      lunga
            Ameba




                        OK, ma è        c'è                  disastro
                       solo l'inizio speranza               assicurato

                         Padre        Fratello Compagno
                                                             Assente
                        Padrone      maggiore   di giochi

                                         SENIOR
SENIOR E JUNIOR                               (modello situazionale)




          fulmine di
            guerra
                       convivenza convivenza        c'è
                                                          OK, è fatta!
                       impossib.    difficile    speranza



          volesse
          se solo                               OK, siamo
                       convivenza       c'è                    c'è
                                                 a buon
 JUNIOR



                         difficile   speranza               speranza
                                                 punto

                                      OK, è                   è solo
          mette
          ce la




                           c'è                      c'è
          tutta



                                     ancora                 questione
                        speranza                 speranza
                                      lunga                  di tempo

                                                  è solo
            Ameba




                        OK, ma è        c'è                disastro
                                                questione
                       solo l'inizio speranza             assicurato
                                                 di tempo
                         Padre        Fratello Compagno
                                                            Assente
                        Padrone      maggiore   di giochi

                                         SENIOR
GLI ATTORI IN GIOCO
Parlare di assetto familiare senza analizzare l’ambito più
ampio dei parenti (consanguinei al di fuori del nucleo fami-
liare) è spesso riduttivo e fuorviante.

                    Famiglia         Manager
                               FM


                               FPM
                        FP           PM




                         Proprietà
Partecipazione alla
  vita aziendale

  no          si
                      IL PROFILO DEI PARENTI
IL PROFILO DEI PARENTI

Partecipazione alla
  vita aziendale

                      si
                      no




                           personale      aziendale

                                  Interesse
IL PROFILO DEI PARENTI

Partecipazione alla
  vita aziendale

                      si


                           seminatore di
                      no



                             zizzania


                            personale       aziendale

                                    Interesse
IL PROFILO DEI PARENTI

Partecipazione alla
  vita aziendale

                      si
                           serpe in seno




                           seminatore di
                      no



                             zizzania


                            personale       aziendale

                                    Interesse
IL PROFILO DEI PARENTI

Partecipazione alla
  vita aziendale

                      si
                           serpe in seno




                           seminatore di
                      no



                                            oracolo
                             zizzania


                            personale       aziendale

                                    Interesse
IL PROFILO DEI PARENTI

Partecipazione alla
  vita aziendale

                      si
                           serpe in seno   cooperativo




                           seminatore di
                      no



                                            oracolo
                             zizzania


                            personale       aziendale

                                    Interesse
GLI ATTORI IN GIOCO
Che ruolo giocano i Manager e, in generale, le altre persone
che lavorano in azienda ?


                    Famiglia         Manager
                               FM


                               FPM
                        FP           PM




                         Proprietà
Competenza

                 visione
specialistica
                d'insieme
                            IL PROFILO DEI MANAGER
IL PROFILO DEI MANAGER




             d'insieme
              visione
Competenza

               specialistica




                               personale      aziendale

                                      Interesse
IL PROFILO DEI MANAGER




             d'insieme
              visione
Competenza

               specialistica



                               e chi lo schioda!



                                  personale        aziendale

                                           Interesse
IL PROFILO DEI MANAGER




             d'insieme
              visione
Competenza

               specialistica



                               e chi lo schioda!   super tecnico



                                  personale         aziendale

                                           Interesse
IL PROFILO DEI MANAGER




             d'insieme
              visione
Competenza
                                manipolatore

               specialistica



                               e chi lo schioda!   super tecnico



                                  personale         aziendale

                                           Interesse
IL PROFILO DEI MANAGER




             d'insieme
              visione
Competenza
                                manipolatore           saggio

               specialistica



                               e chi lo schioda!   super tecnico



                                  personale         aziendale

                                           Interesse
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
14. In tutti i passaggi generazionali ci sono due genera-
    zioni diverse a confronto …
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Il conflitto generazionale c’è sempre stato, ogni generazione
è diversa dalla precedente se non altro perché i tempi sono
cambiati: la società ha adottato nuovi principi morali, la
tecnologia ha messo a disposizione nuovi strumenti, la
scienza ha spostato i limiti della conoscenza …
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
I Senior conoscono gli orrori della guerra perché:
• Hanno sentito i racconti delle sofferenze e delle paure
  patite durante la II guerra mondiale.
• Hanno conosciuto la guerra attraverso le immagini del
  Vietnam (1964-1975).
• L’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-1989) non è
  solo lo sfondo di RAMBO 3 (1985).
• Quando è scoppiata la prima guerra
  del golfo (1990-1991) hanno parteci-
  pato all’accaparramento dei generi
  alimentari.
• L’11 settembre erano al lavoro
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior non conoscono         gli
orrori della guerra:
• L’hanno vista solo in televisione;
  le armi sono “intelligenti” e
  raramente colpiscono i civili, le
  immagini che hanno visto sono
  molto simili a quelle contenute
  nei film d’azione, non evocano
  alcuna paura.
• La naja non è più obbligatoria e
  solo i militari di carriera parte-
  cipano alle missioni umanitarie.
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
I Senior hanno vissuto periodi
molto duri quali:
 • La crisi energetica
 • L’inflazione a due cifre (ed i
   miniassegni …)
 • Gli anni di piombo
 • L’insorgenza del problema
   droga (mai risolto)
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior sono nati e cresciuti nel
benessere:
• In auto, in ufficio, a casa, sugli
  autobus e sui treni … dappertutto
  ormai c’è l’aria condizionata …
• Sono cresciuti guardando i car-
  toni animati in VHS
• La settimana bianca d’inverno, le
  gite durante i ponti, al mare o
  all’estero d’estate …
• Giocattoli non solo per le feste
  comandate (compleanno, Natale,
  Santa Lucia, …)
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
I Senior hanno combattuto delle
guerre di principio:
• Il 1968
• Lo statuto dei lavoratori (1970)
• La legge sul divorzio
• La legge sull’aborto
• Il primo referendum sul nucleare
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior non hanno mai
dovuto conquistarsi nulla …
spesso i Senior sentono la
necessità di dar loro tutto
ciò che non hanno avuto:
• Motorino
• Automobile
• Telefonino
• Discoteca
• Vacanze all’estero
• Maggiore libertà (da tutti
  i punti di vista)
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
I Senior, nel caso abbiano “fondato”
l’azienda, hanno avuto la possibilità di
sbagliare quando l’azienda aveva dimensioni
minime e la concorrenza era spesso solo
locale e si poteva “incolpare” la Posta di
eventuali ritardi e/o disguidi.
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior si trovano a gestire un’azienda
con grandi numeri, con una concorrenza
che non ha più alcun limite geografico (fax
ed internet hanno di fatto annullato le
distanze). I tempi di reazione sono ridotti
al minimo.
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior si trovano spesso
in difficoltà a gestire i col-
laboratori che hanno aiutato
i Senior a creare l’Azienda.




Questi collaboratori hanno
più esperienza ed (a volte)
usufruiscono di un canale
privilegiato di comunica-
zione con i genitori.
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Anche nella gestione dei
fornitori gli Junior non
riescono ad ottenere gli
stessi sconti e/o i tempi di
consegna riservati ai Senior,
ottenuti grazie ad anni di
reciproci favori e cortesie.
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
I Senior hanno fatto di necessità virtù: spesso (quasi
sempre) hanno integrato le competenze tecniche con
quelle commerciali e con quelle amministrative … sanno
di tutto un po’, hanno imparato a rivolgersi agli esperti
per risolvere i problemi specifici (commercialista, avvo-
cato, consulente …)
DUE GENERAZIONI A CONFRONTO
Gli Junior:
 • non possono gestire l’azienda con lo stesso stile e gli
   stessi strumenti utilizzati dai Senior … ogni tentativo di
   “scimmiottare” i Senior è destinato al fallimento;
 • non possono gestire il personale con il carisma e/o
   rapporti di forza tipici dei Senior: devono, quindi, mettere
   a punto qualcosa di diverso;
 • hanno bisogno di un’organizzazione strutturata (solo i
   Senior possono gestire un’organizzazione extra-flat),
   devono sapere a chi rivolgersi per avere una determinata
   informazione, è necessario creare una struttura ove le
   responsabilità e le mansioni siano chiare.
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
15. In tutti i passaggi generazionali ci sono due genera-
    zioni diverse a confronto e 4 modi di interagire …
Attegiamento dello
      Junior
ansioso di   disposto ad
 giocare      aspettare
                           TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2




                           disposto ad
      Attegiamento dello



                            aspettare
            Junior
                           ansioso di
                            giocare




                                           ripetitive   Innovative

                                         Competenze dello Junior
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2




                           disposto ad
      Attegiamento dello



                            aspettare
            Junior
                           ansioso di
                            giocare


                                           preteso



                                           ripetitive   Innovative

                                         Competenze dello Junior
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2




                           disposto ad
      Attegiamento dello



                            aspettare
                                         all'insegna della
                                              continuità
            Junior
                           ansioso di
                            giocare


                                             preteso



                                             ripetitive      Innovative

                                         Competenze dello Junior
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2




                           disposto ad
      Attegiamento dello



                            aspettare
                                         all'insegna della
                                              continuità
            Junior
                           ansioso di
                            giocare


                                             preteso         traumatico



                                             ripetitive      Innovative

                                         Competenze dello Junior
TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2




                           disposto ad
      Attegiamento dello



                            aspettare
                                         all'insegna della
                                                             coinvolgente
                                              continuità
            Junior
                           ansioso di
                            giocare


                                             preteso         traumatico



                                             ripetitive       Innovative

                                         Competenze dello Junior
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
16. Il futuro dell’azienda dipenderà dallo Junior … fate in
    modo che abbia:
• un’adeguata preparazione            ;
• sufficiente                 per affrontare le difficoltà;
• la necessaria         per gestire le risorse umane che ne
  sanno più di lui;
• l’indispensabile                       per perseguire gli
  obiettivi a medio/lungo termine;
• un’azienda dotata di                               ;
• un adeguato
                per poter decidere sui numeri e non sulle
  opinioni altrui.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Un’                                  se è:
• Non ambigua e scritta
• Nota ed accettata da tutti
• Tutti coloro che operano in azienda conoscono:
         Il nome della loro posizione
         Chi è il loro responsabile gerarchico
         Chi sono i loro collaboratori
         La missione della loro posizione
         Quali mansioni devono svolgere
         Di quali obiettivi devono rispondere
         Quali deleghe hanno
         Come si coordinano con gli altri
IL CONTROLLO DI GESTIONE
Il                                                        se è:
• Lo strumento di controllo per lo sviluppo strategico
• Basato su un budget annuale mensilizzato
• Consuntivato su base mensile
• Distribuito entro il 10 del mese successivo
• Sintetico (pochi numeri e chiari)
• Personalizzato (tableau de bord)
• Basato su dati numerici per quanto riguarda
     La redditività
     Gli indici di performance
• Basato su valutazioni qualitative per quanto riguarda
     La valutazione dei collaboratori ed Enti
     Lo stato di avanzamento dei progetti aziendali
LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI
17. Il responsabile del passaggio generazionale è il
    Senior:
   •   prendetevi il        necessario
   •   non sottovalutate il
   •   cercate di valutare lo Junior in modo
   •   abbiate il          di vedere la realtà
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale
Passaggio generazionale

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Passaggio generazionale

  • 1.
  • 2. Chi siamo Siamo una piccola società di consu- lenza che, per alcuni settori, opera con dei collaboratori esterni. Siamo specializzati nella e nell’ e ci rivolgiamo principalmente alle imprese con un fatturato inferiore ai 7- 8 milioni di €.
  • 3. Come operiamo Non vendiamo software perché sia- mo convinti che fare consulenza di direzione significhi lavorare e soprattutto l’Imprenditore e non vendergli dei programmi. Diamo molto importanza alla forma- zione dell’Imprenditore perché è il cuore e la mente dell’azienda.
  • 4. Quando entriamo in gioco La B.C.C. S.r.l. è un’organizza- zione a disposizione delle PMI per apportare una maggiore efficienza nei campi in cui l’Imprenditore desidera essere affiancato da un
  • 5. Primo contatto Contratto di check-up Le 5 Realizzazione check-up fasi (Se l’Imprenditore lo considera necessario) Convenzione d’intervento e follow-up Realizzazione Intervento, sconto = costo del check-up Al termine dell’Intervento Controllo dell’Intervento e follow-up per 12 mesi (Se l’Imprenditore lo considera necessario) Convenzione d’estensione follow-up follow-up per altri12 mesi Dopo 3 o 4 anni nuovo check-up
  • 6. Cosa facciamo GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE  Analisi per indici e flussi  Elaborazione di piani di risanamento  Schemi di controllo  Attestazione di fattibilità del piano  Cicli economici e finanziari  Liquidazioni volontarie anche con l’accordo dei creditori  Analisi della redditività  Concordati giudiziali e stragiudiziali  Controllo dei costi  Analisi dello stato di insolvenza  Controllo e gestione delle scorte  Predisposizione di concordati  Budgeting preventivi e accordi di ristrutturazione  Tableaux de bord dei debiti  Pianificazione finanziaria  Transazioni fiscali con percentuali di pagamento ridotte  Assistenza nelle procedure aperte presso i tribunali di Milano, Bergamo e Lodi
  • 7. Cosa facciamo GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE  Analisi per indici e flussi STRATEGIA E MANAGEMENT  Elaborazione di E MARKETING COMMERCIALE piani di risanamento  Schemi di controllo  Attestazione di fattibilità del piano  Cicli economici e finanziari Business Plan  Liquidazioni volontarie anche con Politica dei prezzi l’accordo dei creditori  Analisi della redditività Direzione per obiettivi  Politica di remunerazione dei  Concordati giudiziali e stragiudiziali  Controllodecisionali Sistemi dei costi venditori  Analisi dello stato di insolvenza  Controllodi delega delle scorte Sistemi e gestione  Predisposizione di concordati Animazione della forza vendita  Budgeting delle funzioni e dei Definizione preventivi e accordi di ristrutturazione Pubblicità, incentivi, e promozioni  Tableaux de bord compiti dei debiti Statistiche commerciali  Pianificazione finanziaria Organigrammi funzionali  Transazioni dei risultati Controllo fiscali con percentuali di  Flussi informativi pagamento ridotte Analisi dei margini  Gestione delle risorse umane  Assistenza nelle procedure aperte Posizionamento dei prodotti presso i tribunali di Milano, Bergamo e  Scelta della Formula Lodi Imprenditoriale
  • 8. Cosa facciamo GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE  Analisi per indici e flussi STRATEGIA E MANAGEMENT  Elaborazione di E MARKETING COMMERCIALE piani di risanamento  Schemi di controllo  Attestazione di fattibilità del piano  Cicli economici e finanziari CONSULENZA FISCALE Business Plan  Liquidazioni volontarie PRODUZIONE prezzi anche con Politica dei l’accordo dei creditori  Analisi della redditività Direzione per obiettivi  Politica di remunerazione dei  Concordati giudiziali e stragiudiziali Controllodecisionali e bilanci Dichiarazioni fiscali Sistemi dei costi  venditori Pianificazione della produzione  Analisi dello stato di insolvenza Controllodi delega contabili Elaborazione dati Sistemi e gestione delle scorte  Predisposizione di concordati delle Programmazione e lancio Animazione della forza vendita Budgeting delle funzioni e dei Contenzioso Definizione tributario preventivi e accordi di ristrutturazione commesse Pubblicità, incentivi, e promozioni Tableaux de bord Modifiche compiti della natura giuridica dei debiti dell’efficienza Controllo Statistiche commerciali  Pianificazione finanziaria Organigrammi funzionali  Transazioni dei risultati produttivafiscali con percentuali di Controllo  Flussi informativi pagamentooperativo Margine ridotte Analisi dei margini  Gestione delle risorse umane  Assistenza nelle procedure aperte Stato avanzamento prodotti Posizionamento dei lavori  Scelta della Formula presso i tribunaliapprovvigionamenti Politica degli di Milano, Bergamo e Lodi Imprenditoriale
  • 9. Cosa facciamo GESTIONE E CONTROLLO GESTIONE CRISI AZIENDALE  Analisi per indici e flussi STRATEGIA E MANAGEMENT  Elaborazione di E MARKETING COMMERCIALE piani di risanamento  Schemi di controllo  Attestazione di fattibilità del piano  Cicli economici e finanziari CONSULENZA FISCALE Business Plan  Liquidazioni volontarie PRODUZIONE prezzi anche con Politica dei l’accordo dei creditori  Analisi della redditività Direzione per obiettivi  Politica di remunerazione dei  Concordati giudiziali9001 CONSULENZA ISO e stragiudiziali Controllodecisionali e bilanci CONSULENZA costi LAVORO Sistemi dei DEL Dichiarazioni fiscali  venditori Pianificazione della produzione  Analisi dello stato di insolvenza Controllodi delega contabili Elaborazione dati Sistemi e gestione delle scorte  Predisposizione di concordati delle Programmazione e lancio Animazione della forza vendita Budgeting delle funzioni e dei Elaborazionetributario Definizione paghe Contenzioso preventivi e accordi di ristrutturazione Stesura documentazione commesse Pubblicità, incentivi, e promozioni Tableaux de bord Pratiche INPS, INAIL, ecc. Modifiche compiti della natura giuridica dei debiti dell’efficienza Controllo commerciali (Manuale, Statistiche procedure, ev. Pianificazione finanziaria Pratiche CIGS,funzionali Organigrammi CIG, mobilità  Transazioni operative)percentuali di istruzioni fiscali con produttivadei risultati Controllo  Flussi informativi pagamentooperativo Margine ridotte modulistica Predisposizione Analisi dei margini  Gestione delle risorse umane  Assistenza nelle procedure aperte Formazione del dei prodotti Posizionamento personale Stato avanzamento lavori  Scelta della Formula presso i tribunaliapprovvigionamenti Miglioramentodi Milano, Bergamo e Politica degli continuo Lodi Imprenditoriale
  • 10. PARTNER AZIENDALE ? Essere dei Partner dell’Imprenditore non vuol dire essere “tuttologi”, ma avere una buona visione d’insieme, conoscere i meccanismi aziendali ed avere grande esperienza nella conduzione delle imprese. Non è necessario essere programmatori per poter consigliare un Imprenditore su cosa deve fare un determinato programma (per esempio una procedura per l’emissione degli ordini) … La B.C.C. collabora da tempo con consulenti “specialisti” in Finanza Aziendale, Comunicazione e Marketing, concordati e fallimenti …
  • 11. PARTNER AZIENDALE ? Gestire un’azienda vuol dire prendere decisioni, compiere delle scelte. Se le decisioni e le scelte non sono basate su numeri concreti, ma solo su impressioni ed i “mi sembra”, o peggio ancora i “si è sempre fatto così”, le probabilità di sbagliare sono ormai elevatissime. La diffusione dei personal computer e di internet ha reso disponibile una quantità enorme di dati e di informazioni, oggi si ha spesso il problema di “filtrare” tali informazioni e di riorganizzarle secondo le proprie esigenze.
  • 13. I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • I numeri 3: il passaggio generazionale • Le situazioni più frequenti • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 14. I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • I numeri 3: il passaggio generazionale • Le situazioni più frequenti • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 15. UN PAESE D’IMPRENDITORI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011) Sono lavoratori indipendenti i lavora- tori autonomi, gli imprenditori, i pro- fessionisti, i coadiuvanti familiari e i cooperatori, nel caso di società coope- rative. Lavoratori indipendenti per regione Nord Ovest = 27,7 2008 (% su totale lavoratori) Nord Est = 30,0 Fonte registro statistico delle Centro = 30,0 imprese attive Sud = 38,5 lavoratori indipendenti Tasso d’imprenditorialità = totale lavoratori
  • 16. UN PAESE D’IMPRENDITORI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
  • 17. UN PAESE DI IMPRESE (Fonte ISTAT Noi Italia 2011) In Italia, nel 2008, c’erano abitanti contro una media europea di . Nord Ovest = 72 Nord Est = 75 Centro = 70 Sud = 53 La Repubblica Ceca, ha il dato maggio- re (oltre era 72,5 nel 2001), mentre la Slovacchia, all’opposto, con- Numero di imprese per regione 2008 (per 1000 abitanti) ta solo imprese. Fonte registro statistico delle imprese attive In Germania e Regno Unito la minore densità di iniziative private è segno di una prevalenza di forme organizzative di tipo societario.
  • 18. UN PAESE DI IMPRESE (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
  • 19. I LAVORATORI PER FORMA GIURIDICA (Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia) Oltre il dei lavoratori opera nelle Ditte Individuali Quasi il dei lavoratori opera nelle Società di persone
  • 20. I LAVORATORI PER FORMA GIURIDICA (Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia)
  • 21. DEFINIZIONE DI PMI (Raccomandazione 2003/361/CE recepita con il decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005) Per poter entrare in (o uscire da) una categoria è necessario che per due esercizi consecutivi siano rispettati (superati) i parametri delle prime due colonne ed uno delle rimanenti. Categoria Share o voti Addetti Fatturato Totale Attivo detenuti da una altra impresa Micro ≤ 25% < 10 ≤ 2.000.000 € ≤ 2.000.000 € Piccola ≤ 25% < 50 ≤ 10.000.000 € ≤ 10.000.000 € Media ≤ 25% < 249 ≤ 50.000.000 € ≤ 43.000.000 € : dipendenti, lavoratori subordinati, soci lavoratori; i part-time devono essere considerati come frazione. : al netto degli sconti e abbuoni. : si veda Art. 12.3 of Council Directive 78/660/EEC of 25 July 1978 based on Art. 54 (3) (g) of the Treaty on the annual accounts of certain types of companies, Official Journal L 222, p. 11-31, of 14 August 1978.
  • 22. I LAVORATORI PER DIMENSIONE IMPRESA (Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia) Il dei lavoratori opera nelle Piccole Imprese (tra 10 e 49 addetti) Il dei lavoratori opera nelle Micro Imprese (meno di 10 addetti) MEDIE GRANDI IMPRESE IMPRESE
  • 23. UN PAESE DI PMI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011) In Italia, nel2008, c’erano contro una media europea stabile a . Nord Ovest = 4,8 Nord Est = 4,4 Centro = 4,0 Sud = 3,0 Le imprese di Germania, Irlanda e Regno Unito impiegano mediamente il Numero medio di addetti delle più alto numero di addetti (tra 10,9 e imprese per regione 2008 12,2). Fonte registro statistico delle imprese attive Molti Paesi (est Europa, Austria, Portogallo, Regno Unito e Francia) registrano un calo rispetto al 2001.
  • 24. I LAVORATORI PER ATTIVITÀ ECONOMICA (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24)
  • 25. UN PAESE DI PMI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
  • 26. IL PESO DELLE PMI SUL FATTURATO (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24) Il del Fatturato è generato dalle Micro Imprese Il del Fatturato è generato dalle PMI
  • 27. IL PESO DELLE PMI SUL VALORE AGGIUNTO (Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24) Il del Valore Aggiunto è generato dalle Micro Imprese Il del Valore Aggiunto è generato dalle PMI
  • 28. FACCIAMO IL PUNTO • In Italia il 31,3% dei lavoratori è indipendente (13% in EU) • In Italia vi sono 66 aziende per mille abitanti (42 in EU) • In Italia vi sono 4,1 lavoratore/azienda (6,4 in EU) % % Numero % % % Indipend./ Valore Addetti Imprese1 Addetti1 Fatturato2 Addetti2 Aggiunto2 Micro 1-9 94,7 49,8 64,5 27,1 32,5 Piccole 10-19 3,3 12,1 14,0 11,7 11,6 Piccole 20-49 1,4 11,7 5,7 12,2 11,6 Medie 50-249 0,6 15,9 1,8 20,0 16,0 PMI 1-249 99,9 89,6 40,5 70,6 71,7 Grandi ≥250 0,1 10,4 0,2 29,4 28,3 1) Fonte ISTAT Censimento generale dell’industria e dei servizi 2001 Tavola Italia 2) Fonte ISTAT Annuario statistico italiano 2010 Capitolo 24, dati relativi al 2007
  • 29. • I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 3: il passaggio generazionale • Le situazioni più frequenti • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 30. UN PAESE DI ANZIANI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011)
  • 31. UN PAESE DI ANZIANI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011) In Italia l’incremento della popolazione in età anziana e la concomitante riduzione di quella in età giovanile sono processi che si protraggono ormai da diversi decenni, parallelamente al processo di aumento della sopravvivenza e al perdurante contenimen- to della fecondità ben al di sotto del livello di sostituzione delle generazioni (2,1 figli per donna). In ragione di tali fattori, il rapporto tra gli anziani e i giovani ha assun- Indice di vecchiaia al 01/01/2010 per provincia (valori percentuali) to proporzioni notevoli nel nostro Paese, raggiungendo, al 01/01/2010, quota popolazione in età anziana (65 anni e più) L’indice di vecchiaia = popolazione in età giovanile (meno di 15 anni)
  • 32. UN PAESE DI ANZIANI (Fonte ISTAT Noi Italia 2011) In base ai dati del 2008, (rispettivamente 143,1% e 150,2%), benché per anni sia stato proprio il nostro Paese a detenere questo primato. Il valore medio per la Ue - pari a 108,6% - rivela un maggiore equilibrio tra anziani e giovani. Sono complessivamente 11 i Paesi con un indice di vecchiaia superiore alla media europea fra cui Grecia, Bulgaria, Lettonia, Slovenia, Portogallo. Di contro, vi sono Paesi dove il peso delle classi di età più giovani è maggiore. In assoluto in Irlanda questo rapporto è più favorevole ( ), risultando stabile rispetto al 2007; mentre tra i Paesi di rilevante dimensione demografica si trovano anche Polonia (88,3%) e
  • 33. LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ FONTE ISTAT
  • 34. LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ Piramide dell’età della popolazione italiana, confronto 2005–2050 Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006
  • 35. LA POPOLAZIONE ITALIANA PER FASCE D’ETÀ Piramide dell’età della popolazione italiana, confronto 2005–2050 Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006 % 0-14 % 15-64 % 65+ % 85+ 1990 16,8 68,5 14,7 1,2 2005 14,2 66,4 19,5 2,0 2010 14,0 65,5 20,5 2,8 2020 13,2 63,7 23,2 3,9 2030 12,2 60,8 27,0 4,7 2040 12,4 55,6 32,0 5,8 2050 12,7 53,7 33,6 7,8
  • 36. LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI (in base alla motivazione di base – Laufer) Artigiano: • Ha cominciato come operaio • Ha voluto emanciparsi dalla situazione di sottoposto • Non fa distinzione fra famiglia ed impresa che, quindi, sarà trasmessa ai figli • Non ambisce al successo economico, ma all’autonomia fine a se stessa.
  • 37. LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI (in base alla motivazione di base – Laufer) Tecnico: • Lavora in proprio a seguito di una grave crisi psicologica e professionale • Si identifica con l’impresa: l’impresa è lui (senza di lui non esiste), lui è l’impresa (decide solo lui) • Persegue il successo economico attraverso l’efficienza (margine di contribuzione), ma rifiuta la crescita che comporti la perdita del controllo diretto.
  • 38. LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI (in base alla motivazione di base – Laufer) Alla ricerca della rivincita: • Lavora in proprio a seguito di un insuccesso negli studi o nella professione • Deve affermarsi a tutti i costi • È orientato alla crescita purché non metta a repentaglio quanto già conquistato (ha già un insuccesso alle spalle) • Verso i collaboratori si comporta da “maestro”
  • 39. LE TIPOLOGIE DI IMPRENDITORI (in base alla motivazione di base – Laufer) Manager: • Ha lasciato il suo posto da dipendente perché non riusciva a realizzare un suo sogno • La sua autorità è fondata sulla competenza e l’esperienza • È il papà dei suoi collaboratori • Delega compiti e responsabilità
  • 40. L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI Sono pochi gli imprenditori della prima ora, quasi tutti gli imprenditori “prima” sono stati dipendenti … ne segue che l’età degli imprenditori non possa proprio essere “verde”. indipendenti dipendenti 55,4% 51,1% 42,0% 28,2% 16,4% 6,9% 6,6% ≥70 ≤29 30-49 ≥50 Età
  • 41. L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI L’età del “ritiro” dell’imprenditore dipende, a parte l’ubica- zione geografica ed il settore in cui si opera, dal fatto che appartenga o meno alla prima generazione: si stima che gli imprenditori della si ritirino dopo anni, quelli che “seguono” dopo anni!
  • 42. L’ETÀ DEGLI IMPRENDITORI L’età del “ritiro” dell’imprenditore dipende, a parte l’ubica- zione geografica ed il settore in cui si opera, dal fatto che appartenga o meno alla prima generazione: si stima che gli imprenditori della si ritirino dopo anni, quelli che “seguono” dopo anni!
  • 43. • I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • Le situazioni più frequenti • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 44. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE , una ricerca eseguita nel 2002 da Capitalia (ora UniCredit) ha mostrato che lo share del primo azionista cresce con l’aumentare della dimensione aziendale; la forma giuridica del principale azionista da persona fisica “diventa” impresa o holding privata con l’aumentare della dimensione. Forma giuridica del primo azionista non resid pers fis impr priv impr pubb banche 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% 11-20 21-50 51-250 251-500 ≥500 totale
  • 45. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE , una ricerca eseguita nel 2002 da Capitalia (ora Unicredit) ha mostrato che lo share del primo azionista cresce con l’aumentare della dimensione aziendale; la forma L’unica vera differenza è giuridica del principale azionista da persona fisica “diventa” che nelle grandi aziende impresa o holding privata con l’aumentare della dimensione. il PG è pianificato con del primo azionista Forma giuridica largo anticipo non resid pers fis impr priv impr pubb banche 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% 11-20 21-50 51-250 251-500 ≥500 totale
  • 46. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE Solo recentemente si è cominciato a studiare il passaggio generazionale: la prima ricerca (e tuttora la più citata sul web) è stata quella effettuata dalla SDA Bocconi1. Secondo questa ricerca: degli imprenditori considera il passaggio genera- zionale un fenomeno gestibile con grandi difficoltà o impossibile da gestire; degli imprenditori ha più di 60 anni; delle imprese dovrà affrontare il passaggio gene- razionale nei prossimi 10 anni; imprenditori familiari sono coinvolti ogni anno nel passaggio generazionale. 1)G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999
  • 47. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE degli imprenditori ha un discendente in azienda1 degli imprenditori manifesta l’intenzione di lascia- re l’azienda ad un familiare1. delle aziende costituite nel 2002 sono soprav- vissute ai primi 2 anni2. delle aziende costituite nel 2002 sono soprav- vissute ai primi 5 anni2 . delle aziende sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione1. sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza generazione1. 1) G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999 2) ISTAT 2009: La demografia d’impresa: Anni 2002-2007.
  • 48. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE degli imprenditori ha un discendente in azienda1 degli imprenditori manifesta l’intenzione di lascia- re l’azienda ad un familiare1. delle aziende costituite nel 2002 sono soprav- vissute ai primi 2 anni2. delle aziende costituite nel 2002 sono soprav- vissute ai primi 5 anni2 . delle aziende sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione1. sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza generazione1. 1) G Corbetta, L. Gnan, D. Montemerlo, Indagine sulle imprese familiari di piccole e medie dimensioni secondo il modello di indagine MassMutual, 1999 2) ISTAT 2009: La demografia d’impresa: Anni 2002-2007.
  • 49. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE In una seconda ricerca1 sono stati analizzati i motivi che portano alla cessione dell’azienda: Strategiche = Finanziarie = Personali = • 16% = Necessità forti • 18% = Massimizzazione del • 13% = Disinteresse o investi-menti per essere alla prezzo di cessione in seguito incapacità dei successori pari con i concorrenti ad un’offerta vantaggiosa • 7% = Disaccordo tra i soci • 14% = Dimensioni non • 6% = Fabbisogno • 6% = Mancanza di ottimali finanziario aziendale successori • 5% = Carenze manageriali • 3% = Fabbisogno familiare • 3% = Desiderio di • 4% = Inadeguata redditività ricominciare un’altra attività • 3% = Obsolescenza • 2% = Diminuita passione tecnologica per l’attività 1) Ugo Lassini, SDA Bocconi, 2003
  • 50. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende (familiari) che sono cresciute; è emerso che: A) Leader tra 30 e 43 anni: la crescita è spiegabile con la naturale energia del leader B) Leader tra 54 e 65 anni: la crescita è spiegabile con l’ingresso in azienda di figli e figlie motivati C) Età del leader compresa tra 44 e 53 anni 1) G. Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e UniCredit, 2004
  • 51. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende (familiari) che sono cresciute; è emerso che: A) Leader tra 30 e 43 anni: la crescita è spiegabile con la naturale energia del leader B) Leader tra 54 e 65 anni: la crescita è spiegabile con l’ingresso in azienda di figli e figlie motivati C) Età del leader compresa tra 44 e 53 anni 1) G. Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e Unicredit, 2004
  • 52. IL PASSAGGIO GENERAZIONALE In una terza ricerca1 sono state analizzate le aziende (familiari) che sono cresciute; è emerso che: Esiste persino ilA) Leader tra 30 e 43 anni: club dei la crescita è spiegabile con la naturale energia sopravvissuti! del leader B) Leader tra 54 e 65 anni: la crescita è spiegabile con l’ingresso in azienda di figli e figlie motivati C) Età del leader compresa tra 44 e 53 anni 1) G. Corbetta, SDA Bocconi, in collaborazione con AIdAF e Unicredit, 2004
  • 53. Pagin a 53 IlTime goes fast, and e tutto cambia quickly.velocemente. being created, tempo corre veloce, changes very molto Firms are Le imprese sono create, fuse, acquistate e scompaiono. merged, bought back and disappear. L’obiettivo della “Associazione degli Hénokiens” è quella di trovare imprese The objective of the "Association les Hénokiens" is to find bicentenary bicentenarie tuttora gestite dai discendenti dei fondatori, che ne sono ancora companies still managed by the founders' descendants, who are either the i proprietari od i soci di maggioranza. owners or the principal, majority share-holders. C’è voluto un anno di ricerca, l’aiuto di 164 camere di commercio e di 25 diplomatici commerciali per contattare 174 imprese, ma solo commerce It took us one year of research, the help of 164 chambers of 30 di loro soddisfacevano i nostri requisiti di non avere soloto get inbilancio, ma anche and 25 embassy commercial attachés in order un buon touch with 174 di essere aggiornati: queste 30 were rappresentano our criteria of not secoli companies but in fact only aziende able to meet (insieme) oltre 63 only di vita! a good balance sheet but also being up to date. These companies having represent more than 63 centuries of existence! Possiamo certamente affermare di essere il club più privato del mondo. We can certainly affirm that it is the most private club in the world. Perché Henoch? Why Henoch ? Deriva dalla Bibbia. It comes from the Bible. Enoch era un patriarca che, prima dell’alluvione, visse lived 365 365 years. In fact Enoch was a patriarch before the flood, who per for anni. Fu una persona così perfetta che who did paradiso but wasmorire. up into heaven. He was a perfect figure, andò in not die senza taken Che simbolo per un’azienda! What a symbol for a company !
  • 54. 718 HOSHI Giappone 1295 BAROVIER & TOSO Italia Murano (VE) 1526 FABBRICA D’ARMI PIETRO BERETTA Italia Gardone Val Trompia (BS) 16mo sec TORAYA Giappone 1613 MELLERIO DITS MELLER Francia 1615 CARTIERA MANTOVANA Italia Mantova (MN) 1629 AUGUSTEA Italia Napoli (NA) 1637 GEKKEIKAN Giappone 1639 HUGEL & FILS Francia 1662 VAN EEGHEN GROUP Olanda 1664 FRIEDR. SCHWARZE Germania Italia 14 1669 OKAYA Giappone Francia 11 1679 VIELLARD MIGEON & CIE Francia 1685 SFCO Francia Giappone 5 1690 DELAMARE BOIS Francia 1695 DE KUYPER ROYAL DISTILLERS Olanda Germania 3 1707 AKAFUKYU Giappone 1730 GRUPPO FALCK Italia Milano (MI) Svizzera 2 1731 1733 AMARELLI FRATELLI PIACENZA Italia Italia Rossano Scalo (CS) Pollone (BL) Olanda 2 1745 J.D. NEUHAUS Germania Belgio 1 1745 STABILIMENTO COLBACHINI Italia Saccolongo (PD) 1750 MONZINO Italia Lainate (MI) Totale 38 1756 JEAN ROZE Francia 1757 LANIFICIO G.B. CONTE Italia Schio (VI) 1762 MöLLERGROUP Germania 1772 EDITION HENRY LEMOINE Francia 1775 GIOBATTA & PIERO GARBELLOTTO Italia Conegliano (TV) 1779 DITTA BORTOLO NARDINI Italia Bassano del Grappa (VI) 1783 CONFETTI MARIO PELINO Italia Sulmona (AQ) 1786 BANQUE J.P. HOTTINGUER & CIE Francia 1789 REVOL PORCELAINE Francia 1796 LOMBARD ODIER DARIER HENTSCH & CIE Svizzera 1797 CRESPI Italia Ghemme (NO) 1797 LOUIS LATOUR Francia 1805 D’IETEREN Belgio 1805 PICTET & CIE Svizzera 1809 THIERCELIN Francia
  • 55. FACCIAMO IL PUNTO Il 20% Il 43% Il 31,3% 1,41 figli della popo- Gli im- 60.340.000 prenditori degli im- dei lavora- per donna lazione ha residenti al sono ex prenditori tori è indi- in età più di 65 31/12/2009 dipendenti ha più di 60 pendente fertile anni anni Il PG nel Il tasso di 66 imprese 40% delle occupa- ogni 1.000 imprese nei zione è abitanti prossimi 10 57,5% anni Il 90% dei Dalle PMI Dalle PMI il 70,6% Solo il Il PG è un lavoratori il 71,7% 24% del I° problema nelle PMI del del VA fatturato PG riesce sociale
  • 56. • I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • I numeri 3: il passaggio generazionale • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 57. LE DOMANDE CRUCIALI:  Perché è così difficile superare il passaggio generazionale?  Cosa contraddistingue un passaggio riuscito da uno fallimen- tare?  Quali sono gli aspetti coinvolti in un passaggio generazio- nale?  Chi è il del passaggio generazionale?  Quando è necessario cominciare? La complessità del problema richiede uno sforzo multidisci- plinare, la numerosità delle variabili da prendere in conside- razione fa sì che si possa fare una sola generalizzazione:
  • 58. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 1. Buona identificazione della forza lavoro nell’impresa, spesso nelle PMI l’anzianità media dei dipendenti è molto più alta di quella riscontrata nella grandi imprese (specie in produzione).
  • 59. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 2. Buone competenze specialistiche (tecniche) all’in- terno dell’azienda.
  • 60. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 3. Struttura organizzativa non adeguata alla comples- sità da gestire
  • 61. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 4. Prevalente orientamento al prodotto piuttosto che al mercato
  • 62. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 5. Strutture commerciali composte da soli venditori.
  • 63. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 6. Insufficiente decentramento organizzativo
  • 64. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 7. Strutture finanziarie scarsamente patrimonializzate od ad alta patrimonializzazione, ma a basso rendi- mento
  • 65. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 8. Comunicazioni interne basate sul passa parola ed il senti- to dire
  • 66. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 9. A fronte della consapevolezza dei cambiamenti avve- nuti nel proprio mercato, vi è una diffusa incapacità a “giocare” con le nuove regole
  • 67. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 10. Ostinazione nel mantenere in essere modelli orga- nizzativi ormai resi inefficaci dalle nuove condizioni di mercato
  • 68. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 11. Tutte le aziende, come le persone attraversano 5 fasi distinte ma ben individuabili: il modello Larry Greiner (1972).
  • 69. I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • I numeri 3: il passaggio generazionale • Le situazioni più frequenti • I tipi di passaggio generazionale • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 70. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg L’infanzia L’imprenditore e … l’imprenditore si comincia sempre da soli!
  • 71. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg Fase 1 Obiettivo principale: Produrre e vendere Informale, non strutturato: Tipo Organigramma: adattamento reciproco Estremamente accentratore, basato Stile di leadership: sulla persona dell'imprenditore Controllo dell'azienda Sui risultati ottenuti sul mercato basato su: Se tutto va bene: Aumento patrimonio dell'imprenditore Cresce grazie a: Creatività dell'imprenditore Va in crisi quando: Una persona non basta più.
  • 72. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg I primi dipendenti
  • 73. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg Fase 2 Obiettivo principale: Efficacia ed efficienza Tipo Organigramma: Accentrata e funzionale: militare Stile di leadership: Autoritario Controllo dell'azienda Norme di lavoro e centri di costo basato su: Se tutto va bene: Aumenti di merito Cresce grazie a: Autorità dell'imprenditore L'imprenditore non riesce a seguire Va in crisi quando: tutto da solo: crisi di autonomia
  • 74. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg I primi Manager
  • 75. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg Fase 3 Obiettivo principale: Ampliare il mercato Tipo Organigramma: Funzionale Stile di leadership: Delega Controllo dell'azienda Relazioni e centri di profitto basato su: Se tutto va bene: Gratifiche ed incentivi ad personam Cresce grazie a: Standardizzazione dei processi Va in crisi quando: Perdita di controllo dell'insieme
  • 76. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg La prima filiale
  • 77. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg Fase 4 Obiettivo principale: Consolidare l'organizzazione Tipo Organigramma: A matrice, decentrata, holding Stile di leadership: Stratega e controllore Controllo dell'azienda Pianificazione e centri di basato su: investimento Se tutto va bene: Profit sharing e stock option Coordinamento e standardizzazione Cresce grazie a: dei risultati Va in crisi quando: La burocrazia diventa eccessiva
  • 78. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg La Globalizzazione
  • 79. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner e le strutture organizzative secondo Henry Mintzberg Fase 5 Obiettivo principale: Ricerca & Sviluppo continuo Tipo Organigramma: Basata sui team di lavoro Stile di leadership: Favorevole alla partecipazione Controllo dell'azienda Condivisione degli obiettivi basato su: Se tutto va bene: Gratifiche ai team Collaborazione e standardizzazione Cresce grazie a: delle professionalità Manca l'identificazione con l'Azienda Va in crisi quando: (saturazione psicologica)
  • 80. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner (1972) Matura Adole- Adulta Dimensione scenza impresa Scolare crisi di Infanzia saturazione psicologica crisi di burocrazia crisi di crisi di controllo comando crisi di autonomia Età impresa Sviluppo Sviluppo Sviluppo Sviluppo Sviluppo grazie grazie grazie alla grazie al grazie alla alla creatività coordina- alla autorità delega mento collabo- razione
  • 81.
  • 82. LE CRISI DI CRESCITA DELLE AZIENDE Il modello di Larry Greiner (1972) Dimensione impresa Adole- Matura Infanzia Scolare Adulta scenza con passaggio crisi di generazionale saturazione psicologica crisi di burocrazia crisi di crisi di comando controllo crisi di autonomia Età impresa Sviluppo Sviluppo Sviluppo Sviluppo Sviluppo grazie alla grazie grazie grazie al grazie creatività alla alla coordina- alla autorità delega mento collabo- razione
  • 83. I numeri 1: imprese e lavoratori • I numeri 2: popolazione, imprenditori e PMI • I numeri 3: il passaggio generazionale • Le situazioni più frequenti • I modelli di L. Greiner e di H. Mintzberg • Gli attori in gioco • L’assetto familiare • Senior e Junior (modello situazionale di K. Blanchard e P. Hersey) • Il profilo dei Parenti • Il profilo dei Manager • Due generazioni a confronto • I tipi di passaggio generazionale - 2 • Il Test sulla vulnerabilità al PG
  • 84. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 12. Il passaggio generazionale può essere gestito in 4 modi diversi …
  • 85. Livello di collaborazione Basso Alto TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE
  • 86. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE collaborazione Alto Livello di Basso Ai processi Ai risultati Attenzione
  • 87. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE collaborazione Alto Livello di Basso eluso Ai processi Ai risultati Attenzione
  • 88. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE collaborazione Alto rimandato Livello di Basso eluso Ai processi Ai risultati Attenzione
  • 89. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE collaborazione Alto programmato rimandato Livello di Basso eluso Ai processi Ai risultati Attenzione
  • 90. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE collaborazione Alto programmato rimandato Livello di Basso con abdicazione eluso Ai processi Ai risultati Attenzione
  • 91. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 13. In tutti i passaggi generazionali gli attori sono sempre gli stessi …
  • 92. GLI ATTORI IN GIOCO 3 modi diversi di intendere l’Azienda e che, inevitabilmente, danno luogo ad interferenze ed attriti. Famiglia Manager Proprietà La Famiglia s’iden- La Proprietà vede Per chi partecipa al- tifica nell’Azienda l’Azienda come una la gestione, l’Azien- che è spesso l’uni- delle possibili for- da è il luogo dove si ca fonte di sosten- me di investimento realizzano le proprie tamento. e come tale ne va- ambizioni professio- luta la redditività. nali e si appaga la sete di potere.
  • 93. GLI ATTORI IN GIOCO 3 modi diversi di intendere l’Azienda e che, inevitabilmente, danno luogo ad interferenze ed attriti. : una parte delle : solo una par- Famiglia Manager quote può essere in te della famiglia FM mano ai manager ha un ruolo attivo in azienda … FPM FP PM : solo una parte della famiglia ha quo- : l’imprenditore te di proprietà e Proprietà appartiene a tutti e questo può provocare tre gli insiemi. tensioni …
  • 94. GLI ATTORI IN GIOCO L’assetto familiare determina il tipo di passaggio genera- zionale, ovvero il problema da affrontare, vediamo come … Famiglia Manager FM FPM FP PM Proprietà
  • 95. L’ASSETTO FAMILIARE Unitaria: un unico nucleo familiare Matrice Multipla: più nuclei familiari (soci amici e/o fratelli)
  • 96. L’ASSETTO FAMILIARE Numero Senior Unitaria: un unico nucleo familiare Multipla: più nuclei familiari (soci amici e/o fratelli) Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 97. L’ASSETTO FAMILIARE Numero Senior Unitaria: un unico Problema: a chi nucleo familiare lasciare l'Azienda Multipla: più nuclei familiari (soci amici e/o fratelli) Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 98. L’ASSETTO FAMILIARE Numero Senior Unitaria: un unico Problema: a chi nucleo familiare lasciare l'Azienda Multipla: più Problema: come nuclei familiari l'Azienda può (soci amici e/o sopravvivere alla fratelli) prima "fuoriuscita" Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 99. L’ASSETTO FAMILIARE Numero Senior Problema: quando Unitaria: un unico Problema: a chi eseguire il nucleo familiare lasciare l'Azienda passaggio Multipla: più Problema: come nuclei familiari l'Azienda può (soci amici e/o sopravvivere alla fratelli) prima "fuoriuscita" Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 100. L’ASSETTO FAMILIARE Numero Senior Problema: quando Unitaria: un unico Problema: a chi eseguire il nucleo familiare lasciare l'Azienda passaggio Multipla: più Problema: come Problema: come nuclei familiari l'Azienda può gestire le relazioni (soci amici e/o sopravvivere alla fra successore e fratelli) prima "fuoriuscita" socio senior Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 101. L’ASSETTO FAMILIARE Problema: come Numero Senior Problema: quando Unitaria: un unico Problema: a chi suddividere eseguire il nucleo familiare lasciare l'Azienda l'azienda tra i vari passaggio figli Multipla: più Problema: come Problema: come nuclei familiari l'Azienda può gestire le relazioni (soci amici e/o sopravvivere alla fra successore e fratelli) prima "fuoriuscita" socio senior Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 102. L’ASSETTO FAMILIARE Problema: come Numero Senior Problema: quando Unitaria: un unico Problema: a chi suddividere eseguire il nucleo familiare lasciare l'Azienda l'azienda tra i vari passaggio figli Multipla: più Problema: come Problema: come Problema: chi nuclei familiari l'Azienda può gestire le relazioni deve prendere le (soci amici e/o sopravvivere alla fra successore e redini dell'azienda fratelli) prima "fuoriuscita" socio senior Nessuna: Non vi Unitaria: Un unico Multipla: più sono successori possibile candidati, anche interessati ad candidato alla di nuclei familiari operare in successione diversi azienda Numero Junior
  • 103. GLI ATTORI IN GIOCO La relazione Senior – Junior ha un ruolo centrale nel passag- gio generazionale Famiglia: Manager FM Senior vs Junior FPM FP PM Proprietà
  • 104. IL MODELLO SITUAZIONALE Kenneth Blanchard e Paul Hersey hanno elaborato negli anni '70 la teoria della leadership situazionale. Secondo i due autori , bensì esistono dei modelli che sono validi in determinate situazioni. . È possibile utilizzare questo modello per analizzare la relazione fra il Senior e Junior.
  • 105. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di Alto relazione Basso
  • 106. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di Alto relazione Basso Basso Alto Comportamento direttivo
  • 107. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di Alto relazione Basso padre - padrone Basso Alto Comportamento direttivo
  • 108. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di Alto relazione fratello maggiore Basso padre - padrone Basso Alto Comportamento direttivo
  • 109. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di compagno di Alto fratello maggiore giochi relazione Basso padre - padrone Basso Alto Comportamento direttivo
  • 110. IL PROFILO DEL SENIOR (modello situazionale) Comportamento di compagno di Alto fratello maggiore giochi relazione Basso assente padre - padrone Basso Alto Comportamento direttivo
  • 111. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) Alta Capacità Bassa
  • 112. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) Alta Capacità Bassa Bassa Alta Motivazione
  • 113. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) Alta Capacità Bassa ameba Bassa Alta Motivazione
  • 114. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) Alta Capacità ce la mette Bassa ameba sempre tutta, ma … Bassa Alta Motivazione
  • 115. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) se solo volesse Alta … Capacità ce la mette Bassa ameba sempre tutta, ma … Bassa Alta Motivazione
  • 116. IL PROFILO DELLO JUNIOR (modello situazionale) se solo volesse Alta fulmine di guerra … Capacità ce la mette Bassa ameba sempre tutta, ma … Bassa Alta Motivazione
  • 117. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra volesse se solo JUNIOR mette ce la tutta Ameba Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 118. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra volesse se solo JUNIOR mette ce la tutta Ameba OK, ma è solo l'inizio Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 119. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra volesse se solo JUNIOR OK, è mette ce la tutta ancora lunga Ameba OK, ma è solo l'inizio Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 120. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra volesse se solo OK, siamo a buon JUNIOR punto OK, è mette ce la tutta ancora lunga Ameba OK, ma è solo l'inizio Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 121. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra OK, è fatta! volesse se solo OK, siamo a buon JUNIOR punto OK, è mette ce la tutta ancora lunga Ameba OK, ma è solo l'inizio Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 122. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra c'è OK, è fatta! speranza volesse se solo OK, siamo c'è c'è a buon JUNIOR speranza speranza punto OK, è mette ce la c'è c'è tutta ancora speranza speranza lunga Ameba OK, ma è c'è solo l'inizio speranza Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 123. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra convivenza c'è OK, è fatta! impossib. speranza volesse se solo OK, siamo c'è c'è a buon JUNIOR speranza speranza punto OK, è mette ce la c'è c'è tutta ancora speranza speranza lunga Ameba OK, ma è c'è solo l'inizio speranza Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 124. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra convivenza convivenza c'è OK, è fatta! impossib. difficile speranza volesse se solo OK, siamo convivenza c'è c'è a buon JUNIOR difficile speranza speranza punto OK, è mette ce la c'è c'è tutta ancora speranza speranza lunga Ameba OK, ma è c'è solo l'inizio speranza Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 125. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra convivenza convivenza c'è OK, è fatta! impossib. difficile speranza volesse se solo OK, siamo convivenza c'è c'è a buon JUNIOR difficile speranza speranza punto OK, è mette ce la c'è c'è tutta ancora speranza speranza lunga Ameba OK, ma è c'è disastro solo l'inizio speranza assicurato Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 126. SENIOR E JUNIOR (modello situazionale) fulmine di guerra convivenza convivenza c'è OK, è fatta! impossib. difficile speranza volesse se solo OK, siamo convivenza c'è c'è a buon JUNIOR difficile speranza speranza punto OK, è è solo mette ce la c'è c'è tutta ancora questione speranza speranza lunga di tempo è solo Ameba OK, ma è c'è disastro questione solo l'inizio speranza assicurato di tempo Padre Fratello Compagno Assente Padrone maggiore di giochi SENIOR
  • 127. GLI ATTORI IN GIOCO Parlare di assetto familiare senza analizzare l’ambito più ampio dei parenti (consanguinei al di fuori del nucleo fami- liare) è spesso riduttivo e fuorviante. Famiglia Manager FM FPM FP PM Proprietà
  • 128. Partecipazione alla vita aziendale no si IL PROFILO DEI PARENTI
  • 129. IL PROFILO DEI PARENTI Partecipazione alla vita aziendale si no personale aziendale Interesse
  • 130. IL PROFILO DEI PARENTI Partecipazione alla vita aziendale si seminatore di no zizzania personale aziendale Interesse
  • 131. IL PROFILO DEI PARENTI Partecipazione alla vita aziendale si serpe in seno seminatore di no zizzania personale aziendale Interesse
  • 132. IL PROFILO DEI PARENTI Partecipazione alla vita aziendale si serpe in seno seminatore di no oracolo zizzania personale aziendale Interesse
  • 133. IL PROFILO DEI PARENTI Partecipazione alla vita aziendale si serpe in seno cooperativo seminatore di no oracolo zizzania personale aziendale Interesse
  • 134. GLI ATTORI IN GIOCO Che ruolo giocano i Manager e, in generale, le altre persone che lavorano in azienda ? Famiglia Manager FM FPM FP PM Proprietà
  • 135. Competenza visione specialistica d'insieme IL PROFILO DEI MANAGER
  • 136. IL PROFILO DEI MANAGER d'insieme visione Competenza specialistica personale aziendale Interesse
  • 137. IL PROFILO DEI MANAGER d'insieme visione Competenza specialistica e chi lo schioda! personale aziendale Interesse
  • 138. IL PROFILO DEI MANAGER d'insieme visione Competenza specialistica e chi lo schioda! super tecnico personale aziendale Interesse
  • 139. IL PROFILO DEI MANAGER d'insieme visione Competenza manipolatore specialistica e chi lo schioda! super tecnico personale aziendale Interesse
  • 140. IL PROFILO DEI MANAGER d'insieme visione Competenza manipolatore saggio specialistica e chi lo schioda! super tecnico personale aziendale Interesse
  • 141. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 14. In tutti i passaggi generazionali ci sono due genera- zioni diverse a confronto …
  • 142. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Il conflitto generazionale c’è sempre stato, ogni generazione è diversa dalla precedente se non altro perché i tempi sono cambiati: la società ha adottato nuovi principi morali, la tecnologia ha messo a disposizione nuovi strumenti, la scienza ha spostato i limiti della conoscenza …
  • 143. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO I Senior conoscono gli orrori della guerra perché: • Hanno sentito i racconti delle sofferenze e delle paure patite durante la II guerra mondiale. • Hanno conosciuto la guerra attraverso le immagini del Vietnam (1964-1975). • L’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-1989) non è solo lo sfondo di RAMBO 3 (1985). • Quando è scoppiata la prima guerra del golfo (1990-1991) hanno parteci- pato all’accaparramento dei generi alimentari. • L’11 settembre erano al lavoro
  • 144. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior non conoscono gli orrori della guerra: • L’hanno vista solo in televisione; le armi sono “intelligenti” e raramente colpiscono i civili, le immagini che hanno visto sono molto simili a quelle contenute nei film d’azione, non evocano alcuna paura. • La naja non è più obbligatoria e solo i militari di carriera parte- cipano alle missioni umanitarie.
  • 145. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO I Senior hanno vissuto periodi molto duri quali: • La crisi energetica • L’inflazione a due cifre (ed i miniassegni …) • Gli anni di piombo • L’insorgenza del problema droga (mai risolto)
  • 146. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior sono nati e cresciuti nel benessere: • In auto, in ufficio, a casa, sugli autobus e sui treni … dappertutto ormai c’è l’aria condizionata … • Sono cresciuti guardando i car- toni animati in VHS • La settimana bianca d’inverno, le gite durante i ponti, al mare o all’estero d’estate … • Giocattoli non solo per le feste comandate (compleanno, Natale, Santa Lucia, …)
  • 147. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO I Senior hanno combattuto delle guerre di principio: • Il 1968 • Lo statuto dei lavoratori (1970) • La legge sul divorzio • La legge sull’aborto • Il primo referendum sul nucleare
  • 148. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior non hanno mai dovuto conquistarsi nulla … spesso i Senior sentono la necessità di dar loro tutto ciò che non hanno avuto: • Motorino • Automobile • Telefonino • Discoteca • Vacanze all’estero • Maggiore libertà (da tutti i punti di vista)
  • 149. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO I Senior, nel caso abbiano “fondato” l’azienda, hanno avuto la possibilità di sbagliare quando l’azienda aveva dimensioni minime e la concorrenza era spesso solo locale e si poteva “incolpare” la Posta di eventuali ritardi e/o disguidi.
  • 150. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior si trovano a gestire un’azienda con grandi numeri, con una concorrenza che non ha più alcun limite geografico (fax ed internet hanno di fatto annullato le distanze). I tempi di reazione sono ridotti al minimo.
  • 151. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior si trovano spesso in difficoltà a gestire i col- laboratori che hanno aiutato i Senior a creare l’Azienda. Questi collaboratori hanno più esperienza ed (a volte) usufruiscono di un canale privilegiato di comunica- zione con i genitori.
  • 152. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Anche nella gestione dei fornitori gli Junior non riescono ad ottenere gli stessi sconti e/o i tempi di consegna riservati ai Senior, ottenuti grazie ad anni di reciproci favori e cortesie.
  • 153. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO I Senior hanno fatto di necessità virtù: spesso (quasi sempre) hanno integrato le competenze tecniche con quelle commerciali e con quelle amministrative … sanno di tutto un po’, hanno imparato a rivolgersi agli esperti per risolvere i problemi specifici (commercialista, avvo- cato, consulente …)
  • 154. DUE GENERAZIONI A CONFRONTO Gli Junior: • non possono gestire l’azienda con lo stesso stile e gli stessi strumenti utilizzati dai Senior … ogni tentativo di “scimmiottare” i Senior è destinato al fallimento; • non possono gestire il personale con il carisma e/o rapporti di forza tipici dei Senior: devono, quindi, mettere a punto qualcosa di diverso; • hanno bisogno di un’organizzazione strutturata (solo i Senior possono gestire un’organizzazione extra-flat), devono sapere a chi rivolgersi per avere una determinata informazione, è necessario creare una struttura ove le responsabilità e le mansioni siano chiare.
  • 155. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 15. In tutti i passaggi generazionali ci sono due genera- zioni diverse a confronto e 4 modi di interagire …
  • 156. Attegiamento dello Junior ansioso di disposto ad giocare aspettare TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2
  • 157. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2 disposto ad Attegiamento dello aspettare Junior ansioso di giocare ripetitive Innovative Competenze dello Junior
  • 158. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2 disposto ad Attegiamento dello aspettare Junior ansioso di giocare preteso ripetitive Innovative Competenze dello Junior
  • 159. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2 disposto ad Attegiamento dello aspettare all'insegna della continuità Junior ansioso di giocare preteso ripetitive Innovative Competenze dello Junior
  • 160. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2 disposto ad Attegiamento dello aspettare all'insegna della continuità Junior ansioso di giocare preteso traumatico ripetitive Innovative Competenze dello Junior
  • 161. TIPI DI PASSAGGIO GENERAZIONALE - 2 disposto ad Attegiamento dello aspettare all'insegna della coinvolgente continuità Junior ansioso di giocare preteso traumatico ripetitive Innovative Competenze dello Junior
  • 162. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 16. Il futuro dell’azienda dipenderà dallo Junior … fate in modo che abbia: • un’adeguata preparazione ; • sufficiente per affrontare le difficoltà; • la necessaria per gestire le risorse umane che ne sanno più di lui; • l’indispensabile per perseguire gli obiettivi a medio/lungo termine; • un’azienda dotata di ; • un adeguato per poter decidere sui numeri e non sulle opinioni altrui.
  • 163. L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Un’ se è: • Non ambigua e scritta • Nota ed accettata da tutti • Tutti coloro che operano in azienda conoscono:  Il nome della loro posizione  Chi è il loro responsabile gerarchico  Chi sono i loro collaboratori  La missione della loro posizione  Quali mansioni devono svolgere  Di quali obiettivi devono rispondere  Quali deleghe hanno  Come si coordinano con gli altri
  • 164. IL CONTROLLO DI GESTIONE Il se è: • Lo strumento di controllo per lo sviluppo strategico • Basato su un budget annuale mensilizzato • Consuntivato su base mensile • Distribuito entro il 10 del mese successivo • Sintetico (pochi numeri e chiari) • Personalizzato (tableau de bord) • Basato su dati numerici per quanto riguarda  La redditività  Gli indici di performance • Basato su valutazioni qualitative per quanto riguarda  La valutazione dei collaboratori ed Enti  Lo stato di avanzamento dei progetti aziendali
  • 165. LE SITUAZIONI PIÙ FREQUENTI 17. Il responsabile del passaggio generazionale è il Senior: • prendetevi il necessario • non sottovalutate il • cercate di valutare lo Junior in modo • abbiate il di vedere la realtà