L'inizio di un percorso di programmazione medicalmente assistita può essere una fase critica per la coppia. Infatti il trattamento è soprattutto uno stress psicologico piuttosto che fisico. In tutti i casi di infertilità e procreazione assistita ricorrere al supporto psicologico consente di migliorare la gestione dell’evento in modo da favorire l’esito stesso del trattamento medico.
Aspetti psicologici della pma. / congresso Sifiog. Carderi Anna
1. Aspetti psicologici della
procreazione medicalmente
assistita
dr. Anna Carderi
Psicoterapeuta
Sessuologo
www.annacarderi.it
DONNA SALUTE e VITA
7 ° CONGRESSO NAZIONALE
ROMA
16/17 giugno 2017
2. All’interno dello spazio duale arriva
il momento in cui la coppia sente
la necessità di passare dallo
status coniugale a quello
genitoriale.
3. Quando la coppia dopo
innumerevoli tentativi,
inizia ad interrogarsi sul
perché il progetto
procreativo non va a buon
fine, il più delle volte,
prima di giungere ad una
diagnosi corretta e alla
conseguente cura, inizia
una via crucis
investigativa che sembra
essere interminabile.
4. la coppia che si presenta allo specialista vive un
duplice e contrastate vissuto
da una parte c’è la speranza di risolvere il
problema, dall’altra c’è il terrore di non
riuscirci.
5. La diagnosi di infertilità in quanto
ferita narcisistica designa il
fallimento del naturale passaggio
dalla coppia coniugale alla
coppia genitoriale
6. La trasformazione inevitabile da adulti
apparentemente sani in pazienti può portare
alla perdita di autostima, fiducia, salute,
sicurezza e speranza.
(Baoro L , Blickstein I)
7. Conseguenze psicologiche
- perdita di controllo
- effetti sull'identità e l'autostima
- ansia e depressione
- senso di colpa
- mutilazione nel proseguire la propria
specie e il proprio sé biologico
- lutto e perdita
(Kolet)
8. Spesso si prova …
Rabbia e odio data dalla disattesa
delle aspettative, dei bisogni e dei
progetti.
Invidia verso i pancioni altrui e la loro
capacità fecondativa.
Frustrazione e stati d'animo negativi
rafforzati dalla comparsa delle
mestruazioni
9. Il deficit riproduttivo
• rende difficile o distruttiva la comunicazione
all’interno della coppia
• aumento di conflittualità di coppia
• riduce o annulla “la complicità” amorevole tra
partner, anche in altri ambiti e rispetto ad altri
obiettivi
• il linguaggio del corpo diventa rigido e
distante.
11. La condizione di infertilità suscita, infatti, i fattori
inibitori dell'esperienza sessuale intesa come
evento lucido, quasi a voler banalizzare un
rapporto che di fatto non può più essere
finalizzato alla riproduzione.
(N. Lalli; N. Liberti)
12. Il modo di reagire alla diagnosi di infertilità è
estremamente complesso, poiché dipende non
solo da fattori personali ma anche dalle reazioni
delle persone significative e dalle credenze
insite nella cultura.
13. Aspetti psicologici della PMA
L’inizio di un percorso
di procreazione
medicalmente assistita può
essere una fase critica per la
coppia.
14. La PMA per sua stessa natura viene vissuta
come un'intrusione sia fisica
sia psicologica che impatta sull’equilibrio della
coppia
(Dudkiewicz-Sibony C)
15. La maggior parte dei pazienti che
afferiscono ai Centri di PMA, in
particolare le donne, considerano la
valutazione e i trattamenti dell'infertilità
l'esperienza più sconvolgente della
propria esistenza.
(Freeman EW, Boxer AS, Rickels K, et al.)
16.
17. Conseguenze emotive
- Dispendio di energie fisiche e psichiche
conseguente alla lunghezza dell'iter terapeutico
- Sensazione di essere espropriati della propria
intimità
- Perdita di controllo sulla propria vita
- Investimento emotivo ed economico
(Nappi R.)
- Esperienza di un corpo alienato e meccanizzato
- Paura del fallimento
18. L'effetto dello stress sul
trattamento per la fertilità
In corso di IVF la maggior parte dei
pazienti afferma che la terapia è
soprattutto un fattore di stress
psicologico, piuttosto che fisico.
(Eugster A, Vingerhoets AJ.)
È stato dimostrato che in corso di IVF
subito prima di iniziare un ciclo molti
pazienti riferiscono sintomi depressivi,
lievi in più della metà (54%) e moderati
e gravi nel 19% dei casi.
(Demyttenaere K, Bonte L, et al. ; Holka-Pokorska J, Jarema
M, Wichniak A.)
19. Dopo i fallimenti terapeutici non è
raro per i pazienti riferire sintomi
depressivi, ansia, rabbia e
isolamento.
Molti di questi sintomi persistono
per lunghi periodi di tempo.
In uno studio retrospettivo su 86
coppie il 66% delle donne e il 40%
degli uomini hanno riferito
sintomi depressivi dopo un
trattamento IVF fallito, e un terzo
degli intervistati ha riferito sintomi
depressivi anche nei 18 mesi
successivi.
(Baram D, Tourtelot E, Muechler E, Huang K.)
21. Un fattore che può portare alla
temporanea interruzione della
soddisfazione coniugale per alcune
coppie è la necessità di una
programmazione precisa dei
rapporti.
22. La necessità di avere rapporti sessuali in momenti
specifici può avere un notevole effetto negativo
sul desiderio e sulla funzione sessuale.
(Daniluk JC.)
Il sesso diventa meccanizzato e l’intimità
diminuisce drasticamente, aggravando lo stress
della coppia.
(Mahlstedt PP.)
Per alcune coppie, queste difficoltà possono
persistere anche dopo aver risolto i propri
problemi di infertilità.
(Daniluk JC.)
23. I rapporti sessuali, diventano stressanti ed a
loro volta fonte di stress!
La donna pur di diventare madre, glissa spesso
sul desiderio sessuale e sulla dimensione del
piacere.
L’uomo vive ogni possibile momento di intimità,
come esclusivamente finalizzato al
concepimento e quindi abitato da ansia da
prestazione e soprattutto fecondazione.
(Carderi A.)
24. La vita sessuale può subire un condizionamento
negativo, con diminuzione della frequenza e
della spontaneità dei rapporti e insorgenza di
disfunzioni sessuali transitorie, quali difficoltà
nel raggiungere l’orgasmo, calo del desiderio,
eiaculazione precoce, impotenza secondaria,
incapacità di portare a termine il coito o
azoospermia transitoria come risposta alla
richiesta di rapporti per l’esame post-coitale
(Capitanio GL, Curotto R; Di Francesco G.).
25. Nell’uomo lo stress fisico e psichico causato dal
sentirsi responsabile di un atto da cui
dipenderà il concepimento di un figlio può
innescare una risposta d’ansia da
fecondazione tale da determinare calo del
desiderio sessuale, difficoltà di eiaculazione
e disfunzione erettile.
(Carderi A.)
27. La gravidanza viene spesso considerata come il
premio o la compensazione per le difficoltà
incontrate.
(Dornelles LM , MacCallum F, Lopes RC , Piccinini CA , Passos EP.)
28. La fine di un percorso
di procreazione medicalmente
assistita (PMA) può essere una
fase critica per la coppia.
È un tempo carico sia di speranze
sia di timori per un possibile
fallimento.
(Scarselli V.)
29. Le reazioni alla gravidanza dopo un’esperienza di infertilità
tendono a collocarsi tra due estremità.
Da una parte può verificarsi un atteggiamento di rifiuto che
consiste nel negare lo stato di gravidanza , banalizzare o
trascurare la profilassi quotidiana.
Dall’altra parte ci può essere un atteggiamento perfezionista
ed eccessivamente preciso, ordinato, scrupoloso nel
seguire le indicazioni terapeutiche. La gravidanza viene
monitorata in modo ossessivo, non lasciando niente al
caso. L’angoscia della paziente è contenuta dalla ricerca di
continue rassicurazioni circa l’evoluzione della gestazione.
(Carderi A.; Scarselli V.; Kowalcek I.)
30. L’ansia compare perché le donne vivono la gravidanza
come un “periodo di attesa di una perdita”.
Sono in costante allarme per un possibile segnale
che annunci un aborto imminente, perché incapaci
di credere di poter mettere al mondo un figlio.
Se c’è stata una precedente perdita di gravidanza,
l’ansia è notevolmente più alta in entrambi i
partner e aumentano le difficoltà di
fronteggiamento di ogni minimo problema,
insieme a un senso di distacco emotivo.
(Scarselli V.)
31. In gravidanza da P.M.A. emergono i seguenti aspetti:
• Paura della interruzione della gravidanza
• Timore di concepire un figlio “difettoso”
• Angoscia di avere una gravidanza a rischio
• Ambiguità dovuta al fatto di non sentirsi né infertile né gravida
• Difficoltà ad accettare il passaggio dall’essere una paziente infertile ad
essere paziente ostetrico
• Senso di ambiguità nel legame con un feto concepito in laboratorio
• Senso di isolamento dato dal non sentirsi parte del mondo dei pazienti
infertili ma neppure completamente capaci di riprodursi autonomamente
• Ansia inerente le proprie capacità di gestire il percorso della gravidanza, il
parto e i compiti genitoriali
• Perdita della rete di supporto costruita con il personale che ha seguito la
loro infertilità
(Scarselli V.)
• Il rifiuto delle trasformazioni corporee e la paura di ingrassare (Pregorexia)
33. Importanza del
Counselling Sessuologico
Aiuto nel
• superare gli stati di ansia e di angoscia
correlati;
• diminuire l'incidenza dello stress vissuto;
• superare i diversi contrasti
comunicazionali;
• fare scelte precise e oculate in merito
alle soluzioni proponibili;
• risolvere le difficoltà e le disfunzioni
sessuali.
34. Intervento sessuologico
A livello sessuale interviene sulle
possibili difficoltà sessuali che si
ritrovano durante l'iter di
trattamento.
Agevola le coppie nel dissociare
positivamente la fase della
riproduzione da quella sessuale,
cercando di eliminare l'ansia da
prestazione/fecondazione
presente.
35. Intervento sessuologico
A livello emotivo, il sessuologo può
offrire supporto alle coppie,
permettendo loro di liberare le
emozioni, discutere dei timori e di
avvicinare argomenti quali l'identità
sessuale, la stima di sé e l'immagine
del corpo.
36. Intervento sessuologico
A livello della dinamica di coppia,
la terapia può essere utilizzata
per migliorare o stabilizzare la
comunicazione all'interno della
coppia, per approfondire
aspetti irrisolti o aggravati dalla
crisi evolutasi all'interno della
coppia e per tutelare o
assicurare l'equilibrio della
stessa.
37. Intervento sessuologico
A livello di compliance, il counselling
sessuologico si interessa delle
informazioni relative alla sessualità
e al trattamento diminuendo
l’effetto dei fattori di drop out
motivanti l’abbandono del
trattamento.
38. La decisione di abbandonare il percorso
della PMA è motivata in primo luogo dal peso
psicologico che tali cure comportano e, solo in
secondo luogo, dal fallimento dei cicli
terapeutici.
39. In uno studio di Van der Broek et al., è
emerso che tra le ragioni
dell’interruzione del trattamento
l’eccessivo carico psicologico
rappresentava la maggioranza dei casi
(58%)
Dato confermato da Rajkowa et al., che in
uno studio su 732 coppie conclusero
che i fattori di drop out erano:
• Il diminuire con il passare del tempo
della possibilità di avere una gravidanza
• I continui insuccessi
• Lo stress psicologico associato
40. i partners durante il periodo del
Trattamento, potrebbero sentirsi:
• Emarginati e "passivizzati" se non
sufficientemente informati e resi
affettivamente partecipi delle cure
mediche a cui si sottopongono.
• affettivamente "trascurati" se
l'attenzione del medico è rivolta più
sul suo corpo e sulle terapie mediche,
e non sui loro bisogni.
(Asero M., et. al.)
41. È inoltre fondamentale offrire supporto
psicologico alle coppie infertili anche nel
momento di SUCCESSO di un trattamento di
riproduzione assistita.
Per facilitare l’adattamento alla gravidanza e la
preparazione alla genitorialità.
42. La consulenza può fornire un prezioso aiuto
nell'affrontare non solo i trattamenti di
fecondazione assistita ma anche il loro eventuale
fallimento.
In particolare il verificarsi di ripetuti fallimenti
induce la coppia a confrontarsi in modo realistico
con l'impossibilità di avere figli biologici e in tal
caso il supporto psicologico può facilitare
l'elaborazione del lutto e la reinterpretazione
della situazione, che può sfociare nell'adozione o
nel prefigurarsi e progettare una vita senza figli
(Dennerstein e Morse; Hynes et al,)
43. Conclusioni
In tutti i casi di infertilità e procreazione
medicalmente assistita ricorrere al supporto
psicologico consente di migliorare la
gestione dell’evento in modo da favorire
l’esito stesso del trattamento medico.
44. Bibliografia
Asero M, Aiello AG, Pozzi G (2004)“Linee Guida per La Consulenza nell’Infertilità”
Baram D, Tourtelot E, Muechler E, Huang K. (1988) Psychological adjustment following
unsuccessful in vitro fertilization. J Psychosom Obstet Gynaecol ;8:181.
Baor L, Blickstein I (2005). The journey from infertility to parenting multiples: a dream
come true? Int J Med Womens Fertil. Maggio-Giugno; 50 (3): 129-34.
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in Atti del XIII Congresso della Società Italiana di Sessuologia Clinica, Modena,, CIC
Edizioni Internazionali, Roma.
Cousineau TM, Green TC, Corsini E, Seibring A, Showstack MT. Applegarth L, Davidson M,
Perloe M (2008). Online psychoeducational support for infertile women: a randomized
controlled trial, Human Reproduction, 23, 3, 554-566.
Kowalcek I (2011) Experience of pregnancy and delivery after ART. Z Geburtshilfe
Neonatol. Oct; 215 (5)
Daniluk JC (1997) Gender and infertility. In Leiblum SR (ed.). Infertility, Psychological Issues
and Counseling Strategies. New York: John Wiley & Sons,:103-25.
Demyttenaere K, Bonte L, Gheldof M, et al (1998)Coping style and depression level
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Di Francesco G (1990) Sessualità nella coppia sterile, Rivista Sessuologia, 14, 266-269.
45. Bibliografia
Dornelles LM , MacCallum F, Lopes RC , Piccinini CA , Passos EP (2016) The experience of
pregnancy resulting from Assisted Reproductive Technology (ART) treatment: A
qualitative Brazilian study. Women Birth, Aprile; 29 (2): 123-7.
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Prat. 15 marzo; 56 (5): 527-31.
Eugster A, Vingerhoets AJ (1999)Psychological aspects of in vitro fertilization: a review. Soc
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Freeman EW, Boxer AS, Rickels K, et al (1985) Psychological evaluation and support in a
program of in vitro fertilization and embryo transfer. Fertil Steril ;43(1):48-53.
Holka-Pokorska J, Jarema M, Wichniak A (2015)Clinical determinants of mental disorders
occurring during the infertility treatment. Psychiatr Pol. 49 (5): 965-82.
Lalli N, Liberti N (1996) Problemi psicologici individuali e di coppia connessi alla infertilità,
in: Informazione Psicologia Psicoterapia Psichiatria n° 28/29, giugno-dicembre 1996,
pagg. 27-30
Leiblum SR (1997). Disclosure issues and decisions of couples who conceived via donor
insemination, Journal of Psychosomatic Obstetrics and Gynaecology; 18, 4, 292-300.
Wischmann T (2008). Implications of psychosocial support in infertility-a critical appraisal,
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