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LA BEFANA VIEN PER
TUTTI
Progetto di educazione transculturale
Dott. Ssa Angela Di Lalla

Lei è straniera , è della Romania, ma a me non importa perché anche io sono
straniera, vengo dall’Ucraina.
Inessa
FINALITÀ:
Se al loro arrivo i problemi degli immigrati sono spesso legati alla
sopravvivenza, alla difficoltà di trovare un lavoro, di avere un permesso di
soggiorno, man mano questi problemi si trasformano in disagio e si
collegano alle richieste di riconoscimento, all’autobiografia
negata, all’essere come sospesi fra due comunità nessuna delle due
ancora pienamente propria.
Risulta perciò necessario attivare progetti che non abbiamo come
obiettivo la mera valorizzazione delle differenze, che se non
accompagnata da interventi di costruzione di legami può sfociare in
relativismo (come falsa tolleranza) o etnicismo (esasperazione della
diversità), ma interventi che abbiamo come modello l’educazione
trasculturale che cerchi le affinità, i punti d’incontro, gli elementi comuni.
Nel perseguire questo fine si ritiene utile, in particolare nel lavoro con i
bambini, sfruttare i meccanismi dell’immaginazione, che crea, produce
simboli e narrazioni che non hanno luogo né tempo, che implicano
l’immedesimarsi nell’Altro, e che permettono al bambino di vivere
sottoforma di gioco l’identità e la differenza, l’universalità e la specificità e
di sperimentare nella fiaba gli elementi fondanti una società
transculturale.
OBIETTIVI
Affrontare e superare costruttivamente i
problemi di identificazione e di adattamento.
Favorire il rispetto e la conoscenza del proprio sé
e dell’altro.
Imparare a considerare la differenza un
patrimonio da utilizzare costruttivamente.
Riconoscere e superare stereotipi.
Creare relazioni armoniche.
Realizzare narrazioni collettive.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Destinatari
Bambini dai 5 agli 13 anni di nazionalità
italiana, rumena, marocchina, ucraina.
Tempi
28-29 Dicembre 2012
2-3-4 Gennaio 2013
Dalle 9:30 alle 12:00
Metodi
Laboratori con alla base attività di
 Cooperative learning
 Problem solving
 Giochi di ruolo
 Arti partecipative
Prima fase: Raccontiamoci
Obiettivi specifici:
• Aumentare la consapevolezza del proprio
modo di essere e del proprio valore.
• Aumentare la capacità di espressione di Sé.
• Migliorare il livello individuale di percezione,
riconoscimento e manifestazione dei propri
sentimenti, bisogni, desideri.
Metodi:
Attività creative di rappresentazione del sé.
Giochi di ruolo.

Mi presento…
Un extraterreste è apparso sulla terra e non
conosce nessuna delle nostre lingue, ha però
un super potere: legge le immagini. Perciò
per presentarci dobbiamo fare un disegno
che ci rappresenti.
La calza multiculturale
Peschiamo da un sacchetto
un pezzo di stoffa che
possiamo decorare con
diversi materiali.
Le nostre opere d’arte
cucite insieme diventano
un’enorme calza
multiculturale
Seconda fase: Mi fido di te
Obiettivi specifici:
• Potenziare la capacità di risoluzione dei
conflitti.
• Imparare a leggere i segnali verbali e non
verbali della comunicazione.
• Aumentare la consapevolezza delle differenze
e delle similitudini tra sé e gli altri.
Metodi:
Problem solving.
Cooperative learning.

Le parole e i gesti che
incendiano
Pensiamo insieme a
parole e gesti che
offendono, feriscono, rat
tristano, incendiano.
Divisi in gruppi
cerchiamo su
giornali e riviste
immagini antiincendio.
Costruiamo
insieme una
tombola
speciale
Befane dal mondo
Immaginiamo befane
di diversa
nazionalità.
Terza fase: Intrecciamoci
Obiettivi specifici:
• Sviluppare l’immaginazione.
• Sviluppare il pensiero divergente.
• Inventare una fiaba con protagonista la
Befana.
Metodi:
Problem solving.
Brainstorming.
La fiaba
LA PIGNA MAGICA
C’erano una volta, tanto tempo fa, in un paese sconosciuto due
bambine: Maria e Titaku. Maria è italiana, Titaku viene dal Kenia.
Sono compagne di classe e molto amiche.
Natale si avvicinava e le due bambine erano tristi perché
sapevano che non si sarebbero più viste tutti i giorni.
Avevano, però, un appuntamento fisso: ogni giovedì sera si
incontravano, mangiavano pane e pomodoro e dopo insieme
lavavano i piatti con la spugna.
Il giovedì sera prima di Natale, dopo aver mangiato, addobbarono
insieme l’albero di Natale con palline e luci di tutti i colori e sulla
punta misero una stella.
Dopo aver decorato l’albero ognuna rientra a casa sua, ma
durante la notte fanno lo stesso sogno: una PIGNA che profuma
di magia, un profumo dolce. Si trattava di una pigna
speciale, con il potere di far avverare tutti i desideri di Maria e
Titaku. Entrambe desiderano stare insieme anche la notte di
Natale. E in quella magica notte avviene una cosa straordinaria:
inizia a piovere, ma non una pioggia normale ma una pioggia
bianca che come vernice ricopre tutto.
Insieme alla pioggia scende dal cielo anche Daniela, la befana
ucraina e oltre a giocattoli e caramelle porta con se anche un
bambino di nome Michele.
Maria, Titaku e Michele insieme decidono di scrivere alla
befana per chiederle di tornare.
La befana ucraina decide di mandare la sua collega italiana
Emma, che ha il potere di far scomparire le cose. Infatti
appena vede un orsetto lo porta con se su una stella per
regalarlo ad un altro bambino di nome Edward che non aveva
nulla con cui giocare a parte un pennello.
Prende un foglio e subito inizia a dipingere gli occhi, il naso, le
orecchie, la bocca di un orso. Poi ritaglia il disegno che ha
realizzato e lo regala ad Anna, la befana rumena che era in
compagnia della befana italiana e della befane ucraina, tutte
intenti ad osservare i bambini sulla terra per decidere quali
desideri realizzare il prossimo anno.
La cassetta delle emozioni della Befana
Questi giorni sono stati
bellissimi, abbiamo
dipinto, colorato e abbiamo
fatto tante cose e ho
conosciuto altri amici.
Emanuel
Oggi sono stata felice e ho
conosciuto due bambine.
Oggi ho conosciuto una
bambina molto bella: Iraida.
Andreea
Oggi ho conosciuto due sorelline che avevo già visto a scuola.
Inizialmente abbiamo giocato e io ho conosciuto Ionela, Andreea e ho
visto Grazia, Antonietta e Alfonso. Vedendo loro mi sono calmata.
Iraida
In questi giorni trascorsi insieme mi sono divertita, ma c’è stato
qualcuno che mi ha dato fastidio.
Ma lo stesso mi sono divertita molto.
Sono contenta di aver conosciuto bambini educati, gentili e soprattutto
stranieri come me!
Inessa
In questi giorni mi sono divertito molto insieme agli altri. Vasi è stato
qui il mio migliore amico. Ho conosciuto
Alex, Alessandro, Diana, Inessa, Antonietta e altri. Per concludere mi
sono divertito molto.
Edward
Oggi è l’ultimo giorno e mi sono tanto divertita. La mia amica Andreea è gentile e
simpatica, l’ho conosciuta il primo giorno e vorrei non dimenticarla.
Diana
Oggi qui è stato il mio primo giorno e già ho molti amici che sono:
Cristina, Alessandro, Marina e altri , per ultima Andreea che è molto simpatica.
Lei è straniera , è della Romania, ma a me non importa perché anche io sono
straniera, vengo dall’Ucraina.
Mi sono divertita e vorrei venire qui sempre.
Inessa

Mi piace tanto che oggi ho conosciuto due bimbe buone.
Mi piace colorare, ci sono belle cose da fare.
Mie mia plàcut sà desenez si sà lucrez.
Ionela
Per me la cosa più bella che abbiamo fatto è il lavoretto con la stoffa.

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La befana vien per tutti

  • 1. LA BEFANA VIEN PER TUTTI Progetto di educazione transculturale Dott. Ssa Angela Di Lalla Lei è straniera , è della Romania, ma a me non importa perché anche io sono straniera, vengo dall’Ucraina. Inessa
  • 2. FINALITÀ: Se al loro arrivo i problemi degli immigrati sono spesso legati alla sopravvivenza, alla difficoltà di trovare un lavoro, di avere un permesso di soggiorno, man mano questi problemi si trasformano in disagio e si collegano alle richieste di riconoscimento, all’autobiografia negata, all’essere come sospesi fra due comunità nessuna delle due ancora pienamente propria. Risulta perciò necessario attivare progetti che non abbiamo come obiettivo la mera valorizzazione delle differenze, che se non accompagnata da interventi di costruzione di legami può sfociare in relativismo (come falsa tolleranza) o etnicismo (esasperazione della diversità), ma interventi che abbiamo come modello l’educazione trasculturale che cerchi le affinità, i punti d’incontro, gli elementi comuni. Nel perseguire questo fine si ritiene utile, in particolare nel lavoro con i bambini, sfruttare i meccanismi dell’immaginazione, che crea, produce simboli e narrazioni che non hanno luogo né tempo, che implicano l’immedesimarsi nell’Altro, e che permettono al bambino di vivere sottoforma di gioco l’identità e la differenza, l’universalità e la specificità e di sperimentare nella fiaba gli elementi fondanti una società transculturale.
  • 3. OBIETTIVI Affrontare e superare costruttivamente i problemi di identificazione e di adattamento. Favorire il rispetto e la conoscenza del proprio sé e dell’altro. Imparare a considerare la differenza un patrimonio da utilizzare costruttivamente. Riconoscere e superare stereotipi. Creare relazioni armoniche. Realizzare narrazioni collettive.
  • 4. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Destinatari Bambini dai 5 agli 13 anni di nazionalità italiana, rumena, marocchina, ucraina. Tempi 28-29 Dicembre 2012 2-3-4 Gennaio 2013 Dalle 9:30 alle 12:00 Metodi Laboratori con alla base attività di  Cooperative learning  Problem solving  Giochi di ruolo  Arti partecipative
  • 5. Prima fase: Raccontiamoci Obiettivi specifici: • Aumentare la consapevolezza del proprio modo di essere e del proprio valore. • Aumentare la capacità di espressione di Sé. • Migliorare il livello individuale di percezione, riconoscimento e manifestazione dei propri sentimenti, bisogni, desideri.
  • 6. Metodi: Attività creative di rappresentazione del sé. Giochi di ruolo. Mi presento… Un extraterreste è apparso sulla terra e non conosce nessuna delle nostre lingue, ha però un super potere: legge le immagini. Perciò per presentarci dobbiamo fare un disegno che ci rappresenti.
  • 7. La calza multiculturale Peschiamo da un sacchetto un pezzo di stoffa che possiamo decorare con diversi materiali.
  • 8. Le nostre opere d’arte cucite insieme diventano un’enorme calza multiculturale
  • 9. Seconda fase: Mi fido di te Obiettivi specifici: • Potenziare la capacità di risoluzione dei conflitti. • Imparare a leggere i segnali verbali e non verbali della comunicazione. • Aumentare la consapevolezza delle differenze e delle similitudini tra sé e gli altri.
  • 10. Metodi: Problem solving. Cooperative learning. Le parole e i gesti che incendiano Pensiamo insieme a parole e gesti che offendono, feriscono, rat tristano, incendiano.
  • 11. Divisi in gruppi cerchiamo su giornali e riviste immagini antiincendio.
  • 13.
  • 14. Befane dal mondo Immaginiamo befane di diversa nazionalità.
  • 15.
  • 16.
  • 17. Terza fase: Intrecciamoci Obiettivi specifici: • Sviluppare l’immaginazione. • Sviluppare il pensiero divergente. • Inventare una fiaba con protagonista la Befana.
  • 19. La fiaba LA PIGNA MAGICA C’erano una volta, tanto tempo fa, in un paese sconosciuto due bambine: Maria e Titaku. Maria è italiana, Titaku viene dal Kenia. Sono compagne di classe e molto amiche. Natale si avvicinava e le due bambine erano tristi perché sapevano che non si sarebbero più viste tutti i giorni. Avevano, però, un appuntamento fisso: ogni giovedì sera si incontravano, mangiavano pane e pomodoro e dopo insieme lavavano i piatti con la spugna. Il giovedì sera prima di Natale, dopo aver mangiato, addobbarono insieme l’albero di Natale con palline e luci di tutti i colori e sulla punta misero una stella.
  • 20. Dopo aver decorato l’albero ognuna rientra a casa sua, ma durante la notte fanno lo stesso sogno: una PIGNA che profuma di magia, un profumo dolce. Si trattava di una pigna speciale, con il potere di far avverare tutti i desideri di Maria e Titaku. Entrambe desiderano stare insieme anche la notte di Natale. E in quella magica notte avviene una cosa straordinaria: inizia a piovere, ma non una pioggia normale ma una pioggia bianca che come vernice ricopre tutto. Insieme alla pioggia scende dal cielo anche Daniela, la befana ucraina e oltre a giocattoli e caramelle porta con se anche un bambino di nome Michele. Maria, Titaku e Michele insieme decidono di scrivere alla befana per chiederle di tornare.
  • 21. La befana ucraina decide di mandare la sua collega italiana Emma, che ha il potere di far scomparire le cose. Infatti appena vede un orsetto lo porta con se su una stella per regalarlo ad un altro bambino di nome Edward che non aveva nulla con cui giocare a parte un pennello. Prende un foglio e subito inizia a dipingere gli occhi, il naso, le orecchie, la bocca di un orso. Poi ritaglia il disegno che ha realizzato e lo regala ad Anna, la befana rumena che era in compagnia della befana italiana e della befane ucraina, tutte intenti ad osservare i bambini sulla terra per decidere quali desideri realizzare il prossimo anno.
  • 22.
  • 23. La cassetta delle emozioni della Befana Questi giorni sono stati bellissimi, abbiamo dipinto, colorato e abbiamo fatto tante cose e ho conosciuto altri amici. Emanuel Oggi sono stata felice e ho conosciuto due bambine. Oggi ho conosciuto una bambina molto bella: Iraida. Andreea
  • 24. Oggi ho conosciuto due sorelline che avevo già visto a scuola. Inizialmente abbiamo giocato e io ho conosciuto Ionela, Andreea e ho visto Grazia, Antonietta e Alfonso. Vedendo loro mi sono calmata. Iraida In questi giorni trascorsi insieme mi sono divertita, ma c’è stato qualcuno che mi ha dato fastidio. Ma lo stesso mi sono divertita molto. Sono contenta di aver conosciuto bambini educati, gentili e soprattutto stranieri come me! Inessa In questi giorni mi sono divertito molto insieme agli altri. Vasi è stato qui il mio migliore amico. Ho conosciuto Alex, Alessandro, Diana, Inessa, Antonietta e altri. Per concludere mi sono divertito molto. Edward
  • 25. Oggi è l’ultimo giorno e mi sono tanto divertita. La mia amica Andreea è gentile e simpatica, l’ho conosciuta il primo giorno e vorrei non dimenticarla. Diana Oggi qui è stato il mio primo giorno e già ho molti amici che sono: Cristina, Alessandro, Marina e altri , per ultima Andreea che è molto simpatica. Lei è straniera , è della Romania, ma a me non importa perché anche io sono straniera, vengo dall’Ucraina. Mi sono divertita e vorrei venire qui sempre. Inessa Mi piace tanto che oggi ho conosciuto due bimbe buone. Mi piace colorare, ci sono belle cose da fare. Mie mia plàcut sà desenez si sà lucrez. Ionela Per me la cosa più bella che abbiamo fatto è il lavoretto con la stoffa.