2. Giovane studente, sportivo, senza altre patologie, che si presenta
all’ambulatorio del MMG poiché ha notato nelle ultime settimane
presenza di sangue rosso alla fine della defecazione, con prurito e
minimo dolore.
Paziente maschio di 23 anni
Non precedenti accessi allo studio
Professione : studente (politecnico)
Anamnesi famigliare : padre (vivente) sottoposto a 53 anni ad
asportazione chirurgica di polipo intestinale (non meglio definita)
3. Anamnesi fisiologica:
• peso kg 73 - h : 175 cm (BMI : 23,8)
• dieta varia (con ristretto uso di verdure fresche)
• apporto idrico adeguato (circa 1,5 lt / die)
• fumo : 3-5 sigarette /die
• stile di vita : 5-7 ore/die studio
• attività sportive : ciclismo - 2-3 volte/settimana; tennis (saltuario)
• nega allergie a farmaci
• non terapie continuative
• alvo : di solito regolare con tendenza alla stipsi (Wexner score 3) e
saltuario straining
• diuresi : nella norma
4. Anamnesi Patologica remota:
appendicectomia ad 11 anni
frattura malleolo peroneale sin a 17 anni
Anamnesi Patologica prossima:
da circa 1 anno episodi (3) di “fastidio/bruciore” in sede anale, soprattutto
dopo l’evacuazione, con minimo sanguinamento (sangue rosso vivo) +
sensazione di piccolo “ingombro” perianale che sparisce
spontaneamente con l’igiene.
5. Discussione punto 1 (anamnesi):
E’ necessario raccogliere tutti questi dati ?
a) si; b) no, è tempo perso
6. Quale aspetto dell’anamnesi fisiologica va maggiormente
indagato ?
a) qualità della vita; b) caratteristiche dell’alvo alvo; c) sono tutti
ugualmente importanti
7. Sulla descrizione dei sintomi recenti il paziente va lasciato
parlare liberamente o è necessario “guidarlo” con domande
precise e circostanziate ?
a) non bisogna lasciare parlare troppo il paziente; b) entrambe le
metodiche vanno applicate (anche a seconda del grado di istruzione del
paziente)
8. E’ necessario sapere se il paziente ha già seguito delle terapie
per tali disturbi?
a) si, per valutare eventuale risposta; b) solo se le terapie sono state
continuate per più di 20 giorni
Il medico quindi spiega al paziente come avverrà la visita e quali
procedure saranno necessarie (esplorazione rettale digitale),
rassicurandolo che non sentirà dolore, e qualora lo sentisse, la
procedura verrà immediatamente interrotta.
9. punto 2 (visita )
si invita il paziente a sdraiarsi sul lettino (posizione supina)
si procede ad esame obiettivo dell’addome in toto con :
ispezione
palpazione
EO : addome piano, trattabile su tutti i quadranti , senza apprezzare tumefazioni o
ernie.
Si invita quindi il paziente a girarsi sul fianco sinistro (posizione di Sims, con arti inferiori
flessi e mani sulle ginocchia) per procedere all’esame della regione ano-perineale
ispezione
delicata palpazione
sollecitare ponzamento
esplorazione rettale
10. EO : addome piano trattabile - non palpabili tumefazioni - fegato nella norma - milza
non palpabile.
Esplorazione rettale : riferita “ fastidiosa” ma non dolorosa
Si apprezzano tumefazioni interne (probabili gavoccioli emorroidari) con minimo screzio
di sangue sul dito esploratore.
11. Discussione punto 2 (visita):
È necessario visitare l’addome in toto se la patologia riferita
riguarda l’ano ?
a) No, poiché si deve focalizzare l’attenzione sulla regione anale; b) Si,
per escludere possibilità di patologie più alte addominali riguardanti il
colon (malattia diverticolare, tumori, che possono manifestarsi con
sanguinamento)
12. È necessario fare ponzare/spingere il paziente ?
a) Si, per evidenziare possibile prolasso muco-emorroidario interno; b)
solo se ha riferito prolasso con la defecazione
13. È necessaria l’esplorazione rettale ?
a) No, perchè è una manovra invasiva , non gradita; b) Si, per
apprezzare eventuali irregolarità interne ( neoformazioni/tumori) ed
escludere ipertono sfinteri (tipico della ragade anale)
14. Durante la manovra bisogna chiedere se sente dolore ?
a) Si, per poter avere la collaborazione e non dover interrompere
l’esame; b) Solo se il paziente è apprensivo
15. È necessario invitare il paziente a “spingere” ?
a) No, durante l’esplorazione il paziente deve essere morbido e
rilassato; b) Si, se non si riesce ad introdurre il dito
16. punto 3 (ipotesi diagnostica)
All’ispezione non si sono apprezzati prolasso o marische
All’esplorazione si è solo avuta la “sensazione” di ingrossamento del plesso
emorroidario
Non si è apprezzato ipertono (reattivo) o dolore intenso riferito
Si è reperito minimo sanguinamento.
Diagnosi : Emorroidi interne, con riferiti episodi di minimo prolasso (che si riduce
spontaneamente) - II grado con la classificazione di Goligher
17. Discussione punto 3 (diagnosi):
La nostra diagnosi è certa ?
a) No, è di presunzione - Non abbiamo visto direttamente le emorroidi
(interne); b) Si, poiché abbiamo apprezzato tumefazione interna anale
18. Siamo in possesso di elementi che possono escludere con
sicurezza altre patologie ?
a) Si, poiché il sangue rosso vivo può venire solo dalle emorroidi; b)
No, il sanguinamento potrebbe derivare anche da patologie a monte
(polipi del retto e del sigma)
19. punto 4 (prescrizioni)
Il Medico deve spiegare l’ipotesi diagnostica formulata, chiarendo che, in prima battuta , vi
sono buone possibilità che si tratti di patologia benigna e che potrà consigliare terapia
medica.
In caso di scarso beneficio, sarà necessaria visita di II livello presso ambulatorio
proctologico per :
valutazione endoscopica proctologica (ano-proctoscopia con strumento rigido)
eventuale snodo decisionale su terapia medica o chirurgica
possibilità, vista la dubbia famigliarità, di dover proseguire l’iter diagnostico, con esame
endo
Proposta terapeutica :
utilizzo di FFPM cp 500 mg
dosaggio 1c x 2 al giorno per 15 gg
applicazione di pomata antiemorroidaria a base di sucralfato x 2 volte al giorno
20. Discussione punto 4 (prescrizioni):
È sempre comunque consigliabile un accesso ad
ambulatorio specialistico ?
a) Si, poiché il MMG non è specialista del settore; b) a seconda
dell’intensità dei sintomi riferiti e del quadro repertato; c) No, se la
terapia risolve completamente il sintomo
21. È possibile inviare il paziente al chirurgo. senza
consigliare terapia medica ?
a) No, è meglio comunque prescrivere terapia medica , anche per
tentare di diminuire la flogosi e permettere una diagnosi più precisa
(con eventuale indicazione ad intervento); b) la terapia medica può
falsare il quadro
22. È prudente consigliare in prima battuta la colonscopia
?
a) Si, se il paziente riferisce possibile famigliarità e se l’età e
superiore a 50 anni; b) solo se il paziente presenta altre co-morbilità
23. Quale dosaggio dei FFPM è consigliabile ?
a) Il dosaggio consigliato dalla casa farmaceutica; b) Il dosaggio è
modulabile a seconda dell’intensità dei sintomi e del BMI
24. punto 5 (follow up)
Il medico consiglia il paziente di ritornare a vista al termine della terapia (15 gg) ,
salvo complicazioni (persistenza / peggioramento dei sintomi -
dolore/sanguinamento, durante la terapia)
25. Discussione punto 5 (follow-up)
È meglio rivedere il paziente dopo 1 settimana o dopo il termine
minimo della terapia ?
Se vi è invece peggioramento , nonostante la terapia, il paziente va
inviato in un Pronto soccorso ?
a) è consigliabile avvisare il paziente di farsi controllare qualora i sintomi peggiorino;
b) il paziente va comunque rivisto dopo il termine della terapia; c) entrambe le
precedenti
26. Visita specialistica Proctologica
Al controllo programmato il paziente riferisce parziale miglioramento e persistenza
di sanguinamento post-evacuativo con episodi di prolasso
Il paziente viene inviato a visita specialistica proctologica
Il medico proctologo procede alla raccolta anamnestica come in precedenza,
focalizzando l’attenzione sui sintomi riferibili al distretto ano-rettale
- Il medico spiega come avverrà la visita
a) ispezione
b) palpazione
c) esplorazione rettale
d) ano-rettoscopia
27. - Il paziente viene fatto sdraiare dapprima in posizione supina per l’esame
dell’addome, ed in seguito in decubito laterale sinistro per l’esame perineale /
ano-rettale con ano-rettoscopia
- il proctologo definisce il grado di emorroidi e pone se necessario indicazione a
terapia chirurgica fornendo adeguate spiegazioni sulle tipologie di intervento e
sulla possibile insorgenza di complicanze o effetti collaterali.
- Viene consigliata esecuzione di colonscopia se indicazione clinica/anamnestica.