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Premessa
I fossili e i minerali appartenenti alle collezioni conservate dal G.A.M.P.S., presso il Centro Civico
Ofelia Mangini, a Badia a Settimo (Scandicci, FI), testimoniano la netta trasformazione che il
territorio toscano ha subito attraverso le ere geologiche.
Il percorso di valorizzazione di ogni singolo reperto, che comprende la ricerca, lo scavo, il restauro, la
classificazione e la descrizione, rappresenta l'occasione per redigere una pagina inesplorata della
storia geologica, mineralogica e paleontologica toscana, in un contesto sia nazionale che
internazionale.
Lo scopo primario dell’Associazione è quello di realizzare nel Comune di Scandicci, presso il Centro
Civico Ofelia Mangini, già sede del G.A.M.P.S., una mostra permanente che testimoni la provenienza
dei fossili e dei minerali, legandoli all’attuale contesto paesaggistico.
Esempi eclatanti dell’importanza di questa istituzione sono la balena di Montalcino fra le vigne del
Brunello o lo squalo abissale rinvenuto nelle rocce affioranti a Castelnuovo Berardenga: due reperti
molto interessanti che aiuteranno i visitatori a comprendere il cambiamento geologico avvenuto negli
ultimi milioni di anni.
L’essenza del progetto è quello di far capire a tutti come sia mutato il territorio toscano negli ultimi
5,3 milioni di anni.
la sinergia con Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, l’Università di Pisa e con altre
strutture a livello nazionale e internazionale, ha permesso la realizzazione di una mostra che
rappresenta ciò che resta di una Toscana che non c'è più.
Obiettivi dell’esposizione del G.A.M.P.S.
Nel Centro Civico Ofelia Mangini, il G.A.M.P.S. ospita una mostra di buon livello, caratterizzata
dalla presenza di una vasta collezione mineralogica e di un’importante collezione paleontologica,
attualmente divisa in 3 sale ed un lungo corridoio.
La mostra intende porsi come incarnazione di un messaggio educativo, di conoscenza e comprensione
del territorio toscano, che permetta di creare o rafforzare nel visitatore sentimenti di appartenenza,
protezione e stupore per ciò che di naturale lo circonda.
E’ possibile definire 3 macro aree espositive:
- l’educazione al cambiamento nel tempo geologico e alle sue conseguenze sulle attuali
condizioni di esistenza, in particolare agli eventi avvenuti negli ultimi 10 milioni di anni.
- l’analisi delle dinamiche socioculturali che prendono origine dal rapporto con la Terra e con i
suoi fenomeni.
- l’esposizione della diversità di questi fenomeni e l’approccio interattivo con questi tramite
esperienze multisensoriali capaci di stupire ed affascinare il visitatore.
La Paleontologia
I fossili presenti al G.A.M.P.S., unici al mondo per qualità della preservazione e per l’eccellente
preparazione, danno vita ad un centro specializzato nella ricerca e nella conservazione museale a
scopo didattico-scientifico, per conto ed a favore della collettività.
Questi reperti aprono una finestra sul passato geologico toscano ed italiano ma vanno osservati anche
con lo sguardo rivolto al futuro della ricerca e della salvaguardia dei Beni paleontologici dello Stato
Italiano.
In quanto collettivi e pubblici, in altre parole “di tutti”, i beni culturali (anche paleontologici) sono
destinati alla pubblica fruizione garantendo il diritto alla conoscenza da parte della comunità che deve
essere messa in grado di comprendere ed avere accesso alle informazioni riguardanti il proprio
passato. Appare quindi particolarmente importante la collaborazione tra cittadini, associazioni di
volontariato ed istituzioni.
In questo contesto il GAMPS si pone come mediatore centrale, istruendo il pubblico e dando vita ad
un’attiva ricerca e salvaguardia dei reperti fossili toscani.
È quindi necessario informare e formare i cittadini al rispetto e alla valorizzazione di questi beni
nazionali: lo scopo della divulgazione è di evitare che la “proprietà di tutti” finisca nelle mani di pochi
e sia persa irrimediabilmente la possibilità della ricostruzione storica e scientifica, necessariamente
affidata alle istituzioni statali.
Se possibile inoltre, e sempre fatte salve le esigenze di tutela, è auspicabile la valorizzazione di un
bene culturale pubblico, termine con cui si intende un approfondimento delle conoscenza, un qualcosa
in più ottenibile ad esempio con una buona ed esaustiva musealizzazione.
In questo contesto sarà fondamentale l’apporto della cittadinanza e tutti gli enti che vorranno
partecipare alla realizzazione del progetto.
Con l’ausilio delle nuove tecnologie sarà possibile far conoscere il Museo di Badia a Settimo,
Scandicci, anche dall’altra parte del mondo, un Museo vivo, capace di attrarre migliaia di turisti e le
scolaresche che costantemente vengono a visitare la regione Toscana.
La Mineralogia
I minerali conservati al G.A.M.P.S. sono il frutto di una ricerca iniziata oltre 30 anni fa. Se chiedeste
ad uno scienziato una definizione del minerale vi verrà certo riferito qualcosa di simile: “Sono corpi
naturali, in cui gli atomi sono disposti in modo ordinato e periodico, in definite posizioni dello spazio
e che conservano omogeneità di struttura e composizione chimica”; definizione impeccabile ed
inattaccabile.
La mostra mineralogica conservata al G.A.M.P.S. vuole essere, nei limiti della semplicità dettata
dalla materia, uno strumento scientifico, ma allo stesso tempo didattico per il visitatore che si affaccia
al cospetto di questo affascinante mondo cristallino.
Le oltre 11 vetrine espositive raccolgono minerali per ogni ordine e classe: i campioni esposti offrono
l’opportunità di conoscere il loro utilizzo nei vari campi che vanno dalla vita quotidiana all’utilizzo
industriale, chimico e tecnologico.
I campioni diventano esempi pratici di come un semplice minerale riesca ad essere utilizzato
dall’uomo convertendolo in materiale utile alla propria necessità.
Il G.A.M.P.S. negli anni ha saputo mettere insieme una raccolta di minerali capace di attrarre
l’attenzione dei collezionisti e degli addetti ai lavori. La lunga collaborazione con la S.I.M., Società
Mineralogica Italiana, ha reso possibile uno scambio di informazioni tale da far considerare il Gruppo
di Scandicci uno fra i più importanti enti di Italia del settore mineralogico. La fama dell’Associazione
è stata capace di attirare i consensi di esperti e nell’ambito delle sue attività scientifico-divulgative, ha
realizzato mostre e convegni con visibilità internazionale ancora in essere.
Recentemente la mostra mineralogica si è dotata di lampade ultraviolette con le quali illuminare
particolari minerali e fossili, mostrando come i cristalli cambino di colore se cambiano le radiazioni
che li colpiscono.
Mezzi espositivi
Un visitatore al G.A.M.P.S. viene accompagnato da diversi mezzi espositivi. La varietà di questi
strumenti rende possibile un’esperienza sempre nuova.
Di seguito sono elencate le tipologie principali di ausilio alla visita:
● Poster esplicativi. A partire dal 2014 la Mostra del G.A.M.P.S. si è dotata di numerosi poster
esplicativi che descrivono e forniscono informazioni aggiuntive alle teche espositive cui sono
correlati. Alcuni poster sono descrittivi dell’attività di ricerca e di musealizzazione, altri
presentano l’età dei fossili e le trasformazioni che essi subiscono. Sono fondamentali
allorquando il visitatore voglia seguire un percorso autonomo di visita.
● Visita guidata. Gli operatori presso il G.A.M.P.S., diretti protagonisti dei rinvenimenti e delle
ricerche e formati come guide, possono accompagnare il visitatore e condurlo nel percorso di
scoperta della collezione .
● Touching desk. Il visitatore potrà esplorare e interagire con parte del materiale esposto con
altri sensi oltre la vista, rendendo la propria visita un’esperienza completa e unica.
● Laboratori didattici. Sia per le visite organizzate con le scolaresche, che per gli eventi del tipo
“Compleanni paleontologici”, vengono realizzati per i ragazzi di età scolare veri e propri
laboratori in cui verranno immersi nel mondo pratico della paleontologia e della mineralogia.
● Codice QR (QRCode in inglese). E’ un codice leggibile da qualsiasi smartphone munito di un
apposito programma di lettura (lettore di codici QR, o in inglese QR reader) che può essere
trovato gratuitamente e sotto forma di applicazione su internet. E’ un supporto che da’
accesso al visitatore a informazioni multimediali aggiuntive, sugli oggetti in mostra. QRCode
sono già presenti su alcune vetrine, ma per una mostra sempre in divenire, vanno
periodicamente aggiornati ed implementati di pari passo con lo sviluppo della mostra.
Progetti in essere
L’associazione G.A.M.P.S. è convinta che una mostra ferma senza alcuna attività divulgativa
proposta, diventa un luogo sterile in cui difficilmente si va due volte. La Mostra diventerebbe un
luogo noioso sia per il visitatore che per l’operatore associativo. Da qui la voglia, prima ancora della
necessità di proporre attività sempre nuove e sempre differenti che facciano crescere l’attrattività della
Mostra verso la comunità e numerosi sono i progetti che vedono il G.A.M.P.S. protagonista o attore di
eccellenza. I progetti sono stati tanti e di tutti i tipi, seguono breve descrizioni delle attività finora
effettuate.
Da’ un nome alla balena. Recentemente presso il G.A.M.P.S. si è svolto il progetto “Da’ un nome
alla Balena” che ha coinvolto le scuole di Scandicci, grazie al prezioso contributo del Rotary Club
Scandicci, impegnate a dare un nome alla balena presente nella mostra. Sebbene l’esemplare ancora
non sia stato classificato definitivamente, gli studenti sono stati impegnati nel trovare il nome,
proprio, che meglio la rappresenta: Tosca.
Paleontheraphy. Il Progetto Paleontheraphy, realizzato in collaborazione con UFSMIA di Sesto
Fiorentino (FI), è stato uno dei progetti più importanti. Tale attività ha come protagonisti quegli
adolescenti che, in questo loro delicato cammino di vita, sono alla continua ricerca di una propria
identità ostacolata da una fragilità difficile da combattere.
La finalità di questo progetto, che stimola la creatività come principale punto di forza, è quella di
permettere ai giovani di trovare la propria strada con i propri tempi, le proprie forze e la
consapevolezza di riuscire ad affrontare le difficoltà che inevitabilmente la vita metterà loro di fronte.
È incredibile rendersi conto di come la storia o il ritrovamento di un fossile rispecchi metaforicamente
la situazione personale dell’adolescente: un fossile a prima vista può non suscitare alcun interesse o
curiosità, soprattutto se inserito in un contesto ambientale come quello odierno. Ma se cogliamo
l’importanza legata a ciò che era milioni di anni fa e al fatto che possiamo osservarlo ancora oggi
nonostante il tempo trascorso e la lotta contro le intemperie che l’hanno costretto ad una
trasformazione, ci accorgiamo che assume un valore inestimabile. Grazie agli specialisti UFSMIA e
alla Dott.ssa Angela Manna, si svolgeranno alcuni incontri finalizzati al coinvolgimento di questi
giovani, alla riflessione sui loro stati d’animo e alla collaborazione reciproca, sommati ad esperienze
significative a contatto con la natura e ad attività di laboratorio con l’utilizzo di strumenti specifici
quali il microscopio. Importante altresì è la digitalizzazione dell’offerta divulgativa.
Laboratorio didattico. La Mostra apre i suoi battenti alle visite guidate scolastiche. Dalle terze classi
elementari fino alle scuole superiori, gli studenti possono visitare, la Mostra, guidati dal personale
dell’associazione, scoprendo il mondo della mineralogia e/o della paleontologia. La proposta
divulgativa consiste anche nel Laboratorio Didattico, con la convinzione che è solo toccando con
mano che certi argomenti entrano nell’apprendimento culturale. I laboratori sono di diverso tipo a
seconda delle classi coinvolte. Per i ragazzi più piccoli è necessario puntare sull’attività manuale e il
laboratorio sarà puntato sulla pulizia di fossili e minerali. Per i ragazzi più grandi si parte direttamente
dal campione pulito e preparato che sarà disegnato, descritto e classificato utilizzando l’intera Mostra
come punto di riferimento. In questa maniera gli studenti vivono letteralmente gli spazi del
G.A.M.P.S. muovendosi liberamente alla ricerca del nome del cristallo o del fossile.
Recentemente l’attività didattica si è arricchita di una nuova idea: la micropaleontologia. Gli studenti
avranno la possibilità di pulire, tramite setaccio, dalla sabbia la porzione di fossili più piccola e
visibile solo al microscopio. Il viaggio al microscopio è particolarmente piacevole per i ragazzi, una
vera e propria evasione con la visione di oggetti che altrimenti sarebbero solo polvere.
Paleocompleanni. E’ possibile passare il proprio compleanno, specie per i più piccoli, circondati dai
fossili e dai minerali. Ormai da qualche anno si organizzano i Paleocompleanni presso il G.A.M.P.S.
durante i quali non solo si farà festa, ma si potranno visitare le collezioni ed effettuare i laboratori
didattici come già descritti. Per i più piccoli diventa letteralmente magico poter passare il proprio
compleanno tra dinosauri, balene e squali. In qualche caso i bambini hanno ripetuto anno per anno più
volte il proprio compleanno al G.A.M.P.S.
Influenza del G.A.M.P.S. sul territorio
Grazie alle numerose attività proposte dall’Associazione, alla continua ricerca scientifica pubblicata
su riviste di forte impatto, alla donazione e acquisizione di materiali e collezioni, il G.A.M.P.S. ha
acquisito importanza internazionale, attirando visitatori dall’intera Europa e in qualche occasione da
oltre Oceano.
Il Centro Civico Ofelia Mangini, assieme alla vicina Badia, un’abbazia romanica risalente all’XI
secolo, è diventato così un punto di riferimento culturale per la Toscana.
Recentemente il G.A.M.P.S. ha implementato la propria attività grazie ad iniziative promosse su
internet. Tramite un uso intelligente dei social network è possibile far affluire presso la Mostra la
cittadinanza. In particolare, la visita museale è stata proposta sulla pagina facebook “Te lo regalo se te
lo vieni a prendere - Firenze” con una risposta entusiasta e partecipata, rendendo vivo il Centro Civico
di Badia a Settimo durante il meso di Agosto 2019.
Ricerca scientifica
I reperti di indubbio pregio scientifico conservati presso il G.A.M.P.S. sono stati fatti oggetto, negli
anni, di ricerca scientifica e dal loro studio sono stati prodotti numerosi articoli pubblicati su riviste
tematiche nazionali ed internazionali. I risultati di questi studi sono direttamente visibili per il
visitatore che vive direttamente il racconto che il fossile o il minerale fanno tramite gli studiosi.
L’associazione partecipa anche a congressi tematici in Italia e all’estero interagendo con gli specialisti
colleghi di Università e Musei di tutto il mondo. I prodotti delle ricerche scientifiche sono elencati nel
paragrafo della Bibliografia.
Una delle ultime scoperte legate al GAMPS ha occupato le pagine del famoso “National
Geographic”.
Il nuovo allestimento
Il presente progetto è propedeutico alla realizzazione del nuovo allestimento della Mostra
Paleontologica e Mineralogica. Partendo dalla base realizzata insieme alla Soprintendenza per i beni
Culturali per la Toscana nel 2014, si sente la necessità di migliorare l’offerta divulgativa, grazie anche
alle nuove personalità, esperienze e professionalità confluite nell’Associazione, insieme alle nuove
tecnologie a cui si va facilmente incontro negli ultimi tempi.
La collezione sarà esposta in 4 sale su due piani, più il lungo corridoio che le collega:
● la Sala Polivalente (pian terreno)
● Corridoio Mineralogico (primo piano)
● Sala Invertebrati “Gennaro Oriolo” (primo piano)
● Sala Grandi Vertebrati Marini “Raimondo Piscopo” (primo piano)
● Sala dei Paleo-Ambienti (primo piano)
Segue una descrizione delle idee proposte locale per locale per rendere nuova e migliore l’offerta
divulgativa proposta al G.A.M.P.S. Sono stati individuati due gruppi di intervento:
● il piano terra e le scale da un lato, di recente acquisizione o attualmente locali spogli;
● il primo piano, già sede della mostra in cui si cercherà di proporre fondamentali migliorie.
Piano terra e le scale.
Il piano terra è costituito dall’entrata, uno stretto corridoio, due rampe di scale verso il primo piano, e
la "Sala Polivalente”
0.0. Ingresso
L’ingresso alla mostra accoglierà il visitatore con una gigantografia di una casa storica sulla cui
architrave verranno appese una costola e una mandibola di balena (attualmente al primo piano).
Questa singolare installazione, legata ad uno storico aneddoto, darà al visitatore il primo contatto con
il paradosso dei fossili, il ritrovare qualcosa di appartenente ad un ambiente marino in un ambito
completamente diverso e introdurrà inoltre lo spazio (1).
1. Rapporto tra folklore e Paleontologia
All’entrata del corridoio che dà sulla Sala Polivalente (normalmente chiusa al pubblico, tratteggiato)
sarà presente un’esposizione sul rapporto storico tra il folklore ed i fossili.
Questa esposizione parlerà dei comuni miti o tradizioni folkloristiche a cui sono associabili i
ritrovamenti di fossili avvenuti nel passato (ciclopi, draghi) e mostrerà come in ogni ambito
geografico l’uomo si sia interrogato e stupito di fronte a questi fenomeni.
0.1. Prima Rampa
La prima rampa di scale accompagnerà il visitatore con fotografie dei paesaggi toscani associati al
rinvenimento di fossili e minerali, trasportandolo in una passeggiata attraverso i luoghi di principale
interesse della Mostra.
L’intera rampa di scale dovrà essere dotata di montascale per eliminare le problematiche legate alle
barriere architettoniche di un edificio storico.
2. Sala Polivalente
La sala Polivalente sarà finalizzata alle attività con i gruppi organizzati e con le scuole di ogni ordine
e grado (dalla scuola materna alle scuole superiori). Questo ambiente avrà una grande importanza
poiché permetterà ai più piccoli e ai giovani di avvicinarsi concretamente ad un mondo remoto, di
capire come e perché l’ambiente ha subito determinate trasformazioni nel corso del tempo e di
affrontare collettivamente le problematiche scientifiche legate alla scienza della Terra.
Per agevolare le attività di gruppo la sala sarà allestita con scrivanie circolari, in modo da facilitare la
conoscenza e la comunicazione tra i partecipanti, rendendoli parte viva del progetto formativo che
sarà trattato. Le attività di laboratorio saranno alla portata di ciascun partecipante, in modo tale che
tutti abbiano la possibilità di arricchire il loro bagaglio culturale senza ostacoli; per questo, ad
esempio, saranno messi a disposizione dei reperti fossili e delle particolari tipologie di minerali e
gemme che i partecipanti potranno toccare e analizzare, percependo attraverso il tatto le diversità tra i
vari oggetti.
In questa sala potranno prendere atto i progetti che vedono il G.A.M.P.S. come attore, anche in ambiti
sociali ed educativi.
La Sala Polivalente diventerà anche luogo di riunione e di convegno per conferenze scientifiche e
divulgative, quali ad esempio “Settimana del Pianeta Terra”, manifestazione nazionale sulla
divulgazione delle geoscienze che ha visto qualche appuntamento presso la Mostra.
Diventa necessario attrezzare la sala di schermo e proiettore multimediale, per facilitare la visione di
documentari e filmati di carattere culturale, sia per qualsiasi altra manifestazione, riunione, meeting o
conferenza riguardante le tematiche della mostra espositiva.
Tramite un piccolo investimento sarà inoltre possibile acquisire le apparecchiature necessarie per
collegare l’attrezzatura da microscopia al monitor, per permettere la visione collettiva per i gruppi di
lavoro.
La sala è già sede della biblioteca dell’associazione in cui sono conservati importanti volumi di
carattere scientifico, che potranno essere consultati ed essere a disposizione di chiunque voglia
prenderne visione. Passaggio successivo per la valorizzazione di questo bene, sarà la digitalizzazione
dell’archivio per permetterne l’accesso in rete.
Primo Piano
4. Piano Ammezzato
Giunti alla fine della prima rampa, i visitatori incontreranno l’esibizione A1. Consisterà di un tavolino
a cui saranno incatenati due campioni: un fossile ed un minerale. La natura duplice degli argomenti
trattati dal museo si propone così in modo attivo al visitatore concedendo il primo contatto materiale e
concreto con i fossili/minerali, tramite touching desk. Viene offerta, infatti, la possibilità di toccare
con mano i campioni, di saggiarne la morfologia e osservare le differenze.
Alle spalle dei campioni verranno posti due pannelli esplicativi esponenti le foto dei campioni
nell’area di ritrovamento e non puliti dal detrito che li accoglieva.
Il visitatore potrà così confrontare la diversa realtà di un pezzo museale e di un ritrovamento sul
campo. I pannelli esplicativi daranno anche informazioni di base utili per il riconoscimento di un
minerale o di un fossile. I reperti entrano nello spazio personale del visitatore che per primo si
interessa alla loro osservazione e può decidere quale sia il proprio ambito preferito per la visita. Per
un gruppo di visitatori l’esibizione sarà sostituita dalla spiegazione attiva della guida, che permetterà
di non bloccare il passaggio in corrispondenza delle scale. la seconda rampa di scale presenterà le foto
del processo di preparazione in parallelo dei due campioni, chiudendo la passeggiata iniziata sulla
rampa precedente.
5. Corridoio Mineralogico
La fine della rampa di scale segna l’inizio di due differenti percorsi eleggibili dal visitatore: il
percorso paleontologico ed il percorso mineralogico.
Il percorso paleontologico si svilupperà principalmente nelle sale, mentre il percorso mineralogico
sarà tenuto nel lungo corridoio.
La parte iniziale del corridoio mostrerà le principali specie minerali rinvenibili nella regione Toscana,
mettendole in relazione con i particolari ambiti di formazione.
La grande collezione mineralogica del G.A.M.P.S. permetterà di sviluppare la visita tramite due
differenti sotto-percorsi: un percorso sulla genesi dei minerali ed un percorso sullo sfruttamento di
queste risorse nella storia.
Nel percorso sulla genesi verranno presentate le specie minerali, nella loro diversità, colori e bellezza
geometrica; di queste verranno descritte le origini, le zone geografiche di provenienza ed il perché
delle vistose caratteristiche.
Il percorso sarà ulteriormente abbellito da una serie di murales sulla parete da cui si ha accesso alle
sale paleontologiche: saranno illustrate le serie di mineralizzazione delle principali famiglie
mineralogiche, in particolare, in corrispondenza della sala degli invertebrati (6) verrà mostrata la serie
della calcite, collegandosi al carbonato di calcio dei gusci dei molluschi; in corrispondenza di quella
dei vertebrati (7) la serie dei fosfati, legato invece al fosfato di calcio presente nelle ossa.
Il percorso sullo sfruttamento dei minerali permetterà di scoprire le antiche tecniche di scavo
impiegate da etruschi, romani e dai minatori dei secoli successivi, fino ad arrivare all’attrezzatura del
periodo moderno, offrendo una visione cronologica di come si siano evolute le tecnologie di
estrazione nel tempo. Verranno mostrati gli scarti della lavorazione ed i prodotti derivanti dalle risorse
estratte. L’evoluzione delle tecniche di scavo sarà inoltre connessa all’impatto sul paesaggio e alle
conseguenze degli scavi intensivi.
Corridoio Mineralogico - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale.
L’esposizione di entrambi i percorsi sarà conclusa con la straordinaria vetrina dei minerali
fluorescenti, i quali verranno posti in fondo al corridoio.
Questi minerali saranno disposti all’interno di una camera oscura che permetterà di apprezzare al
meglio i risultati dell’esposizione di questi campioni agli ultravioletti. I minerali fluorescenti
apriranno alla Sala dei Paleo-Ambienti (8), tematicamente collegati dalla radioattività che caratterizza
sia fossili, che specie minerali.
6. Sala Invertebrati “Gennaro Oriolo”
In questa sala i cambiamenti riguarderanno principalmente lo spostamento di parte dei reperti in altre
sale (Grandi Vertebrati Marini e Paleoambienti).
Verranno presentati gli straordinari reperti di molluschi, ricci di mare e crostacei preservati in modo
squisito e unico.
Sala Invertebrati - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della capacità
espositiva dopo lo spostamento delle teche dei vertebrati.
Nella sala verrà mostrata anche la legislazione inerente i fossili come beni culturali, facendo così
educazione alla legalità e al rispetto del patrimonio culturale.
Saranno mostrati i passaggi necessari che hanno portato alla scoperta dei fossili.
Saranno evidenziate quelle faune che indicano cambiamenti e trasformazioni climatici, del paesaggio
e temporali permettendo al visitatore di relazionarsi con il tempo geologico e con i cambiamenti
climatici passati e presenti.
7. Sala Grandi Vertebrati Marini
La stanza vedrà degli importanti rinnovamenti, con la creazione di un’esposizione più specifica sui
grandi dominatori delle catene alimentari oceaniche del Cenozoico: i cetacei e gli squali.
Lo spazio centrale sarà occupato dal fossile di balena più completo presente in Europa, attorno a cui si
svilupperà un iter illustrativo ed informativo legato al suo rinvenimento e alla sua estrazione, alla sua
anatomia e alle particolarità morfofunzionali dei cetacei misticeti (dotati di fanoni).
Sarà presentata una piccola installazione interattiva che permetterà di osservare un semplificato
modello della produzione degli infrasuoni da parte di questi animali.
Verrà realizzato un touching desk in cui alcune vertebre di balena fossilizzate ed alcune attuali
potranno essere toccate per facilitare l’esperienza multisensoriale. Viste le dimensioni e i pesi in
gioco, i campioni saranno ancorati in sicurezza sugli espositori.
L’esposizione sui cetacei non si limiterà ai misticeti, ma affronterà anche gli odontoceti (cetacei dotati
di denti).
Il reperto bandiera per il percorso sugli odontoceti sarà Etruridelphis giulii, un delfino
straordinariamente preservato attualmente presente nella sala invertebrati.
Verranno usati dei p.e. per spiegare la filogenesi dei cetacei e si proporrà nuovamente al confronto tra
materiale fossile e moderno per mostrare i diversi adattamenti di odontoceti e misticeti alla vita
marina.
Terzo argomento della sala, i pesci cartilaginei sono senza alcun dubbio gli animali rappresentati con
maggiore diversità nella collezione del G.A.M.P.S., sebbene i reperti siano costituiti principalmente
da denti o placche dentarie.
La diversità delle forme dei denti è legata alla diversità delle specie che un tempo popolavano i mari
in cui si sono formati i sedimenti toscani, e permette di comprendere quali tipi di alimentazione
avessero questi grandi pesci.
L’angolo degli squali presenterà 3 teche in cui si approfondiranno tramite reperti, p.e. e illustrazioni le
caratteristiche morfologiche (pelle,denti,difese) dei raiformi (le razze), degli squaliformi (gli squali) e
le convergenze evolutive tra i due gruppi.
Un punto spettacolare di questa esposizione sarà la teca con Chlamydoselachus (squalo serpente).
Saranno inoltre presentate le teste, conservate sotto sale, di attuali esemplari di Isurus oxyrinchus
(mako) e Lamna nasus (smeriglio).
Infine, il murales presente sulle pareti della sala verrà aggiornato tramite QR code.
Sala Grandi Vertebrati - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della
proposta divulgativa dopo l’aggiunta degli odontoceti e dei sireni.
8. Paleoambienti
La sala dei paleo ambienti, fortemente desiderata dal G.A.M.P.S., rappresenterà il luogo in cui
verranno descritti gli habitat preistorici e come questi si siano trasformati nel corso del tempo, fino ad
arrivare ai giorni nostri mostrandosi per quello che sono adesso.
Presenterà illustrazioni e diorami di 6 importanti paleoambienti toscani, arricchiti da fossili e minerali
caratteristici degli ambiti mostrati. Al centro della stanza sarà inoltre presente una ricostruzione
tridimensionale del territorio toscano e della collocazione geografica delle zone raffigurate.
Le scene rappresentate saranno relative a :
● Gli ambienti continentali della Val d’Arno, con la caratteristica megafauna;
● Gli ambienti litorali di spiaggia emersa di Campagnatico;
● La particolarissima zona di concentrazione tafonomica a crostacei di San Miniato;
● Gli ambiti di scarpata continentale e acque pelagiche di Pienza e Montalcino;
● I sedimenti di piana abissale di Castelnuovo Berardenga;
● Le situazioni di instaurazione di zoocenosi chemiotrofiche in prossimità dei termal vents e dei
cadaveri delle balene.
lo scopo di queste installazioni è quello di mostrare il graduale succedersi geografico dei
paleoambienti nell’area territoriale toscana.
Sala Paleoambienti - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della capacità
espositiva dopo la creazione dell’allestimento descrittivo dei paleoambienti e il diorama della Toscana geologica..
Collezione e donazioni
Le collezioni presenti alla Mostra del G.A.M.P.S. sono frutto di acquisizioni e donazioni da parte di
terzi. Attualmente sono presenti e denunciate alla Soprintendenza per l’archeologia, le Belle Arti e il
Paesaggio della Toscana, nei limiti di legge, le collezioni Silvano Pellegatta (mineralogia) e le
collezioni Paolo Malesci e Nedo Malpassi (paleontologia) . Importanti sono state le donazioni
bibliografiche da parte del Prof. Nino Mariotti, già Università La Sapienza di Roma e da parte
dell’Università di Siena.
Digitalizzazione dell’informazione
La digitalizzazione delle informazioni di qualsiasi tipo esse siano è un passaggio obbligatorio per una
società al passo con gli sviluppi tecnologici del 21 secolo, ciò deve essere una priorità per le
istituzioni che di questa società sono serbatoi dell'informazione.
Questo processo permette di rendere fruibile il contenuto della Mostra a chiunque valorizzando ed
aumentando la possibilità di collaborazioni internazionali.
Inoltre a seguito dei drammatici eventi avvenuti in Brasile nel 2018, è dovere etico e morale
proteggere, tramite la tecnologia multimediale a nostra disposizione, la memoria di tutti i reperti,
ognuno dei quali rappresenta un'importante fonte di scoperte, per le prossime generazioni.
Di seguito i principali progetti da mettere in atto:
● Creazione di QRCode divulgativi, sia in italiano che in inglese, che coprano tutti i percorsi
offerti dal museo
● Digitalizzazione dell’archivio della biblioteca, per permettere l’accesso al materiale tramite la
rete e preservare i volumi più antichi con maggiore valore storico.
● Creazione di un archivio fotografico dei reperti del museo per permettere una visita virtuale
tramite la rete.
Ampliamento della Sala Polivalente e dell’offerta “Laboratorio didattico”
Come descritto precedentemente in (2) Sala Polivalente, sono necessari investimenti per rendere
questa sala della Mostra una zona di attività, che diano vita al centro civico Ofelia tramite eventi,
fornendo servizi ai cittadini, alle scolaresche ed attraendo i più giovani con esperienze innovative.
Di seguito i principali investimenti:
● acquisto di telecamere per microscopia
● acquisto di proiettore per sala polivalente
● acquisto di schermo per proiezioni per la sala polivalente
Sito WEB e Social Network
La Mostra del G.A.M.P.S. è dotata di un sito web già online presso la url: www.gamps.it tramite il
quale vengono date le comunicazioni dell’associazione e della Mostra.
L’implementazione del portale su internet è di grande importanza nel mondo della comunicazione
globalizzata del terzo millennio.
Nel sito verranno trattate in apposite sezioni le attività dell’associazione, i momenti della Mostra, le
immagini, i lavori e le attività, la produzione scientifica, i rapporti con altre associazioni e istituzioni.
Una maggiore raggiungibilità via internet rappresenta inevitabilmente una maggiore notorietà per la
mostra e, di conseguenza, una maggiore affluenza nella zona di Scandicci.
L’associazione si è dotata di proprie pagine facebook e Instagram, tramite il quale parla delle proprie
attività, ricerche e informazioni riguardanti la propria area di interesse. I social network verranno
continuamente aggiornati ed implementati con lo scopo di raggiungere quante più persone,
associazioni, enti e strutture possibili.
Ricerca fondi
La Mostra Mineralogica e Paleontologica al G.A.M.P.S., affinché possa rimanere come punto di
riferimento culturale per la collettività, ha dei costi di gestione.
Tali spese si dividono in due tipi: periodiche e una tantum.
Le spese fisse riguardano le utenze necessarie per poter frequentare la mostra: la corrente elettrica, il
riscaldamento, la linea telefonica e internet, la risorsa idrica e la manutenzione ordinaria. La cifra si
aggira attorno ai 3000€ annui.
Tra le spese fisse va tenuto da parte il discorso delle assicurazioni che riguardano i visitatori, la
struttura, gli operatori e i materiali conservati. Ad oggi le spese assicurative sono onere
dell’Associazione e ammontano a circa 3500€ annui.
Annoverate sempre tra le periodiche ci sono le spese inerenti la ricerca scientifica: viaggi, reperimento
materiali di consumo e non, reperimento strumentazioni (microscopi, computer, altro), abbonamenti a
riviste di settore, oneri di vario genere per un totale di circa 2000€ annui.
Insieme sono da considerare le spese riguardanti l’aggiornamento dell’offerta divulgativa:
aggiornamento e redazione di nuovi poster esplicativi, manutenzione delle teche espositive,
aggiornamento dei QRCode, sito internet, pagine sui social network, intorno ai 1000€ annui.
Infine sono da considerarsi le spese inerenti la manutenzione ordinaria dei locali della Mostra che si
aggirano attorno ai 1000€ annui.
Il totale delle spese che ogni anno sono affrontate dal G.A.M.P.S. sono quindi di circa 10500€.
Per quanto riguarda la spesa una tantum, ad esempio i nuovi allestimenti. Tali spese prevedono
l’acquisto di nuove teche espositive, qualora esse non rispettino il progetto operativo, dovranno essere
fatte artigianalmente, la progettazione e la realizzazione di plastici e diorami che ricostruiscano le
situazioni geologiche descritte, la realizzazione di pannelli esplicativi ex novo, il posizionamento
degli apparati tecnologici che permettano una visita adeguata alla proposta. Tali spese sono
preventivabili attorno ai 10000€.
L’associazione, tramite presente progetto, vuole richiedere ad uno o più finanziatori, anche con lo stile
della “cordata”, la possibilità di recuperare i fondi per poter realizzare quanto in progetto e continuare,
coprendo le spese di gestione, l’esperienza che proponiamo ai nostri visitatori.
Si possono concepire anche donazioni in forma anonima direttamente al codice IBAN
dell’associazione IT97E0867338080023000035286 (BIC: ICRAITRRIP0) intestato a Associazione
Culturale G.A.M.P.S., Piazza Vittorio Veneto 1, Badia a Settimo (Scandicci, FI), indicando nella
causale l’intenzione della donazione.
Bibliografia G.A.M.P.S.
I lavori scientifici effettuati dagli operatori G.A.M.P.S. o tramite materiale custodito presso
l’Associazione sono stati fatti oggetto di pubblicazione, scientifica e divulgativa su riviste di settore di
livello internazionale.
Seguono i titoli:
Batini G. (2009) - La Toscana delle balene. Quando grandi cetacei, squali e sirene popolavano le
acque marine che si estendevano tra grosseto, Pisa, Livorno, Lucca, Firenze e Siena.
Polistampa Ed.
Berta A., Kienle S., Bianucci G. & Sorbi S. (2015) - A reevaluation of Pliophoca etrusca (Pinnipedia,
Phocidae) from the Pliocene of Italy: phylogenetic and biogeographic implications. Journ.
Vert. Paleont., 35(1).
Bianucci G., Casati S., Pacciani E., Tinelli C., Turchetti M. (200x) - Pienza (SI): scoperta, recupero e
studio di un delfino fossile in località lucciola bella. Notiziario della soprintendenza per i beni
archeologici della Toscana.
Bianucci G., Collareta A., Landini W., Sorbini C., Tinelli C., Casati S. & Turchetti M.A. (2014) -
Campagnatico (GR). Nuovi resti fossili di vertebrati marini dalle sabbie plioceniche di una
cava in località Sticcianese. Notiziario della Soprintendenza per i beni archeologici della
Toscana.
Bianucci G., Tinelli C., Casati S., Turchetti M. (200x) - Il delfino fossile di Lucciola Bella (Pienza,
Siena): scoperta, recupero, studio. Canonica, Rivista di Studi Pientini, 49-64.
Bianucci G., Vaiani S.C. & Casati S. (2009) - A new delphinid record (Odontoceti, Cetacea) from the
Early Pliocene of Tuscany (Central Italy): systematica and biostratigraphic considerations.
Neues J. Geol. Palaont.: 254(3).
Casati S. (2006) - Montalcino (SI) Poggio alle Mura: resti fossili di una balena del pliocene inferiore.
Notiziario della Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo
Recupero e Valorizzazione.
Casati S. (2007) - Polvere nel mare del tempo. Una Balena a Badia a Settimo. Gruppo Avis
Mineralogia Paleontologia Scandicci - La Tipolito Ed., Signa.
Casati S. & Barbieri G. (2007) - Campagnatico Grosseto, resti fossili di Metaxytherium
subappenninum dai sedimenti del pliocene inferiore. Notiziario della Soprintendenza per i beni
Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo Recupero e Valorizzazione.
Casati S. & Cigala Fulgosi F. (2008) - Castelnuovo Berardenga (SI) Castelnuovo Berardenga Scalo:
denti fossili di Chlamydoselachus e paleoambienti profondi delle Crete Senesi. Notiziario della
Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo Recupero e
Valorizzazione.
Casati S. & Oddone L. (2011) - Lo squalo serpente nella campagna toscana. Storie di uomini e di
ritrovamenti - La Tipolito Ed., Signa.
Casati S., Di Cencio A. & Collareta A. (2018) - The Pliocene elasmobranch collection at the
Palaeontological Exhibition of G.A.M.P.S. (Badia a Settimo, Tuscany, Italy). 1st Virtual
Congress of Palaeontology "A new way to make Science", 01-15 Dicembre 2018, Web.
Collareta A., Casati S. & Di Cencio A. (2018) - The porbeagle shark, Lamna nasus (Elasmobranchii:
Lamniformes), from the late Pliocene of the central Mediterranean Basin. N. Jb. Geol. Paläont,
287(3): 307-316.
Collareta A., Casati S.. & Di Cencio A. (2017) - A pristid sawfish from the lower Pliocene of Lucciola
bella (Radicofani basin, Tuscany, central Italy). Atti Società Toscana Scienze Naturali.
Collareta A., Casati S., Catanzariti R. & Di Cencio A. (2017) - First record of the knifetooth sawfish
Anoxypristis (Elasmobranchii: Rhinopristiformes) from the Pliocene of Tuscany (central Italy).
N. Jb. Geol. Paläont., 284(3): 289-297.
Di Cencio A., Casati S. & Collareta A. (accettato) - A new specimen of Ocypode italica (Brachyura:
Ocypodidae) from the Pliocene of Tuscany. Atti Soc. Toscana Scienze Naturali.
Di Cencio A., Casati S. & Collareta A. (2018) - A new specimen of the extinct ghost crab species
Ocypode italica (Decapoda: Brachyura: Ocypodidae) from the Pliocene of Tuscany (Italy). 1st
Virtual Congress of Palaeontology "A new way to make Science", 01-15 Dicembre 2018, Web.
Di Cencio A., Mori G., Casati S. & Nardi M. (2018) - Paleontherapy - the new method in the field of
medical Geology for the therapy of young disturbances. Congresso Congiunto Società
Geologica Italiana, Società Italiana di Mineralogia e Petrografia " Geosciences for the
environment, natural hazards and cultural heritage". 12 - 14 Settembre 2018. Abstract Volume
Catania.
Oddone L., Casati S., Zanaga M., Bianucci G. & Gasparri F. (2009) - Quando Volterra non c’era gli
squali mangiavano le balene. SOS Volterra, GAMPS Scandicci - La Tipolito Ed., Signa.
Sorbi, S., Domning, D.P., Bianucci, G. & Vaiani, S.C. (2012) - Metaxytherium subapenninum
(Bruno, 1839) (Mammalia, Dugongidae) the latest sirenian of Mediterranean basin. J. Vert.
Paleontol., 32(3).
Sorbi S. & Vaiani S.C. (2007) - New sirenian record from lower Pliocene sediments of Tuscany
(Italy). Riv. It. Paleont. Strat., 113(2).
Tinelli C. (2012) - New record of Metaxytherium subapenninum (Mammalia, Sirenia) from the Early
Pliocene of southern Tuscany (Italy). Società Paleontologica Italiana, XII Giornate di
Paleontologia, Catania, 24-26 maggio 2012.
Tinelli C., Benevenuti M., Dominici S., Vaiani S.C. & Bianucci G. (2011) - Taphonomy and
paleoecology of Pliocene bonebed from Arcille (Grosseto, Italy). Società Paleontologica
Italiana, XI Giornate di Paleontologia, Serpiano (TI-CH), 2-4 Giugno 2011.
Tinelli C., Bianucci G., Bini M., Casati S., Cherin M., Finotti F., Landini W., Ribolini A.,Vaiani S.C.
& Zandonai F. (2010) - Località sticcianese: scoperta e recupero di un sirenio fossile.
Notiziario della sopraintendenza per i beni archeologici della Toscana, 6.
Tinelli C., Bianucci G., Bini M., Casati S., Finotti F., Landini W., Ribolini A., Vaiani S.C. &
Zandonai F. (2011) - Methodologies for paeontological field research: Early Pliocene sirenian
paleosite in Southern Tuscany ”. Geoitalia 2011, Torino, 19-23 Settembre 2011.
Tinelli C., Bianucci G. & Landini W. (2011) - Il sirenio fossile di Arcille (Grosseto, Italia): scoperta,
recupero e uso di tecnologie applicative per lo scavo paleontologico”. Ricerca Scientifica in
Museo: una giornata per discutere, capire, comunicare. Centro interdipartimentale museo di
storia naturale e del territorio dell’università di Pisa. 13 Maggio 2011. Certosa di Calci.
Tinelli C., Bianucci G. & Landini W. (2012) - Preparation and restoration of an Early Pliocene sea
cow (Mammalia: Sirenia). La ricerca Scientifica in Museo: quale la realtà toscana? Centro
interdipartimentale museo di storia naturale e del territorio dell’università di Pisa. 25-26
Maggio 2012. Certosa di Calci.
Tinelli C., Bianucci G., Ribolini A., Bini M. & Casati S. (2014) - Searching small bones of fossil
vertebrates using Ground Penetrating Radar: the case study of the post-cranial skeleton of
Etruridelphis giulii (Cetacea, Delphinidae) from Lucciolabella locality (Tuscany, Italy). Società
Paleontologica Italiana, XIV Giornate di Paleontologia, Bari,11-13 Giugno 2014.
Tinelli C., Ribolini A., Bianucci G., Bini M. & Landini W. (2011) - Application of Ground
Penetrating Radar to locate sirenian remains from Early Pliocene of Arcille (Grosseto, Italy).
Geoitalia 2011, Torino, 19-23 Settembre 2011.
Tinelli, C., Ribolini, A., Bianucci, G., Bini, M. & Landini, W. (2012) - Ground Penetrating Radar
and palaeontology: the detection of sirenian fossil bones under a sunflower field in Tuscany
(Italy). Comptes Rendus de L’Acadèmie des Sciences (series palèvol.), 11(6).

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GAMPS - Progetto Nuovo Allestimento

  • 1.
  • 2. Premessa I fossili e i minerali appartenenti alle collezioni conservate dal G.A.M.P.S., presso il Centro Civico Ofelia Mangini, a Badia a Settimo (Scandicci, FI), testimoniano la netta trasformazione che il territorio toscano ha subito attraverso le ere geologiche. Il percorso di valorizzazione di ogni singolo reperto, che comprende la ricerca, lo scavo, il restauro, la classificazione e la descrizione, rappresenta l'occasione per redigere una pagina inesplorata della storia geologica, mineralogica e paleontologica toscana, in un contesto sia nazionale che internazionale. Lo scopo primario dell’Associazione è quello di realizzare nel Comune di Scandicci, presso il Centro Civico Ofelia Mangini, già sede del G.A.M.P.S., una mostra permanente che testimoni la provenienza dei fossili e dei minerali, legandoli all’attuale contesto paesaggistico. Esempi eclatanti dell’importanza di questa istituzione sono la balena di Montalcino fra le vigne del Brunello o lo squalo abissale rinvenuto nelle rocce affioranti a Castelnuovo Berardenga: due reperti molto interessanti che aiuteranno i visitatori a comprendere il cambiamento geologico avvenuto negli ultimi milioni di anni.
  • 3. L’essenza del progetto è quello di far capire a tutti come sia mutato il territorio toscano negli ultimi 5,3 milioni di anni. la sinergia con Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, l’Università di Pisa e con altre strutture a livello nazionale e internazionale, ha permesso la realizzazione di una mostra che rappresenta ciò che resta di una Toscana che non c'è più. Obiettivi dell’esposizione del G.A.M.P.S. Nel Centro Civico Ofelia Mangini, il G.A.M.P.S. ospita una mostra di buon livello, caratterizzata dalla presenza di una vasta collezione mineralogica e di un’importante collezione paleontologica, attualmente divisa in 3 sale ed un lungo corridoio. La mostra intende porsi come incarnazione di un messaggio educativo, di conoscenza e comprensione del territorio toscano, che permetta di creare o rafforzare nel visitatore sentimenti di appartenenza, protezione e stupore per ciò che di naturale lo circonda. E’ possibile definire 3 macro aree espositive: - l’educazione al cambiamento nel tempo geologico e alle sue conseguenze sulle attuali condizioni di esistenza, in particolare agli eventi avvenuti negli ultimi 10 milioni di anni. - l’analisi delle dinamiche socioculturali che prendono origine dal rapporto con la Terra e con i suoi fenomeni. - l’esposizione della diversità di questi fenomeni e l’approccio interattivo con questi tramite esperienze multisensoriali capaci di stupire ed affascinare il visitatore. La Paleontologia I fossili presenti al G.A.M.P.S., unici al mondo per qualità della preservazione e per l’eccellente preparazione, danno vita ad un centro specializzato nella ricerca e nella conservazione museale a scopo didattico-scientifico, per conto ed a favore della collettività.
  • 4. Questi reperti aprono una finestra sul passato geologico toscano ed italiano ma vanno osservati anche con lo sguardo rivolto al futuro della ricerca e della salvaguardia dei Beni paleontologici dello Stato Italiano. In quanto collettivi e pubblici, in altre parole “di tutti”, i beni culturali (anche paleontologici) sono destinati alla pubblica fruizione garantendo il diritto alla conoscenza da parte della comunità che deve essere messa in grado di comprendere ed avere accesso alle informazioni riguardanti il proprio passato. Appare quindi particolarmente importante la collaborazione tra cittadini, associazioni di volontariato ed istituzioni. In questo contesto il GAMPS si pone come mediatore centrale, istruendo il pubblico e dando vita ad un’attiva ricerca e salvaguardia dei reperti fossili toscani.
  • 5. È quindi necessario informare e formare i cittadini al rispetto e alla valorizzazione di questi beni nazionali: lo scopo della divulgazione è di evitare che la “proprietà di tutti” finisca nelle mani di pochi e sia persa irrimediabilmente la possibilità della ricostruzione storica e scientifica, necessariamente affidata alle istituzioni statali. Se possibile inoltre, e sempre fatte salve le esigenze di tutela, è auspicabile la valorizzazione di un bene culturale pubblico, termine con cui si intende un approfondimento delle conoscenza, un qualcosa in più ottenibile ad esempio con una buona ed esaustiva musealizzazione. In questo contesto sarà fondamentale l’apporto della cittadinanza e tutti gli enti che vorranno partecipare alla realizzazione del progetto. Con l’ausilio delle nuove tecnologie sarà possibile far conoscere il Museo di Badia a Settimo, Scandicci, anche dall’altra parte del mondo, un Museo vivo, capace di attrarre migliaia di turisti e le scolaresche che costantemente vengono a visitare la regione Toscana. La Mineralogia I minerali conservati al G.A.M.P.S. sono il frutto di una ricerca iniziata oltre 30 anni fa. Se chiedeste ad uno scienziato una definizione del minerale vi verrà certo riferito qualcosa di simile: “Sono corpi naturali, in cui gli atomi sono disposti in modo ordinato e periodico, in definite posizioni dello spazio e che conservano omogeneità di struttura e composizione chimica”; definizione impeccabile ed inattaccabile. La mostra mineralogica conservata al G.A.M.P.S. vuole essere, nei limiti della semplicità dettata dalla materia, uno strumento scientifico, ma allo stesso tempo didattico per il visitatore che si affaccia al cospetto di questo affascinante mondo cristallino. Le oltre 11 vetrine espositive raccolgono minerali per ogni ordine e classe: i campioni esposti offrono l’opportunità di conoscere il loro utilizzo nei vari campi che vanno dalla vita quotidiana all’utilizzo industriale, chimico e tecnologico. I campioni diventano esempi pratici di come un semplice minerale riesca ad essere utilizzato dall’uomo convertendolo in materiale utile alla propria necessità.
  • 6. Il G.A.M.P.S. negli anni ha saputo mettere insieme una raccolta di minerali capace di attrarre l’attenzione dei collezionisti e degli addetti ai lavori. La lunga collaborazione con la S.I.M., Società Mineralogica Italiana, ha reso possibile uno scambio di informazioni tale da far considerare il Gruppo di Scandicci uno fra i più importanti enti di Italia del settore mineralogico. La fama dell’Associazione è stata capace di attirare i consensi di esperti e nell’ambito delle sue attività scientifico-divulgative, ha realizzato mostre e convegni con visibilità internazionale ancora in essere. Recentemente la mostra mineralogica si è dotata di lampade ultraviolette con le quali illuminare particolari minerali e fossili, mostrando come i cristalli cambino di colore se cambiano le radiazioni che li colpiscono. Mezzi espositivi Un visitatore al G.A.M.P.S. viene accompagnato da diversi mezzi espositivi. La varietà di questi strumenti rende possibile un’esperienza sempre nuova. Di seguito sono elencate le tipologie principali di ausilio alla visita: ● Poster esplicativi. A partire dal 2014 la Mostra del G.A.M.P.S. si è dotata di numerosi poster esplicativi che descrivono e forniscono informazioni aggiuntive alle teche espositive cui sono correlati. Alcuni poster sono descrittivi dell’attività di ricerca e di musealizzazione, altri presentano l’età dei fossili e le trasformazioni che essi subiscono. Sono fondamentali allorquando il visitatore voglia seguire un percorso autonomo di visita. ● Visita guidata. Gli operatori presso il G.A.M.P.S., diretti protagonisti dei rinvenimenti e delle ricerche e formati come guide, possono accompagnare il visitatore e condurlo nel percorso di scoperta della collezione . ● Touching desk. Il visitatore potrà esplorare e interagire con parte del materiale esposto con altri sensi oltre la vista, rendendo la propria visita un’esperienza completa e unica. ● Laboratori didattici. Sia per le visite organizzate con le scolaresche, che per gli eventi del tipo “Compleanni paleontologici”, vengono realizzati per i ragazzi di età scolare veri e propri laboratori in cui verranno immersi nel mondo pratico della paleontologia e della mineralogia. ● Codice QR (QRCode in inglese). E’ un codice leggibile da qualsiasi smartphone munito di un apposito programma di lettura (lettore di codici QR, o in inglese QR reader) che può essere trovato gratuitamente e sotto forma di applicazione su internet. E’ un supporto che da’ accesso al visitatore a informazioni multimediali aggiuntive, sugli oggetti in mostra. QRCode
  • 7. sono già presenti su alcune vetrine, ma per una mostra sempre in divenire, vanno periodicamente aggiornati ed implementati di pari passo con lo sviluppo della mostra. Progetti in essere L’associazione G.A.M.P.S. è convinta che una mostra ferma senza alcuna attività divulgativa proposta, diventa un luogo sterile in cui difficilmente si va due volte. La Mostra diventerebbe un luogo noioso sia per il visitatore che per l’operatore associativo. Da qui la voglia, prima ancora della necessità di proporre attività sempre nuove e sempre differenti che facciano crescere l’attrattività della Mostra verso la comunità e numerosi sono i progetti che vedono il G.A.M.P.S. protagonista o attore di eccellenza. I progetti sono stati tanti e di tutti i tipi, seguono breve descrizioni delle attività finora effettuate. Da’ un nome alla balena. Recentemente presso il G.A.M.P.S. si è svolto il progetto “Da’ un nome alla Balena” che ha coinvolto le scuole di Scandicci, grazie al prezioso contributo del Rotary Club Scandicci, impegnate a dare un nome alla balena presente nella mostra. Sebbene l’esemplare ancora non sia stato classificato definitivamente, gli studenti sono stati impegnati nel trovare il nome, proprio, che meglio la rappresenta: Tosca.
  • 8. Paleontheraphy. Il Progetto Paleontheraphy, realizzato in collaborazione con UFSMIA di Sesto Fiorentino (FI), è stato uno dei progetti più importanti. Tale attività ha come protagonisti quegli adolescenti che, in questo loro delicato cammino di vita, sono alla continua ricerca di una propria identità ostacolata da una fragilità difficile da combattere. La finalità di questo progetto, che stimola la creatività come principale punto di forza, è quella di permettere ai giovani di trovare la propria strada con i propri tempi, le proprie forze e la consapevolezza di riuscire ad affrontare le difficoltà che inevitabilmente la vita metterà loro di fronte. È incredibile rendersi conto di come la storia o il ritrovamento di un fossile rispecchi metaforicamente la situazione personale dell’adolescente: un fossile a prima vista può non suscitare alcun interesse o curiosità, soprattutto se inserito in un contesto ambientale come quello odierno. Ma se cogliamo l’importanza legata a ciò che era milioni di anni fa e al fatto che possiamo osservarlo ancora oggi nonostante il tempo trascorso e la lotta contro le intemperie che l’hanno costretto ad una trasformazione, ci accorgiamo che assume un valore inestimabile. Grazie agli specialisti UFSMIA e alla Dott.ssa Angela Manna, si svolgeranno alcuni incontri finalizzati al coinvolgimento di questi giovani, alla riflessione sui loro stati d’animo e alla collaborazione reciproca, sommati ad esperienze significative a contatto con la natura e ad attività di laboratorio con l’utilizzo di strumenti specifici quali il microscopio. Importante altresì è la digitalizzazione dell’offerta divulgativa. Laboratorio didattico. La Mostra apre i suoi battenti alle visite guidate scolastiche. Dalle terze classi elementari fino alle scuole superiori, gli studenti possono visitare, la Mostra, guidati dal personale dell’associazione, scoprendo il mondo della mineralogia e/o della paleontologia. La proposta divulgativa consiste anche nel Laboratorio Didattico, con la convinzione che è solo toccando con mano che certi argomenti entrano nell’apprendimento culturale. I laboratori sono di diverso tipo a seconda delle classi coinvolte. Per i ragazzi più piccoli è necessario puntare sull’attività manuale e il laboratorio sarà puntato sulla pulizia di fossili e minerali. Per i ragazzi più grandi si parte direttamente dal campione pulito e preparato che sarà disegnato, descritto e classificato utilizzando l’intera Mostra come punto di riferimento. In questa maniera gli studenti vivono letteralmente gli spazi del G.A.M.P.S. muovendosi liberamente alla ricerca del nome del cristallo o del fossile. Recentemente l’attività didattica si è arricchita di una nuova idea: la micropaleontologia. Gli studenti avranno la possibilità di pulire, tramite setaccio, dalla sabbia la porzione di fossili più piccola e visibile solo al microscopio. Il viaggio al microscopio è particolarmente piacevole per i ragazzi, una vera e propria evasione con la visione di oggetti che altrimenti sarebbero solo polvere.
  • 9. Paleocompleanni. E’ possibile passare il proprio compleanno, specie per i più piccoli, circondati dai fossili e dai minerali. Ormai da qualche anno si organizzano i Paleocompleanni presso il G.A.M.P.S. durante i quali non solo si farà festa, ma si potranno visitare le collezioni ed effettuare i laboratori didattici come già descritti. Per i più piccoli diventa letteralmente magico poter passare il proprio compleanno tra dinosauri, balene e squali. In qualche caso i bambini hanno ripetuto anno per anno più volte il proprio compleanno al G.A.M.P.S. Influenza del G.A.M.P.S. sul territorio Grazie alle numerose attività proposte dall’Associazione, alla continua ricerca scientifica pubblicata su riviste di forte impatto, alla donazione e acquisizione di materiali e collezioni, il G.A.M.P.S. ha acquisito importanza internazionale, attirando visitatori dall’intera Europa e in qualche occasione da oltre Oceano. Il Centro Civico Ofelia Mangini, assieme alla vicina Badia, un’abbazia romanica risalente all’XI secolo, è diventato così un punto di riferimento culturale per la Toscana. Recentemente il G.A.M.P.S. ha implementato la propria attività grazie ad iniziative promosse su internet. Tramite un uso intelligente dei social network è possibile far affluire presso la Mostra la cittadinanza. In particolare, la visita museale è stata proposta sulla pagina facebook “Te lo regalo se te lo vieni a prendere - Firenze” con una risposta entusiasta e partecipata, rendendo vivo il Centro Civico di Badia a Settimo durante il meso di Agosto 2019. Ricerca scientifica I reperti di indubbio pregio scientifico conservati presso il G.A.M.P.S. sono stati fatti oggetto, negli anni, di ricerca scientifica e dal loro studio sono stati prodotti numerosi articoli pubblicati su riviste tematiche nazionali ed internazionali. I risultati di questi studi sono direttamente visibili per il visitatore che vive direttamente il racconto che il fossile o il minerale fanno tramite gli studiosi.
  • 10. L’associazione partecipa anche a congressi tematici in Italia e all’estero interagendo con gli specialisti colleghi di Università e Musei di tutto il mondo. I prodotti delle ricerche scientifiche sono elencati nel paragrafo della Bibliografia. Una delle ultime scoperte legate al GAMPS ha occupato le pagine del famoso “National Geographic”. Il nuovo allestimento Il presente progetto è propedeutico alla realizzazione del nuovo allestimento della Mostra Paleontologica e Mineralogica. Partendo dalla base realizzata insieme alla Soprintendenza per i beni Culturali per la Toscana nel 2014, si sente la necessità di migliorare l’offerta divulgativa, grazie anche alle nuove personalità, esperienze e professionalità confluite nell’Associazione, insieme alle nuove tecnologie a cui si va facilmente incontro negli ultimi tempi. La collezione sarà esposta in 4 sale su due piani, più il lungo corridoio che le collega: ● la Sala Polivalente (pian terreno) ● Corridoio Mineralogico (primo piano) ● Sala Invertebrati “Gennaro Oriolo” (primo piano) ● Sala Grandi Vertebrati Marini “Raimondo Piscopo” (primo piano) ● Sala dei Paleo-Ambienti (primo piano) Segue una descrizione delle idee proposte locale per locale per rendere nuova e migliore l’offerta divulgativa proposta al G.A.M.P.S. Sono stati individuati due gruppi di intervento: ● il piano terra e le scale da un lato, di recente acquisizione o attualmente locali spogli; ● il primo piano, già sede della mostra in cui si cercherà di proporre fondamentali migliorie.
  • 11. Piano terra e le scale. Il piano terra è costituito dall’entrata, uno stretto corridoio, due rampe di scale verso il primo piano, e la "Sala Polivalente” 0.0. Ingresso L’ingresso alla mostra accoglierà il visitatore con una gigantografia di una casa storica sulla cui architrave verranno appese una costola e una mandibola di balena (attualmente al primo piano). Questa singolare installazione, legata ad uno storico aneddoto, darà al visitatore il primo contatto con il paradosso dei fossili, il ritrovare qualcosa di appartenente ad un ambiente marino in un ambito completamente diverso e introdurrà inoltre lo spazio (1). 1. Rapporto tra folklore e Paleontologia All’entrata del corridoio che dà sulla Sala Polivalente (normalmente chiusa al pubblico, tratteggiato) sarà presente un’esposizione sul rapporto storico tra il folklore ed i fossili. Questa esposizione parlerà dei comuni miti o tradizioni folkloristiche a cui sono associabili i ritrovamenti di fossili avvenuti nel passato (ciclopi, draghi) e mostrerà come in ogni ambito geografico l’uomo si sia interrogato e stupito di fronte a questi fenomeni.
  • 12. 0.1. Prima Rampa La prima rampa di scale accompagnerà il visitatore con fotografie dei paesaggi toscani associati al rinvenimento di fossili e minerali, trasportandolo in una passeggiata attraverso i luoghi di principale interesse della Mostra. L’intera rampa di scale dovrà essere dotata di montascale per eliminare le problematiche legate alle barriere architettoniche di un edificio storico. 2. Sala Polivalente La sala Polivalente sarà finalizzata alle attività con i gruppi organizzati e con le scuole di ogni ordine e grado (dalla scuola materna alle scuole superiori). Questo ambiente avrà una grande importanza poiché permetterà ai più piccoli e ai giovani di avvicinarsi concretamente ad un mondo remoto, di capire come e perché l’ambiente ha subito determinate trasformazioni nel corso del tempo e di affrontare collettivamente le problematiche scientifiche legate alla scienza della Terra. Per agevolare le attività di gruppo la sala sarà allestita con scrivanie circolari, in modo da facilitare la conoscenza e la comunicazione tra i partecipanti, rendendoli parte viva del progetto formativo che sarà trattato. Le attività di laboratorio saranno alla portata di ciascun partecipante, in modo tale che tutti abbiano la possibilità di arricchire il loro bagaglio culturale senza ostacoli; per questo, ad esempio, saranno messi a disposizione dei reperti fossili e delle particolari tipologie di minerali e gemme che i partecipanti potranno toccare e analizzare, percependo attraverso il tatto le diversità tra i vari oggetti. In questa sala potranno prendere atto i progetti che vedono il G.A.M.P.S. come attore, anche in ambiti sociali ed educativi. La Sala Polivalente diventerà anche luogo di riunione e di convegno per conferenze scientifiche e divulgative, quali ad esempio “Settimana del Pianeta Terra”, manifestazione nazionale sulla divulgazione delle geoscienze che ha visto qualche appuntamento presso la Mostra. Diventa necessario attrezzare la sala di schermo e proiettore multimediale, per facilitare la visione di documentari e filmati di carattere culturale, sia per qualsiasi altra manifestazione, riunione, meeting o conferenza riguardante le tematiche della mostra espositiva.
  • 13. Tramite un piccolo investimento sarà inoltre possibile acquisire le apparecchiature necessarie per collegare l’attrezzatura da microscopia al monitor, per permettere la visione collettiva per i gruppi di lavoro. La sala è già sede della biblioteca dell’associazione in cui sono conservati importanti volumi di carattere scientifico, che potranno essere consultati ed essere a disposizione di chiunque voglia prenderne visione. Passaggio successivo per la valorizzazione di questo bene, sarà la digitalizzazione dell’archivio per permetterne l’accesso in rete.
  • 14. Primo Piano 4. Piano Ammezzato Giunti alla fine della prima rampa, i visitatori incontreranno l’esibizione A1. Consisterà di un tavolino a cui saranno incatenati due campioni: un fossile ed un minerale. La natura duplice degli argomenti trattati dal museo si propone così in modo attivo al visitatore concedendo il primo contatto materiale e concreto con i fossili/minerali, tramite touching desk. Viene offerta, infatti, la possibilità di toccare con mano i campioni, di saggiarne la morfologia e osservare le differenze. Alle spalle dei campioni verranno posti due pannelli esplicativi esponenti le foto dei campioni nell’area di ritrovamento e non puliti dal detrito che li accoglieva. Il visitatore potrà così confrontare la diversa realtà di un pezzo museale e di un ritrovamento sul campo. I pannelli esplicativi daranno anche informazioni di base utili per il riconoscimento di un minerale o di un fossile. I reperti entrano nello spazio personale del visitatore che per primo si interessa alla loro osservazione e può decidere quale sia il proprio ambito preferito per la visita. Per un gruppo di visitatori l’esibizione sarà sostituita dalla spiegazione attiva della guida, che permetterà di non bloccare il passaggio in corrispondenza delle scale. la seconda rampa di scale presenterà le foto del processo di preparazione in parallelo dei due campioni, chiudendo la passeggiata iniziata sulla rampa precedente.
  • 15. 5. Corridoio Mineralogico La fine della rampa di scale segna l’inizio di due differenti percorsi eleggibili dal visitatore: il percorso paleontologico ed il percorso mineralogico. Il percorso paleontologico si svilupperà principalmente nelle sale, mentre il percorso mineralogico sarà tenuto nel lungo corridoio. La parte iniziale del corridoio mostrerà le principali specie minerali rinvenibili nella regione Toscana, mettendole in relazione con i particolari ambiti di formazione. La grande collezione mineralogica del G.A.M.P.S. permetterà di sviluppare la visita tramite due differenti sotto-percorsi: un percorso sulla genesi dei minerali ed un percorso sullo sfruttamento di queste risorse nella storia. Nel percorso sulla genesi verranno presentate le specie minerali, nella loro diversità, colori e bellezza geometrica; di queste verranno descritte le origini, le zone geografiche di provenienza ed il perché delle vistose caratteristiche. Il percorso sarà ulteriormente abbellito da una serie di murales sulla parete da cui si ha accesso alle sale paleontologiche: saranno illustrate le serie di mineralizzazione delle principali famiglie mineralogiche, in particolare, in corrispondenza della sala degli invertebrati (6) verrà mostrata la serie della calcite, collegandosi al carbonato di calcio dei gusci dei molluschi; in corrispondenza di quella dei vertebrati (7) la serie dei fosfati, legato invece al fosfato di calcio presente nelle ossa. Il percorso sullo sfruttamento dei minerali permetterà di scoprire le antiche tecniche di scavo impiegate da etruschi, romani e dai minatori dei secoli successivi, fino ad arrivare all’attrezzatura del periodo moderno, offrendo una visione cronologica di come si siano evolute le tecnologie di estrazione nel tempo. Verranno mostrati gli scarti della lavorazione ed i prodotti derivanti dalle risorse estratte. L’evoluzione delle tecniche di scavo sarà inoltre connessa all’impatto sul paesaggio e alle conseguenze degli scavi intensivi. Corridoio Mineralogico - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale. L’esposizione di entrambi i percorsi sarà conclusa con la straordinaria vetrina dei minerali fluorescenti, i quali verranno posti in fondo al corridoio.
  • 16. Questi minerali saranno disposti all’interno di una camera oscura che permetterà di apprezzare al meglio i risultati dell’esposizione di questi campioni agli ultravioletti. I minerali fluorescenti apriranno alla Sala dei Paleo-Ambienti (8), tematicamente collegati dalla radioattività che caratterizza sia fossili, che specie minerali. 6. Sala Invertebrati “Gennaro Oriolo” In questa sala i cambiamenti riguarderanno principalmente lo spostamento di parte dei reperti in altre sale (Grandi Vertebrati Marini e Paleoambienti). Verranno presentati gli straordinari reperti di molluschi, ricci di mare e crostacei preservati in modo squisito e unico. Sala Invertebrati - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della capacità espositiva dopo lo spostamento delle teche dei vertebrati. Nella sala verrà mostrata anche la legislazione inerente i fossili come beni culturali, facendo così educazione alla legalità e al rispetto del patrimonio culturale. Saranno mostrati i passaggi necessari che hanno portato alla scoperta dei fossili. Saranno evidenziate quelle faune che indicano cambiamenti e trasformazioni climatici, del paesaggio e temporali permettendo al visitatore di relazionarsi con il tempo geologico e con i cambiamenti climatici passati e presenti. 7. Sala Grandi Vertebrati Marini La stanza vedrà degli importanti rinnovamenti, con la creazione di un’esposizione più specifica sui grandi dominatori delle catene alimentari oceaniche del Cenozoico: i cetacei e gli squali. Lo spazio centrale sarà occupato dal fossile di balena più completo presente in Europa, attorno a cui si svilupperà un iter illustrativo ed informativo legato al suo rinvenimento e alla sua estrazione, alla sua anatomia e alle particolarità morfofunzionali dei cetacei misticeti (dotati di fanoni). Sarà presentata una piccola installazione interattiva che permetterà di osservare un semplificato modello della produzione degli infrasuoni da parte di questi animali.
  • 17. Verrà realizzato un touching desk in cui alcune vertebre di balena fossilizzate ed alcune attuali potranno essere toccate per facilitare l’esperienza multisensoriale. Viste le dimensioni e i pesi in gioco, i campioni saranno ancorati in sicurezza sugli espositori. L’esposizione sui cetacei non si limiterà ai misticeti, ma affronterà anche gli odontoceti (cetacei dotati di denti). Il reperto bandiera per il percorso sugli odontoceti sarà Etruridelphis giulii, un delfino straordinariamente preservato attualmente presente nella sala invertebrati. Verranno usati dei p.e. per spiegare la filogenesi dei cetacei e si proporrà nuovamente al confronto tra materiale fossile e moderno per mostrare i diversi adattamenti di odontoceti e misticeti alla vita marina. Terzo argomento della sala, i pesci cartilaginei sono senza alcun dubbio gli animali rappresentati con maggiore diversità nella collezione del G.A.M.P.S., sebbene i reperti siano costituiti principalmente da denti o placche dentarie. La diversità delle forme dei denti è legata alla diversità delle specie che un tempo popolavano i mari in cui si sono formati i sedimenti toscani, e permette di comprendere quali tipi di alimentazione avessero questi grandi pesci. L’angolo degli squali presenterà 3 teche in cui si approfondiranno tramite reperti, p.e. e illustrazioni le caratteristiche morfologiche (pelle,denti,difese) dei raiformi (le razze), degli squaliformi (gli squali) e le convergenze evolutive tra i due gruppi. Un punto spettacolare di questa esposizione sarà la teca con Chlamydoselachus (squalo serpente). Saranno inoltre presentate le teste, conservate sotto sale, di attuali esemplari di Isurus oxyrinchus (mako) e Lamna nasus (smeriglio). Infine, il murales presente sulle pareti della sala verrà aggiornato tramite QR code. Sala Grandi Vertebrati - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della proposta divulgativa dopo l’aggiunta degli odontoceti e dei sireni.
  • 18. 8. Paleoambienti La sala dei paleo ambienti, fortemente desiderata dal G.A.M.P.S., rappresenterà il luogo in cui verranno descritti gli habitat preistorici e come questi si siano trasformati nel corso del tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri mostrandosi per quello che sono adesso. Presenterà illustrazioni e diorami di 6 importanti paleoambienti toscani, arricchiti da fossili e minerali caratteristici degli ambiti mostrati. Al centro della stanza sarà inoltre presente una ricostruzione tridimensionale del territorio toscano e della collocazione geografica delle zone raffigurate. Le scene rappresentate saranno relative a : ● Gli ambienti continentali della Val d’Arno, con la caratteristica megafauna; ● Gli ambienti litorali di spiaggia emersa di Campagnatico; ● La particolarissima zona di concentrazione tafonomica a crostacei di San Miniato; ● Gli ambiti di scarpata continentale e acque pelagiche di Pienza e Montalcino; ● I sedimenti di piana abissale di Castelnuovo Berardenga; ● Le situazioni di instaurazione di zoocenosi chemiotrofiche in prossimità dei termal vents e dei cadaveri delle balene. lo scopo di queste installazioni è quello di mostrare il graduale succedersi geografico dei paleoambienti nell’area territoriale toscana. Sala Paleoambienti - Fotografia e planimetria (a) dello stato attuale; planimetria (b) stato futuro con aumento della capacità espositiva dopo la creazione dell’allestimento descrittivo dei paleoambienti e il diorama della Toscana geologica.. Collezione e donazioni Le collezioni presenti alla Mostra del G.A.M.P.S. sono frutto di acquisizioni e donazioni da parte di terzi. Attualmente sono presenti e denunciate alla Soprintendenza per l’archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio della Toscana, nei limiti di legge, le collezioni Silvano Pellegatta (mineralogia) e le collezioni Paolo Malesci e Nedo Malpassi (paleontologia) . Importanti sono state le donazioni bibliografiche da parte del Prof. Nino Mariotti, già Università La Sapienza di Roma e da parte dell’Università di Siena.
  • 19. Digitalizzazione dell’informazione La digitalizzazione delle informazioni di qualsiasi tipo esse siano è un passaggio obbligatorio per una società al passo con gli sviluppi tecnologici del 21 secolo, ciò deve essere una priorità per le istituzioni che di questa società sono serbatoi dell'informazione. Questo processo permette di rendere fruibile il contenuto della Mostra a chiunque valorizzando ed aumentando la possibilità di collaborazioni internazionali. Inoltre a seguito dei drammatici eventi avvenuti in Brasile nel 2018, è dovere etico e morale proteggere, tramite la tecnologia multimediale a nostra disposizione, la memoria di tutti i reperti, ognuno dei quali rappresenta un'importante fonte di scoperte, per le prossime generazioni. Di seguito i principali progetti da mettere in atto: ● Creazione di QRCode divulgativi, sia in italiano che in inglese, che coprano tutti i percorsi offerti dal museo ● Digitalizzazione dell’archivio della biblioteca, per permettere l’accesso al materiale tramite la rete e preservare i volumi più antichi con maggiore valore storico. ● Creazione di un archivio fotografico dei reperti del museo per permettere una visita virtuale tramite la rete. Ampliamento della Sala Polivalente e dell’offerta “Laboratorio didattico” Come descritto precedentemente in (2) Sala Polivalente, sono necessari investimenti per rendere questa sala della Mostra una zona di attività, che diano vita al centro civico Ofelia tramite eventi, fornendo servizi ai cittadini, alle scolaresche ed attraendo i più giovani con esperienze innovative. Di seguito i principali investimenti: ● acquisto di telecamere per microscopia ● acquisto di proiettore per sala polivalente ● acquisto di schermo per proiezioni per la sala polivalente Sito WEB e Social Network La Mostra del G.A.M.P.S. è dotata di un sito web già online presso la url: www.gamps.it tramite il quale vengono date le comunicazioni dell’associazione e della Mostra. L’implementazione del portale su internet è di grande importanza nel mondo della comunicazione globalizzata del terzo millennio. Nel sito verranno trattate in apposite sezioni le attività dell’associazione, i momenti della Mostra, le immagini, i lavori e le attività, la produzione scientifica, i rapporti con altre associazioni e istituzioni. Una maggiore raggiungibilità via internet rappresenta inevitabilmente una maggiore notorietà per la mostra e, di conseguenza, una maggiore affluenza nella zona di Scandicci. L’associazione si è dotata di proprie pagine facebook e Instagram, tramite il quale parla delle proprie attività, ricerche e informazioni riguardanti la propria area di interesse. I social network verranno continuamente aggiornati ed implementati con lo scopo di raggiungere quante più persone, associazioni, enti e strutture possibili. Ricerca fondi La Mostra Mineralogica e Paleontologica al G.A.M.P.S., affinché possa rimanere come punto di riferimento culturale per la collettività, ha dei costi di gestione. Tali spese si dividono in due tipi: periodiche e una tantum. Le spese fisse riguardano le utenze necessarie per poter frequentare la mostra: la corrente elettrica, il riscaldamento, la linea telefonica e internet, la risorsa idrica e la manutenzione ordinaria. La cifra si aggira attorno ai 3000€ annui.
  • 20. Tra le spese fisse va tenuto da parte il discorso delle assicurazioni che riguardano i visitatori, la struttura, gli operatori e i materiali conservati. Ad oggi le spese assicurative sono onere dell’Associazione e ammontano a circa 3500€ annui. Annoverate sempre tra le periodiche ci sono le spese inerenti la ricerca scientifica: viaggi, reperimento materiali di consumo e non, reperimento strumentazioni (microscopi, computer, altro), abbonamenti a riviste di settore, oneri di vario genere per un totale di circa 2000€ annui. Insieme sono da considerare le spese riguardanti l’aggiornamento dell’offerta divulgativa: aggiornamento e redazione di nuovi poster esplicativi, manutenzione delle teche espositive, aggiornamento dei QRCode, sito internet, pagine sui social network, intorno ai 1000€ annui. Infine sono da considerarsi le spese inerenti la manutenzione ordinaria dei locali della Mostra che si aggirano attorno ai 1000€ annui. Il totale delle spese che ogni anno sono affrontate dal G.A.M.P.S. sono quindi di circa 10500€. Per quanto riguarda la spesa una tantum, ad esempio i nuovi allestimenti. Tali spese prevedono l’acquisto di nuove teche espositive, qualora esse non rispettino il progetto operativo, dovranno essere fatte artigianalmente, la progettazione e la realizzazione di plastici e diorami che ricostruiscano le situazioni geologiche descritte, la realizzazione di pannelli esplicativi ex novo, il posizionamento degli apparati tecnologici che permettano una visita adeguata alla proposta. Tali spese sono preventivabili attorno ai 10000€. L’associazione, tramite presente progetto, vuole richiedere ad uno o più finanziatori, anche con lo stile della “cordata”, la possibilità di recuperare i fondi per poter realizzare quanto in progetto e continuare, coprendo le spese di gestione, l’esperienza che proponiamo ai nostri visitatori. Si possono concepire anche donazioni in forma anonima direttamente al codice IBAN dell’associazione IT97E0867338080023000035286 (BIC: ICRAITRRIP0) intestato a Associazione Culturale G.A.M.P.S., Piazza Vittorio Veneto 1, Badia a Settimo (Scandicci, FI), indicando nella causale l’intenzione della donazione. Bibliografia G.A.M.P.S. I lavori scientifici effettuati dagli operatori G.A.M.P.S. o tramite materiale custodito presso l’Associazione sono stati fatti oggetto di pubblicazione, scientifica e divulgativa su riviste di settore di livello internazionale. Seguono i titoli: Batini G. (2009) - La Toscana delle balene. Quando grandi cetacei, squali e sirene popolavano le acque marine che si estendevano tra grosseto, Pisa, Livorno, Lucca, Firenze e Siena. Polistampa Ed. Berta A., Kienle S., Bianucci G. & Sorbi S. (2015) - A reevaluation of Pliophoca etrusca (Pinnipedia, Phocidae) from the Pliocene of Italy: phylogenetic and biogeographic implications. Journ. Vert. Paleont., 35(1). Bianucci G., Casati S., Pacciani E., Tinelli C., Turchetti M. (200x) - Pienza (SI): scoperta, recupero e studio di un delfino fossile in località lucciola bella. Notiziario della soprintendenza per i beni archeologici della Toscana.
  • 21. Bianucci G., Collareta A., Landini W., Sorbini C., Tinelli C., Casati S. & Turchetti M.A. (2014) - Campagnatico (GR). Nuovi resti fossili di vertebrati marini dalle sabbie plioceniche di una cava in località Sticcianese. Notiziario della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana. Bianucci G., Tinelli C., Casati S., Turchetti M. (200x) - Il delfino fossile di Lucciola Bella (Pienza, Siena): scoperta, recupero, studio. Canonica, Rivista di Studi Pientini, 49-64. Bianucci G., Vaiani S.C. & Casati S. (2009) - A new delphinid record (Odontoceti, Cetacea) from the Early Pliocene of Tuscany (Central Italy): systematica and biostratigraphic considerations. Neues J. Geol. Palaont.: 254(3). Casati S. (2006) - Montalcino (SI) Poggio alle Mura: resti fossili di una balena del pliocene inferiore. Notiziario della Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo Recupero e Valorizzazione. Casati S. (2007) - Polvere nel mare del tempo. Una Balena a Badia a Settimo. Gruppo Avis Mineralogia Paleontologia Scandicci - La Tipolito Ed., Signa. Casati S. & Barbieri G. (2007) - Campagnatico Grosseto, resti fossili di Metaxytherium subappenninum dai sedimenti del pliocene inferiore. Notiziario della Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo Recupero e Valorizzazione. Casati S. & Cigala Fulgosi F. (2008) - Castelnuovo Berardenga (SI) Castelnuovo Berardenga Scalo: denti fossili di Chlamydoselachus e paleoambienti profondi delle Crete Senesi. Notiziario della Soprintendenza per i beni Archeologici della Toscana. Concessioni di Scavo Recupero e Valorizzazione. Casati S. & Oddone L. (2011) - Lo squalo serpente nella campagna toscana. Storie di uomini e di ritrovamenti - La Tipolito Ed., Signa. Casati S., Di Cencio A. & Collareta A. (2018) - The Pliocene elasmobranch collection at the Palaeontological Exhibition of G.A.M.P.S. (Badia a Settimo, Tuscany, Italy). 1st Virtual Congress of Palaeontology "A new way to make Science", 01-15 Dicembre 2018, Web. Collareta A., Casati S. & Di Cencio A. (2018) - The porbeagle shark, Lamna nasus (Elasmobranchii: Lamniformes), from the late Pliocene of the central Mediterranean Basin. N. Jb. Geol. Paläont, 287(3): 307-316. Collareta A., Casati S.. & Di Cencio A. (2017) - A pristid sawfish from the lower Pliocene of Lucciola bella (Radicofani basin, Tuscany, central Italy). Atti Società Toscana Scienze Naturali. Collareta A., Casati S., Catanzariti R. & Di Cencio A. (2017) - First record of the knifetooth sawfish Anoxypristis (Elasmobranchii: Rhinopristiformes) from the Pliocene of Tuscany (central Italy). N. Jb. Geol. Paläont., 284(3): 289-297. Di Cencio A., Casati S. & Collareta A. (accettato) - A new specimen of Ocypode italica (Brachyura: Ocypodidae) from the Pliocene of Tuscany. Atti Soc. Toscana Scienze Naturali.
  • 22. Di Cencio A., Casati S. & Collareta A. (2018) - A new specimen of the extinct ghost crab species Ocypode italica (Decapoda: Brachyura: Ocypodidae) from the Pliocene of Tuscany (Italy). 1st Virtual Congress of Palaeontology "A new way to make Science", 01-15 Dicembre 2018, Web. Di Cencio A., Mori G., Casati S. & Nardi M. (2018) - Paleontherapy - the new method in the field of medical Geology for the therapy of young disturbances. Congresso Congiunto Società Geologica Italiana, Società Italiana di Mineralogia e Petrografia " Geosciences for the environment, natural hazards and cultural heritage". 12 - 14 Settembre 2018. Abstract Volume Catania. Oddone L., Casati S., Zanaga M., Bianucci G. & Gasparri F. (2009) - Quando Volterra non c’era gli squali mangiavano le balene. SOS Volterra, GAMPS Scandicci - La Tipolito Ed., Signa. Sorbi, S., Domning, D.P., Bianucci, G. & Vaiani, S.C. (2012) - Metaxytherium subapenninum (Bruno, 1839) (Mammalia, Dugongidae) the latest sirenian of Mediterranean basin. J. Vert. Paleontol., 32(3). Sorbi S. & Vaiani S.C. (2007) - New sirenian record from lower Pliocene sediments of Tuscany (Italy). Riv. It. Paleont. Strat., 113(2). Tinelli C. (2012) - New record of Metaxytherium subapenninum (Mammalia, Sirenia) from the Early Pliocene of southern Tuscany (Italy). Società Paleontologica Italiana, XII Giornate di Paleontologia, Catania, 24-26 maggio 2012. Tinelli C., Benevenuti M., Dominici S., Vaiani S.C. & Bianucci G. (2011) - Taphonomy and paleoecology of Pliocene bonebed from Arcille (Grosseto, Italy). Società Paleontologica Italiana, XI Giornate di Paleontologia, Serpiano (TI-CH), 2-4 Giugno 2011. Tinelli C., Bianucci G., Bini M., Casati S., Cherin M., Finotti F., Landini W., Ribolini A.,Vaiani S.C. & Zandonai F. (2010) - Località sticcianese: scoperta e recupero di un sirenio fossile. Notiziario della sopraintendenza per i beni archeologici della Toscana, 6. Tinelli C., Bianucci G., Bini M., Casati S., Finotti F., Landini W., Ribolini A., Vaiani S.C. & Zandonai F. (2011) - Methodologies for paeontological field research: Early Pliocene sirenian paleosite in Southern Tuscany ”. Geoitalia 2011, Torino, 19-23 Settembre 2011. Tinelli C., Bianucci G. & Landini W. (2011) - Il sirenio fossile di Arcille (Grosseto, Italia): scoperta, recupero e uso di tecnologie applicative per lo scavo paleontologico”. Ricerca Scientifica in Museo: una giornata per discutere, capire, comunicare. Centro interdipartimentale museo di storia naturale e del territorio dell’università di Pisa. 13 Maggio 2011. Certosa di Calci. Tinelli C., Bianucci G. & Landini W. (2012) - Preparation and restoration of an Early Pliocene sea cow (Mammalia: Sirenia). La ricerca Scientifica in Museo: quale la realtà toscana? Centro interdipartimentale museo di storia naturale e del territorio dell’università di Pisa. 25-26 Maggio 2012. Certosa di Calci. Tinelli C., Bianucci G., Ribolini A., Bini M. & Casati S. (2014) - Searching small bones of fossil vertebrates using Ground Penetrating Radar: the case study of the post-cranial skeleton of Etruridelphis giulii (Cetacea, Delphinidae) from Lucciolabella locality (Tuscany, Italy). Società Paleontologica Italiana, XIV Giornate di Paleontologia, Bari,11-13 Giugno 2014. Tinelli C., Ribolini A., Bianucci G., Bini M. & Landini W. (2011) - Application of Ground Penetrating Radar to locate sirenian remains from Early Pliocene of Arcille (Grosseto, Italy). Geoitalia 2011, Torino, 19-23 Settembre 2011. Tinelli, C., Ribolini, A., Bianucci, G., Bini, M. & Landini, W. (2012) - Ground Penetrating Radar and palaeontology: the detection of sirenian fossil bones under a sunflower field in Tuscany (Italy). Comptes Rendus de L’Acadèmie des Sciences (series palèvol.), 11(6).