1. L’Europa prima dello scoppio della guerra. I due grossi imperi centrali,Germania e Austria-Ungheria, erano in contrapposizione con la Francia,l’Inghilterra e l’immenso impero Russo. L’Italia era alleata con la Germania e con l’Austria nella Triplice Alleanza,mentre le altre tre potenze erano legate dalla Triplice Intesa. Lo scoppio della guerra avvenne il 28 luglio 1914 in seguito all’attentato all’erede al trono austriaco. Con la dichiarazione di guerra dell’ Austria contro la Serbia si mise in moto l’enorme meccanismo di alleanze che portò il conflitto a assumere dimensioni mai viste prima.
2. Dopo la Prima Guerra mondiale i confini del vecchio continente vennero ampliamente modificati. Infatti molti stati e Imperi sparirono e si formarono nuovi stati. Nonostante questo nuovo assetto fosse stato deciso dalle potenze vincitrici del conflitto,l’equilibrio e la pace europea erano a rischio. Tutti i paesi infatti,anche quelli vincitori,uscirono dalla guerra indeboliti in tutti gli aspetti dell’economia a causa delle grandi spese belliche. La Germania venne umiliata dalle potenze vincitrici e finì il suo sogno di supremazia; l’Austria diventò un piccolo stato senza più il dominio sui popoli slavi,i quali erano diventati indipendenti con la creazione della Jugoslavia.
3. La propaganda ebbe un ruolo importante all’interno della società in Italia. Giornali e manifestazioni di interventisti volevano far spargere la loro idea in tutto il popolo. Anche durante la guerra era presente una forte propaganda a sostegno dei soldati e a sostegno delle cause dell’entrata in guerra. Nonostante questa,in Italia era presente una forte componente neutralista composta dai cattolici e dai socialisti. Fu in questo clima che spiccò la figura di Benito Mussolini: egli,inizialmente appartenente al partito socialista, fu espulso da questo poiché appoggiava le cause della guerra .
4. All’inizio i generali degli eserciti dei vari paesi pensavano che la guerra si potesse risolvere in pochi mesi. In particolare l’esercito tedesco aveva come idea la realizzazione del piano Shlieffen: attaccare da nord la Francia per annientarla velocemente,in modo da poter dedicare il resto del tempo alle truppe russe sul fronte occidentale che avrebbero impiegato più tempo a prepararsi e a giungere al confine tedesco. In realtà il piano non andò a buon fine e il conflitto risultò una guerra di posizione e di logoramento e non una guerra lampo.
5. In questa guerra di posizione i soldati si riparavano nelle trincee,nelle quale vivevano in pessime condizioni. Non c’era igiene,il cibo era scarso,il riposo non era adeguato. I soldati dovevano così sopportare il caldo e il freddo,rischiavano di ammalarsi e soprattutto rischiavano la vita in ogni momento. Le condizioni dei soldati nelle trincee non si voleva che si spargessero tra il popolo. La censura non spediva le lettere nelle quale veniva descritta la vita pessima in trincea. Solo col passare degli anni in alcuni paesi i soldati ottennero dei miglioramenti nella vita in trincea.
6. Il fuoco dalle trincee cominciava all’alba. Le momentanee vittorie degli eserciti consistevano nell’avanzare e occupare il territorio nemico e le rispettive trincee. Ma quando i soldati non erano riparati nelle trincee erano esposti al fuoco delle temibili nuove armi che vennero usate durante la prima guerra mondiale. Spesso passavano molti mesi nei quali due eserciti continuavano a combattere fermi nelle stesse posizioni senza avanzare o arretrare.