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Cambiano i paradigmi dello spazio ufficio che si apre a una nuova dimensione
definita da Sedus ‘team centred’. Ne scaturisce un luogo di socializzazione
che mette al centro le persone e le loro attività di collaborazione
LE NUOVE DIMENSIONI
DELL’UFFICIO
In copertina
Cover
48 Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020
La costante evoluzione del mondo del lavoro, accelerata dalle attuali
circostanze, spinge a una destrutturazione dell’ufficio che diventa
luogo di lavoro agile in team, di incontri stimolanti, polo creativo e
forum di scambio di conoscenze. Uno spazio sociale dove le persone
si ritrovano per creare insieme qualcosa di più grande.
A segnare il passo del cambiamento il ricorso massiccio al lavoro
da remoto che implica un diverso approccio all’organizzazione del
lavoro e nuovi concept progettuali per gli uffici del futuro, come
racconta Lorenzo Maresca, managing director di Sedus Italia: “Fino
a pochi mesi fa la progettazione degli uffici era focalizzata su due
aspetti: l‘ottimizzazione dello spazio per numero di postazioni lavo-
ro e la creazione di spazi e aree di incontro finalizzate ad accrescere
la capacità di collaborazione tra le persone. Il lockdown ha segnato
una svolta nell’adozione di nuovi modi di lavorare, molte aziende si
sono viste costrette a ricorrere allo smart working e tutti abbiamo
sperimentato i vantaggi e gli svantaggi del lavoro da casa. È aumen-
tato l’uso di tecnologie per facilitare la collaborazione virtuale, ma
si è anche capito che la collaborazione virtuale non è sufficiente, e
che c’è un forte desiderio di lavorare insieme e socializzare. È emerso
inoltre come l’ufficio sia il miglior strumento che abbiamo a dispo-
sizione per collaborare con i colleghi, è il luogo in cui si scambiano
le conoscenze e si accrescono le competenze, è un laboratorio di idee
e di innovazioni, è lo strumento per trasmettere e condividere la
mission e i valori aziendali. Stiamo parlando quindi di un layout che
favorisca quella che chiamiamo collaborazione estesa, dove ognuno
mette a disposizione i propri talenti per la crescita personale e la
crescita aziendale”.
L’ufficio dunque non sarà più lo stesso, abbandona la dimensione
del lavoro individuale per aprirsi alla dimensione sociale in cui è il
contributo corale del team a essere valorizzato. Obiettivo progettuale
che si riflette sul concept delle nuove soluzioni d’arredo che devono
assecondare la riorganizzazione funzionale degli uffici.
“Se vogliamo un ufficio sicuro come luogo di collaborazione estesa e
di socializzazione, dobbiamo avere un approccio complessivo – pro-
segue Maresca –. Dobbiamo analizzare i processi di collaborazione,
gli spazi, gli arredi e la tecnologia per poter comunicare in modo fisi-
co e virtuale nello stesso momento. Dobbiamo creare spazi pronti ad
accogliere una collaborazione organizzata o estemporanea, ad esem-
pio un’area lounge o relax con divani e poltrone può essere riconfigu-
rata in uno spazio brainstorming se attrezzata rapidamente con lava-
gne mobili. L’ufficio sta entrando dunque in una nuova dimensione
quella che noi definiamo ‘team centred’, un luogo di socializzazione,
che mette al centro le persone e le loro attività in collaborazione. Un
processo continuo in cui la persona si sente accolta, si può esprimere
<
Una superficie di lavoro ridotta all’essenziale
e una seduta integrata rendono se:note una
micropostazione, realizzata come monostruttura,
trova impiego per il lavoro agile, riunioni,
presentazioni, conferenze stampa o workshop
spontanei, senza la necessità di ulteriori
allestimenti. Disponibile nei colori grigio chiaro,
grigio basalto e nero, se:note ha un peso di soli
6 kg, si dispone rapidamente negli ambienti
e può essere impilata e stoccata in modalità
salvaspazio. Design aroma:id
Frutto di un particolare approccio progettuale, con l’uso di materiali
riciclati, la seduta multifunzione se:mood assume un ruolo importante
nella categoria dei 5 chili e si distingue per la grande varietà di
possibili utilizzi. I braccioli sono integrati nella struttura arcuata, la
zona di seduta della scocca è sospesa. La risultante sensazione è
quella di una seduta oscillante, pur essendo un modello a quattro
gambe. La scocca è disponibile in plastica riciclata al 100% o in feltro
PET riciclabile al 100%. Design: Jörg Bernauer
secretair home è una postazione mobile e versatile adatta
al lavoro temporaneo. Il piano di 80 x 60 cm è sostenuto da
un struttura tubolare elegantemente curvata, alla quale è
fissato anche l’elemento di schermatura in feltro PET. I fianchi
arrotondati rafforzano la schermatura, creando una piccola
oasi di benessere per il lavoro concentrato. La combinazione
con la poltrona club on spot cosy rende l’atmosfera ancora più
accogliente. L’imbottitura, confortevole ma dal design compatto,
è disponibile in diverse qualità di tessuto, su richiesta anche nelle
combinazioni di colore dello schienale, della scocca esterna e
dell’imbottitura del sedile
Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020 49
Da tempo l’evoluzione dell’ufficio ha tra i punti centrali l’adozione di
modelli flessibili e l’importanza della collaborazione. La pandemia
con l’adozione del lavoro a distanza li ha accelerati, generando da
un lato la “prototipizzazione” del lavoro da remoto rimuovendone le
resistenze alla diffusione, e dall’altro palesando l’importanza di un
luogo per la socializzazione e la collaborazione. L’uso massiccio delle
piattaforme digitali per la collaborazione da remoto, infatti, ne ha
certo evidenziato i grandi passi in avanti, ma ne ha anche reso evidenti
i limiti, facendo comprendere che, per una collaborazione efficace, le
persone devono essere fisicamente insieme.
È proprio in tempi complessi come questi, che la collaborazione si
mostra come elemento essenziale per l’azienda. La natura stessa delle
problematiche da affrontare, rende necessario che l’azienda sia capace
di innovare per reagire alle condizioni mutevoli. In queste situazioni la
concezione del sapere suddiviso in silos deve essere superata e si deve
attivare un tipo di collaborazione “avanzata” con un processo dinamico,
partecipato e ampliato nel tempo e nello spazio.
Creare le condizioni perché questo avvenga è molto importante,
e il “nuovo” spazio ufficio deve diventare il luogo dove: persone,
tecnologia e processi, si integrano per dare forma a quella che
abbiamo definito “collaborazione estesa”.
Per capire come si possono strutturare gli uffici, abbiamo guardato
agli spazi e ai processi della collaborazione. Sono stati analizzati
decine di progetti in diversi paesi e settori. Spazi differenti tra loro, ma
con al centro l’apprendimento e la collaborazione. Per definire inoltre
il workflow e i comportamenti delle persone, sono stati analizzati i
processi di collaborazione strutturata (Designsprint, Lean startup,
ecc.). Processi temporanei dai quali però, si possono definire le
caratteristiche della collaborazione estesa.
Collaboration & Beyond
Collaboration & Beyond è uno dei risultati della
ricerca che lo studio Pierandrei Associati conduce
sull’evoluzione del mondo del lavoro e dei suoi
luoghi. Percorso che da più di sette anni, prevede una
collaborazione con Sedus e che ha in Sedus Insights
e in altre pubblicazioni, i suoi frutti più condivisi
L’analisi ha definito una struttura dell’ufficio a macro aree con
differenti spazi per le diverse attività. Sono state determinate tre aree
principali: Comunità, dove si svolgono attività a carattere pubblico,
Team of Teams zona semi-privata per incontri tra persone di diversi
teams e infine l’area Team, dove si svolgono le attività quotidiane.
All’interno delle macro aree abbiamo definito gli spazi per le
attività. Alcuni spazi sono familiari, perché già presenti negli uffici
ma che hanno un focus centrale differente, come ad esempio le sale
riunioni. Altri sono spazi che normalmente appartengono ad altri
luoghi, e che l’ufficio prende in prestito modificandoli. È questo il
caso, ad esempio, delle arene che oggi vediamo in diversi uffici.
Con la definizione del processo della collaborazione estesa, abbiamo
definito le caratteristiche degli spazi e degli arredi che devono
supportarne il workflow:
• Processo visuale: si costruiscono contenuti in maniera visiva,
mettendo le cose sul muro e discutendole. Per facilitare l’attività
abbiamo bisogno di superfici attrezzate come pareti, lavagne,
schermi digitali, ecc. Prima citavamo le sale riunioni che devono
cambiare il loro punto centrale dalla superficie orizzontale per
discutere, alla superficie verticale per visualizzare.
• Processo aperto: tutte le idee sono benvenute e le persone devono
sentirsi sicure per esprimersi al meglio. Per questo gli spazi devono
essere non gerarchici, accoglienti e informali e in grado di far sentire
le persone a loro agio.
• Processo partecipativo: le persone sono coinvolte e partecipano
in ogni momento alle attività. Lo spazio per la collaborazione deve
essere presente in tutte le aree. Ad esempio, le zone a divani devono
avere attrezzature (lavagne ecc.) per trasformare facilmente una
normale discussione in un momento di ideazione e condivisione.
• Processo dinamico composto da varie fasi, dove le persone e
le loro idee si muovono e prendono forma. Per questo gli spazi e
gli arredi devono essere flessibili, mobili e devono adattarsi alle
esigenze delle persone e del processo.
In questa direzione l’ufficio può evolvere e strutturarsi per una nuova
dimensione della collaborazione e della socializzazione. Un ufficio che,
eticamente e strategicamente mette al centro: persone, team e comunità.
50 Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020
In copertina - Cover
e si può confrontare continuamente. È in questa direzione che dob-
biamo andare, perché le persone sono la vera ricchezza dell’azienda”.
Per fare chiarezza sulla tematica, insieme allo studio Pierandrei Associati,
in particolare a Stefano Anfossi e Fabrizio Pierandrei, Sedus ha realizzato
la ricerca Collaboration & Beyond con l’obiettivo di aiutare clienti e
addetti del settore con consigli pratici su come deve essere tradotto nella
realtà uno spazio di lavoro collaborativo. (v box a lato).
Nascono così nuove collezioni Sedus fresche e flessibili, come ad
esempio la linea di tavoli, lavagne e accessori se:lab, i nuovi sgabelli
hopper, le sedute autoregolanti se:motion net. Prodotti facili da uti-
lizzare, agili e rapidi da collocare e riconfigurare.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal lavoro da casa che
da saltuario è diventato continuativo, mettendo in evidenza i limiti
di uno spazio non pensato a priori per questa funzione.
Il sistema di arredi se:lab è costituito da 14 prodotti ideati per il lavoro in
gruppo che includono diverse tipologie di tavoli, lavagne mobili, schermi
protettivi, caddy e sgabelli. L’intera dotazione si configura in modo spontaneo
e viene collocata dove serve. I principali campi di applicazione comprendono
workshop, riunioni informali e sale destinate ad assolvere varie funzioni.
La collezione può essere combinata con altri prodotti Sedus, come il
siedimpiedi se:fit o la seduta girevole se:motion
www.sedus.com/it
Con se:motion, Sedus ha sviluppato la prima seduta girevole
che abbandona i tradizionali meccanismi garantendo il comfort grazie
un nuovo concetto cinematico. Lo step successivo è stato lo sviluppo della
seduta se:motion net (nella foto) dotata di schienale in membrana che offre
una piacevole e confortevole sensazione di seduta in qualsiasi posizione.
I braccioli aggiuntivi regolabili in altezza danno un ulteriore vantaggio
ergonomico. Soddisfa i requisiti della norma DIN EN 1335 tipo B per un
utilizzo in postazioni di lavoro a personale alternato
“Il lavoro da remoto pone il problema di salvaguardare la salute
“nell’ufficio di casa” dove bisogna comunque tenere in considera-
zione l’organizzazione dello spazio e l’ergonomia della postazione –
conclude Maresca –. In questo caso Sedus ha messo a disposizione
degli utenti un opuscolo che raccoglie suggerimenti per favorire il
benessere nell’home office e ha sviluppato prodotti adatti all’am-
biente domestico per design e comfort, come ad esempio la posta-
zione secretair home o le poltroncine on spot cosy”.
La ricerca sui nuovi modi di lavorare e l’analisi delle nuove esi-
genze emerse rappresenta dunque il primo step per lo sviluppo di
prodotti che moltiplicano le possibilità di fruizione dello spazio.
Un valore aggiunto tecnico, funzionale e di durata nel tempo che
Sedus trasmette al mercato attraverso partner qualificati: dealer sul
territorio, professionisti esperti del mondo ufficio che offrono so-
luzioni più che prodotti.
Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020 51

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  • 2. La costante evoluzione del mondo del lavoro, accelerata dalle attuali circostanze, spinge a una destrutturazione dell’ufficio che diventa luogo di lavoro agile in team, di incontri stimolanti, polo creativo e forum di scambio di conoscenze. Uno spazio sociale dove le persone si ritrovano per creare insieme qualcosa di più grande. A segnare il passo del cambiamento il ricorso massiccio al lavoro da remoto che implica un diverso approccio all’organizzazione del lavoro e nuovi concept progettuali per gli uffici del futuro, come racconta Lorenzo Maresca, managing director di Sedus Italia: “Fino a pochi mesi fa la progettazione degli uffici era focalizzata su due aspetti: l‘ottimizzazione dello spazio per numero di postazioni lavo- ro e la creazione di spazi e aree di incontro finalizzate ad accrescere la capacità di collaborazione tra le persone. Il lockdown ha segnato una svolta nell’adozione di nuovi modi di lavorare, molte aziende si sono viste costrette a ricorrere allo smart working e tutti abbiamo sperimentato i vantaggi e gli svantaggi del lavoro da casa. È aumen- tato l’uso di tecnologie per facilitare la collaborazione virtuale, ma si è anche capito che la collaborazione virtuale non è sufficiente, e che c’è un forte desiderio di lavorare insieme e socializzare. È emerso inoltre come l’ufficio sia il miglior strumento che abbiamo a dispo- sizione per collaborare con i colleghi, è il luogo in cui si scambiano le conoscenze e si accrescono le competenze, è un laboratorio di idee e di innovazioni, è lo strumento per trasmettere e condividere la mission e i valori aziendali. Stiamo parlando quindi di un layout che favorisca quella che chiamiamo collaborazione estesa, dove ognuno mette a disposizione i propri talenti per la crescita personale e la crescita aziendale”. L’ufficio dunque non sarà più lo stesso, abbandona la dimensione del lavoro individuale per aprirsi alla dimensione sociale in cui è il contributo corale del team a essere valorizzato. Obiettivo progettuale che si riflette sul concept delle nuove soluzioni d’arredo che devono assecondare la riorganizzazione funzionale degli uffici. “Se vogliamo un ufficio sicuro come luogo di collaborazione estesa e di socializzazione, dobbiamo avere un approccio complessivo – pro- segue Maresca –. Dobbiamo analizzare i processi di collaborazione, gli spazi, gli arredi e la tecnologia per poter comunicare in modo fisi- co e virtuale nello stesso momento. Dobbiamo creare spazi pronti ad accogliere una collaborazione organizzata o estemporanea, ad esem- pio un’area lounge o relax con divani e poltrone può essere riconfigu- rata in uno spazio brainstorming se attrezzata rapidamente con lava- gne mobili. L’ufficio sta entrando dunque in una nuova dimensione quella che noi definiamo ‘team centred’, un luogo di socializzazione, che mette al centro le persone e le loro attività in collaborazione. Un processo continuo in cui la persona si sente accolta, si può esprimere < Una superficie di lavoro ridotta all’essenziale e una seduta integrata rendono se:note una micropostazione, realizzata come monostruttura, trova impiego per il lavoro agile, riunioni, presentazioni, conferenze stampa o workshop spontanei, senza la necessità di ulteriori allestimenti. Disponibile nei colori grigio chiaro, grigio basalto e nero, se:note ha un peso di soli 6 kg, si dispone rapidamente negli ambienti e può essere impilata e stoccata in modalità salvaspazio. Design aroma:id Frutto di un particolare approccio progettuale, con l’uso di materiali riciclati, la seduta multifunzione se:mood assume un ruolo importante nella categoria dei 5 chili e si distingue per la grande varietà di possibili utilizzi. I braccioli sono integrati nella struttura arcuata, la zona di seduta della scocca è sospesa. La risultante sensazione è quella di una seduta oscillante, pur essendo un modello a quattro gambe. La scocca è disponibile in plastica riciclata al 100% o in feltro PET riciclabile al 100%. Design: Jörg Bernauer secretair home è una postazione mobile e versatile adatta al lavoro temporaneo. Il piano di 80 x 60 cm è sostenuto da un struttura tubolare elegantemente curvata, alla quale è fissato anche l’elemento di schermatura in feltro PET. I fianchi arrotondati rafforzano la schermatura, creando una piccola oasi di benessere per il lavoro concentrato. La combinazione con la poltrona club on spot cosy rende l’atmosfera ancora più accogliente. L’imbottitura, confortevole ma dal design compatto, è disponibile in diverse qualità di tessuto, su richiesta anche nelle combinazioni di colore dello schienale, della scocca esterna e dell’imbottitura del sedile Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020 49
  • 3. Da tempo l’evoluzione dell’ufficio ha tra i punti centrali l’adozione di modelli flessibili e l’importanza della collaborazione. La pandemia con l’adozione del lavoro a distanza li ha accelerati, generando da un lato la “prototipizzazione” del lavoro da remoto rimuovendone le resistenze alla diffusione, e dall’altro palesando l’importanza di un luogo per la socializzazione e la collaborazione. L’uso massiccio delle piattaforme digitali per la collaborazione da remoto, infatti, ne ha certo evidenziato i grandi passi in avanti, ma ne ha anche reso evidenti i limiti, facendo comprendere che, per una collaborazione efficace, le persone devono essere fisicamente insieme. È proprio in tempi complessi come questi, che la collaborazione si mostra come elemento essenziale per l’azienda. La natura stessa delle problematiche da affrontare, rende necessario che l’azienda sia capace di innovare per reagire alle condizioni mutevoli. In queste situazioni la concezione del sapere suddiviso in silos deve essere superata e si deve attivare un tipo di collaborazione “avanzata” con un processo dinamico, partecipato e ampliato nel tempo e nello spazio. Creare le condizioni perché questo avvenga è molto importante, e il “nuovo” spazio ufficio deve diventare il luogo dove: persone, tecnologia e processi, si integrano per dare forma a quella che abbiamo definito “collaborazione estesa”. Per capire come si possono strutturare gli uffici, abbiamo guardato agli spazi e ai processi della collaborazione. Sono stati analizzati decine di progetti in diversi paesi e settori. Spazi differenti tra loro, ma con al centro l’apprendimento e la collaborazione. Per definire inoltre il workflow e i comportamenti delle persone, sono stati analizzati i processi di collaborazione strutturata (Designsprint, Lean startup, ecc.). Processi temporanei dai quali però, si possono definire le caratteristiche della collaborazione estesa. Collaboration & Beyond Collaboration & Beyond è uno dei risultati della ricerca che lo studio Pierandrei Associati conduce sull’evoluzione del mondo del lavoro e dei suoi luoghi. Percorso che da più di sette anni, prevede una collaborazione con Sedus e che ha in Sedus Insights e in altre pubblicazioni, i suoi frutti più condivisi L’analisi ha definito una struttura dell’ufficio a macro aree con differenti spazi per le diverse attività. Sono state determinate tre aree principali: Comunità, dove si svolgono attività a carattere pubblico, Team of Teams zona semi-privata per incontri tra persone di diversi teams e infine l’area Team, dove si svolgono le attività quotidiane. All’interno delle macro aree abbiamo definito gli spazi per le attività. Alcuni spazi sono familiari, perché già presenti negli uffici ma che hanno un focus centrale differente, come ad esempio le sale riunioni. Altri sono spazi che normalmente appartengono ad altri luoghi, e che l’ufficio prende in prestito modificandoli. È questo il caso, ad esempio, delle arene che oggi vediamo in diversi uffici. Con la definizione del processo della collaborazione estesa, abbiamo definito le caratteristiche degli spazi e degli arredi che devono supportarne il workflow: • Processo visuale: si costruiscono contenuti in maniera visiva, mettendo le cose sul muro e discutendole. Per facilitare l’attività abbiamo bisogno di superfici attrezzate come pareti, lavagne, schermi digitali, ecc. Prima citavamo le sale riunioni che devono cambiare il loro punto centrale dalla superficie orizzontale per discutere, alla superficie verticale per visualizzare. • Processo aperto: tutte le idee sono benvenute e le persone devono sentirsi sicure per esprimersi al meglio. Per questo gli spazi devono essere non gerarchici, accoglienti e informali e in grado di far sentire le persone a loro agio. • Processo partecipativo: le persone sono coinvolte e partecipano in ogni momento alle attività. Lo spazio per la collaborazione deve essere presente in tutte le aree. Ad esempio, le zone a divani devono avere attrezzature (lavagne ecc.) per trasformare facilmente una normale discussione in un momento di ideazione e condivisione. • Processo dinamico composto da varie fasi, dove le persone e le loro idee si muovono e prendono forma. Per questo gli spazi e gli arredi devono essere flessibili, mobili e devono adattarsi alle esigenze delle persone e del processo. In questa direzione l’ufficio può evolvere e strutturarsi per una nuova dimensione della collaborazione e della socializzazione. Un ufficio che, eticamente e strategicamente mette al centro: persone, team e comunità. 50 Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020
  • 4. In copertina - Cover e si può confrontare continuamente. È in questa direzione che dob- biamo andare, perché le persone sono la vera ricchezza dell’azienda”. Per fare chiarezza sulla tematica, insieme allo studio Pierandrei Associati, in particolare a Stefano Anfossi e Fabrizio Pierandrei, Sedus ha realizzato la ricerca Collaboration & Beyond con l’obiettivo di aiutare clienti e addetti del settore con consigli pratici su come deve essere tradotto nella realtà uno spazio di lavoro collaborativo. (v box a lato). Nascono così nuove collezioni Sedus fresche e flessibili, come ad esempio la linea di tavoli, lavagne e accessori se:lab, i nuovi sgabelli hopper, le sedute autoregolanti se:motion net. Prodotti facili da uti- lizzare, agili e rapidi da collocare e riconfigurare. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal lavoro da casa che da saltuario è diventato continuativo, mettendo in evidenza i limiti di uno spazio non pensato a priori per questa funzione. Il sistema di arredi se:lab è costituito da 14 prodotti ideati per il lavoro in gruppo che includono diverse tipologie di tavoli, lavagne mobili, schermi protettivi, caddy e sgabelli. L’intera dotazione si configura in modo spontaneo e viene collocata dove serve. I principali campi di applicazione comprendono workshop, riunioni informali e sale destinate ad assolvere varie funzioni. La collezione può essere combinata con altri prodotti Sedus, come il siedimpiedi se:fit o la seduta girevole se:motion www.sedus.com/it Con se:motion, Sedus ha sviluppato la prima seduta girevole che abbandona i tradizionali meccanismi garantendo il comfort grazie un nuovo concetto cinematico. Lo step successivo è stato lo sviluppo della seduta se:motion net (nella foto) dotata di schienale in membrana che offre una piacevole e confortevole sensazione di seduta in qualsiasi posizione. I braccioli aggiuntivi regolabili in altezza danno un ulteriore vantaggio ergonomico. Soddisfa i requisiti della norma DIN EN 1335 tipo B per un utilizzo in postazioni di lavoro a personale alternato “Il lavoro da remoto pone il problema di salvaguardare la salute “nell’ufficio di casa” dove bisogna comunque tenere in considera- zione l’organizzazione dello spazio e l’ergonomia della postazione – conclude Maresca –. In questo caso Sedus ha messo a disposizione degli utenti un opuscolo che raccoglie suggerimenti per favorire il benessere nell’home office e ha sviluppato prodotti adatti all’am- biente domestico per design e comfort, come ad esempio la posta- zione secretair home o le poltroncine on spot cosy”. La ricerca sui nuovi modi di lavorare e l’analisi delle nuove esi- genze emerse rappresenta dunque il primo step per lo sviluppo di prodotti che moltiplicano le possibilità di fruizione dello spazio. Un valore aggiunto tecnico, funzionale e di durata nel tempo che Sedus trasmette al mercato attraverso partner qualificati: dealer sul territorio, professionisti esperti del mondo ufficio che offrono so- luzioni più che prodotti. Officelayout 183 ottobre-dicembre 2020 51