Lezione nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in Pianificazione e Politiche per la Città, l'Ambiente e il Paesaggio. (http://cap.architettura.uniss.it/)
1. Misurare la sostenibilità
Come e perché
Alghero, 15 Aprile2013– CAP
Arch. Alessandra Antonini – alessandra.antonini@gmail.com
2. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
3. Sostenibile?
Il termine sostenibile è diffuso e banalizzato.
Che senso ha parlare di sostenibilità?
Perché se ne parla?
I problemi che tempo fa volevamo evitare alle generazioni
future si stanno trasformando in urgenze delle generazioni
presenti.
4. Contraddizioni
Ma i bisogni delle società “sviluppate” sono crescenti, e
sempre di più le popolazioni che ambiscono a svilupparsi.
5. Compromessi e sinergie
Nuovi modelli
economici di “non
crescita”
Crescita compatibile
Sostenibilità economica
Garanzia dei
diritti umani
Equità sociale
Compatibilità ambientale
Chiusura dei cicli
Minimizzazione impatti
Garanzia della
qualità della vita
6. Tanti tipi sostenibilità
A seconda quindi dell’equilibrio che si propone tra le
diverse dimensioni e tra i compromessi che si ritengono
accettabili si possono avere molte sostenibilità diverse.
7. Tanti ambiti di applicazione
Anche i campi di applicazione del concetto di sostenibilità
e inevitabilmente portano a considerare temi diversi.
A noi interessano principalmente la sostenibilità urbana
e territoriale
8. Sostenibilità urbana
Reddito pro-capite
adeguato al costo della
vita
Disponibilità di
impiego di qualità
Economia urbana
stabile
Sostenibilità economica
Salute
Equità sociale
Adeguata qualità di vita
per tutte le popolazioni
Sicurezza
Distribuzione
adeguata del reddito
Compatibilità ambientale
Riduzione degli impatti locali
Riduzione consumo di risorse
Riduzione degli impatti globali
9. Dalle idee ai progetti
A seconda di come si implementano i principi e di come si
articolano le soluzioni, i progetti possono partire da
intenzioni sostenibili e arrivare a formalizzazioni del tutto
contrastanti con i principi iniziali.
10. Guidare il processo
È indispensabile guidare il processo di articolazione delle
intenzioni progettuali con sistemi che aiutino il progettista
a controllare contemporaneamente tutte le dimensioni, e
gli effetti diretti ed indiretti.
CRITERI E INDICATORI
11. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
12. Cos’è un criterio di sostenibilità?
Un criterio di sostenibilità è l’esplicitazione di un aspetto
concreto cui è collegato un obiettivo specifico
direttamente relazionato con la sostenibilità del sistema
oggetto della valutazione.
13. Cos’è un indicatore?
“Una statistica che fornisce informazioni più in là del dato
in sé, permettendo una conoscenza più ampia della realtà
che si intende analizzare.
Ovvero una misura di una parte osservabile di un
fenomeno che consente di valutare un altro aspetto meno
facilmente valutabile del fenomeno stesso.” (Agenda 21)
14. Le caratteristiche degli indicatori
• Orientato agli obiettivi. L’indicatore deve essere definito
tenendo in considerazione gli obiettivi per i quali lo si
applica.
• Basato su conoscenze scientifiche solide (quando
possibile).
• Facile da applicare, comprendere e interpretare. (un
indicatore ambuguo è uno strumento inutile e pericoloso).
15. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
1. Governance - Ci impegniamo a rafforzare i nostri
processi decisionali tramite una migliore democrazia
partecipatoria.
• Sviluppare ulteriormente la nostra visione comune e a lungo termine per
una città sostenibile.
• Incrementare la partecipazione e la capacità di sviluppo sostenibile nelle
comunità locali e nelle amministrazioni comunali.
• Invitare tutti i settori della società locale a partecipare attivamente ai
processi decisionali.
• Rendere le nostre decisioni chiare, motivate e trasparenti.
• Cooperare concretamente con i confinanti, le altre città e le altre sfere di
governo.
16. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
2. Gestione Locale Per La Sostenibilità - Ci impegniamo a
mettere in atto cicli di gestione efficienti, dalla loro
formulazione alla loro implementazione e valutazione.
• Rafforzare la Agenda 21 Locale o altri processi locali di sostenibilità,
garantendo che abbiano un ruolo centrale nelle amministrazioni locali.
• Elaborare una gestione integrata per la sostenibilità, basata sul principio di
precauzione e in linea con la Strategia Tematica Urbana dell’UE in corso di
elaborazione.
17. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
2. Gestione Locale Per La Sostenibilità - Ci impegniamo a
mettere in atto cicli di gestione efficienti, dalla loro
formulazione alla loro implementazione e valutazione.
• Fissare obiettivi e tempi certi nell’ambito degli Aalborg Commitments e
prevedere e attuare una revisione periodica degli Aalborg Commitments.
• Assicurare che le tematiche della sostenibilità siano al centro dei processi
decisionali urbani e che l’allocazione delle risorse sia basata su concreti
criteri di sostenibilità.
• Cooperare con la Campagna delle Città Europee Sostenibili e i suoi network
per monitorare i progressi nel conseguimento dei nostri obiettivi di
sostenibilità.
18. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
3. Risorse Naturali Comuni - Ci impegniamo ad assumerci
la piena responsabilità per la protezione, la
conservazione e la disponibilità per tutti delle risorse
naturali comuni.
• Ridurre il consumo di energia primaria e incrementare la quota delle
energie rinnovabili e pulite.
• Migliorare la qualità dell’acqua e utilizzarla in modo più efficiente.
• Promuovere e incrementare la biodiversità, mantenendo al meglio ed
estendendo riserve naturali e spazi verdi.
• Migliorare la qualità del suolo, preservare i terreni ecologicamente
produttivi e promuovere l’agricoltura e la forestazione sostenibile.
• Migliorare la qualità dell’aria.
19. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
4.Consumo Responsabile E Stili Di Vita - Ci impegniamo
ad adottare e a incentivare un uso prudente ed efficiente
delle risorse, incoraggiando un consumo e una
produzione sostenibili.
• Prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e incrementare il riuso e il
riciclaggio.
• Gestire e trattare i rifiuti secondo le migliori prassi standard.
• Evitare i consumi superflui e migliorare l’efficienza energetica.
• Ricorrere a procedure di appalto sostenibili.
• Promuovere attivamente una produzione e un consumo sostenibili, con
particolare riferimento a prodotti eco-certificati e del commercio equo e
solidale.
20. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
5. Pianificazione E Progettazione Urbana - Ci impegniamo
a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e
progettazione urbane, affrontando problematiche
ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il
beneficio di tutti.
• Rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate.
• Prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane
appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio
esistente.
• Assicurare una miscela di destinazioni d’uso, con un buon equilibrio di
uffici, abitazioni e servizi, dando priorità all’uso residenziale nei centri città.
21. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
5. Pianificazione e Progettazione Urbana - Ci impegniamo
a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e
progettazione urbane, affrontando problematiche
ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il
beneficio di tutti.
• Garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio
culturale urbano.
• Applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili,
promuovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità.
22. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
6.Migliore Mobilità, Meno Traffico - Riconosciamo
l’interdipedenza di trasporti, salute e ambiente e ci
impegniamo a promuovere scelte di mobilità sostenibili.
• Ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato e promuovere
alternative valide e accessibili.
• Incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzi pubblici, a
piedi o in bicicletta.
• Promuovere il passaggio a veicoli con basse emissioni di scarico.
• Sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile.
• Ridurre l’impatto del trasporto sull’ambiente e la salute pubblica.
23. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
7.Azione Locale per la Salute - Ci impegniamo a
proteggere e a promuovere la salute e il benessere dei
nostri cittadini.
• Accrescere la consapevolezza del pubblico e prendere i necessari
provvedimenti relativamente ai fattori determinanti della salute, la maggior
parte dei quali non rientrano nel settore sanitario.
• Promuovere la pianificazione dello sviluppo sanitario urbano, che offre alla
nostre città i mezzi per costituire e mantenere partnership strategiche per la
salute.
• Ridurre le disuguaglianze nella sanità e impegnarsi nei confronti del
problema della povertà, con regolari relazioni sui progressi compiuti nel
ridurre tali disparità.
• Promuovere la valutazione dell’impatto di salute per focalizzare
l’attenzione di tutti i settori verso la salute e la qualità della vita.
• Sensibilizzare gli urbanisti ad integrare le tematiche della salute nelle
strategie e iniziative di pianificazione urbana.
24. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
8.Economia Locale Sostenibile
Ci impegniamo a creare e ad assicurare una vivace
economia locale, che promuova l’occupazione senza
danneggiare l’ambiente.
• Adottare misure per stimolare e incentivare l’occupazione locale e lo
sviluppo di nuove attività.
• Cooperare con le attività commerciali locali per promuovere e
implementare buone prassi aziendali.
• Sviluppare e implementare principi di sostenibilità per la localizzazione
delle aziende.
• Incoraggiare la commercializzazione dei prodotti locali e regionali di alta
qualità.
• Promuovere un turismo locale sostenibile.
25. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
9 Equità e Giustizia Sociale - Ci impegniamo a costruire
comunità solidali e aperte a tutti.
• Sviluppare ed mettere in pratica le misure necessarie per prevenire e
alleviare la povertà.
• Assicurare un equo accesso ai servizi pubblici, all’educazione,
all’occupazione, alla formazione professionale, all’informazione e alle
attività culturali.
• Incoraggiare l’inclusione sociale e le pari opportunità.
• Migliorare la sicurezza della comunità.
• Assicurare che alloggi e condizioni di vita siano di buona qualità e
garantiscano l’integrazione sociale.
26. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
10.Da Locale A Globale - Ci impegniamo a farci carico
delle nostre responsabilità per conseguire pace, giustizia,
equità, sviluppo sostenibile e protezione del clima per
tutto il pianeta.
• Sviluppare ed applicare strategie integrate per la riduzione dei
cambiamenti climatici, e adoperarsi per raggiungere un livello sostenibile di
emissioni di gas serra.
• Considerare il ruolo centrale della protezione del clima nei settori
dell’energia, dei trasporti, degli appalti, dei rifiuti, dell’agricoltura e della
forestazione.
• Diffondere la consapevolezza delle cause e delle probabili conseguenze dei
cambiamenti climatici, e integrare azioni di prevenzione nelle nostre
strategie per la protezione del clima.
27. Criteri di sostenibilità
Gli Aalborg Committments
10.Da Locale a Globale - Ci impegniamo a farci carico
delle nostre responsabilità per conseguire pace, giustizia,
equità, sviluppo sostenibile e protezione del clima per
tutto il pianeta.
• Ridurre il nostro impatto sull’ambiente a livello globale e promuovere il
principio di giustizia ambientale.
• Consolidare la cooperazione internazionale tra le città e sviluppare risposte
locali a problemi globali in collaborazione con altre autorità locali, comunità
e ONG.
28. Dai criteri agli indicatori
Passare dai criteri agli indicatori non è automatico: i
principi generali sono quasi sempre condivisibili, ma il
metodo di misura di questi nasconde insidie perchè:
• può essere difficile misurare
• la misura può essere ambigua
• nella scelta dell’indicatori e si nascondono scelte di
contenuto.
29. Dai criteri agli indicatori
esempio
Criterio
“Aumentare il livello di educazione”
Indicatore
“Percentuale di laureati”
“Percentuale di fallimento scolare”
“Percentuale di bambini che non terminano le scuole
dell’obbligo”
…
30. Misurare con gli indicatori
Se l’indicatore non è corredato da indicazioni chiare, la
misurazione e la fonte dei dati possono essere eterogenei,
rendendo difficili le comparazioni e a volte anche
invalidando lo stesso senso della misurazione.
31. Misurare con gli indicatori
esempio
UN-CSD Sustainability Indicators
Nome: ”Population of Urban Formal and Informal
Settlements. ”
Definizione: Numero di abitanti
insediamenti formali e informali.
che
vivono
in
UdM: Numero di abitanti
Categoria:
popolazione.
Società/Popolazione/Cambiamenti
nella
→ COME DEFINIAMO UN INSEDIAMENTO INFORMALE?
32. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
33. E se non c’è l’indicatore
che mi serve?
Se non si trova un indicatore (o sistema di
indicatori) adeguato al caso, è necessario costruirlo,
partendo da:
• analisi obiettivi
• esplicitazione del target di uso del sistema
• analisi dei dati disponibili
• analisi delle problematiche specifiche
• esistenza di studi, anche con scopi diversi, che
possono contenere dati utili
• considerazione delle forze in campo (tempo e
risorse)
34. Indicatori: uno o tanti?
Un indicatore per sua stessa definizione dovrebbe
analizzare un aspetto specifico. Spesso i fenomeni sono
complessi e si rende necessario analizzare diversi aspetti.
• analisi di rilevanza e costruzione di un indicatore
sull’aspetto più rilevante
• costruzione di un sistema di indicatori
• costruzione di un indice aggregato
35. Come si costruisce un indicatore?
Nome o Descrittore: espressione verbale, precisa e
concreta dell’oggetto di valutazione dell’indicatore.
Unità di misura.
Formula: come si calcola l’indicatore
36. Come si costruisce un indicatore?
esempio
Nome o Descrittore: densità di popolazione urbana
Unità di misura: ab/kmq
Formula: popolazione insediata/superficie urbana
37. Dare senso a un indicatore
Livelli di riferimento (benchmark): valori di riferimento
che consentano di interpretare i risultati.
Metadati: indicazioni specifiche sui dati da inserire per
calcolare l’indicatore
Scala: scala per la quale è pensato l’indicatore
38. Come di costruisce un indicatore?
esempio
Nome o Descrittore: densità di popolazione urbana
Unità di misura: ab/km
Formula: popolazione insediata/superficie urbana
Livelli di riferimento (benchmark): quali riferimenti?
Buoni o cattivi?
Metadati: popolazione residente? E i domiciliati?
Tutto il territorio urbano o solo quello abitato?
Scala: tutta la città o i singoli quartieri?
39. Costruire un sistema di valutazione
Di norma gli indicatori non si usano da soli, ma
costituiscono parte di un sistema di valutazione che deve
considerare diversi aspetti.
La prima fase della costruzione di un sistema di
valutazione è l’identificazione dei criteri, che vengono poi
esplicitati in indicatori.
40. Aggregare gli indicatori
Quando dalle valutazioni di dettaglio si vuole trarre una
conclusione sintetica (ranking di sostenibilità) bisogna
aggregare gli indicatori, ovvero creare un sistema di
conversione di unità di misure diverse: questo implica
necessariamente dare più rilevanza ad alcuni aspetti a
discapito di altri.
41. Cos’è un indice aggregato?
Per ottenere un risultato sintetico da una valutazione
complessasi possono costruire indici aggregati, che
convertono le diverse misure per renderle “sommabili” .
42. Gli indici aggregati
l’ESI
THEME
INDICATOR
Urban SO2 concentration
Air Quality
Urban NO2 concentration
Urban TSP concentration
Environmental Systems
Water Quantity
Internal renewable water per capita
Per capita water inflow from other countries
Dissolved oxygen concentration
Water Quality
Phosphorus concentration
Suspended solids
Electrical conductivity
Biodiversity
Land
Percentage of mammals threatened
%of Breeding birds threatened
% f land area having very low anthropogenic impact
43. Gli indici aggregati
l’ESI
NOX emissions per populated land area
Reducing Air
Pollution
SO2 emissions per populated land area
VOCs emissions per populated land area
Coal consumption per populated land area
Reducing Stresses
Vehicles per populated land area
Fertilizer consumption per hectare of arable land
Reducing Water
Stress
Pesticide use per hectare of crop land
Industrial organic pollutants per available fresh water
%of country's territory under severe water stress
Reducing Ecosystem
Stresses
%change in forest cover 1990-2000
Percentage of county with acidification excedence
Ecological footprint per capita
Reducing Waste &
ConsumptionPressures Radioactive waste
Reducing Population
Growth
Total fertility rate
%change in projected pop. between 2001 & 2050
44. Gli indici aggregati
l’ESI
Technology achievement index
Science and Technology
Technology Innovation Index
Social and Institutional Capacity
Mean years of education
IUCN member organizations per million population
Capacity for Debate
Civil & political liberties
Democratic institutions
Percentage of ESI variables in publicly available data sets
WEF survey questions on environmental governance
Percentage of land area under protected status
Number of sectoral EIA guidelines
Environmental
Governance
FSC accredited forest area as a percent of total forest
area
Control of corruption
Price distortions (ratio of gasoline price to international
average)
Subsidies for energy or materials usage
Subsidies to the commercial fishing sector
45. Social and Institutional Capacity
Gli indici aggregati
l’ESI
Number of ISO14001 certified companies per million $
GDP
Dow Jones Sustainability Group Index
Private Sector
Responsiveness
Average Innovest EcoValue rating of firms
World Business Council for Sustainable
Development members
Private sector environmental innovation
Energy efficiency (total energy consumption per unit
GDP)
Eco-efficiency
Renewable energy production as a percent of total
energy consumption
46. Gli indici aggregati
l’ESI
Proportion of undernourished in total population
Reducing Human Vulnerability
Basic Human Sustenance
Percent of pop. with access to improved drinking-water
supply
Child death rate from respiratory diseases
Environmental
Health
Death rate from intestinal infectious diseases
Under-5 mortality rateicator
47. Gli indici aggregati
l’ESI
Number of memberships in environmental
intergovernmental organizations
Global Stewardship
Percentage of CITES reporting requirements met
Participation in
International
Collaborative
Efforts
Levels of participation in the Vienna
Convention/Montreal Protocol
Levels of participation in the Climate Change Convention
Montreal protocol multilateral fund participation
Global environmental facility participation
Compliance with Environmental Agreements
Greenhouse Gas
Emissions
Carbon lifestyle efficiency (CO2 emissions per capita)
Carbon economic efficiency (CO2 emissions per dollar
GDP)
CFC consumption (total times per capita)
Reducing Transboundary
Environmental Pressures
SO2 exports
Total marine fish catch
Seafood consumption per capita
48. Gli indici aggregati
l’ESI
Cluster 1: alta vulnerabilità; media pressione
Haiti, Paraguay, Senegal, Somalia..
Cluster 2: bassa vulnerabilità; bassa pressione
Finlandia, Noruega, Suecia, Canadá..
Cluster 3: bassa vulnerabilità; sistemi ambientali
poveri, alta pressione;
Suiza, Italia, España, Japón, Suiza..
Cluster 4: media vulnerabilità; media pressione,
bassa capacità di carico
Irak, Kuwait, Emiratos Árabes Unidos..
Cluster 5: media vulnerabilità; media pressione,
media capacità di carico
Colombia, Ecuador, El Salvador, Méjico..
49. Gli indici aggregati
l’ESI
INDICATORE
RIL
Urban SO2 concentration
Internal renewable water per capita
7
Per capita water inflow from other countries
7
6
Phosphorus concentration
6
Suspended solids
6
6
Percentage of mammals threatened
1
Percentage of Breeding birds
Threatened
3
Percent of land area having very low anthropogenic impact
Biodiversity
6
Electrical conductivity
Water Quality
6
Dissolved oxygen concentration
Water Quantity
Urban NO2 concentration
Urban TSP concentration
Air Quality
6
2
Percent of land area having very high anthropogenic impact
2
Land
50. Gli indici aggregati
l’ESI
NOX emissions per populated land area
4
SO2 emissions per populated land area
4
VOCs emissions per populated land area
4
Coal consumption per populated land area
3
Vehicles per populated land area
3
Fertilizer consumption per hectare of arable land
5
Pesticide use per hectare of crop land
5
Industrial organic pollutants per available fresh water
7
Percentage of country's territory under severe water stress
7
Reducing
Ecosystem
Stresses
Percentage change in forest cover 1990-2000
3
Percentage of county with acidification excedence
3
Reducing Waste &
Consumption
Pressures
Ecological footprint per capita
5
Radioactive waste
3
Reducing Air
Pollution
Reducing Water
Stress
51. Gli indici aggregati
l’ESI
Reducing
Population
Growth
5
2
Percent of pop. with access to improved drinking-water
supply
0
Child death rate from respiratory diseases
Death rate from intestinal infectious diseases
Under-5 mortality rateicator
5
Death rate from intestinal infectious desease
5
2
Technology achievement index
Science and
Technology
Percentage change in projected pop. between 2001 & 2050
Under-5 mortality rate
Environmental
Health
5
Proportion of undernourished in total population
Basic Human
Sustenance
Total fertility rate
3
Technology Innovation Index
3
Mean years of education
2
52. Gli indici aggregati
l’ESI
IUCN member organizations per million population
5
Democratic institutions
3
5
WEF survey questions on environmental governance
2
Percentage of land area under protected status
2
Number of sectoral EIA guidelines
Environmental
Governance
Civil & political liberties
Percentage of ESI variables in publicly available data sets
Capacity for
Debate
2
2
FSC* accredited forest area as a percent of total forest area
3
Control of corruption
5
Price distortions (ratio of gasoline price to international
average)
2
Subsidies for energy or materials usage
2
Subsidies to the commercial fishing sector
2
53. Gli indici aggregati
l’ESI
Number of ISO14001 certified companies per million $ GDP
2
Dow Jones Sustainability Group Index
5
Average Innovest EcoValue rating of firms
5
World Business Council for Sustainable
Development members
2
Private sector environmental innovation
2
Energy efficiency (total energy consumption per unit GDP)
7
Eco-efficiency
Renewable energy production as a percent of total energy
consumption
5
Greenhouse Gas
Emissions
Carbon lifestyle efficiency (CO2 emissions per capita)
7
Carbon economic efficiency (CO2 emissions per dollar GDP)
7
Private Sector
Responsiveness
54. Gli indici aggregati
l’ESI
Number of memberships in environmental
intergovernmental organizations
Percentage of CITES reporting requirements met
Levels of participation in the Vienna Convention/Montreal
Protocol
2
Levels of participation in the Climate Change Convention
2
5
Global environmental facility participation
2
Compliance with Environmental Agreements
Reducing
Transboundary
Environmental
Pressures
2
Montreal protocol multilateral fund participation
Participation in
International
Collaborative
Efforts
2
2
CFC consumption (total times per capita)
7
SO2 exports
5
Total marine fish catch
2
Seafood consumption per capita
2
55. Gli indici aggregati
l’ESI
Aspetti più rilevanti:
AMBIENTE → acqua, aria, emissioni, fertilità,
ENERGIA → efficienza energetica, consumo di cfc e energie
rinnovabili
SOCIETÀ → impronta ecologica, crescita della popolazione,
libertà e corruzione
Aspetti meno rilevanti: educazione, denutrizione,
mortalità infantile, cambio climatico, biodiversità,
condizioni della terra e dei mari.
56. Trarre conclusioni dagli indicatori
I sistemi di valutazione, se ben costruiti e trasparenti,
possono fornire informazioni molto utili. Ma trarre
indicazioni e linee guida non è mai un processo
automatico.
D’altra parte è importante diffidare dei sistemi poco
trasparenti, perchè dietro il nome di “indice di
sostenibilità” possono esserci sistemi di valori molto
diversi.
57. Alcune considerazioni generali
Per costruire un sistema di valutazione bisogna:
• costruire un quadro teorico di riferimento.
• avere chiari i temi da considerare e le priorità, in
funzione della risposta che si vuole avere.
• fornire indicazioni trasparenti sui dati di origine e sui
processi di eventuale aggregazione.
58. Alcune considerazioni generali
• prevedere una metodologia di lettura dei risultati.
• esplicitare eventuali criticità e ambiguità.
• esplicitare la scala di riferimento.
59. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
60. Tante dimensioni, tanti indicatori
Come si è detto, la sostenibilità tratta trasversalmente
molti temi e si occupa di studiare le relazioni tra questi.
Il peso relativo di ognuno dei temi e il punto di vista dal
quale i temi vengono analizzati varia in modo anche molto
significativo: ecco una analisi comparata di diversi sistemi
di indicatori di sostenibilità.
61. I sistemi analizzati
• UN-CSD Sustainability Indicators,
• UNCHS Sustainability Indicators,
• European Common Indicators,
• Urban Audit Indicators,
• Local Quality of Life Indicators (UK),
• The Core indicator for sustainability in Helsinki,
• Ecosistema Urbano Indicators (IT).
62. I termini dell’analisi
Partendo dai temi di Aalborg+10 si sono identificati i
macrotemi fondamentali per i sistemi di indicatori di
sostenibilità:
• Sostenibilità delle Istituzioni (SI)
• Sostenibilità dell’azione delle Istituzioni (SAI)
• Equità (EQ)
• Uso sostenibile delle risorse e riduzione degli impatti (REC)
• Modello urbano sostenibile (MUS)
• Attività economiche sostenibili (AES)
• Demografia (DEM)
• Turismo (TUR)
63. UNCHS
Ente proponente: United Nations Centre for Human
Settlements (Habitat)
Approccio: trasversale, non focalizzato esplicitamente su
un tema specifico
Scala: mondiale
Num. Indicatori: 39
I temi prioritari come peso e numero di indicatori sono:
equità, modello urbano e azioni della Pubblica
Amministrazione.
64. UNCHS
L’Equità è intesa come salute, povertà, istruzione,
sicurezza e diritto alla casa.
Nel modello urbano si considerano soprattutto traffico e
legalità degli insediamenti abitativi.
Nell’ambito dell’ azione dell’Amministrazione Pubblica si
considerano i rapporti tra i diversi livelli
dell’Amministrazione locale, regionale e statale e l’uso
delle risorse finanziarie.
65. UNCHS
L’insieme delle questioni
analizzate fa pensare che al
centro dell’attenzione siano
stati posti i grandi temi dei
Paesi in via di sviluppo : alcuni
temi come la mortalità
infantile e l’accessibilità alla
casa mostrano una sensibile
variazione solo considerando
città di tutto il mondo.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
Indicatori di sostenibilità UNCHS
66. UN-CSD
Ente proponente: United Nations Commission on
Sustainable Development
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: mondiale
Num. Indicatori: 56
I temi prioritari sono sempre l’equità, ma in questo caso
anche risorse e impatti, spostando l’analisi
prioritariamente sugli aspetti ambientali.
67. UN-CSD
I 26 indicatori relativi a risorse e impatti considerano il
consumo di risorse, gli impatti ambientali, la produzione di
rifiuti e l’uso del suolo.
In merito alla questione dell’equità i temi sono
fondamentalmente gli stessi del sistema di UNCHS, ma in
questo caso al posto dei problemi relativi alla casa si
analizza in maggior dettaglio la salute.
Riguardo all’azione dell’Amministazione Pubblica si
introducono temi come l’uso di tecnologie della
Informazione nella società civile, i finanziamenti alla
ricerca, la capacità di prevenzione dei rischi e l’impegno
per la sostenibilità in generale.
68. UN-CSD
In questo caso, pur
trattandosi di un sistema di
indicatori a scala mondiale si
nota come l’attenzione
venga posta maggiormente
sulle tematiche ambientali ,
mettendo in un secondo
piano il modello urbano.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
Indicatori di sostenibilità UN-CSD
69. Urban Audit
Ente proponente: EUROSTAT
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: Europa
Num. Indicatori: 116
I temi prioritari sono equità, demografia e risorse.
70. Urban Audit
L’equità si considera dal punto di vista della sicurezza,
della povertà, della salute, della casa e del lavoro.
La demografia considera invece questioni come
l’istruzione, la struttura sociale di genere, le età e i
movimenti migratori.
In merito alle risorse naturali si analizzano in dettaglio le
questioni dell’energia, delle emissioni, dell’acqua e della
gestione dei rifiuti.
71. Urban Audit
Gli indicatori di Urban Audit
rivelano nelle selezione dei
temi e nella scelta degli
aspetti da considerare il
quadro di riferimento
europeo, nel quale le
differenze si riscontrano su
questioni più “sottili”
rispetto a quelle analizzate
dai sistemi precedenti.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
Indicatori di sostenibilità Urban Audit
72. Indicatori Comuni Europei
Ente proponente: Comunità Europea -DG Ambiente
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: Europa
Num. Indicatori: 10
I temi prioritari sono modello urbano ed equità.
73. Indicatori Comuni Europei
Il modello urbano è considerato qui dal punto di vista
della mobilità e dell’uso del suolo .
L’equità è vista dal punto di vista dei cittadini, restituendo
un valore legato alla percezione dei cittadini, più che a
grandezze oggettivabili.
74. Indicatori Comuni Europei
Il numero di indicatori scelto
per questo sistema indica
l’intenzione di non costruire
un quadro esaustivo, ma di
esaminare alcuni fattori
chiave, lasciando
inevitabilmente da parte
molti temi.
In questo caso forse non
andrebbero messi in
relazione alla sostenibilità.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
Indicatori Comuni Europei
75. Local Quality of Life
Ente proponente: Audit Commission - Gran Bretagna
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: Inghilterra
Num. Indicatori: 60
I temi prioritari sono ambiente, equità e demografia.
76. Local Quality of Life
Dal punto di vista dell’ambiente si considerano qui qualità
dell’aria e dell’acqua, la biodiversità, il consumo di energia
e la produzione di rifiuti.
In merito all’equità si prendono in considerazione
sicurezza, povertà, accesso al mondo del lavoro e alla casa,
e soddisfazione in merito alle proprie condizioni di vita.
Riguardo alla demografia si analizzano invece la struttura
sociale, le abitudini dei cittadini, i livelli di istruzione e il
disagio sociale.
77. Local Quality of Life
Gli indicatori di Local Quality
of Life rappresentano un
mix abbastanza equilibrato e
completo di aspetti capaci di
rappresentare un quadro
della sostenibilità in Gran
Bretagna.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
"Local Quality of Life"
78. Ecosistema Urbano
Ente proponente: Legambiente –AmbienteItalia- Il Sole
24Ore
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: Italia
Num. Indicatori: 25
I temi prioritari sono uso di risorse , impatti e modello
urbano.
79. Ecosistema Urbano
Gli indicatori ambientali riguardano le emissioni, il
consump di combustibili, la produzione di rifiuti e la
qualità dell’aria.
Il modello urbano prende invece in considerazione la
mobilità, l’uso del suolo e l’abusivismo.
80. Ecosistema Urbano
Anche in questo caso, il
numero di indicatori
selezionati rischia di non
consentire una visione
completa della sostenibilità
urbana, per via dell’assenza
di alcuni temi centrali, come
l’equità.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
Indicadores "Ecosistema Urbano"
81. The core indicators for
sustainability in Helsinki
Ente proponente: Municipalità di Helsinki
Approccio: trasversale, non focalizzato su un tema
specifico
Scala: Helsinki
Num. Indicatori: 70
I temi prioritari sono risorse ed equità, seguite poi da
demografia, attività economiche e modello urbano.
82. The core indicators for
sustainability in Helsinki
Per l’equità si considerano la casa, il lavoro, la
sicurezza, la povertà, la salute e il rumore.
In merito alle risorse i temi fondamentali sono la
qualità dell’acqua, le emissioni, la produzione di rifiuti,
la biodiversità, l’impronta ecologia e gli spazi naturali.
Si considerano anche traffico, uso del suolo, qualità
dei servizi urbani e struttura economica e sociale della
città.
.
83. The core indicators for
sustainability in Helsinki
In questo caso il sistema di
indicatori presenta pochi
elementi sul controllo
dell’azione pubblica (sarebbe
lo stesso Ente), ma presenta
un panorama ampio ed
equilibrato.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
"The core Indicator for sustainability
in Helsinki"
84. WTO
Ente proponente: World Tourism Organization
Approccio: specifico sul turismo, ma non strettamente
focalizzato
Scala: mondiale
Num. Indicatori: 185
I temi prioritari sono risorse e impatti, sostenibilità
dell’azione pubblica, modello urbano sostenibile e
turismo.
85. WTO
In relazione alle risorse si considerano tutti i principali
temi della sostenibilità, in riferimento tanto a spazi urbani
come a luoghi naturali.
In merito alla questione urbana i temi analizzati sono uso
del suolo, trasporto e casa.
L’azione dell’Amministrazione Pubblica viene valutata in
funzione di indicatori di risposta alle tematiche individuate
nelle altre .
Per il turismo si analizzano, il patrimonio naturale e
culturale, i flussi, l’offerta di risorse e servizi turistici
complementari ed il posizionamento nel mercato.
86. WTO
Questo sistema di indicatori,
pur partendo da un
approccio focalizzato sul
turismo, presenta una
selezione articolata e
puntuale di indicatori su
diverse tematiche. Un
sistema del genere,
probabilmente, è di difficile
utilizzo nella piccola scala
territoriale.
SI
SAI
REC
EQ
AES
MUS
DEM
TUR
WTO
87. Indicatori di turismo
sostenibile delle Isole Baleari
Ente proponente: Governo delle Baleari
Approccio: centrato sul turismo, ma non eccessivamente
focalizzato
Scala: Isole Baleari
Num. Indicatori: 44
I temi prioritari sono risorse e impatti, modello urbano
sostenibile, turismo ed equità.
88. Indicatori di turismo
sostenibile delle Isole Baleari
L’analisi dei temi ambientali anche in questo caso è ampia
e tratta anche questioni di scala regionale.
Il modello urbano sostenibile, invece, considera uso del
suolo, trasporto, patrimonio e spazi pubblici.
La qualità abitativa in questo caso rientra nel tema
dell’equità, mentre per il turismo si considerano fattori
quantitativi in termini di flussi, offerta turistica, tipologia di
impiego e la distribuzione della ricchezza.
89. Indicatori di turismo
sostenibile delle Isole Baleari
Gli indicatori presenti in
questo sistema trattano un
ventaglio di temi più ristretto
del precedente e sono
costruiti in modo specifico
per la realtà delle Baleari.
REC
EQ
AES
MUS
TUR
Islas Baleares
90. Alcune considerazioni sull’analisi
Importanza della scala, in relazione ai fenomeni che
si vogliono analizzare.
Sistemi di indicatori tematici vs sistemi di indicatori
di sostenibilità integrale.
La difficoltà della selezione dei temi.
Completezza vs utilizzabilità.
91. La scelta di un sistema di indicatori
Comparabilità tra casi o analisi e gestione di un caso
specifico.
Esistenza di indicatori nell’ambito territoriale di
interesse o di sistemi elaborati per ambiti analoghi.
Pre-analisi dei temi da focalizzare
Indagine sulla reperibilità dei dati.
92. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
93. La sostenibilità della
città storico-turistica
Il quadro di riferimento: diversi tipi di insostenibilità della
città storico turistica.
TIPI DI CITTÀ
94. La sostenibilità della
città storico-turistica
CITTÀ DIFFERENZIATA
Città con “distretto turistico” separato.
CITTÀ INDIFFERENZIATA
Città con funzioni turistiche
“intrecciate” a quelle urbane
95. La sostenibilità della
città storico-turistica
LE CITTÀ DIFFERENZIATE
Le città bipolari hanno una parte
urbana che funziona
indipendentemente dal turismo
Le città vetrina hanno una parte urbana
che si organizza in funzione delle
funzioni turistiche della parte turistica.
96. La sostenibilità della
città storico-turistica
PROBLEMATICHE DELLE CITTÀ DIFFERENZIATE
Città BIPOLARI
• Diversidad de actividades económicas
• Control del nivel de calidad urbana de la ciudad cotidiana
• Re-colonización de parte de la ciudad turística buscando actividades
complementarias y garantizando su vida a lo largo de todo el año
• Promoción de programas de fortalecimiento de la vida cultural,
velando sobre el riesgo de banalización del patrimonio y de la memoria
• Promoción de ocasiones de encuentro entre ciudadanos permanentes
y turistas, gestionando los posibles conflictos de uso.
97. La sostenibilità della
città storico-turistica
PROBLEMATICHE DELLE CITTÀ DIFFERENZIATE
Città VETRINA
•reconstrucción de la memoria y de la autenticidad en la construcción de la
imagen de la ciudad.
• actuación de políticas dirigidas a evitar la expulsión de los habitantes y a
garantizar la posibilidad de utilizar toda la ciudad.
• control de los impactos y del consumo de recursos, tanto sensibilizando los
turistas como las actividades ligadas a ellos
• control de la generación de riqueza, intentando que los ingresos ligados al
turismo generen bienestar difuso
• fortalecimiento de otros sectores económicos para compensar el
desequilibrio y disminuir la fragilidad económica
• actuación de intervenciones en la “trastienda” para aumentar su calidad
urbana evitando efectos explusivos.
98. La sostenibilità della
città storico-turistica
LE CITTÀ INDIFFERENZIATE
Le città policentriche attrazioni e
funzioni turistiche distribuite nel
tessuto urbano.
Le città resort si basano sulle funzioni
turistiche e la popolazione si diluisce
tra queste e si occupa di queste.
99. La sostenibilità della
città storico-turistica
PROBLEMATICHE DELLE CITTÀ INDIFFERENZIATE
Città POLICENTRICHE
• control de la presión turística y de la presión humana
• estructuración de una red de movilidad peatonal adecuada para los
habitantes permanentes y para los turistas
• creación de un sistema de transporte público eficaz y fácil de entender para
conectar los nudos turísticos.
• control de las modificaciones en las zonas alrededor de los mayores
atractivos turísticos.
100. La sostenibilità della
città storico-turistica
PROBLEMATICHE DELLE CITTÀ INDIFFERENZIATE
Città RESORT
• control de la presión turística y de la presión humana
• estructuración de una red de movilidad peatonal adecuada para los
habitantes permanentes y para los turistas
• creación de un sistema de transporte público eficaz y fácil de entender para
conectar los nudos turísticos.
• control de las modificaciones en las zonas alrededor de los mayores
atractivos turísticos.
101. La sostenibilità della
città storico-turistica
Le insostenibilità possono essere dovute a:
• un tipo di “turismo corrosivo”.
• una amministrazione che tende a politiche squilibrate a
favore del turismo.
• la città è già satura di abitanti e non sopporta l’aumento
demografico, sia questo di abitanti o turisti.
102. La sostenibilità della
città storico-turistica
Una volta costruito il quadro di riferimento, è necessario
trovare degli indicatori che consentano di misurare i
fenomeni che si vogliono monitorare.
103. La sostenibilità della
città storico-turistica
Strutturazione delle problematiche:
• impatti legati alla tipologia di turismo
• impatti legati alla azione della amministrazione pubblica
• impatti legati alla capacità di carico della città.
104. La sostenibilità della
città storico-turistica
Strutturazione delle problematiche:
• impatti legati alla tipologia di turismo
• impatti legati alla azione della amministrazione pubblica
• impatti legati alla capacità di carico della città.
105. La sostenibilità della
città storico-turistica
Impatti legati alla tipologia di turismo
Indicador
Índice de Presión Turística Social
(IPTS)
Índice de Presión Turística
Temporal (IPTT)
Tema de partida
presión turística
turismo de calidad
Discontinuidad Función Turística
(DFT)
concentración y especialización
Discontinuidad de Uso Turístico
(DUT)
concentración y especialización
Especialización Turística (EspT)
densidad infraestructuras y
espacios públicos turísticos
Alteración de Comercio del
alteraciones del comercio
Proximidad (ACP)
Sobrecoste Inmuebles en
si ACP
especulación ligada al turismo
zonas Turísticas (SIT)
elevad
Uso Comercial de la
o
especulación ligada al turismo
Vivienda (UCV)
Formula
IPTS = Pob tur : (Pob res
x 365)
IPTT = (Tt : Dt) : (Ta :
365)
DFT=(TFT barrio más
turístico) / (TFT barrio
menos turístico)
DUT= (Sup barrio no
tur/Sup tot )
EspT= Sup uso solo
tur/Suptot
ACP= Comtur/Comtot
SIT=PIz-tur/ PIciudad
UCV= Sup viv uso
com/Sup viv tot
106. La sostenibilità della
città storico-turistica
Impatti legati alla azione della amministrazione pubblica
Indicador
Monocultivo turístico (MT)
Presión turística espacial
corregida(PTEC)
Presión sobre espacios
frágiles (PEF)
Tema de partida
economía diferenciada
Formula
MT= PIBtur/PIBtot
tutela del patrimonio
PTEC= (Pdmax /Espub)
tutela del patrimonio
PEF= (Pdmax/Ef)
Expansión turística (ExT)
crecimiento turismo
Sobredimensionado de
instalaciones hoteleras(SIH)
Actividades culturales
turísticas(ACT)
Desequilibrio en la
disponibilidad de espacio
público(DEP)
crecimiento turismo
ET=
(Catur)n/(Catur)n+2
SIH=1-OH =1-(
Caoc/Catot)
eventos culturales
ACT= Ac tur/Actot
segregración urbana/espacios
públicos
DEP=
(EP/hab)ztur/(EP/hab
)min
107. La sostenibilità della
città storico-turistica
Impatti legati alla capacità di carico della città
Indicador
Tema de partida
consumo y abastecimiento
agua
Formula
Consumo de energía (CsE)
consumo energía
CsE=Encons/hab
Consumo de suelo(CsS)
consumo suelo
CsS= Surb/Stot
Presión Humana (PH)
presión humana
PH= Pop Cens/Sup
Polución de aire (PoA)
emisiones
PA= Dpol/365
Consumo de agua(CsA)
Contaminación del agua(CAg) contaminación agua
Producción de residuos(RP) producción residuos
Gestión de residuos(GR)
recogida selectiva
CsA= Agcons/hab
CAg= Agpol/Agtot
RP= Rprod/hab
GR= (Rprod –
Rdif)/Rprod
108. La sostenibilità della
città storico-turistica
Impatti legati alla capacità di carico della città
Indicador
Tema de partida
CONSUMO Y
Escasez de agua potable(AgP)
ABASTECIMIENTO DE
AGUA
Consumo de energía no
ENERGÍAS
renovable(ENR)
RENOVABLES
RED VIARIA Y
Presión sobre aparcamientos (PAp)
APARCAMIENTOS
TRANSPORTE
Presión sobre el transporte público (TP)
PÚBLICO
Presión sobre las estructuras de
SALUD
urgencias (PU)
ECONOMÍA
Monocultivo turístico territorial(MTT)
DIFERENCIADA
PRECARIEDAD Y
Indicador de desempleo (DES)
ESTACIONALIDAD
EMPLEO
Formula
AgP=Dsa/365
ENR= (Econs Epren)/Econs
PAp= (hab/ Áreaap)
TP= hab/tp
PU=hab/pu
VE= Pil tur/Piltot
DES=(Trabpot –
Traboc)/Trabpot
109. La sostenibilità della
città storico-turistica
Una volta creato il sistema di misura bisogna
costruire il sistema di valutazione dei risultati.
COSTRUZIONE DEL SISTEMA DI BENCHMARK
110. La sostenibilità della
città storico-turistica
Valutare Alghero
Presión Turística
Tema Indicador
Índice de Presión Turística
Social
Índice de Presión Turística
Temporal
Discontinuidad Función
Turística
Discontinuidad de Uso
Turístico
Especialización Turística
Alteración de Comercio del
Proximidad
Sobrecoste Inmuebles en
zonas Turísticas (si ACP
elevado)
Uso Comercial de la Vivienda
(si ACP elevado)
Valor
(IPTS)
0,04÷0,14
(IPTT)
1,9 ÷ 2,2
(DFT)
207,3
(DUT)
53,3 ÷91,1
(ET)
9,8%
(ACP)
39%
Niv
(SIT)
(UCV)
C
NC
39%
111. La sostenibilità della
città storico-turistica
Capacidad de
acogida
Actuación Administración
Pública
Tema Indicador
Monocultivo turístico
Presión turística espacial
corregida
Sobredimensionado de
instalaciones hoteleras
Actividades culturales
turísticas
Desequilibrio en la
disponibilidad de espacio
público
Consumo de agua
Consumo de energía
(MT)
Valor
83,8%
(PTEC)
0,2 ÷ 0,3
(SIH)
36%
(ACT)
5%
(DEP)
18,4 ÷63,8
(CsA)
(CsE)
146 l/hab día
1,5 KWh/hab año
5% (37,4%
potenciales)
189 hab/km2
0
52,4%
Consumo de suelo
(CsS)
Presión Humana
Polución de aire
Contaminación del agua
(PH)
(PA)
(CAg)
Niv
M
M
112. La sostenibilità della
città storico-turistica
Producción de residuos
Capacidad de acogida
Tema Indicador
(RP)
Gestión de residuos
Escasez de agua potable
Consumo de energía no
renovable
Presión sobre aparcamientos
Presión sobre el transporte
público
Presión sobre las estructuras
de urgencias
Monocultivo turístico
territorial
Desempleo
(GR)
(AgP)
Valor
Niv
519 ÷ 557 Kg/hab
año
35,6%
M
0
M
(ENR)
100%
(PAp)
0,36 ÷0,58
M
(TP)
0,02
M
(PU)
NC
(MTT)
77,6%
(DES)
35,3%
M
113. La sostenibilità della
città storico-turistica
Vediamo ora come si può fornire una valutazione sintetica
della sostenibilità di una città storico-turistica partendo
dagli elementi che differenziano queste città da quelle
non storico-turistiche.
114. La sostenibilità della
città storico-turistica
I parametri che differenziano le città storico-turistiche
sono:
• discontinuità temporale
• discontinuità spaziale
• specializzazione
• alterazoione del mercado
• carico turistico
115. La sostenibilità della
città storico-turistica
I parametri che differenziano le città storico-turistiche sono:
• discontinuità temporale → Índice de Presión Turística Temporal (IPTT)
• discontinuità spaziale → Discontinuidad de Uso Turístico (DUT)
• specializzazione → Especialización Turística (EspT)
• alterazione del mercado → Alteración de Comercio del Proximidad
(ACP)
• carico turistico → Índice de Presión Turística Social (IPTS)
116. La sostenibilità della
città storico-turistica
Gli indicatori devono essere resi omogenei:
• Índice de Presión Turística Temporal (IPTT) → IDT
• Discontinuidad de Uso Turístico (DUT) → IDE
• Especialización Turística (EspT) → IE
• Alteración de Comercio del Proximidad (ACP) → IAM
• Índice de Presión Turística Social (IPTS) → ICT
IITP= (IDT x IDE x IE x IAM) x ICT
117. La sostenibilità della
città storico-turistica
Un esempio di conversione da indicatori a indici omogenei:
Dt
IPTT
12 meses
11 meses
10 meses
9 meses
8 meses
7 meses
6 meses
5 meses
4 meses
3 meses
2 meses
1 mes
0,5 mes
1,0
1,1
1,2
1,3
1,5
1,7
2,0
2,4
3,0
4,0
6,0
12,0
24,3
IDT= ƒ(IPTT) = ƒ((Tt : Dt) : (Ta : 365))
119. Misurare la sostenibilità
Come e perché?
Sostenibilità:un concetto da misurare
Dai criteri agli indicatori
Costruire indicatori
Indicatori di sostenibilità urbana
Un caso studio di costruzione di indicatori ad hoc
Lavorare con gli indicatori
120. A cosa serve in pratica?
La capacità di calcolare e costruire indicatori di sostenibilità
è una competenza chiave per i professionisti, in molti
ambiti.
121. PAES
Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile è uno strumento
volontario che prevede la redazione di un inventario delle
emissioni per un determinato territorio e la progettazione
di azioni concrete per il raggiungimento di un target di
riduzioni delle emissioni.
122. Quanto pesa una azione?
Gli indicatori servono per dimensionare il peso delle azioni.
Nel caso del REA la stima fatta è stata:
Emissioni evitate REA = mq occx K penetrazx(IPEin-IPEfin)/1000
123. Come posso monitorare il PAES?
PIANO DI MONITORAGGIO DEL PAES DELL’ AGGREGAZIONE SARDEGNA CENTRALE ENERGIA
SOSTENIBILE
Azione
AP1-Acquisto
Indicatori di monitoraggio
di
Energia
Elettrica da Fonti Energetiche MWh/anno di energia elettrica prelevata da utenze comunali
Rinnovabili
AP2-Fotovoltaico in settori
residenziale e terziario
M1- Rete colonnine auto
elettriche con “parcheggi
fotovoltaici”
MWh/anno prodotti da questionario ai cittadini
Numero di vetture ricaricate/anno
Numero di colonnine installate
Distanza media tra le stazioni di ricarica elettrica
Distanza massima tra le stazioni di ricarica elettrica
124. Come posso monitorare il PAES?
M2- Percorsi ciclabili e bike
sharing + percorso vita
Numero di utenti del bikesharing
Numero di h di bikesharing /anno
Km percorsi dalle bici del bikesharing/anno (da questionario)
Numero di fruitori del Car Sharing Numero di fruitori del Bike
M3- Porta intermodale
Sharing. Numero di passeggeri in arrivo e in partenza dalla
dell’Aggregazione
stazione ferroviaria di Abbasanta. Numero di biglietti venduti
per gli autobus con fermata al centro intermodal
Numero di utenti del servizio di mobility management
M4 -Mobility manager d’area Numero di itinerari ottimizzati
Risparmio CO2/anno con Mobility Management
Numero di fruitori del car sharing
M5- Car Sharing e Van Sharing
Km percorsi dai mezzi del car sharing/anno
Numero di fruitori del van sharing
Km percorsi dai mezzi del van sharing/anno
125. Come posso monitorare il PAES?
Numero di bambini aderenti al piedi bus
M6- Piedibus
Distanza media casa-scuola dei bambini aderenti al piedibus
Numero di strade adattate
Numero di attraversamenti messi in sicurezza
Numero di bandi oggetto di Greening/bandi totali
SP1-Centrale acquisti verdi
€ spesi con bandi verdi/€ spesa totale
territoriale
tCO2/anno risparmiate con azioni GPP
€ risparmiati/anno con politiche GPP
Numero di pratiche filtrate dal REA
SP2- REA intercomunale e
Risparmio energetico annuo conseguito dal REA
catasto energetico
Numero di immobili censiti nel catasto energetico
Miglioramento medio dell’IPE nelle pratiche edilizie
126. Come posso monitorare il PAES?
KWh/anno di energia termica ed elettrica eventualmente
prodotti (contabilizzati per mezzo di sistemi di monitoraggio a
SP3- ScuoleSostenibili:
visualizzazione a pannello installati in ogni edificio scolastico.)
riqualificazione delle scuole
KWh/mq anno risparmiati
come esempio e laboratorio KWh/bambino risparmiati
Costi energetici annuali delle strutture
Numero di bambini coinvolti dal progetto
KWh/anno di energia termica ed elettrica eventualmente
prodotti (contabilizzati per mezzo di sistemi di monitoraggio a
SP4 Efficientamento Municipi
visualizzazione a pannello installati in ogni municipio.)
KWh/anno risparmiati
Costi energetici annuali delle strutture
€ spesi/Kwh risparmiato in un anno
127. Come posso monitorare il PAES?
SP5- ReteAcqua: rete delle
Numero di tessere acqua distribuite ai cittadini
fontane pubbliche accessibili Numero di tessere acqua distribuite ai turisti
a tutti i cittadini
Litri acqua erogati.
dell’aggregazione
t plastica evitata
SP6- Efficientamento
illuminazione pubblica
MWh/anno di energia prodotta misurata mediante il sistema
di contabilizzazione dell’energia elettrica prelevata per
l’illuminazione pubblica
SP7- Piccoli impianti
MWh/anno di energia prodotta rilevati mediante il sistema di
fotovoltaici diffusi
monitoraggio della produzione e letture del GSE.
SP8 - Piccole centrali
MWh/anno di energia prodotta rilevati mediante il sistema di
fotovoltaiche
monitoraggio della produzione e letture del GSE.
SP9 - Minieolico per la
produzione di energia
elettrica
MWh/anno di energia prodotta rilevati mediante il sistema di
monitoraggio della produzione e letture del GSE.
128. Come posso monitorare il PAES?
SP10- Impianto di
cogenerazione alimentato a
biogas
MWh/anno di energia prodotta rilevati mediante il sistema di
monitoraggio della centrale
AE1 - Impianti di piccola
MWh di energia immessa in rete secondo le misurazioni
cogenerazione alimentati a
effettuate dal GSE ogni anno.
biomasse per le tre Unioni dei MWh di energia termica immessa nella rete di
Comuni
AE2- Cooperative di recupero
dei terreni incolti ai fini
produttivi
teleriscaldamento.
t biomassa prodotta dal consorzio/anno
ha di terreni incolti recuperati dal consorzio
AE3- Pompe alimentate da
Numero di pompe che servono gli abbeveratoi servite
energia eolica per
dall’eolico
abbeveratoi comunali
MWh di energia elettrica non prelevati
129. Come posso monitorare il PAES?
MWh/anno venduti dal Consorzio
AD1- Consorzio energia
Ricavi annui Consorzio
Numero utenti consorzio (per tipologia)
AD2- Gruppo di Acquisto
Numero utenti
Sostenibile con annesso
Risparmio atteso medio di KWh/anno per acquisto
sportello informativo e
Emissioni evitate medie tCO2/anno per acquisto
sensibilizzazione
Energia da FER prodotta media KWh/anno per acquisto
AD3- Percorsi di educazione
Numero di bambini coinvolti per fascia di età
all’energia pulita
Numero di azioni elaborate con i bambini nei PAES scolastici
Numero di anziani ospitate dalla casa diurna
AD4- Case diurne per anziani
Consumi procapite di ognuna delle case diurne
Risparmio energetico ottenuto dagli anziani ospitati
(questionario)
130. Come posso monitorare il PAES?
AD5- Tessera cittadina
Numero di tessere vendute ai cittadini
Numero di transazioni compiute/anno per ogni servizio
EL1- Abbasanta, Norbello e
Solarussa: i PUC“a basso
Emissioni evitate/abitante dai piani urbanistici approvati
contenuto energetico”
EL2- Abbasanta: La Smart
% rete elettrica smart
Grid
MWh/anno risparmiati
EL3 - Busachi: il riscaldamento
a biomassa per le scuole
EL4 - Fordongianus: analisi e
progetto sperimentale su un
impianto geotermoelettrico
t di legna utilizzata/anno
Risultati dello studio geologico condotto
Fase di avanzamento della progettazione
MWh di energia elettrica producibile
tCO2 risparmiabili con la realizzazione dell’intevento
131. Come posso monitorare il PAES?
EL5- Fordongianus: utilizzo di
energia geotermica (acque
termali) per il riscaldamento e
acqua calda sanitaria della
scuola elementare e del
€ risparmiati nei consumi (è prevista l’installazione di un CET
(Contatore di Energia Termica)
MWh di energia termica erogata
municipio
EL6- Ghilarza: Progetto Pilota Numero di ragazzi coinvolti
sull’efficienza energetica con Emissioni evitate grazie al progetto
Istituto Tecnico di Ghilarza
EL7 -Samugheo: progetto
pilota per la sperimentazione
del solare termodinamico a
concentrazione
Emissioni evitate grazie alle azioni realizzate
Stato di avanzamento lavori del Progetto
Produzione di energia elettrica e termica
MWh/anno prodotti dall’impianto
132. Come posso monitorare il PAES?
EL8 -Samugheo: Solare
termico su mattatoio e campo
sportivo
Riduzione dei consumi di GPL/anno mediante il contatore di
Energia Termica (CET) per il solare termico
MWh/anno di energia termica prodotti
emissioni evitate/anno
EL9 -Soddì: domotica negli
KWh/mq anno risparmiati
edifici comunali
KWh risparmiati/€spesi
EL10- Solarussa: l’Ex-Olearia
per la ricerca su salute e
Consumi energetici dell’edificio a regime
ambiente
mq di orto sociale
EL11 - Zerfaliu: l'orto sociale numero di operatori formati dal progetto formativo
quantità di prodotti venduti
133. I Sistemi di Gestione Ambientale
I Sistemi di Gestione Ambientale è la”parte del sistema
complessivo
di gestione comprendente la struttura organizzativa, le
attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche,
le procedure, i processi e le risorse per sviluppare,
mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la
politica ambientale”
135. Redigere un bando verde
per una PA
“Il Green Public Procurement è l’approccio in base al quale le
Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in
tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la
diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti
validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la
scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore
impatto possibile sull’ambiente lungo
l’intero ciclo di vita”.