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.La Ciclabile della Valle Olona: Pedalando verso uno Sviluppo Turistico Sostenibile.
Autore: Alberto Pala
Abstract: Convertire la Valle Olona da territorio industriale a destino turistico attraverso la valorizzazione della ciclabile e dei
beni culturali.
“Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato intorno a € ~2 miliardi, di cui il 20% in Italia; si tratta
dunque di un’area di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di leadership con investimenti specifici”,
(Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, 2013).
1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona
I 14 comuni dell’ambito Valle Olona si relazionano intensamente con la storia della Provincia e di tutto il nord d’Italia.
Precisamente, quest’area si situa nella parte meridionale della provincia di Varese, in Lombardia. Una provincia ubicata tra
Milano e la Svizzera, in uno spazio prealpino con un’abbondante presenza di acqua e, per questo, storicamente molto antropizzato
grazie alla sua grande capacità produttiva.
La decisione di concretare quest’ambito in 14 comuni, deriva oltre che dalle caratteristiche fisiche similari del territorio, anche a
causa di altre proprietà. Questo territorio si può considerare come un’unica entità per molteplici fattori antropici e storici (Introini
e Zibetti, 1998). Di particolare importanza furono: l’inizio dell’espansione industriale, i processi di urbanizzazione moderna che
portarono ad avere degli aspetti demografici, sociali ed economici omogenei, oltre alla comune convergenza o gravitazione di una
parte di abitanti verso altri nuclei centrali (Varese e Milano) (Corna Pellegrini, 1969).
La valle del fiume Olona è riconosciuta dalla letteratura come una delle zone incubatrici del processo d’industrializzazione d’Italia
duranti i primi anni dell’800. Per questo, in molti testi si può incontrare la definizione di “Olona fiume di civiltà”. Le acque sono
state necessarie per lo sviluppo, sopratutto, dell’industria tessile, delle fabbriche di cotone e seta, tessiture, tintorie e candeggi. È
una valle ricca di storia, nella quale, oltre alla prosperità della rivoluzione industriale, si sono vissute altre rilevanti tappe della
storia. A partire dall’“età del ferro” questo territorio è stato una habitat molto fiorente per varie civiltà. Per questo, ancora oggi, si
può trovare lungo la valle un notevole patrimonio industriale e storico-culturale.
L’ambito della Valle Olona include: Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona, Castelseprio, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla
Minore, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate Olona, Lonate Ceppino, Fagnano Olona, Gornate Olona e Castellanza. I 14 comuni
considerati racchiudono una popolazione totale di 97.529 abitanti che si distribuiscono in una superficie di 85,48 km2
.
Come si può dedurre dal grafico che segue, oggi come in passato, l’industria prevale chiaramente su tutte le atre attività produttive
dell’ambito. Secondo il censo del 2001, il 59% dei lavoratori della Valle Olona erano impiegati nell’industria (ISTAT, 2001).
Le attività del settore terziario in questo territorio non hanno
percentuali di occupazione molto alte, gli impiegati nel
commercio sono il 13,27%, i professionisti il 6,79%, gli
impiegati nella sanità il 3,25%, nell’istruzione lo 0,15%
nell’hotelleria e ristorazione solamente il 2,60%. I servizi
generali sono più concentrati a Castellanza, dove si trova la sede
dell’università LIUC, i distretti di educazione superiore e gli
unici ospedali dell’ambito.
È sorprendente la mancanza assoluta di fattori riguardanti lo sviluppo turistico in Valle Olona, mentre in gran parte dell’Europa il
turismo rurale è cresciuto come fattore d’ingresso economico diversificante e come ottimizzatore delle potenziali risorse endogene
(García, 1996). In quest’area varesina, lo sviluppo turistico non si è considerato sino ad ora come un’opportunità per ampliare la
Fonte: Elaborazione propria.
diversificazione economica del territorio, nonostante il ricco patrimonio culturale, naturale e industriale presente nei limiti
amministrativi dei 14 comuni.
Il Patrimonio Culturale
Indubbiamente il più importante patrimonio culturale del territorio preso
in considerazione è il parco archeologico di Castelseprio-Torba. Un bene
dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco e che conserva una parte
dell’insediamento fortificato tardo-romano riutilizzato dai Longobardi.
Oltre a questo patrimonio d’interesse internazionale, nella Valle Olona, si
trovano altre testimonianze storiche. Risaltano, tra le decine di luoghi di
culto di alto valore storico-architettonico e le varie chiese patronali, il
Monastero di Cairate, la Collegiata di Castiglione Olona, il Santuario
della Madonnetta di Gornate Olona e la Chiesa di San Michele di Gornate
Superiore. Nei comuni della Valle Olona, però, si conservano anche molti
resti della storica prosperità di questo territorio, esempi sono: il Castello
Visconteo di Fagnano Olona, la Villa Carminati Brambilla di Castellanza,
la Villa Greppi Gonzaga di Olgiate Olona e la Torre Colombera di Gorla
Maggiore. Anche nei comuni ci sono alcuni borghi affascinanti come per
esempio il centro storico di Lozza, di Caronno Corbellaro, di Gornate
Superiore o di Castiglione Olona. Quest’ultimo è descritto, per il celebre
scrittore Gabriele D’Annunzio, come “L’isola di Toscana in Lombardia”,
contrapponendo la fama turistica toscana al ruolo industriale della regione
lombarda.
Archeologia Industriale
Se il patrimonio culturale della Valle Olona è abbastanza ricco, il patrimonio industriale in questo territorio è anch’esso
quantitativamente molto elevato. Esempi molto positivi sono la valorizzazione dell’antica linea ferroviaria della Valmorea con i
suoi caselli e l’ex cotonificio Cantoni di Castellanza, oggi sede dell’università LIUC. Vi sono molti altri beni di archeologia
industriale che sono in attesa di un nuovo destino, ma che nonostante ciò non sono di minor interesse estetico e culturale.
Numerose erano le aziende che si dedicarono all’elaborazione del cotone (Cotonificio Ponti di Solbiate Olona, Cotonificio Enrico
Candiani di Fagnano Olona, Cotonificio Schoch/Milani di Castiglione Olona e Cotonificio Luigi Candiani di Olgiate Olona), della
carta (Cartiera Vita & Mayer di Cairate e Cartiera Crespi di Castiglione Olona) e della plastica (Mazzuchelli di Castiglione
Olona). Di notevole interesse sono i mulini (alcuni solo resti) che percorrono tutta il fondovalle dell’Olona. Le testimonianze più
interessanti sono indubbiamente il Mulino Taglioretti di Lonate Ceppino, il Mulino Bosetti/Solmoiraghi di Fagnano Olona e il
Mulino del Sasso di Olgiate Olona.
Patrimonio Naturale
Nonostante il grande impatto che ha avuto lo sviluppo industriale sul territorio della Valle Olona, qui si trovano ancora molte
superfici boschive. Anche se drasticamente diminuita, l’agricoltura sopratutto nei paesi più settentrionali non è del tutto scomparsa
e i boschi di tutta la valle sono ancora molte volte i protagonisti dei paesaggi. Queste superfici “verdi” sono state regolate
attraverso la formazione di quattro Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS). Nei confini amministrativi di Vedano Olona
s’immette una porzione del Parco Regionale Pineta, in questo comune perciò vi è una connessione naturale tra l’asse dell’Olona e
il grande parco che interessa la provincia di Varese e di Como. Anche il fiume Olona con tutti gli altri elementi idrografici della
Fonte: Elaborazione propria.
zona è sicuramente un patrimonio naturale di alto valore. Lungo il percorso del fiume si possono apprezzare meandri, pianure
alluvionali, piccoli salti d’acqua e le “Gonfolite e Forre dell’Olona”, che sono un importante monumento naturale.
2. Il prodotto turistico
La “Ciclopedonale della Valle Olona”
Dal 2010 si è conclusa la “Pista Ciclopedonale della Valle Olona”, una greenway che riutilizza un lungo tratto del tracciato della
ferrovia della Valmorea e che corre parallela, e a poca distanza, dalla riva del fiume Olona. È un’infrastruttura che facilita il
collegamento sostenibile tra tutti i paesi della valle e tra la valle e l’alto milanese. Precisamente, il percorso parte da Castellanza e
si conclude a Castiglione Olona. Sono circa 20 km di tracciato sommerso in un paesaggio boschivo e nella quale si può apprezzare
molto patrimonio culturale ed altrettanto patrimonio industriale. Il progetto generale vuole riqualificare l’intero tracciato
ferroviario dismesso, ovvero da Castellanza a Mendrisio (Svizzera), forse in un futuro si terminerà questa interessante proposta,
però nonostante tutto, ora si è riusciti a connettere l’hinterland milanese con la Valle Olona.
Il percorso della ciclopedonale è in ottime condizioni, con una buona segnaletica che indica il percorso originale, gli itinerari
alternativi d’interesse culturale e i sentieri tra i parchi PLIS. In alcuni punti è ancora osservabile l’antica linea ferroviaria della
Valmorea che si conserva come rappresentazione del luogo, così come i vari caselli, alcuni vagoni e altri elementi ferroviari che
valorizzano la pista ricordando l’identità territoriale.
L’acceso alla greenway è facilitato in decine di punti. La pista inizia nella località di Castellanza, dove vi è una stazione
ferroviaria e un ampio parcheggio in prossimità della ciclabile.
Alloggio e Ristorazione
Nella Valle Olona vi sono 266 imprese che si dedicano all’accoglienza turistica e ristorazione (SISEL 2011). I dati mostrano come
in questo ambito siano distribuiti su tutto il territorio 241 ristoranti e 25 hotel i quali offrono un totale di 1.334 posti letto.
Trasporti
La Valle Olona è perfettamente connessa con tutta la provincia di Varese. Uscite dell’autostrada A8 Milano-Varese o “Autostrada
dei Laghi” si trovano a Castellanza e a Solbiate Olona. Tutti i 14 comuni del territorio preso in considerazione sono prossimi ad
un accesso a questa infrastruttura. Infatti, la direzione dell’A8 è approssimativamente parallela al fiume Olona e di conseguenza
alla Valle. Un’altra via di comunicazione molto significativa è la “Varesina”, una strada provinciale che segue la direzione nord-
sud connettendo Varese con Milano e inserendosi nella Valle Olona nei comuni di Vedano Olona e di Castiglione Olona.
La direttrice nord-sud è anche quella che segue la rete ferroviaria nella provincia di Varese gestita dall’impresa privata LeNord.
La Valle Olona è interessata dal tracciato, attraverso le stazioni di Castellanza, Vedano Olona e Castiglione Olona, ovvero,
l’estremo settentrionale e meridionale dell’ambito considerato.
La presenza dell’Aeroporto della Malpensa a 20-25 km di distanza dalla valle, fa si che questa zona sia ottimamente connessa
anche alla rete globale, poiché Malpensa è il secondo aeroporto con più traffico passeggeri d’Italia.
Castellanza: porta d’entrata della Valle Olona
Come sintetizzato nei paragrafi precedenti, Castellanza è il comune più meridionale dell’ambito. Si può affermare che, anche se
appartiene alla Valle Olona, è un nucleo urbano dell’hinterland milanese, in cui le dinamiche della capitale lombarda influenzano
la sua esistenza. È l’unico paese della valle che può vantare nei suoi confini amministrativi una stazione ferroviaria, un’entrata
all’autostrada, un servizio di bike-sharing e un accesso diretto alla pista ciclopedonale della Valle Olona. Tutto ciò fa si che il
comune si converta nella porta d’accesso alla valle.
3. La diffusione della Valle Olona come destino turistico.
La Valle Olona deve competere con vari destini turistici che hanno lo stesso target di visitatori. La stessa Provincia di Varese offre
escursioni giornaliere verso i vari laghi, fiumi e parchi del territorio, oltre che a un ricco patrimonio culturale e ad altri 3 patrimoni
Unesco. Anche la vicina Provincia di Como ha un territorio similare a quello di Varese e questo fa si che si converta in
un’ulteriore concorrente. Un’altra categoria rivale della Valle Olona nell’attrazione turistica è quella dei capoluoghi di provincia,
esempi sono le città di Varese, Como, Lecco, Lugano (Svizzera), Brescia e Bergamo.
Ambito Visione Missione Mercato Target Concorrenza
Valle
Olona
Risanamento dell’ambiente naturale,
riqualificazione dei beni industriali e
diversificazione economica per
detenere il capitale umano qualificato.
Impiegare i vari
patrimoni per favorire
uno sviluppo turistico
sostenibile.
Turismo del fine
settimana e
escursioni di breve
istanza.
La popolazione che
risiede nel nord d’Italia
e i turisti che visitano
la Lombardia  Expo
2015.
Altri corridoi ecologici,
città e paesi con eredità
culturale. Gli importanti
monumenti naturali e
culturali della regione.
La Valle Olona con la sua proposta turistica dovrebbe sottolineare la dinamicità dell’esperienza che si vuole proporre. In specifico
quest’ambito può offrire un itinerario cicloturistico. Un percorso sulla pista ciclopedonale nella quale si può apprezzare, in poco
tempo, tutto il ricco patrimonio dei 14 comuni. I punti forti della proposta turistica potrebbero essere:
 Il facile accesso a Castellanza
 Un itinerario cicloturistico di 20 km integrato tra l’Olona e la Valmorea
 Il ricco e vario patrimonio culturale, industriale e naturale del territorio
 Il patrimonio mondiale Unesco di Castelseprio-Torba
4. La preparazione del destino turistico
Una proposta interessante sarebbe quella di creare un centro d’interpretazione a Castellanza (può essere costituito da un casello,
dei vagoni del treno, etc.) che oltre ad introdurre il visitatore nel territorio serva come punto di ricezione turistica. In questo
comune, inoltre, sarebbe produttivo incrementare l’offerta di noleggio bici e la possibilità di contrattazione di guide turistiche che
accompagnino l’escursione anche per tutta la giornata.
Una efficace strategia sarebbe quella di preparare delle mappe illustrate, didattiche e turistiche, per aiutare i visitatori
nell’interpretazione del territorio. Ciò fa sì che il turista possa mantenere il controllo della visita, in un’esperienza dinamica e
interattiva dove l’ospite si renda protagonista arricchendosi della contemplazione dei patrimoni culturali, industriali o naturali.
Per fomentare e diffondere in tutto il territorio i benefici economici del turismo si potrebbero creare dei gruppi d’interesse
comprendenti attori privati (hotel, ristorazione, noleggio bici, etc.) e pubblici (patrimoni), oltre che a conservare gli eventi locali
esistenti e ad orgnizzare altre attività sostenibili.
Bisogerà avere particolare attenzione alla qualità e dinamicità dell’esperienza offerta al turista. Quest’utlimo, infatti, si trasformarà
lui stesso in mezzo di comunicazione, raccontando i momenti vissuti nella Valle Olona. Il visitatore deve arrivare a descrivere al
suo intorno sociale un’esperienza favorevole verso i problemi sociali esistenti. Per questo è importante diffondere l’idea che nella
valle si pratica un turismo sostenibile, che si utilizzano risorse locali e che la visita ha contribuito alla conservazione dei patrimoni
culturali e naturali autoctoni. Ciò che un turista deve percepire è la sensazione di star trascorrendo una giornata salutale sia per
quanto riguarda l’attività fisica praticata sia per le condizioni ambientali favorevoli.
Un Ecomuseo sembrerebbe la forma più adeguata per la gestione dinamica e efficiente del nuovo sviluppo turistico. Sarebbe un
ente apolitico, cooperativo, sovracomunale e altamente interessato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale,
dell’ambiente naturale e dell’archeologia industriale della valle.

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  • 1. .La Ciclabile della Valle Olona: Pedalando verso uno Sviluppo Turistico Sostenibile. Autore: Alberto Pala Abstract: Convertire la Valle Olona da territorio industriale a destino turistico attraverso la valorizzazione della ciclabile e dei beni culturali. “Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato intorno a € ~2 miliardi, di cui il 20% in Italia; si tratta dunque di un’area di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di leadership con investimenti specifici”, (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, 2013). 1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona I 14 comuni dell’ambito Valle Olona si relazionano intensamente con la storia della Provincia e di tutto il nord d’Italia. Precisamente, quest’area si situa nella parte meridionale della provincia di Varese, in Lombardia. Una provincia ubicata tra Milano e la Svizzera, in uno spazio prealpino con un’abbondante presenza di acqua e, per questo, storicamente molto antropizzato grazie alla sua grande capacità produttiva. La decisione di concretare quest’ambito in 14 comuni, deriva oltre che dalle caratteristiche fisiche similari del territorio, anche a causa di altre proprietà. Questo territorio si può considerare come un’unica entità per molteplici fattori antropici e storici (Introini e Zibetti, 1998). Di particolare importanza furono: l’inizio dell’espansione industriale, i processi di urbanizzazione moderna che portarono ad avere degli aspetti demografici, sociali ed economici omogenei, oltre alla comune convergenza o gravitazione di una parte di abitanti verso altri nuclei centrali (Varese e Milano) (Corna Pellegrini, 1969). La valle del fiume Olona è riconosciuta dalla letteratura come una delle zone incubatrici del processo d’industrializzazione d’Italia duranti i primi anni dell’800. Per questo, in molti testi si può incontrare la definizione di “Olona fiume di civiltà”. Le acque sono state necessarie per lo sviluppo, sopratutto, dell’industria tessile, delle fabbriche di cotone e seta, tessiture, tintorie e candeggi. È una valle ricca di storia, nella quale, oltre alla prosperità della rivoluzione industriale, si sono vissute altre rilevanti tappe della storia. A partire dall’“età del ferro” questo territorio è stato una habitat molto fiorente per varie civiltà. Per questo, ancora oggi, si può trovare lungo la valle un notevole patrimonio industriale e storico-culturale. L’ambito della Valle Olona include: Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona, Castelseprio, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate Olona, Lonate Ceppino, Fagnano Olona, Gornate Olona e Castellanza. I 14 comuni considerati racchiudono una popolazione totale di 97.529 abitanti che si distribuiscono in una superficie di 85,48 km2 . Come si può dedurre dal grafico che segue, oggi come in passato, l’industria prevale chiaramente su tutte le atre attività produttive dell’ambito. Secondo il censo del 2001, il 59% dei lavoratori della Valle Olona erano impiegati nell’industria (ISTAT, 2001). Le attività del settore terziario in questo territorio non hanno percentuali di occupazione molto alte, gli impiegati nel commercio sono il 13,27%, i professionisti il 6,79%, gli impiegati nella sanità il 3,25%, nell’istruzione lo 0,15% nell’hotelleria e ristorazione solamente il 2,60%. I servizi generali sono più concentrati a Castellanza, dove si trova la sede dell’università LIUC, i distretti di educazione superiore e gli unici ospedali dell’ambito. È sorprendente la mancanza assoluta di fattori riguardanti lo sviluppo turistico in Valle Olona, mentre in gran parte dell’Europa il turismo rurale è cresciuto come fattore d’ingresso economico diversificante e come ottimizzatore delle potenziali risorse endogene (García, 1996). In quest’area varesina, lo sviluppo turistico non si è considerato sino ad ora come un’opportunità per ampliare la Fonte: Elaborazione propria.
  • 2. diversificazione economica del territorio, nonostante il ricco patrimonio culturale, naturale e industriale presente nei limiti amministrativi dei 14 comuni. Il Patrimonio Culturale Indubbiamente il più importante patrimonio culturale del territorio preso in considerazione è il parco archeologico di Castelseprio-Torba. Un bene dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco e che conserva una parte dell’insediamento fortificato tardo-romano riutilizzato dai Longobardi. Oltre a questo patrimonio d’interesse internazionale, nella Valle Olona, si trovano altre testimonianze storiche. Risaltano, tra le decine di luoghi di culto di alto valore storico-architettonico e le varie chiese patronali, il Monastero di Cairate, la Collegiata di Castiglione Olona, il Santuario della Madonnetta di Gornate Olona e la Chiesa di San Michele di Gornate Superiore. Nei comuni della Valle Olona, però, si conservano anche molti resti della storica prosperità di questo territorio, esempi sono: il Castello Visconteo di Fagnano Olona, la Villa Carminati Brambilla di Castellanza, la Villa Greppi Gonzaga di Olgiate Olona e la Torre Colombera di Gorla Maggiore. Anche nei comuni ci sono alcuni borghi affascinanti come per esempio il centro storico di Lozza, di Caronno Corbellaro, di Gornate Superiore o di Castiglione Olona. Quest’ultimo è descritto, per il celebre scrittore Gabriele D’Annunzio, come “L’isola di Toscana in Lombardia”, contrapponendo la fama turistica toscana al ruolo industriale della regione lombarda. Archeologia Industriale Se il patrimonio culturale della Valle Olona è abbastanza ricco, il patrimonio industriale in questo territorio è anch’esso quantitativamente molto elevato. Esempi molto positivi sono la valorizzazione dell’antica linea ferroviaria della Valmorea con i suoi caselli e l’ex cotonificio Cantoni di Castellanza, oggi sede dell’università LIUC. Vi sono molti altri beni di archeologia industriale che sono in attesa di un nuovo destino, ma che nonostante ciò non sono di minor interesse estetico e culturale. Numerose erano le aziende che si dedicarono all’elaborazione del cotone (Cotonificio Ponti di Solbiate Olona, Cotonificio Enrico Candiani di Fagnano Olona, Cotonificio Schoch/Milani di Castiglione Olona e Cotonificio Luigi Candiani di Olgiate Olona), della carta (Cartiera Vita & Mayer di Cairate e Cartiera Crespi di Castiglione Olona) e della plastica (Mazzuchelli di Castiglione Olona). Di notevole interesse sono i mulini (alcuni solo resti) che percorrono tutta il fondovalle dell’Olona. Le testimonianze più interessanti sono indubbiamente il Mulino Taglioretti di Lonate Ceppino, il Mulino Bosetti/Solmoiraghi di Fagnano Olona e il Mulino del Sasso di Olgiate Olona. Patrimonio Naturale Nonostante il grande impatto che ha avuto lo sviluppo industriale sul territorio della Valle Olona, qui si trovano ancora molte superfici boschive. Anche se drasticamente diminuita, l’agricoltura sopratutto nei paesi più settentrionali non è del tutto scomparsa e i boschi di tutta la valle sono ancora molte volte i protagonisti dei paesaggi. Queste superfici “verdi” sono state regolate attraverso la formazione di quattro Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS). Nei confini amministrativi di Vedano Olona s’immette una porzione del Parco Regionale Pineta, in questo comune perciò vi è una connessione naturale tra l’asse dell’Olona e il grande parco che interessa la provincia di Varese e di Como. Anche il fiume Olona con tutti gli altri elementi idrografici della Fonte: Elaborazione propria.
  • 3. zona è sicuramente un patrimonio naturale di alto valore. Lungo il percorso del fiume si possono apprezzare meandri, pianure alluvionali, piccoli salti d’acqua e le “Gonfolite e Forre dell’Olona”, che sono un importante monumento naturale. 2. Il prodotto turistico La “Ciclopedonale della Valle Olona” Dal 2010 si è conclusa la “Pista Ciclopedonale della Valle Olona”, una greenway che riutilizza un lungo tratto del tracciato della ferrovia della Valmorea e che corre parallela, e a poca distanza, dalla riva del fiume Olona. È un’infrastruttura che facilita il collegamento sostenibile tra tutti i paesi della valle e tra la valle e l’alto milanese. Precisamente, il percorso parte da Castellanza e si conclude a Castiglione Olona. Sono circa 20 km di tracciato sommerso in un paesaggio boschivo e nella quale si può apprezzare molto patrimonio culturale ed altrettanto patrimonio industriale. Il progetto generale vuole riqualificare l’intero tracciato ferroviario dismesso, ovvero da Castellanza a Mendrisio (Svizzera), forse in un futuro si terminerà questa interessante proposta, però nonostante tutto, ora si è riusciti a connettere l’hinterland milanese con la Valle Olona. Il percorso della ciclopedonale è in ottime condizioni, con una buona segnaletica che indica il percorso originale, gli itinerari alternativi d’interesse culturale e i sentieri tra i parchi PLIS. In alcuni punti è ancora osservabile l’antica linea ferroviaria della Valmorea che si conserva come rappresentazione del luogo, così come i vari caselli, alcuni vagoni e altri elementi ferroviari che valorizzano la pista ricordando l’identità territoriale. L’acceso alla greenway è facilitato in decine di punti. La pista inizia nella località di Castellanza, dove vi è una stazione ferroviaria e un ampio parcheggio in prossimità della ciclabile. Alloggio e Ristorazione Nella Valle Olona vi sono 266 imprese che si dedicano all’accoglienza turistica e ristorazione (SISEL 2011). I dati mostrano come in questo ambito siano distribuiti su tutto il territorio 241 ristoranti e 25 hotel i quali offrono un totale di 1.334 posti letto. Trasporti La Valle Olona è perfettamente connessa con tutta la provincia di Varese. Uscite dell’autostrada A8 Milano-Varese o “Autostrada dei Laghi” si trovano a Castellanza e a Solbiate Olona. Tutti i 14 comuni del territorio preso in considerazione sono prossimi ad un accesso a questa infrastruttura. Infatti, la direzione dell’A8 è approssimativamente parallela al fiume Olona e di conseguenza alla Valle. Un’altra via di comunicazione molto significativa è la “Varesina”, una strada provinciale che segue la direzione nord- sud connettendo Varese con Milano e inserendosi nella Valle Olona nei comuni di Vedano Olona e di Castiglione Olona. La direttrice nord-sud è anche quella che segue la rete ferroviaria nella provincia di Varese gestita dall’impresa privata LeNord. La Valle Olona è interessata dal tracciato, attraverso le stazioni di Castellanza, Vedano Olona e Castiglione Olona, ovvero, l’estremo settentrionale e meridionale dell’ambito considerato. La presenza dell’Aeroporto della Malpensa a 20-25 km di distanza dalla valle, fa si che questa zona sia ottimamente connessa anche alla rete globale, poiché Malpensa è il secondo aeroporto con più traffico passeggeri d’Italia. Castellanza: porta d’entrata della Valle Olona Come sintetizzato nei paragrafi precedenti, Castellanza è il comune più meridionale dell’ambito. Si può affermare che, anche se appartiene alla Valle Olona, è un nucleo urbano dell’hinterland milanese, in cui le dinamiche della capitale lombarda influenzano la sua esistenza. È l’unico paese della valle che può vantare nei suoi confini amministrativi una stazione ferroviaria, un’entrata all’autostrada, un servizio di bike-sharing e un accesso diretto alla pista ciclopedonale della Valle Olona. Tutto ciò fa si che il comune si converta nella porta d’accesso alla valle.
  • 4. 3. La diffusione della Valle Olona come destino turistico. La Valle Olona deve competere con vari destini turistici che hanno lo stesso target di visitatori. La stessa Provincia di Varese offre escursioni giornaliere verso i vari laghi, fiumi e parchi del territorio, oltre che a un ricco patrimonio culturale e ad altri 3 patrimoni Unesco. Anche la vicina Provincia di Como ha un territorio similare a quello di Varese e questo fa si che si converta in un’ulteriore concorrente. Un’altra categoria rivale della Valle Olona nell’attrazione turistica è quella dei capoluoghi di provincia, esempi sono le città di Varese, Como, Lecco, Lugano (Svizzera), Brescia e Bergamo. Ambito Visione Missione Mercato Target Concorrenza Valle Olona Risanamento dell’ambiente naturale, riqualificazione dei beni industriali e diversificazione economica per detenere il capitale umano qualificato. Impiegare i vari patrimoni per favorire uno sviluppo turistico sostenibile. Turismo del fine settimana e escursioni di breve istanza. La popolazione che risiede nel nord d’Italia e i turisti che visitano la Lombardia  Expo 2015. Altri corridoi ecologici, città e paesi con eredità culturale. Gli importanti monumenti naturali e culturali della regione. La Valle Olona con la sua proposta turistica dovrebbe sottolineare la dinamicità dell’esperienza che si vuole proporre. In specifico quest’ambito può offrire un itinerario cicloturistico. Un percorso sulla pista ciclopedonale nella quale si può apprezzare, in poco tempo, tutto il ricco patrimonio dei 14 comuni. I punti forti della proposta turistica potrebbero essere:  Il facile accesso a Castellanza  Un itinerario cicloturistico di 20 km integrato tra l’Olona e la Valmorea  Il ricco e vario patrimonio culturale, industriale e naturale del territorio  Il patrimonio mondiale Unesco di Castelseprio-Torba 4. La preparazione del destino turistico Una proposta interessante sarebbe quella di creare un centro d’interpretazione a Castellanza (può essere costituito da un casello, dei vagoni del treno, etc.) che oltre ad introdurre il visitatore nel territorio serva come punto di ricezione turistica. In questo comune, inoltre, sarebbe produttivo incrementare l’offerta di noleggio bici e la possibilità di contrattazione di guide turistiche che accompagnino l’escursione anche per tutta la giornata. Una efficace strategia sarebbe quella di preparare delle mappe illustrate, didattiche e turistiche, per aiutare i visitatori nell’interpretazione del territorio. Ciò fa sì che il turista possa mantenere il controllo della visita, in un’esperienza dinamica e interattiva dove l’ospite si renda protagonista arricchendosi della contemplazione dei patrimoni culturali, industriali o naturali. Per fomentare e diffondere in tutto il territorio i benefici economici del turismo si potrebbero creare dei gruppi d’interesse comprendenti attori privati (hotel, ristorazione, noleggio bici, etc.) e pubblici (patrimoni), oltre che a conservare gli eventi locali esistenti e ad orgnizzare altre attività sostenibili. Bisogerà avere particolare attenzione alla qualità e dinamicità dell’esperienza offerta al turista. Quest’utlimo, infatti, si trasformarà lui stesso in mezzo di comunicazione, raccontando i momenti vissuti nella Valle Olona. Il visitatore deve arrivare a descrivere al suo intorno sociale un’esperienza favorevole verso i problemi sociali esistenti. Per questo è importante diffondere l’idea che nella valle si pratica un turismo sostenibile, che si utilizzano risorse locali e che la visita ha contribuito alla conservazione dei patrimoni culturali e naturali autoctoni. Ciò che un turista deve percepire è la sensazione di star trascorrendo una giornata salutale sia per quanto riguarda l’attività fisica praticata sia per le condizioni ambientali favorevoli. Un Ecomuseo sembrerebbe la forma più adeguata per la gestione dinamica e efficiente del nuovo sviluppo turistico. Sarebbe un ente apolitico, cooperativo, sovracomunale e altamente interessato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, dell’ambiente naturale e dell’archeologia industriale della valle.