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T5 – Fisiolopatologia
Gli allievi svolgeranno brevi esposizioni di ripasso sul

riflesso d'immersione, il blood shift ed in genere la
fisiologia dell'Apnea, secondo le indicazioni
dell'Istruttore.
Il "peptide natriuretico atriale".
L‘apnea in profondità.
L'edema polmonare.
L'attivazione piastrinica, il "Taravana"
La patologia da respirazione glosso faringea ("carpa")
Prove di BLS e studio delle tecniche di salvamento
L’attività subacquea provoca un consistente aumento della
produzione di urina (poliuria).
L’instaurarsi del Blood Shift, fa affluire al cuore una maggiore
quantità di sangue rispetto alla norma. Ne consegue uno
“stiramento” e distensione delle fibre muscolari cardiache.
Questi movimenti provocano la stimolazione meccanica dei
recettori di volume localizzati in questa sede (volocettori
atriali), i quali inducono un aumento di produzione di un
particolare ormone a struttura proteica, il fattore natriuretico
atriale (NAF), (che determina una forte perdita di sodio
(natriuresi) e quindi di acqua) e il parziale blocco di un altro
ormone (detto andidiuretico).
L’alterazione riflessa del livello di queste due sostanze,
insieme alla vasocostrizione e alla termodispersione, è
responsabile dell’aumento della diuresi durante e dopo
l’immersione (detta poliuria insipida del subacqueo).
Questo spiega anche la voglia di alimenti salati, dopo le tante
ore trascorse in’ immersione.
 Assumere dell’acqua, anche senza addizionarvi alcun

sale, per reintegrare le perdite.
 Evitare le bevande gassate - non sono indicate poco
prima e durante l’apnea; distendono la parete dello
stomaco e spingono in alto il diaframma.
 Alimenti utili a ripristinare il patrimonio salino ed

essenziali per
prevenire
frutta , ortaggi e verdure.

i

crampi,

sono:

 Infine, vanno assunte adeguate quantità di aminoacidi

“essenziali” i quali sono in grado di riparare i danni
muscolari causati dagli sforzi.
Apnea in profondità
Quando l’apnea viene effettuata in immersioni
profonde risulta molto pericolosa l’iperventilazione.
In queste condizioni, infatti, entrano in gioco gli
effetti delle modificazioni di pressione ambientale e
quindi di pressione parziale dei gas respiratori .
Apnea in profondità
Gli stimoli a riprendere il respiro dovuti alla CO2
rimangono sempre molto scarsi, perchè la sua
pressione nel sangue arterioso resta comunque
molto bassa ed aumenta poi molto gradualmente in
conseguenza delle attività metaboliche.
Apnea in profondità
La pressione alveolare di ossigeno, che può salire
fino a 125 mmHg in seguito all’iperventilazione,
aumenta in misura rilevante in ragione della
profondità e rimane a valori elevati anche se la
quantità di O2 nell’organismo continua a decrescere
per i fabbisogni metabolici:
si mantengono così a lungo in profondità condizioni
di normale saturazione arteriosa e viene pertanto a
mancare, oltre allo stimolo ipercapnico, anche
quello ipossico.
Apnea in profondità
In queste condizioni, i punti di rottura dell’apnea si
incontrano per pressioni di ossigeno più basse, che in
condizioni di riposo, ma soprattutto per pressioni di
CO2 (anidride carbonica) notevolmente più elevate (di
circa il 40 % con valori di 60-80 mmHg). Ci sarebbe
quindi una migliore tolleranza all’ipercapnia e per
quanto riguarda gli effetti della CO2 il subacqueo che
nuota in apnea, specialmente dopo iperventilazione,
potrebbe continuare a lungo l’immersione.
Apnea in profondità
Quindi, se l’apnea fosse troppo prolungata per
l’assenza degli stimoli ipossici ed ipercapnici in
profondità, alla risalita le condizioni ipossiche
risulterebbero gravi e tali da compromettere le
possibilità funzionali dei centri nervosi.
Apnea in profondità
Non si sa bene perchè il subacqueo esperto e ben
allenato decide di iniziare la risalita. Sicuramente
giocano un ruolo importante particolari situazioni
psicologiche e certamente da una profonda
conscienza di se stesso.
Il soggetto allenato sopporta molto meglio sia
maggiore ipossia che maggiore ipercapnia.
Taravana
Taravana
Le principali forme cliniche che si riscontrano
possono essere così schematizzate:
1 ) vestibolari-labirintiche :
- vertiginig
- disturbi dell'equilibrio;
- disturbi uditivi (ipoacusia, tinnito, sordità improwisa);
2) neurologiche centrali:
- disartria;
* afasia,
- emiparesi e/o parestesie prevalentemente destre.
Taravana
In particolare, nei possibili quadri
clinici si riconoscono sintomi a
rapida insorgenza e locali, o cronici
o da ostruzione vascolare di vario
tipo, sostenuti dall'instaurarsi di
diversi meccanismi fisiopatologici:
- sintomi locali-"bends", soprattutto
nelle zone in preda a fenomeni
infiammatori conseguenti
all'eccessivo lavoro muscolare;
Carpa
Carpa
Rianimazione e pronto soccorso
Conoscere le cause che possono provocare
incidenti é essenziale per prevenirli ed è
indispensabile per chiunque pratichi sport
acquatici ed attività subacquea, avere cognizioni
di pronto soccorso, rianimazione e tecniche di
salvamento.
Soccorso in situazioni di emergenza:
B.L.S.
La sigla B.L.S. deriva dall‘inglese Basic Life
Support (sostegno di base delle funzioni vitali)
Consiste nelle manovre più semplici della
rianimazione cardioplmonare (RCP)
 che non prevedono l’uso di attrezzature sanitarie
né di farmaci e che tutti possono imparare.
Soccorso in situazioni di emergenza:
B.L.S.
Si può così prestare soccorso nel caso si verifichi
un improvvisa cessazione dell‘attivitá del cuore o
dei polmoni.
IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS)
II Supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life
Support, BLS) consiste nelle procedure di
rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie
per soccorrere un paziente che:
ha perso coscienza,
ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in
stato di apnea per altri motivi,
è in arresto cardiaco.
L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione
dei danni anossici cerebrali (inizia dopo 4’ –
6’ di assenza di circolo – dopo ca. 10’ si
hanno lesioni cerebrali irreversibili);
IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS)
le procedure sono finalizzate a:
prevenire
l'evoluzione verso l'arresto
cardiaco in caso di ostruzione respiratoria o
apnea,
provvedere
alla respirazione e alla
circolazione artificiali in caso di arresto di
circolo.
BlS - Scopo
Prevenire i danni anossici cerebrali nel
soggetto in cui risultano compromesse una o
più funzioni vitali:
Non è cosciente
Non respira
Non ha polso
La "Catena della sopravvivenza"
La sopravvivenza integra dopo un arresto
cardiaco avvenuto in sede preospedaliera
dipende dalla corretta realizzazione di una
serie di interventi;
la metafora della "catena" sta a significare
che se una delle fasi del soccorso è mancante,
le possibilità di sopravvivenza sono
ridottissime.
La "Catena della sopravvivenza"
Come illustrato in figura, i quattro anelli
della
catena
sono
costituiti
da:
accesso precoce al sistema di emergenza
inizio precoce delle procedure di BLS (con
particolare riferimento al BLS messo in atto
dalle
persone
presenti)
defibrillazione precoce, cioè arrivo precoce
sul posto di un'equipe in grado di praticare la
defibrillazione
inizio precoce del trattamento intensivo.
LA SEQUENZA DEL BLS
La sequenza delle procedure di BLS consiste in
una serie di azioni alternate con fasi di
valutazione.
Le
azioni
sono
schematizzate
mnemonicamente con l'ABC:
A.Apertura delle vie aeree (Airway)
B.Bocca-a-bocca (Breathing)
C.Compressioni toraciche

(Circulation)
LA SEQUENZA DEL BLS
Ogni passo è preceduto da una fase di valutazione:
Valutazione dello stato di coscienza
==> A
Valutazione della presenza di attività respiratoria ==>
B
Valutazione della presenza di attività circolatoria ==>
C
Ogni valutazione ed ogni azione va eseguita nella
corretta sequenza e nella corretta modalità.
SEQUENZA BLS - UN SOCCORRITORE
 1.

Valuta lo stato di coscienza;

se la vittima non risponde:
 2.
Chiama aiuto, posiziona, allinea
 3.
 A. Pervietà delle vie aeree: sollevamento del mento,
 iperestensione del capo, esplorazione del cavo orale
 4.
Valuta per 5 s la presenza di attività respiratoria;
se assente:
 5.
 B. 2 insufflazioni
 6.
Valuta per 5 s. la presenza del polso carotideo;
se assente:
 7.
 C. Compressioni toraciche 80 - 100/min.
 Alterna 2 insufflazioni a 15 compressioni
 8. Dopo il primo minuto e poi
ogni pochi minuti valuta se è ricomparso il polso.
 9. Se ricompaiono polso e respiro,
 ripercorri la sequenza al contrario.
BLS PRATICATO DA DUE SOCCORRITORI
 La sequenza del BLS viene attuata da due soccorritori in modo più efficace e meno













faticoso per gli operatori.
Separazioni dei ruoli:
il 1° soccorritore effettua le fasi del BLS come descritte sopra fino alla valutazione
della presenza del circolo, posizionandosi dietro la testa del paziente nel caso
vengano impiegati mezzi aggiuntivi per la ventilazione (pocket mask, pallonemaschera);
il 2° soccorritore aiuta il 1° nel posizionamento della vittima e si prepara ad effettuare
le compressioni toraciche prendendo posto a fianco del torace del paziente;
il 1° soccorritore, accertata l'assenza del polso carotideo, comunica al 2°: "è un arresto
cardiaco: inizia il massaggio"
il 2° soccorritore inizia le compressioni toraciche contando ad alta voce per
sincronizzarsi con le insufflazioni;
si alternano 5 compressioni ed I'insufflazione;
il 1° soccorritore dopo il primo minuto (e successivamente ogni pochi minuti) invita
il 2° ad interrompere le compressioni e rivaluta per 5 s la presenza del polso.
Scambio
fra
i
due
soccorritori.
Quando uno dei due è stanco (più facilmente il 2°) chiede uno scambio dei ruoli:
"alla fine di questo ciclo, cambio";
finisce le 5 compressioni, si sposta alla testa del paziente, valuta per 5s Ia presenza
del polso, insuffla;
I'altro soccorritore, dopo che il compagno ha effettuato la 5° compressione, si sposta
a fianco del torace, ricerca il punto di compressione e dopo l'insufflazione inizia le
compressioni toraciche.
Primo soccorso
 

 Una persona che abbia subito un qualsiasi incidente va  messa

supina,  possibilmente posizione di sicurezza,  (decubito 
laterale  con  una  gamba  piegata  per  mantenere  uno  stabile 
equilibrio),  deve  essere  liberato  di  tutte  le  cose  che  possano 
rendere difficoltosa la respirazione, deve essere riscaldato, deve 
essere portato al più presto presso un centro attrezzato.
 Non  deve  essere  obbligato  a  mantenere  una  posizione  che  lui 
non  voglia  assumere  (far  appoggiare  un  soggetto  colpito  da 
pneumotorace  destro  sul  lato  sinistro,  unico  polmone  con  il 
quale respira, è criminale).
 La migliore prevenzione resta comunque l'essersi organizzati in 
modo  da  avere  a  disposizione  un  mezzo  rapido  che  possa 
trasportare  l'infortunato  al  più  presto  presso  un  centro 
attrezzato.
 Quelle  che  vengono  qui  di  seguito  riferite  sono  poche  ed 
essenziali  nozioni  che  devono  servire  a  non  fare  danno, 
piuttosto che a curare.
B.L.S. - Assistenza all'infortunato
L'infortunato  deve  essere  sempre  trattato  con 

attenzione, va tranquillizzato, tenuto all'ombra e 
coperto,  deve  essere  liberato  da  tutti  gli 
indumenti  inutili  e  stretti,  va  tenuto  supino  e 
possibilmente  su  un  fianco  in  posizione  di 
sicurezza,  se  cosciente  bisogna  somministrargli 
liquidi,  va  portato  al  più  presto  nel  posto  dove 
possa ricevere le cure del caso.

Arresto respiratorio e arresto cardiaco,

B.L.S.
Per arresto respiratorio si intende una
interruzione della dinamica respiratoria.

Per arresto cardiaco si intende il blocco delle

funzioni del cuore.
Schema riassuntivo
 

 1)

 Interrogare la Vittima
 Verificare funzionalità cardiorespiratorie
 Ispezionarla

 2) Intervenire 
 Attività cardiorespiratoria assente  tecniche di rianimazione (vd. corso





 

specifico B.L.S. FIPSAS – DAN)
Dolore retrosternale 
Dolore da trauma 
Emorragia 
Perdita di coscienza 

 Sospettare Infarto
 Sospettare frattura
 Tamponare
 Sospettare crisi epilettica

 TRA I DOVERI DEL PRIMO SOCCORSO È IMPORTANTE FAVORIRE UN

RAPIDO PRONTO SOCCORSO:

 PERTANTO CHIAMARE MEDICI, AMBULANZE, INVIARE AD UN OSPEDALE
Prese di salvamento e trasporto dell’infortunato
 
 a sella (il  soccorritore  prende  l’infortunato  che  si  trova  in 
galleggiamento  alle  sue  spalle,  afferrandolo  per  una  gamba  e  l’ascella 
opposta, oppure per l’ascella e la gamba più vicini a terra),
 
 a sella con una mano sola  (il  braccio  che  prende  la  gamba  va  a 
prendere la mano equiparte dell’infortunato),
 
 alla pompieristica,
 
 a zaino,
 
 tecnica croce rossa (soccorritore di spalle ad infortunato seduto, con 
le mani passa sotto ascelle dell’infortunato e prende i di lui polsi),
 
 per trascinamento sulla battigia,
 
 per rotolamento con rete od asciugamano.
Recupero dell‘infortunato salvamento
Chi  pratica  l‘apnea  é  tenuto  ad  avere  una 
preparazione  adeguata  che  gli  consenta  di 
intervernire 
correttamente 
e 
tempestivamente in caso dovesse:
Soccorrere  un  compagno  in  difficoltà  in 
piscina o al mare o recuperare una persona in 
pericolo immergendosi in apnea.
Recupero dell‘infortunato In piscina o bacindo delimitato
al mare
Un  compagno  giace  sul  fondo  con  pinne, 
maschera e zavorrato con cintura (fig.1);
A  ca.  10  metri  di  distanza  il  soccorritore, 
pinneggiando  verso  la  sua  posizione,  si 
immergerá e lo raggiungerà alle spalle ed una 
volta  in  contatto  lo  libererà  della  zavorra,  si 
libererà  della  sua  (perchè  prima  si  libera  di 
quella dell‘infortunato?)
Poi  prendendolo  con  un  braccio  sotto 
l‘ascella lo ribalterà accostandolselo al torace, 
iniziando la risalita (fig. 2)
Recupero dell‘infortunato
Una  volta  in  superficie  lo  libererà  della 

maschera e dell‘aeratore, inserirà il proprio nella 
sua  bocca  ed  inizierà  la  pinneggiata  verso  il 
bordo della vasca (o dell‘imbarcazione o spiaggia 
nel caso si esegua al mare)
Controllerà che il capo del compagno sia sempre 
fuori  dall‘acqua  e,  tenendo  stretto  l‘aeratore  tra 
le sue labbra, simulerá delle insufflazioni
Raggiunta  la  sponda  bassa  girerà  il  compagno 
fronte  al  bordo,  terrà  le  sue  mani  ferme  sul 
bordo facendo pressione con una propria mano
Recupero dell‘infortunato
Si  isserà,  si  libererà  della  propria  attrezzatura  e 

tenterà  di  sollevare  il  compagno  prestando 
attenzione  al  capo  che  dovrá  essere  sempre 
emerso.
In  caso  che  non  si  é  in  grado  di  sollevarlo  di 
forza, si potrà prenderlo per i polsi, sollevarlo un 
pò,  e  quindi  reimmergerlo  interamente 
approfittando della spinta dell‘acqua per issarlo.
(in  mare  la  simulazione  dovrà  essere  effettuata 
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Ap3 t5 fisiopatologia

  • 1.
  • 2. T5 – Fisiolopatologia Gli allievi svolgeranno brevi esposizioni di ripasso sul riflesso d'immersione, il blood shift ed in genere la fisiologia dell'Apnea, secondo le indicazioni dell'Istruttore. Il "peptide natriuretico atriale". L‘apnea in profondità. L'edema polmonare. L'attivazione piastrinica, il "Taravana" La patologia da respirazione glosso faringea ("carpa") Prove di BLS e studio delle tecniche di salvamento
  • 3. L’attività subacquea provoca un consistente aumento della produzione di urina (poliuria). L’instaurarsi del Blood Shift, fa affluire al cuore una maggiore quantità di sangue rispetto alla norma. Ne consegue uno “stiramento” e distensione delle fibre muscolari cardiache. Questi movimenti provocano la stimolazione meccanica dei recettori di volume localizzati in questa sede (volocettori atriali), i quali inducono un aumento di produzione di un particolare ormone a struttura proteica, il fattore natriuretico atriale (NAF), (che determina una forte perdita di sodio (natriuresi) e quindi di acqua) e il parziale blocco di un altro ormone (detto andidiuretico).
  • 4. L’alterazione riflessa del livello di queste due sostanze, insieme alla vasocostrizione e alla termodispersione, è responsabile dell’aumento della diuresi durante e dopo l’immersione (detta poliuria insipida del subacqueo). Questo spiega anche la voglia di alimenti salati, dopo le tante ore trascorse in’ immersione.
  • 5.  Assumere dell’acqua, anche senza addizionarvi alcun sale, per reintegrare le perdite.  Evitare le bevande gassate - non sono indicate poco prima e durante l’apnea; distendono la parete dello stomaco e spingono in alto il diaframma.  Alimenti utili a ripristinare il patrimonio salino ed essenziali per prevenire frutta , ortaggi e verdure. i crampi, sono:  Infine, vanno assunte adeguate quantità di aminoacidi “essenziali” i quali sono in grado di riparare i danni muscolari causati dagli sforzi.
  • 6.
  • 7. Apnea in profondità Quando l’apnea viene effettuata in immersioni profonde risulta molto pericolosa l’iperventilazione. In queste condizioni, infatti, entrano in gioco gli effetti delle modificazioni di pressione ambientale e quindi di pressione parziale dei gas respiratori .
  • 8. Apnea in profondità Gli stimoli a riprendere il respiro dovuti alla CO2 rimangono sempre molto scarsi, perchè la sua pressione nel sangue arterioso resta comunque molto bassa ed aumenta poi molto gradualmente in conseguenza delle attività metaboliche.
  • 9. Apnea in profondità La pressione alveolare di ossigeno, che può salire fino a 125 mmHg in seguito all’iperventilazione, aumenta in misura rilevante in ragione della profondità e rimane a valori elevati anche se la quantità di O2 nell’organismo continua a decrescere per i fabbisogni metabolici: si mantengono così a lungo in profondità condizioni di normale saturazione arteriosa e viene pertanto a mancare, oltre allo stimolo ipercapnico, anche quello ipossico.
  • 10. Apnea in profondità In queste condizioni, i punti di rottura dell’apnea si incontrano per pressioni di ossigeno più basse, che in condizioni di riposo, ma soprattutto per pressioni di CO2 (anidride carbonica) notevolmente più elevate (di circa il 40 % con valori di 60-80 mmHg). Ci sarebbe quindi una migliore tolleranza all’ipercapnia e per quanto riguarda gli effetti della CO2 il subacqueo che nuota in apnea, specialmente dopo iperventilazione, potrebbe continuare a lungo l’immersione.
  • 11. Apnea in profondità Quindi, se l’apnea fosse troppo prolungata per l’assenza degli stimoli ipossici ed ipercapnici in profondità, alla risalita le condizioni ipossiche risulterebbero gravi e tali da compromettere le possibilità funzionali dei centri nervosi.
  • 12. Apnea in profondità Non si sa bene perchè il subacqueo esperto e ben allenato decide di iniziare la risalita. Sicuramente giocano un ruolo importante particolari situazioni psicologiche e certamente da una profonda conscienza di se stesso. Il soggetto allenato sopporta molto meglio sia maggiore ipossia che maggiore ipercapnia.
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  • 18. Taravana Le principali forme cliniche che si riscontrano possono essere così schematizzate: 1 ) vestibolari-labirintiche : - vertiginig - disturbi dell'equilibrio; - disturbi uditivi (ipoacusia, tinnito, sordità improwisa); 2) neurologiche centrali: - disartria; * afasia, - emiparesi e/o parestesie prevalentemente destre.
  • 19. Taravana In particolare, nei possibili quadri clinici si riconoscono sintomi a rapida insorgenza e locali, o cronici o da ostruzione vascolare di vario tipo, sostenuti dall'instaurarsi di diversi meccanismi fisiopatologici: - sintomi locali-"bends", soprattutto nelle zone in preda a fenomeni infiammatori conseguenti all'eccessivo lavoro muscolare;
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  • 21. Carpa
  • 22. Carpa
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  • 24. Rianimazione e pronto soccorso Conoscere le cause che possono provocare incidenti é essenziale per prevenirli ed è indispensabile per chiunque pratichi sport acquatici ed attività subacquea, avere cognizioni di pronto soccorso, rianimazione e tecniche di salvamento.
  • 25. Soccorso in situazioni di emergenza: B.L.S. La sigla B.L.S. deriva dall‘inglese Basic Life Support (sostegno di base delle funzioni vitali) Consiste nelle manovre più semplici della rianimazione cardioplmonare (RCP)  che non prevedono l’uso di attrezzature sanitarie né di farmaci e che tutti possono imparare.
  • 26. Soccorso in situazioni di emergenza: B.L.S. Si può così prestare soccorso nel caso si verifichi un improvvisa cessazione dell‘attivitá del cuore o dei polmoni.
  • 27. IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS) II Supporto di base delle funzioni vitali (Basic Life Support, BLS) consiste nelle procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie per soccorrere un paziente che: ha perso coscienza, ha una ostruzione delle vie aeree o si trova in stato di apnea per altri motivi, è in arresto cardiaco. L'obiettivo principale del BLS è la prevenzione dei danni anossici cerebrali (inizia dopo 4’ – 6’ di assenza di circolo – dopo ca. 10’ si hanno lesioni cerebrali irreversibili);
  • 28. IL SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI (BLS) le procedure sono finalizzate a: prevenire l'evoluzione verso l'arresto cardiaco in caso di ostruzione respiratoria o apnea, provvedere alla respirazione e alla circolazione artificiali in caso di arresto di circolo.
  • 29. BlS - Scopo Prevenire i danni anossici cerebrali nel soggetto in cui risultano compromesse una o più funzioni vitali: Non è cosciente Non respira Non ha polso
  • 30. La "Catena della sopravvivenza" La sopravvivenza integra dopo un arresto cardiaco avvenuto in sede preospedaliera dipende dalla corretta realizzazione di una serie di interventi; la metafora della "catena" sta a significare che se una delle fasi del soccorso è mancante, le possibilità di sopravvivenza sono ridottissime.
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  • 32. La "Catena della sopravvivenza" Come illustrato in figura, i quattro anelli della catena sono costituiti da: accesso precoce al sistema di emergenza inizio precoce delle procedure di BLS (con particolare riferimento al BLS messo in atto dalle persone presenti) defibrillazione precoce, cioè arrivo precoce sul posto di un'equipe in grado di praticare la defibrillazione inizio precoce del trattamento intensivo.
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  • 34. LA SEQUENZA DEL BLS La sequenza delle procedure di BLS consiste in una serie di azioni alternate con fasi di valutazione. Le azioni sono schematizzate mnemonicamente con l'ABC: A.Apertura delle vie aeree (Airway) B.Bocca-a-bocca (Breathing) C.Compressioni toraciche (Circulation)
  • 35. LA SEQUENZA DEL BLS Ogni passo è preceduto da una fase di valutazione: Valutazione dello stato di coscienza ==> A Valutazione della presenza di attività respiratoria ==> B Valutazione della presenza di attività circolatoria ==> C Ogni valutazione ed ogni azione va eseguita nella corretta sequenza e nella corretta modalità.
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  • 41. SEQUENZA BLS - UN SOCCORRITORE  1. Valuta lo stato di coscienza; se la vittima non risponde:  2. Chiama aiuto, posiziona, allinea  3.  A. Pervietà delle vie aeree: sollevamento del mento,  iperestensione del capo, esplorazione del cavo orale  4. Valuta per 5 s la presenza di attività respiratoria; se assente:  5.  B. 2 insufflazioni  6. Valuta per 5 s. la presenza del polso carotideo; se assente:  7.  C. Compressioni toraciche 80 - 100/min.  Alterna 2 insufflazioni a 15 compressioni  8. Dopo il primo minuto e poi ogni pochi minuti valuta se è ricomparso il polso.  9. Se ricompaiono polso e respiro,  ripercorri la sequenza al contrario.
  • 42. BLS PRATICATO DA DUE SOCCORRITORI  La sequenza del BLS viene attuata da due soccorritori in modo più efficace e meno            faticoso per gli operatori. Separazioni dei ruoli: il 1° soccorritore effettua le fasi del BLS come descritte sopra fino alla valutazione della presenza del circolo, posizionandosi dietro la testa del paziente nel caso vengano impiegati mezzi aggiuntivi per la ventilazione (pocket mask, pallonemaschera); il 2° soccorritore aiuta il 1° nel posizionamento della vittima e si prepara ad effettuare le compressioni toraciche prendendo posto a fianco del torace del paziente; il 1° soccorritore, accertata l'assenza del polso carotideo, comunica al 2°: "è un arresto cardiaco: inizia il massaggio" il 2° soccorritore inizia le compressioni toraciche contando ad alta voce per sincronizzarsi con le insufflazioni; si alternano 5 compressioni ed I'insufflazione; il 1° soccorritore dopo il primo minuto (e successivamente ogni pochi minuti) invita il 2° ad interrompere le compressioni e rivaluta per 5 s la presenza del polso. Scambio fra i due soccorritori. Quando uno dei due è stanco (più facilmente il 2°) chiede uno scambio dei ruoli: "alla fine di questo ciclo, cambio"; finisce le 5 compressioni, si sposta alla testa del paziente, valuta per 5s Ia presenza del polso, insuffla; I'altro soccorritore, dopo che il compagno ha effettuato la 5° compressione, si sposta a fianco del torace, ricerca il punto di compressione e dopo l'insufflazione inizia le compressioni toraciche.
  • 43. Primo soccorso    Una persona che abbia subito un qualsiasi incidente va  messa supina,  possibilmente posizione di sicurezza,  (decubito  laterale  con  una  gamba  piegata  per  mantenere  uno  stabile  equilibrio),  deve  essere  liberato  di  tutte  le  cose  che  possano  rendere difficoltosa la respirazione, deve essere riscaldato, deve  essere portato al più presto presso un centro attrezzato.  Non  deve  essere  obbligato  a  mantenere  una  posizione  che  lui  non  voglia  assumere  (far  appoggiare  un  soggetto  colpito  da  pneumotorace  destro  sul  lato  sinistro,  unico  polmone  con  il  quale respira, è criminale).  La migliore prevenzione resta comunque l'essersi organizzati in  modo  da  avere  a  disposizione  un  mezzo  rapido  che  possa  trasportare  l'infortunato  al  più  presto  presso  un  centro  attrezzato.  Quelle  che  vengono  qui  di  seguito  riferite  sono  poche  ed  essenziali  nozioni  che  devono  servire  a  non  fare  danno,  piuttosto che a curare.
  • 44. B.L.S. - Assistenza all'infortunato L'infortunato  deve  essere  sempre  trattato  con  attenzione, va tranquillizzato, tenuto all'ombra e  coperto,  deve  essere  liberato  da  tutti  gli  indumenti  inutili  e  stretti,  va  tenuto  supino  e  possibilmente  su  un  fianco  in  posizione  di  sicurezza,  se  cosciente  bisogna  somministrargli  liquidi,  va  portato  al  più  presto  nel  posto  dove  possa ricevere le cure del caso. Arresto respiratorio e arresto cardiaco, B.L.S. Per arresto respiratorio si intende una interruzione della dinamica respiratoria. Per arresto cardiaco si intende il blocco delle funzioni del cuore.
  • 45. Schema riassuntivo    1)  Interrogare la Vittima  Verificare funzionalità cardiorespiratorie  Ispezionarla  2) Intervenire   Attività cardiorespiratoria assente  tecniche di rianimazione (vd. corso       specifico B.L.S. FIPSAS – DAN) Dolore retrosternale  Dolore da trauma  Emorragia  Perdita di coscienza   Sospettare Infarto  Sospettare frattura  Tamponare  Sospettare crisi epilettica  TRA I DOVERI DEL PRIMO SOCCORSO È IMPORTANTE FAVORIRE UN RAPIDO PRONTO SOCCORSO:  PERTANTO CHIAMARE MEDICI, AMBULANZE, INVIARE AD UN OSPEDALE
  • 46. Prese di salvamento e trasporto dell’infortunato    a sella (il  soccorritore  prende  l’infortunato  che  si  trova  in  galleggiamento  alle  sue  spalle,  afferrandolo  per  una  gamba  e  l’ascella  opposta, oppure per l’ascella e la gamba più vicini a terra),    a sella con una mano sola  (il  braccio  che  prende  la  gamba  va  a  prendere la mano equiparte dell’infortunato),    alla pompieristica,    a zaino,    tecnica croce rossa (soccorritore di spalle ad infortunato seduto, con  le mani passa sotto ascelle dell’infortunato e prende i di lui polsi),    per trascinamento sulla battigia,    per rotolamento con rete od asciugamano.
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  • 50. Recupero dell‘infortunato salvamento Chi  pratica  l‘apnea  é  tenuto  ad  avere  una  preparazione  adeguata  che  gli  consenta  di  intervernire  correttamente  e  tempestivamente in caso dovesse: Soccorrere  un  compagno  in  difficoltà  in  piscina o al mare o recuperare una persona in  pericolo immergendosi in apnea.
  • 51. Recupero dell‘infortunato In piscina o bacindo delimitato al mare Un  compagno  giace  sul  fondo  con  pinne,  maschera e zavorrato con cintura (fig.1); A  ca.  10  metri  di  distanza  il  soccorritore,  pinneggiando  verso  la  sua  posizione,  si  immergerá e lo raggiungerà alle spalle ed una  volta  in  contatto  lo  libererà  della  zavorra,  si  libererà  della  sua  (perchè  prima  si  libera  di  quella dell‘infortunato?) Poi  prendendolo  con  un  braccio  sotto  l‘ascella lo ribalterà accostandolselo al torace,  iniziando la risalita (fig. 2)
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  • 53. Recupero dell‘infortunato Una  volta  in  superficie  lo  libererà  della  maschera e dell‘aeratore, inserirà il proprio nella  sua  bocca  ed  inizierà  la  pinneggiata  verso  il  bordo della vasca (o dell‘imbarcazione o spiaggia  nel caso si esegua al mare) Controllerà che il capo del compagno sia sempre  fuori  dall‘acqua  e,  tenendo  stretto  l‘aeratore  tra  le sue labbra, simulerá delle insufflazioni Raggiunta  la  sponda  bassa  girerà  il  compagno  fronte  al  bordo,  terrà  le  sue  mani  ferme  sul  bordo facendo pressione con una propria mano
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  • 55. Recupero dell‘infortunato Si  isserà,  si  libererà  della  propria  attrezzatura  e  tenterà  di  sollevare  il  compagno  prestando  attenzione  al  capo  che  dovrá  essere  sempre  emerso. In  caso  che  non  si  é  in  grado  di  sollevarlo  di  forza, si potrà prenderlo per i polsi, sollevarlo un  pò,  e  quindi  reimmergerlo  interamente  approfittando della spinta dell‘acqua per issarlo. (in  mare  la  simulazione  dovrà  essere  effettuata  ad una prof. max di 8m).

Notas do Editor

  1. Da A-Come Apnea
  2. Da A-Come Apnea