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Stani Smiraglia Stereotipi e schemi
Approcci interpretativi degli stereotipi Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Approccio psicodinamico – Lo stereotipo sostiene la dinamica dei bisogni intrapsichici degli individui • Approccio socioculturale – Lo stereotipo è espressione di norme, ruoli, culture • Approccio cognitivo – Lo stereotipo interviene nel processo di elaborazione delle informazioni, sostenendo il sistema cognitivo
Approccio psicodinamico Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Lo stereotipo è espressione di un’istanza di difesa dell’Io e di motivazioni egoistiche – Se l’io è debole, si generano reazioni antitetiche per incrementare il sentimento differenziale di benessere • Teoria della Frustrazione-Aggressività (Dollard) • La personalità autoritaria (Adorno)
Approccio socioculturale Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Gli stereotipi dipendono dalle dinamiche del processo di socializzazione  – Il pregiudizio deriva dall’apprendimento culturale di atteggiamenti consolidati – Rilevante è il ruolo dei genitori, del gruppo dei pari, dei mass media • Lo stereotipo è espressione di una generale disposizione alla conformità – Si assumono gli atteggiamenti dei membri di un gruppo interno ( in-group )
Approccio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Nell’affrontare la questione relativa al ruolo delle stereotipie nell’organizzazione e nel funzionamento dei processi cognitivi è opportuno sottolineare che rilevante è il  processo  non il  contenuto . Gli stereotipi sono espressione funzionale delle modalità processuali del sistema cognitivo
Approccio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Stereotipo:  è uno schema cognitivo che è sostenuto dalle conoscenze, credenze ed aspettative che una persona ha nei confronti di un gruppo sociale • Gli stereotipi rispondono alla “legge del minimo sforzo” (Allport, 1954) in relazione alla complessità del mondo sociale • Gli stereotipi  generalizzano un tratto a tutti gli individui che partecipano a quel gruppo con l’effetto di minimizzare ogni altro tratto che li rende invece diversi.
Prototipo  Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi E’ un modello mentale contenente le caratteristiche tipiche di un concetto o di un oggetto sociale.  È il membro di una categoria che possiede il massimo di attributi in comune con gli altri membri della categoria stessa e il minimo di attributi in comune con i membri di altre contrapposte categorie  Hastie, 1981 – Il prototipo come individuo medio – Il prototipo come individuo estremo
Prototipo  Il prototipo come individuo medio Intorno al 1880 Charles Galton, sperimentava la tecnica fotografica sovrapponendo migliaia di fotoritratti appartenenti a vari gruppi etnici e sociali per ricostruire l’immagine dell’individuo medio: il prototipo della sua categoria di appartenenza Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il tipo criminale
Prototipo  Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il prototipo come individuo medio Sir Charles Galton Il tipo Ebreo
Il prototipo, se individuato nell’individuo estremo, si caratterizza, in coerenza, come substrato di un pregiudizio d’odio oppure di un pregiudizio d’amore. In esso vengono enfatizzati tutti i caratteri dell’individuo medio, similmente a quello che avviene nel ritratto caricaturale.  Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il prototipo come individuo estremo Tipo ebreo, 1900 Prototipo
Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il termine euristica deriva da  eureka , esclamazione di gioia attribuita ad Archimede in relazione ad un’importante intuizione scientifica.  In senso esteso, le euristiche si identificano con le regole generali che gli individui seguono per pervenire, in modo rapido ed efficiente a formulare giudizi valutativi e a pervenire a certe conclusioni sulla base di determinate premesse.  Archimede da Siracusa
Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Per la loro propria natura e funzione, queste scorciatoie non assicurano dunque il risultato dell’efficacia, quanto piuttosto quello dell’economia dell’impegno cognitivo in relazione all’accettabilità soggettiva del prodotto del giudizio. Richard Nisbett  Le euristiche sono delle scorciatoie cognitive   Tversky e Kahneman (1974) ma anche Nisbett e Ross (1980) interpretano le euristiche come strategie cognitive semplificate ampiamente utilizzate dall’individuo comune nella vita quotidiana, spesso in situazioni di incertezza e, dunque, ben lontane dai fondamenti del pensiero logico-scientifico.
Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi In letteratura sono generalmente identificate le seguenti strategie euristiche:  • L’euristica della disponibilità • L’euristica della controfattualità • L’euristica della rappresentatività • L’euristica dell’ancoraggio e dell’accomodamento
L’euristica della disponibilità Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi I nostri giudizi sono formulati in base alle  informazioni e conoscenze di cui disponiamo,  materiali  cognitivi accessibili in memoria che riflettono, in forma agevole ed essenziale e dunque comunicabile, le nostre esperienze. I  mass media sono una fonte primaria di dati accessibili nelle comunicazioni interpersonali: ad esempio, quando ci esprimiamo sulla frequenza di eventi catastrofici, delitti e malattie o enunciamo la gerarchia delle cose che ci preoccupano ( agenda setting ). Le euristiche
L’euristica della disponibilità e il modo della Tv Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi George Gerbner e collaboratori (1986) hanno analiticamente studiato e descritto la rappresentazione della realtà emergente dalla programmazione televisiva ed hanno approfondito l’impatto che queste immagini hanno sugli atteggiamenti e le convinzioni degli spettatori assidui ( heavy viewers ) rispetto a quelle degli spettatori più distaccati ( light viewers ). • Il mondo che appare in Tv è una rappresentazione grossolana e fuorviante della realtà • La tv incide significativamente sulle credenze di realtà degli spettatori Le euristiche
L’euristica della controfattualità Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il pensiero ipotetico agisce sulla rappresentazioni degli eventi della nostra vita producendo scenari alternativi, in cui le cose avrebbero potuto o potrebbero andare diversamente. In relazione a ciò che viene simulato si possono produrre risposte emotive e comportamentali che hanno effetto sulla stessa evoluzione delle vicende della nostra vita. Se avessi sposato lui oggi non sarei così infelice.. Le euristiche
L’euristica della rappresentatività Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Si perviene alle conclusioni di un’argomentazione e a giudizi personali in base alla similitudine o corrispondenza tra gli elementi e i tratti di cui si dispone e quelli, stereotipati e prototipici che rappresentano la categoria che adottiamo per la formulazione della valutazione e del giudizio. ..e la sai quella dei tre carabinieri: uno milanese, uno genovese e l’altro napoletano… Le euristiche
L’euristica dell’ancoraggio e dell’accomodamento Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Ha rubato anche dal mio.. Gli darei dieci anni di galera.. Capisci? Ha  rubato dal mio armadietto.. Allora…20 Il giudizio espresso diventa un punto di  ancoraggio  per ogni ulteriore giudizio correlato. La variabilità delle situazioni porta ad  accomodamenti  delle valutazioni successive che, tuttavia, difficilmente tradiranno la consistenza della prima opinione ma che, anzi, si fonderanno, anche a costo di amplificazione o errori, sullo standard di giudizio iniziale. Le euristiche
Categorizzazione Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi E’ il processo cognitivo in base al quale vengono resi distinti elementi potenzialmente uguali.  Tra i primi, Gordon Allport (1954) ha evidenziato la funzione categorizzatrice del linguaggio e la connessione tra categorie linguistiche e giudizi sociali. Alle categorie corrispondono etichette linguistiche in forma di parole che separano (bello-brutto, alto-basso, bianco-nero, ecc.). Alla categorizzazione è associato il processo della differenziazione categoriale ovvero dell’accentuazione delle differenze tra gli elementi vicini ma appartenenti a due diverse categorie e dell’accentuazione delle somiglianze tra gli elementi diversi di una stessa categoria. Gordon Allport
Il principio del risparmio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Così come non amano pagare di più ciò che possono ottenere ad un prezzo migliore, gli individui si dispongono in una prospettiva economica di fronte alla molteplicità di elementi conoscitivi che caratterizzano le loro vicende quotidiane. Susan Fiske Come affermano S. Fiske e S.Taylor (1991), l’esigenza di risparmiare risorse cognitive a fronte della ridondanza informativa della realtà sociale, amplifica tuttavia il rischio di approssimazioni del giudizio e di errori attribuzionali con conseguenze negative che possono ovviamente riguardare proprio i  cognitive misers .
Elaborazione automatica Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Se noi dovessimo costantemente riflettere sulle nostre azioni controllando i nostri movimenti ed i nostri pensieri, il costo della vita sarebbe probabilmente insostenibile. La fluidità del modo in cui percorriamo il cammino della nostra esistenza è indicativo di una condizione di elevato controllo sull’ambiente.  Ma molti incidenti avvengono perché  crediamo  di avere un elevato controllo sull’ambiente.
Automatismi, controllo, errori Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi L’eccesso di autocontrollo inibisce l’azione  Se un millepiedi si interrogasse su come riesce a muovere in maniera così elegante e coordinata le sue numerose zampette, probabilmente cadrebbe dal ramo.

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9. Stereotipi E Schemi

  • 2. Approcci interpretativi degli stereotipi Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Approccio psicodinamico – Lo stereotipo sostiene la dinamica dei bisogni intrapsichici degli individui • Approccio socioculturale – Lo stereotipo è espressione di norme, ruoli, culture • Approccio cognitivo – Lo stereotipo interviene nel processo di elaborazione delle informazioni, sostenendo il sistema cognitivo
  • 3. Approccio psicodinamico Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Lo stereotipo è espressione di un’istanza di difesa dell’Io e di motivazioni egoistiche – Se l’io è debole, si generano reazioni antitetiche per incrementare il sentimento differenziale di benessere • Teoria della Frustrazione-Aggressività (Dollard) • La personalità autoritaria (Adorno)
  • 4. Approccio socioculturale Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Gli stereotipi dipendono dalle dinamiche del processo di socializzazione – Il pregiudizio deriva dall’apprendimento culturale di atteggiamenti consolidati – Rilevante è il ruolo dei genitori, del gruppo dei pari, dei mass media • Lo stereotipo è espressione di una generale disposizione alla conformità – Si assumono gli atteggiamenti dei membri di un gruppo interno ( in-group )
  • 5. Approccio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Nell’affrontare la questione relativa al ruolo delle stereotipie nell’organizzazione e nel funzionamento dei processi cognitivi è opportuno sottolineare che rilevante è il processo non il contenuto . Gli stereotipi sono espressione funzionale delle modalità processuali del sistema cognitivo
  • 6. Approccio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi • Stereotipo: è uno schema cognitivo che è sostenuto dalle conoscenze, credenze ed aspettative che una persona ha nei confronti di un gruppo sociale • Gli stereotipi rispondono alla “legge del minimo sforzo” (Allport, 1954) in relazione alla complessità del mondo sociale • Gli stereotipi generalizzano un tratto a tutti gli individui che partecipano a quel gruppo con l’effetto di minimizzare ogni altro tratto che li rende invece diversi.
  • 7. Prototipo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi E’ un modello mentale contenente le caratteristiche tipiche di un concetto o di un oggetto sociale. È il membro di una categoria che possiede il massimo di attributi in comune con gli altri membri della categoria stessa e il minimo di attributi in comune con i membri di altre contrapposte categorie Hastie, 1981 – Il prototipo come individuo medio – Il prototipo come individuo estremo
  • 8. Prototipo Il prototipo come individuo medio Intorno al 1880 Charles Galton, sperimentava la tecnica fotografica sovrapponendo migliaia di fotoritratti appartenenti a vari gruppi etnici e sociali per ricostruire l’immagine dell’individuo medio: il prototipo della sua categoria di appartenenza Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il tipo criminale
  • 9. Prototipo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il prototipo come individuo medio Sir Charles Galton Il tipo Ebreo
  • 10. Il prototipo, se individuato nell’individuo estremo, si caratterizza, in coerenza, come substrato di un pregiudizio d’odio oppure di un pregiudizio d’amore. In esso vengono enfatizzati tutti i caratteri dell’individuo medio, similmente a quello che avviene nel ritratto caricaturale. Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il prototipo come individuo estremo Tipo ebreo, 1900 Prototipo
  • 11. Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il termine euristica deriva da eureka , esclamazione di gioia attribuita ad Archimede in relazione ad un’importante intuizione scientifica. In senso esteso, le euristiche si identificano con le regole generali che gli individui seguono per pervenire, in modo rapido ed efficiente a formulare giudizi valutativi e a pervenire a certe conclusioni sulla base di determinate premesse. Archimede da Siracusa
  • 12. Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Per la loro propria natura e funzione, queste scorciatoie non assicurano dunque il risultato dell’efficacia, quanto piuttosto quello dell’economia dell’impegno cognitivo in relazione all’accettabilità soggettiva del prodotto del giudizio. Richard Nisbett Le euristiche sono delle scorciatoie cognitive Tversky e Kahneman (1974) ma anche Nisbett e Ross (1980) interpretano le euristiche come strategie cognitive semplificate ampiamente utilizzate dall’individuo comune nella vita quotidiana, spesso in situazioni di incertezza e, dunque, ben lontane dai fondamenti del pensiero logico-scientifico.
  • 13. Le euristiche Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi In letteratura sono generalmente identificate le seguenti strategie euristiche: • L’euristica della disponibilità • L’euristica della controfattualità • L’euristica della rappresentatività • L’euristica dell’ancoraggio e dell’accomodamento
  • 14. L’euristica della disponibilità Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi I nostri giudizi sono formulati in base alle informazioni e conoscenze di cui disponiamo, materiali cognitivi accessibili in memoria che riflettono, in forma agevole ed essenziale e dunque comunicabile, le nostre esperienze. I mass media sono una fonte primaria di dati accessibili nelle comunicazioni interpersonali: ad esempio, quando ci esprimiamo sulla frequenza di eventi catastrofici, delitti e malattie o enunciamo la gerarchia delle cose che ci preoccupano ( agenda setting ). Le euristiche
  • 15. L’euristica della disponibilità e il modo della Tv Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi George Gerbner e collaboratori (1986) hanno analiticamente studiato e descritto la rappresentazione della realtà emergente dalla programmazione televisiva ed hanno approfondito l’impatto che queste immagini hanno sugli atteggiamenti e le convinzioni degli spettatori assidui ( heavy viewers ) rispetto a quelle degli spettatori più distaccati ( light viewers ). • Il mondo che appare in Tv è una rappresentazione grossolana e fuorviante della realtà • La tv incide significativamente sulle credenze di realtà degli spettatori Le euristiche
  • 16. L’euristica della controfattualità Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Il pensiero ipotetico agisce sulla rappresentazioni degli eventi della nostra vita producendo scenari alternativi, in cui le cose avrebbero potuto o potrebbero andare diversamente. In relazione a ciò che viene simulato si possono produrre risposte emotive e comportamentali che hanno effetto sulla stessa evoluzione delle vicende della nostra vita. Se avessi sposato lui oggi non sarei così infelice.. Le euristiche
  • 17. L’euristica della rappresentatività Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Si perviene alle conclusioni di un’argomentazione e a giudizi personali in base alla similitudine o corrispondenza tra gli elementi e i tratti di cui si dispone e quelli, stereotipati e prototipici che rappresentano la categoria che adottiamo per la formulazione della valutazione e del giudizio. ..e la sai quella dei tre carabinieri: uno milanese, uno genovese e l’altro napoletano… Le euristiche
  • 18. L’euristica dell’ancoraggio e dell’accomodamento Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Ha rubato anche dal mio.. Gli darei dieci anni di galera.. Capisci? Ha rubato dal mio armadietto.. Allora…20 Il giudizio espresso diventa un punto di ancoraggio per ogni ulteriore giudizio correlato. La variabilità delle situazioni porta ad accomodamenti delle valutazioni successive che, tuttavia, difficilmente tradiranno la consistenza della prima opinione ma che, anzi, si fonderanno, anche a costo di amplificazione o errori, sullo standard di giudizio iniziale. Le euristiche
  • 19. Categorizzazione Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi E’ il processo cognitivo in base al quale vengono resi distinti elementi potenzialmente uguali. Tra i primi, Gordon Allport (1954) ha evidenziato la funzione categorizzatrice del linguaggio e la connessione tra categorie linguistiche e giudizi sociali. Alle categorie corrispondono etichette linguistiche in forma di parole che separano (bello-brutto, alto-basso, bianco-nero, ecc.). Alla categorizzazione è associato il processo della differenziazione categoriale ovvero dell’accentuazione delle differenze tra gli elementi vicini ma appartenenti a due diverse categorie e dell’accentuazione delle somiglianze tra gli elementi diversi di una stessa categoria. Gordon Allport
  • 20. Il principio del risparmio cognitivo Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Così come non amano pagare di più ciò che possono ottenere ad un prezzo migliore, gli individui si dispongono in una prospettiva economica di fronte alla molteplicità di elementi conoscitivi che caratterizzano le loro vicende quotidiane. Susan Fiske Come affermano S. Fiske e S.Taylor (1991), l’esigenza di risparmiare risorse cognitive a fronte della ridondanza informativa della realtà sociale, amplifica tuttavia il rischio di approssimazioni del giudizio e di errori attribuzionali con conseguenze negative che possono ovviamente riguardare proprio i cognitive misers .
  • 21. Elaborazione automatica Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi Se noi dovessimo costantemente riflettere sulle nostre azioni controllando i nostri movimenti ed i nostri pensieri, il costo della vita sarebbe probabilmente insostenibile. La fluidità del modo in cui percorriamo il cammino della nostra esistenza è indicativo di una condizione di elevato controllo sull’ambiente. Ma molti incidenti avvengono perché crediamo di avere un elevato controllo sull’ambiente.
  • 22. Automatismi, controllo, errori Stereotipi, atteggiamenti, pregiudizi L’eccesso di autocontrollo inibisce l’azione Se un millepiedi si interrogasse su come riesce a muovere in maniera così elegante e coordinata le sue numerose zampette, probabilmente cadrebbe dal ramo.