Seconda lezione del corso di comunicazione tenuto nel novembre del 2010 a Brescia per Atena, società di formazione e sviluppo delle risorse umane a Brescia. Comunicazione verbale e non verbale.
3. COMUNICAZIONE VERBALE
Linguaggio parlato, parole
3 FUNZIONI DELLE PAROLE:
- come SIMBOLI degli oggetti (ciò
che la parola rappresenta)
- come ATTRIBUTI degli oggetti (una
caratteristica dell'oggetto
- come OGGETTI esse stesse
(esistenti di per sé)
4. Nell'uso delle parole possiamo
distinguere 2 significati
1. Significato DENOTATIVO
(definizione dell'oggetto che indica)
2. Significato CONNOTATIVO
(idee e sentimenti riferite alla parola)
5. COMUNICAZIONE NON VERBALE
(CNV)
Mezzo di comunicazione più arcaico
Sostiene e completa la comunicazione
verbale
Più spontanea e naturale
Meno soggetta a forme di controllo
volontario
Rivelatrice dell'animo umano
Universale
7. SISTEMA VOCALE: QUALITÀQUALITÀ della voce
- tono
- intensità
- tempo
Influenzato da 4 fattori:
Biologici (età, sesso)
Sociali (cultura, regione, status sociale...)
Di personalità (tratti psicologici stabili)
Psicologici transitori (esperienze emotive)
8. SISTEMA CINESICO: movimenti del corpo, del
volto e degli occhi
1. MIMICA FACCIALE --->MIMICA FACCIALE ---> valore emotivo e comunicativo
2. SGUARDO --->SGUARDO ---> - conversazione
- immagine personale
3. GESTI --->3. GESTI ---> - gesticolazione
- pantomima
- gesti simbolici
- gesti deittici
- gesti motori
- gesti e parole
9. SISTEMA PROSSEMICO E APTICO: sistemi di contatto
PROSSEMICA:PROSSEMICA: percezione, organizzazione e uso dello
spazio, della distanza e del territorio nei
confronti degli altri
TERRITORIALITÀ E DISTANZA SPAZIALE
- ZONA INTIMA (fra 0 e 0,5 m circa)
- ZONA PERSONALE (fra 0,5 e 1 m circa)
- ZONA SOCIALE (fra 1 e 3,5/4 m circa)
- ZONA PUBBLICA (oltre i 4 m)
10. APTICA:APTICA: insieme di azioni di contatto corporeo con
l'altro
Sequenze di
contatto reciproco
Contatto
individuale
In ogni caso il toccare è un atto comunicativo non verbale
primario che influenza la natura e la qualità della relazione
ed esprime diversi atteggiamenti interpersonali
È segno di legami oppure di dominanza e di potere
In alcune circostanze è regolato da rituali
11. SISTEMA CRONEMICO: modo in cui si percepisce e si
usa il tempo per organizzare le
attività e scandire l'esperienza
Influenzato dai RITMI CIRCADIANIRITMI CIRCADIANI
Cicli fisiologici e psicologici
dell'individuo nell'arco delle 24
ore, che regolano l'alternanza
del ciclo sonno-veglia
12. FUNZIONI DELLA CNV:
Assieme al sistema linguistico genera e produce il
significato di qualsiasi atto comunicativo.
FUNZIONE RELAZIONALE: funzione principale
Altre funzioni:
- manifestazione delle emozioni e dell'intimità;
- contribuisce a definire la relazione di potere;
- persuasione;
- creazione dell'immagine di sé;
- gestione della conversazione.
14. GRUPPOGRUPPO
SOCIALESOCIALE::
Insieme di più soggetti che:
a) interagiscono tra di loro in modo
interdipendente;
b) si percepiscono come membri di un dato
gruppo;
c) sono percepiti come tali da individui di altri
gruppi
GRUPPO
NATURALE
obiettivi limitati, struttura di
relazioni interpersonali non
ben definita o assente
ISTITUZIONALE
Rispondo a esigenze e
scopi di organizzazione
più ampia.
15. Elementi essenziali per la definizione di un gruppo sono
la DIMENSIONE e la STRUTTURA
DIMENSIONE:DIMENSIONE: - Numero componenti: 2 o più individui.
- Gruppi numerosi necessitano di una
maggior diversificazione dei ruoli e
sottogruppi
- Sentimenti di anonimità
- Differenza di abilità e competenze
- Più è numeroso più è difficile la
comunicazione
16. STRUTTURA:STRUTTURA: RUOLI e STATUS
RUOLO: collocazione dei membri all'interno del gruppo
FORMALE
INFORMALE
Sulla base del clima e
delle regole di condotta
STATUS: grado di contributo al successo; grado di
potere e controllo; possedere determinate
caratteristiche fisiche
18. COMUNICAZIONE TRA LEADER E MEMBRI
COMUNICAZIONE
CENTRALIZZATA
(a ruota)
I membri comunicano
solo ed esclusivamente
con il leader, mai tra di
loro.
Utilizzata per risolvere
problemi semplici in
tempi brevi
COMUNICAZIONE
DECENTRATA
(a rete)
I membri si relazionano
oltre che con il leader
anche tra di loro.
Utilizzata per risolvere
problemi complessi in
tempi lunghi.
Un gruppo collaborativo adotta il modello comunicativo
più adeguato alla situazione
19. NEI e FRA GRUPPI la comunicazione riguarda soprattutto
l'INFLUENZA SOCIALEINFLUENZA SOCIALE
(modalità di base per orientare e dirigere in modo reciproco il
sistema delle credenze,desideri, atteggiamenti, scopi,...dei membri
di un gruppo)
INFORMATIVA
concerne la disposizione
ad accettare
un’informazione
proveniente da un altro
come vera. Serve a
ridurre l’ambiguità nella
valutazione di una
situazione.
NORMATIVA
induce l’individuo a
conformarsi alle norme e
agli standard
vigenti nel gruppo.
20. L’influenza sociale implica pressione sociale da parte del gruppo
nei confronti del soggetto.
L’influenza sociale ha una funzione di normalizzazione per
mantenere condizioni di prevedibilità, per far fronte alla minaccia
della devianza e per evitare il conflitto.
La norma del gruppo non è data dalla somma delle norme
individuali, ma da un processo di negoziazione.
Effetti dell’influenza sociale:
- conformità, conversione
- reattanza psicologica: quando la pressione è valutata come
costrizione
- esigenza di differenziazione: per rivendicare la propria
unicità
- conformità superiore del sé: adesione perfetta alle norme per
essere percepiti come un prototipo, un ideale per gli altri membri.
21. 2 CATEGORIE DI EFFETTI
INFLUENZA
MAGGIORITARIA INFLUENZA
MINORITARIA
La minoranza attiva ha un
punto d vista alternativo e
forti convinzioni in grado di
mettere in discussione
quelle dominanti nel gruppo.
Si ha così un conflitto a cui
di norma segue una
negoziazione.
La minoranza punta
all’innovazione attraverso un
processo di conversione.
influenza prodotta dalla
maggioranza genera una
condizione di livellamento e
omogeneizzazione.
L’esito è l’ottenimento della
conformità che spesso
assume la forma
dell’acquiescenza
opportunistica (accettazione
anonima e acritica).
22. COESIONE DI GRUPPO
Forza con cui gli individui stanno in relazione
tra loro in un gruppo
Aumenta quanto più i membri del gruppo acquistano
consapevolezza che gli obiettivi individuali e quelli comuni
possono essere raggiunti solo grazie all'azione di gruppo
INERZIA
SOCIALE Minor impegno individuale
quando si lavora in gruppo.
Può far diminuire la coesione.
23. COESIONE
Effetto positivo sulla
performance del gruppo
Causa principale di decisioni
inefficaci prese collettivamente
1. illusione di vulnerabilità1. illusione di vulnerabilità: ottimismo ingiustificato e tendenza
ad assumere condotte rischiose.
2. autocensura2. autocensura: minimizzare ogni dubbio.
3. illusione di unanimità3. illusione di unanimità: convinzione che tutti siano d'accordo.
4. costruzione di giustificazioni4. costruzione di giustificazioni: giustificazione per qualsiasi
azione del gruppo.
5. stereotipi5. stereotipi: costruzione di stereotipi sui gruppi con cui si entra
in contatto o in conflitto.