Lezione 1 Uniba i linguaggi del Web, un'introduzione
1. Il web e i suoi linguaggi
Un’introduzione
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2. Argomenti
– Internet e il World Wide Web
– Storia di Internet
– Terminologia
– Protocolli di comunicazione
– Concetti chiave
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3. Domande
• Usate tutti il computer?
• Quali attività fate? Email, scrivete, leggete
siti, fate ricerca, incontri, scommesse?
• Usate altri media? Tipo tv? Radio?
• Ci sono differenze?
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4. • Concetto di dieta mediatica
• Un etto di televisione, 250 grammi di radio,
un pizzico di computer, 3 pagine di
giornale, una manciata di internet.
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5. I media come sistema
• Un sistema, nella sua accezione più
generica è un insieme, complesso ma
determinato, di molti elementi funzionali
connessi tra di loro per formare un tutt'uno
organico e caratteristico.
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6. • È inevitabile partire dalla storia
• Con un occhio alla leggenda
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7. Premessa
• Digitale • Analogico
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8. Digitale-Analogico
• Digitale - digit, cifra. E’ rappresentato con i numeri, è quindi qualcosa di
DISCRETO E CALCOLABILE.
• Contrapposto ad analogico, ciò che non è numerabile, non è analizzabile in
un insieme discreto di elementi: è CONTINUO, NON SEGMENTABILE.
• Un orologio con le lancette è analogico, perché la posizione di ognuna delle
sue 3 lancette può indicare uno qualsiasi degli infiniti punti che formano la
circonferenza del quadrante. Al contrario in un orologio digitale le cifre che
compongono l'ora, i minuti e i secondi indicano solo e soltanto gli 86.400
possibili momenti in cui può essere suddiviso, in secondi, un giorno (24 ore x
60 minuti x 60 secondi).
• Digitale è un metalinguaggio perché ritraduce e rende omogenei gli oggetti
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9. Nascita di Internet
• La leggenda
Un progetto finanziato dal Ministero della Difesa USA con lo
scopo di realizzare una rete in grado di comunicare anche in
seguito ad attacchi nucleari
• La realtà
– Finanziata dal Ministero della Difesa USA
– Motivazione: successi spaziali dell’URSS
– Obiettivo: consentire l’accesso alle poche risorse di calcolo
potenti (e costose) da vari centri di ricerca e Università USA
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10. ‘A.R.P.A.NET’
• Internet nasce con la 'guerra fredda’ e la
contesa tecnologica che ne derivò tra USA e
URSS.
• Sputnik, nel 1957.
• Inquietudine. Gli americani costituirono l’ARPA
Advanced Research Projects Agency.
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11. La Storia di Internet
• 1966: Bob Taylor progetta una rete di comunicazione fra
computer per l’Arpa.
• Larry Roberts (informatico) realizzerà questo progetto
che prenderà il nome di ARPANET
• Obbiettivo: aumentare qualità e produttività del lavoro
scientifico
Nel 1969 un primo nucleo di Arpanet collega tra loro
quattro università americane (University of California L.A,
University of California, Stanford e Utah. ), collegando
ogni nodo del sistema ad almeno altri quattro nodi,
senza che nessuno avesse la funzione di
concentratore.
• Rete poteva sopravvivere a singolo nodo.
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12. • Sistema di rete • Sistema
(internet) concentratore
(telefono)
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13. La Storia di Internet
• 1972: Arpanet ha 37 nodi. Primo protocollo di
trasmissione: NCP (Network Control Protocol), poi FTP e
Telnet (terminale).
• 1972: Ray Tomlinson installa su Arpanet un sistema di
messaggistica: è la nascita della POSTA ELETTRONICA
• 1972: alla International Conference on Computer
Communication viene fatta la prima dimostrazione
pubblica di Arpanet: è successo immediato.
• Si sviluppano numerose reti di computer indipendenti tra
università e centri amministrativi in USA.
• 1973: Vinton Cerf e Bob Kahan svilupparono un nuovo
protocollo di trasmissione tra i computer: il TCP/IP
(Transfer Control Protocol/Internet Protocol)
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14. Definizione tcp/ip
• Quando ci vogliamo collegare con il nostro browser a un server
web, stabiliamo un collegamento (virtuale) a livello applicazione cioè
facciamo comunicare due software, uno residente sul nostro pc e
uno esterno, il server.
• Al livello di trasporto il protocollo TCP mette in coda i messaggi delle
applicazioni (browser e server) li indirizza e li trasmette sottoforma
di pacchetti; il buon fine della spedizione è attestato da una ricevuta
di ritorno.
• Al livello di rete il protocollo IP decide quale strada seguire per
trasmettere effettivamente i messaggi da un computer all’altro. Un
computer spedisce, l’altro riceve, ma è un collegamento virtuale tra i
due computer remoti, dei cui dettagli si occupa il livello di link.
• Il protocollo IP ha il compito di impacchettare i dati in uscita e di
inviarli, trovando la strada migliore per arrivare a un particolare
computer tra tutti quelli connessi alla rete.
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15. • Al livello di trasporto il protocollo TCP mette in coda i messaggi delle
applicazioni (browser e server) li trasmette sotto forma di pacchetti;
il buon fine della spedizione è attestato da una ricevuta di ritorno.
• Al livello di rete il protocollo IP decide quale strada seguire per
trasmettere effettivamente i messaggi da un computer all’altro. Un
computer spedisce, l’altro riceve, ma è un collegamento virtuale tra i
due computer remoti, dei cui dettagli si occupa il
livello di collegamento.
• Al livello di collegamento si decide come fare il trasferimento del
messaggio per ogni singolo tratto del percorso: dal computer del
browser al primo router, dal primo router al secondo, dal secondo al
terzo e dal terzo al computer del server. Questo è un collegamento
virtuale tra due computer (o router) adiacenti. I dettagli fisici sono
lasciati all’ultimo livello.
• Il livello fisico, che è l'ultimo, trasmette il messaggio sul cavo sotto
forma di impulso elettrico. Questo è l’unico livello in cui avviene una
trasmissione effettiva.
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16. La Storia di Internet
• Nel 1983 la rete scientifica si staccò da
quella militare (Milnet).
• Nel 1985 la NSF decise di costruire una
rete veloce che fungesse da backbone
(spina dorsale) per l’intero sistema.
Nacque così Nsfnet, la vecchia Arpanet
nel 1989 chiuse.
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17. Siamo agli anno ‘80
• L'interfaccia grafica (in inglese graphical user interface abbreviato GUI)
mira a consentire all'utente di interagire col computer manipolando
graficamente degli oggetti, svincolandolo dall'obbligo di imparare una serie
di comandi da impartire con la tastiera come invece avviene con le
interfacce testuali. Si occupa del dialogo con l'utente utilizzando un
ambiente grafico.
• L'interfaccia grafica nei sistemi operativi moderni è concepita come la
metafora di un piano di lavoro rappresentato dallo schermo (desktop), con
le icone a rappresentare i file e le directory, e le finestre a rappresentare le
applicazioni.
• Tale ambiente di lavoro è stato concettualizzato nei laboratori Xerox e
implementato per la prima volta nel 1981
• In seguito, tale paradigma venne ripreso da Apple con Apple Lisa, ma
soprattutto con il rivoluzionario personal computer Macintosh nel 1984.
• In seguito al successo del Macintosh e dell'Amiga, queste caratteristiche
innovative sono state mutuate da Windows.
• Ciò ha causato una evoluzione significativa
nell'interazione tra computer e utente.
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18. La Storia di Internet
• Anni ’90: al CERN prende forma l’applicazione
destinata a rivoluzionare il World Wide Web.
Intenzione di Tim Berners-Lee era condividere la
documentazione scientifica in formato elettronico
indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.
• Iniziò così la definizione di standard e
protocolli per scambiare documenti su reti
dati: il linguaggio HTML e il protocollo HTTP
(HyperText Transfer Protocol).
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19. Come funziona il web?
• L’html (hyper text markup
language) serve per formattare il
testo e a codificare le sue relazioni
ipertestuali
• L’http (hyper text transfert
protocol)permette di inviare
richieste al server e di ricevere le
risposte corrette. I computer client
possono accedere ai documenti
caricandoli nel brower che
permettono di navigare i documenti
passando da un link all’altro.
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21. Si ottiene
• un sistema che permette una lettura
ipertestuale, non-sequenziale dei
documenti, saltando da un punto
all'altro mediante l'utilizzo di rimandi
• Il primo browser con caratteristiche simili a quelle attuali,
il Mosaic, venne realizzato nel 1993. Esso rivoluzionò
profondamente il modo di effettuare le ricerche e di
comunicare in rete. Nacque così il World Wide Web.
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22. Client - server
• Un'applicazione client-server è un tipo di applicazione
di rete nel quale un computer client tramite l'interfaccia
utente si connette ad una server application o ad un
sistema di database.
• I sistemi client/server sono un'evoluzione dei sistemi
basati sulla condivisione semplice delle risorse.
• La presenza di un server permette ad un certo numero di
client di condividerne le risorse, lasciando che sia il
server a gestire gli accessi alle risorse per evitare conflitti
tipici dei primi sistemi informatici.
• Un sistema client/server non è altro che la trasposizione
informatica dei sistemi convenzionali.
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23. La Storia di Internet
• Nel 1993 Marc Andreessen ed Eric Bina
svilupparono la prima interfaccia grafica
per accedere ai documenti presenti sul
WWW chiamata “Mosaic”.
• Distribuita gratuitamente permise a
Internet di diventare alla “portata di tutti”.
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24. MOSAIC
.
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26. Cos’è un browser
• Un browser web è un programma che consente agli
utenti di visualizzare e interagire con testi, immagini e
altre informazioni, tipicamente contenute in una pagina
web di un sito (o all'interno di una rete locale).
• Il browser è in grado di interpretare il codice HTML (e più
recentemente XHTML) e visualizzarlo in forma di
ipertesto. L'HTML è il codice col quale la maggioranza
delle pagine web sono composte: il web browser
consente perciò la navigazione nel web.
• I browser solitamente vengono utilizzati su personal
computer, ma non mancano altri dispositivi in grado di
effettuare la navigazione con un browser, tra cui i
palmari e gli smartphone.
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27. • Internet è nato nella mente e nelle utopie di
tante persone nei primi anni sessanta, ma per la
massa, per le imprese e per il mondo nel
complesso, Internet nasce effettivamente nel
1995.
• Ted Nelson
• « La maggior parte delle persone sono
matte, quasi tutte le autorità sono
malvagie. Dio non esiste ed ogni cosa
è sbagliata »
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28. Ruolo chiave
• L'opera di Berners-Lee può essere vista come il
risultato di una serie di idee e progetti anche con
sfondo utopico, a partire dagli anni 1930,
iniziando con il Memex di Vannevar Bush;
• Nel 1968 con l'OnLine System di Douglas
Engelbart, che includeva un'interfaccia grafica
da usare con uno nuovo strumento, il mouse.
• Ted Nelson, nel suo testo Computer Lib/Dream
Machine, 1965, aveva immaginato una forma
pura e totalmente aperta di ipertesto e un
sistema utopico sulla base di queste idee,
XANADU.
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31. Ted Nelson
Inventore del concetto di ipertesto in
Ma non solo:
•micropagamenti
•ipermedia
•virtualità
•interconnettibilità
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32. • In un articolo del 1967 Nelson così
definisce l'ipertesto quot;l'ipertesto è la
combinazione di un testo in linguaggio
naturale con la capacità del computer di
seguire interattivamente,
visualizzandole in modo dinamico, le
diverse ramificazioni di un testo non
lineare, che non può essere stampato
convenientemente con un
impaginazione tradizionalequot;.
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33. Definizione dell'ipertesto
• Ted Nelson quot;Con 'ipertesto' intendo scrittura non sequenziale, testo che si dirama
e consente al lettore di scegliere; qualcosa che si fruisce al meglio davanti a uno
schermo interattivo. L'ipertesto include come caso particolare la scrittura
sequenziale, ed è quindi la forma più generale di scrittura. Non più limitati alla
sola sequenza, con un ipertesto possiamo creare nuove forme di scrittura che
riflettano la struttura di ciò di cui scriviamo; e i lettori possono scegliere percorsi
diversi a seconda delle loro attitudini, o del corso dei loro pensieri, in un modo
finora ritenuto impossibilequot; (Nelson, Theodor Holm quot;Literary Machines 90.1quot;).
• quot;L'ipertesto è il termine generico; ci sono dei motivi per escludere altri possibili
termini come 'testo con diramazioni', 'testo con struttura a grafo', 'testo complesso'
e 'testo ad albero'... La migliore definizione di ipertesto, che copre un'ampia
varietà di tipi, è 'struttura di testo che non può essere stampata in modo
appropriato'. Questa definizione non è molto specifica né profonda, ma è quella
più adatta...quot; (Nelson, Theodor Holm quot;Come penseremoquot;, in Nyce, J. - Kahn, P.
quot;Da Memex a Hypertextquot;)
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34. Le caratteristiche del web
• Non linearità: non è sequenziale
• Ipertestualità: i link permettono al lettore
di saltare da una pagina all’altra
• Interattività: il lettore è “ attivo”
• Multimedialità: intergrazione di più mezzi
di comunicazione
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35. • Inizialmente riprende caratteristiche della
scrittura tradizionale (lineare VS
ipertestuale)
• Il ruolo degli hacker
• La diffusione dei saperi e la libera
circolazione
• Poi si definiscono caratteristiche
specifiche del mezzo
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40. Il linguaggio dei nuovi media
J.D. Bolter, R. Grusin
• Ipermediazione: opacità, stile visuale che
privilegia la frammentazione, enfasi sul
processo, la conoscenza arriva attraverso
il medium, l’esperienza del medium è
un’esperienza di realtà
• Esempi di ipermediazione sono il collage
e il fotomontaggio e la navigazione web,
con la sua continua proliferazione ed
esposizione di cornici e finestre.
• Evidenziano sfacciatamente l’esistenza
del mezzo
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41. Grazie per l’attenzione
• Contatti:
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paolo.lattanzio@gmail.com
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