1. RiFARE l’Italia
Roadmap per il rilancio
Proposta federativa
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2. • Diagnosi
• Definizione scenario
• Roadmap
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3. Analisi situazione attuale
atto costitutivo corrente
• Dopo l’8 dicembre i circoli che si sono formati sono costituiti come
aderenti all’associazione FARE per Fermare il declino.
• I circoli precedenti fanno riferimento ad ALI.
• I 70.000 aderenti online (+ i cartacei quanti?) sono nel database che
appartiene ad ALI.
• TUTTI gli 8.000 tesserati sono aderenti di FARE e sono i soli aventi
diritto ad eleggere il nuovo Consiglio Nazionale
• Il Consiglio Nazionale / Regionale non è mai stato nominato
• Il Presidente e la Direzione Nazionale sono dimissionari e decaduti
• Lo Statuto corrente è valido e regola le attività future
• Il potere di modificare lo statuto è SOLO della Direzione Nazionale
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4. Analisi situazione attuale
Punti critici
• Statuto attuale antidemocratico
• Potere concentrato nelle mani di pochi e “presidente-
centrico”
• Insufficiente coinvolgimento degli aderenti
• Insufficiente struttura federale
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5. Analisi situazione attuale
Correzioni necessarie
• Vanno effettuate nuove elezioni nel più breve tempo
possibile.
• Dobbiamo riportare la calma e l’unità a livello degli aderenti
e dei comitati attuali
• Rappresentatività / coinvolgimento del territorio
(approccio “bottom-up”)
• Va proseguita l’attività politica sul territorio di FARE
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6. Opzioni possibili
1. Azzeramento Statuto ed organizzazione con costituzione
nuova entità
2. Percorso unitario costituente e rifondativo su base federale
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7. Opzioni possibili
Opzione 1 – Azzeramento
• L’opzione 1 NON è raccomandata per le seguenti ragioni:
1. Potenziale conflittualità
2. Aspettative aderenti per una soluzione unitaria
3. Costi di riavvio
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8. Opzioni possibili
Opzione 2 – Rilancio unitario
• Si raccomanda l’opzione 2 che prevede l’adozione di un
percorso unitario che conduca al congresso per le seguenti
ragioni:
1. Bassa conflittualità
2. Coerenza con aspettative aderenti
3. Minori costi di riavvio
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9. • Diagnosi
• Definizione scenario
• Roadmap
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10. Definizione scenario - Questione 1: Occorre cambiare l’attuale
Statuto? Se si, quali caratteristiche deve includere?
L’attuale Statuto è stato da molti giudicato non adeguato alle esigenze del movimento
(link a sintesi MS su considerazioni Statuto)
Opzioni A Andare al Congresso con l’attuale Statuto
B Modificare lo Statuto, in ottica proporzionale
C Modificare lo Statuto, in ottica federalista, inclusiva e proporzionale
L’attuale Statuto prevede l’assegnazione della totalità dei componenti della
Perché l’opzione C Direzione Nazionale (a meno di 2 su 51) alla lista che ottiene la maggioranza
relativa dei voti del Congresso.
Per dare voce a tutte le istanze ed a tutti i territori, sarebbe invece opportuna
una Governance federalista e proporzionale
Conseguenze Occorre prevedere una fase “costituente”, precedente al Congresso, che
preveda la revisione dello Statuto del movimento in ottica federalista e
proporzionale
11. Definizione scenario - Questione 2: Quale deve essere la “base
elettorale” del movimento?
Finora le scelte del movimento sono state guidate dai fondatori e/o dai dirigenti finora
individuati. Nei prossimi mesi occorre prendere decisioni cruciali per la vita del
movimento. Chi deve effettuare queste scelte (es. Il nuovo Statuto, la nuova
organizzazione, …)?
Opzioni A L’attuale Direzione Nazionale
B I tesserati (ca 8.000)
C Tutti gli aderenti al manifesto (ca. 70.000)
Per “rivitalizzare” e motivare il popolo di tutti gli aderenti sarebbe opportuno
Perché l’opzione C consentire a tutti i 70.000 aderenti di esprimersi
Poiché l’attuale Statuto prevede che la votazione al Congresso possa essere
effettuata solo dai tesserati (ca 8000), per consentire a tutti gli aderenti di
esprimersi potrebbero essere convocate delle elezioni primarie da effettuarsi
prima del Congresso
Conseguenze Per dare voce a tutti gli aderenti, entro marzo potrebbero essere indette delle
votazioni “primarie” aperte a tutti gli aderenti i quali eleggono una rosa di 51
Consiglieri
12. Definizione scenario - Questione 3: A chi affidiamo l’organizzazione
del Congresso e le prossime scelte?
In vista del Congresso occorre predisporre delle modifiche allo Statuto ed alla
organizzazione del movimento. Occorre inoltre predisporre la piattaforma politica. Chi
dovrebbe essere responsabile di queste scelte?
Opzioni A Gli attuali membri della Direzione Nazionale
B Tutti gli aderenti attraverso i circoli
Tutti gli aderenti attraverso votazioni primarie ed elezione di 51
C
Consiglieri
Attraverso le votazioni primarie, tutti gli aderenti eleggono una lista di 51
Perché l’opzione C Consiglieri Nazionali, responsabili sia della linea politica che della revisione
dello Statuto e dell’organizzazione del movimento.
Il ruolo dei circoli sarà valorizzato al momento delle primarie per l’elezione dei
51 Consiglieri Nazionali
L’opzione B non consentirebbe una organizzazione efficace delle diverse istanze
e rischierebbe di dividere il movimento in posizioni micro-identitarie ancora
prima del Congresso
Le elezioni primarie potrebbero eleggere i 51 Consiglieri Nazionali che saranno
Conseguenze responsabili di definire la linea politica e la nuova organizzazione del
movimento. Il tutto sarà poi ratificato dal Congresso con la votazione dei
tesserati
13. Definizione scenario - Questione 4: Come realizziamo il principio
federalista?
Il principio federalista dovrebbe prevedere presenza di delegati su base territoriale.
Occorre però contemperare anche il peso degli associati. Quale criterio scegliere per
l’assegnazione, su base regionale, dei 51 delegati?
Opzioni A Assegnazione consiglieri su base proporzionale alla popolazione
B Assegnazione consiglieri su base proporzionale agli aderenti
C
Assegnazione consiglieri su base mista, che preveda presenza
territoriale regionale e proporzionalità in base agli aderenti
Perché l’opzione C L’opzione C garantisce presenza territoriale regionale e coerenza con il “peso”
del movimento sulle diverse regioni
Conseguenze Formula di assegnazione delegati per regione:
Media tra distribuzione popolazione italiana e distribuzione votanti FARE in Italia
14. Definizione scenario - Questione 5: Come effettuiamo le votazioni
per le primarie?
Per consentire a tutti gli aderenti di esprimersi sarebbe opportuno individuare un
meccanismo di voto inclusivo e partecipativo
Opzioni A Attraverso presenza fisica durante l’assemblea
B Attraverso presenza fisica in assemblea + delega (max 1)
C Presenza fisica in assemblea + delega (max 1) + voto online
Perché l’opzione C L’opzione C garantisce la maggiore partecipazione degli aderenti
Conseguenze Occorre individuare la piattaforma web e le modalità per consentire la
votazione online
15. • Diagnosi
• Definizione scenario
• Roadmap
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16. Rilancio Unitario
Roadmap / Obiettivi
• Elezioni Delegati Regionali / Assemblee regionali (marzo)
“a suffragio universale”, cioè tutti gli aderenti iscritti al
28/02/2013
• Congresso / Assemblea nazionale entro aprile 2013
• Nuovo Statuto (Federale / inclusivo / democratico /
meritocratico)
• Nuova Organizzazione su base federale
• Direzione Nazionale = Camera delle Regioni
• Sviluppo programma politico
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17. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
PRIMA DEL CONGRESSO : Manifesto & gruppi lavoro (marzo)
STEP 1 :
• Sottoscrizione di un Manifesto Programmatico che
condivida con tutti gli attori coinvolti il presente processo
• Costituzione di una commissione Garanti del processo
costituente
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18. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
PRIMA DEL CONGRESSO: ASSEMBLEE REGIONALI / Elezioni
Primarie Regionali (entro fine marzo)
STEP 2 :
• Le Primarie Regionali sono aperte agli ADERENTI al 28
febbraio 2013
• Le Assemblee Regionali eleggono i 51 Delegati Regionali
• I 51 Delegati saranno eletti su collegi elettorali identificati
su una base mista geografica ed in funzione del volume
degli aderenti al 28 febbraio 2012.
• Criterio di attribuzione dei consiglieri che ponderi la
rappresentanza geografica con quella politica.
• (Esempio : Collegi senatoriali < 2 milioni di votanti : 1 consigliere . Altri
collegi : 2 Il resto ripartito su base degli aderenti )
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19. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
PRIMA DEL CONGRESSO:
STEP 3 :
I 51 Delegati Regionali elaborano le proposte congressuali per:
• Nuovo Statuto
• Organizzazione
• Piattaforma Politica
Elaborazione proposte attraverso il modello adottato dai gruppi
tematici dell’antiMeeting (expertise + piattaforma web per
confronto, contributo e validazione).
Tesi congressuali discusse in Open Forum e dibattiti in comitati
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20. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
PRIMA DEL CONGRESSO: Elaborazione Proposte per Congresso
(fine Aprile)
STEP 4 :
• Il gruppo dei 51 Delegati propone / approva a maggioranza
qualificata (2/3):
– il Presidente scelto fra gli aderenti
– la proposta di Statuto
– la proposta di organizzazione
– la Direzione Nazionale (21 come da statuto)
– la piattaforma politica
da proporre al Congresso
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21. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
CONGRESSO - “Regole del gioco”
• Il Congresso è riservato ai TESSERATI al 28 febbraio 2013
• Il Consiglio Nazionale corrisponde all’assieme dei Delegati
Regionali (coincidenza livello nazionale con il regionale)
• Consigliere Nazionale = Delegato Regionale = Coordinatore
Regionale
• Incompatibilità fra ruolo di Delegato/Consigliere e
candidato politico
• Il Congresso vota il Presidente ed il Consiglio Nazionale (in
carica per due anni o almeno fino alle Europee)
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22. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
CONGRESSO (Maggio)
• I 21 membri della Direzione Nazionale eletta tra i 51
Delegati Ragionali a maggioranza qualificata (2/3).
• La nuova Direzione Nazionale adotta immediatamente il
nuovo statuto che trasferisce il potere al Consiglio
Nazionale
• L’Assemblea vota:
– Presidente
– Consiglio Nazionale
– Statuto
– Programma politico
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24. Rilancio Unitario
Roadmap / Strategia
POST CONGRESSO
• Maggio 2013 – Elezione del Presidente della Repubblica
• Giugno 2013 – Scioglimento delle Camere
• Luglio 2013 : SI RIPARTE!
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