1° lezione: definizione del modello di business
diffondere la cultura imprenditoriale approfondendo le dinamiche della nascita di un’impresa innovativa o del lancio di un nuovo prodotto / servizio sul mercato, trasferimento di concetti e conoscenze al fine di trasformare un’idea in un business sostenibile.
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trasformare un’idea in un business che funziona | 1° lezione
1. trasformare un’idea in un business che funziona
1° lezione | definizione del modello di business
venerdi 15 novembre 2013 - jesi
GOextra è un marchio di
2. 1. GOextra
GOextra è la nuova business unit di e-xtrategy che ha come
obiettivo quello di guidare startup e imprese - attraverso un
percorso di mentoring - nella definizione di un modello di
business e di un prototipo sostenibile nel mercato.
Quello che ci rende unici è il metodo, l'utilizzo di nuovi
strumenti di business e una profonda conoscenza del settore
startup: l’affiancamento costante darà la possibilità a tutti i
componenti del team di esprimersi, coadiuvati dal lavoro del
Mentor che funge da “facilitatore di processi aziendali e di
apprendimento”.
3. 1. GOextra
OBIETTIVO FORMAZIONE
L'obiettivo primario di questa sessione formativa è
diffondere la cultura imprenditoriale approfondendo le
dinamiche della nascita di un'impresa innovativa:
trasferimento di concetti econoscenze al fine di
trasformare un'idea imprenditoriale in un business
sostenibile nel mercato.
4. 1. indice
- bibliografia
- il contesto
- l’idea di business
- la startup
- il modello di business
- gli strumenti del modello di business
- il minimum viable product
- il pitch
- il customer development
- le metriche
- i 9 asset del busines model canvas
- esempi di business model canvas
9. 3. il cambiamento è l’unica costante
Non sarà più possibile costruire il benessere di oggi a spese
del domani, incrementando il consumo per mantenere una
crescita e finanziando questa crescita a spese del futuro.
Il percorso di cambiamento a cui è chiamato un imprenditore in
questo 2013 è profondamente diverso dal passato.
la recessione economica ha modificato lo spirito
imprenditoriale: prima chi faceva l’imprenditore lo faceva
per scelta ora chi fa l’imprenditore lo fa per necessità.
11. 4. l’inventore
l’imprenditore non vuole assuefarsi alla routine che
spegnerebbe il suo spirito di “inventore”, il mondo del
business italiano è troppo impregnato nella frenesia dei
numeri e nella tirannia del tempo;
questi stanno uccidendo l’invenzione, le poche persone sicure
e felici del proprio mestiere, sono quelle che hanno la
possibilità di inventare e disegnare nuovi servizi o
prodotti.
13. 5. fallisci presto, fallisci spesso
Questa nuova competizione ha lasciato segni di cambiamento
anche nella cultura imprenditoriale di questi ultimi anni
modificando profondamente il concetto di fallimento, da
accezione negativa a stimolo all’eccellenza;
un’imprenditore seriale che fonderà prolifiche aziende,
imparando dagli errori commessi nel passato per migliorare le
sue aziende del futuro.
15. 6. la differenziazione
Un imprenditore può ritenersi soddisfatto del vantaggio
competitivo che con tenacia e sudore si è costruito negli anni
e che con coerenza giorno dopo giorno continua ad
incrementare
... solo quando lo sforzo di cercare una meritocrazia (anche se
questa intorno a lui non c’è) lo farà cessare di lamentarsi e gli
permetterà di puntare il focus propositivo nella crescita
personale e professionale.
24. 12. lean startup
Valore è tutto ciò che procura beneficio al tuo cliente; tutto il
resto è “spreco”.
Ma a causa dell'incertezza, potresti non sapere chi è il cliente e
che cosa il cliente considera un beneficio.
Dunque in una startup è “valore” tutto ciò che ti aiuta a capire
(apprendere) cosa è considerato un beneficio dal cliente.
L'apprendimento è quindi l'unità di misura dello sviluppo di
una startup.
26. 13. il business plan
“nessun business plan
sopravvive al primo incontro
con il cliente”
[cit. Steve Blank]
27. 13. il business plan
il business model canvas non è un’alternativa al business plan
28. 14. il modello di business
il modello di business descrive la logica con la quale
un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore
€
sostenibilità
=
monetizzazione
+
scalabilità
29. 14. creazione del valore
una startup crea valore per i propri clienti quando:
- svolge un compito importante
- soddisfa un desiderio
- risolve un problema
il valore cambia perchè cambiano:
- i clienti
- i compiti da svolgere
- i desideri da soddisfare
- i problemi da risolvere
50. 25. la visione d’insieme
- si procede iterativamente, non linearmente
- si avanza a piccoli passi: veloci
- inizialmente costruisci poco, testi molto, investi poco (MVP)
- senza aver paura di sbagliare, sperimentando osservi, impari e
riprogettI (pivot)
- lo sviluppo del prodotto viene spostato dopo i test sul mercato
52. 26. i segmenti di clientela
definisce quali sono i gruppi di persone o le organizzazioni che
una startup vuole raggiungere e soddisfare attraverso la sua
value proposition
53. 26. i segmenti di clientela
quali sono le differenze di un prodotto/servizio B2B, B2C ?
dopo aver testa le ipotesi sull’idea ed essere entrati del merito
della forma che assumerà il prodotto/servizio è necessario
capire quali sono i consumatori interessati al prodotto/servizio
che la startup offrirà
come posso testare i miei segmenti di clientela?
costruisci un sondaggio e somministralo per avere più dati con
cui determinare con maggiore cura il problema che la startup
intende risolvere
54. 26. il valore offerto
rappresenta l’offerta composta dal pacchetto di prodotti e di
servizi costruito per lo specifico segmento di clienti al quale
l’azienda vuole riferirsi
55. 26. il valore offerto
qual’è il bisogno che soddisfa il prodotto/servizio della
startup?
le ipotesi riguardano la forma che assume diventando un
prodotto/ servizio che i clienti desiderano acquistare/usare.
come posso testare la mia proposta di valore ?
esci fuori dall’azienda, parla con 10/15 potenziali clienti, faccia a
faccia con l’obiettivo di capire che cosa ne pensano dell’idea di
business
56. 26. le relazioni con i clienti
descrive le modalità di relazione che un’azienda stabilisce con i
suoi clienti per assisterli e fidelizzarli
57. 26. la relazione con i clienti
che tipo di relazione ciascun segmento di clientela si aspetta
di stabilire con noi ?
ad esempio assistenza personale oppure self service
58. 26. i canali
descrive il modo in cui l’azienda comunica e raggiunge il suo
segmento di clienti per fornire la sua value proposition
59. 26. i canali
come si vende il prodotto/servizio ?
ad esempio online attraverso un sito web oppure offline
attraverso un rivenditore
come posso testare i miei canali ?
attiva degli strumenti di web analytics e inizia a fare i primi test
A/B
60. 26. i flussi di ricavi
gli incassi generati dall’azienda derivati dalla vendita di
prodotti/servizi ai segmenti di clienti individuati
61. 26. i flussi di ricavi
come riusciremo a far generare profitto ad ogni segmento
clienti ?
analizzando l’influenza indiretta e diretta che i diversi blocchi
del BMC hanno sul flusso di entrate
come posso testare il mio modello di pricing con i potenziali
clienti ?
analizzando l’influenza indiretta e diretta che i diversi blocchi
del BMC hanno sul flusso di entrate
62. 26. le risorse chiave
le risorse più importanti che un’azienda deve avere per rendere
funzionante il suo modello di business
63. 26. le risorse chiave
come faccio a trovare co-fondatori ?
inserisciti nelle community di startup e racchiudi in un pitch la
tua idea con l’obiettivo di trovare persone in grado di
partecipare al progetto
chi farà parte della mia startup ?
la prima e più importante risorsa di una startup è il team
64. 26. le attività chiave
le attività più importanti che un’azienda deve svolgere per
rendere funzionante il suo modello di business
65. 26. le attività chiave
quali attività chiave sono necassarie per il nostro valore
offerto ?
ad esempio il problem solving
66. 26. i partner chiave
il network di fornitori e partner che rendono il modello di
business funzionante
67. 26. i partner chiave
devo internalizzare tutto il processo ?
inizia ad incontrare dei potenziali partner per capire se hanno
voglia di collaborare con la tua startup
che tipo di rapporti strategici si possono instaurare con i
partner ?
valutando attentatmente le implicazioni tra esternalizzazioni e
internalizzazioni
68. 26. la struttura dei costi
i costi sostenuti dalla startup per rendere operativo il proprio
modello di business
69. 26. la struttura dei costi
come tengo sotto controllo i costi ?
sviluppa una previsione economico-finanziaria
come faccio a sapere se sto sostenendo costi
troppo elevati ?
in base al rapporto tra i ricavi e i costi determina il break even
point (punto di pareggio)
75. 28. valutare il business model
- quanto è facile o difficile per il cliente passare ad un'altro
concorrente?
- ogni vendita costituirà un nuovo sforzo isolato, o potrà far
parte di un flusso di operazioni che daranno ciascuna il loro
ritorno economico?
- quanto equamente distribuite nel tempo saranno le entrate?
- sarai in grado di guadagnare prima di iniziare a pagare?
- la tua struttura di costi risulterà essere sostanzialmente
diversa e migliore di quella dei concorrenti?
76. 28. valutare il business model
- il tuo business model sarà in grado di trasformare i tuoi clienti
e le eventuali terze parti in generatori di valore a tuo vantaggio?
- quanto rapidamente e facilmente potrà crescere il tuo business
senza urtare ostacoli di percorso (come infrastrutture,
l'assistenza ai clienti, ...) ?
- quanto virale sarà il business model?
- quanto sostanziali saranno i benefici che si potranno
condividere con altri?
- quanto il business model potrà proteggerti dai competitor ?