Il territorio si trasforma in un info-scape, una nuova geografia composta dalla realtà fisica, dai dati e dalle informazioni, dalle espressioni delle persone, e dalle relazioni che si instaurano tra persone, luoghi, oggetti e situazioni.
Cosa è e come è fatto un museo ubiquo?
Un museo diffuso sul territorio, in cui dati, informazioni, espressioni, emozioni, saperi ed esperienze si ricombinano fluidamente per rendere leggibile una nuova mappa: relazionale, informazionale, comunicazionale, performativa.
4. si può avere esperienza del bosco
così com’è, con i suoi odori, paesaggi
suoni e sensazioni
ma nel bosco ci sono anche altre
storie, altre narrative, altre informazioni,
meno leggibili
5.
6. … nello stesso bosco ci potrebbero essere
dei luoghi tipici in cui trovare funghi, o
cespugli di ottima salvia
qualcuno potrebbe aver fatto una ricerca
scientifica su questo bosco
ci potrebbe essere un sensore da consultare,
per sapere lo stato di salute del bosco
ci potrebbe essere una storia divertente
collegata al fatto che una coppia, tanti anni
fa, si è scambiata il primo bacio, proprio
lì, davanti a noi
ci potrebbe essere, una fotografia bellissima
di questo bosco, o addirittura una ripresa
eseguita tramite un drone, per vedere il
bosco in un modo completamente nuovo
10. Leaf++
una applicazione in realtà aumentata che
trasforma le foglie in luoghi su cui è
possibile pubblicare contenuti (immagini,
video, documenti, link…)
un primo tipo di approccio:
“Aumentiamo” il reale
usiamo gli elementi del bosco in
Realtà Aumentata per aggiungere
storie, informazioni, contenuti e
relazioni
11.
12. in Leaf++ le forme delle “cose” (in questo caso: le foglie)
vengono riconosciute da algoritmi di computer vision, che permettono
di associar loro informazioni e contenuti di ogni tipo che, quindi
diventano consultabili direttamente dall’ambiente
si immagini di sostituire alle foglie: edifici; oggetti; segnali; cartelli;
arredi urbani; simboli; icone od altro;
ecco che ogni oggetto o spazio nell’ambiente diventa potenzialmente
un medium per accedere a storie, esperienze interattive, contenuti, informazioni
15. altro approccio:
rilevare l’informazione che emerge spontaneamente dal territorio
ed usarla per individuare e valorizzare la produzione creativa,
culturale, storica, artistica del territorio stesso
raccogliere le espressioni dal territorio e farle germogliare,
valorizzandole e curandone le relazioni e connessioni, creando
nuove cartografie per “leggere” storie, esperienze, vite, azioni,
situazioni, e permettendo alle persone di prendere parte a
questa polifonia
16.
17. i desideri del mondo
questa mappa mostra i luoghi
dove le persone hanno utilizzato
i social network per esprimere il
desiderio di un cambiamento
importante (life-changing) della
propria vita.
la luminosità indica la quantità
i dati sono da “pesare”, prendendo in considerazione
la diffusione di internet per luoghi, fasce d’età, culture,
e i vari tipi di divide presenti
23. 1/2 ora di Torino
sui social network
(gradiente dal verde
al rosso: 10 - 250+
messaggi sui social
network)
Torino in Italiano
(i luoghi di Torino in cui
i social network si
utilizzano quasi totalmente
in Italiano)
Torino in Arabo
(i luoghi di Torino in cui
ci sono le massime
percentuali d’uso dei
social network in arabo)
i Desideri di Torino
i luoghi in cui le persone
hanno usato i social
network per esprimere
un cambiamento
necessario per il
luogo in cui si trovavano)
24. possiamo raccogliere le esperienze delle persone
direttamente dal territorio, ed usarle e ricombinarle
per creare nuove storie, nuove opportunità
relazionali, nuovo valore, nuovi tipi di esperienza
(e, nel frattempo, renderle disponibili a tutti, per auto-osservarci e per
reinventarci: come operatori, turisti, creativi, artisti, scienziati, designer, architetti,
attivisti, amministratori, imprenditori…)
26. Love in Turin
we have observed how people
express different emotions in
different places in the city, at what
times, in which communities, in which
circumstances
Emotional Landmarks: places in which certain
communities systematically express specific emotions
in specific contexts and situations (e.g.: an office building
is an Emotional Landmark of two different kinds on Fridays
at 5pm, for the people who are leaving for the week-end,
and for the ones who do the cleaning.
next step: Emotional Tourism?
28. Riots in Rome
we can observe ordinary or
exceptional events, understanding
how they evolve in places, finding
usable patterns.
this is the city wide riot which happened in Rome on
Oct. 15th 2011. We have observed it through social
networks and studied how rioters, the police and
a fictional company providing real-time services
for exceptional-catastropic services in the city could
have used the information which was spontaneously
generated by the citizens.
29.
30. we can explore multiple
locations at the same time,
and compare them, search
for common patterns, for
differences, and generate
knowledge from all of this
31.
32. we don’t have any locations
on the moon, yet.
But if we did, we could compare
those, as well. ;)
33.
34. we can generate dashboards,
to understand emergent emotions,
news, information, languages,
topics, relations, and how they
flow and spread from one place
to the other, from one community
to the other.
35.
36.
37. these are only a few seconds of the relational ecosystem in the city of Rome
we can see how relations are established among communities and groups,
and how information, news, opinions, emotions and knowledge flow from
one node to the other.
38.
39. this is an emotion observed in real-time over the city of Rome
40.
41. these are the quantities of discussions happening in real-time
in the city of Rome, using social networks, and regarding the arts,
theater, music, and more. It is the cultural life of the city,
visualized in real time.
42.
43. the large, yellow box, is centered
over the MAXX Museum of Rome,
as the Tech-Crunch event is in progress,
and people are very active on social
networks.
We have observed the transformation of the relational
ecosystem of the city of Rome before, during, and after
(15 days, 60 days and 120 days) the event, to understand
its impacts on the city.
We have designed a method to answer the question:
“how do you make an ecosystemic event in the city?”
“how do you make an event which creates persistent
relations in the city?”
44.
45. this is the relational ecosystem of the innovators in Italy
it is interesting, because it highlights how it is held in place
by a limited number of large operators (in the center
of the relational supernova), which hold everything together.
in other words: everyone holds relations with few
large operators, but there are little-to-none peer-to-peer
relations going on
the innovation ecosystem is not really resilient,
and is dominated by large operators
46.
47. Come possiamo usare la metodologia degli ecosistemi umani in ambito rurale?
a Castrignano de’ Greci, in Puglia, abbiamo sviluppato un metodo per ricostruire e manutenere
l’ecosistema umano, anche senza l’uso dei social network.
nella visualizzazione, un momento della costruzione, che evidenzia le relazioni di un intero paese,
e i desideri, le aspirazioni, le progettualità, tra le persone, evidenziando le
opportunità per la collaborazione e la partecipazione.
49. a questo punto potremmo chiederci come costruire un apparato
(umano, tecnologico, collaborativo…) per unire i territori in uno
stato di narrazione continua, in grado non solo di raccontare, ma
anche e soprattutto di attivare tutti i soggetti coinvolti (i residenti,
gli operatori, i turisti, le amministrazioni, gli imprenditori).
54. a Cava de’ Tirreni, preparando le scene del film in Realtà Aumentata, con la collaborazione dei cittadini.
55. Come si crea una narrazione aumentata e partecipativa del territorio?
a Cava de’ Tirreni con un Film in Realtà Aumentata, e a Macerata con la possibilità di usare i suoni per
“aumentare” l’esperienza dei luoghi.
Suoni, video, immagini ed esperienze interattive vengono “aggiunti” ai luoghi usando la Realtà Aumentata.
“Per sentire quella musica, o per vedere quella scena del film, devi andare in quel luogo”
Artisti, designer, ricercatori, operatori culturali e della comunicazione, turisti e amministrazioni
diventano produttori, nel luogo, associandogli arte, esperienze, informazioni, saperi, dati, saggezze.
58. Gli studenti di diversi licei vengono
coinvolti attivamente:
- imparano ad utilizzare le tecnologie
ubique (realtà aumentata, QRCode,
Internet of Things…)
- le usano per creare la loro città digitale
del futuro, valorizzando il territorio
59. tra le cose che creano:
una applicazione in Realtà
Aumentata che riconosce i
graffiti negli scavi di Pompei
e che permette alle persone
(turisti e cittadini) di continuare
le conversazioni che vi
avvenivano.
il Twitter di mille anni fa, grazie alla Realtà
Aumentata, permette di continuare
conversazioni, avanti e indietro nel tempo.
62. Una parete interattiva di 35 metri permette
alle persone di contribuire ed osservare
i desideri e le progettualità della città.
Le persone, usando lo smartphone o alcuni touch screen,
possono contribuire delle idee di progettualità sulla città:
semplici come un desiderio, o complicate come interi
progetti architettonici.
La mappa della città si trasforma nella mappa dei desideri
e delle progettualità, di cui avere esperienza tramite
visualizzazioni info-estetiche, e a cui contribuire tramite le
proprie emozioni, i propri pareri, o organizzandosi con
organizzazioni, istituzioni, imprenditori, crowd-funding ed altro.
66. i dati sull’ecosistema relazionale della città
vengono raccolti in tempo reale, e trasformati
in una sorgente di Open Data, accessibile a
tutta la città.
Vengono visualizzati nel Museo in Tempo-Reale della Città, in cui i cittadini
possono esplorarlo, insieme alle emozioni, opinioni, desideri e progettualità
della città.
Un programma educativo, dai bambini agli anziani, passando per gli artisti,
i designer, gli architetti, gli urbanisti, gli imprenditori sociali, gli amministratori
pubblici, ed altri, permette a tutti di imparare ad utilizzarli, per creare iniziative
civiche dal basso, processi di decision-making partecipativo, nuovi modelli
di business inclusivi e diffusi, nuove pratiche civiche, nuove forme d’arte.
Un esempio particolare: ad oggi, alcuni ricercatori stanno usando il museo
in tempo reale della città per comprendere meglio gli effetti della gravissima
crisi dell’acqua che sta colpendo, da mesi, la città di Sao Paulo.
70. una dashboard urbana, in tempo reale, per comprendere
le rivolte, i desideri, i sogni e i fatti della città,
nel mezzo della Primavera Araba
raccolti dai maggiori social network, i dati sulle espressioni dei cittadini della città
vengono elaborati per capire la rivoluzione, e le tante narrative urbane che la
avvolgono, i milioni di storie in cui avviene un cambiamento storico.
Il database, ad oggi contenente oltre 90 milioni di contenuti, segue le
espressioni della città sui maggiori social network durante le rivolte, ed è ad oggi
utilizzabile per innumerevoli fini: dalla ricerca scientifica e sociologica,
al turismo, agli studi politici e statistici, alla linguistica, alla comprensione
delle emergenze urbane, ed altro.
74. Una bussola emozionale, che raccoglie le emozioni
della città, e permette di navigarla in modo diverso.
Non tramite strade e edifici, ma tramite le emozioni
dei suoi cittadini.
La bussola indica le direzioni, relative al suo utilizzatore, in cui diverse emozioni
sono state espresse.
Utilizzando un semplice comando, è possibile selezionare temi, emozioni e lingue,
per porre interessanti domande alla città:
esempio: “dove hanno espresso [gioia] per lo [sport] le persone di lingua
[spagnola, italiana, ed inglese]?”
esempio: “dove hanno espresso [ansia] per la [possibile perdita del proprio lavoro]
le persone di lingua [italiana]?”
un nuovo modo di navigare città e territori, e di por loro domande.
78. Un database planetario dei sogni del pianeta.
usando i social network, vengono raccolti i sogni del pianeta
(sia le persone che raccontano i propri sogni in senso onirico, che quelli che raccontano i propri sogni in senso del desiderio)
I sogni vengono analizzati per tema, emozioni, immagini, simboli, interpretazioni.
Vengono affiancati alle notizie locali ed internazionali, alle crisi, ai cambiamenti climatici, e ad altri parametri.
Una esposizione continua permette di comprendere come i sogni delle persone mutano al mutare della
storia, delle guerre, delle vicende finanziare, delle crisi, e altri.
84. stratificazioni multiple, costituiscono l’informational
landscape del territorio
diversi soggetti contribuiscono ai layer
le applicazioni formano, nel loro insieme il museo ubiquo
ogni tipo di applicazione è ibrida, e pesca automaticamente
o in maniera curata dai layer componenti l’informational
landscape
i toolkits permettono a operatori, turisti, cittadini,
amministrazioni ed investitori di creare nuovi livelli di servizio
i concierge usano tecniche avanzate (intelligenza artificiale,
machine learning, profiling…) per aprire
dialoghi performativi con le persone
focus marcato sull’interattività e sulla relazionalità
di tutti i tipi di realizzazione