Mael Chiabrera, Software Developer; Viola Bongini, Digital Experience Designe...
We4, Breve Report Sullattività].
1. Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Scienze Politiche
CdL in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo
Progettazione di ambienti tecnologici per la comunicazione
Gruppo We4:
• Francesca Calvisi (fran.calvisi@tiscali.it)
• Maria Giovanna Frassetto (usai20@interfree.it)
• Gabriella Sanna (ghabryga@yahoo.it)
• Angela Zoroddu (angeee83zzz@hotmail.it)
Link dipity: http://www.dipity.com/we4
Link blog: http://wefourfor.wordpress.com/
E‐mail: wefourfor@gmail.com
Ambito di lavoro: e‐learning
Breve report sull’analisi dell’attività
L’ambito di lavoro in cui si inserisce il nostro progetto è l’e-learning.
Il nostro primo passo è stato quello di definire, in linea generale, l’obiettivo progettuale, ossia offrire un
nuovo servizio alle piattaforme universitarie attraverso la realizzazione di una sezione language-learning.
Tale sezione vuole essere uno strumento dedicato in particolar modo agli studenti stranieri, con la
funzione di facilitare e migliorare l’apprendimento della lingua italiana. Tuttavia potrà essere utilizzato
da qualsiasi studente come valido strumento per la condivisione dei saperi linguistici, propri di ciascuno,
così da consentire l’apprendimento di nuove lingue o migliorarne la conoscenza.
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2. Per raccogliere e condividere i nostri lavori ci siamo servite di diversi spazi in rete:
http://wefourfor.wordpress.com: blog in cui presentiamo il nostro gruppo, spiegando perché
nasce e quali sono gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere, e in cui è possibile tenersi
aggiornati sulle varie fasi di sviluppo del progetto;
http://www.dipity.com/we4: applicazione web in cui è possibile visualizzare gli sviluppi
progettuali organizzati in sequenza temporale mediante una timeline;
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3. http://delicious.com/wefourfor: servizio di social bookmarking per l’archiviazione, ricerca e
condivisione dei segnalibri inerenti il progetto.
Prima di giungere alla fase di design effettiva del progetto ci siamo soffermate su quella dell’analisi dei
requisiti con lo scopo di conoscere i nostri utenti e le loro esigenze, le caratteristiche del contesto nel
quale si inseriscono e dunque poter pianificare al meglio la nostra attività.
A tal fine ci siamo servite di strumenti differenti quali il benchmarking, l’on line survey, la task analysis e la
tecnica dello scenario.
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4. Benchmarking
Per svolgere il lavoro di benchmarking ci siamo servite di siti web inerenti l’e-learning.
Inizialmente la nostra ricerca è stata generica, in quanto i nostri obiettivi non erano ancora ben definiti.
I siti che hanno maggiormente attirato la nostra attenzione sono stati: e-Campus, Oil project, Lol knowledge
network, Politecnico di Milano, Diigo, Google Docs, Scribd, Sclipo, Netvibes.
Dalla loro analisi abbiamo ottenuto due diversi tipi di risultati: da un lato siti di
pubblicizzazione/descrizione dei software che consentono la creazione di piattaforme e-learning (da cui è
possibile scaricare il relativo software); dall’altro vere e proprie piattaforme e-learning.
In una seconda fase, in cui avevamo più chiari i nostri obiettivi, la nostra attenzione si è concentrata
maggiormente sui siti di language-learning, in particolare sul sito della BBC
(http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish) e sul sito italki (http://www.italki.com), poiché
il nostro progetto mira ad integrare le peculiarità di queste due piattaforme.
I due siti in questione si impegnano nell’insegnamento delle lingue utilizzando due metodi diversi: il
primo offre strumenti di tipo “didattico”, il secondo, invece, si concentra maggiormente sull’interazione
e la condivisione di materiali tra gli utenti.
1. Il sito della BBC comprende diversi strumenti di tipo “scolastico” che permettono di imparare
l’inglese: esercizi di reading, writing, listening e pronunciation. Tuttavia il sito presenta, secondo noi,
alcuni limiti:
• non esiste nessuno strumento che permetta di verificare la propria pronuncia;
• manca una wiki, che consenta agli utenti di caricare i propri contenuti;
• non è presente un dizionario.
2. Italki è un social network per imparare le lingue on line che a differenza degli altri siti di language-
learning non si basa sui classici esercizi di apprendimento linguistico, ma utilizza strumenti quali
la chat, una bacheca su cui inserire i propri messaggi, la posta elettronica, ecc. Attraverso questi
strumenti italki offre il vantaggio di comunicare con utenti madre lingua e di iscriversi a gruppi
di interesse.
I risultati del benchmarking sono disponibili su wordpress e su dipity.
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6. On line survey
Tale strumento ci ha consentito di venire a conoscenza dei caratteri degli utenti e dei loro eventuali
bisogni. Abbiamo deciso di somministrare a studenti universitari due diversi sondaggi:
il primo, più generico, volto a conoscere l’utilizzo che l’utenza fa dei corsi di lingua, con lo
scopo di capire, in particolare, quale opinione ha delle piattaforme on line di language-learning.
Link per visualizzare il questionario:
http://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=cEM1X0dEMzdDSkg5NnRNbEF0R21HVVE6MA
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7. Il secondo fa da integrazione al primo e ha lo scopo di comprendere, nello specifico, se gli
strumenti che intendiamo utilizzare, suggeriti anche dalle risposte del primo sondaggio, siano
considerati utili dai potenziali utenti.
Link per visualizzare il questionario:
http://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=cldXTlQtc09JS1pCdXRIUzhTQ2hwb0E6MA..
Entrambi i sondaggi sono stati creati utilizzando Google Docs, che ci ha consentito sia di realizzarli
facilmente mediante una “struttura precostituita”, sia di raccogliere i risultati in un foglio di calcolo e di
rappresentarli graficamente. Per la somministrazione dei sondaggi ci siamo servite di posta elettronica e
social network (Facebook) così da raggiungere un ampio campione.
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8. I risultati riscontrati dalle risposte alle domande più significative hanno mostrato che:
1. Gli utenti fruiscono maggiormente di corsi ‘in aula’ universitari e non, piuttosto che di corsi on
line.
‐ corsi universitari quot;in aulaquot; 84%
‐ corsi non-universitari quot;in aulaquot; (es. corsi regionali, privati...) 40%
‐ corsi online 7%
2. Potenzialmente, gli utenti, approfondirebbero la conoscenza di una lingua o ne
apprenderebbero di nuove attraverso corsi on line.
si 62%
no 38%
3. Per gli studenti Erasmus è utile avere a disposizione strumenti on line per l’apprendimento della
lingua locale.
si 93%
no 7%
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9. 4. Chi utilizza piattaforme e social network per l’apprendimento on line delle lingue predilige:
social networks (es. Facebook, Badoo, Italki...) 41%
piattaforme specializzate per l'apprendimento
22%
delle lingue
altro 38%
5. Gli strumenti che gli utenti vorrebbero trovare all’interno di una piattaforma language-learning
sono:
- strumenti per la condivisione di materiale e appunti: 3 su 125 utenti
- chat (videochat): 13 su 125 utenti
- lezione in formato audio o in videoconferenza: 8 su 125 utenti
- ascolto (con domande per verificare la comprensione): 16 su 125 utenti
- dispense di grammatica: 20 su 125 utenti
- materiale audiovisivo (es. sitcom in lingua originale, brani, tg, canzoni, video in lingua originale
sottotitolati sia nella lingua studiata che in italiano, dialoghi da ascoltare): 9 su 125 utenti
- esercizi interattivi e non (con soluzioni): 18 su 125 utenti
- insegnanti madre lingua: 2 su 125 utenti
- traduttore: 6 su 125 utenti
- dizionario bilingue e monolingue on line e scaricabili sul PC: 10 su 125 utenti
- Strumenti per apprendimento della pronuncia e dei modi di dire del linguaggio parlato: 8 su 125
utenti
- tutor on line: 7 su 125 utenti
- materiale didattico (per i vari livelli di studio): 8 su 125 utenti
- forum (in cui si possono organizzare ad esempio viaggi di gruppo nel Paese in cui si parla la lingua
o scambi culturali): 4 su 125 utenti
- esami e certificati di lingua: 1 su 125 utenti
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10. - finanziamento di viaggi studio e scambi culturali: 1 su 125 utenti
- scrittura: 1 su 125 utenti
- aree dedicate allo scambio fra studenti e fra studenti e docenti: 3 su 125 utenti
- microblogging (tipo Twitter): 1 su 125 utenti
- scambi con madrelingua: 5 su 125 utenti
- possibilità di scaricare libri e film in lingua con sottotitoli in lingua: 5 su 125 utenti
- Strumenti per la correzione della pronuncia: 3 su 125 utenti
- posta elettronica: 1 su 125 utenti
- blog: 1 su 125 utenti
- dizionario di sinonimi e contrari: 1 su 125 utenti
- correttore grammaticale (tipo Word) in chat: 1 su 125 utenti
- giochi interattivi per “imparare divertendosi”: 1su 125 utenti
Mentre i risultati riscontrati dalle risposte alle domande del secondo sondaggio hanno mostrato che:
1. Per uno studente universitario sia utile avere a disposizione una sessione sul sito dell’università
dedicata all’apprendimento delle lingue
si 86%
no 14%
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11. 2. Fra gli strumenti proposti, quelli che gli utenti ritengono più utili all’interno della piattaforma
sono
- strumenti per la condivisione di materiale didattico e appunti (tipo Google Docs) 55%
- chat, video-chat e forum dedicati sia all’interazione fra studenti che fra studenti e docenti 50%
- materiale audiovisivo (es. lezioni in formato audio o in videoconferenza, conversazioni e
72%
dialoghi, canzoni in lingua originale, sitcom, TG e film in lingua originale sottotitolati)
- giochi interattivi per “imparare divertendosi” 46%
- insegnanti di madre lingua e tutor on line 53%
- traduttore, wiki, dizionario bilingue/monolingue e dizionario dei sinonimi e contrari
71%
online
- esercizi interattivi (con eventuali soluzioni) e verifiche 75%
- software per la correzione della pronuncia (dotato di registratore vocale) 61%
3. Più della metà degli utenti considera una piattaforma on line più utile di un corso in aula per
l’apprendimento del ‘linguaggio colloquiale/informale’
si 55%
no 45%
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12. Task analysis
Ci siamo servite di questo strumento per analizzare un task significativo da noi
individuato all’interno del nostro tema progettuale, ossia “verificare la propria
pronuncia”. Attraverso la task analysis abbiamo quindi ricostruito la struttura attraverso
cui viene svolto tale compito, ossia i vari passi che si devono compiere per raggiungere
l’obiettivo esplicitato nel task.
Notazione grafica:
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13. Problemi riscontrati:
Il sito non dispone di strumenti che permettono di valutare se la pronuncia è corretta. Questa
mancanza potrebbe essere risolta semplicemente attraverso l’utilizzo di un software con registratore
vocale che consenta di valutare la pronuncia.
Link per visualizzare la task analysis:
http://www.youtube.com/watch?v=_4SALnqtiX8
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14. Scenario
Con lo scenario ci siamo proposte di descrivere le difficoltà che uno studente straniero può incontrare
con la lingua italiana. Il video mostra un’ipotetica studentessa spagnola che si impegna quotidianamente
nello svolgimento di esercizi di grammatica. In questa fase la studentessa non incontra molte
complicazioni. Trova invece problemi nell’interazione con gli altri, nella vita di tutti i giorni (es. fare la
spesa, capire le domande di un esame, parlare con gli amici, guardare un programma televisivo …), e
soprattutto nel capire i modi di dire o i doppi sensi (es. cartellone pubblicitario).
Col nostro scenario vogliamo sottolineare l’utilità di avere uno strumento di supporto – per gli studenti
stranieri – nell’apprendimento dell’italiano, che li aiuti, in particolare, ad apprendere il “linguaggio
colloquiale”, generalmente sottovalutato nell’insegnamento “classico”.
Per realizzare lo scenario abbiamo utilizzato la tecnica dello storyboard, utilizzando in modo alternato sia
foto che vignette. Le prime presentano la ragazza nella vita reale, le seconde rappresentano in “formato
fumetto” i suoi stati d’animo. Anche la scelta della musica non è casuale: la studentessa vive in una
“giungla” linguistica nella quale si sente un po’ persa.
Link dello scenario:
http://www.youtube.com/watch?v=oB_-vkaf0QM&feature=related
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15. Opportunità, Requisiti e Criticità del progetto
Le opportunità che l’e-learning offre agli utenti sono legate alla possibilità di accedere, tramite Internet, a
corsi di ogni genere in qualsiasi luogo e momento, risolvendo quindi le problematiche di tipo spazio-
temporale. Sfruttando queste potenzialità il nostro progetto si propone come strumento di supporto on
line all’apprendimento linguistico tradizionale, offrendo l’opportunità di fruire gratuitamente di “corsi”
atipici basati su una pluralità di strumenti quali:
1. per un “apprendimento classico”
lezioni in formato audio o in videoconferenza
strumenti per la condivisione di materiale didattico e appunti (applicazioni per la
condivisione on line di file, tipo Google Docs)
2. per un “apprendimento interattivo”
chat/video-chat, forum, blog/microblogging (tipo Twitter) dedicati sia all’interazione fra
studenti che fra studenti e docenti
materiale audiovisivo (es. conversazioni e dialoghi, canzoni in lingua originale, sitcom, TG, e
film sempre in lingua originale ma sottotitolati sia nella lingua studiata che in italiano)
giochi interattivi per “imparare divertendosi”
3. come supporto all’apprendimento
insegnanti di madre lingua
tutor on line
traduttore
correttore grammaticale (tipo Word) in chat
dizionario bilingue/monolingue e dizionario dei sinonimi e contrari (eventualmente
scaricabili)
4. per la verifica del proprio apprendimento
esercizi interattivi (con eventuali soluzioni)
verifiche
software per la correzione della pronuncia (dotato di registratore vocale)
Alcuni fra gli strumenti citati (es. chat, video, forum e materiale audiovisivo) sono specificatamente
previsti per l’apprendimento del “linguaggio colloquiale”, ossia quel “parlato informale” difficilmente
rintracciabile nei manuali di lingua e tuttavia utilissimo per affrontare le situazioni quotidiane. Requisito
primario della piattaforma sarà quindi l’integrazione di strumenti di questo tipo a strumenti tradizionali,
così da raggiungere il massimo dell’efficienza nell’acquisizione di conoscenze linguistiche.
Punto critico del progetto, emerso dai risultati dell’on line survey, è che effettivamente solo il 7% del
campione osservato ha seguito corsi di lingua on line. Tuttavia il 62% afferma che approfondirebbe la
conoscenza di una lingua o ne apprenderebbe di nuove attraverso una piattaforma di language-learning.
Altro limite riscontrato è che alcuni degli strumenti che intendiamo utilizzare (come il materiale audio-
visivo e i dizionari) potrebbero essere coperti dal diritto d’autore o dai Creative Commons, quindi non
utilizzabili o utilizzabili in maniera limitata.
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