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Parte 2 chiarimenti 8xmille di Mario Staderini
1. Vaticanopagatu
Su richiesta del gruppo VATICANOPAGATU Mario Staderini risponde
Ecco i chiarimenti sull’8 per mille
8 PER 1000
AVVENIRE “ una cosa sono i regimi agevolati, un’altra il meccanismo con cui, attraverso la
scelta libera dei contribuenti, lo Stato ripartisce l’8 per mille dell’Irpef fra le diverse
confessioni religiose e lo Stato. Il meccanismo prevede che alle confessioni religiose e
allo Stato siano assegnai fondi in proporzione alle firme ricevute, proiettando sul totale il
dato dei “votanti”, proprio come alle elezioni.”
STADERINI:
L’8 PER MILLE NON CONSENTE ALCUNA LIBERA SCELTA AI CONTRIBUENTI.
1) Non si può scegliere di non dare il proprio 8 per mille a nessuno e lasciarlo
nelle casse dello Stato. Infatti, anche se non si firma, il proprio 8 per mille viene
comunque prelevato e dato alle confessioni religiose. Tanti italiani non lo sanno,
ed infatti il 60% non firma per l’8 per mille pensando che finiranno allo Stato. Non
è così e nessun Governo ha mai campagne pubblicitarie per informarle i
contribuenti.
2) Non si può scegliere la destinazione dei propri soldi. Chi firma per i valdesi, ad
esempio, vedrà comunque il 90% del suo 8 per mille andare alla CEI, e lo stesso
accade a chi firma per lo Stato o per la Comunità ebraica. Questo perché tra il 40%
dei contribuenti che firma la CEI prende il 90% delle preferenze (grazie alla
pubblicità milionaria che fa ogni anno mentre gli altri no) e quindi si pappa il 90%
della torta totale, cioè dell’8 per mille di tutti gli italiani, sia che non firmino sia
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2. Vaticanopagatu
che firmino per altri. Ad esempio, io verso ogni anno contro la mia volontà circa
100 euro alla CEI!
3) Differenze con il 5 per mille: nel caso del 5 per mille, invece, chi firma dice lui a
chi devo andare i soldi e a quindi tutto il proprio 5 per mille finirà al destinatario
che scegli. Se non firmi il 5 per mille i soldi rimangono allo Stato
L’8 PER MILLE E LE ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE
• È vero che sono ammessi anche altri, dai valdesi agli ebrei ai pentecostali. Solo che
a loro va, tutto insieme, solo il 4% circa dell’8 per mille.
• Il Parlamento e i Governi, violando la Costituzione, impediscono ad altre religioni
di accedere all’8 per mille e così garantiscono che la CEI incassi quasi tutta la torta.
Infatti, per avere l’8 per mille bisogna aver firmato una Intesa con il Governo,
votata dal Parlamento. Da anni, i buddisti, i musulmani, i testimoni di geova ed
altri hanno chiesto di avere una Intesa ma in Parlamento fanno ostruzione.
Considerate che 1 milione di firme per altre confessioni religiose significano 70
milioni di euro in meno per la CEI
L’8 PER MILLE E LO STATO CHE GIOCA A PERDERE
Lo Stato italiano è tra i soggetti che concorrono a ripartirsi l’8 per mille, ed infatti è
uno dei destinatari per cui si può firmare. Però nessuno Governo in 20 anni ha mai
fatto pubblicità per chiedere che si firmasse per lui. Ad esempio, visto che tra le
finalità su cui lo Stato deve spendere i suoi soldi sono le calamità naturali, se il
Governo avesse chiesto agli italiani di scegliere lo Stato nella scheda 8 per mille
affinché quei soldi fossero destinati al terremoto dell’Aquila, avrebbe di certo raccolto
milioni di adesioni. Invece l’unica pubblicità che ogni anno si vede è quella fatta dalla
CEI
LA CEI NON è TRASPARENTE NEI RESOCONTI
• Ogni anno la legge impone alla CEI di pubblicare i resoconti di come spende la sua
quota dell’8 per mille. Il rendiconto però riporta solo le macro voci di spesa e non
il dettaglio di come sono spesi i soldi per ciascuna voce.
• Nessuno controlla se quei fondi vengono spesi così come dichiarati, infatti,
nonostante siano soldi pubblici delle tasse degli italiani, la Corte dei conti non ha
potere di controllo
L’OTTO PER MILLE NON AIUTA SOLO I POVERI (solo l’8% va al Terzo Mondo)
Il miliardo di euro ogni anno viene utilizzato dalla CEI per lo stipendio dei preti (circa
il 35% del totale), per le esigenze di culto (costruire nuove chiese, finanziamenti alle
Diocesi, beni culturali, iniziative di rilievo nazionale) circa poco più del 40%. Per la
carità dichiarano di spendere solo il 15% del miliardo di euro, per il Terzo mondo l’8%.
Invece, con l’8 per mille la CEI ha finanziato anche le associazioni cattoliche che
“fanno politica”, come ad esempio il Forum della associazioni familiari cattoliche, tra
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3. Vaticanopagatu
cui il Movimento per la vita (antiabortista), e che sono state le animatrici del Comitato
scienza e Vita che fece la guerra al referendum sulla legge 40. Così come vengono
finanziati i Tribunali ecclesiastici, tipo la Sacra Rota che annulla i matrimoni religiosi.
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