Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
2. Regole del gruppo
1) Si parla in maniera alterna e si cerca di
ascoltare gli altri
2) Si cerca di non occupare tutti gli spazi a
discapito altrui.
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3. Regole del gruppo
3) il discorso su di sé e sulla propria situazione
deve essere pertinente e utile agli altri. Cioè
deve essere lo spunto per una discussione
generale. Per parlare di sé ci sono gli spazi
individuali.
4) Per quanto si sia in disaccordo si cerca di non
essere polemici ma di far valere le proprie
ragioni senza prevaricare sull’altro. Questo
anche per imparare ad essere assertivi.
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4. • Cenni storici:
La descrizione di quelli che al giorno d’oggi sono
chiamati disturbi dell’umore possono essere
rinvenuti già nell’«Antico Testamento» e
nell’Iliade di Omero.
La depressione è stata definita il male
dell’uomo moderno. E in passato?
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5. Discussione sulla depressione
• Chi di voi si sente depresso?
• Chi non si sente depresso?
• Come vi definireste altrimenti?
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6. Cosa vi fa pensare di essere depressi?
• Sintomi:
Umore
• Sensazione di tristezza
• Preoccupazione
• Perdita di interesse e piacere nelle cose
• Perdita
energia, vitalità, speranza, progettualità
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7. Sintomi 2
Cognizione
• Pensieri negativi circa se stessi, il presente e il futuro
• Rimuginazioni depressive: pensieri pessimistici ricorrenti
• Scarsa concentrazione, perdita di memoria, difficoltà a
prendere decisioni
• Sensazione che possa accadere una disgrazia
• Disperazione
• Pensieri di morte e idee di suicidio
• Pensieri irreali di colpa, malattia, povertà.
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8. Sintomi 3
Sintomi fisici
• Disturbi del sonno
• Disturbi dell’appetito
• Affaticabilità e diminuzione di energia
• Perdita di interesse per le attività compreso il sesso
• Sintomi gastrointestinali (bocca
secca, nausea, costipazione)
• Dolori inspiegabili
• Rallentamento o agitazione psicomotoria
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9. Questo perché
• La depressione può indurre o aggravare malattie
mediche attraverso meccanismi biomedici e psicologici
• Le malattie mediche possono a loro volta causare la
depressione come reazione psicologica alla malattia o
alla disabilità oppure attraverso meccanismi psicologici
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10. Limitazioni causate dalla depressione
• Attività fisicamente impegnative
• Attività lavorativa
• Compiti e doveri familiari
• Rapporti con amici e altre persone
• Cura di sé e della salute
• Incide cioè pesantemente sulla Qualità della Vita
anche se, curandosi e imparando a gestire le crisi,
si possono notevolmente limitare i danni.
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11. Un calo dell’umore è di per sé
patologico e sintomo di depressione?
Non è detto:
• Può essere una reazione «normale» e fisiologica (a seguito
di un lutto)
• un sintomo transitorio
• una vera e propria malattia (1/5 e il 50% dei pz. non viene
diagnosticato).
La discriminante consiste su quanto la persona sente di poter
comunque mantenere il controllo. Nella vera malattia – di
solito di durata medio-lunga - prevalgono stati di
impotenza, disperazione e inutilità spropositati rispetto alla
situazione e ricadute sul sistema neurovegetativo.
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12. Quali sono le cause della depressione?
• Fattori biologici (squilibrio dei
neurotrasmettitori -> farmaci)
• Fattori genetici: predisposizione (ma non si sa
se per una causa biologico o per una risposta
appresa)
• Eventi vitali e stress ambientali (es. perdita del
coniuge o il sommarsi di tanti piccoli eventi
all’idea di non avere supporto)
• Fattori di personalità
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13. Come si cura?
• Innanzitutto è consigliato parlarne con il medico
di famiglia perché potrebbe essere conseguente a
patologie (ad es. tiroide, diabete, anemia)
specialista
• Farmaci
• Psicoterapia
• Eventuale ricovero
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14. Terapie combinate
Come si diceva, gli interventi efficaci nel trattamento della depressione sono
quello farmacologico e quello psicoterapeutico.
Le terapie farmacologiche sono generalmente ritenute: più specifiche, più
rapide, più efficaci, più economiche delle sole psicoterapie e pertanto sono
proposte come trattamento di primo intervento. Inoltre sono considerate il
trattamento d’elezione nei casi molto gravi e a forte componente endogena. I
farmaci però agiscono sui sintomi e non sulle cause per cui in alcuni casi - nei
quali giocano di più eventi di vita o schemi erronei di pensiero, depressione
reattiva o situazionale - ad esse si affiancano diverse forme di psicoterapia (in
questo caso si parla, appunto, di terapie combinate).
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15. Farmaci
Viene considerato il trattamento di prima scelta. Esistono
molti antidepressivi ma funzionano in modo piuttosto
simile. Nei primi giorni sono utili soprattutto per il sonno
e per l’azione calmante a volte facendo sentire un po’
assonnati o intontiti. Tuttavia dopo una o due settimane
di assunzione questo effetto lascia il posto a una
crescente lucidità ed energia. In alcuni casi occorrono
dalle 4 alle 6 settimane perché si raggiunga il pieno
effetto. Non bisogna scoraggiarsi se non si trova subito
quello adatto a sé. Ricordatevi di tenere nota dei farmaci
che vi sono stati utili e degli eventuali effetti collaterali.
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16. Mantenimento (non avere fretta)
Per evitare le ricadute, durante il primo episodio
è indicata la continuazione del trattamento
almeno per sei mesi dopo la remissione
completa dei sintomi con lo stesso farmaco e
con lo stesso dosaggio. Poi si può iniziare una
lenta riduzione della dose fino alla sospensione
totale. Se però alla riduzione compaiono i
sintomi si può valutare col medico il ritorno alla
dose piena e tentare successivamente una
nuova riduzione. In caso di episodi ripetuti
17. Il farmaco…
Che paure vi suscita?
• Dipendenza/assuefazione
• Effetti collaterali
• Senso di impotenza (dovrei
farcela da solo)
• Altro?
Che aspettative?
• Ricerca del farmaco
miracoloso
• Aspettativa che il farmaco
risolva i problemi di vita
• Altro?
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18. Tenete conto che…
• Nessuno dei farmaci antidepressivi
induce dipendenza o assuefazione. Il
loro uso, seppure per lunghi periodi, sotto
questo profilo è sicuro così come in
genere (almeno per quelli di nuova
generazione) la loro tossicità è molto
bassa.
• Gli effetti collaterali sono disturbanti: quali
vi disturbano di più? Che strategie usate?
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19. Cosa fa la psicoterapia?
Diversi tipi di approccio:
• Cognitivo-comportamentale
• Interpersonale
• Psicodinamico
• Fenomenologico, etc.
La percentuale di successo è del 30-35% per la sola psicoterapia.
Particolarmente indicate nelle forme lievi e moderate, dove il tasso di successo
sembra più elevato.
In senso generale le psicoterapie agiscono nel modificare alcune convinzioni
o pensieri o attitudini (comportamenti) errati oppure servono a sostenere e
aiutare in modo continuativo l’individuo (terapia di sostegno) o infine a
migliorare le relazioni interpersonali e la stima di sé.
La psicoterapia non va considerata una alternativa alla farmacoterapia
e comunque, qualunque sia l’approccio, andrebbe sempre consigliata
da uno specialista psichiatra.
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20. Gli interventi psicologici…
Che paure vi suscitano?
• Andare a toccare episodi
dolorosi del passato e paura
del giudizio
• Che possa modificare i miei
rapporti con le persone care
• Che mi cambi troppo
• Altro?
Che aspettative?
• Che sia lo psicologo a darmi
le soluzioni
• … e in due sedute
• Altro?
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21. Compliance
Qualsiasi trattamento si scelga è fondamentale
che tra il paziente e il medico si stabilisca un
rapporto di fiducia, un’alleanza (diagnostica e/o
terapeutica) che non significa aderire
pedissequamente alle sue proposte (siano esse
farmacologiche o di altro genere) ma essere
disponibili a discuterne, a metterci del proprio.
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22. Gestire le crisi in 6 punti
1. Prendere le cose con
calma e non sforzarsi.
Fare programmi realistici
in base alle proprie
condizioni
2. Ricordare che i pensieri
negativi fan parte della
depressione: non
prenderli troppo sul
serio
3. Evitare di prendere
decisioni importanti
mentre si è depressi
4. Evitare di assumere alcol
e droghe: è un’autocura
peggiore della malattia
5. Essere pazienti: la
depressione ci mette del
tempo sia a svilupparsi che a
guarire
6. Parlate con le persone
care anche se è difficile
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23. Approfondimenti…
• Chi volesse approfondire questo discorso
sappia che dalla Caposala sono a vostra
disposizione le dispense relative: chiedetele
pure.
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