Distogliere la concentrazione dalla propria quotidianità e alzare lo sguardo: dentro di se, intorno a se, al proprio fianco.
Tre semplici idee per cercare opportunità di sviluppo nella propria attività.
2. ideeattiveperlosviluppo
STEFANO COLOMBINI – 3 I – GIUGNO 2019
INTRODUZIONE
Distogliere la concentrazione dalla propria quotidianità e alzare lo sguardo:
3 I è una proposta di 3 semplici idee applicabili per nuove opportunità di
sviluppo:
• nella propria clientela,
• nelle rete e comunicazione,
• nei propri prodotti.
dentro di se,
intorno a se,
al proprio fianco.
3. ideeattiveperlosviluppo
STEFANO COLOMBINI – 3 I – GIUGNO 2019
3 I
1 I
2 I
CODA LUNGA
Analisi delle clientela “dimenticata” come
opportunità
CROSS – MEDIA
Coordinamento delle azioni di
comunicazione e sfruttamento delle nuove
opportunità di “rete”
MARKETING LATERALE
Analisi del proprio portafoglio prodotti
alla ricerca di aree di “confine” in cui
sviluppare nuove opportunità
4. ideeattiveperlosviluppo
STEFANO COLOMBINI – 3 I – GIUGNO 2019
1 I
Nei mercati spesso l’80% delle vendite sono rappresentate dal 20% dei
prodotti presenti sul mercato
Anche nelle imprese spesso il proprio portafoglio clienti è ad alta
concentrazione: pochi clienti rappresentano una quota consistente
del proprio fatturato
Esistono una quantità di clienti che hanno acquistato poche volte, altri che
sono stati un semplice “contatto”
Questa “riserva”, la Coda Lunga del proprio portafoglio clienti,
rappresenta una opportunità importante e unica di crescita delle proprie
vendite.
CODA LUNGA
la legge dell’80-20
5. ideeattiveperlosviluppo
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2 I
Spesso si pensa che la sola presenza in Internet permetta
“miracolosi” sviluppi del proprio business, e intanto anche si continua a
gestire i tradizionali metodi : pubblicità, cataloghi, promozioni, mailing e la
“classica attività” di vendita da parte della propria rete commerciale
Internet non è un mondo a se, è solo un altro strumento a disposizione
nella nostre strategie di comunicazione, e segue le stesse regole di
marketing
La integrazione degli strumenti e azioni di promozione e comunicazione
non è solo “creare una immagine coordinata dell’impresa”, ma permette
di offrire nuovi e innovativi servizi al cliente, ottimizzare i processi
d’impresa e risultare un elemento competitivo di differenziazione
CROSS – MEDIA
face to face e rete
6. ideeattiveperlosviluppo
STEFANO COLOMBINI – 3 I – GIUGNO 2019
3 I
Tradizionale sforzo dell’impresa è la “verticalizzazione” del
proprio business: segmentare il mercato individuando il proprio“cliente” e
penetrare e presidiare a fondo il proprio segmento, perseguendo la
massima differenziazione con la concorrenza
Per ampliare il proprio mercato ci si diversifica attuando ulteriori strategie
di “verticalizzazione”:si creano divisioni, ASA, nuove linee di prodotto.
Oppure ci si “esporta”: internazionalizziamo la stessa offerta.
Basta un passo a “lato” a volte per trovare nuove opportunità da:
1. una funzione d’uso diversa del nostro prodotto;
2. un “derivato” del nostro prodotto.
Questa strategia si chiama “marketing laterale”, significa togliere il
“paraocchi” al nostro prodotto e dare nuove utilità alla nostra offerta
MARKETING LATERALE
un passo a “lato”
7. ideeattiveperlosviluppo
STEFANO COLOMBINI – 3 I – GIUGNO 2019
Ogni IDEA si sviluppa nelle fasi di:
Analisi: audit organizzativo e raccolta dati e
informazioni
Individuazione: degli aspetti di potenzialità
Definizione: delle opportunità
Progettazione: del piano di azione
L’ IDEA viene applicata nella massima praticità e
comporta:
Tempi ridotti di intervento : un mese
dall’inizio dell’analisi
Costi molto contenuti
La redazione di un documento scritto che
descrive il PIANO d’AZIONE
METODO TEMPI RISULTATO
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la fase successiva all’applicazione dell’ IDEA è la
implementazione del PIANO d’AZIONE.
Su richiesta può essere realizzato in affiancamento alle
risorse umane coinvolte:
Verrà definito un piano operativo con costi e tempi
dedicati
Si articola come una azione di formazione e di coatching
per cui è possibile verificare l’opportunità di ricorrere
al finanziamento totale o parziale attraverso
i Fondi Paritetici per la Formazione Continua
IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO